I morti rimorti

Akane vs Emma

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    Demone velatore

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    Un po' da qui e un po' da là

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    Partecipanti: Akane (22 punti) vs Emma (24 punti)

    Campo:
    Minato
    Arena molto spoglia, su di essa ci sono soltanto una decina di sassi ben visibili. Essi esplodono a contatto, causando ferite a chiunque sia entro 3 metri di distanza con Forza decisa dai partecipanti al momento della richiesta (può essere tra 30 e 100). Campo perfetto per chi sa sfruttare il terreno a proprio vantaggio e non ha paura di correre rischi.
    2FgwU8e

    Clausole speciali:
    //

    Quote:
    Akane: x2
    Emma: x2
     
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    Akane non era solita prendere rischi, non quando non era sicura di poter avere il controllo assoluto sulla situazione. Il che stonava un po’ con il concetto stesso della parola. Non le piaceva affrontare qualcosa, o qualcuno, senza avere una risposta a sei domande fondamentali, tanto per iniziare: chi, cosa, dove, come, quando, perché. Con un’enfasi sul “come” e il “perché”.
    Come era finita nel Paese del Tè? Facile, si era presa qualche giorno di permesso per fare compagnia a Jiro durante uno dei suoi viaggi per lavoro. L’ultima volta che l’aveva visto le aveva fatto un grande favore, e ritenne di poter ricambiare scortandolo e assicurandosi che lungo la strada non accadesse niente né a lui né alle sue merci.
    Perché aveva deciso, nonostante le decine di segnali d’allarme che erano subito partiti nella sua testa, di provare uno scontro nella famosa Arena presente nel paese? Se avesse dovuto pensare razionalmente a una risposta, probabilmente Akane non l’avrebbe trovata.
    Rispondendo di getto, però, non avrebbe avuto problemi. Curiosità.
    La sua indole curiosa, se lasciata libera di fare ciò che voleva, senza le redini del raziocinio a tenerla buona, l’avrebbe portata alla sua disfatta. In futuro Akane non dubitava che sarebbe stato un grosso problema, ma nel “qui e ora”, dopo aver letto e riletto le regole del posto fino ad impararle a memoria, e con le rassicurazioni del proprio ego e di Jiro stesso, la donna reputò di poter fare un tentativo.
    Era un rischio, sì, ma calcolato. E quelli, nel suo mondo, erano permessi.
    Essendo arrivata nel paese di sera, Akane dovette aspettare il mattino successivo per iscriversi agli scontri del giorno. Osservò affascinata il macchinario che calcolò il suo valore, quanto effettivamente contasse agli occhi di possibili scommettitori, chiedendosi quali criteri seguisse. Era come un’analisi del sangue, dove a comparire nei risultati erano solo numeri, statistiche matematiche e per questo universali e oggettive, oppure c’era qualcosa di più? Aveva sentito parlare di diverse magie che venivano messe in atto nei campi scelti dai combattenti, forze invisibili che agivano sulle loro ferite. Combattenti feriti mortalmente potevano continuare a combattere, e i colpi più letali venivano bloccati automaticamente da una di queste forze, in maniera non del tutto dissimile a un miracolo.
    Loro la chiamavano magia. Nel mondo di Akane si trattava di favore divino.
    Passò mezz’ora prima che Akane scoprisse il nome del suo sfidante. Emma, solo Emma. Le fu detto fare il suo ingresso in campo nei prossimi tre minuti, e spinta dai propri nervi a fior di pelle - era in controllo, era in controllo, era in controllo -, Akane non indugiò un istante. Il suo ingresso venne annunciato dal presentatore, e tra gli spalti si levò un leggero coro di incitamento. Ancora prima di osservare il campo Akane alzò gli occhi verso il pubblico, cercando il volto familiare di Jiro. Sapeva che sarebbe stato lì a monitorare lo scontro, ma soprattutto ad offrirle il suo supporto morale. Quando lo individuò gli rivolse un piccolo sorriso, che probabilmente l’altro non avrebbe neanche notato, data la distanza che li separava. Poco importava.
    L’arena che si dispiegò a vista d’occhio di fronte a lei era particolarmente spoglia, salvo per una serie di massi sparpagliati per l’intera area. Massi esplosivi, per la precisione. Il fatto che fossero ben visibili l’aveva subito intrigata, spingendola a selezionarlo. Un altro rischio calcolato. Akane li osservò per bene, cercando di imprimere nella sua memoria le loro posizioni, e darsi un aiuto quando inevitabilmente avrebbe dovuto schivarle. O mirare nella loro direzione con le sue armi, o il suo corpo stesso. Non avrebbe potuto saperlo prima del tempo.
    Si fermò a una decina di metri dall’ingresso, letteralmente circondata da mine. Una era alle sue ore tre, un’altra poco più indietro alla sua sinistra, una alle sue ore undici. La cosa indubbiamente non fece altro che renderla più nervosa, ma non la spaventò. Non aveva motivo di provare paura. Era in controllo.
    E aveva un dio dalla sua parte.
     
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    Intro





    La battaglia con Kiria era stata terrificante e eccitante allo stesso tempo. Una battaglia sbagliata, un ammasso di azioni assurde e lo scontro tra due personalità forti, a modo loro. Emma era ancora su di giri quando si risvegliò. I medici dell'Arena l'avevano rimessa in sesto, anche perché non aveva nessuna ferita eccessivamente pesante, ma era stato soprattutto il riposo a permetterle di ritornare in forze. Il suo progetto originale era quello di ritornare a casa subito dopo il primo scontro, ma si era divertita troppo per non tentare di nuovo la sorte. Con un po' di fortuna questa volta non avrebbe rischiato di essere scoperta nel suo essere un mostro, ma chissà che non ci fosse comunque modo di portare un po' di caos nella vita di qualcuno!
    Con questa motivazione, Emma ringraziò le persone che la avevano curata, poi si avviò di nuovo verso il banchetto delle iscrizioni. Nessuno la guardò male, non era una prassi così rara, da quel che aveva capito.
    Cercando tra i match già richiesti la ragazza di Taki ne trovò uno aperto da una tal Akane, nel Campo Minato. Non aveva idea di cosa fosse, ma si iscrisse affidandosi all'istinto. Una volta lette le istruzioni di quell'arena speciale ebbe la conferma della bontà della propria scelta. Probabilmente si sarebbero divertite a cercare di farsi saltare in aria a vicenda, anche se Emma di solito cercava di trovare uno svago ulteriore oltre allo scontro.
    Non dovette aspettare molto da quando si iscrisse a quando entrò in campo. La sua avversaria era già lì. Si trattava di una donna dai capelli scuri e dallo sguardo serio. Il primo istinto che diede ad Emma fu quello di una persona composta ed educata. Un po' quello che lei cercava di fingere di essere, anche se non sempre ci riusciva a dovere, soprattutto quando era lontana da casa.
    Mentre si avvicinava, Emma notò che la ragazza di Iwa doveva essersi posizionata precisamente al centro di un gruppo di mine. Probabilmente aveva scelto con cura quel posto, motivo per cui la takiana la imitò, mettendosi a specchio rispetto a lei. Le mine più vicine erano a quattro metri da lei, mentre le due avversarie distavano tra di loro circa sette metri.
    A te la prima mossa.






    Emma



    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    8
    19
    26
    27
    27
    30
    40

    Post:
    0

    Potenziamenti:
    -Specializzazione Medica lv. 6

    Armi:
    380/380


    Ferite:

    Stato Fisico:
    Ok (100%)

    Stato Mentale:
    Concentrata
    Chakra dai tonici: 0/380 - 0%Corruzione demone: 0/100Chakra naturale: 0/380 - 0%



     
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    La sua sfidante, Emma, era una ragazza che non poteva avere più di vent’anni. Anche da lontano le sembrò più alta di lei - cosa davano loro da mangiare per farli crescere così velocemente? -, e sicuramente anche più in forma. Insomma, ad una prima occhiata Akane sembrava decisamente in svantaggio.
    La donna le sorrise comunque, cordiale, abbozzando un mezzo inchino nella sua direzione. Per la durata di quello scontro sarebbero state avversarie, ma ciò non voleva dire che potesse permettersi di non rivolgerle un minimo di rispetto. In più, c’era qualcosa nel volto di Emma che la metteva a suo agio, che la spingeva a trattarla con una certa dose di gentilezza. Forse i lineamenti dolci, che le ricordavano più una bambina che una persona quasi sicuramente adulta. O quantomeno maggiorenne.
    Istinti da mamma chioccia a parte, Akane cercò di concentrarsi sullo scontro imminente. Emma le aveva concesso la prima mossa, e Akane la accettò con un cenno cortese del capo, prima di dare ufficialmente il via allo scontro con tre veloci sigilli. Una piccola sezione di terra accanto a lei si levò dal terreno e prese la forma di un clone dello stesso elemento, uguale in tutto e per tutto ad Akane. Non appena la copia si formò completamente Akane lanciò un kunai in direzione della roccia esplosiva di fronte a lei, alle sue ore undici, per farla esplodere: approfittando della copertura momentanea donatale dalla nube sollevata dall’esplosione non avrebbe perso tempo e avrebbe tentato di nascondersi sottoterra spezzando un altro sigillo, che le avrebbe permesso di muoversi al riparo dalla percezione di Emma. Prima di fare ciò, però, ordinò alla copia di sfrecciare in avanti, attraversando la nube alla cieca e brandendo un suo kunai, per attirare l’attenzione di Emma sull’Akane in superficie.
    Una volta sottoterra non avrebbe avuto idea di cosa sarebbe potuto succedere sopra la sua testa, potendo solamente percepire le posizioni di Emma e della sua copia. Non le importava troppo di riuscire ad evitare eventuali offensive della sua avversaria rivolte al clone di terra, dato che contava comunque di sacrificare la copia a tempo debito: le serviva solo come distrazione, mentre lei scavava verso la ragazza per prenderla di sorpresa.
    Avrebbe provato a ritornare in superficie alle spalle di Emma, a non più di due metri da lei, scoprendosi fino ai fianchi per riuscire a prendere due shuriken che teneva nella sacca legata alla cinta e lanciarli contro la ragazza, puntando ai suoi polpacci. Non aveva idea di quale fosse lo stile di combattimento della sua avversaria, quindi stava provando un po’ di tutto. Studiando le sue reazioni. forse. avrebbe potuto farsi un’idea un po’ più precisa su di lei man mano che lo scontro avanzava.

    CITAZIONE
    Clone di terra (Doton Bunshin no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    La solidità della terra ha permesso agli shinobi di sviluppare facilmente tutto ciò di cui avevano bisogno, comprese anche delle repliche di se stessi.
    L'utilizzatore, tramite la terra nei paraggi o espellendola dalla bocca, crea un clone fatto di terra. Il clone ha una consistenza fisica e può quindi attaccare l'avversario, ma non avendo chakra non può eseguire nessuna tecnica. Quando riceve una ferita moderata la copia ritorna a essere terra.
    [Tipo copie: fisiche]
    [La copia non scompare in seguito a ferite lievi]
    [La copia possiede le stesse armi dell'utilizzatore, resistenti come la roccia]
    [Possono essere generate copie fino a una distanza massima di 5 metri]
    [Sigilli: 3]
    Consumo: 10 (20 in caso di terra artificiale)

    CITAZIONE
    Spostamento Sotterraneo (Moguragakure no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Tecnica pilastro su cui si fonda l'arte della terra. I primi utilizzatori del doton sono stati probabilmente dei selvaggi che spinti dalla necessità di trovarsi un riparo sono ricorsi a mezzi di sopravvivenza piuttosto estremi. Più avanti anche diversi minatori e scavatori hanno sicuramente imparato a controllare il chakra in maniera del tutto naturale. Infine gli shinobi hanno fatto di questa tecnica il perno su cui si fondano gran parte delle più conosciute jutsu di terra.
    L'utilizzatore è in grado di andare sottoterra e spostarsi entro certi limiti che dipendono dalla sua abilità. Grazie alla dispersione del chakra indotto nella terra, che la rende più morbida, l'utilizzatore riesce anche a percepire tutto ciò che sta all'esterno e che è a contatto con il terreno, riuscendo così a rilevare la posizione del nemico entro un certo raggio.
    [Al livello 1 il ninja può rimanere sottoterra per 1 turno]
    [Al livello 1 il ninja può spostarsi per massimo 5 metri a turno]
    [Ogni livello dopo l'1 aggiunge 5 metri di spostamento a turno]
    [Ogni livello dopo l'1 aggiunge 1 turno di permanenza sottorranea]
    [Il raggio di percezione esterna è pari a 10 metri]
    [Il ninja lascia una buca nel punto in cui penetra nel terreno]
    [Sigilli:1]
    Consumo: 10 per turno

    Akane Harada
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    3
    17
    15
    23
    23
    25 +4
    27 +4

    Post:
    1/

    Potenziamenti:
    Armi Leggere II: +4 a Precisione e Riflessi
    Immortalità di Jashin:
    La tecnica difensiva, unica nel suo genere, che rende capace il possessore di rimanere in vita anche dopo aver subito danni mortali. Il senso del dolore comunque rimane, ma le emorragie si fermano quasi immediatamente, limitando molto la perdita di sangue, e non impossibiliteranno in alcun modo il ninja a combattere. Le ferite agli organi interni non pregiudicano il funzionamento dell'organismo del Jashinista, in quanto non ne ha bisogno per rimanere vivo. In caso di amputazioni, ogni parte del corpo separata dalla testa non si potrà più muovere.

    Armi:
    • 5 kunai di ferro (1 lanciato)
    • 5 shuriken di ferro (2 lanciati)
    • 5 senbon d'acciaio
    • 5 senbon con campanellino di ferro

    260/280
    - 10 Clone di terra
    - 10 Spostamento Sotterraneo

    Ferite:

    Stato Fisico:
    92.8% - Ok

    Stato Mentale:
    Concentrata, curiosa



    CITAZIONE
    Statistiche Clone di terra:
    Forza 9
    Resistenza 8
    Velocità 12
    Agilità 12
    Precisione 15
    Riflessi 16

    CITAZIONE
    Akane evoca un clone di terra, poi lancia un kunai (Precisione 29) verso una roccia esplosiva per attivarla. Manda il clone in avanti verso Emma (Velocità 12) facendogli impugnare un kunai, mentre lei si nasconde sottoterra e si muove verso Emma (Velocità 23, 30 metri percorribili per turno). Tenta di ritornare in superficie alle spalle di Emma, a due metri da lei, e le lancia due shuriken (Precisione 29) con obiettivo i suoi polpacci.

    Roccia esplosiva colpita:

    IKaXb7j
     
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    Scontro





    Akane accettò di avere la prima mossa con un semplice cenno del capo e non disse nulla. Non diede molto spazio ad Emma di spargere del veleno come aveva fatto con Kiria e la cosa le dispiacque. Non ebbe tempo di lamentarsi, comunque, visto che la donna di Iwa fece comparire subito un suo clone e poi lanciò un kunai. Non mirò alla takiana, bensì ad una delle rocce esplosive dell'arena, che di conseguenza detonò lontano da entrambe le contendenti. Un istante dopo il bunshin di Akane partì all'attacco, mentre lei si immerse sottoterra. Emma non aveva mai visto una cosa del genere, quindi non sapeva bene cosa aspettarsi dalla sua avversaria. Nel dubbio, si difese. Creò un'Armatura Suiton con un singolo sigillo e poi prelevò delle armi dalla sua sacca. Aspettò che il clone fosse a circa due metri da lei per lanciare uno dei suoi shuriken, nella speranza di trapassarle un occhio e porre fine alla sua esistenza. Se questa azione fosse andata a segno avrebbe poi lanciato altre due stellette metalliche verso le due rocce esplosive ai lati della sua posizione. Non aveva idea bene del perché, ma le sembrava un'idea carina. Magari la ragazza di Iwa sarebbe stata coinvolta nelle esplosioni, mentre era sottoterra, o anche solo sarebbe rimasta priva di uno strumento che all'inizio pensava di usare. Non avendo piani particolari per quegli elementi Emma non aveva paura di sprecarli in tal modo.
    Qualche istante dopo la giovane ninja medica sentì qualcosa che le colpiva le gambe. Riconobbe il tintinnio metallico delle armi e si girò di scatto, individuando il punto da cui erano state lanciate. Akane si trovava lì, riemersa solo fino ai fianchi.
    Dovrà fare più di così, signorina talpa, se vuole raggiungermi.
    Una volta lanciata la sua provocazione, ben debole rispetto a quelle a cui si era abituata durante le sue sortite in Arena, fece lo stesso con lo shuriken che le era rimasto ancora in mano. Puntò a colpire il naso della kunoichi di Iwa, non sapeva bene il perché della scelta di quel bersaglio. In ogni caso, indipendentemente dal risultato dell'attacco, lei indietreggiò di qualche passo, selezionando un punto che le permettesse di essere ad almeno cinque metri dalla sua avversaria senza trovarsi nel raggio di una di quelle pietre esplosive.




    Armatura Suiton
    Tipo: Ninjutsu
    Livello B
    Creazione personale di Hachiko Terumi, che ha cercato di emulare il più celebre Domu adattandosi alle proprietà dell’elemento Acqua. Dopo aver composto un sigillo soltanto l’utilizzatore si ricopre di uno sottile ma duro strato di acqua, presa direttamente dalle sue riserve corporee. Questa armatura ha Resistenza pari a 60 e rende più difficile imprimere potenza nei propri movimenti, cosa che si concretizza con un malus di 5 punti a Forza, Velocità e Agilità fintanto che la tecnica è attiva. Il malus perdura anche nel turno successivo alla disattivazione (o distruzione) della tecnica, a causa dell’uso dei liquidi corporei dell’utilizzatore. Quest’ultima parte di malus si può cumulare ad altri dovuti ad un successivo uso della stessa tecnica.
    [Sigilli: 1]
    Consumo: 40 a turno






    Emma



    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    8
    19-5
    26
    27-5
    27-5
    30
    40

    Post:
    1

    Potenziamenti:
    -Specializzazione Medica lv. 6

    Armi:
    -4 Shuriken lanciati al primo turno

    340/380
    1° turno:
    -40: Armatura Suiton

    Ferite:

    Stato Fisico:
    Ok (89%)

    Stato Mentale:
    Concentrata
    Chakra dai tonici: 0/380 - 0%Corruzione demone: 0/100Chakra naturale: 0/380 - 0%



     
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    Il clone, senza l’Akane originale a guidarlo, andò dritto incontro all’arma da lancio di Emma. La donna lo vide tornare terra mentre risaliva in superficie alle spalle della sua avversaria, ora protetta da uno strato di chakra acquatico che respinse senza alcun problema i suoi due shuriken. Quel nuovo grado di difficoltà la portò a esitare, suo malgrado: non ebbe il tempo di schivare del tutto lo shuriken diretto al suo volto, ma limitò i danni evocando istintivamente un kunai di terra e frapponendolo tra sé e l’arma. L’angolo con il quale deviò lo shuriken non le regalò l’immunità dalle sue punte affilate, che segnarono un taglio mediamente profondo sulla sua guancia, e quasi le fecero volare via gli occhiali. Akane strinse gli occhi, concentrandosi sul dolore che il taglio le provocò, e fece affluire immediatamente chakra alla sua ferita per attivare l’Illusione di Mortalità. Del sangue finto prese subito a scorrere, per nascondere il fatto che, in realtà, sotto quel piccolo trucco la ferita si era già rimarginata. Uscì dal terreno e si spolverò gli abiti scuri, sorridendo mestamente alle parole che le rivolse Emma. Aveva ragione, suppose. Doveva davvero fare di più, uscire dai binari che si era imposta quando aveva deciso di fare la ninja. Era sempre stata abituata a muoversi di sotterfugio in sotterfugio, creando diversivi per distrarre l’avversario, se poteva attaccava sempre dall’ombra. Ma quella era l’Arena, un luogo aperto e senza molti nascondigli, dove sia lei che la rossa che le stava di fronte erano osservate da decine di persone. Non era esattamente quello il posto migliore per rimanere stagnanti in quello che si considerava essere il proprio stile.
    – Perdonami. Ho ancora molto da imparare. –, le rispose, da brava novellina umile. Lo era, in fondo… novellina. Umile non proprio. Quella prima dimostrazione delle differenze che c’erano tra lei e Emma più che altro la infastidiva, ma era ancora troppo presto per arrendersi e decretare la propria sconfitta rispetto all’avversaria. In più sarebbe stato scortese perdersi nelle proprie auto-commiserazioni quando aveva un’altra persona lì davanti a lei, viva e vegeta, a cui rivolgere la sua attenzione.
    Quindi decise di riprovare. Evocò un altro clone di terra, fisico ma non senziente, che mandò in avanti mentre lei, coperta dalla sagoma della copia per un istante fondamentale, poggiò la mano sul terreno ed evocò un’altra arma di terra, stavolta più grande: aveva l’aspetto di una katana, la cui guardia era a forma di fiore, con cinque petali identici che ricordavano la formazione di un non ti scordar di me. Non appena ebbe l’arma in mano scattò in avanti a sua volta. Il clone avrebbe provato semplicemente a colpire nuovamente Emma con un kunai, stavolta non lanciandolo ma cercando di trapassare l’armatura Suiton con la forza delle proprie braccia e la punta acuminata dell’arma, mentre Akane avrebbe impugnato la propria arma nera con entrambe le mani e avrebbe tentato di colpire a sua volta l’armatura acquatica lateralmente, puntando alla spalla della ragazza, cercando di testarne la resistenza e, sotto sotto, sperando di romperla. Se avesse avuto il tempo avrebbe tentato un secondo colpo, ritirando l’arma e creando con essa un altro arco laterale per colpirla al fianco, ma al primo indizio di una reazione offensiva di Emma avrebbe tentato la ritirata, lasciando il clone a distanza melee dalla rossa nel caso fosse ancora in piedi e integro.
    Stava andando a tentativi, e temeva che si vedesse. Non conosceva quella tecnica, non ne comprendeva esattamente le caratteristiche, in più non era abituata a tattiche così dirette e, diciamocelo, poco aggraziate, quindi si sentiva letteralmente un pesce fuor d’acqua. Stava già iniziando a perdere il controllo che credeva di avere prima che quello scontro iniziasse, e la cosa non le piaceva per niente. Sperava solo che non trapelasse nulla di tutto ciò dietro la sua espressione concentrata.

    CITAZIONE
    Arma nera (Tsuchi no Buki)
    Tipo: Ninjutsu
    La necessità di generare armi con il semplice uso del chakra elementale è una costante che si è rapidamente diffusa negli anni, ma questa è forse la più antica nel suo genere.
    L'utilizzatore poggia la mano sul suolo e crea un'arma nera sfruttando la terra nelle vicinanze oppure la sputa dalla bocca generandola con il chakra. Le sue caratteristiche sono uguali a quelle di una comune arma bianca di ferro, con la differenza che non è per niente affilata ma perfetta per quella tipologia di armi che infliggono danni contundenti.
    [La taglia delle armi segue la stessa logica delle comuni armi bianche]
    [Le armi create causano sempre danni da contusione]
    [Le armi scompaiono dopo circa dieci secondi che hanno perso contatto con l'utilizzatore]
    [Le armi hanno resistenza 30]
    Consumo: 10 (piccola) 20 (media) 30 (grande) [se ne possono creare anche due]
    Mantenimento: 5/10/15 ad arma

    CITAZIONE
    Illusione di Mortalità
    Tipo: Ninjutsu
    Livello: C
    Tramite una spesa di chakra variabile l'utilizzatore riesce a simulare il sanguinamento di una o più ferite subite. Immettendo chakra nella ferita e modificandone l'aspetto, dandogli quello vermiglio del sangue, ad una prima occhiata sembrerà che quella ferita stia effettivamente sanguinando. Facile da nascondere nella frenesia di uno scontro, il trucco può essere individuato rapidamente con un’ispezione più accurata.
    Per poter usufruire dei suoi benefici la tecnica deve essere mantenuta attiva.
    [Sigilli: 0]
    [Per poter attivare la tecnica è necessario aver subito almeno una ferita che normalmente sanguinerebbe]
    Costo: 5/10/15/20/25 (lieve/moderata/grave/critica/mortale) a ferita
    Mantenimento: metà del costo di attivazione, arrotondato per eccesso

    CITAZIONE
    Clone di terra (Doton Bunshin no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    La solidità della terra ha permesso agli shinobi di sviluppare facilmente tutto ciò di cui avevano bisogno, comprese anche delle repliche di se stessi.
    L'utilizzatore, tramite la terra nei paraggi o espellendola dalla bocca, crea un clone fatto di terra. Il clone ha una consistenza fisica e può quindi attaccare l'avversario, ma non avendo chakra non può eseguire nessuna tecnica. Quando riceve una ferita moderata la copia ritorna a essere terra.
    [Tipo copie: fisiche]
    [La copia non scompare in seguito a ferite lievi]
    [La copia possiede le stesse armi dell'utilizzatore, resistenti come la roccia]
    [Possono essere generate copie fino a una distanza massima di 5 metri]
    [Sigilli: 3]
    Consumo: 10 (20 in caso di terra artificiale)

    Akane Harada
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    6
    17
    15
    23
    23
    25 +4
    27 +4

    Post:
    2/

    Potenziamenti:
    Armi Leggere II: +4 a Precisione e Riflessi
    Immortalità di Jashin:
    La tecnica difensiva, unica nel suo genere, che rende capace il possessore di rimanere in vita anche dopo aver subito danni mortali. Il senso del dolore comunque rimane, ma le emorragie si fermano quasi immediatamente, limitando molto la perdita di sangue, e non impossibiliteranno in alcun modo il ninja a combattere. Le ferite agli organi interni non pregiudicano il funzionamento dell'organismo del Jashinista, in quanto non ne ha bisogno per rimanere vivo. In caso di amputazioni, ogni parte del corpo separata dalla testa non si potrà più muovere.

    Armi:
    • 5 kunai di ferro (1 lanciato)
    • 5 shuriken di ferro (2 lanciati)
    • 5 senbon d'acciaio
    • 5 senbon con campanellino di ferro

    210/280
    (- 10 Clone di terra)
    (- 10 Spostamento Sotterraneo)
    - 10 Arma Nera piccola
    - 10 Illusione di Mortalità
    - 10 Clone di terra
    - 20 Arma Nera media

    Ferite:
    • Moderata: taglio alla guancia destra

    Stato Fisico:
    75% - Leggermente stanca

    Stato Mentale:
    Concentrata



    CITAZIONE
    Statistiche Clone di terra:
    Forza 9
    Resistenza 8
    Velocità 12
    Agilità 12
    Precisione 15
    Riflessi 16

    CITAZIONE
    Il clone viene distrutto. Akane si para dallo shuriken con un'arma nera, che però non riesce del tutto ad evitare (taglio Moderato alla guancia). Attiva subito l'Illusione di Mortalità. Successivamente esce dal terreno, evoca un clone di terra che manda contro Emma (Velocità 12), mentre lei crea un'arma di terra, quindi avanza a sua volta. Il clone cerca di colpire l'armatura Raiton con un kunai, Akane invece prova a danneggiarla all'altezza della spalla di Emma (Forza 39). Se ha modo tenta un secondo colpo uguale ma al fianco, altrimenti tenta la ritirata.
     
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    Scontro







    L'avversaria parò il colpo con un'arma creata all'ultimo secondo, ma venne comunque ferita alla guancia. Reagì alla provocazione con apparente umiltà ed Emma sorrise. Poteva battere forte su quel punto, forse.
    La iwana creò un'altra copia e la fece partire all'attacco. Akane si nascose dietro ad essa, ma per Emma non era un grosso problema. Aspettò che la copia le fosse addosso e accettò pure di subire un colpo dell'arma di costei, anche perché nel mentre aveva estratto a sua volta dei kunai dalla tasca. Ne lanciò uno proprio mentre veniva pugnalata e puntò a bucare il cranio del clone, per eliminarlo del tutto. A quel puntò arrivò l'attacco di Akane, ma Emma se lo aspettava. O meglio, si aspettava potesse essere l'opzione più probabile, data la scelta di nascondere la propria posizione. Quello che non aveva messo in conto era la presenza di uno spadone comparso dal nulla, ma era convinta di riuscire nel suo piano anche così. Concentrò il chakra nelle gambe, per eseguire un Esquivar no Jutsu all'ultimo secondo. Non riuscì totalmente, ma almeno non fu presa in pieno. E, mentre era in volo, cercò di lanciare i due kunai che le rimanevano in mano. Avrebbe puntato a colpire la spalla sinistra e la coscia dello stesso lato. Poi, qualsiasi fosse stato l'esito del colpo, avrebbe eseguito un paio di saltelli all'indietro, per portarsi a cinque metri di distanza. E, mentre lo faceva, avrebbe cercato di ferirla nell'orgoglio in maniera più profonda.
    Che spettacolo deprimente. Sicura di essere una ninja per davvero? Non è che ti hanno regalato il coprifronte per pietà?






    Esquivar no jutsu
    Tipo: Taijutsu
    Livello B
    Tecnica molto semplice, sviluppata in un lontano passato da uno dei medici più famosi del Paese del Mare.
    L’utilizzatore concentra il chakra nelle sue gambe ed esegue una schivata rapida e improvvisa. Grazie all’energia utilizzata è possibile che egli riesca a evitare attacchi che altrimenti l’avrebbero colpito inesorabilmente.
    [Durante il movimento l’utilizzatore avrà un bonus di 20 punti all’agilità]
    [Il movimento potenziato da una tecnica è sempre uno soltanto, anche se ovviamente potrà schivare più attacchi con questo se essi sono concentrati nello stesso luogo allo stesso momento]
    Consumo: 30

    NB: durante la schivata Emma ha Agilità 42, ma nonostante questo non riesce a compierla totalmente, però l'Armatura Suiton regge ancora.

    Armatura Suiton
    Tipo: Ninjutsu
    Livello B
    Creazione personale di Hachiko Terumi, che ha cercato di emulare il più celebre Domu adattandosi alle proprietà dell’elemento Acqua. Dopo aver composto un sigillo soltanto l’utilizzatore si ricopre di uno sottile ma duro strato di acqua, presa direttamente dalle sue riserve corporee. Questa armatura ha Resistenza pari a 60 e rende più difficile imprimere potenza nei propri movimenti, cosa che si concretizza con un malus di 5 punti a Forza, Velocità e Agilità fintanto che la tecnica è attiva. Il malus perdura anche nel turno successivo alla disattivazione (o distruzione) della tecnica, a causa dell’uso dei liquidi corporei dell’utilizzatore. Quest’ultima parte di malus si può cumulare ad altri dovuti ad un successivo uso della stessa tecnica.
    [Sigilli: 1]
    Consumo: 40 a turno



    Emma



    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    8
    19-5
    26
    27-5
    27-5
    30
    40

    Post:
    2

    Potenziamenti:
    -Specializzazione Medica lv. 6

    Armi:
    -4 Shuriken lanciati al primo turno
    -3 Kunai lanciati al secondo turno

    270/380
    1° turno:
    -40: Armatura Suiton

    2° turno:
    -40: Armatura Suiton
    -30: Esquivar no Jutsu
    Ferite:

    Stato Fisico:
    Leggermente stanca (71%)

    Stato Mentale:
    Divertita
    Chakra dai tonici: 0/380 - 0%Corruzione demone: 0/100Chakra naturale: 0/380 - 0%



     
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    Il secondo clone fece la stessa misera fine del primo, ma Akane non se ne curò: aveva svolto il suo compito, ed era quello l’importante. Grazie al suo supporto era riuscita a raggiungere Emma e addirittura a colpirla con la sua katana di roccia, seppur solamente di striscio. Era già qualcosa. Akane si sforzò di vederlo come un mezzo successo piuttosto che un mezzo fallimento. Era difficile, considerando che Emma era ancora ricoperta da uno strato resistente d’acqua e del tutto incolume, ma ci provò.
    Nel vedere Emma schivare abilmente gran parte della sua offensiva, anche Akane si dedicò immediatamente ad una veloce ritirata strategica arretrando a sua volta, non essendo per niente a suo agio nei combattimenti ravvicinati - non con armi poco affilate come quella che brandiva al momento. Solo per questo non fu impotente di fronte ai kunai lanciati dalla ragazza, anche se non riuscì ad ignorarli del tutto: scattò lateralmente, evitando quello alla coscia, e provò a parare quello che puntava alla sua spalla sinistra frapponendo la katana tra l’arma e il suo corpo. Non essendo però abituata a maneggiare armi di quella taglia non fece in tempo, e in men che non si dica la corta lama si conficcò nella sua spalla. Il dolore improvviso le tolse il fiato per un istante, e stringendo i denti Akane barcollò, stringendo con forza la katana nera per avere un qualche tipo di valvola di sfogo che non sia la propria voce. Strinse le labbra, portando poi una mano al kunai e avvolgendo le dita intorno all’elsa. Con un respiro tremolante che suonò più come un rantolo estrasse l’arma dalle sue carni, soffocando un gemito per non darla vinta alla sua avversaria. Una volta con il kunai sanguinante in mano attivò l’Illusione di Mortalità anche per quella ferita, che prese a sanguinare immediatamente sulle vesti nere. Ed erano due. Quante altre ferite avrebbe dovuto subire prima di riuscire a ricambiare il favore?
    Emma pensò bene di tentare per la tripletta, stavolta però a parole. La provocazione di prima non aveva stupito Akane più di tanto, ciò che la ragazza le disse adesso la portarono a spalancare leggermente gli occhi, che la fissarono confusa per un paio di secondi. Il veleno che ricopriva le sue parole stonava un sacco con l’idea che Akane si era fatta di lei.
    Fece del suo meglio per riprendersi in fretta, e soprattutto per non reagire in alcun modo alle sue provocazioni se non con un’espressione più gelida, impenetrabile. Il suo ruolo di genin di Iwa occupava una posizione decisamente secondaria rispetto alla missione divina che le era stata assegnata, ma per Akane era comunque fonte di orgoglio. Che il suo impegno venisse sminuito e denigrato a quel modo…
    La cosa peggiore di quella provocazione era sapere che un fondo di verità c’era. Non stava dando una bella mostra di sé e delle sue abilità, forse stava davvero facendo cattiva pubblicità al suo paese. Ma non l’avrebbe ammesso ad alta voce, non oggi, non lì. Le bastava esserne consapevole lei stessa. L’opinione degli altri non doveva scalfirla.
    – Ti consiglio di parlare di meno e concentrarti di più. –, rispose, lasciando spazio sul proprio volto ad un altro sorriso puramente scenico. Non era assolutamente dell’umore adatto, per una volta. Senza aggiungere altro assicurò il kunai di Emma alla cinta, tirando invece fuori dalla piccola sacca contenente le sue armi tre senbon, di cui uno con campanellino. Senza indugiare lanciò tutte e tre gli aghi contro Emma, attivando in quel modo uno dei due Genjutsu nel suo arsenale: grazie al suono del campanellino intorno alle due sfidanti apparvero dieci copie esatte di Akane, che l’originale mandò contro Emma con prepotenza. Quelle copie non potevano sparire prima che l’illusione venisse spezzata, quindi qualunque offensiva di Emma che non consistesse in un Rilascio o in una ferita autoinflitta per uscire dal genjutsu sarebbe stata inutile. Secondo il ragionamento di Akane, in qualunque scenario lei ci avrebbe guadagnato qualcosa: usando il Rilascio Emma avrebbe dovuto sprecare altro chakra; per ferirsi avrebbe dovuto necessariamente disattivare l’armatura, regalandole uno spiraglio per agire; rimanendo nell’illusione le copie “indistruttibili” avrebbero potuto distrarla con più efficacia.
    Per il momento Akane giocò come se la terza fosse l’unica opzione attuabile. Usò due delle copie come scudo per non permettere ad Emma di distinguerla da quelle illusorie, o almeno ci provò: tre circondarono la ragazza, mentre le altre cinque cercarono di limitare il raggio visivo della sua sfidante, nascondendo alla sua vista le rocce esplosive più vicine alla rossa.
    L’Akane originale e le due copie di fronte a lei brandirono l’arma nera, delle quali solo una era effettivamente fisica, e caricarono nuovamente Emma per assestare un secondo colpo alla sua armatura, senza badare all’ostruzione creata dalle altre copie olografiche. Finché le copie a cui aveva affidato quel compito l’avessero circondata, Akane avrebbe saputo dove trovarla.
    Incalzandola a quel modo cercò di iniziare a spingerla verso la roccia esplosiva più vicina, alle spalle di Emma, un po’ sulla sua destra. C’erano almeno quattro o cinque metri di distanza tra la ragazza e la roccia, quindi si prefissò come obiettivo di spingerla in quella direzione per almeno un paio di metri, prima di tentare di lanciare il kunai che aveva preso in “prestito” da Emma verso la roccia per farla esplodere. Se Emma avesse capito il suo piano o in ogni caso non avesse preso la direzione che Akane voleva, la jashinista si sarebbe limitata semplicemente a tenerla occupata con la sua katana nera e le sue copie.

    CITAZIONE
    Illusione di Mortalità
    Tipo: Ninjutsu
    Livello: C
    Tramite una spesa di chakra variabile l'utilizzatore riesce a simulare il sanguinamento di una o più ferite subite. Immettendo chakra nella ferita e modificandone l'aspetto, dandogli quello vermiglio del sangue, ad una prima occhiata sembrerà che quella ferita stia effettivamente sanguinando. Facile da nascondere nella frenesia di uno scontro, il trucco può essere individuato rapidamente con un’ispezione più accurata.
    Per poter usufruire dei suoi benefici la tecnica deve essere mantenuta attiva.
    [Sigilli: 0]
    [Per poter attivare la tecnica è necessario aver subito almeno una ferita che normalmente sanguinerebbe]
    Costo: 5/10/15/20/25 (lieve/moderata/grave/critica/mortale) a ferita
    Mantenimento: metà del costo di attivazione, arrotondato per eccesso

    CITAZIONE
    Spiedi con campanelli: Illusione Multipla (Genjutsu Senbon)
    Tipo: Genjutsu (+taijutsu)
    Tecnica che consiste generalmente nel tirare delle armi da lancio miste ad altre su cui sono stati legati dei campanelli che tintinnando distraggono l'avversario facendolo concentrare sul rumore. Il vero scopo della jutsu è trasmettere l'illusione prodotta dal rumore, la quale è in grado di generare delle copie ottiche dell'utilizzatore della tecnica senza che questi abbia composto dei sigilli.
    [L'illusione ha effetto se le vittime si trovano entro 10 metri dall'utilizzatore, altrimenti sentiranno il tintinnio senza essere raggiunte dall'illusione]
    [Possono essere create massimo dieci copie per persona colpita]
    [Le copie non sono fisiche, non arrecano danno e non scompaiono finché l'illusione non si disperde]
    [Sigilli: 0]
    Stimolo: uditivo
    Mondo di attuazione: reale
    Bersaglio: multiplo
    Immobilità: non necessaria
    Consumo: 30

    Akane Harada
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    6
    17
    15
    23
    23
    25 +4
    27 +4

    Post:
    2/

    Potenziamenti:
    Armi Leggere II: +4 a Precisione e Riflessi
    Immortalità di Jashin:
    La tecnica difensiva, unica nel suo genere, che rende capace il possessore di rimanere in vita anche dopo aver subito danni mortali. Il senso del dolore comunque rimane, ma le emorragie si fermano quasi immediatamente, limitando molto la perdita di sangue, e non impossibiliteranno in alcun modo il ninja a combattere. Le ferite agli organi interni non pregiudicano il funzionamento dell'organismo del Jashinista, in quanto non ne ha bisogno per rimanere vivo. In caso di amputazioni, ogni parte del corpo separata dalla testa non si potrà più muovere.

    Armi:
    • 5 kunai di ferro (1 lanciato)
    • 5 shuriken di ferro (2 lanciati)
    • 5 senbon d'acciaio (1 lanciato)
    • 5 senbon con campanellino di ferro (2 lanciati)

    150/280
    (- 10 Clone di terra)
    (- 10 Spostamento Sotterraneo)
    (- 10 Arma Nera piccola)
    (- 10 Illusione di Mortalità)
    (- 10 Clone di terra)
    (- 20 Arma Nera media)
    - 10 Arma Nera media (mantenimento)
    - 5 Illusione di Mortalità lieve (mantenimento)
    - 15 Illusione di Mortalità grave
    - 30 Illusione Multipla

    Ferite:
    • Moderata: taglio alla guancia destra
    • Grave: perforazione alla spalla sinistra
    Stato Fisico:
    53.57% - Stanca

    Stato Mentale:
    Concentrata, piccata



    CITAZIONE
    Il clone viene distrutto. Akane schiva il kunai alla coscia, prende quello alla spalla (ferita Grave). Attiva l'Illusione di Mortalità. Successivamente lancia tre senbon di cui uno con campanellino, attivando l'Illusione Multipla. Usa due cloni come copertura, tre li manda a circondare Emma, e cinque a coprire le rocce più vicine dalla visuale di Emma. La attacca con l'arma nera (Forza 39), cercando di spingerla al contempo verso la roccia esplosiva più vicina, che poi proverebbe a far esplodere con un kunai.
     
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    Scontro







    Ti consiglio di parlare di meno e concentrarti di più.
    Le armi di Emma ferirono l'avversaria, le sue parole taglienti in apparenza no. Non abbastanza, almeno. Quella era la cosa che interessava di più alla takiana, quindi ne rimase delusa. Forse se l'avesse annientata del tutto avrebbe dato corda ai suoi insulti e si sarebbe disperata, ma riuscirci sarebbe stato ben più difficile di difendersi da qualche attacco, soprattutto per una con il suo stile di combattimento.
    La mossa successiva di Akane fu tirare fuori alcuni spiedi e lanciarli verso Emma. Lei non si disturbò nemmeno di schivarli, da come aveva parlato la donna sembrava avere qualcosa in mente e lei non voleva darle occasione di fare niente di strano. Aspettò di capire se la mossa aveva un qualche senso nascosto, ma parve di no, visto che subito dopo comparvero una decina di cloni. A quanto pareva aveva una passione smodata per quel tipo di tecniche, si disse Emma. Aumentare la quantità senza cambiare la qualità dell'azione era effettivamente una linea di pensiero semplice, ma che poteva essere ben efficace. La kunoichi di Iwa si prodigò per nascondersi adeguatamente tra le sue copie, ma questo diede il tempo a Emma di preparare la sua contromossa, che richiedeva otto sigilli. L'attacco partì quando l'avversaria stava avanzando insieme a suoi cloni e quindi quando Akane si trovava a pochi metri da lei, circa tre. La giovane ninja medica sperava di prendere in pieno sia originale che bunshin, anche un gruppo di essi che stava cercando di accerchiarla. Sperava anche di non uccidere la sua avversaria, farlo in maniera così aperta avrebbe potuto crearle problemi con l'Arena, ma in ogni caso era fiduciosa che costei sapesse trovare un modo di difendersi anche solo un minimo. Chiudere lo scontro in qualche modo con quella mossa sembrava la cosa migliore, visto che con tutto quel chakra speso adesso si sentiva ben stanca.




    Arte del Fuoco: Palla di Fuoco Suprema (Katon: Gouryuuka no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Dopo centinaia di anni la piccola palla di fuoco si è evoluta in una forma di katon ben più potente e temuta. La palla di fuoco suprema è il risultato di un incessante via vai di conflitti e lotte di potere, che l’hanno resa per quella che è: una tecnica creata per fare danni.
    L’utilizzatore impasta il chakra trattenendolo tra il torace e la gola, dopo ciò mettendo una mano davanti alla bocca soffia emettendo una palla di fuoco.
    Si potrà quindi effettuare la tecnica in due modi: Lanciafiamme o Esplosione.
    La palla di fuoco (esplosione) sarà come una bomba e trovarsi nelle vicinanze equivale a venir colpiti dall'onda d'urto e dalle fiamme.
    Il getto di fuoco (lanciafiamme) è utile negli scontri ravvicinati. Nessuna esplosione, ma avvolgerà l'avversario nelle fiamme incenerendolo.
    [La palla di fuoco è pari a 3 metri di diametro, percorre massimo 30 metri per poi esplodere in automatico e ha forza 100, il raggio dell'esplosione è 5m]
    [Il getto di fuoco è ampio 10 metri, percorre al massimo 20 metri e ha Forza 90]
    [Se non si specifica l'effetto sarà il getto di fuoco]
    [Sigilli: 8]
    Consumo: 95
    palla-di-fuoco-suprema

    Armatura Suiton
    Tipo: Ninjutsu
    Livello B
    Creazione personale di Hachiko Terumi, che ha cercato di emulare il più celebre Domu adattandosi alle proprietà dell’elemento Acqua. Dopo aver composto un sigillo soltanto l’utilizzatore si ricopre di uno sottile ma duro strato di acqua, presa direttamente dalle sue riserve corporee. Questa armatura ha Resistenza pari a 60 e rende più difficile imprimere potenza nei propri movimenti, cosa che si concretizza con un malus di 5 punti a Forza, Velocità e Agilità fintanto che la tecnica è attiva. Il malus perdura anche nel turno successivo alla disattivazione (o distruzione) della tecnica, a causa dell’uso dei liquidi corporei dell’utilizzatore. Quest’ultima parte di malus si può cumulare ad altri dovuti ad un successivo uso della stessa tecnica.
    [Sigilli: 1]
    Consumo: 40 a turno



    Emma



    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    8
    19-5
    26
    27-5
    27-5
    30
    40

    Post:
    3

    Potenziamenti:
    -Specializzazione Medica lv. 6

    Armi:
    -4 Shuriken lanciati al primo turno
    -3 Kunai lanciati al secondo turno

    135/380
    1° turno:
    -40: Armatura Suiton

    2° turno:
    -40: Armatura Suiton
    -30: Esquivar no Jutsu

    3° turno:
    -40: Armatura Suiton
    -95: Palla di Fuoco Suprema

    Ferite:

    Stato Fisico:
    Molto stanca (35%)

    Stato Mentale:
    Concentrata
    Chakra dai tonici: 0/380 - 0%Corruzione demone: 0/100Chakra naturale: 0/380 - 0%



     
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    Akane credeva di essere abituata ad avere a che fare con persone imprevedibili, ma adesso che aveva incontrato Emma - o meglio, adesso che ci si era scontrata - fu costretta a ricredersi. La giovane, dopo aver combattuto in modo passivo per la gran parte dello scontro, la colse completamente alla sprovvista con una sfera di fuoco dalle dimensioni improponibili che andò incontro ad Akane superando la barriera di cloni che aveva frapposto tra lei ed Emma. Questi, essendo illusori e legati al genjutsu che aveva lanciato ad Emma, non scomparvero, ma se le fiamme avessero colpito lei sicuramente ne avrebbe sofferto intensamente. Non potendo fare altro, e avendo a malapena un istante per agire, lanciò l’arma nera che brandiva bruscamente, verso la sua destra, sostituendosi ad essa senza neanche badare a dove, più o meno, sarebbe atterrata facendolo. L’importante era che fosse fuori dal raggio delle fiamme.
    Una volta sostituitasi all’arma, atterrò di schiena proprio su una delle rocce esplosive rimaste in campo. La sua solita fortuna. L’impatto attivò l’esplosione, che la colpì in pieno, mozzandole il fiato e sbalzandola via, prona e dolorante a terra. La schiena, sensibile per l’ustione e non più protetta dagli strati di tessuto della sua tenuta, ridotta in brandelli in quel punto, venne sferzata dai detriti generati dall’esplosione della roccia, come se qualcuno avesse deciso di punirla per la sua mossa avventata. Akane accettò la punizione senza fiatare, considerandola anzi estremamente leggera rispetto all’alternativa.
    Strinse un pugno, provando a rialzarsi e raccogliendo della terra nel palmo. Evocò dal terreno un kunai di roccia che lanciò con furia in direzione di Emma, spinta solo e soltanto dalla frustrazione, non appena riuscì ad avere nuovamente occhi su di lei. O meglio, sui cloni illusori che ancora tentavano di circondarla. Mandò anche i cloni rimanenti ad assediarla, con occhi vacui e gesti ossessivi, abbastanza vicini da essere praticamente l’unica cosa che poteva vedere, ma mai troppo da toccarla. Non le importò di poterla colpire con l’arma, dato che ormai aveva preso la sua decisione, ma fu perlomeno un modo per sfogarsi, anche se di poco. E di tormentarla in modo fine a se stesso con i suoi cloni.
    Si rimise in piedi stancamente, stringendo i denti in reazione al modo in cui la pelle della schiena si stirò dolorosamente nel movimento, non badando alla polvere che sporcava i suoi abiti, o al suo aspetto in generale. Sapeva di non essere ridotta bene, tra ferite, sporcizia, e stanchezza. Francamente non le importava. Non era venuta lì per dare spettacolo.
    Perché, esattamente, era venuta in Arena?
    – Non avevo capito che tra le regole di quest’Arena fosse permesso l’omicidio. –, le disse, gelida. Si guardò intorno per localizzare le sue armi sparse per il campo, poi alzò lo sguardo verso gli spalti. Cercò inutilmente il volto di Jiro, e si immaginò la delusione sul suo volto. Strinse le labbra, tornando su Emma.
    – Fai più attenzione, la prossima volta. –, aggiunse, prima di alzare il palmo aperto, in bella vista per annunciatori, arbitri, spettatori, per chiunque. Una resa vera e propria. Solo a quel punto avrebbe fatto sparire le copie. Non avevano più senso di esistere. Per lei quello scontro era praticamente finito.

    CITAZIONE
    Tecnica della Sostituzione (Kawarimi no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Una delle tre tecniche che ogni ninja impara durante il suo corso accademico; questo jutsu permette di scambiarsi di posto con un oggetto o un essere vivente. Eventuali esseri viventi si accorgono di essere stati scelti come bersaglio nel momento stesso in cui viene attivata la tecnica, anche se solo coloro che la conoscono riescono a capire cosa sta per succedere. Chiunque conosca questa tecnica può inoltre opporsi quando qualcuno cerca di usarla per scambiarsi di posto con lui.
    [Lo scambio non funziona su creature evocate o su corpi troppo grandi]
    [Per opporsi una persona deve pagare il consumo pieno nell'istante immediatamente successivo all'attivazione della tecnica da parte del nemico.]
    [La tecnica non funziona se fra l'utilizzatore e il corpo da scambiare esistono degli ostacoli fisici]
    [Il raggio massimo di azione della tecnica è di 10 metri]
    [Può essere utilizzata solo una volta al giorno. Nel caso il bersaglio si opponga e la tecnica fallisca per questo motivo il consumo verrà pagato ma sarà possibile utilizzare ancora la tecnica]
    [Sigilli: 1]
    Consumo: 5

    CITAZIONE
    Arma nera (Tsuchi no Buki)
    Tipo: Ninjutsu
    La necessità di generare armi con il semplice uso del chakra elementale è una costante che si è rapidamente diffusa negli anni, ma questa è forse la più antica nel suo genere.
    L'utilizzatore poggia la mano sul suolo e crea un'arma nera sfruttando la terra nelle vicinanze oppure la sputa dalla bocca generandola con il chakra. Le sue caratteristiche sono uguali a quelle di una comune arma bianca di ferro, con la differenza che non è per niente affilata ma perfetta per quella tipologia di armi che infliggono danni contundenti.
    [La taglia delle armi segue la stessa logica delle comuni armi bianche]
    [Le armi create causano sempre danni da contusione]
    [Le armi scompaiono dopo circa dieci secondi che hanno perso contatto con l'utilizzatore]
    [Le armi hanno resistenza 30]
    Consumo: 10 (piccola) 20 (media) 30 (grande) [se ne possono creare anche due]
    Mantenimento: 5/10/15 ad arma

    Akane Harada
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    6
    17
    15
    23
    23
    25 +4
    27 +4

    Post:
    4/

    Potenziamenti:
    Armi Leggere II: +4 a Precisione e Riflessi
    Immortalità di Jashin:
    La tecnica difensiva, unica nel suo genere, che rende capace il possessore di rimanere in vita anche dopo aver subito danni mortali. Il senso del dolore comunque rimane, ma le emorragie si fermano quasi immediatamente, limitando molto la perdita di sangue, e non impossibiliteranno in alcun modo il ninja a combattere. Le ferite agli organi interni non pregiudicano il funzionamento dell'organismo del Jashinista, in quanto non ne ha bisogno per rimanere vivo. In caso di amputazioni, ogni parte del corpo separata dalla testa non si potrà più muovere.

    Armi:
    • 5 kunai di ferro (1 lanciato)
    • 5 shuriken di ferro (2 lanciati)
    • 5 senbon d'acciaio (1 lanciato)
    • 5 senbon con campanellino di ferro (2 lanciati)

    112/280
    (- 10 Clone di terra)
    (- 10 Spostamento Sotterraneo)
    (- 10 Arma Nera piccola)
    (- 10 Illusione di Mortalità)
    (- 10 Clone di terra)
    (- 20 Arma Nera media)
    (- 10 Arma Nera media (mantenimento))
    (- 5 Illusione di Mortalità lieve (mantenimento))
    (- 15 Illusione di Mortalità grave)
    (- 30 Illusione Multipla)
    - 5 Illusione di Mortalità lieve (mantenimento)
    - 8 Illusione di Mortalità grave (mantenimento)
    - 10 Arma Nera media (mantenimento)
    - 5 Sostituzione
    - 10 Arma Nera piccola

    Ferite:
    • Moderata: taglio alla guancia destra
    • Grave: perforazione alla spalla sinistra
    • Moderata: ustione alla schiena

    Stato Fisico:
    40% - Molto stanca

    Stato Mentale:
    Concentrata, piccata



    CITAZIONE
    Akane lancia la katana di roccia alla sua destra, sostituendosi ad essa per evitare la palla di fuoco. Atterra su una roccia, che esplode causandole una Moderata alla schiena. Crea un altro kunai di roccia che lancia verso Emma, prima di rialzarsi. Le copie illusorie circondano Emma finché Akane non le fa sparire a fine turno.
     
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    Scontro







    Una volta usato il suo lanciafiamme magico Emma non ebbe granché modo di capire cosa successe. Quando il fuoco lasciò il campo sentì una strana esplosione alla sua sinistra e si accorse che i cloni non erano scomparsi. La cosa non sembrava avere molto senso, ma la ragazza non allentò la presa. Vide all'ultimo secondo un grosso kunai volare in sua direzione e provò ancora una volta a schivare con il suo taijutsu preferito, fallendo di nuovo. L'arma impattò con il suo fianco, senza riuscire a ferirla, ma fu comunque un pessimo segno. Era troppo stanca, non era più performante, inoltre la sua Armatura era stata scalfita di nuovo. Questo sarebbe stato molto preoccupante, se lo scontro fosse proseguito. I cloni la circondarono definitivamente in pochi istanti. Dovevano essere delle sorta di ologrammi indistruttibili, creati per lo più per distrarre il nemico, pensò la ragazza di Taki. Sentiva il fiato sul collo della sconfitta e prese quante più armi riusciva a tenere in mano. Doveva essere sicura di poter contrattaccare le varie copie dell'avversaria, fino a stabilire quale fosse la reale lei, era l'unica speranza che sentiva di avere. Sarebbe stata una gara a chi scopriva il nemico prima, si disse, avrebbe vinto se fosse riuscita a farlo prima che Akane le distruggesse l'Armatura Suiton. Non successe nessuno dei due scenari che la giovane di Taki aveva in mente.
    Non avevo capito che tra le regole di quest’Arena fosse permesso l’omicidio.
    Fai più attenzione, la prossima volta.

    Pochi istanti dopo questi commenti i cloni svanirono, lasciando Emma visibilmente stupita. Non le interessavano più di tanto quelle parole, quanto il fatto che la sua avversaria si fosse arresa dopo averla messa all'angolo. Ora che poteva vederla chiaramente era messa maluccio ma neanche troppo. Se avesse continuato l'avrebbe sconfitta, ne era sicura, e la cosa la infastidiva. Non per il fatto in sé ma per la sufficienza con cui si sentiva trattata, quella avversaria si era sottratta al suo gioco sin troppo facilmente. A questo punto non finse nulla e lasciò uscire la sua frustrazione in maniera visibile, pronunciando frasi come le venivano. Era troppo poco lucida per elaborare sottili vendette, per fortuna aveva già imbastito una linea di vituperio su cui continuare.
    Non avevo capito che in quest'Arena permettessero a quarantenni con le abilità di un poppante di combattere. Se una tecnica come quella rischia di ucciderti forse dovresti cambiare carriera e smetterla di far perdere tempo a tutti noi.




    Esquivar no jutsu
    Tipo: Taijutsu
    Livello B
    Tecnica molto semplice, sviluppata in un lontano passato da uno dei medici più famosi del Paese del Mare.
    L’utilizzatore concentra il chakra nelle sue gambe ed esegue una schivata rapida e improvvisa. Grazie all’energia utilizzata è possibile che egli riesca a evitare attacchi che altrimenti l’avrebbero colpito inesorabilmente.
    [Durante il movimento l’utilizzatore avrà un bonus di 20 punti all’agilità]
    [Il movimento potenziato da una tecnica è sempre uno soltanto, anche se ovviamente potrà schivare più attacchi con questo se essi sono concentrati nello stesso luogo allo stesso momento]
    Consumo: 30

    Armatura Suiton
    Tipo: Ninjutsu
    Livello B
    Creazione personale di Hachiko Terumi, che ha cercato di emulare il più celebre Domu adattandosi alle proprietà dell’elemento Acqua. Dopo aver composto un sigillo soltanto l’utilizzatore si ricopre di uno sottile ma duro strato di acqua, presa direttamente dalle sue riserve corporee. Questa armatura ha Resistenza pari a 60 e rende più difficile imprimere potenza nei propri movimenti, cosa che si concretizza con un malus di 5 punti a Forza, Velocità e Agilità fintanto che la tecnica è attiva. Il malus perdura anche nel turno successivo alla disattivazione (o distruzione) della tecnica, a causa dell’uso dei liquidi corporei dell’utilizzatore. Quest’ultima parte di malus si può cumulare ad altri dovuti ad un successivo uso della stessa tecnica.
    [Sigilli: 1]
    Consumo: 40 a turno



    Emma



    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    8
    (19)13-5
    (26)18
    (27)19-5
    (27)19-5
    (30)21
    (40)28

    Post:
    4

    Potenziamenti:
    -Specializzazione Medica lv. 6

    Armi:
    -4 Shuriken lanciati al primo turno
    -3 Kunai lanciati al secondo turno
    -3 kunai e 3 shuriken impugnati al quarto turno

    65/380
    1° turno:
    -40: Armatura Suiton

    2° turno:
    -40: Armatura Suiton
    -30: Esquivar no Jutsu

    3° turno:
    -40: Armatura Suiton
    -95: Palla di Fuoco Suprema

    4° turno:
    -40: Armatura Suiton
    -30: Esquivar no jutsu
    Ferite:

    Stato Fisico:
    Esausta (17%)

    Stato Mentale:
    Stanca e snervata
    Chakra dai tonici: 0/380 - 0%Corruzione demone: 0/100Chakra naturale: 0/380 - 0%



     
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    Valutazione Incontro
    Akane VS Emma



    Note: la valutazione si basa su una scala di un punteggio da 1 a TOT determinato dall'aspetto in questione. Chi ottiene in totale più punti vince. L'exp è proporzionata alla percentuale dei punti, non è data a caso.

    Qualità scrittura

    Akane: 9/10
    Post quasi perfetti se non per qualche refuso o lettera minuscola.
    Emma: 8/10
    Grammatica quasi perfetta, ma post davvero piccini.

    Qualità azioni, originalità
    Akane: 5/6
    Come descrivi anche tu, Akane non è nel suo ambiente. E' abituata a combattere di sotterfugi o assaltando il nemico, quindi in Arena ha difficoltà. Nonostante questo riesce a cavarsela abbastanza bene con il poco che ha. Non mi è piaciuto molto che nell'ultimo post si sia limitata ad assediarla con i cloni, avrebbe potuto fare di più prima di arrendersi.
    Emma: 5/6
    Ha avuto il controllo della situazione per tutto il tempo e quasi ogni strategia ha avuto successo. Segnalo anche qui i post corti, avrei preferito più descrizione nell'attuazione delle tecniche e delle strategie in generale.
    Interpretazione
    Akane: 6/6
    Orgogliosa ed arrogante, ma piuttosto inesperta. Cerca di razionalizzare la cosa e prendere i punti positivi da quel tipo di scontro a lei poco familiare, ma con Emma in giro è dura mantenere le facciate carine e coccolose.
    Emma: 6/6
    Come al solito è riuscita a fare dei suoi insulti un'arma in più per scalfire l'avversaria. Totalmente caotica con una spiccata tendenza ad essere particolarmente "cattiva" (per non dire altro), nei confronti degli avversari.
    Interpretazione del regolamento e del combattimento
    Akane: 6/6
    Non ho trovato errori.
    Emma: 6/6
    Dovrebbe essere tutto corretto.
    Lealtà
    Akane: 10/10
    Nulla da segnalare.
    Emma: 10/10
    Nulla da segnalare.
    Situazione finale tra gli sfidanti
    Akane: 0/2
    Molto stanca e con tante ferite. Non proprio un fiorellino.
    Emma: 1/2
    Esausta ma illesa.

    Totale
    Akane (lvl.6): 36/40(90%) - 29 Exp
    Emma (lvl.8): 36/40(90%) - 21 Exp

    Parità.




     
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11 replies since 23/2/2020, 14:27   189 views
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