Bellezze infernali

Kiria vs Emma

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    Hic iacet Arthurus, Rex quondam Rex futurus.

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    Partecipanti: Emma (24 punti) vs Kiria (35 punti dopo il level down)


    Campo:
    Infernale
    Un'arena quasi completamente ricoperta lava bollente, vi sono due paia di piattaforme galleggianti e vari isolotti, ma per la maggior parte del suolo è sommerso. La lava è profonda poco più di un metro e la sua Forza va decisa al momento della richiesta, può variare tra 20 e 120*. Le fonti d'acqua create con tecniche Suiton diminuiscono di un grado immediatamente, a causa dell'alto calore.
    *I giocatori hanno scelto 40

    MBe8Rwu


    Clausole speciali:
    -Sigillo del Tè: viene imposto sui contendenti un sigillo che porta il loro livello di capacità pari (gli utenti devono concordare su quale sia il livello a cui trovarsi). Livelli di innata e di specializzazione verranno adattati al nuovo livello dei pg, mentre le tecniche conosciute rimarranno uguali. Questo servizio è gratuito.

    NB: Kiria scende all'8


    Quote:
    Emma: x2,50
    Kiria: x1,75
     
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    Intro





    All'orrido festeggiamento del Natale era seguito un inizio di gennaio moscio, dominato per lo più dalla routine. Lavoro e studio si susseguivano senza soluzione di continuità, lasciando Emma piuttosto stanca. Per questo la giovane decise di prendersi una piccola vacanza, giusto un paio di giorni, e di trascorrerla all'Arena di Gyokuro. Il secondo viaggio lì era stato a suo modo divertente e aveva proprio bisogno di qualcosa che la tirasse fuori di casa e le cacciasse di testa per un po' pensieri e progetti futuri. Non si può passare tutto il tempo a pianificare delitti o a mangiare cibo spazzatura sul divano, si disse, ogni tanto ci voleva un po' di evasione. E, per quanto Emma non amasse il combattimento fine a se stesso, gli scontri in Arena potevano essere sia rilassanti che una fonte di allenamento.
    Lo spostamento fu tranquillo, per una volta lei poté compierlo senza doversi travestire e senza dover organizzare complicati alibi, spesso non necessari oltretutto. Poteva essere semplicemente Emma, una genin di Taki in viaggio per poter andare a prendersi e a dare una sana dose di botte, non c'era bisogno di inventarsi una qualche identità fasulla.
    Una volta giunta a destinazione, la ragazza compilò tutti i moduli, scegliendo un match semplice, senza regole particolari. In quella maniera era più probabile trovare uno sfidante in fretta, visto che non molti erano disposti a pagare per combattere contro sconosciuti in modalità speciali. Emma si prese soltanto un po' di libertà nella scelta del campo di gioco, optando per quello Infernale. Nel dépliant illustrativo veniva presentato come un ring sommerso da lava con soltanto alcune piattaforme su cui si poteva camminare. Gli organizzatori permettevano di scegliere la pericolosità delle zone rosse e la ragazza optò per un livello medio basso. Non voleva di certo ammazzarsi in quella maniera, le bastava che fossero un elemento di cui dover tenere conto.
    Passò soltanto una decina di minuti e fu richiamata, qualcuno aveva accettato la sua sfida. Le fu concessa una mezz'oretta per prepararsi, poi fu il momento di scendere in campo. Come indicatole dagli inservienti, si posizionò non troppo distante dal centro e rimase su una delle piattaforme più grandi, in attesa dell'arrivo del suo avversario. Non aveva visto il suo nome, soltanto la quota che le era stata assegnata e che la designava come sfavorita. Era curiosa di vedere con chi si sarebbe dovuta scontrare, sperava potesse essere qualcuno di divertente.






    Emma



    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    8
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    Potenziamenti:
    -Specializzazione Medica lv. 6

    Armi:
    380/380


    Ferite:

    Stato Fisico:
    Ok (100%)

    Stato Mentale:
    Concentrata
    Chakra dai tonici: 0/380 - 0%Corruzione demone: 0/100Chakra naturale: 0/380 - 0%



     
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    Ero ferma da tempo.
    Giorni, mesi, anni che fluidi erano corsi via, lasciandomi con un corpo poco più forte di quello che avevo anni prima. Mi sentivo schiacciata tra il senso del dovere e l'impotenza, la solitudine che mi impediva di confrontarmi con amici o parenti.
    Avevo avuto, ad onor del vero, occasioni per mettermi alla prova, ma erano state nient'altro che fugaci momenti contro avversari che avevano finito sempre col sottovalutarmi. E non ero io stessa, d'altronde, la prima a farlo?
    Sempre troppo piccola, troppo protetta, troppo incapace.
    Se fino a quel momento non avevo fatto nient'altro che farmi schiacciare dalla vita, attimo dopo attimo succube immobile del tempo, ora la mia vita sembrava avere una nuova direzione: la verità.
    La verità sulla morte di Deichi, su Yzume, su di me. Fino a che punto potevo arrivare?
    Esisteva un solo luogo dove era possibile trovare risposta al mio quesito, lì dove tanti altri si dirigevano per diletto o per noia: l'arena di Gyokuro.
    Abituata a muovermi nell'ombra, raggiunsi il Paese del Tè con una discrezione probabilmente non necessaria, ma che aveva preso ad essere una parte di me, una sorta di atteggiamento del quale non potevo liberarmi e che mi accompagnò fino a destinazione.
    Lì un cordiale impiegato, dopo un primo aspetto furtivo al mio aspetto esile, mi illustrò con un sorriso di facciata tutti i moduli da compilare per la richiesta di uno scontro. Corrugai la fronte di fronte a tutte le informazioni da fornire e tutte le scelte che insormontabili avrei dovuto compiere: arena, regole, sigilli. Feci per approfondire un'arena, e stanca mi resi conto che anche la selezione dell'arena portava poi ad altre personalizzazioni e - di conseguenza - altre decisioni.
    L'uomo dovette percepire il mio disappunto, perché subito mi indicò una pila di documenti ben ordinati, spiegandomi con fare concitato che avrei potuto semplicemente accodarmi alle decisioni prese da un terzo, senza però omettere che questo avrebbe potuto giocare in un terreno a lui favorevole.
    Feci spallucce e gli dissi che sarebbe andato bene il primo della lista: al dolore e allo sconforto stava seguendo un periodo di profonda apatia, come se nulla, neppure la sconfitta o la sofferenza, mi riguardasse davvero.
    Mi parlarono di un sigillo, e non opposi resistenza nell'utilizzarlo.
    Compilai l'unico documento necessario alla partecipazione sotto lo sguardo scettico del cortese impiegato, poi fui accompagnata da una donna in una sorta di sala d'attesa. Passarono pochi minuti, affermando l'efficienza del posto: mi furono indicate le quote delle scommesse e mi fu indicato il luogo ove avrei dovuto prepararmi per lo scontro.
    Trenta minuti, dei quali solo cinque furono effettivamente vissuti in vista della preparazione all'incontro, assicurandomi che i lunghi capelli neri fossero legati in modo da non infastidirmi, mentre abbandonai il corto kimono, probabilmente troppo caldo, per indossare un completo nero a giro maniche che non avrebbe interferito con i miei movimenti, lo sguardo che passava dalla mia immagine riflessa nello specchio al dépliant contenente le informazioni del campo: lava.

    Quando finalmente terminarono i trenta, lunghissimi minuti che mi separavano dall'incontro, feci il mio ingresso nell'arena, venendo investita da un'ondata di secco caldo proveniente dalla lava. L'uomo che mi accompagnò mi indicò la piattaforma opposta a quella della mia avversaria, già in arena ad attendermi.
    Raggiunsi il posto passando da un isolotto all'altro, valutando i miei movimenti a seguito del sigillo; solo una volta arrivata alzai lo sguardo verso la mia avversaria. Sembrava avere qualche anno in più di me, e aveva un colore di capelli davvero inusuale, il cui contrasto mi ricordava lo sharingan.
    L'arbitro iniziò ad animare la folla con un breve monologo di presentazione, durante il quale fece i nostri nomi e grazie al quale appresi che la mia avversaria si chiamava Emma. Solo Emma. Diede il via e si dileguò.
    Sul via dell'arbitro, avrei allungato il dito contro la mia avversaria come per indicarla, nella speranza di approfittare di essere nel suo campo visivo all'inizio dello scontro per riversarle contro un genjutsu grazie al quale la ragazza avrebbe vissuto una scena traumatica appartenente al suo trascorso.

    CITAZIONE
    Illusione Demoniaca: Visione dell'Inferno (Magen: Narakumi no Jutsu)
    Tipo: Genjutsu
    L'utilizzatore spezza il sigillo necessario a generare un leggero vortice di foglie sopra la sua testa. Non appena la vittima designata lo guarda ne viene come ipnotizzata; il genjutsu ha così effetto e il bersaglio viene avvolto, illusoriamente, dal vortice stesso.
    L'illusione fa prima cadere il bersaglio in uno stato confusionale e poi lo induce a immaginare di vedere una scena traumatica. Gli effetti dell'illusione e le stesse immagini proiettate nella mente dell'obiettivo non sono controllabili da colui che sfrutta la tecnica. Inoltre se tra i due ninja c'è un divario di forza molto grande questa tecnica è capace di lasciare l'avversario privo di sensi. L'utilizzatore deve rimanere fermo e controllare lo stato del genjutsu mentre questo è attivo.
    [L'utilizzatore non è a conoscenza di ciò che vede la vittima]
    [L'illusione ha effetto se la vittima si trova entro 10 metri dall'utilizzatore, altrimenti vedrà il vortice roteare senza essere raggiunto dall'illusione]
    [Le foglie possono essere sostituite con altri oggetti scenici]
    [Sigilli: 1]
    Stimolo: visivo
    Mondo di attuazione: illusorio
    Bersaglio: singolo
    Immobilità: necessaria
    Consumo: 40

    CITAZIONE
    Spec. genjutsu livello 3
    --Illusione con un dito: puntando il dito verso la vittima, si può lanciare il genjutsu senza dover eseguire sigilli. Lo stimolo necessario all'attivazione dell'illusione sarà quindi modificato in "Visivo", ovvero la vittima deve avere il dito nel proprio campo visivo non periferico (deve guardare l'utilizzatore). Non è possibile utilizzare illusioni che richiedono contatto oculare tramite questa tecnica. Si può utilizzare solamente con genjutsu di grado C. Costo (aggiuntivo al genjutsu C): 10.


    Avrei valutato la reazione di Emma, l'utilizzo di un eventuale rilascio o l'eventuale ferita auto-imposta per liberarsi, per poi allontanarmi ad una distanza di quindici metri da lei, restando comunque sulla mia piattaforma.


    --
    Kiria Yami Uchiha - simulazione
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    8
    19
    19
    44 (40 + 4)
    35 (31 + 4)
    20
    35

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    Potenziamenti:
    - Nessuno (in uso)

    Armi:
    - Nessuna (in uso)
    350/400
    - 40 Illusione Demoniaca: Visione dell'Inferno (Magen: Narakumi no Jutsu)
    - 10 illusione con un dito
    Ferite:
    - Nessuna

    Stato Fisico:
    Ok (87%)

    Stato Mentale:
    Concentrato
    Chakra dai tonici: 0/400 - 0%Corruzione demone: 0/100Chakra naturale: 0/400 - 0%

     
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    Scontro





    Kiria Yami Uchiha. Non era un nome conosciuto, ma il cognome lo era. Ancora un bell'Uchiha da sfidare! Si trattava di una ragazzina dall'aspetto un po' trasandato, probabilmente aveva circa la sua stessa età, pensò Emma. Un sorriso giocoso le sorse spontaneo, ma non sarebbe durato a lungo. Non appena l'arbitro diede il via lo scontro entrò nel vivo, nella maniera peggiore per la takiana. La sua avversaria fece un gesto semplice, le puntò un dito contro, senza dire nulla. Emma sapeva di non dover guardare dritta negli occhi gli Uchiha, ma non aveva mai sentito di illusioni passate in quell'altra maniera. Ergo ci cascò in pieno.
    All'improvviso si ritrovò ad essere di nuovo la bambina di un tempo. Indifesa, ingenua, gentile. Sopra di lei la figura di cui aveva così facilmente scordato l'imponenza, quell'uomo che la sovrastava con facilità e che per anni aveva dettato il ritmo della sua vita. Stava venendo picchiata e insultata, come al solito. La tenue parvenza di allenamento era persa già da un po' e i colpi dell'uomo non avevano più alcun altro fine se non quello di farle del male. Certo, nella mentalità malata di lui era tutto perfettamente in linea con il piano generale di farle sbloccare lo sharingan, ma anche quella era per lo più una menzogna che lui diceva a se stesso. I calci e gli improperi si susseguirono serrati, come del resto era consuetudine, ma questa volta qualcosa andò diversamente dal solito. La mano dell'uomo andò ad avviluppare il piccolo collo della sua bambina e strinse con rabbia.
    Sei inutile, mi hai stancato.
    Quella voce roca era così reale, la sensazione della mancanza d'aria così vivida, il dolore così pulsante. Però terminò tutto di colpo ed Emma fu catapultata di nuovo nel presente, in quell'arena in cui si trovava circondata dalla lava. Aveva un leggero fiatone e si ritrovò istintivamente a toccarsi fugacemente il collo. Era stato così strano tornare indietro nel passato, per lei. Per quanto cercasse di dare meno peso possibile alla figura del padre era evidente che le cicatrici che le aveva lasciato erano in qualche maniera ancora vive, sotto la pelle. Era stato doloroso ritornare vittima, era stato doloroso ritornare la sua vecchia se stessa, ma nonostante questo era stato anche in qualche maniera intrigante, forse perché per una come Emma sofferenza e gioia erano due facce identiche della stessa medaglia. La felicità poteva essere trovata nella distruzione altrui, ma anche nell'autodistruzione.
    Più forte... disse mentre alzava lo sguardo verso la sua avversaria, che nel frattempo si era allontanata di qualche metro. Dietro di Emma iniziò ad addensarsi una nube di un paio di metri quadri di Vapore, prodotto con la sua innata.
    Di più, Uchiha, dammene di più!
    Un sorriso malizioso illuminò il suo volto e nascose dietro di esso il tumulto interiore che l'illusione le aveva provocato. I suoi occhi erano fissi in quelli di Kiria ed era speranzosa di vedere essi colorarsi di rosso. Voleva subire in pieno l'ira di uno sharingan. Se poi fosse riuscita a resistere agli assalti mentali avrebbe potuto aspettare che la sua avversaria spendesse tutto il chakra per poi buttarla nel mare di lava o qualcosa del genere. In ogni caso la vittoria nello scontro non era una priorità così alta, le interessava più divertirsi nella sua maniera distorta.




    Futton (Arte del Vapore) - Livello 3

    -L'utilizzatore è in grado di creare (a pochi centimetri da sé) una nebbia acida dell'ampiezza di 2 metri cubi al massimo ogni turno. Finché essa rimane a distanza massima di 30 metri dall'utilizzatore manterrà le sue proprietà, al di fuori di questo raggio ritornerà ad essere semplice vapore acqueo. Essendo migliorata ancora la capacità di creare una nebbia acida maggiormente concentrata, essa è in grado di resistere anche a jutsu Fuuton di livello pari o inferiore alle B senza essere dispersa. La nebbia non costituisce un ostacolo visivo.
    -L'utilizzatore è adesso in grado di manipolare il vapore, fino ad un massimo di 1 metro cubo, anche se la Velocità di movimento del gas sarà uguale a quella dell'utilizzatore -15.
    -A questo livello l'utilizzatore diventa in grado di controllare in maniera discreta l'acidità del proprio vapore. A contatto con la pelle umana, il vapore provoca ustioni con Forza 19, mentre l'ingestione di grandi quantità di questo gas può provocare senso di stanchezza e conati di vomito.
    -Il Vapore è in grado inoltre di corrodere gli oggetti e le tecniche dotate di una Resistenza. Tutto ciò che entra a contatto con la nube di Vapore vedrà il proprio parametro di Resistenza ridotto permanentemente di 10 per ogni turno di contatto. Se un oggetto arriverà ad avere 0 di Resistenza diventerà inutilizzabile e inizierà a sgretolarsi rapidamente.
    Consumo: 12 a turno




    Emma



    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
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    Potenziamenti:
    -Specializzazione Medica lv. 6

    Armi:
    368/380

    1° turno:
    -12: Innata attiva

    Ferite:

    Stato Fisico:
    Ok

    Stato Mentale:
    Scossa ma intrigata
    Chakra dai tonici: 0/380 - 0%Corruzione demone: 0/100Chakra naturale: 0/380 - 0%



     
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    Demone puccioso

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    Rimasi immobile, fissando con vaga curiosità il volto di Emma perso nell'illusione. Quando ne riemerse, in una sorta di apnea momentanea, una strana nube prese vita alle sue spalle, facendo da sfondo ad una figura che ora mi appariva ambigua.
    Lei non stava soffrendo, lei stava godendo della sua condizione.
    Più forte...
    Pensai alludesse a qualcosa sulle sue capacità, e subito assunsi una posizione difensiva, la mano sinitra pronta ad utilizzare la katana qualora la ragazza e il suo vapore avessero manifestato intenzione di avvicinarsi, mentre gli occhi presero a tingersi di rosso per seguire meglio i movimenti della mia avversaria.
    Di più, Uchiha, dammene di più!
    Così dicendo, fiondò i suoi occhi nei miei.
    Il mio cognome, fino a quel momento, era sempre stato un difficile peso con cui convivere. Solo-Emma non rivelava nulla del suo passato, delle sue capacità, di quell'ambiguo vapore rimasto lì, come sospeso in balia della sua volontà.
    Solo-Emma era una ragazza qualunque in possesso di qualunque abilità.
    Io ero un'Uchiha, e di me si sapevano abilità e persino primo elemento con una minima dose di esperienza alle spalle. Di me si sapeva a priori che ero temibile o odiabile. Di me si sapeva a priori, si sapeva per cognome. Avrei voluto per un solo istante essere anche io Solo-Kiria, libera da preconcetti e aspettative.
    Però era troppo tardi: io ero Kiria Yami Uchiha, e lei voleva subirne appieno le conseguenze.

    Non esitai neppure un secondo. Il chakra, che fino a quel momento vorticava agitato in me, confluì negli occhi per soddisfare il bisogno anomalo di illusioni della ragazza.
    Non era mia intenzione soddisfare quello che pareva essere un ambiguo spirito masochista della ragazza, il quale avrebbe effettivamente trovato pieno soddisfacimento in molte delle mie tecniche. Hannibal, Visione dell'Inferno, Dei Ricordi. Ognuna di quelle tecniche l'avrebbero dapprima ferita, poi divertita. E io non ero lì per suo diletto.
    L'illusione trasmessa tramite contatto oculare da lei stessa cercato, invece, avrebbe provocato in lei una forte sensazione di sonnolenza, fino a condurla definitivamente in uno stato di profondo sonno; la ragazza, infatti, era rimasta a quindici metri da me, rendendola perfettamente alla portata del mio genjutsu.
    Si trattava di un notevole sforzo in termini di chakra che tuttavia non ebbi tempo di ponderare in relazione alla mia nuova condizione post-sigillo a causa dei concitati e inaspettati eventi che avevano susseguito la mia illusione.
    Non mi sarei mossa verso di lei, ancora dubbiosa sulle capacità offensive della nube alle sue spalle.
    Né volevo dormisse.
    Se non avesse manifestato capacità di rilascio, le avrei fornito un indizio utile sui metodi di liberazione dal mio genjutsu. Indizi che avrebbero ovviamente comportato delle ferite da parte sua.
    Tagli molto profondi, ustioni di terzo grado, rottura di ossa importanti. Cosa scegli per restare sveglia?


    CITAZIONE
    Sharingan livello 3°
    - Capacità di trasmettere i Genjutsu di livello A tramite contatto visivo.
    Precisione: +10
    Riflessi: +10

    CITAZIONE
    Arte Illusoria: Tecnica del Sonno delle Piume (Genjutsu: Nemurihane)
    Tipo: Genjutsu
    Livello: A
    Chi è vittima di questa illusione cade in un sonno profondo subito dopo aver visto delle piume. E' una tecnica per addormentare molte persone alla volta.
    [Le piume cadono in un'area di 20 metri di fronte, o di dietro o con al centro l'utilizzatore (che subirà l'illusione se le guarda)]
    [Le piume trasmettono l'illusione solo se le vittime si trovano dentro l'area di influenza, altrimenti le potranno vedere senza venire colpite]
    [Le piume addormentano dopo mezzo turno da quando sono state viste e scompaiono alla fine del turno di attivazione]
    [Le piume possono essere sostituite con altri oggetti scenici]
    [Sigilli: 7]
    Stimolo: visivo
    Mondo di attuazione: reale
    Bersaglio: Area
    Immobilità: non necessaria
    Consumo: 80

    --
    Kiria Yami Uchiha - simulazione
    )
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
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    30 (20+10)
    45 (35+10)

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    Armi:
    - Nessuna (in uso)
    258/400
    -12 sharingan
    -80 Arte Illusoria: Tecnica del Sonno delle Piume (Genjutsu: Nemurihane)
    (- 40 Illusione Demoniaca: Visione dell'Inferno (Magen: Narakumi no Jutsu))
    (- 10 illusione con un dito
    Ferite:
    - Nessuna

    Stato Fisico:
    Leggermente stanco (64%)

    Stato Mentale:
    Concentrato, incuriosito
    Chakra dai tonici: 0/400 - 0%Corruzione demone: 0/100Chakra naturale: 0/400 - 0%

     
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    Scontro





    Gli occhi della sua avversaria si tinsero di rosso, ma Emma non fu sballottata tra ricordi e traumi come aveva sperato. Un gran numero di piume comparve dal nulla e la ragazza di Taki iniziò a sentirsi assonnata. Era quella l'illusione, immaginò. E si mise a ridere, la sua avversaria non aveva voluto accontentarla, ma a suo modo questa era comunque interessante, come scelta.
    Sei divertente, Uchiha. Anzi... Kiria, dico bene?
    Le rivolse un sorriso compiaciuto, mentre faceva un passo avanti. Appoggiò il piede sulla lava, concentrando chakra sotto le suole per non affondare. In pochi istanti della scarpa non rimase che cenere, ma la sensazione di sonnolenza rimase lì. Di conseguenza, mentre faceva il secondo passo con lo stesso metodo, la giovane di Taki estrasse un kunai e si pugnalò alla spalla sinistra. La ferita fu abbastanza grave e per sua fortuna questa volta bastò. Il terzo passo fu in realtà un balzo ed Emma riuscì ad atterrare sulla roccia appena davanti a sé, una di quelle più piccole. Il contatto tra le piante dei piedi ustionate e il terreno fu molto doloroso, ma la ragazza cercò di non darlo a vedere.
    Mi piace il tuo stile, Kiria. Sembri una a posto, nonostante quel cognome. O forse è stato proprio quello a formarti?
    Ancora una volta la stava guardando negli occhi, con aria quasi di sfida. Non aveva senso tentare di difendersi dalle illusioni, secondo lei, tanto valeva istigarla ad usarle. Emma non si preoccupava di lanciare messaggi contrastanti, non le importava sembrare fuori di testa. Si stava divertendo, anche se la sua mente aveva patito i colpi subito, così come il corpo.
    Anch'io un tempo avevo quel cognome, ma appena ho potuto me lo sono fatto togliere. Tanto non avevo lo sharingan, quindi mi facevo solo cattiva pubblicità. E tu? Non ti andrebbe di fare lo stesso?
    Mentre parlava balzò sulla pietra centrale, dove aveva più spazio di manovra. Si fermò lì, mentre lasciò proseguire il Vapore, che la aveva seguita fino ad allora. La piccola nube avrebbe provato ad andare avanti e, non appena fosse arrivata al limitare della piattaforma su cui si trovava Kiria, una parte della sua massa sarebbe stata convertita in un clone.
    Sah, vedo di fare qualcosa anch'io, altrimenti il pubblico si incazza.
    La distanza dall'avversaria non pareva poi molta, cinque metri al massimo, quindi la nuova Emma partì a razzo. Una volta arrivata a meno di un metro dalla giovane Uchiha, il clone avrebbe finto di caricare un pugno, ma il reale attacco era un altro. Il corpo originale, infatti, avrebbe lanciato uno shuriken dritto sulla nuca della sua copia, per farla esplodere proprio mentre stava per entrare a contatto con Kiria. Non le interessava poi troppo andare a segno, ma doveva pur far qualcosa per mantenere l'apparenza di uno scontro.



    Camminare sull'acqua
    Livello: 5
    Il chakra viene costantemente rilasciato da ogni parte del corpo a contatto con l'acqua, in modo da rimanere a galla.
    Consumo: 3 a turno

    Copia Maggiore di Vapore
    Tipo: Ninjutsu
    Livello B
    Semplice evoluzione della Copia di Vapore, che crea una copia fisica con il materiale della propria innata. Questo è in grado di sopravvivere a danni Moderati o minori, ma quando verrà ferito in maniera più grave il clone esploderà, provocando danni da ustione con Forza 50 a chiunque si trovi entro un metro dalla deflagrazione. Dopo l'esplosione, il vapore di cui era composto il bunshin ritornerà a diffondersi nell'aria e potrà prendere le proprietà derivate dal livello di innata (se essa è attiva).
    [I bunshin possono essere creati ad una distanza massima di 10 metri dall'utilizzatore]
    [Sigilli: 3]
    [Tipologia copie: fisici]
    [La copia possiede tutte le armi dell’utilizzatore, con il 60% di Resistenza]
    Consumo: 40 a copia, se viene utilizzato vapore già presente nei dintorni; 60 a copia, se viene creato apposta per questa tecnica



    Futton (Arte del Vapore) - Livello 3

    -L'utilizzatore è in grado di creare (a pochi centimetri da sé) una nebbia acida dell'ampiezza di 2 metri cubi al massimo ogni turno. Finché essa rimane a distanza massima di 30 metri dall'utilizzatore manterrà le sue proprietà, al di fuori di questo raggio ritornerà ad essere semplice vapore acqueo. Essendo migliorata ancora la capacità di creare una nebbia acida maggiormente concentrata, essa è in grado di resistere anche a jutsu Fuuton di livello pari o inferiore alle B senza essere dispersa. La nebbia non costituisce un ostacolo visivo.
    -L'utilizzatore è adesso in grado di manipolare il vapore, fino ad un massimo di 1 metro cubo, anche se la Velocità di movimento del gas sarà uguale a quella dell'utilizzatore -15.
    -A questo livello l'utilizzatore diventa in grado di controllare in maniera discreta l'acidità del proprio vapore. A contatto con la pelle umana, il vapore provoca ustioni con Forza 19, mentre l'ingestione di grandi quantità di questo gas può provocare senso di stanchezza e conati di vomito.
    -Il Vapore è in grado inoltre di corrodere gli oggetti e le tecniche dotate di una Resistenza. Tutto ciò che entra a contatto con la nube di Vapore vedrà il proprio parametro di Resistenza ridotto permanentemente di 10 per ogni turno di contatto. Se un oggetto arriverà ad avere 0 di Resistenza diventerà inutilizzabile e inizierà a sgretolarsi rapidamente.
    Consumo: 12 a turno




    Emma



    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    8
    19
    26
    27
    27
    30
    40

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    2

    Potenziamenti:
    -Specializzazione Medica lv. 6

    Armi:
    -1 kunai infilzato nella spalla
    -1 shuriken lanciato alla copia nel secondo turno
    313/380

    1° turno:
    -12: Innata attiva

    2°turno:
    -12: innata attiva
    -3: camminare sull'acqua
    -40: Copia Superiore di Vapore

    Ferite:
    -ferita Moderata: ustione al piede sinistro
    -ferita Grave: pugnalata alla spalla sinistra. Perdita ematica ridotta al minimo dalla presenza dell'arma all'interno della ferita.
    -ferita Moderata: ustione al piede sinistro


    Stato Fisico:
    Ok (82%)

    Stato Mentale:
    Parecchio scossa ma divertita
    Chakra dai tonici: 0/380 - 0%Corruzione demone: 0/100Chakra naturale: 0/380 - 0%



    Statistiche Copia B
    Forza 11
    Resistenza 16
    Velocità 16
    Agilità 16
    Precisione 18
    Riflessi 24



     
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    Sei divertente, Uchiha. Anzi... Kiria, dico bene?
    Le fui segretamente grata di aver utilizzato il mio nome. Ogni volta che sentivo quel cognome, nel quale così poco mi rispecchiavo, ero quasi tentata dal girarmi per cercare la presenza in campo di un Uchiha vero.
    Gli occhi cremisi seguirono i suoi piedi poggiarsi sulla lava, che avida divorò la scarpa della ragazza e prese a scottare la carne nuda della pianta dei piedi di Emma; potevo quasi sentirne l'odore, ma la giovane pareva essere immune a qualunque sensazione di dolore.
    Però… non basta a rimanere sveglia.
    Constatai, ora vagamente divertita, per poi assumere un'espressione seria quando vidi la sua mano afferrare un kunai. Feci lo stesso, assumendo nuovamente una posizione difensiva, ma l'obiettivo non ero io: quell'arma era la sua chiave per rimanere sveglia.
    La osservai trafiggersi la spalla, e non riuscii a trattenere una risatina di mera soddisfazione: non aveva il rilascio. Avrei potuto torturarla e torturarla e costringersi in un'eterna sofferenza senza mai toccarla davvero.
    Certo, non dava impressione di esser capace di provare dolore, ma non ero sicura non si trattasse di mera finzione. Magari aveva già sofferto tanto, e quelle ferite erano tollerabili se paragonate ad un vissuto tormentato.
    Avrei potuto infierire, attaccarla proprio in quel momento di fragilità, donare il suo corpo alla lava, e tuttavia non lo feci, incuriosita da quella strana presenza che pareva essere alla costante ricerca di dolore.
    Mi piace il tuo stile, Kiria. Sembri una a posto, nonostante quel cognome. O forse è stato proprio quello a formarti?
    Mi parlava, faceva riferimento al mio cognome e ciononostante continuava a guardarmi negli occhi. Avrei voluto dirle che, fuori di lì, un simile gesto avrebbe potuto costarle davvero tanto, ma ero oramai sicura che a lei non importasse: lei cercava qualcosa nei miei occhi. Dolore, conferme, esaurimento di chakra.
    D'altronde, lei non aveva ancora fatto nulla, se non circondarsi di un'ambigua nuvola di vapore.
    Anche a me piace il tuo stile, Emma. Mi ricorda una versione moderna del Seppuku.
    Agli occhi di terzi, quella poteva apparire una battuta. In realtà non ero dotata di un forte senso dell'umorismo, per cui la frase era estremamente seria. Quello scontro era divenuto sicuramente più divertente del limitante "facciamo a botte" a cui ero abituata.
    Anch'io un tempo avevo quel cognome, ma appena ho potuto me lo sono fatto togliere. Tanto non avevo lo sharingan, quindi mi facevo solo cattiva pubblicità. E tu? Non ti andrebbe di fare lo stesso?
    La domanda parve provenire direttamente dal mio inconscio, manifestata da una voce di estranea. Ne fui irritata, dimenticando d'improvviso il divertimento che avevo provato fino a quel momento.
    Al contrario tuo, Emma, io ho lo sharingan. Nessuna cattiva pubblicità.
    Mentii. Mentii spudoratamente e con la solita convinzione di cui ero capace.
    La verità è che avrei voluto essere spesso qualcun altro, in un'altra famiglia e con un altro cognome. E tuttavia non avevo il suo coraggio: né di soffrire né di abbandonare le mie radici.
    Le gambe, nel frattempo, mi avevano portato istintivamente indietro: si era avvicinata. La repulsione verso il contatto fisico mi portava ad allontanarmi dal suo corpo prima ancora che dai suoi attacchi, costringendomi a realizzare che lo spazio di manovra per retrocedere era ormai giunto al suo termine: dietro di me c'era la lava. Nel frattempo, Emma aveva generato un clone dal suo desueto vapore.
    Sah, vedo di fare qualcosa anch'io, altrimenti il pubblico si incazza.
    La copia, che sapevo essere incapace di utilizzare tecniche grazie allo sharingan, corse a tutta velocità verso di me, che mi preparai a riceverla, un secondo kunai stretto tra le mani. Sarebbe stato nuovamente lo sharingan ad impedire le tragiche conseguenze che quell'offensiva avrebbe potuto avere: infatti, lo sguardò mi notificò con pochi, fatali secondi di anticipo l'arma che la vera Emma aveva lanciato contro la sua stessa copia. Utilizzai uno dei kunai che reggevo tra le mani per lanciarlo contro quello della mia avversaria, al fine di deviarne il colpo e salvare la sua stessa copia. Le conseguenze erano immaginabili: avevo una tecnica in grado di esplodere in seguito a danni di una certa entità, per cui avevo avuto modo in passato di considerare la sua stessa strategia.

    CITAZIONE
    Sharingan livello 3
    - Il ninja è in grado di prevedere un paio di secondi prima la traiettoria dei corpi in moto, sempre che i suoi Riflessi gli permettano di avere una visione chiara (quindi bisogna seguire lo schema che si trova in Fondamentali).

    Questo mi aveva però resa scoperta ad un suo pugno, che non arrivò: l'avversaria aveva gestito la sua copia per fingere la carica del colpo; avrei oltrepassato alla massima velocità la copia, avvicinandomi alla vera Emma in modo che la mia figura si ponesse tra il suo sguardo e la sua creazione, nel tentativo di renderle difficile la gestione della propria alleata.

    Dimmi un po'... quante torture hai sopportato invano prima di scoprirtene priva? Qualcuno ne è rimasto deluso?
    Avrei cercato il suo sguardo, confidente che - come aveva fatto fino a quel momento - non si sarebbe tirata indietro.
    Era giunto il momento, per me, di dedicarmi la mia dose di masochismo mentale, soffrendo per lei e con lei.
    Avrei scavato nei suoi ricordi.
    Grazie alle mie parole, il ricordo molto probabilmente sarebbe stato legato ad uno dei momenti di dolore che inevitabilmente precedono il risveglio dello sharingan. Se non potevo vederla soffrire in quel momento, avrei potuto vederne la sofferenza nei suoi ricordi, scoprendo cose che lei abilmente nascondeva.

    CITAZIONE
    Dei ricordi: appropriazione (Omoide: Saishutsu yosan)
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica richiede il contatto visivo con lo sharingan dell'utilizzatore. Attraverso la propria abilità innata, l'utilizzatore può venire a conoscenza dei ricordi sugli eventi salienti* di colui che guarda lo stesso negli occhi. I ricordi verranno vissuti dall'utilizzatore in prima persona -come se in quel momento fosse egli stesso a compiere le azioni proposte dal ricordo- e proverà le medesime sensazioni provate dalla vittima.
    L'utilizzatore può anche accedere a quei ricordi appartenenti all'inconscio.
    I ricordi verranno mostrati in maniera casuale, senza che l'utilizzatore possa scegliere a quale accedere.
    La vittima è consapevole di aver "condiviso" un ricordo.
    [Richiede: sharingan attivo]
    [Richiede: contatto visivo]
    [Off-gdr: ogni ricordo corrisponde ad una role/scontro/missione/combattimento o ad un evento descritto in background. La vittima della tecnica sceglie quale ricordo "mostrare", rispettando il criterio della salienza*].
    [*Salienza: AccessibilitàxFitness dove accessibilità sta per il tempo che un ricordo impiega ad esser percepito e fitness sta per l'adeguatezza del ricordo rispetto ad un contesto. Di conseguenza, saranno facilmente accessibili quei ricordi che in un modo o nell'altro si connettano alla circostanza. Si può accedere solo a ricordi che siano rilevanti per la vittima].
    Sigilli: 0
    Livello: B
    Costo: 40

    Al di là dell'esito della mia tecnica, mi sarei nuovamente allontanata da Emma e dalla sua copia, rimanendo ugualmente sulla medesima pedana ma dal lato opposto ad entrambe, mantenendo una distanza di circa dieci metri.
    Dovevo valutare come concludere quello scontro.

    --
    Kiria Yami Uchiha - simulazione
    )
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    8
    19
    19
    40
    31
    30 (20+10)
    45 (35+10)

    Post:
    3

    Potenziamenti:
    - Nessuno (in uso)

    Armi:
    - kunai (lanciato)
    - kunai (in mano)
    206/400
    - 40 Dei ricordi: appropriazione (Omoide: Saishutsu yosan)
    -12 sharingan
    (-12 sharingan)
    (-80 Arte Illusoria: Tecnica del Sonno delle Piume (Genjutsu: Nemurihane))
    (- 40 Illusione Demoniaca: Visione dell'Inferno (Magen: Narakumi no Jutsu))
    (- 10 illusione con un dito
    Ferite:
    - Nessuna

    Stato Fisico:
    Stanco (64%)

    Stato Mentale:
    Concentrato, irritato
    Chakra dai tonici: 0/400 - 0%Corruzione demone: 0/100Chakra naturale: 0/400 - 0%

     
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    Scontro





    La sua avversaria cercò di provocarla, ma Emma non fu particolarmente toccata dal commento avversario. Sì, stava praticamente suicidandosi, figurativamente parlando, ma lo stava facendo con consapevolezza. E si stava divertendo, quindi non se ne vergognava di certo.
    Al contrario tuo, Emma, io ho lo sharingan. Nessuna cattiva pubblicità.
    Alla giovane di Taki sembrò di leggere una certa stizza nella risposta di Kiria, cosa che la fece sorridere. Ecco, poteva giocare su quello.
    L'ex konohana reagì con prontezza alla strategia basilare di Emma, deviando il suo kunai e evitando agilmente il clone. Si era posta quindi tra le due rosse, provando di nuovo a lanciare una illusione con lo sguardo.
    Dimmi un po'... quante torture hai sopportato invano prima di scoprirtene priva? Qualcuno ne è rimasto deluso?
    Kiria si sarebbe ritrovata in una casa. Una casa che sembrava enorme, perché così la ricordava la bambina di cui stava rubando i ricordi, ma che in realtà era tutt'altro che spaziosa. Un rumore improvviso, come di finestre rotte, urla. La visione sarebbe passata dalla cameretta della piccola Emma fino all'ingresso, dove un bandito dall'aspetto totalmente generico stava tenendo sotto tiro con un kunai la madre, una giovane donna dai capelli rossissimi. Costei urlava alla bimba di scappare, ma lei la amava troppo, non poteva permettere le fosse fatto del male. L'uomo aveva reagito spintonando via Rukia e preparandosi a contrastare la folle corsa della giovanissima. Ma non era stato pronto a sufficienza, lei aveva evitato il fendente di lui, lo aveva fatto cadere a terra con uno sgambetto e gli si era piazzata sopra, mentre lui era con la schiena al suolo. Una spada acquatica, grezza ma funzionale, era comparsa nella mano di lei, che era pronta a calarla sul bandito. Gli occhi di costui si erano dipinti di puro terrore, per un solo attimo, poi il suo aspetto era cambiato del tutto, ritornando a quello originale. Era suo padre. Quel suo stesso padre che la maltrattava e picchiava ripetutamente. Era solo un altro tentativo di traumatizzarla. Lo sguardo terrorizzato era tornato quasi subito, visto che la bambina stava esitando a muoversi. "Ha minacciato la mamma", si ripeté più volta la piccola Emma mentalmente, senza riuscire a decidersi a lasciarlo andare o a porre fine a quei maltrattamenti continui. Diversi secondi dopo aveva fatto la sua scelta, ma il modo cui guardava ai suoi genitori era mutato per sempre. Si era andata a chiudere in camera, lasciando i due adulti da soli. Quello era stato l'ultimo tentativo che suo padre aveva fatto per sbloccare lo sharingan, dopo fu troppo spaventato dalla bimba per anche solo pensarci. Tutto era cambiato, da quel momento in poi.
    Oh. Wow. Inquietante, non sapevo si potesse fare.
    Questa volta Emma riuscì a nascondere molto meno bene di aver accusato il colpo, nonostante il sorriso divertito. Si toccò la testa con la mano, quasi massaggiandosela, per ritrovare la concentrazione.
    Com'era questo ricordo? Ti è piaciuto? Come hai visto non era nulla di che, mio padre era scadente anche come cattivo esempio. Io avrei saputo far di peggio, di sicuro, e posso solo immaginare cosa sarai in grado di fare tu. Dimmi, vorrai anche tu riprodurre questo tipo di orrore? O forse preferisci chiudere le gambe e risparmiare al mondo un altro Uchiha con troppe rotelle fuori posto?
    Pian piano che parlava Emma riuscì a riprendere la sua spavalderia, ma era solo una facciata e probabilmente entrambe lo sapevano.
    Kiria aveva vinto, la giovane di Taki era intimamente spaventata da quello che era appena successo. La sua avversaria le aveva rubato un ricordo. Uno di quelli inutili, uno di quelli che non nascondeva, ma tutto ciò non cambiava il fatto che l'altra si era riuscita a prendere qualcosa che lei non voleva dare. Aveva perso il controllo.
    La cosa la terrorizzava. La cosa la eccitava da morire.
    Dovette forzarsi per mantenere lo sguardo basso, per non sfidare ancora una volta quello sharingan. Non poteva rischiare tutto quanto quello che voleva costruire in futuro solo per divertirsi ancora un po'. Già si stava esponendo fin troppo, rispetto al solito, era ora di limitare i danni.
    Emma non attese nemmeno la risposta, mosse lentamente quel che era rimasto della sua nube acida verso la ragazza, mantenendo il controllo della sua posizione tenendo d'occhio il suo busto. Contemporaneamente il clone avanzò e l'Emma originale eseguì un sigillo, quello del Flash. Era rischioso sfidare un'Uchiha sul campo delle illusioni, ma quella richiedeva così poco sforzo che poteva avere senso usarla, anche solo per mischiare ulteriormente le carte. La takiana sospettava che l'altra l'avrebbe subita senza battere ciglio, ma era comunque ottima per sviare l'attenzione dalla mossa vera e propria, che era quella successiva. Dopo altri otto sigilli la ragazza avrebbe fatto partire una Palla di Fuoco Suprema, che si sarebbe diretta rapidamente verso l'avversaria. Era fin troppo semplice da schivare, Emma lo sapeva, ma sperava che lei facesse proprio questo, visto che contava sugli altri elementi in campo per provare a mandare a segno il colpo.
    Il clone avrebbe infatti tirato fuori i kunai copiati dalla sua sacca e li avrebbe lanciati verso Kiria, fermando la sua corsa. Si sarebbe trovata a circa sei metri da lei, a quel punto, una distanza che avrebbe permesso una difesa facile facile, ma se due delle armi erano dirette con precisione verso la sua avversaria, il terzo coltello aveva l'obiettivo di scontrarsi con la sfera infiammata, per farla esplodere. Sperava di poter coinvolgere la giovane Uchiha nella deflagrazione.
    In ogni caso dopo essa, Emma avrebbe ripreso a far avanzare sia la nube che il clone, per cercare una sorta di manovra a tenaglia. Una volta raggiunta Kiria, la copia avrebbe tentato di placcarla e buttarla nella lava. Solo in un secondo momento avrebbe tentato di suicidarsi con un altro kunai. Di tutta questo piano Emma non era sicura di riuscire a mettere in pratica nemmeno una piccola parte, ma si sentiva comunque elettrizzata come non le capitava da tempo. Stava correndo rischi enormi e tutto senza alcuna ragione. Sarebbe stato un bel modo di autodistruggersi, ma forse non abbastanza sbagliato, per questo sarebbe stato divertente cercare di evitarlo.




    Flash
    Livello C
    Tipo: Genjutsu
    La distrazione può essere il preludio della distruzione, un secondo può decidere una battaglia e chi riesce a far perdere la concentrazione al nemico può avere la vittoria in pugno. Per le donne l'arma migliore per raggiungere questo obiettivo può essere la seduzione, anche se la creatrice di questa tecnica doveva di certo avere una visione fin troppo diretta della questione.
    L'utilizzatrice fa un sigillo che crea un piccolo bagliore olografico, visibile a 360 gradi nel raggio di 10 metri. Esso è lo stimolo per una illusione semplice, all'interno della quale, per un istante soltanto, la vittima vede l'utilizzatore totalmente nuda. Questo provoca una difficoltà di concentrazione nella vittima e un malus di 10 punti alla Precisione. Esso può perdurare per un massimo di due turni, tempo che raddoppia nel caso in cui la vittima sia sessualmente attratta dall'utilizzatrice o sia estremamente timida, mentre dimezza nel caso sia naturalmente a proprio agio con la nudità o per niente interessata a queste cose. Questi dati, essendo solo narrativi, sono decisi da chi ruola la vittima del genjutsu.
    [Sigilli: 1]
    [Stimolo: visivo]
    [Mondo: reale]
    [Bersaglio: singolo]
    [Immobilità: non necessaria]
    Consumo: 20
    Mantenimento: 10 a turno

    Arte del Fuoco: Palla di Fuoco Suprema (Katon: Gouryuuka no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Dopo centinaia di anni la piccola palla di fuoco si è evoluta in una forma di katon ben più potente e temuta. La palla di fuoco suprema è il risultato di un incessante via vai di conflitti e lotte di potere, che l’hanno resa per quella che è: una tecnica creata per fare danni.
    L’utilizzatore impasta il chakra trattenendolo tra il torace e la gola, dopo ciò mettendo una mano davanti alla bocca soffia emettendo una palla di fuoco.
    Si potrà quindi effettuare la tecnica in due modi: Lanciafiamme o Esplosione.
    La palla di fuoco (esplosione) sarà come una bomba e trovarsi nelle vicinanze equivale a venir colpiti dall'onda d'urto e dalle fiamme.
    Il getto di fuoco (lanciafiamme) è utile negli scontri ravvicinati. Nessuna esplosione, ma avvolgerà l'avversario nelle fiamme incenerendolo.
    [La palla di fuoco è pari a 3 metri di diametro, percorre massimo 30 metri per poi esplodere in automatico e ha forza 100, il raggio dell'esplosione è 5m]
    [Il getto di fuoco è ampio 10 metri, percorre al massimo 20 metri e ha Forza 90]
    [Se non si specifica l'effetto sarà il getto di fuoco]
    [Sigilli: 8]
    Consumo: 95

    Copia Maggiore di Vapore
    Tipo: Ninjutsu
    Livello B
    Semplice evoluzione della Copia di Vapore, che crea una copia fisica con il materiale della propria innata. Questo è in grado di sopravvivere a danni Moderati o minori, ma quando verrà ferito in maniera più grave il clone esploderà, provocando danni da ustione con Forza 50 a chiunque si trovi entro un metro dalla deflagrazione. Dopo l'esplosione, il vapore di cui era composto il bunshin ritornerà a diffondersi nell'aria e potrà prendere le proprietà derivate dal livello di innata (se essa è attiva).
    [I bunshin possono essere creati ad una distanza massima di 10 metri dall'utilizzatore]
    [Sigilli: 3]
    [Tipologia copie: fisici]
    [La copia possiede tutte le armi dell’utilizzatore, con il 60% di Resistenza]
    Consumo: 40 a copia, se viene utilizzato vapore già presente nei dintorni; 60 a copia, se viene creato apposta per questa tecnica



    Futton (Arte del Vapore) - Livello 3

    -L'utilizzatore è in grado di creare (a pochi centimetri da sé) una nebbia acida dell'ampiezza di 2 metri cubi al massimo ogni turno. Finché essa rimane a distanza massima di 30 metri dall'utilizzatore manterrà le sue proprietà, al di fuori di questo raggio ritornerà ad essere semplice vapore acqueo. Essendo migliorata ancora la capacità di creare una nebbia acida maggiormente concentrata, essa è in grado di resistere anche a jutsu Fuuton di livello pari o inferiore alle B senza essere dispersa. La nebbia non costituisce un ostacolo visivo.
    -L'utilizzatore è adesso in grado di manipolare il vapore, fino ad un massimo di 1 metro cubo, anche se la Velocità di movimento del gas sarà uguale a quella dell'utilizzatore -15.
    -A questo livello l'utilizzatore diventa in grado di controllare in maniera discreta l'acidità del proprio vapore. A contatto con la pelle umana, il vapore provoca ustioni con Forza 19, mentre l'ingestione di grandi quantità di questo gas può provocare senso di stanchezza e conati di vomito.
    -Il Vapore è in grado inoltre di corrodere gli oggetti e le tecniche dotate di una Resistenza. Tutto ciò che entra a contatto con la nube di Vapore vedrà il proprio parametro di Resistenza ridotto permanentemente di 10 per ogni turno di contatto. Se un oggetto arriverà ad avere 0 di Resistenza diventerà inutilizzabile e inizierà a sgretolarsi rapidamente.
    Consumo: 12 a turno




    Emma



    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    8
    19
    26
    27
    27
    30
    40

    Post:
    3

    Potenziamenti:
    -Specializzazione Medica lv. 6

    Armi:
    -1 kunai infilzato nella spalla
    -1 shuriken lanciato alla copia nel secondo turno
    186/380

    1° turno:
    -12: Innata attiva

    2°turno:
    -12: innata attiva
    -3: camminare sull'acqua
    -40: Copia Superiore di Vapore

    3°turno:
    -12: innata attiva
    -20: Flash
    -95: Palla di Fuoco Suprema


    Ferite:
    -ferita Moderata: ustione al piede sinistro
    -ferita Grave: pugnalata alla spalla sinistra. Perdita ematica ridotta al minimo dalla presenza dell'arma all'interno della ferita.
    -ferita Moderata: ustione al piede sinistro


    Stato Fisico:
    Stanca (49%)

    Stato Mentale:
    Molto scossa e spaventata, ma anche eccitata dalla cosa
    Chakra dai tonici: 0/380 - 0%Corruzione demone: 0/100Chakra naturale: 0/380 - 0%



    Statistiche Copia B
    Forza 11
    Resistenza 16
    Velocità 16
    Agilità 16
    Precisione 18
    Riflessi 24

    -3 kunai copiati lanciati
    -2 kunai copiati impugnati



     
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    Fui attratta dal rumore di vetri in frantumi, la voce di mia madre soffocata in un urlo. Io - lei, Emma - corsi fino all'ingresso, incontrando così lo sguardo di quello che sapevo essere un bandito che aveva sotto il proprio controllo mia madre, i suoi capelli rossissimi a contatto con la fredda lama del kunai. La voce che mi imponeva di scappare pareva lontana, perché l'amore che provavo per lei mi impediva di pensare alla mia salvezza. L'uomo diresse la sua furia contro di me, ma era lento: sovrastarlo fu facile. Scoprire che l'uomo che stavo per uccidere era mio padre, al contrario, fu complesso, e la stessa decisione di non finirlo giunse quasi a fatica.
    Ai miei occhi i due non sarebbero stati più gli stessi
    .

    Riprendermi da quei momenti rubati era sempre difficile. La tecnica mi imponeva di vivere le loro emozioni, ogni singola gioia o paura diveniva un po' mia, custode indesiderata di un momento intimo appartenente al passato.
    Oh. Wow. Inquietante, non sapevo si potesse fare.
    Le sorrisi: fino a un attimo prima avrei approfittato di quell'esitazione, di quell'improvvisa fragilità per aggredirla verbalmente, ma la mia tecnica mi lasciava sempre addosso una vena di empatia che richiedeva alcuni minuti per andar via. Non le risposi né approfittai di quella debolezza: la osservavo in silenzio riprendersi, metabolizzare l'idea che le ero entrata dentro più di quanto lei avesse voluto.
    Mio padre aveva tentato in egual misura di risvegliare in me lo sharingan? Che io fossi il suo maialino da allevare finché non fossi giunta al livello opportuno per la prelevazione dei miei occhi non era mistero. Ne avevo sempre avuto il sospetto, nascosto dietro quella figura che con immensa premura si assicurava che il mondo non sapesse della mia esistenza.
    L'aveva ucciso Deichi.
    Le fragilità di Emma avevano inconsapevolmente risvegliato le mie, costringendo la mente a tornare indietro ad un passato sul quale non mi ero mai davvero soffermata.
    Com'era questo ricordo? Ti è piaciuto? Come hai visto non era nulla di che, mio padre era scadente anche come cattivo esempio. Io avrei saputo far di peggio, di sicuro, e posso solo immaginare cosa sarai in grado di fare tu. Dimmi, vorrai anche tu riprodurre questo tipo di orrore? O forse preferisci chiudere le gambe e risparmiare al mondo un altro Uchiha con troppe rotelle fuori posto?
    Accigliai lo sguardo, il sorriso impresso sul voltò che non accennò ad andar via.
    Le sue parole mi avevano spinto con violenza dal passato al futuro, da una Kiria-bambina con la sua difficile famiglia ad una Kiria-adulta, madre. Una madre che Emma dava per scontato esser incapace di prendersi cura dei propri figli; una madre che nella mia testa mai era stata rappresentata e di conseguenza proiettata al futuro. Emma mi stava dando dell'Yzume
    Matrigna di Kiria, madre di suo fratello e donna più odiata da Kiria, esempio di tutto ciò che non vuole essere nella vita.
    .

    L'empatia andò via di colpo, lasciandomi sola con la mia permalosità.
    La osservai, scoprendo con piacere che aveva smesso di guardarmi negli occhi; ora però dovevo prestare la massima attenzione all'ambiente. La situazione mi vedeva sulla stessa pedana della copia molto probabilmente kamikaze, oltre alla strana nube che avanzava minacciosa. Emma, invece, se ne stava ferma nella sua posizione, sulla roccia centrale. Ero in uno svantaggio numerico che mi vedeva addirittura a tre contro uno se consideravo la strana nube, e il chakra a disposizione cominciava a scarseggiare, rendendo davvero difficile l'idea di difendermi su più fronti. Dannata me, avrei dovuto approfittare delle debolezze della mia avversaria prima ancora di ridurmi in quella condizione infelice.
    Emma compose un unico sigillo, mentre io estrassi la katana. Il sigillo di Emma fu seguito da un bagliore, per poi scoprire che la mia avversaria si era privata di ogni indumento tramite un genjutsu, il suo giovane corpo totalmente nudo ricoperto da un leggero strato di sudore per il continuo calore a cui eravamo esposte.
    Era la prima volta che vedevo un'altra donna nuda, ma la tensione data dall'essere in inferiorità numerica mi impedì di osservare con maggiore curiosità la scena, e tuttavia non avevo tempo per utilizzare il rilascio: Emma aveva già ripreso a comporre sigilli. Avrei lanciato la katana in aria verso di lei, mirando alla piccola roccia situata alle sue spalle, per poi sostituirmi ad essa nel momento in cui la ragazza nuda lasciò partire il suo colpo, rivelatosi essere una potente palla di fuoco.

    CITAZIONE
    Tecnica della Sostituzione (Kawarimi no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Una delle tre tecniche che ogni ninja impara durante il suo corso accademico; questo jutsu permette di scambiarsi di posto con un oggetto o un essere vivente. Eventuali esseri viventi si accorgono di essere stati scelti come bersaglio nel momento stesso in cui viene attivata la tecnica, anche se solo coloro che la conoscono riescono a capire cosa sta per succedere. Chiunque conosca questa tecnica può inoltre opporsi quando qualcuno cerca di usarla per scambiarsi di posto con lui.
    [Lo scambio non funziona su creature evocate o su corpi troppo grandi]
    [Per opporsi una persona deve pagare il consumo pieno nell'istante immediatamente successivo all'attivazione della tecnica da parte del nemico.]
    [La tecnica non funziona se fra l'utilizzatore e il corpo da scambiare esistono degli ostacoli fisici]
    [Il raggio massimo di azione della tecnica è di 10 metri]
    [Può essere utilizzata solo una volta al giorno. Nel caso il bersaglio si opponga e la tecnica fallisca per questo motivo il consumo verrà pagato ma sarà possibile utilizzare ancora la tecnica]
    [Sigilli: 1]
    Consumo: 5


    In questo modo, mi sarei ritrovata sulla piccola roccia situata alle spalle di Emma, evitando così la potente tecnica che aveva utilizzato la ragazza. L'offensiva, tuttavia, non era terminata: la copia aveva preso a balzare da una pedana all'altra, intenzionata a raggiungermi sulla roccia all'interno del quale avevo trovato un precario equilibrio. Anche il gas pareva avvicinarsi, seppure la sua velocità era meno preoccupante di quella della copia.

    Avrei eseguito rapidamente il rilascio per liberarmi dalla visione del sedere di Emma, per poi lanciare con estrema precisione tre kunai verso il clone quando questo era ormai a poco meno di quattro metri dalla mia instabile figura. Il primo kunai sarebbe partito subito, mentre i successivi due sarebbero stati lanciati mentre la copia era intenta a schivare il primo, in modo da coglierla in contropiede. Erano colpi molto precisi lanciati ad una distanza tutto sommato ravvicinata, quindi mi aspettavo di riuscirmi a sbarazzare almeno di quel vantaggio della mia avversaria.
    Poi sarebbe toccato a lei.
    Non volevo ferirla fisicamente, aveva già dato prova di non avere particolari remore nei confronti del dolore. Io volevo di più. Volevo si sottomettesse del tutto, volevo ferirla come lei aveva ferito me.
    Mio fratello diceva che siamo frutto dei nostri ricordi. Tutto ciò che sei, i tuoi obiettivi, le tue azioni, nascono da quel ricordo. E io posso cambiarlo radicalmente a mio piacimento. Posso cambiare per sempre ciò che ti è successo, spingerti persino ad amare tuo padre, e tu, per come ti conosci ora, morirai. Chissà che dolce ragazzina ne nascerà fuori.
    Le dissi divertita, saltando ora sulla sua stessa roccia.
    Ci siamo divertite abbastanza. Ora arrenditi. O muori.
    Il tono divenne improvvisamente distaccato, le tomoe dello sharingan presero a vorticare danzanti all'interno del rosso che le avvolgeva. Sarei stata pronta a difendermi da una sua offensiva, ma speravo che non mi costringesse a renderla una docile ragazzina.

    CITAZIONE
    Arte Magica: Rilascio (Ninpou: GenJutsu Kai)
    Tipo: Ninjutsu
    Per far fronte alla temibile arte illusoria gli shinobi hanno ideato una tecnica in grado di disperdere il flusso insinuatosi nel cervello in seguito a una genjutsu subita.
    L'utilizzatore prima di tutto deve essere conscio che l'illusione non è reale. Soddisfatto questo requisito deve compilare un sigillo e sperare di sciogliere l'illusione, poiché la tecnica in alcuni casi può non funzionare.
    [Leggere il regolamento delle genjutsu per il funzionamento]
    [Sigilli: Capra]
    Consumo: 20


    --
    Kiria Yami Uchiha - simulazione
    )
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    8
    19
    19
    40
    31
    30 (20+10)
    45 (35+10)

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    Potenziamenti:
    - Nessuno (in uso)

    Armi:
    - 3 kunai (lanciati)
    - 1kunai (lanciato)
    169/400
    - 5 tecnica della sostituzione
    -12 sharingan
    -20 rilascio
    (- 40 Dei ricordi: appropriazione (Omoide: Saishutsu yosan))
    (-12 sharingan)
    (-12 sharingan)
    (-80 Arte Illusoria: Tecnica del Sonno delle Piume (Genjutsu: Nemurihane))
    (- 40 Illusione Demoniaca: Visione dell'Inferno (Magen: Narakumi no Jutsu))
    (- 10 illusione con un dito
    Ferite:
    - Nessuna

    Stato Fisico:
    Stanco (43%)

    Stato Mentale:
    Concentrato, irritato
    Chakra dai tonici: 0/400 - 0%Corruzione demone: 0/100Chakra naturale: 0/400 - 0%



    Edited by Kiria93 - 24/2/2020, 14:40
     
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    Tanto sforzo per organizzare un piccolo accerchiamento e Kiria lo ruppe con estrema facilità grazie alla Sostituzione. Emma fece proseguire l'inseguimento al clone, ma visto che la sua visuale era ridotta per colpa del suo terrore non ebbe alcuna chance di salvarlo dalle armi che l'ex konohana lanciò. L'esplosione tanto ricercata avvenne troppo lontana da qualsiasi cosa e giusto qualche schizzo di lava si produsse qua e là, senza però colpire nessuno.
    Mio fratello diceva che siamo frutto dei nostri ricordi. Tutto ciò che sei, i tuoi obiettivi, le tue azioni, nascono da quel ricordo. E io posso cambiarlo radicalmente a mio piacimento. Posso cambiare per sempre ciò che ti è successo, spingerti persino ad amare tuo padre, e tu, per come ti conosci ora, morirai. Chissà che dolce ragazzina ne nascerà fuori.
    Ci siamo divertite abbastanza. Ora arrenditi. O muori.

    Non poteva guardarla negli occhi, ma quando la vide atterrare sulla sua stessa piattaforma e sentì il suo tono perentorio, ad Emma vennero i brividi. Assolutamente magnifico! Doveva prendere spunto da lei, era così che si spaventavano le persone.
    Perché non entrambe, mia signora?
    Pronunciò questa semplice frase con un sorriso finto sul volto, mentre componeva un unico sigillo. Diciotto cloni olografici sarebbero comparsi tra le due ragazze, a oscurare la visuale di Kiria e proteggere la takiana dai genjutsu della sua avversaria. L'obiettivo primario però era un altro. Le era rimasto tutto sommato poco chakra e con tutto il dolore lancinante che stava provando la sua lucidità era molto ridotta, ma era ancora in grado di quantificare le sue energie residue. E visto che aveva rinunciato all'uso della sua nebbia di Vapore, troppo lenta e lontana per rappresentare un pericolo per Kiria, il calcolo del chakra da spendere per il suo fine era facile. Non appena i cloni avrebbero fatto la loro comparsa Emma avrebbe continuato a compiere sigilli, per poi sparare il colpo decisivo. Un fiume di fiamme Katon si sarebbe riversato dunque sulla sua avversaria, o almeno su dove la giovane di Taki pensava dovesse trovarsi. Poi si sarebbe accasciata al suolo, troppo esausta per fare qualcosa di diverso dallo svenire. Non prima però di aver lanciato un'ultima provocazione alla sua nemica, totalmente casuale visto lo stato mentale in cui lei si ritrovava.
    Ti amo, Kiria. Addio.




    Tecnica della Moltiplicazione del Corpo (Bunshin no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Una delle tre tecniche che ogni ninja impara durante il suo corso accademico; è la tecnica base che ogni Genin deve conoscere, perché può essere una via di salvezza. Questa Tecnica crea degli ologrammi, che non possono attaccare e se colpiti scompaiono perché non hanno massa fisica. Se usata correttamente questa tecnica può creare tantissime copie, confondendo l'avversario e creando una possibile via di fuga o un momento di stallo dove nascondersi ed elaborare una strategia.
    [Tipologia di copie: olografiche]
    [Le copie non sono fisiche, quindi scompaiono al minimo contatto senza arrecare danni]
    [Le copie possono essere create a massimo 3 metri di distanza dall'utilizzatore]
    [La copia possiede le stesse armi dell'utilizzatore, ovviamente solo olografiche]
    [A partire dal livello 5, la tecnica può essere personalizzata sostituendo la classica nuvoletta di fumo con qualcos'altro di inoffensivo e puramente scenico (richiede approvazione da parte dello staff ed una volta ottenuto non si può più modificare)]
    [Sigilli: 1]
    Consumo: 5 a copia
    moltiplicazione

    Arte del Fuoco: Palla di Fuoco Suprema (Katon: Gouryuuka no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Dopo centinaia di anni la piccola palla di fuoco si è evoluta in una forma di katon ben più potente e temuta. La palla di fuoco suprema è il risultato di un incessante via vai di conflitti e lotte di potere, che l’hanno resa per quella che è: una tecnica creata per fare danni.
    L’utilizzatore impasta il chakra trattenendolo tra il torace e la gola, dopo ciò mettendo una mano davanti alla bocca soffia emettendo una palla di fuoco.
    Si potrà quindi effettuare la tecnica in due modi: Lanciafiamme o Esplosione.
    La palla di fuoco (esplosione) sarà come una bomba e trovarsi nelle vicinanze equivale a venir colpiti dall'onda d'urto e dalle fiamme.
    Il getto di fuoco (lanciafiamme) è utile negli scontri ravvicinati. Nessuna esplosione, ma avvolgerà l'avversario nelle fiamme incenerendolo.
    [La palla di fuoco è pari a 3 metri di diametro, percorre massimo 30 metri per poi esplodere in automatico e ha forza 100, il raggio dell'esplosione è 5m]
    [Il getto di fuoco è ampio 10 metri, percorre al massimo 20 metri e ha Forza 90]
    [Se non si specifica l'effetto sarà il getto di fuoco]
    [Sigilli: 8]
    Consumo: 95




    Emma



    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    8
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    Potenziamenti:
    -Specializzazione Medica lv. 6

    Armi:
    -1 kunai infilzato nella spalla
    -1 shuriken lanciato alla copia nel secondo turno
    1/380

    1° turno:
    -12: Innata attiva

    2°turno:
    -12: innata attiva
    -3: camminare sull'acqua
    -40: Copia Superiore di Vapore

    3°turno:
    -12: innata attiva
    -20: Flash
    -95: Palla di Fuoco Suprema

    4° turno:
    -90: Moltiplicazione del Corpo x18
    -95: Palla di Fuoco Suprema

    Ferite:
    -ferita Moderata: ustione al piede sinistro
    -ferita Grave: pugnalata alla spalla sinistra. Perdita ematica ridotta al minimo dalla presenza dell'arma all'interno della ferita.
    -ferita Moderata: ustione al piede sinistro


    Stato Fisico:
    Esausta (0,26%)

    Stato Mentale:
    Sempre più scossa e spaventata. A fine turno priva di sensi.
    Chakra dai tonici: 0/380 - 0%Corruzione demone: 0/100Chakra naturale: 0/380 - 0%




     
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    Perché non entrambe, mia signora?
    Le intenzioni di Emma, così come la sua ambigua personalità, erano sempre più evanescenti ai miei occhi. Non riuscivo a capirne gli obiettivi, prevederne le mosse o i desideri. Non sapevo neppure se per lei quello fosse un gioco, se lo scudo precedentemente usato per nascondere la paura non fosse ancora lì, custodito dalle sue taglienti parole. Dopotutto, più volte aveva mostrato di sapermi ferire senza neppure avvicinarsi, sfruttando con naturalezza nient'altro che la sua voce, costringendo la mia testa a vagare dal passato al futuro senza mai esser capace realmente di risponderle. Non era solo questione di scelta ma soprattutto di tempo: lei parlava e attaccava subito dopo, costringendo la mente ad un esercizio difficile, ignorare l'ascoltato e concentrarsi sulle azioni.
    Quello schema si era ripetuto ancora una volta, poiché aveva preso ad evocare delle copie olografiche. Questa volta anche io avrei contato sull'evocazione di un supporto: presi subito a comporre i sigilli necessari all'evocazione di un'altra Kiria che, similarmente a quanto auspicato dall'evocatrice per la Emma-copia, sarebbe esplosa al contatto con l'avversaria. L'idea era emularne la strategia, approfittare della stanchezza della mia avversaria per tentare un fatale corpo a corpo: la copia si sarebbe gettata con Emma tra le braccia nella lava, per poi esplodere causandole un doppio danno.
    Il mio corpo, tuttavia, pareva dotarsi di anima propria nel momento in cui vi era anche solo l'idea di avvicinarsi a qualcuno, i piedi che si saldavano pesanti al suolo impedendomi di agire. Consapevole di questo limite, dunque, avrei lanciato una me stessa meno problematica all'attacco, la stessa che ora correva verso Emma al massimo della velocità, approfittando della sua capacità di esplodere.

    Ciò che non avrei potuto prevedere, tuttavia, è che dietro quel cospicuo numero di copie anche Emma si era preparata a quella che sarebbe stata la sua ultima offensiva: un fiume di fuoco, il medesimo che aveva tinto di rosso pochi minuti prima il campo, partì dalla ragazza. Feci un balzo indietro, stupita da quanto stava per avvenire: le fiamme avrebbero incontrato la Kiria-suicida, generando così un'esplosione che si rivelò essere della stessa portata dell'offensiva nemica, andando ad intercettare l'attacco destinato a me.
    Il balzo indietro fu tuttavia improvvisato e reso ancora più instabile dall'esplosione, per cui non mi fu possibile gestire quella che divenne una disordinata caduta, la schiena che strusciò contro il piccolo masso roccioso che mi aveva accolto poco prima.
    Mi alzai lentamente, cercando di nascondere alla mia avversaria la stanchezza, quando sentii nuovamente la sua voce.
    Ti amo, Kiria. Addio.
    Il pallore del viso, ricoperto da un sottile strato di sudore causato dalla vicinanza alla lava, lasciò posto ad un improvviso rossore. Sgranai gli occhi, quasi avessi udito il peggiore degli insulti. Solo dopo alcuni istanti realizzai di avere persino la bocca semi-aperta.
    Mi chiesi se quelle parole avrebbero dato l'avvio ad un'altra illusione, ma lei era ancora vestita e nulla intorno a me pareva cambiare, lasciandomi nella confusione di un'affermazione che non sapevo gestire.
    Fu così che terminò il mio scontro: imbarazzata, esausta e confusa. Emma era stata in grado di destabilizzarmi più di quanto io avrei mai voluto; avrei voluto risponderle, ma ancora una volta fu un passo avanti, già svenuta.
    Questa volta, però, ne fui sollevata.

    CITAZIONE
    Arte del Fulmine: Tecnica della Moltiplicazione Fulminea del Corpo (Raiton: Rai Kage Bunshin no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Non è chiaro se la tecnica sia stata sviluppata prima da maghi e poi perfezionata dai ninja per essere performante in battaglia. Di certo è una jutsu utilizzata con parsimonia dagli shinobi strateghi, per evitare che il suo potere nascosto si diffonda troppo facilmente.
    L'utilizzatore concentra un'elevata quantità di chakra e crea un proprio clone formato da elettricità pura. La copia è reale, non può eseguire tecniche, ma quando viene distrutta contrattacca ciò che l'ha colpita con una potente scarica elettrica.
    [Tipologia di copie: Fisiche]
    [La copia possiede le stesse armi dell'utilizzatore, la cui Resistenza è pari al 70% della Resistenza delle armi originali]
    [La Forza della scarica è 90]
    [Il raggio della scarica è 2m, oltre il quale non causerà più danni]
    [La copia scompare in seguito a danni moderati]
    [Sigilli: 8]
    Idrosolubilità: Sì (solo nel momento dell'esplosione)
    Consumo: 90

    --
    Kiria Yami Uchiha - simulazione
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    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
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    8
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    11
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    -12 sharingan
    -90 Arte del Fulmine: Tecnica della Moltiplicazione Fulminea del Corpo
    (- 5 tecnica della sostituzione)
    (-12 sharingan)
    (-20 rilascio)
    (- 40 Dei ricordi: appropriazione (Omoide: Saishutsu yosan))
    (-12 sharingan)
    (-12 sharingan)
    (-80 Arte Illusoria: Tecnica del Sonno delle Piume (Genjutsu: Nemurihane))
    (- 40 Illusione Demoniaca: Visione dell'Inferno (Magen: Narakumi no Jutsu))
    (- 10 illusione con un dito
    Ferite:
    - Ferita lieve alla schiena

    Stato Fisico:
    Esausta (16%)

    Stato Mentale:
    Imbarazzata, confusa
    Chakra dai tonici: 0/400 - 0%Corruzione demone: 0/100Chakra naturale: 0/400 - 0%



    Edited by Kiria93 - 26/2/2020, 09:23
     
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    Valutazione Incontro
    Emma VS Kiria



    Note: la valutazione si basa su una scala di un punteggio da 1 a TOT determinato dall'aspetto in questione. Chi ottiene in totale più punti vince. L'exp è proporzionata alla percentuale dei punti, non è data a caso.

    Qualità scrittura

    Emma: 8/10
    I post mi sembrano ben scritti, senza particolari note di merito o errori eclatanti. All'inizio del penultimo post hai scritto tre avverbi in mente di fila.
    Kiria: 9/10
    Direi bene, riesci a mischiare narrazione, descrizione e introspezione senza strafare.

    Qualità azioni, originalità
    Emma: 4/6
    Mi sembra chiaro che non stavi giocando per vincere qui. Cominci in modo passivo e spieghi di voler lasciare che l'avversaria sprechi energie, salvo avere un'escalation che ti riduce a un'unità di chakra. Tuttavia ti ho trovato coinvolgente quando hai descritto gli effetti di visione dell'inferno e del ricordo, li hai subiti bene.
    Kiria: 5/6
    Mi sembravi intenzionata a far valere le quote di inizio scontro. Hai cercato di individuare il punto debole dell'avversario, e l'hai trovato subito nel rilascio. Se andiamo a vedere le azioni in sé, staccate dal contesto, sono semplici e poco originali. Tuttavia le fai sembrare verosimili, ben esposte anche nel modo in cui ti muovi all'interno del campo.
    Interpretazione
    Emma: 6/6
    Immagino che vada bene così.
    Kiria: 6/6
    Stanno bene insieme.
    Interpretazione del regolamento e del combattimento
    Emma: 4/6
    Nel secondo post di combattimento crei la copia di vapore senza tenere conto dei sigilli, scrivi solo che converti la nube in copia.
    Nell'ultimo post non è chiaro quale modalità della palla di fuoco suprema intendi usare. Il "fiume di fiamme katon" è ambiguo e non hai scritto note in fondo, quindi io nel dubbio l'ho interpretato come lanciafiamme.
    Kiria: 5/6
    Nell'ultimo post ti sei difesa da una palla di fuoco esplosiva, quando era lanciafiamme.
    Lealtà
    Emma: 10/10
    Nulla da segnalare. Solo una nota generale: mi sembra che forziate di concludere lo scontro al quarto post per mettere subito in valutazione. Che riduciate i vostri pg ad amebe o cerchiate di tirare avanti alla disperata, l'importante è chiudere al quarto post. Ho odiato un po' il masochismo di Emma, per quanto possano esserci ragioni di interpretazione dietro.
    Kiria: 10/10
    Direi ok.
    Situazione finale tra gli sfidanti
    Emma: 1/2
    Messa peggio sotto tutti i punti di vista.
    Kiria: 2/2
    Stai meglio su tutti i fronti.

    Totale
    Emma (lvl.8): 33/40(82.5%) - 26 Exp
    Kiria (lvl.8): 37/40(92.5%) - 29 Exp

    Vince Kiria.



    Emma sblocca l'achievement (se non lo ha già, ma credo lo desiderassi qui):


    L'ultima goccia
    rimani con 1 unità di chakra in uno scontro/quest/evento
     
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11 replies since 14/1/2020, 17:32   277 views
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