Il premio

Kee vs Rutja

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    Sfidanti: Rutja Saijin vs Kee Fuyutsuki
    Regole speciali: Nessuna
    Luogo: Lato ovest del Ponte del Cielo e della Terra
    Meteo: Cielo sereno, temperatura non troppo bassa
    Orario: Tarda mattinata

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    Rosso: Urlato.
    Blu: Parlato.
    Arancione: Pensato.
    Verde: Sussurrato.
    Viola: Parlato altrui.

    La Routine della Cartomante si alternava con innaturale monotonia al Villaggio nascosto dell’Erba. Le giornate si susseguivano tutte identiche e grigie, senza nessun particolare evento che attirasse la sua curiosa ed ambiziosa attenzione. Era pur vero, che era difficile meritare le attenzioni di una donna tanto altolocata, eccentrica e “strana”. Non tutti gli abitanti del Villaggio di Kusa apprezzavano i suoi sguardi emblematici e le sue parole ermetiche che tagliavano gli animi dei suoi interlocutori come la fredda lama di una Katana. Non lasciava mai nulla al caso e raramente si soffermava a parlare con i mercanti del Centro Cittadino su futili discussioni dell’abbondanza del commercio nel Paese dell’Erba, oppure con Madri di famiglia che si lamentavano dei loro figli indisciplinati, oppure ancora di uomini del consiglio del Kusakage che discutevano nelle piazze animatamente per decidere delle sorti della Politica di “isolamento”, che il Villaggio aveva adottato per molti anni, anzi fin troppi.
    I Kusani erano un popolo alquanto discreto che non amava immischiarsi nelle questioni delle “Grandi Terre”. Per secoli si erano tenuti alla larga, pregando di non essere coinvolti nelle dispute dei “potenti”. Perché a differenza del Paese dei vicini Paesi della Terra e del Fuoco, quello dell’Erba sembrava una stella Nana tra due Stelle-Giganti. Quindi era impossibile confrontarsi con questi Villaggi ben estesi ed organizzati. Ma Kusagakure no Sato possedeva alcuni punti di forza e la florida economia rendeva le strade del Villaggio pullulanti di persone, pronte a confrontare le proprie idee e le proprie culture.
    La Chuunin di Kusa in alcuni casi preferiva completamente estraniarsi alla vitalità del Villaggio, non che non provasse affetto per il suo luogo di nascita, ma nessuno avrebbe compreso i sottili fili del Destino. I suoi tarocchi la guidavano verso il proprio Destino, che per ora non aveva nulla di nuovo da offrirle. Solita routine di ogni giorno. Quando non aveva futili compiti da Chuunin da svolgere, si alzava di buon mattino per passare la giornata in Tenda, quella allestita alle porte del Villaggio in cui esercitava l’arte in cui era specializzata: La Cartomanzia.

    << Chiedo agli altri di attendere la nuova alba. Per oggi basta! >>

    Tra un brusio generale, soprattutto di malcontento, la Cartomante fu costretta a chiudere le porte della sua Tenda prima del previsto. Era stufa di starsene seduta all’ombra del suo baldacchino, ornato con seta e gemme in attesa dei prossimi clienti. L’atmosfera della renda era buia, illuminata solo da poche candele accese qua e là e con una leggera nebbiolina, generata dall’Artemisia che bruciava in piccoli bracieri disposti agli angoli della tenda. Sentiva l’aria particolarmente pesante e preferiva prendere una boccata d’aria fresca.
    Il Paese dell’Erba offriva molti luoghi naturali in cui rilassarsi e riordinare le idee. Secondo i Mercanti del posto era la “perla delle cinque Terre”. Anche se non ne faceva parte, mostrava paesaggi mozzafiato, con flora e fauna prosperi in una sorprendente biodiversità. Uno dei luoghi preferiti della Chuunin era sicuramente il Ponte Tenchi. Si trovava proprio sul lato Ovest, mentre una brezza mattutina spirava da Nord, portando un venticello pungente, ma non affatto gelido. Sopra di lei poteva ammirare un cielo limpido e privo di nuvole, mentre nella parte opposta una spaccatura tra le Terre dell’Erba e del Fuoco, che erano collegate solo da quel ponte di legno. Lanciò uno sguardo verso il vuoto più totale. Ogni qual volta si trovava su quel Ponte capiva perché era denominato “Ponte del Cielo e della Terra” . Su di sé non riusciva a scorgere la fine del cielo, invece sotto lo strapiombo del vuoto.

    << I Tempi iniziano ad essere maturi… sono certa che se fosse qui accanto a me lo capirebbe da sé! Mi ha fatto un grande “Dono” e solo ora ne capisco l’importanza. >>

    La Cartomante poggiò i gomiti sul parapetto in legno del ponte e chinò la testa verso un bozzolo di ragnatele che pendeva nel vuoto. Quella era una tomba. Era la sepoltura di un misterioso uomo che le aveva donato il Rotolo dei Ragni. Ricordava ancora il giorno in cui aveva appreso l’arte dell’Evocazione ed ora in quel rotolo che custodiva gelosamente, era impresso il suo nome con il sangue. Un patto che non poteva essere scisso e che aveva intenzione di rispettare ed onorare. Il Vecchio veggente poi aveva spirato, mentre i fili del suo Destino venivano recisi. Era caduto in una dolce morte e la Chuunin aveva provveduto a donargli una degna sepoltura, rispettando le sue volontà. Erano stati proprio i suoi ragni ad avvolgerlo in quel sarcofago di tela, che durava al vento, alla pioggia e alle intemperie del Cielo e della Terra.
    La Fuyutsuki osservava il vuoto che aveva sopra e sotto di sé, per poi confrontarlo con quello che aveva dentro, ben nascosto dal suo Kimono di seta, dall’equipaggiamento da Ninja e dal coprifronte di Kusa.
     
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    18.1 LA DONNA SUL PONTE


    Finalmente i lunghi e pesanti allenamenti per apprendere il Dio del Tuono stavano iniziando a dare i loro frutti. Non ero ancora riuscito a padroneggiare del tutto la tecnica, ma ne ero quasi vicino. Tra non molto sarei riuscito ad imparare il jutsu che aveva reso grande mio padre e speravo che allo stesso modo esso avrebbe reso grande anche me. Dovevo arrivare persino più in alto di quanto era arrivato mio padre, molto di più. Solo così avrei potuto servire a dovere il professore!
    Come al solito quella mattina ero in missione. I soliti compiti assegnati ai genin, dovevo cacciare uno stormo di uccellacci che da qualche giorno infestava dei campi nella zona nord del Paese della Pioggia. Ero insieme ad un altro shinobi di Ame, un tizio insulso come tutti i miei ex compatrioti, ma quanto meno più abile della media. Con un po' di gioco di squadra riuscimmo a completare il compito in poco tempo, grazie soprattutto ad alcuni sui jutsu di elemento Fuuton. Dopo aver ritirato i pochi soldi di compenso, per metà mattinata eravamo già di ritorno. Il mio compagno di missione inforcò in tutta fretta la strada per la capitale, io invece me la presi un po' più comoda. Camminavo con calma, a casa non mi aspettava altro che l'ennesima giornata di duri allenamenti. Non mi dispiaceva neanche troppo, visti i progressi che stavo facendo, però avevo bisogno di un attimo di pausa e di una passeggiata in tranquillità. Lo consideravo una specie di meritato premio, visto quanto fossi migliorato negli ultimi tempi. Ero ancora lento nella mia evoluzione, ma molto meno del solito in questo periodo. Finalmente.
    Camminando senza troppa fretta, raggiunsi le vicinanze di un enorme ponte, quando ormai avevo superato il confine con il Paese dell'Erba. La forma era un po' strana, diversa da quella dei corrispettivi presenti nella mia nazione. Mi aveva sempre incuriosito quella particolare curvatura, pur non essendo esperto di architettura e quindi non capendo bene cosa esso significasse in termini di stabilità. Mi ero ripromesso un giorno di studiare un minimo quella materia, giusto il necessario per svelare il mistero di quello o di altri edifici che avevano attratto la mia curiosità. Però si parlava ovviamente di un futuro non immediato, attualmente il tempo che potevo utilizzare per la lettura era pochissimo, dunque non aveva senso immergersi in una materia così difficile in questo modo. Rimasi ad osservare un paio di minuti il ponte dalla riva del fiume, poi decisi di aver riposato per abbastanza tempo. Accelerai il passo e raggiunsi in poco tempo l'imbocco del suddetto ponte. Poco distante, appoggiata sul parapetto, potei vedere la figura di una giovane donna, vestita con un elegante kimono di seta, o che quanto meno sembrava di questo materiale pregiato. I suoi capelli erano nero corvino, la sua pelle talmente pallida da sembrare quasi bianca, in un contrasto che risultava piacevolmente strano. Notai subito la presenza del coprifronte di Kusa, cosa che mi fece capire di trovarmi di fronte ad una kunoichi locale, anche se non sembrava in missione. Contemplava gli ampi spazi di fronte a sé, con aria rapita. A parte questa sua aura di particolarità, non sembrava avere nulla che potesse interessarmi.

    P: Rutja-dono, le assegno un compito! Parli con questa donna e, se riesce, la inviti ad un combattimento amichevole... Potrei sbagliarmi, ma credo che questo incontro possa esserci piuttosto utile. Se lei si fida del mio giudizio e si comporta di conseguenza, potrebbe ricevere informazioni piuttosto importanti...

    Il professore, che fino a quel momento era rimasto in silenzio, probabilmente immerso in importanti pensieri, si rivolse a me con tono deciso. Non capivo per niente il senso di queste sue parole, ma in quanto subordinato il mio compito era solo eseguire. Mi avvicinai alla giovane donna, con passo lento, poi cercai di rivolgermi a lei. Siccome non ero molto abile in questo tipo di cose, cercai di imitare la parlantina del professore, riuscendoci solo in minima parte.

    Scusi, signorina... Posso parlarle un attimo?



    Legenda
    P: Professor Madaraki
     
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    Sostare in quel luogo così particolare e rilassante le faceva riacquistare il buon umore e permetteva al suo corpo stanco e stressato per la solita routine di rinvigorirsi ed affrontare in modo diverso il resto della giornata. Essendo una cittadina di Kusa, originaria di quel meraviglioso Paese circondato da immense radure e fitti boschi, contemplare la Natura faceva parte della normale “routine” di ogni giorno. Quasi tutti i Kusani possedevano quel particolare senso di dovere ed estremo rispetto verso la Fitta Biscaglia e la pericolosa Fauna locale che nascondeva e proteggeva Kusagakure no Sato. Era uno dei villaggi più misteriosi di tutte le Terre Ninja. Per i mercanti esterni al Paese dell’Erba era impossibile individuarlo e per i Ninja nemici era difficile raggiungerlo visto che era particolarmente pericoloso avventurarsi in Foreste in cui era facile perdersi oppure uscirne feriti.
    Insomma la bellezza di Kusa era tanto ammaliante, quanto fatale. Un po’ come la Kunoichi che si trova sul Ponte del Cielo e della Terra, troppo impegnata a contemplare la Natura circostante, quella vertiginosa vallata che si estendeva nel vuoto, per preoccuparsi di ciò che accadeva intorno a sé. Fin da piccola aveva stabilito un certo legame con “Madre Natura”. Infatti nel suo campo di allenamento, una radura a Nord-Ovest del Paese dell’erba, c’era un grosso Pino su cui la ragazza spesso si arrampicava o sotto cui passava intere giornate a guardare il cielo.
    In Quel momento la sua mente era completamente svuotata da ogni pensiero, proprio come quando raccoglieva le energie per lanciare un Genjutsu o manipolare il Chakra. Ma in questo caso le sue Arti Ninja erano assopite, almeno temporaneamente, visto che si abbandonava alla Natura circostante. Chiuse gli occhi per percepire le dolci carezze del vento e il senso di vuoto che incombeva intorno a sé. Folate di vento, non troppo delicate, che le muovevano i capelli, annodandoli i mille boccoli neri che si scioglievano delicatamente. Il suo viso pallido godeva della luce solare mente il Kimono cadeva aggraziato sul suo femminile corpo, mettendo in risalto il Coprifronte del Villaggio nascosto dell’Erba. Aveva portato con lei tutto il suo equipaggiamento. Nonostante non prestasse particolare attenzione a ciò che le capitava intorno, non accorgendosi delle figure in avvicinamento, era abbastanza previdente da portare con sé tutto il necessario. Infondo era sul confine di una delle quattro Terre Ninja, con quella del Fuoco. Anche se erano tempi di apparente pace, non si era mai troppo prudenti.

    << Scusi, signorina... Posso parlarle un attimo? >>

    Una voce la prese quasi alla sprovvista. In realtà si era accorta che l’armonia di quel luogo era stata appena deturpata dalla presenza dell’energumeno. Infatti l’uomo che le si parava davanti era abbastanza robusto di corporatura e con un colorito alquanto insolito, in netto contrasto con il suo pallore. Non sembrava abbronzatura e nemmeno ciò che nascondeva nei suoi indumenti non rispecchiava i canoni di “normalità”. Notò anche una seconda figura in lontananza, ma non ci badò più di tanto. L’uomo che le aveva rivolto parola era molto alto e muscoloso. Inoltre aveva alcune escrescenze sulla fronte che per la sua capigliatura arruffata, quasi da “Afro”, non riuscì a capire cosa fossero. Per non parlare poi del suo abbigliamento. In netto contrasto con il suo elegante Kimono di seta con decorazioni floreali. Rimase in silenzio, in un disarmante silenzio.

    << … >>

    “Chi è costui? A Quanto pare il Destino inizia ad essere imprevedibile, anche con la proprio sacerdotessa.”

    Poteva essere un incontro casuale, ma il Fato non lasciava nulla al caso: Il filo di una rete più grande. Proprio come un Ragno che tesseva con pazienza la propria Tela, filo dopo filo, così il Destino sembrava aver organizzato un altro incontro “interessante”. Occhi neri come la notte che si posizionarono sulla figura del Ninja di Taki. Non aveva mai incontrato nessuno di quel Villaggio, ma a giudicare dal suo abbigliamento, dal suo aspetto e dal suo modo di fare non aveva nulla del pacifico popolo della Cascata. Sguardo tagliente che cercò di penetrare nel suo animo, sondava gli occhi altrui per comprendere le sue reali intenzioni.
    La sua mano mancina scivolò dal parapetto fino ad infilarsi tra i lembi setosi e ben ricamati del suo abito. Le bastò un movimento per estrarre un tarocco, senza un’apparente motivazione. Puntò lo sguardo verso la Carta per poi ruotarla in direzione di Rutja. La Giustizia osservava severa il suo “interlocutore”. La carta era “rovesciata” e sul volto della giovane donna si dipinse un mezzo sorriso. Tutto ciò che faceva aveva un suo perché. Non agiva mai a caso. Poteva risultare strana, incomprensibile ed emblematica.

    << La Giustizia spesso si può presentare in molte forme.. e non tutti riescono a comprenderla, soprattutto quando è avversa. Eppure alla fine ognuno di noi dovrà rispondere dei propri errori, delle scelte sbagliate che si sono fatte in passato. Sperimentare le conseguenze delle proprie azioni, del sangue versato. Ti ascolto! >>
     
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    18.2 JUSTICE


    La giovane donna non rispose subito alla mia domanda. Restò in silenzio, ad osservarmi. Mi scrutava senza dire nulla, come se stesse cercando di indagare su di me. Non mi piaceva che gli altri mi guardassero in quella maniera, ma siccome era un ordine del professore sopportai muto.
    Dopo qualche attimo, la donna mise mano al proprio kimono e da esso estrasse un qualcosa. Subito mi misi in allarme, timoroso che ella potesse attaccarmi senza preavviso, poi appurai che si trattava di una semplice carta. Non era una di quelle da gioco, che più volte avevo maneggiato per diletto, era profondamente diversa. C'era uno strano disegno impresso su di essa e anche una scritta. Siccome era posizionata al contrario, dovetti ruotare il volto di una novantina di gradi per poter leggere. “Giustizia”. Cosa voleva dire tutto ciò? Cosa intendeva comunicarmi quella donna, ora sfoggiante un ghigno divertito, mostrandomi tale carta?

    K: La Giustizia spesso si può presentare in molte forme.. e non tutti riescono a comprenderla, soprattutto quando è avversa. Eppure alla fine ognuno di noi dovrà rispondere dei propri errori, delle scelte sbagliate che si sono fatte in passato. Sperimentare le conseguenze delle proprie azioni, del sangue versato. Ti ascolto!

    Cercai di decifrare le frasi della donna, senza riuscirci, ma mi sembrò di poter leggere un certo tono di condanna. Voleva forse provocarmi? O forse, dato il mio aspetto, credeva di avere a che fare per forza con un criminale perverso o malvagio? Dopo un primo attimo di nervosismo, cercai di calmarmi e di dare una risposta degna alle frasi allusive della donna.

    La Giustizia assoluta non esiste, esiste solo il senso di giustizia di ogni individuo. Magari alcuni potrebbero anche considerare quello di altri sbagliato o “capovolto”, ma ciò non toglie che solo chi decide coscientemente di non seguire il proprio senso della giustizia è un cattivo essere umano... O almeno io la penso così...

    Mi ero lasciato trasportare dalla concitazione, quello era un tema che mi colpiva nel profondo. Spesso mi ero domandato se le mie azioni in passato erano state giuste. Per esempio, molti avrebbero considerato non affine a Giustizia l'uccidere la propria madre, ma questo secondo me lo diveniva, nel momento in cui lei picchiava e uccideva i suoi stessi figli senza motivo. Allo stesso modo, parecchie persone avrebbero considerato raccapricciante l'idea di compiere stragi in nome dell'obiettivo di un unico individuo, ma io non la pensavo così. Non era corretto che un genio assoluto come il professore Madaraki, capace di realizzare tecniche fenomenali, di creare medicinali unici e perfino di sconfiggere la morte, fosse dimenticato e vilipeso. Non era giusto che la gloria fosse attribuita soltanto a caporioni militareschi che, contando sulla sola forza bruta, reggevano le sorti del mondo in maniera discutibile. Il professore doveva assolutamente avere il dovuto riconoscimento per la sua grandezza, così maggiore rispetto a quella di qualunque altra persona conosciuta. Non importava il metodo, non aveva davvero la benché minima importanza!! In suo nome avrei compiuto innumerevoli massacri, avrei calpestato centinaia, migliaia di cadaveri, avrei ucciso anche popolazioni intere! Mi sarei perfino sacrificato in prima persona, se necessario. Lo avrei fatto con gioia, in qualsiasi istante della mia vita, se con ciò avessi potuto aiutare anche solo di poco il mio Padrone. Questa era la mia Giustizia!

    P: Non divaghi, Rutja-dono!

    Mi scusi, ho perso un attimo il filo...

    La frase era rivolta sia alla giovane donna, che al professore, il quale aveva ascoltato tutta quella sfilza enorme di pensieri, speravo quanto meno con soddisfazione.

    Non ricordo... Di cosa dovevo parlare con costei?

    Il professore mi rispose, dopo avermi rimproverato brevemente, e a questo punto cercai di rivolgermi a colei che mi aveva scombussolato con il suo comportamento. Non sapendo bene quali parole utilizzare, scelsi le prime che mi balenarono nel cranio, con davvero scarso successo.

    Quello che volevo da lei è un combattimento amichevole, signorina... Concorda?


    Legenda
    P: Professor Madaraki
    K: Kunoichi di Kusa
     
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    Il Destino spesso amava intrecciare i fili senza una apparente logica. La tela che il Fato tesseva dall’alba dei tempi come un laborioso e silenzioso ragno, era troppo complicato per analizzare e comprendere ogni suo intreccio. Nessuna mente mortale poteva leggere con certezza i piani che l’antico tessitore aveva per ognuno. Spesso il Destino era emblematico, difficile da comprendere, quasi assurdo. Ma nulla era lasciato al caso e la Cartomante cercava di comprendere la ragione di quell’incontro, la reale motivazione. Non credeva negli incontri di fortuna, e il suo mazzo di Tarocchi le aveva in parte già suggerito la risposta.
    Gli occhi corvini della giovane donna di Kusa si soffermarono sul viso severo della figura angelica che reggeva una bilancia. La rappresentazione del tarocco era capovolta, ma non perdeva di certo tutta la sua austerità e quel senso inquisitorio che incuteva quando veniva rivelata ai suoi clienti. Il Giudizio poteva essere un monito, un avvertimento. La resa dei conti poteva essere vicina, ma in quel momento si accorse, date le circostanze, che aveva appena sottovalutato uno dei tanti significati di quella carta. Non si riferiva a lei, ma all’energumeno che continuava a fissare con insistenza. Il suo sguardo poteva essere sfrontato o inquisitorio, uno sguardo che si addiceva poco ad una donna tanto aggraziata e raffinata come la Cartomante, ma aveva bisogno di capire. Era pronta a cogliere il sottile messaggio che il Destino aveva voluto inviarle, attraverso quella grottesca figura.

    “Oh Giustizia! Cosa vuoi suggerirmi? È forse giunto il momento della “resa dei conti”? Per chi? Non è giunto ancora il mio momento… le Stelle hanno parlato e il Destino continua ad essere a mio favore. Tutto ciò mi fa capire che costui è solo il risultato dei suoi errori, del suo passato.”

    Era riuscita a decifrare l’ermetico messaggio che la Carta voleva suggerirle. Non era stato semplice, visto che per un attimo era stata portata fuori strada dalle ultime vicende che l’avevano avuta protagonista. Due incontri avevano fatto vacillare la sua “sicurezza”, la sicurezza di sua Madre. Due Ninja di Konoha erano venuti a conoscenza del suo Doujutsu, un pericolo mortale per una traditrice della Foglia. Ma presto avrebbe risolto anche questo “problema”. Quindi il Destino aveva inviato un messaggero per permettere alla Cartomante di fare giustizia? Per ora erano solo ipotesi. L’aspetto dell’uomo dalla pelle scura non era affatto rassicurante. Non temeva per la propria vita, era una Kunoichi e sapeva difendersi, ma per la stabilità delle sue ambizioni. Gli Uchiha erano sempre stati Ninja molto ambiziosi e lei era pronta ad eliminare con le sue stesse mani, ma anche attraverso umili servitori, ogni ostacolo. Era stato predetto un “futuro luminoso” per la Fuyutsuki ed era pronta a debellare ogni ombra.

    << La Giustizia assoluta non esiste, esiste solo il senso di giustizia di ogni individuo. Magari alcuni potrebbero anche considerare quello di altri sbagliato o “capovolto”, ma ciò non toglie che solo chi decide coscientemente di non seguire il proprio senso della giustizia è un cattivo essere umano... O almeno io la penso così... >>

    Sorrise a quelle affermazioni. Un sorriso appena accennato che incurvò leggermente le sottili labbra e illuminò per un attimo il suo sguardo. Con quel discorso aveva capito molte cose. Non controbatté alle sue parole, non erano in una scuola di retorica e filosofia per discutere sui concetti alla base della società umana, ma condivideva quella “soggettività” del senso di Giustizia. La Cartomante era sempre stata ligia al dovere, anche perché i suoi obbiettivi corrispondevano con quelli della giustizia comune. Non aveva nessuna intenzione di danneggiare in nessun modo il Paese dell’Erba, la sua amata Kusa. Ma non sapeva cosa le riservava il Futuro.

    << Quello che volevo da lei è un combattimento amichevole, signorina... Concorda? >>

    Una improvvisa richiesta. A quanto pare il Ninja di Taki non era lì solo di passaggio, ma forse voleva misurare le proprie capacità con quelle di un Ninja di un Paese limitrofo. Non capiva a pieno le ragioni per cui spingevano l’energumeno a sfidarla, ma la donna a quella richiesta non batté ciglio. Rimase silenziosa, mentre le iridi corvine continuavano a scrutare i lineamenti quasi grotteschi e disumani dell’uomo. In un certo senso anche il suo modo di parlare mancava di umanità. Ostentava gentilezza, quando il suo tono di voce non gli permetteva di modulare con eleganza e raffinatezza le sue parole. Il suo mezzo sorriso svanì mentre valutò attentamente quell’offerta.

    << Una Richiesta alquanto insolita… cosa credi di poter ottenere con un duello? Informazioni? Conferme? Sicurezze? Quali sono le reali motivazioni che ti spingono fin qui? Tu.. sei in cerca della tua Giustizia. >>

    Indicò l’uomo con l’indice destro. Amava la dialettica e ammaliare gli uomini con i suoi modi di fare, con le sue parole quasi sussurrate e i suoi sguardi così seri e profondi da turbare i loro animi. Ma sapeva bene anche quando passare all’azione. Non si fidava di quell’uomo. Non percepiva nulla di umano in lui. Il Tarocco della Giustizia le aveva suggerito molte cose, anzi forse troppe. Il suo passato non era stato facile, e aveva perso la “retta via” troppe volte per ritornare sui propri passi. Per questo quando il suo dito indicò l’uomo, cercò di lanciare un suo Genjutsu. Uno dei più subdoli, desiderava scavare nel suo passato, minare le sue certezze ed ottenere il controllo del suo animo. Un capriccio? La Cartomante non agiva mai senza un motivo. Desiderava uno scontro amichevole? Era pronta per fargli rivivere i suoi peggiori incubi. Non amava ferire il corpo, ma l’anima.

    CITAZIONE
    Illusione Demoniaca: Visione dell'Inferno (Magen: Narakumi no Jutsu)
    Tipo: Genjutsu
    Una tecnica illusoria che induce l'avversario (solitamente un soggetto dalla mente debole) ad immaginare di vedere una scena traumatica. Gli effetti dell'illusione e le stesse immagini proiettate dalla mente dell'obiettivo non sono controllabili da colui che sfrutta la tecnica, tuttavia se tra i due ninja c'è un divario di forza molto grande questa tecnica è capace di lasciare l'avversario privo di sensi.
    [Sigilli: 1]
    Mondo di attuazione: reale
    Bersaglio: singolo
    Immobilità: non necessaria
    Consumo: 40

    Specializzazione Genjutsu Liv.7
    --Potenziamento. le illusioni di grado C e B utilizzate dal ninja diventano più potenti. (Valutare la differenza di livelli per cui l'avversario non può liberarsi dal genjutsu e la differenza di livelli per cui l'avversario ne esce istantaneamente). C (-2/+2 ) ; B (-1/+1) .
    --Illusione con un dito: puntando il dito verso la vittima, si può lanciare il genjutsu senza dover eseguire sigilli. La vittima, per cadere nel genjutsu, deve avere il dito nel proprio campo visivo non periferico (deve guardare l'utilizzatore). Non è possibile utilizzare illusioni che richiedono contatto oculare tramite questa tecnica. Si possono utilizzare genjutsu di grado C, B e A. Costo (aggiuntivo al genjutsu C): 10 / (aggiuntivo al genjutsu B): 20 / (aggiuntivo al genjutsu A): 30.
    --L'impiego di tecniche di genjutsu necessita di 10 unità di chakra in meno sia per l'attivazione che per il mantenimento.

    Molto probabilmente il suo Genjutsu sarebbe improvviso, inaspettato, facendo cadere il suo avversario in un passato molto lontano, in cui tanto sangue era stato versato. Rapidi flash che avrebbero scosso il suo inconscio. Purtroppo la Genjutser non era ancora capace di manipolare le visioni altrui, ma dato il passato costernato di disgrazie e traumi di un qualsiasi Ninja con missioni di assassinio e amici caduti, non era infrequente che il “Narakumi no Jutsu” diventasse particolarmente debilitante per l’altrui psiche. Inoltre un uomo con quelle fattezze non poteva avere una storia felice alle spalle. Non appena l’illusione avesse avuto gli effetti sperati compirebbe alcuni saltelli all’indietro per distanziare di almeno cinque metri l’avversario. Con il Tarocco della giustizia si procurò una piccola ferita al dito prima di comporre i sigilli richiesti per la Kuchiyose no Jutsu. Pagherebbe il giusto tributo di sangue e Chakra per evocare Jiraigumo, un grosso esemplare di Ragno, prima di incanalare una minima parte di Chakra sotto la pianta del piede e camminare verticalmente al Ponte, fino a raggiungere la faccia che dava sullo strapiombo, e quindi nascondersi lì sotto. Cercherebbe di eseguire ogni mossa in rapida successione, in modo che mentre l’uomo era alle prese con il Genjutsu, lei avrebbe già sostituito la sua figura con quella del Ragno. Amava manipolare le menti delle sue vittime.


    CITAZIONE
    Camminare in verticale
    Livello: 3
    Abilità che consente, tramite il chakra, di camminare su pareti verticali. Il chakra andrà concentrato nella pianta dei piedi, e consentirà di rimanere ancorati alla superficie, qualunque essa sia.
    Consumo: 1 a turno

    Jiraigumo (Ragno Grande)
    CITAZIONE

    E' in grado di scagliare dalla sua bocca ragnatele che possono intrappolare completamente l'avversario, inoltre può avvelenare con un morso l’avversario il quale se colpito dal veleno viene rallentato e di conseguenza i suoi movimenti vengono ridotti. Il ragno è in grado di arrampicarsi su qualsiasi superficie, si muove molto velocemente, inoltre è in grado di fare un'elevata progenie di minuscoli ragni.
    In dimensioni possiamo dire che è grande quanto un cavallo. Non presenta un particolare carattere, ma risulta una evocazione molto utile per un ninja che vuole "bloccare" i movimenti dell'avversario.

    Livello: 6
    Consumo: 40

    CITAZIONE
    STATISTICHE ANIMALE
    LIVELLO 6
    Chakra: 80 Unità
    Forza: 15
    Resistenza: 15
    Velocità: 18
    Agilità: 18
    Precisione: 22
    Riflessi: 22


    TECNICHE
    Ragnatela
    Il ragno lancia una ragnatela abbastanza resistente in direzione del suo avversario. Non sarà semplice liberarsi, quindi può bloccare l'avversario per 1 turno.
    Consumo: 10

    Veleno
    Tramite delle speciali ghiandole, il ragno può intingere i propri canini con una sostanza velenosa per 3 turni di combattimento. Se i denti del ragno avranno un qualsiasi contatto all'interno della pelle di una persona, questa subirà una riduzione della propria velocità di 12 punti per 3 turni.
    Consumo: 15

    Progenie
    Il ragno può far nascere un'elevata progenie di minuscoli ragni che possono minimamente infastidire l'avversario.
    Consumo: 10




    Kee Uchiha Fuyutsuki
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    20
    20
    28
    25
    25
    30

    Post:
    Nessun limite.

    Potenziamenti:
    Bonus: Specializzazione Genjutsu liv.7
    Malus: //

    Armi:
    -
    255/336 (76%)
    -30: Narakumi no Jutsu - Riduzione costo per specializzazione liv.7
    -10: Illusione con un dito
    -1: Camminare in verticale
    -40: Kuchiyose no Jutsu
    Ferite:
    Lievi:
    Moderate:
    Gravi:
    Critiche:
    Mortali:

    Stato Fisico:
    -24% del chakra ->Leggermente Stanco!:

    -20% del chakra -> Leggermente Stanco
    -40% del chakra -> Stanco
    -60% del chakra -> Molto Stanco
    -80% del chakra -> Esausto
    -100% del chakra -> Morto


    Stato Mentale:
    Calma e Determinata.

     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
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    18.3 L'ERRORE



    Alla mia proposta, formulata in malo modo, la giovane donna non si scompose. Mi fissò incuriosita, poi ribatté con il volto fattosi più serio.

    K: Una Richiesta alquanto insolita… cosa credi di poter ottenere con un duello? Informazioni? Conferme? Sicurezze? Quali sono le reali motivazioni che[...]

    P: STIA ATTENTO RUTJA-DONO, NON GUARDI QUEL DITO!!

    L'urlo del professore interruppe l'ascolto che stavo dando alle parole della kusana, allertandomi di un imminente pericolo. Lui aveva visto qualcosa, ma io non fui pronto di spirito a cogliere l'avvertimento del mio padrone.

    Quale dito?

    Quando capii fu troppo tardi. L'indice della giovane donna era puntato dritto su di me e rimase nel mio campo visivo per un istante soltanto, ma fu sufficiente. Il secondo dopo fui colpito da qualcosa. Era doloroso, ma aveva qualcosa di familiare. Ci misi un attimo a capire di cosa si trattasse, era una potente tecnica Katon. Aprii subito gli occhi e mi trovai in un luogo fin troppo noto, i sotterranei nel Paese della Pioggia dove si trovava il covo di Boris. Non capivo molto, ero confuso e gli eventi si susseguivano in maniera fin troppo rapida. Maki fu in un attimo al mio fianco, poi mi lasciò per andare ad uccidere gli ultimi nostri nemici. Fu bloccata a velocità assurda da Yamato e poi da Boris, poi trafitta da uno dei pochi sopravvissuti dei loro scagnozzi. Era tutto così veloce, non potei fare assolutamente nulla, così come era successo la prima volta. Potei solo guardare un'altra volta mia moglie morire per colpa mia e difendermi dall'evento successivo. Un bagliore, un'esplosione e poi tutti gli esseri viventi presenti nella zona furono trucidati. Tutti tranne io, ovviamente. Non fu piacevole rivedere un'altra volta quella che era stata la conferma maggiore della mia debolezza e inutilità. Per colpa delle mie abilità latitanti avevo perso la pedina più importante del piano del professore, avevo perduto anni e anni di lavoro che Maki aveva impiegato per forgiare quell'arma mortale che era il suo corpo, avevo reso estremamente più difficile il raggiungimento dell'obbiettivo del mio padrone. Tutto per colpa mia. Sebbene non la amassi - né il mio corpo né la mia anima potranno mai più amare un altro essere umano - e sebbene mi picchiasse e maltrattasse in continuazione, lei era comunque mia moglie, avere permesso che morisse per salvarmi era stato l'errore più grande della mia vita.

    P: SI CONCENTRI, DANNAZIONE!! Pensa di rimanere ancora molto a rimuginare sul passato?! Quello che è fatto è fatto, non è il momento questo per pensarci!! Le ho detto di stare attento e lei si distrae in questa maniera assurda! Lei non vuole proprio imparare dagli errori, allora... Siamo nel bel mezzo di uno scontro amichevole e ringrazi che sia così, altrimenti sarebbe già morto!! Non mi faccia ripetere le cose due volte, sa che è una cosa che odio!!

    I rimproveri del professore mi riportarono alla realtà, nel vero senso della parola. Quando riaprii gli occhi, non mi trovavo nello stanzone dei sotterranei pieno di cadaveri ancora sanguinanti, ero di nuovo sul ponte del Paese dell'Erba. La scena era durata solo qualche attimo, però poi probabilmente ero rimasto ancora diversi secondi fermo, preda di pensieri turbinosi. Adesso ero inginocchiato, ma provai a guardare davanti a me, per capire cosa volesse fare la giovane kusana. Però ella non era nel posto in cui l'avevo vista l'ultima volta. Invece lì si trovava un grosso ragno, che mi osservava immobile. Mi misi a fissarlo anch'io per qualche secondo, una scena che forse da fuori sarebbe risultata quanto meno ridicola da vedere. Mi sarebbe piaciuto alzarmi ed andare ad abbracciare l'aracnide, chiamandolo "fratello" o qualcosa di simile, però mi trattenni. Probabilmente l'animale non avrebbe reagito amorevolmente, ma la cosa che più mi fece desistere fu la presenza del professore. Mi aveva appena strigliato come mai aveva fatto prima, non potevo permettermi di fare una delle mie solite buffonate in quel momento. Dovevo dimostrargli di essere in grado di prendere le cose seriamente e di essere degno della fiducia che lui aveva riposto in me, anche se di quest'ultima cosa non ne ero mai stato sicuro neanch'io.
    Cercai di fare il punto della situazione. Le possibilità erano principalmente due. La prima prevedeva che la ragazza si fosse trasformata in un ragno con l'Henge no Jutsu, però ciò non avrebbe avuto alcun senso logico. La seconda era che lei si fosse allontanata e avesse lasciato lì quel gigantesco insetto, non si sa con quale proposito, visto che non stava facendo niente. Capii subito che l'ultima opzione era la più probabile. Bisognava capire dove fosse andata la donna, ma il contesto rese semplice trovare la risposta. Ci trovavamo su un ponte e lei non doveva aver avuto a disposizione tempo sufficiente per allontanarsi di molto. O si trovava qualche metro alle mie spalle oppure, molto più probabilmente, lei si trovava sotto il pavimento del ponte. Puntai su quest'ultima possibilità e cercai di agire di conseguenza, parlando ad alta voce verso il basso e sperando che il legno fosse un buon conduttore per il suono della mia voce.

    Questo ponte è molto importante per il vostro Paese, signorina... Spostiamoci più in là, altrimenti rischiamo di procurargli danni...



    Rutja Saijin
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    7
    20
    31
    25+3=28
    28
    23+3=26
    30

    Post:
    1/

    Potenziamenti:
    Specializzazione in sicario di livello 1
    Innata spenta

    Armi:

    300/300


    Ferite:

    Stato Fisico:
    Ok

    Stato Mentale:
    Un po' intontito.



    Legenda
    P: Professor Madaraki
    K: Kunoichi di Kusa


    OT
    Ciò che il mio pg vede nel genjutsu è accaduto in questa ruolata (tra la fine del terzo post e l'inizio del quarto).


    Edit
    -20/12/2014
    Ho aggiunto lo schemino di fine post, perché mi ero dimenticato di farlo :sisi: .
    -3/1/2015
    Mi è stato fatto notare che Rutja aveva per sbaglio 10 punti statistica in più del dovuto. Come da accordi con Kee, ho quindi aggiustato le statistiche, in modo che fossero proprie del livello 7. In particolare ho sottratto 1 punto a Velocità e Riflessi e 2 punti a Forza, Resistenza, Agilità e Precisione. Chiedo scusa per l'errore.


    Edited by GIIJlio - 3/1/2015, 21:52
     
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    .
  8. *Kee;
        +1   -1
     
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    User deleted


    CITAZIONE
    Rosso: Urlato.
    Blu: Parlato.
    Arancione: Pensato.
    Verde: Sussurrato.
    Viola: Parlato altrui.

    La richiesta di un “duello amichevole” era stata alquanto inaspettata. Il Ninja di Taki aveva fatto tutta questa strada solo per trovare una degna avversaria e confrontare le proprie capacità con qualcuno? Forse era di ritorno da qualche missione nei Paesi limitrofi e aveva colto l’occasione per misurare la propria forza con un altro Ninja. Era una spiegazione plausibile, ma che non convinceva affatto la Cartomante. In realtà quella era la spiegazione più ovvia e realista, infondo l’uomo non sembrava affatto un malintenzionato. Anzi nella sua voce, per quanto potesse essere grottesca e disarmonica, non c’era un briciolo di violenza o cattiveria. Desiderava solo allenarsi.
    Ma la Kunoichi dell’Erba aveva altro in mente. Sicuramente questo duello poteva mettere in risalto i suoi punti deboli e valorizzare quelli di forza. Per un Ninja era importante confrontarsi con il “mondo esterno” soprattutto in un periodo di apparente quiete e in un Paese che aveva adottato da sempre la politica dell’isolamento. Kusa era un villaggio con una discreta forza militare, ma florido nel commercio e in ogni altro settore. Era un punto di ritrovo per mercanti, artigiani, imprenditori e persone ambiziose. Quindi era importante confrontare la propria “Forza” con i Paesi vicini, ma la Kunoichi aveva un’altra visione di tutto ciò.
    Era un incontro voluto dal Destino. Quindi la Cartomante cercava di comprenderne il reale significato, tralasciando la superficialità apparente di quell’allenamento. Per questo la giovane Kusana dalla pelle pallida come il latte e dai capelli scuri come la notte, aveva deciso di non trattenersi. Il suo stile di lotta era particolare, proprio come la sua personalità. I Genjutser erano sempre stati una tipologia di Ninja alquanto subdoli e astuti. Amavano intrappolare le vittime in illusioni, e l’Uchiha sapeva benissimo come far leva sulle debolezze altrui. Lo vide cadere in ginocchio, quasi ai piedi del suo Servitore. l’Aracnide squadrava la sua prossima vittima con una dozzina di occhi famelici. Le chele si muovevano, producendo un bel po’ di bava. Jiraigumo era uno dei suoi ragni più famelici. Ma non aveva dato nessun ordine. Preferiva non attaccarlo, anche se la tentazione di sgozzarlo mentre era vittima del Genjutsu era forte. Ma aveva bisogno di capire. Rutja che ruolo ricopriva? Era una delle sue tante pedine da muovere oppure un “Alfiere” da schierare nei momenti più propizi?

    << Questo ponte è molto importante per il vostro Paese, signorina... Spostiamoci più in là, altrimenti rischiamo di procurargli danni... >>

    << … >>

    La voce ovattata dell’energumeno arrivò fino a lei, che percepì con gran stupore. Perché preoccuparsi di un Ponte che poteva essere ricostruito? Soprattutto quando la sua integrità psico-fisica era in serio pericolo, quindi non capì a pieno quel ragionamento. Ma forse fondamentalmente in lei c’era un pizzico di egoismo che metteva al primo posto i suoi obbiettivi, anche prima quelli del suo Paese d’origine. Ma quell’egoismo era ancora acerbo, troppo insignificante per diventare un evidente difetto. Non si soffermò più di tanto su quelle parole, ma lasciò che Jiraigumo facesse il suo dovere. Il Ponte del Cielo e della Terra era molto resistente, ma non poteva di certo reggere allo scontro tra due Ninja. La Donna però non aveva nessuna intenzione di rivelare la propria posizione, quindi non rispose. Lasciò che il suo Ragno lo facesse per lei, mentre se ne restava nascosta sotto il ponte.

    CITAZIONE
    Camminare in verticale
    Livello: 3
    Abilità che consente, tramite il chakra, di camminare su pareti verticali. Il chakra andrà concentrato nella pianta dei piedi, e consentirà di rimanere ancorati alla superficie, qualunque essa sia.
    Consumo: 1 a turno

    Jiraigumo (Ragno Grande)
    CITAZIONE

    E' in grado di scagliare dalla sua bocca ragnatele che possono intrappolare completamente l'avversario, inoltre può avvelenare con un morso l’avversario il quale se colpito dal veleno viene rallentato e di conseguenza i suoi movimenti vengono ridotti. Il ragno è in grado di arrampicarsi su qualsiasi superficie, si muove molto velocemente, inoltre è in grado di fare un'elevata progenie di minuscoli ragni.
    In dimensioni possiamo dire che è grande quanto un cavallo. Non presenta un particolare carattere, ma risulta una evocazione molto utile per un ninja che vuole "bloccare" i movimenti dell'avversario.

    Livello: 6
    Consumo: 40

    CITAZIONE
    STATISTICHE ANIMALE
    LIVELLO 6
    Chakra: 80 Unità
    Forza: 15
    Resistenza: 15
    Velocità: 18
    Agilità: 18
    Precisione: 22
    Riflessi: 22


    TECNICHE
    Progenie
    Il ragno può far nascere un'elevata progenie di minuscoli ragni che possono minimamente infastidire l'avversario.
    Consumo: 10

    Chakra Jiraigumo: 80-10= 70



    Dall’addome della Creatura iniziarono ad uscire diversi ragnetti. Non era una scena piacevole, soprattutto per i deboli di stomaco, ma l’Aracnide stava dando alla luce una nuova generazione di Ragni, molto più piccoli e numerosi. Come un piccolo esercito iniziò ad avanzare in modo famelico verso l’energumeno con la speranza di farlo indietreggiare. Se non voleva combattere sul Ponte, saggia decisione, quello era un chiaro invito ad abbandonarlo e a rendere teatro di quello scontro tra aracnidi le “Terre di mezzo” dell’Ovest, che separavano Kusa da Konoha. Infatti non appena Jiraigumo e la sua progenie avesse toccato con le loro affusolate e silenziose zampe la radura adiacente al Ponte, sarebbe iniziato il vero duello. Per ora L’uchiha se ne stava sotto il ponte ad attendere il momento propizio, avrebbe osservato lo scontro da quella posizione. Aveva fiducia nelle sue evocazioni.

    *Ti preoccupi per un Ponte e non per la tua vita! Ammirevole.. avrei potuto affondare un Kunai nella tua Gola mentre mi mostravi la tua debolezza, quando le tue gambe avevano ceduto. Eppure non l’ho fatto! Dimostrami che la tua esistenza ha un significato e sarai “ricompensato”.*

    CITAZIONE
    Specializzazione Genjutsu Liv.7
    --Telepatia: ad una distanza massima di 10 metri sarà possibile comunicare telepaticamente con un'altra persona. Il contatto sarà a senso unico. Consumo: 5 a turno.

    Si accertò che la distanza tra l’energumeno e la sua elegante figura non fosse oltre i dieci metri, per permetterle di insinuarsi nella sua mente. Per non rivelare il suo nascondiglio e lasciarlo nel dubbio, decise di comunicare telepaticamente per avvertirlo del suo Destino. Questo non sarebbe stato un Duello amichevole come desiderava, ma sarebbe stato il “duello del suo Destino”. Nonostante le sue disumane fattezze si era meritato l’attenzione della Cartomante, ora bisognava solo capire se ne era degno. Intanto l’Aracnide, notando la sua totale mancanza di offensiva, visto che era troppo preoccupato per le sorti del Ponte Tenchi, decise di “giocare” con la sua Preda. Per prima cosa emise un sibilo per ordinare ai suoi Figli di attaccare lo sconosciuto. I piccoli Arancidi raggiungerebbero celermente il Ninja di Taki e cercherebbero di azzannarlo con le loro fauci e avvolgerlo con le loro sottili tele. Più che altro era un diversivo. Mentre la sua Progenie distraeva l’avversario, Jiraigumo aprirebbe le fameliche pinze per rilasciare una resistente ragnatela. Per prima cosa cercherebbe d’immobilizzare la sua vittima. E l’Uchiha? Preferiva godersi lo spettacolo da lontano.

    CITAZIONE
    TECNICHE (Jiraigumo)
    Ragnatela
    Il ragno lancia una ragnatela abbastanza resistente in direzione del suo avversario. Non sarà semplice liberarsi, quindi può bloccare l'avversario per 1 turno.
    Consumo: 10

    Chakra Jiraigumo: 70-10= 60

    Kee Uchiha Fuyutsuki
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    20
    20
    28
    25
    25
    30

    Post:
    Nessun limite.

    Potenziamenti:
    Bonus: Specializzazione Genjutsu liv.7
    Malus: //

    Armi:
    -
    249/336 (74%)
    (-30: Narakumi no Jutsu - Riduzione costo per specializzazione liv.7)
    (-10: Illusione con un dito)
    (-1: Camminare in verticale)
    (-40: Kuchiyose no Jutsu)
    -1: Camminare in verticale
    -5: Telepatia
    Ferite:
    Lievi:
    Moderate:
    Gravi:
    Critiche:
    Mortali:

    Stato Fisico:
    -26% del chakra ->Leggermente Stanco!:

    -20% del chakra -> Leggermente Stanco
    -40% del chakra -> Stanco
    -60% del chakra -> Molto Stanco
    -80% del chakra -> Esausto
    -100% del chakra -> Morto


    Stato Mentale:
    Calma e Determinata.

     
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    18.4 GET DOWN



    La giovane donna non rispose subito alla mia proposta, forse spiazzata da essa. O forse semplicemente si considerava in posizione di vantaggio e non voleva perderlo. In ogni caso, dopo qualche attimo che sfruttai per rimettermi in piedi, una risposta giunse, anche se in maniera indiretta. Infatti il grosso ragno fino ad allora si era dimostrato impaziente di agire, ma non aveva fatto nulla, mentre all'improvviso fece uscire un esorbitante numero di piccoli ragnetti dal suo ventre. Questi iniziarono a dirigersi verso di me. Sarebbe stato divertente fare una scenetta comica in cui reclamavo la paternità di quel gran numero di aracnidi e li trattavo come figli, ma scacciai in fretta quello stupido pensiero dal mio cranio, facendo spazio per altri, più sensati. Era evidente che la donna voleva sfollarmi in questa maniera dalla mia posizione, ma questa sua mossa mi rese ancora più sicuro della mia idea precedente, ovvero che lei si fosse trasferita sotto il ponte. Non persi tempo ad aspettare che i ragnetti mi raggiungessero, dovevo iniziare ad agire.

    Armatura Raiton Parziale (tecnica personale)
    Livello C
    Tipo: Ninjutsu
    Versione minore dell'armatura Raiton, pensata dal professor Madaraki per essere appresa anche da shinobi di livello inferiore. In sostanza si riveste di chakra Raiton una coppia di arti - inferiore o superiore a scelta - ed esclusivamente per essa si potrà avere un bonus di 10 punti al parametro della velocità. Inoltre, passando una zona irrorata dal chakra di questa tecnica sul punto colpito, sarà possibile curare delle piccole ferite, solo se esse sono state frutto di danni da elettricità (piccole bruciature e shock). In nessun modo è possibile applicare questa tecnica su più di una coppia di arti contemporaneamente e non si potrà usarla in ogni caso per più di tre turni.
    Costo: 15 a turno


    Camminare in verticale
    Livello: 3
    Abilità che consente, tramite il chakra, di camminare su pareti verticali. Il chakra andrà concentrato nella pianta dei piedi, e consentirà di rimanere ancorati alla superficie, qualunque essa sia.
    Consumo: 1 a turno


    Con un balzo superai il parapetto e, ancorandomi ad esso, feci da perno e posizionai i miei piedi sul lato del ponte e poi sulla parte inferiore del pavimento. Avevo per prima cosa ricoperto le mie gambe di energia Raiton, per aumentare la mia capacità di corsa, poi avevo concentrato altro chakra per attivare una delle abilità più basilari delle arti ninja, che mi servì per aderire sulle pareti non orizzontali senza cadere. Proprio mentre ero intento in ciò, una voce si infiltrò nel mio cranio e iniziò a parlarmi. Era quella della kunoichi, ma la ignorai. Non mi interessava cosa aveva da dire, non più visto che si divertiva ad attaccarmi senza stare a sentire quello che dicevo io.
    Una volta che raggiunsi il sotto del ponte, la vidi lì. Non mi ero sbagliato, anche se il Professore disse che si era trattato più di istinto che di ragionamento. In ogni caso non le avrei lasciato il tempo di reagire, o almeno quelle erano le mie intenzioni. Sarei partito al massimo della velocità consentitami, per colpirla.

    Alzata della Foglia (Konoha Tounyuu)
    Livello C
    Tipo: Taijutsu
    Il ninja, dopo essersi dato uno slancio ad una velocità più alta del normale (velocità +15) arriverà sotto l'avversario, sferrando un potente calcio verticale (forza +5) capace di scagliarlo ad un'altezza di almeno quattro o cinque metri.
    Consumo: 15


    Non amavo particolarmente quella tecnica, sebbene fosse molto potente. Di solito infatti essa poteva proiettare il nemico in alto, cosa utile se usata in combinazione con altre abilità, ma poco sensata se usata senza altre mosse. Però in questo caso stavamo combattendo a testa in giù, quindi se avessi colpito la giovane donna l'avrei sbalzata verso il basso, ovvero verso il fiume. Se la mia semplice offensiva fosse andata a segno, mi sarei occupato di controllare che la kusiana non corresse rischi. La distanza dall'acqua non era sufficiente per creare danni troppo gravi a chi fosse caduto, ma la donna avrebbe potuto benissimo non essere in grado di nuotare. In tal caso avrei dovuto occuparmi di salvarla, più che altro perché non era per niente saggio commettere un omicidio in un luogo del genere, dove le possibilità che ci fosse qualche testimone erano tutt'altro che basse.



    Rutja Saijin
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    7
    20+5=25
    31
    25+3+10+15=53
    28
    23+3=26
    30

    Post:
    2/

    Potenziamenti:
    Specializzazione in sicario di livello 1
    Innata spenta

    Armi:

    269/300
    -1: Camminare in verticale
    -15: Armatura Raiton Parziale
    -15: Alzata della Foglia

    Ferite:

    Stato Fisico:
    Ok

    Stato Mentale:
    Leggermente innervosito, ma concentrato.



    OT
    Se non si fosse capito il mio pg era seriamente interessato all'integrità del ponte, nel post precedente :asd: .
    E, per rispondere alla domanda di Kee sul perché Rutja non temesse per la sua vita, ho messo l'ultima frase. Lo so, è un ragionamento stupido, però per uno come lui, che cerca di diventare un sicario (per ora con scarso successo), l'idea di commettere omicidio in luoghi non appartati non ha senso :asd: .


    Edit
    Modificate le statistiche come descritto nell'edit del post precedente.


    Edited by GIIJlio - 3/1/2015, 21:54
     
    Top
    .
  10. *Kee;
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Rosso: Urlato.
    Blu: Parlato.
    Arancione: Pensato.
    Verde: Sussurrato.
    Viola: Parlato altrui.

    La Cartomante proprio come un Aracnide, subdolo e paziente predatore, cercava di tessere la sua Trappola nell’ombra, ma a quanto pare la “preda” era troppo impaziente per poter finirci dentro. Rutja infatti non indietreggiò e nemmeno raggiunse il Lato Ovest del Ponte, dove lui e Jiraigumo potevano combattere tranquillamente, senza preoccuparsi delle sorti del Ponte del Cielo e della Terra. Esso collegava il Paese dell’erba con quello del Fuoco, ed era una struttura abbastanza robusta, anche se fatta interamente di legno, che dava sollo strapiombo. Nelle giornate nebbiose era quasi difficile intravedere il fiume che scorreva lì sotto. Quindi non era un “volo” piacevole per chiunque cadesse da quella altezza.
    L’improvviso attacco dell’energumeno la colse leggermente alla sprovvista. Il Ninja di Taki non aveva ascoltato i sottili inviti dei suoi Aracnidi ad indietreggiare, per andare a combattere in posto più sicuro, e non aveva minimamente preso in considerazione ciò che la sua mente le aveva comunicato tramite la Telepatia. Forse la Cartomante lo aveva sottovalutato? Scoprì il suo “nascondiglio” con estrema rapidità, eppure pensava di aver eliminato ogni sua traccia con il Genjutsu e l’Evocazione dell’Aracnide. A quanto pare il Ninja aveva intuito da vendere. Se lo ritrovò a testa in giù, mentre cercava di azzerare completamente le distanze. Forse se in quel momento avesse attivato il suo raro Doujutsu sarebbe riuscita a seguire facilmente la sua offensiva, per quanto rapida potesse essere. Ma non inviò alle sue iridi nessun briciolo di Chakra per attivare i suoi geni, anche perché se lo ritrovò davanti e le sferrò un antipatico calcio sul mento. Era una delle mosse di Taijutsu che detestava di più. Era pur sempre una “signora” e non rientrava nel bon-ton colpirla al volto. A nulla valsero i suoi tentativi di elusione. Si ritrovò con una contusione sul mento, che risultava arrossata e dolorante e in caduta libera verso il fiume sottostante. Ma se la Cartomante non aveva fatto i conti con l’estrema rapidità ed intuito di Rutja, quest’ultimo non aveva affatto considerato che i suoi Aracnidi non se ne fossero stati con le mani in mano, anzi le zampe. La numerosa progenie inizierebbe a calarsi sotto il ponte con le loro sottili tele e avvinghiarsi al corpo dell’avversario. Cercavano solo di distrarlo, mentre Jiraigumo, raggiunta la parte ventrale della struttura in legno, lanciò una delle sue Tele verso la Kunoichi, la sua padrona. Di certo non voleva che la sua evocatrice si sfracellasse in acqua. Non possedeva una resistenza tale da uscire indenne da una simile caduta.
    L’azione di Jiraigumo fu provvidenziale. La Tela appiccicosa afferrò il polso della Cartomante ed iniziò a calarla con delicatezza su una dei massi che sporgevano dalle acque del fiume. La Donna dopo qualche secondo giunse a destinazione e tirò un sospiro di sollievo. Le tele del Destino furono provvidenziali. Intanto la Progenie di Aracnidi farebbero il possibile per distrarre e tener occupato il Ninja di Taki, che a quanto pare non dovrà salvare nessuna donzella indifesa.

    “Vediamo come se la Cava in un combattimento Aereo!”

    Non era a conoscenza degli esperimenti che il vecchio professor Madaraki aveva condotto sul suo avversario. Quindi non poteva sapere che quella posizione a testa in giù era alquanto familiare per lui, essendo un mezzo-Arancide. Ma per ora i suoi servitori partirebbero all’attacco. Mentre la Progenie continuava a disturbare il Ninja, Jiraigumo elaborerebbe la sua offensiva. Per prima cosa lancerebbe una seconda tela contro il suo avversario, che non dovrebbe distare molto, meno di quattro metri. Con i suoi movimenti seriamente compromessi l’Aracnide scatterebbe in avanti per affondare le sue tenaglie avvelenate nel collo della vittima, o in qualsiasi altra parte del corpo, infondo non voleva ucciderlo, ma solo inoculargli del veleno. Intanto la Cartomante se ne starebbe tranquilla, senza abbassare la guardia, ad osservare lo scontro tra Aracnidi sulla sua testa, ad una decina di metri di distanza in verticale.

    Jiraigumo (Ragno Grande)
    CITAZIONE

    E' in grado di scagliare dalla sua bocca ragnatele che possono intrappolare completamente l'avversario, inoltre può avvelenare con un morso l’avversario il quale se colpito dal veleno viene rallentato e di conseguenza i suoi movimenti vengono ridotti. Il ragno è in grado di arrampicarsi su qualsiasi superficie, si muove molto velocemente, inoltre è in grado di fare un'elevata progenie di minuscoli ragni.
    In dimensioni possiamo dire che è grande quanto un cavallo. Non presenta un particolare carattere, ma risulta una evocazione molto utile per un ninja che vuole "bloccare" i movimenti dell'avversario.

    Livello: 6
    Consumo: 40

    CITAZIONE
    STATISTICHE ANIMALE
    LIVELLO 6
    Chakra: 80 Unità
    Forza: 15
    Resistenza: 15
    Velocità: 18
    Agilità: 18
    Precisione: 22
    Riflessi: 22


    TECNICHE
    Ragnatela
    Il ragno lancia una ragnatela abbastanza resistente in direzione del suo avversario. Non sarà semplice liberarsi, quindi può bloccare l'avversario per 1 turno.
    Consumo: 10

    Veleno
    Tramite delle speciali ghiandole, il ragno può intingere i propri canini con una sostanza velenosa per 3 turni di combattimento. Se i denti del ragno avranno un qualsiasi contatto all'interno della pelle di una persona, questa subirà una riduzione della propria velocità di 12 punti per 3 turni.
    Consumo: 15
    Chakra Jiraigumo: 70-10-15= 45







    Kee Uchiha Fuyutsuki
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    Forza:
    Resistenza:
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    Agilità:
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    Riflessi:
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    20
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    (-1: Camminare in verticale)
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    Lievi:
    Moderate: Contusione alla mascella.
    Gravi:
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    Mortali:

    Stato Fisico:
    -26% del chakra ->Leggermente Stanco!:

    -20% del chakra -> Leggermente Stanco
    -40% del chakra -> Stanco
    -60% del chakra -> Molto Stanco
    -80% del chakra -> Esausto
    -100% del chakra -> Morto


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    18.5 CADUTA DI STILE



    La mia offensiva ebbe successo, quindi disattivai l'Armatura Raiton parziale. La ragazza fu colpita al mento e venne proiettata verso il basso. Però non ottenni quel vantaggio nel quale speravo, in quanto lei fu coadiuvata dal ragno di prima, che riuscì a lanciarle una ragnatela di salvataggio. Oltre all'enorme genitore, anche tutta la numerosa prole aracnide stava giungendo di gran carriera verso la parte inferiore del ponte. Ben presto mi sarei dovuto trovare ad affrontare i miei "fratelli" ragni, cosa che non mi faceva per niente piacere. Mi venne quindi in mente una possibile alternativa e, visto che mi sembrava perfetta, la misi subito in pratica. Mentre la kusiana era ancora alle prese con l'opera di salvataggio, con l'aiuto della sua evocazione, io spiccai un balzo verso il basso. Una volta raggiunto il fiume sarei stato al riparo dai ragni e avrei potuto continuare la battaglia in una posizione di vantaggio, pensavo.

    P: MA NOO!!

    L'urlo del professore mi raggiunse mentre ormai ero già in volo verso il fiume. Il tono non lasciava spazio a dubbi, non condivideva per niente la mia lettura tattica. Non avrebbe avuto modo di spiegarmi il perché subito, in quanto dopo pochi attimi ci sarebbe stato l'impatto con l'acqua. La lunghezza della caduta era maggiore di quella che avevo previsto, poco meno di una dozzina di metri a occhio, ma non sarebbe comunque durata più di qualche secondo. Se non ci fosse stato nessun impedimento, avrei quindi raggiunto l'acqua, senza procurarmi particolari danni fisici. La corrente non era forte, quindi non avrei avuto problemi a raggiungere la riva. Da lì avrei cercato di capire come agire in seguito. Tutto questo mentre il professore mi spiegava come mai la mia era stata davvero una pessima idea.

    P: Credo che questo sia stato il peggior suicidio tattico a cui abbia mai assistito in più di centoventi anni di vita!! I miei complimenti, Rutja-dono!! Per prima cosa ha scoperto il fianco per qualche attimo e, sebbene i suoi avversari fossero occupati, questa non è mai una buona idea. In più ha allungato il raggio di azione del combattimento, quando è evidente che le sue abilità attuali sono molto più adatte al corpo a corpo. Oltretutto si è pure bagnato. Si ricordi di considerare anche questo per quanto riguarda sia i suoi movimenti che le implicazioni che ciò ha sui jutsu Raiton... E usi quel suo dannato cervello!!



    Rutja Saijin
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
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    Forza:
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    7
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    25+3=28
    28
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    (-1: Camminare in verticale)
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    (-15: Alzata della Foglia)

    Ferite:

    Stato Fisico:
    Ok

    Stato Mentale:
    Mortificato.



    OT
    Chiedo scusa per il ritardo e per il casino con le statistiche...
     
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    CITAZIONE
    Rosso: Urlato.
    Blu: Parlato.
    Arancione: Pensato.
    Verde: Sussurrato.
    Viola: Parlato altrui.

    Il Destino aveva organizzato questo incontro, che stava prendendo una piega davvero interessante. L’uomo dall’abominevole aspetto aveva proposto un duello “amichevole” per valutare le loro forze, ma per la Cartomante era più di un semplice duello. Bramava capire se Rutja avesse un ruolo particolare nella sottile e complicata trama del Destino. Proprio come un ragno tesseva la sua tela e disponeva su di essa le sue pedine. Per la Sacerdotessa del Fato era importante, anzi fondamentale capire in anticipo il corso degli eventi, anche se si preannunciavano tempi davvero oscuri. Nessuno aveva visto tanta oscurità, che strisciava nel silenzio e nell’indifferenza delle 5 Terre Ninja. Lei per ora restava solo una astuta e acuta osservatrice, cercando di districarsi in quella trama che in alcuni casi diventava anche a lei oscura, quasi incomprensibile.
    Questo era il caso del Ninja di Taki. Perché si era spinto oltre i confini del suo pacifico e povero Paese? Nessun Ninja della Cascata veniva ormai preso in considerazione, nell’ampio quadro delle Forze Ninja. La stessa sorte toccava ad Ame e Kusa. Erano Villaggi minori e per i “potenti” così doveva essere. Eppure il Fato aveva inviato al cospetto della Cartomante la Giustizia.

    “Sarà lui a riportare equità nelle Terre Ninja? Sarà lui a guidare e garantire i diritti delle Terre minori? Sarà lui la nostra Giustizia?”

    Mille domande passavano nella mente della Kunoichi dell’Erba, ma non poteva soffermarsi troppo, anche perché il Ninja della Cascata di certo non lasciava spazio a nessuna riflessione. Erano nel bel mezzo di uno scontro amichevole, ma di certo l’energumeno non si trattenne. Era stata colpita al mento, da un Taijutsu che aveva imparato a conoscere molto bene nel tempo. Anche Akira, il Jonin di Konoha, l’aveva colpita alla sprovvista con un Jutsu del genere. In qual caso i danni erano stati maggiori, visto che il dislivello di forza era più netto. Ma in entrambi i casi per un attimo il dolore aveva ovattato tutti gli altri sensi. Cercò di muovere un po’ la mascella per verificare che non ci fosse nulla di rotto. Solo una brutta contusione, che aveva arrossato la parte colpita e creato qualche graffio sul mente. Una mossa che non rispettava di certo il Galateo, ma erano in un mondo di Shinobi, tutto era lecito.
    L’intervento del Ragno che aveva evocato precedentemente era stato provvidenziale. Infatti grazie alla sua tela si era salvata da un salto nel vuoto. Anche se il Ponte Tenchi dava su un fiume, che divideva il Paese del Fuoco da quello dell’Erba, era comunque un bel salto. Un salto che non poteva permettersi, non voleva riportare gravi ferite alle gambe. Alla fine ne era uscita indenne, almeno dalla caduta. Ma l’avversario sfruttò l’occasione per mettersi al riparo, buttandosi dal ponte e sfuggendo alle eventuali offensive di Jiraigumo. Anzi l’aracnide non si mosse per attaccare, visto che quando finì di accompagnare con la sua tela la sua evocatrice, l’avversario era già scomparso dal Ponte.

    << … >>

    Rimase in silenzio e lasciò che l’uomo raggiungesse la riva, ma non senza imprevisti. Visto che il suo avversario pensava di mettersi in una posizione di vantaggio, spostandosi verso la riva Kusana, la donna decise di concedergli questa possibilità, ma non senza avergli messo i bastoni tra le ruote. La Kunoichi dell’Erba iniziò ad eseguire piccoli saltelli sulle varie rocce e massi che sporgevano dal fiume. Cercò di portarsi sulla riva opposta, in modo da massimizzare la distanza tra di loro, più di venti metri ormai. Lei non prediligeva i Combattimenti a distanza, aveva già dimostrato ampiamente la sua inettitudine nel Taijutsu.
    Jiraigumo intanto continuerebbe con i suoi assalti. L’energumeno continuava a scappare ai suoi attacchi, proprio come un insetto che cercava di raggirare la sua tela, ma prima o poi ne cadrà vittima. L’Aracnide utilizzerebbe ancora la sua ragnatela per potersi calare sulla medesima sponda che l’uomo si apprestava a raggiungere. Le sue zampe posteriori tesserebbero la tela per assicurargli una buona base di appoggio nel vuoto. Aveva intenzione di sfruttare l’effetto sorpresa. Lasciò che Rutja raggiungesse la riva ed uscisse anche dall’acqua. A questo punto raccoglierebbe abbastanza Chakra nel suo grosso e scarlatto addome per poter creare un secondo mini-esercito di ragni. Questi calerebbero con le loro piccole tele sulla figura dell’uomo. Jiraigumo si troverebbe sospeso a circa 5 metri in verticale, sopra la testa del Ninja della Cascata. Una pioggia di aracnidi si abbatterebbe su di lui con ragnatele e fastidiosi morsi. Il Padre di quei piccolini creerebbe un’ulteriore ragnatela appiccicosa da sputare contro la figura del Ninja, immobilizzarlo e concedergli l’opportunità di affondare le sue pinze velenose nelle carni della vittima. L’Aracnide si lascerebbe cadere sul Ninja di Taki per poi morderlo all’altezza del collo o del torace e cercare di inoculare il suo veleno.

    Jiraigumo (Ragno Grande)
    CITAZIONE

    E' in grado di scagliare dalla sua bocca ragnatele che possono intrappolare completamente l'avversario, inoltre può avvelenare con un morso l’avversario il quale se colpito dal veleno viene rallentato e di conseguenza i suoi movimenti vengono ridotti. Il ragno è in grado di arrampicarsi su qualsiasi superficie, si muove molto velocemente, inoltre è in grado di fare un'elevata progenie di minuscoli ragni.
    In dimensioni possiamo dire che è grande quanto un cavallo. Non presenta un particolare carattere, ma risulta una evocazione molto utile per un ninja che vuole "bloccare" i movimenti dell'avversario.

    Livello: 6
    Consumo: 40

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    STATISTICHE ANIMALE
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    Chakra: 80 Unità
    Forza: 15
    Resistenza: 15
    Velocità: 18
    Agilità: 18
    Precisione: 22
    Riflessi: 22


    TECNICHE
    Ragnatela
    Il ragno lancia una ragnatela abbastanza resistente in direzione del suo avversario. Non sarà semplice liberarsi, quindi può bloccare l'avversario per 1 turno.
    Consumo: 10

    Veleno
    Tramite delle speciali ghiandole, il ragno può intingere i propri canini con una sostanza velenosa per 3 turni di combattimento. Se i denti del ragno avranno un qualsiasi contatto all'interno della pelle di una persona, questa subirà una riduzione della propria velocità di 12 punti per 3 turni.
    Consumo: 15

    Progenie
    Il ragno può far nascere un'elevata progenie di minuscoli ragni che possono minimamente infastidire l'avversario.
    Consumo: 10

    Chakra Jiraigumo: 70-10-15-10= 35





    Kee Uchiha Fuyutsuki
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    -26% del chakra ->Leggermente Stanco!:

    -20% del chakra -> Leggermente Stanco
    -40% del chakra -> Stanco
    -60% del chakra -> Molto Stanco
    -80% del chakra -> Esausto
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    18.6 BATTAGLIA DI EVOCAZIONI



    Mentre io raggiungevo la riva, la ragazza non stette con le mani in mano, come ovvio. Dopo essersi allontanata con passo rapido, guadando il fiume grazie ad alcune rocce, si posizionò sul lato opposto del corso d'acqua. Nel mentre il grande ragno figliò nuovamente, dando vita ad un nuovo esercito di piccoli insetti. Tutti loro iniziarono a scendere rapidamente in mia direzione, quindi dovetti cercare un modo per affrontare la loro tenace avanzata. Non mi fu difficile pensare una soluzione. I ragni odiano l'acqua, a quanto mi risultava, quindi potevo trovare riparo in pochi secondi. E infatti mi rituffai subito nel fiume, immaginando che questo potesse bastare a scoraggiare l'esercito di aracnidi dai loro intenti, qualunque essi fossero. Una volta sott'acqua, a profondità sufficiente da non correre rischi, avrei radunato le idee. Qualunque cosa avessi tentato, i ragni avrebbero continuato ad attaccarmi appena avrei messo il naso fuori dall'acqua, quindi dovevo trovare un modo di neutralizzarli o di sgusciare dietro la loro guardia. Ebbi quasi subito l'idea giusta. Con i movimenti rallentati dalla resistenza del liquido in cui ero immerso, prelevai quattro kunai da una tasca e con uno di essi mi feci un piccolo taglio su un dito. Pochi sigilli e potei richiamare in campo qualcuno in grado di ribaltare gli equilibri dello scontro.

    Serpente Gigante

    Un serpente di grosse dimensioni molto pericoloso. Sebbene i suoi 20m di lunghezza e una costituzione massiccia è silenzioso e molto veloce, in grado di aggredire alle spalle vittime indifese;

    Livello: 6
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    Tramite delle speciali ghiandole, il serpente può intingere i propri canini con una sostanza velenosa per 3 turni di combattimento. Se i denti del serpente avranno un qualsiasi contatto all'interno della pelle di un ninja, questo subirà una riduzione della propria velocità di 12 punti per 3 turni.
    Consumo: 15



    All'improvviso le cose sarebbero cambiate del tutto, visto che sarebbe spuntato dal nulla un grosso ofide lungo abbastanza da non potere essere contenuto interamente nel fiume. Io mi trovavo a quel punto all'altezza della metà del corso d'acqua, poggiato sulla testa della mia evocazione. E visto che la sua coda si trovava fuori dall'acqua, speravo di poterla utilizzare per scacciare infine quei fastidiosi ragni.

    La prego di colpire subito il grosso ragno...

    Al mio ordine, il serpente vibrò la sua estremità inferiore, cercando di colpire l'animale nemico. Non sarebbe stato impossibile, anche perché il movimento avrebbe potuto anche spezzare il filo a cui esso si reggeva, facendolo precipitare. Mi dispiaceva attentare in maniera così diretta alla vita di quello che a suo modo era un mio simile, però la sua presenza mi creava più di un grattacapo. Non mi restava che sperare che non riportasse ferite mortali, ma che fosse solo scacciato dal campo di battaglia, permettendomi di acquisire finalmente un vero vantaggio sulla mia avversaria. E proprio perché sapevo che questo aspetto poteva essere fondamentale, cercai di mettermi in posizione laterale, per avere sia l'animale che la sua evocatrice nel mio campo visivo.


    Rutja Saijin
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    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
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    7
    20
    31
    25+3=28
    28
    23+3=26
    30

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    4/

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    Armi:
    -3 kunai in mano destra

    229/300
    (-1: Camminare in verticale)
    (-15: Armatura Raiton Parziale)
    (-15: Alzata della Foglia)
    -40: Evocazione Serpente Gigante

    Ferite:
    -Ferita Lieve: Taglio all'indice di una delle mani sinistre. Perdita ematica molto leggera e quasi terminata.

    Stato Fisico:
    Leggermente stanco(76%)

    Stato Mentale:
    Determinato e concentrato.

     
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    L’Attenzione della Cartomante era completamente rivolta verso gli eventi che stavano sconvolgendo quel tranquillo fiume che passava sotto il Ponte Tenchi. L’acqua era riuscita ad erodere la terra rocciosa per creare un corso d’acqua che molto probabilmente originava dalle Montagne a Nord del Paese dell’Erba, al confine con il Paese della Terra. Il corso d’acqua dolce rendeva la vegetazione limitrofa rigogliosa e prospera, permettendo alla fauna locale di soddisfare i propri bisogni in caso di sete. Era un fiume tanto tranquillo, un punto di ritrovo per le belve del Paese dell’Erba e del Fuoco, ma purtroppo quella tranquillità venne disturbata dal duello “amichevole” di due Shinobi.
    Il Mondo Ninja era cruento ed ingiusto in alcuni casi. Quelle lande rigogliose avevano assistito nei secoli a sanguinose lotte di potere tra le cinque Terre Ninja. L’avidità umana non aveva confini e poter espandere la propria influenza anche nei Paesi “minori”, era una entrata di risorse in più per il Villaggio di Konoha, Suna o Iwa. Eppure negli ultimi anni vigeva una calma, una pace apparente, che ora era stata deturpata dallo scontro di due Ninja locali. Lo Shinobi di Taki era giunto in quelle terre selvagge per poter confrontare la sua forza con una Kunoichi locale, che aveva gentilmente accettato quello strano “invito”.
    Ma l’Uchiha bramava risposte, che solo una lotta poteva fornirle. I Suoi Tarocchi avevano indagato nell’animo corrotto ed effimero di Rutja, le sue illusioni mettevano a dura prova la sua mente e ciò che rimanevano delle sue emozioni, e i suoi Aracnidi cercavano di debilitare il suo corpo. La Cartomante, sulla sponda orientale del fiume, scrutava con pazienza le movenze di quella grottesca figura che cercava di mettersi in salvo sulla riva opposta.

    “Non ti salverai.. nascondendoti.”

    Il Ninja della Cascata cercava in ogni modo di porsi in una posizione di vantaggio, ma in acqua restava in corpo indifeso esposto ai suoi Jutsu Raiton. Stava quasi per comporre i pochi sigilli necessari per poterlo colpire con il Chakra elettrico, visto che l’acqua era un buon conduttore, quando accadde l’imprevisto. Rutja non si era semplicemente nascosto nelle acque per sfuggire all’offensiva del suo esercito di Ragni, ma aveva altro in mente. Un’ombra si aggirava per quel fiume. Cresceva di dimensioni secondo dopo secondo. Stava emergendo qualcosa, qualcosa di veramente grosso e lungo. Non poteva essere lo Shinobi di Taki.
    Si manifestò un rettile, un serpente di grandi dimensioni, che nella catena alimentare poteva cibarsi anche di Arancidi, alcuni addirittura non disdegnavano propri simili. Erano creature fameliche, forse le più oscure e tentatrici tra le Evocazioni. Secondo alcune dicerie dalla vicina Oto, i Ninja che in passato avevano stipulato un patto con loro erano costretti a compiere sacrifici umani per soddisfare le loro fauci velenose. I Ragni erano altrettanto subdoli, ma amavano procacciarsi il cibo da soli, con i loro sottili inganni, per questo la Cartomante lasciava che le sue evocazioni combattessero e reclamassero alla fine la vita dei propri avversari.

    << Interessante! Molto interessante.. due evocazioni a confronto! Tanto fameliche, quanto crudeli. Esistono serpenti che mangiano Ragni, ma oggi conoscerai Aracnidi che riescono a digerire anche squame dei rettili. >>

    Di certo non abbassò la guardia non appena il Serpente vibrò il suo colpo di frusta. Cercava di colpire l’aracnide che si era calato dal Ponte Tenchi con la sua sottile ragnatela. I Riflesso di Jiraigumo avvertirono l’attacco che arrivava, cercò anche di ritirare la sua tela per tornare su, ad una posizione di sicurezza, oltre la portata dell’avversario, ma non fù abbastanza veloce. Venne colpito dalla coda del rettile ma con un colpo di fortuna e con l’aiuto di ulteriori tele che aveva disseminato qua e là riuscì a non cadere in acqua.
    Mentre l’Aracnide cadeva ansimante sulla riva opposta e visibilmente dolorante, la Kunoichi decise di passare all’attacco. Aveva temporeggiato abbastanza. Cercò di accumulare del Chakra negli arti inferiori, precisamente nella pianta del piede per poter attraversare più facilmente il corso d’acqua. Intanto eseguirebbe i due sigilli richiesti per poter richiamare il chakra Raiton nel palmo della mano. La sua velocità aumenterebbe in modo spropositato. Infatti proprio come un fulmine poggerebbe la mano con il Chidori sulle squame delle grossa bestia. Correrebbe lungo tutto l’addome in modo da ferirlo con un taglio netto e poi saltare verso il suo capo e cercare di colpire anche il suo evocatore. Punterebbe il Chidori verso il petto di Rutja con tutta l’intenzione di ferirlo e non risparmiarsi. Non baderebbe molto alla Testa del Serpente visto che se tutto fosse andato secondo i suoi piani, le sue squame sarebbero state ferite dal suo Jutsu Raiton. Inoltre il rettile e il suo evocatore erano bagnati e l’acqua era un buon conduttore.
    Intanto Jiraigumo, rimasto apparentemente in disparte, lancerebbe una ragnatela in direzione della Kunoichi per poterla afferrare e riportarla sulla sicura riva del fiume indipendentemente dal successo della sua offensiva, desiderava solo portare in salvo la Cartomante da eventuali controffensive.

    CITAZIONE
    Camminare sull'acqua
    Livello: 5
    Il chakra viene costantemente rilasciato da ogni parte del corpo a contatto con l'acqua, in modo da rimanere a galla.
    Consumo: 3 a turno

    Arte del Fulmine: Medio Taglio del Fulmine (Raiton: Chidori)
    Tipo: Ninjutsu
    Variante più potente del piccolo taglio del fulmine, adatta a shinobi avanzati e ben consapevoli dei rischi che questa tecnica può comportare se non si è preparati a sufficienza.
    L'utilizzatore concentra il chakra sulla mano dopo aver compilato alcuni sigilli e genera una sfera del tutto simile al piccolo taglio del fulmine, con l'aggiunta di piccole scariche elettriche che si propagano su di essa. Tale sfera fulminea oltre che arrecare più danni al nemico permette di raggiungerlo più velocemente. Tuttavia i riflessi rimangono invariati, rendendo chi la usa leggermente esposto a un eventuale contrattacco nemico. Se colpisce in pieno è in grado di stordire e di provocare ingenti danni sulla parte colpita.
    [Richiede il Piccolo Taglio del Fulmine in scheda]
    [Con la tecnica attiva la velocità dell'utilizzatore è potenziata di 20]
    [La sfera causa massimo danni gravi sulla parte colpita]
    [La sfera stordisce moderatamente, la vittima non può attaccare per 1 turno]
    [La sfera perfora oggetti dalla resistenza del Legno]
    [La sfera è grande come il palmo della mano]
    [Sigilli: 2]
    Consumo: 40
    Mantenimento: 20 a turno

    Jiraigumo (Ragno Grande)
    CITAZIONE

    E' in grado di scagliare dalla sua bocca ragnatele che possono intrappolare completamente l'avversario, inoltre può avvelenare con un morso l’avversario il quale se colpito dal veleno viene rallentato e di conseguenza i suoi movimenti vengono ridotti. Il ragno è in grado di arrampicarsi su qualsiasi superficie, si muove molto velocemente, inoltre è in grado di fare un'elevata progenie di minuscoli ragni.
    In dimensioni possiamo dire che è grande quanto un cavallo. Non presenta un particolare carattere, ma risulta una evocazione molto utile per un ninja che vuole "bloccare" i movimenti dell'avversario.

    Livello: 6
    Consumo: 40

    CITAZIONE
    STATISTICHE ANIMALE
    LIVELLO 6
    Chakra: 80 Unità
    Forza: 15
    Resistenza: 15
    Velocità: 18
    Agilità: 18
    Precisione: 22
    Riflessi: 22


    TECNICHE
    Ragnatela
    Il ragno lancia una ragnatela abbastanza resistente in direzione del suo avversario. Non sarà semplice liberarsi, quindi può bloccare l'avversario per 1 turno.
    Consumo: 10

    Chakra Jiraigumo: 60-10= 50





    Kee Uchiha Fuyutsuki
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    20
    20
    28+20 (Chidori)= 48
    25
    25
    30

    Post:
    Nessun limite.

    Potenziamenti:
    Bonus: Specializzazione Genjutsu liv.7
    +20 Velocità (Chidori)
    Malus: //

    Armi:
    -
    206/336 (61,5%)
    (-30: Narakumi no Jutsu)
    (-10: Illusione con un dito)
    (-1: Camminare in verticale)
    (-40: Kuchiyose no Jutsu)
    (-1: Camminare in verticale)
    (-5: Telepatia)
    -3: Camminare sull’acqua
    -40: Chidori
    Ferite:
    Lievi:
    Moderate: Contusione alla mascella.
    Gravi:
    Critiche:
    Mortali:

    Stato Fisico:
    -38,5% del chakra ->Leggermente Stanco!:

    -20% del chakra -> Leggermente Stanco
    -40% del chakra -> Stanco
    -60% del chakra -> Molto Stanco
    -80% del chakra -> Esausto
    -100% del chakra -> Morto


    Stato Mentale:
    Calma e Determinata.



    Edited by *Kee; - 11/1/2015, 11:57
     
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    Demone incendiario

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    Il ragno fu scacciato dai dintorni, ma riuscì a evitare la caduta in acqua e quindi la morte. Per fortuna, pensai, ma il professore mi sgridò per questa mia considerazione fugace.

    P: Un nemico non eliminato può tornare ed essere ancor più pericoloso. In questo caso non è un problema, ma spero che quando sarà il momento di fare sul serio lei non si lascerà fuorviare da patetici sentimentalismi immotivati.

    Ancora una volta incassai i rimproveri senza reagire, cosciente che il mio padrone aveva, come sempre, assolutamente ragione. Non era da me fare ragionamenti assurdi del genere, dovevo concentrarmi di più.
    Intanto, la giovane kusana decise di non aspettare oltre e, dopo essersi assicurata che la sua evocazione fosse ancora viva, iniziò ad eseguire una serie di soli due sigilli. Un istante dopo, nella sua mano comparve un Chidori, cosa che mi fece intuire le sue intenzioni. A quanto pare anche lei preferiva il corpo a corpo, quindi la cosa andava a mio vantaggio. Proprio mentre lei partiva, ad una velocità molto alta, diedi un semplice ordine al mio compagno serpente, perché mi desse la possibilità di portare a mio vantaggio la situazione.

    Si inclini e si lasci cadere nel fiume!

    La giovane donna arrivò in pochi secondi a impattare con il grosso ofide, appena dopo che egli diede inizio alle sue operazioni. L'elettricità si diffuse in fretta nella parte inferiore del suo corpo, ma questo non gli impedì di continuare nella sua impresa di affondamento, coadiuvato dalla legge di gravità. Non ci avrebbe messo molto a completare la sua opera, quindi dovevo approfittarne in fretta e, da bravo capitano, abbandonare la nave che stava affondando. Iniziai a correre e percorsi in un attimo il mezzo metro di trampolino di lancio che la testa della mia evocazione mi offriva. Feci un grosso balzo, con l'intento di raggiungere il lato opposto del fiume, distante poco meno di una decina di metri. Se non ci fossero stati impedimenti esterni, avrei raggiunto la riva atterrando senza problemi. Circa tre secondi dopo la mia partenza, la kusana avrebbe completato la propria scalata e sarebbe arrivata in cima, non trovandomi però più al mio posto. Ancora un secondo e la gravità avrebbe fatto in modo che l'opera del povero serpente si tramutasse in un successo. Infatti il grosso animale avrebbe impattato con l'acqua, creando un gigantesco schizzo in alto, che si sarebbe diffuso nei dintorni del fiume, arrivando a bagnare anche me e quindi forse anche il ragno sopravvissuto a prima. Il fiume si sarebbe di lì a poco tinto del sangue della evocazione, ma questo aveva importanza secondaria, visto che contavo di poter raggiungere un grosso vantaggio con la mia mossa. Anche perché tutta quell'acqua avrebbe potuto causare problemi alla donna, visto che ella portava un piccolo fulmine in mano. In ogni caso sarei rimasto sull'attenti, per non venire sorpreso da una eventuale contromossa nemica, ma anche nel caso in cui la giovane rimanesse stordita dal suo stesso jutsu, visto che se ciò accadeva avrei dovuto cercare di soccorrerla.



    Rutja Saijin
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    7
    20
    31
    25+3=28
    28
    23+3=26
    30

    Post:
    5/

    Potenziamenti:
    Specializzazione in sicario di livello 1
    Innata spenta

    Armi:
    -3 kunai in mano destra

    229/300
    (-1: Camminare in verticale)
    (-15: Armatura Raiton Parziale)
    (-15: Alzata della Foglia)
    (-40: Evocazione Serpente Gigante)

    Ferite:
    -Ferita Lieve: Taglio all'indice di una delle mani sinistre. Perdita ematica molto leggera e terminata.

    Stato Fisico:
    Leggermente stanco(76%)

    Stato Mentale:
    Determinato e concentrato.



    Legenda
    P: Professor Madaraki
     
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