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.Saruwatari Kamizurui
v.s.
Drey Farset
Regole:
- L'uccisione dell'avversario non è ammessa. Sono ammesse ferite gravi, anche permanenti.
- E' consentita la resa.
- Ogni scontro sarà valutato da un giudice presente a bordo campo, il quale valuterà in base al modo in cui il combattente ha agito, e non secondo le condizioni fisiche finali.
- Chiunque cerchi di violare anche solo una regola del Torneo, sarà espulso.
- E' ammessa la vittoria a tavolino per assenza o ritardo dell'avversario.
Turni:
Saruwatari Kamizurui
Drey Farset
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8.1 INIZIA IL TORNEO!
-Hey, svegliati novellino. Ho detto svegliati cazzo! Tra venti minuti tocca a te, preparati.-
La stridula voce di una ragazza mi strappò dalle grinfie del sonno. Mi rialzai sul lettino sul quale mi ero adagiato, cercando di fare il punto della situazione. Ci vollero un paio di secondi per ritornare davvero sul mondo reale e ricordarmi del luogo in cui mi trovavo. Ero da un bel po' al Paese del Tè, in attesa di questo giorno e ora finalmente il torneo stava iniziando. Era un occasione unica per me, e l'ultimo mese della mia vita era stato vissuto solo in vista di questo momento.
-Mentre tu dormivi ci hanno comunicato i sorteggi. Come ti chiami?-
La ragazza aveva l'aria enormemente scocciata e isterica, e il suo tono ne risentiva parecchio. Io invece ero ancora un po' intontito e risposi biascicando il mio nome. Osservò rapidamente un foglio e poi mi comunicò il nome del mio avversario.
-Drey Farset. È un mukenin, ex ninja di Kiri, un Jonin. Preparati. Tra dieci minuti ti voglio vedere all'entrata dell'arena.-
Poi, senza aspettare nessun tipo di risposta uscì dalla stanza.
-Merda, subito un jonin... Mi sa che non supererò il primo turno... Però l'importante è non fare brutta figura... Una sconfitta onorevole è tutto quello che cerco...-
Mi sciacquai la faccia in una lavandino e poi uscii. Prima di raggiungere l'ingresso al campo mi tolsi i miei amati occhiali da sole, e li riposi nella tasca del pantalone. Arrivai davanti alla donna, ancora visibilmente nervosa.
-Bene, aspetta qui. Quando senti che lo speaker ti chiama, tu entra. Buona fortuna, ragazzino.-
Senza dare peso al comportamento della ragazza, mi appoggiai al muro, aspettando il mio momento. Finchè una voce pronunciò chiaramente il mio nome.
-Saruwatari Kamizurui è pregato di entrare in campo. Ripeto: Saruwatari Kamizurui è pregato di entrare in campo.-
Con passo lento varcai la soglia dell'arena. Il cuore mi batteva all'impazzata all'idea di esibirmi di fronte ad un pubblico così ampio. Guardai verso gli spalti, erano tantissimi. Questo torneo era ormai una tradizione affermata in quel Paese, e anche una attrazione internazionale. Cercai di nascondere le mie emozioni e, sinceramente penso di esserci riuscito.
-Per il bene del mio villaggio e anche per il mio, non posso fallire... O meglio, non posso fare figure di merda... Vediamo se è davvero così tanta la differenza tra un genin e un jonin!-
Feci un inchino verso l'arbitro e aspettai con impazienza il mio avversario.. -
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Due ore di inseguimento silenzioso, utilizzando di tanto in tanto l'occhio dell'aquila per tenere d'occhio gli spostamenti di Jack, erano decisamente snervanti. Non aveva potuto seguirlo da troppo vicino, altrimenti si sarebbe accorto della sua presenza, anche se non era un ninja sensitivo, ma se si fosse allontanato troppo anche lui ne avrebbe perso le tracce. In genere si teneva a poco meno di cento metri, in modo da poterlo localizzare in poco tempo, ma spesso, soprattutto in zone prive di vegetazione, doveva affidarsi unicamente a ciò che gli veniva indicato dalle aquile che invocava.
Non so dove stia andando, ma non posso certo lasciare che si faccia ammazzare... ha lasciato a pure Koy, figurati se non è qualcosa di pericoloso!
Dopo due ore di marcia finalmente entrarono nel paese del Tè. Solo allora Drey si ricordò di quanto aveva letto su un manifesto non molto tempo prima.
Il torneo autunnale... no... Jack non parteciperebbe mai ad un evento così... no aspetta che dico? Certo che ci parteciperebbe! Bastardo, ci ha lasciato lì per andare a divertirsi!
Una volta arrivato, a Drey non rimase che iscriversi a sua volta. Non voleva certo che quel viaggio fosse stato infruttifero, e poi sperava nell'occasione di confrontarsi con Jack, se non altro per restituirgli il buco alla spalla che gli aveva fatto la prima volta.
Qualche giorno dopo, quando le iscrizioni terminarono, Drey venne chiamato dalla stanza che gli era stata assegnata. La ragazza che entrò doveva pensare di trovarlo a dormire, perché quando lo vide seduto sul letto a fissare la porta sembrò sorpresa. Il ragazzo le sorrise.
Tocca a me? Arrivo subito.
La ragazza si limitò a fare cenno di sì con la testa. Non sapeva che Drey era abituato a sondare l'area intorno a sé, percependo in anticipo chiunque gli si avvicinasse entro un raggio di cinquanta metri. Una piccola precauzione, in modo da non poter essere preso di sorpresa.
Si alzò dal letto e si legò la katana alle spalle, come era abituato a fare. Ovviamente non sapeva niente del suo avversario, quindi nel caso gli potesse servire mise nel porta armi un rotolo bianco.
Chi è il mio primo avversario?
Chiese di colpo alla ragazza, mentre continuava a cercare qualcosa tra i suoi oggetti. La ragazza esitò un attimo, non aspettandosi di essere interpellata, poi rispose:
È un genin, proveniente da Takumi, il suo nome è-
Grazie, non serve altro.
La interruppe Drey. Non voleva sembrare sgarbato, ma in quel momento era impegnato a scegliere le armi da portarsi dietro. La ragazza, tuttavia, sembrò prendersela parecchio per essere stata zittita.
È un genin, quindi non mi servirà chissà cosa. Questo non è uno scontro di forza, c'è un giudice che valuta lo stile e la tecnica di ognuno, quindi non ha senso portarsi dietro troppe cose per fare bella figura.
Lasciò da parte i due rotoli delle armi che aveva con sé, qualche arma di troppo, i tonici, ed uscì dalla stanza, preceduto dalla ragazza ancora imbronciata.
Arrivò all'apertura dell'arena qualche minuto dopo.
Entra quando vieni chiamato.
Gli disse bruscamente la ragazza. Drey capì in quel momento il suo stato emotivo, e cercò di rimediare.
Scusa per prima, se vuoi dopo l'incontro ti offro qualcosa.
Le disse con un mezzo sorriso. La ragazza, però, scomparve dietro l'angolo senza tanti convenevoli.
Drey Farset....
Maledizione... avrei dovuto iscrivermi come Drey Nakamura, così dovrò pure stare attento ai cacciatori di taglie... Ora però pensiamo all'incontro.
Dopo aver sentito il proprio nome, il ragazzo non ascoltò altro, né permise alla propria attenzione di dirigersi ulteriormente altrove. Uscì all'aperto, dove i raggi del sole picchiarono violentemente sopra i suoi occhi, e portandosi una mano sopra di essi cercò di guardarsi attorno, cercando il proprio avversario. Sentiva distintamente due presenze davanti a sé, ma come al solito percepire il chakra avversario non permetteva di distinguere persone mai conosciute prima. Quando la vista si abituò al cambio di luminosità abbassò la mano e si diresse verso i due.
Edited by stefano_mtt - 22/9/2010, 20:48. -
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8.2 ALL'ATTACCO!
Dopo aver fatto un inchino all'arbitro, vidi avvicinarsi un ragazzo. Si fermò a circa due metri da me. Era un po' più basso di me di una decina di centimetri. L'aspetto non era molto intimidatorio e sembrava un ragazzo gentile e affabile. Però a quanto pare non era così, dato che era un mukenin. Ancora una volta sembrava che le mie prime impressioni fossero totalmente errate. Decisi di non dire nulla al mio avversario, per non tradire le mie emozioni. Era la prima volta che affrontavo un nemico di tale portata, dovevo essere estremamente attento.
-Per la prima mossa userò una tattica offensiva collaudata, giusto per capire quanto mi è superiore... Poi dovrò improvvisare...-
Fissai il mio avversario con sguardo falsamente tranquillo. Non sarei resistito molto, ormai aspettavo solo il via dell'arbitro. Che arrivò ben presto, accompagnato da un gesto con la mano.
-Fight!!-
Probabilmente il mio avversario aveva intenzione di concedermi la prima mossa, ma non potevo permettere che ciò non accadesse, quindi attaccai subito. Avevo bisogno di prendere un pochino di tempo, altrimenti sarei stato spazzato via subito.
-Mi servono tempo e informazioni sulla sua abilità... La soluzione migliore sembra questa...-
Concentrai il chakra nella mano destra, mentre con la sinistra stavo prendendo tre kunai dalla mia tasca. Con estrema rapidità colpii il terreno con la mano destra, estraendo nel frattempo la mano sinistra.CITAZIONEPugno di chakra (level 3)
Tipo: Ninjutsu
Concentrando il chakra nel pugno e rilasciandolo al momento dell'impatto si crea un'onda d'urto in grado di distuggere anche la roccia. La potenza dell'attacco aumenta con un rapporto direttamente proporzionale al livello del ninja: partendo da livello 2 si è in grado di distruggere fino ad un metro il terreno davanti a sè (il terreno è usato come paramentro di riferimento per avere un'idea della forza del colpo). Ai livelli successivi la distanza aumenta di due metri a livello.
Consumo: 15
I tre metri di terreno di fronte a me si sarebbero rapidamente frantumati sotto il peso del mio colpo. Secondo i miei calcoli l'avversario avrebbe dovuto evitare ripercussioni scansando l'onda d'urto, e questo con un salto o qualcosa di simili. Almeno era quello che speravo e su cui era basata tutta la mia tattica. A questo punto avrei lanciato i kunai non appena egli avesse abbandonato il suolo, così che avrebbe dovuto difendersi da essi mentre era in volo. Nel caso in cui il mio avversario avesse trovato un modo per evitare la distruzione del terreno senza nessun tipo di balzo, avrei comunque tirato i kunai, perchè non fossero di impedimento alla mia difesa. L'azione sarebbe dovuta essere tutta molto rapida, in ogni caso.
-Questa combo l'ho provata millemila volte in allenamento... Adesso vediamo se funziona con avversari reali!-
Qualunque esito avrebbe avuto la mia offensiva, non avrei potuto minimamente allentare l'attenzione. Il massimo che avrei potuto ottenere era una ferita, non certo risolvere il combattimento. Quindi appena lanciati i kunai, senza attendere altro avrei attivato l'innata, facendo scorrere il chakra nelle bocche sui palmi delle mani.CITAZIONEManipolazione dell'Argilla
ELEMENTO: Terra
Descrizione
Il possessore di questa innata è dotato di due particolari bocche sui palmi delle mani.
Queste bocche possono inghiottire e modellare l'argilla creando diversi animali in grado di muoversi e/o volare.
Con l'utilizzo del chakra il possessore potrà far esplodere i modellini di argilla creando esplosioni anche molto serie.
ATTENZIONE:
Tutte le creazioni fatte di argilla esplosiva possono essere disattivate con una tecnica elettrica dal consumo pari o superiore al consumo della creazione stessa.
1° livello - Minimo Livello 2
- Il ninja può modellare argilla per creare piccoli animali (grandezza massima 1 metro) a costo di 5 unità di chakra ad animale.
- Il ninja con l'utilizzo di chakra può far muovere o volare gli animaletti di argilla per una distanza di fino a 10 metri da se.
- Il ninja può far esplodere ogni creazione con un certo consumo di chakra
Consumo: 5 a turno
Senza indugio alcuno avrei infilato la mano destra nella tasca dell'argilla, mantenendo la mano sinistra in posizione di guardia.
-Su fammi divertire un po'...-
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L'avversario che Drey si trovò davanti era decisamente robusto. Molto più alto di lui e decisamente piazzato, aveva i capelli neri, in perfetta sincronia con i suoi abiti. L'unica cosa che interrompeva quell'oscurità era la sua carnagione pallida, quasi irreale in quel contesto.
Il ragazzo pensava che fosse giusto presentarsi prima dell'incontro, anche se il suo avversario probabilmente conosceva già il suo nome. Evidentemente era l'unico dei tre a pensarla così, dato che l'arbitro dette rapidamente il via alla gara ed il suo avversario partì all'attacco. La prima cosa di cui si accorse Drey fu del piccolo flusso di chakra che il suo avversario stava impiegando. Un attimo dopo vide la mano sinistra che entrava nella tasca a prendere qualcosa. Drey scattò all'indietro e portò la mano destra sull'elsa della katana, preparandosi all'attacco. Non che fosse troppo preoccupato, senza comporre sigilli c'erano ben poche tecniche utilizzabili, di cui ancor meno impiegavano così poco chakra ed erano quindi utilizzabili senza indugi da un genin. Prese quelle misure di difesa immediate pensando che, forse, avrebbe dovuto difendersi da un attacco che non avesse mai visto, per quanto fosse poco il chakra impiegato dall'avversario.
Il pugno del genin si scagliò a terra, provocando la distruzione di tre metri di terreno davanti a lui e rivelando quindi l'infondatezza delle sue preoccupazioni. Drey, che era appena uscito da quell'area, dovette però affrontare anche i tre kunai diretti verso di lui. Con un gesto fulmineo scattò a destra ed estrasse la katana, andando a colpire l'unico kunai la cui traiettoria rischiava ancora di colpirlo nonostante lo spostamento. Colpito il kunai continuò a correre verso destra, in maniera circolare e mantenendosi sempre a circa cinque metri dall'avversario, in modo da arrivare alla sua sinistra.
Come pensavo non è troppo veloce né preciso. Questo attacco però non sembrava portato da un principiante, se fosse stato più veloce forse sarei stato costretto ad una manovra diversa.
In quel momento percepì di nuovo il chakra del suo avversario attivarsi. Istintivamente si preoccupò di una nuova offensiva, ma era chiaro che non poteva essere niente di pericoloso, il chakra impiegato era talmente poco che a malapena riusciva a distinguerlo da quello, fermo nel suo corpo, che percepiva normalmente.
Sta preparando qualcosa, ma io non sono qui solo per difendermi dai suoi attacchi!CITAZIONECannone di pressione(Suito Kaihoudan)
Tipo: Ninjutsu
Si creano delle sfere d'acqua grandi circa 30 cm (circonferenza) dalla bocca che vengono sparate sull'avversario senza provocare gravi danni ma non richiedono sigilli delle mani
Consumo: 20 a sfera
Sparò una sfera verso il busto del ragazzo, mirando più che altro a distrarlo. In quel momento per entrambi era necessario avere più informazioni possibili sull'avversario, e quel minuscolo flusso che aveva percepito non preannunciava niente di buono. Sperava che, distraendosi a causa dell'attacco, il genin si scoprisse quanto bastava per permettergli di capire cosa avrebbe usato, ma non ci sperava più di tanto.
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8.3 TEMPOREGGIARE
-Fight!-
Appena ci fu dato il via partii all'attacco con una combo di pugno di chakra e lancio di kunai. Ma qualcosa andò storto nell'offensiva. Appena concentrai il chakra il nemico iniziò ad allontanarsi. Avrei dovuto aumentare la dose di energia, ma ormai ero partito. Distrussi tre metri di terreno davanti a me, ma purtroppo l'avversario era oltre questa distanza.
-Merda, maledetto bastardo... Devo tirarglieli lo stesso 'sti kunai...-
Così feci, senza curare troppo la qualità del lancio. Drey evitò senza difficoltà l'attacco con un movimento rapido e un colpo di katana. Appena dopo il tiro, misi la mano destra nella tasca dell'argilla, non prima di aver attivato l'innata. Mentre fissavo il mio avversario, notai un attimo in cui il suo volto si illuminò di preoccupazione. Fu un istante, prima che la faccia tornasse tranquilla e sicura di sè, ma fu proprio quell'attimo a farmi capire che non mi avrebbe sottovalutato. E ciò che poteva essere una notizia molto negativa invece mi gasò notevolmente. Ma neanche un secondo dopo le sue guance si gonfiarono. Un attimo dopo da essa uscì una grossa sfera di qualche tipo. Sicuramente non volevo testare sul mio corpo la consistenza di quella strana sfera. Il colpo era veloce e la distanza poca. Alzai leggermente il tallone sinistro, e subito dopo spinsi con la punta dello stesso. Facendo perno sul piede destro, effettuai una veloce rotazione di centottanta gradi su me stesso. La sfera sfrecciò a pochi centimetri da me, sibilando nelle mie orecchie.
-Uu... Non sta facendo ancora sul serio, ma mi ha già messo in notevole difficoltà... Cazzo!-
Mentre stavo evitando il colpo, strappai un pezzo di argilla con la mano destra e la ingurgitai nella stessa. Poi estrassi la mano rapidamente, facendo attenzione a tenerla abbastanza alta di modo che non entri nella traiettoria dell'affondo del nemico, che arrivò in conteporanea con l'uscita della mano. Evitato il contrattacco di Drey, toccava a me. Feci rapidissimamente tre sigilli e feci comparire un ologramma alle mie spalle.CITAZIONETecnica della Moltiplicazione del Corpo (Bunshin no Jutsu)
Tipo: Ninjutsu
Questa tecnica deve essere imparata alla perfezione da ogni ninja diplomatosi all'accademia del villaggio della Foglia. E' la tecnica base che ogni Genin deve conoscere, perchè può essere una via di salvezza. Questa Tecnica crea degli ologrammi, che non possono attaccare e se colpiti scompaiono perchè non hanno massa fisica. Se usata correttamente questa tecnica può creare tantissime copie, confondendo l'avversario e creando una possibile via di fuga o un momento di stallo dove nascondersi ed elaborare una strategia
Consumo: 5 a copia
-Dovrebbe saper riconoscere un semplice bunshin no jutsu da un kage bunshin... Andandogli contro con un semplice ologramma non potrà non sottovalutarmi, vero? Vedremo, tanto mi serve ancora poco tempo, qui è quasi pronto...-
Il clone iniziò a correre a tutta birra verso il ragazzo. Appena la corsa iniziò, girai il mio volto, di modo da avere la situazione sotto controllo. Presi velocemente tre shuriken con la mano destra e un kunai con la sinistra. Appena il clone sarebbe stato a due metri di distanza dall'avversario avrei lanciato i tre shuriken, tenendo la mano destra appena sotto l'ascella sinistra, e cercando di nascondere la mia mossa. La visuale del nemico sarebbe stata anche limitata dal clone. La traiettoria dei proiettili era calcolata di modo da trapassare la copia, e quindi essere visibile solo quando ormai il corpo nemico era abbastanza vicino da rendere difficoltoso non venire colpiti. Seppure con alcune differenze avevo già usato una tattica del genere contro un genin, quindi anche questa era abbastanza collaudata, nella sua semplicità.
-Non mi aspetto di ferirlo sul serio, ma almeno qualche graffio potrei anche riuscire a farglielo... Più che altro devo aspettare di poter sparare il mio unico colpo in canna... È quasi ora...-
Non appena gli shuriken avrebbero trapassato il clone, cercai di riottenere la mia posizione originaria. Con un movimento uguale e opposto feci perno sul piede destro e ruotai di centottanta gradi. Mentre giravo avrei lanciato il kunai con la mano sinistra. Ogni secondo che guadagnavo era un centimetro che mi avvicinava a poter usare la mia unica pallottola. Non importava in che stato arrivassi a sparare, le mie uniche speranze erano legate a quello.
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La sfera d'acqua, come previsto, non colpì il ragazzo. Sfortunatamente, però, non concesse a Drey il tempo necessario a comprendere cosa fosse quel flusso inquietante che avvertiva dal suo avversario. Stava per mettere in atto il suo secondo piano, quando il ragazzo creò una copia che partì all'attacco. Drey stentava a crederci, davvero pensava che fosse qualcosa di minimamente utile? Improvvisamente sentì un profondo sentimento di collera scatenarsi dentro di sé.
Mi sottovaluti così tanto?
Gli gridò con quanto fiato aveva in corpo, prima di piantare a terra la katana e comporre una breve serie di sigilli. Sebbene quella mossa lo avesse reso impaziente di sferrare qualche buon colpo a quell'impertinente, non aveva perso di vista la situazione attuale. Il fatto che quella copia, delle stesse dimensioni enormi del suo avversario, si fosse messa tra lui e l'originale, significava che entrambi non potevano vedere le mosse dell'altro. Sicuramente lui ne avrebbe approfittato per attaccarlo, ed il fatto che non avesse percepito un qualsiasi flusso di chakra voleva dire che l'avrebbe fatto con delle semplici armi. In quel caso, sarebbe bastato poco per vanificare l'attacco.CITAZIONEMuro d'Acqua (Suiton: Suijinheki - Water Type: Water Barrier Wall)
Tipo: Ninjutsu
Si crea un muro d'acqua dalla bocca che protegge dagli attacchi di fuoco, dalle armi da lancio o dagli attacchi di Taijutsu più semplici. Solitamente assume l'aspetto di una barriera che si posiziona intorno al ninja. Dura solo per un attacco, poi bisogna rievocarlo.
Consumo: 20 se in prossimità d'acqua, 25 se non c'é
Un muro d'acqua si eresse davanti a lui. Ovviamente lo scopo non era solamente quello di parare le armi che, come previsto, trafissero la copia e si schiantarono contro il muro, ma anche impedire all'avversario di vedere cosa stesse facendo in quel momento. Drey si era decisamente seccato di stare a guardare il suo avversario che gli sputava addosso tecniche su tecniche, in strategie che gli ricordavano troppo il se stesso di due anni prima, era deciso a porre fine allo scontro il più velocemente possibile. Compose un altro sigillo, con la protezione visiva concessagli dal muro d'acqua.CITAZIONETecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo (Kage Bunshin No Jutsu)
Tipo: Ninjutsu
Tecnica che permette di creare vere e proprie copie dell’utilizzatore. Le copie avranno esattamente le stesse armi e le stesse capacità dell’utilizzatore, ed essendo corpi reali nè il Byakugan nè lo Sharingan potranno capire qual è l’originale. Inoltre le copie possono attaccare ed usare tecniche. Questa tecnica non ha un consumo fisso. Il chakra dell'utilizzatore verrà diviso in parti uguali, quindi se per esempio l'utilizzatore ha 100 di chakra, sia lui che la copia avranno 50. La copia potrà usare questo chakra per le varie tecniche. Nel caso la copia venisse fatta scomparire dall'utilizzatore, il chakra rimastogli ritornerà al ninja. Per far scomparire la copia di propria volontà è necessario farla rimanere immobile per cinque secondi. Inoltre non deve essere in una situazione agitata (per esempio in mezzo ad un combattimento).
Nel caso la copia morisse in battaglia il chakra che aveva verrà perso.
Perchè la copia muoia in seguito ad un attacco deve ricevere un danno moderato/critico.
Consumo: divide il chakra in parti uguali tra l'utilizzatore e le copie
Subito dopo aver creato la copia, Drey si sentì assalito da una insolita stanchezza. Era la prima volta in effetti che usava quella tecnica durante un combattimento, ma non pensava che la suddivisione del chakra comportasse una divisione dell'energia così incisiva. Si costrinse a reagire. Il muro non avrebbe retto in eterno. La sua copia scattò a destra, Drey a sinistra. L'acqua cadde pesantemente al suolo un istante dopo. Gli dispiaceva lasciare la katana piantata lì a terra, ma per quello che aveva in mente non poteva portarsela dietro. Entrambi corsero verso l'avversario, dai due lati opposti. Durante la corsa la copia attivò un'ultima tecnica, componendo una rapida serie di sigilli.CITAZIONESpada d'acqua (Hidden Falls Style: Sword of water)
Tipo: Ninjutsu
Tecnica di elemento acqua. Il ninja convergendo il chakra nel palmo della mano, crea una potente ed affilata spada d'acqua, stranamente assai resistente e solida, nonostante possa sembrare completamente liquida.
Consumo: 10 ( se ne possono creare anche due:
Consumo: 20)
Mantenimento: 5 a spada
La spada d'acqua comparve nella sua mano destra.
Ovviamente, in un attacco con un clone era fondamentale non far capire chi fosse l'originale, altrimenti sarebbe stato tutto totalmente inutile. Era a questo che serviva il muro d'acqua, oltre che per parare le armi avversarie. Attivare una tecnica durante un attacco con un clone era un errore che pregiudicava tutta la strategia, un'azione talmente grave che, da parte di un jonin, avrebbe rasentato il ridicolo. Tutta la strategia, però, si basava sulla flebile teoria che il genin non conoscesse la tecnica della moltiplicazione superiore. Di sicuro non era in grado di utilizzarla, ma che ne fosse a conoscenza, in fondo, non era impossibile. In caso contrario, però, come avrebbe reagito a quella mossa?
La copia avrebbe tentato un colpo di spada, da destra verso sinistra, diretto al busto del ragazzo, con l'intento di spingerlo verso l'originale, che in quell'istante avrebbe tentato un nudo pugno contro il suo volto, un pugno in cui avrebbe riversato tutta la sua rabbia verso quel ragazzo.
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8.4 LA DIFESA È IL MIGIOR ATTACCO
-Mi sottovaluti così tanto?-
L'attacco lanciato con la copia aveva riscontrato effetti psicologici opposti a quelli che avrei voluto. Infatti, invece di sottovalutarmi e concedermi un po' di aperture, il mio nemico si offese terribilmente, urlando la propria rabbia. Decisi di continuare lo stesso nell'offensiva lanciando gli shuriken. Chissà che il mio avversario non fosse simile a me, che quando mi incazzo perdo l'uso della ragione. Anche se non ci speravo più di tanto. E difatti queste mie vane supposizioni furono rapidamente smentite. Quando la copia fu squarciata dall'arrivo dei proiettili, lo scenario che apparve davanti ai miei occhi mi fece capire che l'ora dei giochetti era finita. Un grosso muro d'acqua era già pronto prima dell'arrivo dei miei colpi, che quindi si sarebbero rivelati inutili. Lanciai l'ukltimo kunai, senza neanche mirare, per liberarmi la mano sinistra.
-Merda, un Suiton senza acqua nei dintorni... Non finirò mai di stupirmi della forza dei jonin... Ma ora ho guadagnato abbastanza tempo... Le mie opere sono complete!-
Proprio mentre gli shuriken si infrangevano sulla barriera acquatica, io portai la mia mano destra dietro la schiena. La bocca sul palmo si aprì e lasciò uscire le mie armi, su cui era basata tutta la mia tattica.CITAZIONERagni D'Argilla
Tipo: HiJutsu
La Tecnica consiste nel creare piccoli ragni d’argilla. Essi, una volta creati, eseguiranno gli ordini del proprio padrone. Questi ragni, anche se fatti di argilla, conservano le loro caratteristiche naturali, quindi essi hanno la capacità di arrampicarsi su muri o oggetti simili. La potenza dell’esplosione è in grado di causare danni medi.
Un ragno è in grado di percorrere trenta metri in un turno, e può rimanere intatto per cinque turni dopo che è stato rilasciato, può continuare a mantenere la sua forma se viene nuovamente a contatto con il possessore dell’innata che dovrà spendere una quantità di chakra per riattivarlo.
Consumo: 5 per ogni Ragno
Consumo d'esplosione: 5
Massimo Ragni Generabili:
Livello I: 5
Livello II: 8
Livello III: 10
Livello IV: 15CITAZIONEPasseri D'Argilla
Tipo: HiJutsu
La Tecnica consiste nel creare piccoli passerotti d’argilla. Essi, una volta creati, eseguiranno gli ordini del proprio padrone. Questi uccelli anche se fatti di argilla conservano le loro caratteristiche naturali, quindi essi hanno la capacità di volare utilizzando le correnti d’aria proprio come fanno i veri passeri. La direzione di questi esseri però e quasi sempre legata al vento. La potenza dell’esplosione è in grado di causare un danno medio.
Un Passero è in grado di percorrere sessanta metri in un turno e può rimanere intatto per cinque turni dopo che è stato rilasciato. Può continuare a mantenere la sua forma se viene nuovamente a contatto con il possessore dell’innata che dovrà spendere una quantità di chakra per riattivarlo.
Consumo: 5
Consumo d'esplosione: 5
Massimo Passeri Generabili:
Livello I: 2,
Livello II: 4
Livello III: 5
Livello IV: 6
Generai due ragni e due passeri. Non sapevo quanto fosse conosciuto il mio potere in giro, e quindi ignoravo se il mio avversario fosse consapevole delle proprietà esplosive dei miei modellini. Quindi era di vitale importanza mantenerle nascoste fino all'ultimo. I ragni lasciarono la mano per arrampicarsi sulla mia schiena, mentre i passeri con un saltello discesero a terra, atterrando placidamente grazie al sapiente uso delle ali. I due aracnidi di argilla, apena abbandorano il mio arto destro iniziarono a discendere lungo la spina dorsale, per poi dirigersi verso la gamba sinistra, cercando di allontanarsi dal mio corpo. Anche se sotto il mio comando, restavano comunque pericolosi esplosivi, era meglio non averli addosso. Tutto il processo avrebbe impiegato pochi secondi, ma nel frattempo la situazione si era evoluta. Non appena i quattro modellini avevano visto la luce del giorno dietro alla mia schiena, il muro d'acqua si diradò e da esso ne uscirono due Drey Farset.
-Cazzo! Allora ti sei deciso a passare all'attacco! Pensavo volessi prendermi per stanchezza... Comunque quella non credo sia un semplice bunshin... Sembra piuttosto un Mizu Bunshin no jutsu tipo quello che ha usato quel bastardo nel Paese dei Fagioli Rossi... Forse è per quello che usato quella tecnica difensiva...-
Appena fuori dal muro di acqua, i due ninja partirono all'attacco, uno da un lato, uno dall'altro. Una classica manovra a tenaglia. Classica, ma tremendamente efficace. Mi misi in posizione di guardia, con le mani quasi giunte, pronte ad eseguire una tecnica. L'avversario di destra fece alcuni sigilli e poi concentrando il chakra, fece comparire nella sua mano una spada d'acqua. Anche lo shinobi di Kiri, contro cui avevo combattuto poco tempo addietro, aveva usato quella tecnica, e proprio grazie a quell'esperienza sapevo quanto pericolosa fosse quella lama. Inaspettatamente quell'incontro si stava rivelando importante per l'andamento del mio torneo. Appena vidi quella tecnica capii come fosse impensabile anche solo l'idea di fronteggiare quell'offensiva.
-Devo andarmene di qui... E conosco solo un modo per farlo... Inoltre chissà che non riesca a volgere la situazione a mio vantaggio...-
Iniziavo a sentire la stanchezza, ma a giudicare dalla sua corsa, era il mio nemico ad essere più provato. Unii definitivamente le mani e iniziai a compiere sigilli, per l'esattezza quattro. Il primo non fu altro che un posizionamento inutile, volto solo a confondere il nemico sulle mie reali intenzioni. La tecnica che stavo per usare era talmente conosciuta, che se non avessi usato quello stratagemma, il mio nemico l'avrebbe sicuramente identificata. Il Drey di destra stava avanzando velocemente, brandendo la sua spada, e quando fu abbastanza vicino iniziò un affondo verso il mio busto. L'altra copia invece continuava a correre a mani nude, ma anch'essa era ormai a distanza ravvicinata. Però, purtroppo per loro, la mia tecnica era ormai completata, e non riuscirono a colpirmi.CITAZIONETecnica della Sostituzione (Kawarimi no Jutsu)
Tipo: Ninjutsu
E' una tecnica che permette di scambiarsi di posto con un oggetto o un essere vivente. Lo scambio non funziona su creature evocate, ninja di pari livello o superiore o su corpi troppo grandi. La tecnica non funziona se fra l'utilizzatore e il corpo da scambiare esistono degli ostacoli fisici. Il raggio massimo di azione della tecnica è di 10 metri. Può essere utilizzata solo una volta negli scontri di arena e una volta al giorno in missioni o quest.
Consumo: 5
Scomparvi immediatamente, e al mio posto non apparve un oggetto a caso, bensì qualcosa di ben noto al caro Drey: la sua katana. E così io mi ritrovai nella sua postazione, a circa quattro metri dai due avversari. Un singolo sigillo e diedi il comando di esplosione.
-Katsu...-
Le mie piccole creature si trovavano a pochi centimetri dalla spada abbandonata per terra. Erano una vicino all'altra, e le loro esplosioni si nutrirono a vicenda, fino ad unirsi in un unica grossa deflagrazione. Un botto del genere poteva benissimo risultare fatale, ma date le abilità del mio nemico, non mi preoccupavo di avergli fatto troppo male, ma bensì troppo poco.
-Mi sono giocato gran parte delle mie carte con questo, speriamo in bene...-
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Il primo campanello d'allarme che lo mise in guardia, fu l'incremento del chakra consumato dall'avversario, che per un attimo parve potenziarsi, fino a quadruplicarsi. Durò poco, qualche secondo al massimo, ma Drey sapeva che sicuramente non era stato buttato via, e quando arrivò più vicino al ragazzo ne ebbe conferma.
quando vide i ragni e gli uccelli d'argilla non ricordò subito. Era passato più di un anno, e non era stato neanche un vero e proprio combattimento contro di lui. Quando capì cosa aveva davanti, però, comprese il pericolo contro il quale si stava lanciando. Improvvisamente si ricordò il nome del ragazzo, che somigliava più ad un corvo che ad un uomo.
Raku Okami!
Pensava di aver dimenticato quel nome. Dopotutto non l'aveva visto che una volta, nella Valle della Fine. Invece, a quanto pare, il ricordo di quegli animali esplosivi non era così facile da dimenticare, soprattutto perché quello non era stato uno scontro normale.
Una volta capito il pericolo, c'era ormai poco da fare. Il suo avversario aveva già iniziato a comporre sigilli, e Drey non impiegò troppo tempo a capire cosa avesse in mente; che usasse la sostituzione od altre tecniche, il fine poteva essere solo uno.
Bastardo, vuoi fuggire e farmi esplodere come un idiota! Figurati se te lo lascio fare!
In un frangente simile tuttavia non aveva abbastanza tempo per preparare una vera e propria contro offensiva, non in quel momento. Fece gesto alla copia di allontanarsi il più possibile e compose a sua volta i sigilli per la sostituzione.CITAZIONETecnica della Sostituzione (Kawarimi no Jutsu)
Tipo: Ninjutsu
E' una tecnica che permette di scambiarsi di posto con un oggetto o un essere vivente. Lo scambio non funziona su creature evocate, ninja di pari livello o superiore o su corpi troppo grandi. La tecnica non funziona se fra l'utilizzatore e il corpo da scambiare esistono degli ostacoli fisici. Il raggio massimo di azione della tecnica è di 10 metri. Può essere utilizzata solo una volta negli scontri di arena e una volta al giorno in missioni o quest.
Consumo: 5
La sua katana era già stata usata dal suo avversario, quindi usò una delle armi che il suo avversario gli aveva gettato contro, e che adesso giacevano dove prima si trovava il muro d'acqua. Di fatto, si ritrovò a pochi metri dal genin, e poté godersi lo spettacolo dell'esplosione da una distanza abbastanza elevata da non subire danni.
Era bello potente.
Commentò, senza particolare espressione nella voce, guardando il suo avversario negli occhi. Era a circa tre metri da lui, sarebbe bastato uno scatto da parte di entrambi per essere addosso all'altro.
Che nostalgia... era più di un anno che non vedevo la tecnica dell'argilla esplosiva. Sei stato sfortunato, se non l'avessi conosciuta probabilmente non ne sarei uscito illeso. Era quella la tua ultima carta?
Continuò a fissarlo, attento ad ogni suo minimo movimento. In quel momento era importante prendere tempo, se possibile. Conoscere la tecnica d'attacco principale dell'avversario era un bel vantaggio, ed in quel momento percepiva chiaramente che il suo chakra era praticamente dimezzato rispetto a quando era iniziato lo scontro. Tuttavia, anche lui non se la passava troppo bene.
Pochi secondi prima...
La copia, vedendo il gesto dell'originale, eseguì l'ordine immediatamente. Rilasciò la spada d'acqua, ed al suo posto attivò in un attimo il genjutsu con la quale, in passato, era riuscito a sottrarsi a Zabuza, ed indietreggiò di scatto.CITAZIONEDissolvenza infuocata
Tipo: Genjutsu
Genjutsu utile a sfuggire alla vista del nemico: gli avversari vedranno l'utilizzatore scomparire gradualmente da un fuoco comparso ai suoi piedi senza che esso abbia composto alcun sigillo. Durante il genjutsu la vera posizione dell'utilizzatore non sarà visibile a chi lo subisce, ovvero chiunque lo stia guardando nel momento dell'attivazione.
Consumo: 50
Una volta attivata l'illusione si allontanò bruscamente, ed un attimo dopo i quattro piccoli animaletti esplosero, non così lontani da lasciarlo illeso. L'onda d'urto lo scaraventò abbastanza lontano, ma se non altro in quel momento la sua posizione non era visibile, grazie al genjutsu, che a sua volta era stato ricoperto dal polverone creatosi. Se era riuscito ad avere il giusto tempismo sarebbe semplicemente scomparso alla vista, investito dall'esplosione. Si era ferito in maniera non troppo grave alle braccia, con le quali aveva cercato di farsi scudo. Una ferita sul braccio destro, in particolare, sanguinava un po'. Si rese conto che, in quel momento, il suo continuare ad esistere era legato ad un filo, quindi decise di non avventurarsi in offensive improvvisate e corse verso il cratere formatosi dopo l'esplosione, rifugiandosi lì prima che il polverone ed il genjutsu avessero termine, rivelando la sua posizione. Lì, cercando di calmarsi e di capire se fosse stato scoperto, cercò di elaborare una nuova strategia, per quanto glielo permettessero l'agitazione e la stanchezza.SPOILER (click to view)per la sostituzione non sono cinque i sigilli?. -
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8.5 TIENI DURO!
-Katsu...-
Dopo essermi sostituito alla katana del nemico avevo fatto esplodere le mie creazioni, in un botto di dimensioni non indifferenti. Vidi chiaramente il Drey a destra scomparire tra delle fiamme prima dell'esplosione, ma non riuscii a darmene una spiegazione, nè intendevo farlo, vista la criticità del momento. Infatti anche l'altro nemico era scomparso poco prima dell'esplosione, e al suo posto era comparso un kunai. L'attacco era fallito, perciò non persi neanche un secondo e ripartii nella preparazione delle prossime creazioni. Dovevo approfittare del clamore provocato dalla deflagrazione per approntare i miei prossimi attacchi. Misi la mano destra nella tasca dell'argilla, convinto che il nemico non mi potesse vedere, ma fui smentito subito.
-Era bello potente.-
Mi girai verso la voce e vidi il mio avversario a pochi metri da me, illeso. Neanche un graffio sui suoi vestiti, aveva annullato totalemente il mio attacco.
-Che nostalgia... era più di un anno che non vedevo la tecnica dell'argilla esplosiva. Sei stato sfortunato, se non l'avessi conosciuta probabilmente non ne sarei uscito illeso. Era quella la tua ultima carta?-
La stanchezza iniziava a farsi sentire pesantemente, ma sapevo di aver già fatto almeno il minimo. Dovevo ancora dimostrare di possedere del talento, di quello puro. Quindi per nessun motivo al mondo avrei mollato la presa.
-Cazzo, non è andata per niente come volevo... Poco male, niente è ancora deciso... Sono bello stanco, ma anche lui non sembra freschissimo... Ragioniamo un attimo con calma... La prigione della roccia non ha senso, mi fotterebbe tutto il chakra e al 90% un Jonin conoscerà un Taijutsu forte o un Raiton... Di attacchi a lungo raggio ho solo le armi, che sono inutili... L'unica è attaccargli un ragno e farlo esplodere ma è iper-rischioso... Inoltre ho bisogno di un po' di tempo... Merda, merda... Devo di nuovo prendere tempo... Non sono ancora finito...-
Estrassi velocemente la mano destra dalla tasca dell'argilla, dopo aver strappato un pezzo di materiale, che ingoiai nella mano e mi misi in posizione di guardia. Ma prima di passare all'azione decisi di lanciare un attacco verbale.
-Piuttosto che delle mie carte dovresti preoccuparti delle tue. Non hai fatto altro che evitare i miei attacchi e sembri già stanco. E tu saresti un jonin? Non è che sei un raccomandato del cazzo?-
Non era certo una fine provocazione, ma questo mi permetteva la mia attuale abilità oratoria. Non so quanto avrebbe fatto effetto su questo nemico, ma dovevo abituarmi a migliorare anche da quel punto di vista. Avevo già provato sulla mia pelle quanto il nervosismo potesse far perdere la visione d'insieme e dovevo provare a riuscire ad incidere sui sentimenti del nemico. Non osservai neanche la reazione dell'avversario, ma partii subito con la mossa seguente. Iniziai a compiere una serie di piccoli saltelli all'indietro, di modo da allontanarmi dall'avversario. Nel frattempo feci i pochi sigilli necesssari e completai la mia tecnica.CITAZIONEClone di terra
Tipo: Ninjutsu
Utilizzando la terra nei paraggi si crea un clone fatto di terra. Il clone ha una consistenza fisica e può quindi attaccare l'avversario, ma non avendo chakra non può eseguire nessuna tecnica. Quando riceve una ferita moderata la copia ritrorna ad essere terra (le ferite leggere le può subire senza morire). Per poter essere utilizzata questa tecnica necessita di terra nei paraggi.
Consumo: 10
Nel momento preciso in cui rilasciai la tecnica, mi fermai. Era passato poco più di un secondo ed avevo percorso circa mezzo metro. Ed è proprio in quella che prima era la mia posizione che le copie vennero fuori. Erano due, una a fianco dell'altra, distanziate di mezzo metro. In questo modo il mio avversario poteva vedere quello che facevo, ma allo stesso tempo io potevo osservare le sue reazioni. Appena i cloni furono creati con successo, misi velocemente le mani in tasca. Ne tirai fuori un kunai con la destra, mentre con la mancina presi tre shuriken. Lanciai repentinamente il trio di armi, mirando al petto e ai due fianchi. Appena mezzo secondo dopo feci con il braccio destro il movimento tipico che precede il lancio del kunai, ma questa volta si trattò di una piccola finta, in quanto non lasciai partire il pugnale, trattenendolo per l'anello, per poi impugnarlo. In posizione di guardia, aspettai la risposta dell'avversario. Avevo il fiatone e sentivo dolore in gran parte delle fibre del mio corpo, e contavo soltanto sulla mia forza mentale per concludere il combattimento.
-Manca poco ormai... Devo tenere duro...-SPOILER (click to view)Hai ragione tu. Sorry!! Non devo modificare, vero?. -
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In qualche modo Drey riuscì a guadagnare qualche secondo, giusto il tempo che l'avversario usò per rispondere alla sua domanda. In modo alquanto provocativo e fastidioso, ma almeno aveva sprecato qualche secondo.
-Piuttosto che delle mie carte dovresti preoccuparti delle tue. Non hai fatto altro che evitare i miei attacchi e sembri già stanco. E tu saresti un jonin? Non è che sei un raccomandato del cazzo?-
Drey si sforzò di non arrabbiarsi troppo con quel ragazzo così irriverente, dopotutto sarebbe stato fare il suo gioco, non voleva dargli quella soddisfazione.
Piccolo sfrontato... non dovresti pensare a te, che sembri mezzo morto senza essere riuscito a farmi un graffio?
Gli rispose con una vena di acidità nella voce. Inutile, perché un attimo dopo il ragazzo scappò all'indietro ed attivò un'altra tecnica. Drey si mise in guardia appena avvertì l'aumentare del flusso di chakra che fuoriusciva dall'avversario, ma dovette constatare che fu alquanto inutile. Davanti a lui, ergendosi dal terreno, vennero a formarsi due cloni di terra. Pessima mossa.
Cloni di terra, usati per impedirmi la visuale...
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La copia, che ancora non era riuscita a farsi venire in mente qualcosa di intelligente da fare, sentì ciò che disse il Drey originale riguardo la tecnica appena usata dal loro avversario. Gli ci vollero altri due secondi per capire cosa avrebbe dovuto fare in quelle condizioni, anzi, cosa gli stava venendo chiesto di fare. Drey sapeva che, alla distruzione di una copia, la memoria impressa in quest'ultima dal momento della nascita a quella della distruzione tornano all'originale. Se questo non era avvenuto, significava che la copia era ancora viva, e se non si faceva vedere era per avere un vantaggio strategico sull'avversario. Non era così stupido da parlare a caso, durante un incontro, quindi dicendo ad alta voce la tecnica dell'avversario, l'obiettivo poteva essere uno solo.
Raccolse con una mano un po' del sangue che gli gocciolava dal braccio ferito, compose rapido qualche sigillo, e subito dopo poggiò la mano a terra, davanti a sé. Un attimo dopo aver attivato quest'ultima tecnica scomparve, rilasciando istantaneamente la sua memoria all'originale, sacrificando così il poco chakra che aveva ancora in corpo.CITAZIONESehar - Aquila Gigante
Sehar è un'aquila dal manto argentato capace di trasportare una persona sul suo dorso,ha una apertura alare di 700cm e con i suoi urli può stordire una persona a distanza di venti metri dal suo becco.Viene usata per muoversi velocemente in aria e molto liberamente, possiede delle zampe che gli permettono di aggrapparsi su molte superfici e di spezzare con facilità corazze di ferro o accaio. Vede in qualsiasi condizioni, è immune ai genjutsu avversari di livello C, ha una probabilità del 50% di resistere ai genjutsu avversari di livello B e può svegliare una persona da un'illusione solo con il contatto fisico. Ha la capacità di scagliare decine di piume verso l'avversario usandole come spilli.
Livello: 6
Consumo: 40
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Drey aveva dovuto indietreggiare parecchio e rapidamente, in vista dell'arrivo di altre armi lanciate da quel genin. Quando le armi lo avevano praticamente raggiunto saltò in alto al massimo delle sue capacità, che considerando la stanchezza del momento non era molto, ma fu sufficiente ad evitare di finire colpito. Quando raggiunse l'apice del salto, improvvisamente una serie di ricordi non suoi lo raggiunsero. Come immaginava, la copia era ancora viva e cosciente. Non solo, era anche riuscita a trovare la mossa più intelligente da fare in quel frangente. Drey fu decisamente sollevato nel constatarlo, perché senza quella mossa le sue prospettive di contrattacco si riducevano notevolmente.
L'aquila, comparsa improvvisamente da una nube di fumo creatasi nel cratere, spiccò il volo e prese Drey sul suo dorso. Evocare un'aquila, in quella situazione, era la cosa migliore che potesse fare la sua copia, una volta venuti a sapere dell'elemento portante del loro avversario. Rimanere a terra sapendo che lui era in grado di manipolarla sicuramente non era una buona idea. Inoltre, da lì sopra, avrebbe potuto attaccarlo senza che qualche altra copia gli bloccasse la visuale.
Dal fatto che sfrutti sempre la solita mossa, deduco che hai dato quello che potevi.
Gli disse non appena salì sul dorso dell'aquila.
Mi dispiace un po', ma se più di così non puoi dare... inizio a fare un pochino sul serio.
Compose in pochi attimi i sigilli necessari all'attivazione di una tecnica, e subito dopo convogliò il chakra in direzione del genin.CITAZIONEIllusione dei corvi (Karasu Bunshin no Jutsu)
Tipo: Genjutsu
Illusione in più punti: prima fa cadere l'avversario in uno stato confusionale, dal quale, dopo essersi ripreso, vedrà i suoi eventuali compagni a terra. Appena i compagni, a patto che ne abbia, si rialzano, si trasformeranno in copie dell'utilizzatore del Genjutsu. Se l'avversario proverà a colpire l'utilizzatore od una delle eventuali copie queste si trasformeranno in corvi che attaccheranno il ninja. Durante il genjutsu non si potrà attaccare l'avversario, ma si potranno usare altri genjutsu su di lui approfittando dell'illusione in cui si trova già. Anche se nell'illusione l'avversario penserà di muoversi, in realtà rimarrà nella stessa posizione di quando ha subito il genjutsu. Questa tecnica può colpire un solo avversario per volta. Durante l'utilizzo della tecnica non ci si può muovere dalla propria postazione.
Consumo: 20 a turno
Se fosse riuscito ad attivare la tecnica, per il suo avversario sarebbe rimasto poco da fare; Drey non poteva più muoversi dalla sua posizione, sopra l'aquila, ma nel mondo illusorio avrebbe potuto fare quello che voleva.
Nel mondo in cui si sarebbe trovato il genin, l'aquila sarebbe scesa lentamente, mentre le copia giacevano a terra. Drey sarebbe sceso dal dorso dell'aquila, ed avrebbe guardato il suo avversario con uno sguardo che lasciava poco spazio all'immaginazione sulle sue intenzioni.
Usare la solita strategia due volte di seguito non è una mossa così furba, e se dovevi mostrarmi delle copie di terra solo per farlo... bhè, avresti fatto prima a gridarmi che il tuo elemento primario è il Doton, mi avresti risparmiato un po' di tempo, ed ora non ti ritroveresti in un tre contro uno. Guarda, anche quelle diventano mie.
Gli avrebbe detto, indicando poi le tre copie che, una volta rialzate, sarebbero diventate copia di Drey.
Se ti arrenderai docilmente eviterò di provocarti ferite troppo gravi.SPOILER (click to view)per me non cambia nulla XD. -
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8.6 GAMBLE
-Piuttosto che delle mie carte dovresti preoccuparti delle tue. Non hai fatto altro che evitare i miei attacchi e sembri già stanco. E tu saresti un jonin? Non è che sei un raccomandato del cazzo?-
L'avversario non si scompose, logico per un Jonin, abituato a reprimere le emozioni in battaglia.
-Piccolo sfrontato... non dovresti pensare a te, che sembri mezzo morto senza essere riuscito a farmi un graffio?-
La sua risposta secca e acida mi strappò un sorriso. In fondo aveva anche ragione, la mia prestazione non era considerabile positiva più di tanto. Però questo non cambiò le mie intenzioni e quello che stavo per fare. Creai due cloni di terra e poi lanciai tre shuriken nello spazio fra loro.
-Cloni di terra, usati per impedirmi la visuale...-
Mentre le copie si formavano il mio avversario commentò così la mia azione. Aveva chiaramente capito male la mia tattica. E questo poteva essere un vantaggio, ma non si dimostrò tale. Dopo aver evitato gli shuriken, non senza difficoltà, si preparò al contrattacco. Dalla nebbia polverosa alla mia sinistra comparve imoprovvisamente un volatile. Sembrava un'aquila reale o qualcosa di simile. Drey saltò subito in groppa a quell'uccello.
-Ma da dove cazz... Merda, se la mette sul combattimento dalla distanza mi troverò nella merda! Devo tirarlo giù in qualche modo... Intanto è meglio che le copie prendano una posizione un po' più utile.-
I due cloni iniziarono a correre in diagonale per un paio di metri. La mia intenzione era quello di creare un triangolo, includendo il mio nelico in mezzo, di modo da poter attuare una specie di manovra diversiva a tenaglia, per aprirmi una qualche minima apertura. Questo ovviamente sempre che riuscissi a far scendere il mio avversario dalla sua postazione elevata.
-Dal fatto che sfrutti sempre la solita mossa, deduco che hai dato quello che potevi.
Mi dispiace un po', ma se più di così non puoi dare... inizio a fare un pochino sul serio.-
Sorrisi nuovamente. Quelle parole mi avevano stranamente eccitato. Non avevo mai trovato particolare soddisfazione nei combattimenti, prima di allora. Questo avversario, irraggiungibile nella sua forza, aveva risvegliato il mio agonismo latente.
-È molto meglio perdere, piuttosto che vincere contro un nemico che non fa sul serio... È meno umiliante...-
Parlando speravo di prendere un po' di tempo, mentre utilizzavo la mia innata e spostavo i cloni di terra. Però invece Drey si era proprio deciso a fare sul serio, e aveva iniziato a fare alcuni sigilli. Mi aspettavo un qualche ninjutsu Suiton di alto livello, perciò mantenni lo sguardo fisso sull'avversario e alzai il livello di attenzione al massimo. Mi stavo giocando tutto il mio torneo in quella difesa. Ma quando la tecnica fu completata, tutte le mie precauzioni si rivlearono totalmente inutili. Improvvisamente la mia vista si offuscò e la testa mi iniziò a girare a gran velocità. Quando riacquistai la vista, il mondo continuò a muoversi per qualche secondo, come durante una sbronza.
-Ma che ca...-
Il mio avversario era ancora lì, calmo e impassibile a cavalcioni sull'aquila. Per terra c'erano le mie due copie, stese, ma ancora nella loro forma.
-Usare la solita strategia due volte di seguito non è una mossa così furba, e se dovevi mostrarmi delle copie di terra solo per farlo... bhè, avresti fatto prima a gridarmi che il tuo elemento primario è il Doton, mi avresti risparmiato un po' di tempo, ed ora non ti ritroveresti in un tre contro uno. Guarda, anche quelle diventano mie.-
Scese dall'aquila e poi mi indicò i due cloni, che si rialzarono diventando copie dello stesso Drey. Il suo sguardo era terribilmente minaccioso. Vedendolo per la prima volta non avrei mai immaginato che il volto di quel ragazzo potesse diventare così pauroso. La tensione era palpabile ed ero sull'orlo di perdere la calma, soprattutto a causa del discorso di prima, al quale mi presi la briga di rispondere in fretta, nervosamente.
-Ancora con questa storia?! Guarda che se sei cecato non è colpa mia... Con tutto lo spazio che ti ho lasciato tra le due copie... E comunque parlando di elementi primari, sei tu quello che mi ha mostrato il suo Suiton molto tempo fa... Invece riguardo a quei due...-
Non sapevo decisamente cosa dire. Ero abbastanza confuso. Quindi rimasi un paio di secondi a riflettere.
-Come cazzo è possibile?! Conosce una tecnica che può rubarmi le tecniche?! No, non è possibile, anche se è un Jonin una tecnica del genere non può esistere... Merda, merda! E poi quel cazzo di uccello da dove se ne esce?! Merda, non mi torna nulla! E poi scusa come mi ha colpito prima?! Merda, merda, una abilità innata di qualche tipo assurdo? Un ninjutsu non elementare di tipo psichico? Un genjutsu!! Certo, perchè non ci ho pensato prima? Questo spiegherebbe tutto!! Devo ricordarmi cosa mi avevano insegnato sulle illusioni... Allora, qualunque movimento io faccia è inutile, e per rompere la tecnica posso ferirmi, per esempio sul labbro... Proviamo così...-
Con la lingua guidai il mio labbro superiore verso il canino destro, e poi esercitai un po' di pressione. Iniziò subito a scorrere un po' di sangue e sentii un leggero dolore, ma la realtà non cambiò. Questo ovviamente mi sconvolse notevolmente, dato che sembrava smentire la mia teoria. Forse il mio avversario percepì il mio stato mentale, perchè cercò di aumentare la pressione incalzandomi.
-Se ti arrenderai docilmente eviterò di provocarti ferite troppo gravi.-
Questa frase avrebbe potuto pesare come un macigno, per qualunque novellino, ma non per me. Spesso le parole vengono scelte senza pensarci, quasi a caso, ma a volte esse hanno un peso specifico devastante. Se mi avesse invitato alla sconfitta, o qualcosa del genere, probabilmente avrei anche accettato sul momento. Ma non mi sarei mai arreso, era una questione di principio. Lo avevo deciso molto tempo addietro e non avrei tradito questa mia convinzione. Nè ora nè mai.
-Ok, ok, calma... C'è ancora una possibilità che non avevo calcolato... Se fossi stato colpito davvero da un genjutsu, ma di uno di quelli potenti, allora non sarebbe bastato ferirmi... Questo è decisamente plausibile... Potrebbe averla completata subito dopo l'esplosione, mentre parlavamo... Inoltre tecniche di così alto livello richiedono una concetrazione molto alta, infatti mi avevano spiegato che molte tecniche illusorie ti impongono di stare fermo... Se fossi così sarebbe anche logico che il mio avversario mi spingesse alla resa... Insomma, è un po' una forzatura, ma è l'unica spiegazione a tutto... Almeno, l'unica che riesco a trovare...-
Dopo essermi preso un paio di secondi per riflettere e arrivare a quella conclusione, risposi. Non avevo scelta se non affidare tutto a quella mia lettura. E bluffare. Un respiro profondo e iniziai a fingere calma e sicurezza, modellando un fastidioso sorrisetto sul mio volto.
-Hai capito male, tipo... Io non mi arrenderò mai, se non con un coltello alla gola. E poi se credi che non sappia riconoscere neanche un banale genjutsu, caschi male... Probabilmente adesso da fuori ci vedranno fermi l'uno davanti all'altro da un bel po'... Stoppa questa buffonata e vediamo di finirla sul serio!-
Era una scommessa, un'azzardo. I miei calcoli non tenevano conto di molti fattori ed erano anche limitati dalla tensione e dalla fretta, perciò non erano per niente attendibili. Ma questa situazione aveva moltiplicato esponenzialmente l'adrenalina in circolo nel mio corpo, e con essa l'eccitazione. Mi sentivo come un bambino davanti al suo giocattolo preferito. Solo che quel giocattolo avrebbe potuto uccidermi facilmente.
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Drey si divertì molto ascoltando il genin che cercava di difendersi, almeno verbalmente. Non gli interessava davvero se la sua strategia fosse o meno quella che aveva detto, per lui era una cosa priva di importanza in quel momento, l'unica cosa che contava era mandarlo sempre più nel panico. Più fosse stato in agitazione, più le sue illusioni avrebbero avuto effetto. Tutto il suo entusiasmo venne stroncato quando il ragazzo rispose al suo ultimatum.
Stoppa questa buffonata e vediamo di finirla sul serio!
L'ex-kiriano abbassò la testa e piantò gli occhi a terra, perdendo lo sguardo nel vuoto. Non sopportava quello spirito con cui la maggior parte delle persone viveva gli scontri. Sembrava che tutti si divertissero un sacco combattendo, quasi fosse un gioco. Non riusciva a sopportare, ad accettare un comportamento del genere.
Forse perché ti ricorda il te stesso di qualche anno fa?
Soppresse quell'idea che gli balenò per la testa. Lui non era più quel moccioso viziato che combatteva per divertimento, ora era un mukenin al servizio del Blut, un ninja serio, al contrario di quello pseudo-genin di fronte a lui. Rialzò lo sguardo, piantando i suoi occhi in quelli del suo avversario.
Mi dispiace, ma sei vittima di un malinteso... anche se in realtà puntavo a disorientarti tramite questo genjutsu, non ho mai nascosto la natura del mio attacco. Che io sappia non esistono tecniche in grado di manipolare i cloni avversari, quindi questo non può essere altro che un mondo illusorio da me creato, come hai giustamente intuito. Tuttavia, ciò a cui tu non sei riuscito ad arrivare, è che io non parlavo di ferite fisiche, quando ti ho invitato alla resa.
Continuò a fissarlo, cercando di capire dalla sua espressione se avesse afferrato il significato delle sue parole. Ciò che desiderava in quel momento era vedere l'espressione di quel ragazzo tingersi di paura e terrore.
Amo combattere con i genjutsu. Non c'è bisogno di ferire fisicamente il proprio avversario per sconfiggerlo, non c'è bisogno di ucciderlo. Ferire un avversario lasciandolo in vita è inutile. Capisci? Le ferite fisiche possono guarire. Se ti taglio, la ferita si rimargina e poi si cicatrizza. Se ti strappo un braccio, prima o poi imparerai a vivere senza. Ciò che non possono essere guarite...CITAZIONEIllusione demoniaca (Magen: Narakumi no Jutsu - Demonic Illusion: Vision of Hell Skill)
Tipo: Genjutsu
Una tecnica illusoria che induce l'avversario (solitamente un soggetto dalla mente debole) ad immaginare di vedere una scena traumatica. Gli effetti dell'illusione e le stesse immagini proiettate dalla mente dell'obbiettivo dell'illusione non sono controllabili da colui che sfrutta la tecnica, tuttavia se tra i due ninja c'è un divario di forza molto grande questa tecnica è capace di lasciare l'avversario privo di sensi.
Consumo: 40
Sono le ferite dell'anima.
Drey avrebbe scavato a fondo dentro l'anima del ragazzo davanti a lui, fino a rievocare davanti ai suoi occhi ciò di cui aveva più paura, il suo incubo più oscuro. In quel momento l'unico suo rammarico era non poter scegliere ciò che avrebbe visto...
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8.7 FERITE
-...Stoppa questa buffonata e vediamo di finirla sul serio!-
Avevo ritrovato la sicurezza e con essa avevo acquistato una volontà agonistica mai incontrata fino a quel momento. Mi aspettavo che il mio avversario rompesse l'illusione smascherata e si battesse convenzionalmente. Avevo ancora possibilità di fare una buona impressione, e perfino di vincere forse. Aspettavo ghignante una reazione del mio avversario, convinto di averlo spinto all'angolo. Ma contrariamente a quanto pensavo egli aveva tutto sotto controllo. E lo dimostrò sia con l'atteggiamento che con le sue parole.
-Mi dispiace, ma sei vittima di un malinteso... anche se in realtà puntavo a disorientarti tramite questo genjutsu, non ho mai nascosto la natura del mio attacco. Che io sappia non esistono tecniche in grado di manipolare i cloni avversari, quindi questo non può essere altro che un mondo illusorio da me creato, come hai giustamente intuito. Tuttavia, ciò a cui tu non sei riuscito ad arrivare, è che io non parlavo di ferite fisiche, quando ti ho invitato alla resa.-
Il suo sguardo era fisso su di me, minaccioso come non mai. Non capivo dove volesse andare a parare, quindi aspettai impassibile che egli completasse il suo discorso.
-Amo combattere con i genjutsu. Non c'è bisogno di ferire fisicamente il proprio avversario per sconfiggerlo, non c'è bisogno di ucciderlo. Ferire un avversario lasciandolo in vita è inutile. Capisci? Le ferite fisiche possono guarire. Se ti taglio, la ferita si rimargina e poi si cicatrizza. Se ti strappo un braccio, prima o poi imparerai a vivere senza. Ciò che non possono essere guarite...
Sono le ferite dell'anima.-
Discorso interessante, ma sul momento stavo reagendo sorridendo. Non sapeva niente di me, di quello che avevo passato. Ero arrivato fino a lì percorrendo una strada colma di sofferenza ed adesso non potevo che essere forte e preparato a qualsiasi trauma a cui egli volesse sottopormi.
Questo pensavo, mentre Drey mi parlava. Ma a quanto pare l'unico che non sapeva niente su di me ero io. E la fine di questo incontro ne era la dimostrazione.
Infatti appena le ultime parole furono pronunciate ci fu un improvviso cambio di scenario. Non mi trovavo più nell'arena. Dopo un secondo di buio, mi trovai circondato da fiamme, in un qualche luogo familiare.
-S... Saru... chan...-
Una voce stranamente nota mi chiamava. Non capivo cosa stesse succedendo, ma mi girai per vedere chi aveva sussurrato il mio nome. E una volta girato tutto si chiarificò.
-Mitsuki...-
Un'ammasso di carne bruciata era davanti ai miei occhi. Coperto interamente da enormi ustioni, in alcuni punti fuocherelli erano ancora accesi sui resti dei vestiti. I miei occhi erano spalancati e da essi scorrevano copiose lacrime di rabbia e disperazione. Caddi pesantemente sulle mie ginocchia, lasciando partire un urlo che aveva poco di umano.
-Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
Stavo rivivendo quel trauma in tutto e per tutto e non mi ero accorto di come questo fosse parte di una tecnica nemica. Era tutto così reale. Gli odori, i suoni, erano gli stessi di quel giorno, così come le mie reazioni. Intorno a me la piccola capanna di legno bruciava velocemente e ogni tanto da essa cadevano travi infuocate. Tra poco sarebbe venuta giù tutta. La ragazza davanti a me stava ancora respirando, seppur molto faticosamente. Con l'ultimo filo di voce, si rivolse a me, salvandomi:
-Scappa, ti prego... Almeno tu salvati, ti scongiuro... Addio, Saru-ch...-
Poi silenzio. Rimasi un attimo di fronte al cadavere della mia donna, disperato e immobile. Ricordo perfettamente cosa successe poi, ma questa volta la scena terminò lì. Nuovo cambio di scenario, tornai nell'arena.
Non so se fossi ancora preda della sua illusione o meno. Quello che sapevo era che mi trovavo in ginocchio lacrimante e il mio respiro era affatissimo. La mia mente era quasi vuota. L'unica cosa che riuscii a pensare fu che dovevo ricordarmi assolutamente il volto del mio nemico. Gratitudine, odio, rispetto, ammirazione, vendetta. Non sapevo assolutamente cosa provare verso quell'uomo, ma sapevo di non volerlo dimenticare per qualche motivo. In futuro forse avrei capito. Lo sguardo che rivolsi al nemico probabilmente era simile a quello di un gagno sculacciato. Un piccolo conato di vomito fu il preludio della fine. Un secondo dopo la fine della tecnica avevo perso le ultime forze psichiche e quindi svenni, cadendo di peso sulla faccia.
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Drey attivò la tecnica che avrebbe concluso quello scontro. Adesso era solo questione di tempo; poco, a dire la verità, perché anche lui si era ridotto ad uno straccio: seppur senza ferite, sottovalutando troppo quel genin aveva finito per usare troppo chakra, ed ora si ritrovava senza energie.
Assistette impassibile alla scena che seguì l'attivazione dell'illusione demoniaca. Guardò la ragazza esalare gli ultimi respiri della sua esistenza, il ragazzo davanti a lei gridare, la capanna in fiamme. Non provò pietà per quella ragazza, morta da chissà quanto tempo, né tristezza per la dannata sorte subita da quelle persone; era stanco di queste cose. L'unico sentimento che provava era un profondo disgusto, disprezzo verso quel ragazzo, così debole da non riuscire a muovere un muscolo, da aver bisogno delle ultime parole di una ragazza morente per trarre in salvo sé stesso.
L'illusione si spezzò. La capanna si dissolse, insieme alle fiamme ed al corpo carbonizzato della ragazza. Poi fu la volta del mondo illusorio: l'ambiente si distorse leggermente, Drey si dissolse per ricomparire sopra l'aquila, dalla quale non si era mai mosso, e le copie tornarono ad assumere le fattezze del genin.
Il ragazzo era al suo limite, il suo sguardo, ormai, era spento. Anche Drey era stanco, troppo stanco per continuare a combattere. L'aquila cadde in picchiata verso il ragazzo, fermandosi delicatamente a terra davanti a lui e frenando la sua caduta, prima che si rompesse il naso cozzando contro la dura terra. Drey, sceso dall'aquila durante la picchiata ed atterrato su un ginocchio, si rialzò lentamente, sforzandosi di non traballare troppo per la stanchezza.
Sei pietoso. Perché hai deciso di diventare un ninja? Per riscattarti dai tuoi errori? O perché non riesci a perdonarti quel giorno? Pensi che con una motivazione simile potrai mai diventare più forte?
In quel momento, a dire la verità, non sapeva neanche se il ragazzo fosse ancora cosciente per ascoltarlo. Era talmente stanco che persino la percezione del chakra gli riusciva difficile, la vista iniziava ad appannarsi, i rumori provenienti dal pubblico si facevano sempre più bassi.
In un solo giorno ho visto morire quattro ninja che conoscevo, tra cui un mio compagno e due miei amici. Il quarto era un ragazzino... l'ho visto morire con i miei occhi, arso da delle fiamme che non sono riuscito a contenere del tutto. Molte altre persone, persone a cui tenevo quanto alla mia vita... sono scomparsi... e sono conscio del fatto che non li rivedrò mai più.
Rimase in silenzio per qualche secondo, non sapeva cosa dire, se aggiungere qualcos'altro. Si prese qualche altro attimo, prima di continuare.
Le persone muoiono, che tu lo voglia o no. Se il tuo incubo peggiore è la morte di qualcuno, come shinobi hai ancora molta strada da fare. Se non vuoi veder morire le persone a cui tieni, allora diventa forte e proteggile.
Volse un ultimo sguardo verso il centro dell'arena; dal cratere che il ragazzo aveva creato usciva ancora un po' di fumo. Per essere un semplice genin, in fondo, non era così male. Se non fosse stato per il suo carattere, Jack avrebbe potuto anche mettergli gli occhi addosso.
Drey si voltò, incamminandosi verso gli spogliatoi. Mentre camminava, barcollando leggermente, gli rivolse la parola un'ultima volta.
Comunque oggi ti sei battuto bene, quindi per questa volta ti perdono.
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Saruwatari Kamizurui v.s. Drey FarsetOttavi di finale - Saruwatari Kamizurui |
