Il Risveglio della ragione genera mostri

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    Demone incendiario

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    Allenamento proibita (post 1)







    Sin da subito dopo il Tanabata Emma si era data da fare per trasformare quello che aveva sognato in realtà. Durante il suo viaggio onirico aveva usato tecniche da assassina e abilità fuori dal normale, ma non era su quelle che voleva allenarsi. Per quanto avesse riscontrato nel corso del tempo dei miglioramenti nelle sue capacità fisiche non erano e non sarebbero mai state il suo punto di forza. Era davvero difficile addestrarsi in quello, per lei, era come chiedere ad un pinguino di volare, si disse. Come quel tipo di uccelli non era in grado di spiccare il volo, così lei era quel tipo di ninja che non avrebbe mai eccelso nel combattimento, così aveva decretato da tempo ormai. Era altro a interessare Emma, anche rispetto a quanto sognato. Laggiù lei era in grado di creare zombie ancora più potenti, che conservavano le capacità delle persone che erano state in vita. Quello era qualcosa a cui lei non era mai arrivata e che voleva in qualche modo raggiungere. Cercò dunque di ricordarsi la forma che usava nel sogno, visto che ciò poteva contenere indizi preziosi. Certo, era tutto frutto della sua fantasia, sospettava, ma potevano esserci teorie che la sua parte razionale non riusciva a formulare compiutamente.
    Si dedicò dunque a prendere appunti, cercando di inserire qualsiasi dato le sovvenisse, anche se non segnava per esteso qualsiasi cosa in modo da non sembrare troppo sospetta agli occhi di un qualsiasi lettore indiscreto; per quanto non avrebbero dovuto essercene poteva essere sempre meglio usare una precauzione in più che una in meno. Usando parole chiave in poco tempo raggiunse una base adeguata su cui lavorare. Erano due i concetti principali su cui poteva sviluppare il suo punto, la spada e il cuore. Il primo era il tramite che la sua alter ego onirica utilizzava per colpire, il secondo il bersaglio usuale. A partire da questi due elementi iniziò la programmazione.
    Nel sogno lei usava una spada normale, ma non era sicura se il potere risiedesse nell'arma o in una tecnica. Nel primo caso tutto si sarebbe risolto in un nulla di fatto, nel secondo c'era qualche chance di riuscita. Raccogliendo idee fu semplice trovare due casi a lei già conosciuti di qualcosa che potesse funzionare, anche solo come principio basilare. Il primo esempio era la Concentrazione di chakra elementare, un'abilità che lei non aveva praticamente mai avuto occasione di usare, ma di cui aveva imparato lo stesso il funzionamento. Se avesse infuso la sua lama di energia corruttrice questo avrebbe permesso di sfruttare tale potere anche per creare nuovi Risvegliati? Purtroppo non aveva a disposizione vere e proprie spade, quindi dovette usare quello che aveva. Kunai e shuriken andavano più che bene per esperimenti semplici, si disse, quindi la prima volta che le fu possibile si recò su una spiaggetta un po' isolata nel Paese della Cascata, per fare qualche ora di prove. Non voleva essere vista, ma allo stesso tempo non aveva bisogno di allontanarsi troppo come quando faceva esperimenti di natura più completa. E poi nel caso qualcuno l'avesse avvicinata avrebbe avuto facilità a trovare una scusa per essere lì. Le cose però non andarono per niente come previsto. Prima di iniziare con gli esercizi veri e propri Emma eseguì un paio di volte la Concentrazione del chakra elementare su un suo kunai, prima con il Suiton e poi con il Katon. A quel punto trasse un profondo respiro e cercò di richiamare a sé il chakra corruttore, quello dell'Arte del Risveglio. Lo lasciò vorticare un paio di secondi nel suo corpo, poi cercò di infonderlo nella sua arma e di impastarlo. La prima azione andò a buon fine, la seconda no. Non trovando materiale organico a cui attaccarsi l'energia semplicemente si disperse nel nulla in un attimo. Non essendo sicura di cosa fosse andato storto Emma ripeté il tentativo un paio di volte, con però il medesimo risultato. Provò qualche aggiustamento vario, per esempio ricoprì il kunai di un leggero strato di sangue, per dare al chakra materia viva da aggredire, ma niente accadde. Il metallo rimaneva inerte, senza alcuna traccia di funzionamenti diversi.
    Frustrata da questo fallimento così plateale, Emma decise in maniera impulsiva di provare l'altra strada, anche se si era ripromessa di non farlo quel giorno. Come prima provò ad usare la tecnica a cui si sarebbe ispirata, come sorta di riscaldamento. In questo caso toccò all'Arma d'Acqua, di cui avrebbe potuto riprendere lo stile e alcune caratteristiche chiave, almeno nella forma preliminare. Dopo aver creato un paio di spade dalla forma non troppo curata, la ragazza si mise dunque in mente di partire con l'esperimento vero e proprio. Se c'era un insegnamento che poteva trarre dai fallimenti di quella giornata era che non poteva trattare il chakra corruttore come se fosse quello di uno dei cinque elementi, quindi non poteva semplicemente riproporre le dinamiche che seguivano questi. Doveva provare qualcosa di nuovo, in maniera anche radicale, però non sapeva ancora bene come fare. Aveva bisogno di una buona dose di pianificazione, motivo per cui si era ripromessa di non tentare subito, ma il nervosismo le aveva proprio fatto cambiare idea. Prima di tornare indietro con la coda tra le gambe voleva fare almeno un tentativo, uno soltanto. Cercò di costruire nella sua mente l'immagine che voleva replicare e si ritrovò a pensare ad una lunga katana portatrice di morte, oscura e affilata. Invece di modellare il chakra con lentezza e precisione, come faceva con la tecnica Suiton, decise di farlo esplodere tutto in un colpo in questa forma allungata. Si ritrovò all'improvviso con in mano una grande lama, nera come il petrolio. Più che una spada sembrava una piuma di corvo, si ritrovò a pensare la ragazza. Non sembrava robusta, anzi pareva quasi incorporea, ma aveva un fascino particolare. Era pericolosa, chiunque l'avesse vista lo avrebbe capito, l'energia corruttrice ribolliva in essa come acqua in un pentolone. Del resto ne aveva impastata molta, aveva usato tanto chakra quanto ne serviva per una Palla di Fuoco Suprema. Dopo un secondo soltanto di vita l'arma scomparve, ma lasciò una grande impressione ad Emma. Non era altro che un prototipo, c'erano molta strada da fare; serviva stabilità, probabilmente qualche sigillo e forse un po' di chakra in più, ma la base sembrava poter essere quella. Bellissima e mortifera, proprio come l'aveva immaginata. Funesta, in una parola sola.




    Arte del Risveglio: Il Ponte
    Tipo: Ninjutsu/Jujutsu
    Livello: Proibita
    Tecnica ispirata da un sogno fin troppo realistico avuto da Emma. Il confine tra vita e non morte è netto, questo jutsu rappresenta il modo più rapido per passare da uno all'altro senza attese e riducendo i danni alla creatura in questo modo Risvegliata.
    Dopo aver composto i sigilli l'utilizzatore concentra il chakra corruttore nella sua mano e dà vita ad una spada incorporea, nera come la pece. Essa ha resistenza trascurabile, ma ha Forza 250. Questa forza non è in grado di distruggere oggetti, bensì se ne supera la Resistenza semplicemente li attraversa lasciandoli intatti, cosa che farà anche con jutsu dotati di Resistenza (lo scontro produrrà comunque un confronto e quindi una diminuzione della Forza di questa tecnica). Se Il Ponte tocca una persona o un animale non produrrà ferite normalmente, bensì seguirà un regolamento diverso:
    -se la differenza tra la Forza della tecnica e la Resistenza del bersaglio è maggiore o uguale a 100, la vittima muore sul colpo e viene Risvegliata immediatamente, trasformandosi in uno zombie. Esso si comporterà come un clone superiore dell'utilizzatore, ma avrà chakra residuo e massimo del cadavere. Non potrà però recuperare chakra come una persona normale e avrà bisogno di abilità o oggetti specifici per zombie per poterlo fare. Le statistiche del Risvegliato saranno pari a quelle dell'utilizzatore. I percettori sentiranno l'impronta di chakra dello zombie identica a quella che aveva da vivo, ma se hanno la specializzazione di livello 6 o superiore sentiranno anche che tale chakra è corrotto, malvagio. Il regolamento delle ferite si applica normalmente, ma il Risvegliato non ha bisogno di sangue o degli organi interni per vivere, anche se subire una ferita Critica o superiore è sufficiente a far sbalzare fuori il chakra che manteneva non morta la creatura. Tale zombie può rimanere attivo fino ad una settimana, ma una volta riportato cadavere può essere Risvegliato un numero illimitato di volte, purché sia fatto solo ed esclusivamente con questa tecnica.
    -se la differenza tra Forza della tecnica e Resistenza del bersaglio è compresa tra 50 e 99, il chakra corruttore disturberà la vittima senza però riuscire a ucciderla, causandole invece un malus di 20 punti ai Riflessi.
    -se la differenza tra Forza della tecnica e Resistenza del bersaglio è inferiore a 50, la vittima proverà soltanto un fugace brivido e un senso di fastidio profondo, senza avere alcun tipo di ripercussione.
    [Sigilli: 6]
    [Se questa tecnica viene usata per risvegliare uno zombie caduto (perché scaduta la settimana o perché ha subito una ferita adatta), si potrà creare la spada direttamente nel cuore del cadavere e quindi il consumo della tecnica sarà ridotto a 100]
    [Si può usare questa tecnica solo una volta al giorno, indipendentemente da se vada a segno o meno (usare la tecnica per Risvegliare nuovamente uno zombie caduto conta comunque come utilizzo giornaliero)]
    [Non appena colpisce una vittima la spada scarica tutta la propria Forza e sparisce]
    [La spada potrà rimanere attiva fino a un massimo di tre turni, senza bisogno di pagare mantenimenti]
    [Se la spada perde contatto con l'utilizzatore rimarrà attiva per un massimo di 5 secondi/mezzo turno, poi svanirà nel nulla]
    [La spada ha forma e dimensioni di una normale katana]
    [Il Risvegliato non conserverà alcun ricordo di quando era vivo e, pur avendo la personalità e la psiche dell'utilizzatore, manterrà alcune caratteristiche radicate nella vittima (il modo di parlare, di muoversi, eventuali tic, ecc)]
    Consumo: 300

    Post minimi: 3
    Voto minimo: 6
     
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    Allenamento proibita (post 2)







    Lavorare ad un progetto complicato come quello richiedeva tempo e cautela, Emma lo sapeva bene. Il chakra corruttore era percepito in maniera strana dai sensitivi, lo aveva scoperto una volta che si allenava sul Cerchio di Morte. Era riuscita a convincere il suo collega si trattasse di una tecnica di Vapore molto forte e pericolosa, ma aveva capito che non doveva più correre rischi di sorta in quel tipo di cose. Per questo aveva deciso di approfittare di alcuni weekend fuori porta per allenarsi, anche solo in maniera elementare, senza provare la tecnica su persone. Prima di passare a quello, però, era necessario ragionare sulla questione dal punto di vista teorico, dato che era importantissimo che quelle basi fossero ben solide se voleva progredire in maniera corretta. In particolare uno dei punti fondamentali era capire come doveva agire la spada sul nemico da Risvegliare. Nel sogno venivano messi a segno solo colpi al cuore e la cosa sembrava avere una qualche importanza, ma alla ragazza venne naturale chiedersi come mai. Andò a prendere alcuni dei suoi quaderni degli appunti, quelli in cui segnava, in mezzo a molte scritte di diversivo, qualche dato che era importante ricordare. Uno di essi era un ricettario, con molte cose ricopiate da vari libri, però con alcune ricette che non erano reali ricette. Emma non aveva imparato a usare cifrari, per quanto le interessasse la crittografia non era riuscita ancora ad approfondire quel campo, ma era in grado di nascondere informazioni in un testo che parlava d'altro. Quel libro di cucina in particolare conteneva alcune note a riguardo dei suoi primi esperimenti con l'Arte del Risveglio, da cui poteva trarre ispirazione.
    Come mai il cuore sembrava essere così fondamentale? La risposta non era difficile, bastava pensare a quale fosse il ruolo principale di tale organo, ovvero quello di essere il centro del sistema circolatorio, sia quello del sangue che quello del chakra. E proprio quest'ultimo aspetto poteva essere la cosa che il suo cervello aveva identificato nel sogno. La sua energia corruttrice poteva infiltrarsi nei vasi della vittima, accelerando il processo di zombieficazione. Era geniale, era un metodo che non poteva essere sfruttato per i corpi morti, avrebbe funzionato soltanto appropriandosi del cuore nemico in maniera abusiva mentre esso ancora batteva. Però quello che era un punto di forza, ovvero rendere rapidissimo un processo di solito lento, aveva anche un aspetto negativo. Colpire al cuore non era per niente semplice, soprattutto per una persona non particolarmente addestrata al combattimento a mano armata come Emma. Ci doveva essere una scorciatoia, si disse. E in effetti la trovò poco dopo, facendo dei rapidi schizzi su un foglietto a caso. Poteva sfruttare le proprietà del sistema della vittima e inviare il suo chakra corruttore in circolo da qualsiasi punto del suo corpo. In questo modo avrebbe raggiunto il cuore in qualche istante e poi da lì avrebbe preso il controllo di tutto il corpo in poco tempo. Era fattibile, almeno sulla carta sembrava tornare tutto. E questo voleva dire che erano più chiare le caratteristiche che avrebbe dovuto avere la spada, quindi Emma avrebbe potuto passare all'aspetto successivo.
    Le bastò aspettare di avere un fine settimana libero, così da poterlo occupare in maniera produttiva. Come sempre le piaceva variare, quindi scelse il Paese degli Uccelli, in particolare un posto abbastanza lontano da quello in cui aveva dato libero sfogo alla sua gioia natalizia, ormai parecchio tempo addietro. Una locanda un po' fuori mano poteva bastare, del resto in un luogo del genere le probabilità che ci fossero sensitivi erano praticamente ridotte al lumicino, proprio come dovevano essere. Fu in quel luogo che iniziarono gli esperimenti veri e propri. La bozza di lavoro era progredita, ma il punto di partenza rimaneva quello provato sulla spiaggia tempo prima. Tanto chakra corruttore e una forma allungata tipo spada. Ora però c'era un aspetto nuovo, Emma sapeva come avrebbe fatto la spada a funzionare, quindi le serviva qualcosa che si prestasse meglio all'obiettivo finale. Qualcosa che fosse in grado di spingere dentro un corpo l'energia, qualcosa che si infilasse e portasse un materiale estraneo. Da brava medica non fu difficile arrivare all'idea di un oggetto che faceva qualcosa di simile: una siringa. Come applicare, però, il principio di uno strumento del genere ad un'arma da taglio? Sembravano elementi così diversi, per questo dopo pranzo del primo giorno laggiù la ragazza passò un paio di ore soltanto a fare schizzi vari su possibili strutture della spada. Il controllo del chakra era tutto fuorché un suo punto di forza, quindi doveva avere un'idea basilare perfetta o quasi, altrimenti avrebbe impiegato mesi o addirittura anni a raggiungere una forma quantomeno decente. Più andava avanti in quel progetto più si rendeva conto di avere qualcosa di grosso tra le mani. I disegni lo rendevano chiaro ancora di più dei suoi esperimenti precedenti, la quantità di chakra da utilizzare per quella tecnica era dannatamente alta e questo poteva voler dire solo una cosa: si trattava di una tecnica potente e rivoluzionaria, anche se non sapeva ancora quanto e come.
    Alla lunga arrivò a definire uno schizzo che la soddisfaceva. Il filo della lama era sottile, stretto, mentre appena sotto di essa si trovava uno strato in cui il chakra era denso più che mai, visto che doveva entrare in gioco non appena il corpo nemico era toccato. La parte interna era invece deputata al movimento di spinta che sarebbe avvenuto proprio in quel momento. Un sistema meccanico piuttosto elementare, una sorta di pompa di chakra, ma ad un primo sguardo sembrava poter funzionare. Per essere sicura che il progetto avesse reali chance di successo provò anche un paio di volte ad applicarlo all'Arma d'Acqua, con risultati mediocri. Il chakra Suiton era impetuoso quando era necessario, ma quieto di base. Quello dell'Arte del Risveglio era invece tutto l'opposto: un turbine costante che non desiderava altro che aggredire la vita e consumarla, per poi sovente chetarsi una volta raggiunto l'obiettivo. Nonostante questa differenza, però, gli spadoni creati rimanevano sufficientemente stabili. Era un segno positivo, decretò la takiana, che quindi decise che era arrivato il momento di fare il tentativo vero e proprio. Non aveva ancora approntato i sigilli necessari, a quello avrebbe pensato in un secondo momento, quindi tutto quello che le toccò fare fu concentrare per qualche minuto il chakra nella propria mano, secondo la forma studiata in precedenza. Ci mise molto tempo, ma pian piano nella sua mente si formò chiara l'idea di quello che sarebbe venuto fuori. Pian piano l'energia negativa prese il suo posto e la spada iniziò ad assumere la sua forma. A quel punto Emma aprì gli occhi e vide l'arma. Era un po' più stabile rispetto al primo tentativo, per quanto fosse lontana dall'essere perfetta. Il secondo passo era compiuto e, secondo lei, poteva non mancare così tanto al completamento dell'opera.





     
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    Allenamento proibita (post 3)







    Conclusa la prima parte di lavoro, ora restava quella più complicata: gli esperimenti sui non morti creati dalla spada. Non era certo qualcosa che poteva studiare tranquilla a casa, purtroppo era ancora considerato un tabù nelle nazioni civilizzate. Doveva dunque occuparsi di nascosto di ricerca e sviluppo di quella parte. Come sempre in questi casi doveva dunque scegliere un Paese non militarizzato e usarlo come terreno di caccia. Scelse un villaggio nella periferia degli Orsi, visto che in quel periodo aveva programmato una gita a Hoshi per altri motivi. Durante il ritorno cambiò aspetto ancora una volta, si travestì da uomo sulla cinquantina un po' malandato. Era credibile come mendicante e infatti, quando trovò una piccola casa nei pressi di un gruppo di campi coltivati, fu accolta a braccia aperte. La sua benefattrice era una giovane donna, a occhio poteva avere solo una manciata di anni più di Emma, che offrì riparo e una bevanda calda. Era mattina e l'alter ego della takiana aveva bisogno solo di poter fare una tappa temporanea, prima di riprendere il suo cammino. La proprietaria di casa si prodigò per offrire tutto quello di cui l'uomo poteva aver bisogno e rimase più che volentieri anche a fare qualche chiacchiera, visto che a sua detta raramente aveva modo di incontrare persone durante l'inverno. Era sposata con un uomo più giovane di lei, un contadino con molta voglia di fare. Raccontò queste cose girata di spalle, per poter continuare a fare dei piccoli lavori in cucina. Non avevano figli, non ancora, ma avevano iniziato da poco a provare ad averne, dunque era sicura che a breve sarebbero stati benedetti dall'arrivo di un piccolo da crescere.
    Oppure no.
    Mentre diceva quelle parole semplici Emma compì i sigilli necessari e creò la spada di energia oscura. Con un gesto repentino fu addosso alla donna prima che lei potesse girarsi. Un istante dopo lei era già uno zombie, in controllo della ragazza. Per un istante barcollò, poi il chakra della takiana riuscì a rendere salda la presa sul cadavere. La nuova arrivata si fece analizzare nel dettaglio dalla sua creatrice: era proprio perfetta! Il corpo era rimasto pressoché uguale, non aveva segni di ferita nel punto in cui era stato trafitto. I movimenti erano un po' macchinosi, ma con il tempo si facevano più fluidi, in maniera nettamente maggiore rispetto agli altri tipi di Risvegliati. Ogni tanto questi ancora perdeva un po' in efficacia, ma sembrava evidente che questo fosse dettato solo dal fatto che si trattava del primo tentativo con tale tecnica. La cosa migliore però era che la creatura manteneva una sorta di memoria fisica basilare, che rendeva molto più semplice imitare le vittime. Infatti il modo di parlare dello zombie era perfettamente uguale a quella avuta in vita dalla donna uccisa poco prima, nella dizione, nelle espressioni, in tutto. C'era purtroppo un contraltare chiaro a tutto questo, ovvero il fatto che la quantità di chakra posseduta dal non morto era minima. Ragionandoci in seguito Emma scoprì che si trattava in realtà di un possibile punto di forza, anzi di una delle potenzialità migliori del jutsu, visto che se lei fosse riuscita a sconfiggere nemici temibili con tale tecnica avrebbe avuto a disposizione la loro riserva energetica. Una prospettiva allettante, anche se era evidente che usare un jutsu così dispendioso contro un avversario troppo abile sarebbe stato un rischio abnorme. Avrebbe dovuto trovare il modo di fare le cose per bene, dunque, era la sola maniera per sfruttare a dovere le sue scoperte.
    Nel giro di un'oretta circa tornò il marito della donna, visto che era quasi il momento di pranzo. Il piano di Emma era di tentare di ingannarlo e cercare di vedere fino a quando sarebbe riuscita a tenere in piedi la messinscena. Lui aveva accettato senza problemi la presenza del mendicante, doveva essere una brava persona almeno quanto lo aveva presentato lei. Un po' di difficoltà c'erano state all'inizio, visto che la moglie non aveva preparato la pietanza che aveva promesso al mattino, ma il zombie se la cavò proclamandosi non proprio in forma e dicendo di essersi confusa. Non fu difficile imitare i modi della donna, le veniva proprio naturale, era proprio un pregio di quella tecnica. Lui credette alla menzogna, anche se durante il pasto in una occasione disse un "oggi sei proprio strana" che aveva il sapore di una mezza sconfitta. Emma avrebbe dovuto cercare di raccogliere più dati sulla sua vittima e sul rapporto col suo uomo, non era pensabile ingannare persone con un rapporto così stretto senza un'adeguata preparazione, nonostante gli aiuti forniti dal jutsu.
    Dopo pranzo la kunoichi sotto mentite spoglie si andò a stendere sul divano, per riposarsi. Fece solo finta di dormire, non si fidava a farlo in casa di uno sconosciuto ancora vivo. Questo diede alla Risvegliata modo di fare la sua mossa. Con arguzia e audacia provò a convincere l'uomo a rimandare il ritorno al lavoro per tenere fede ai suoi doveri coniugali. Lui fu insospettito, ma anche sedotto da questo comportamento inusuale della donna che amava, dunque in poco tempo furono a letto a fare l'amore. Fu un momento molto dolce e quando terminarono l'atto lui si mise al suo fianco per coccolarla un po'. Questa era l'occasione giusta per la mossa del non morto, che sapeva benissimo che non sarebbe riuscita a mantenere la finzione ancora a lungo e voleva rendere il finale di quella storia quanto più epico e doloroso possibile.
    Bene, ora ho tutto quello che mi serviva da te. Ci vediamo all'inferno, "caro".
    Mentre pronunciava queste parole tragiche la Risvegliata portò con rapidità le mani attorno al collo del suo uomo, iniziando a strozzarlo. La differenza di forza era piuttosto netta e ad essa si aggiungeva la sorpresa e lo sconcerto di lui. Ci volle un po' di tempo, ma l'uomo non riuscì a opporsi. Annaspò senza riuscire a trovare un senso a tutto quello che stava succedendo e morì confuso e terrorizzato, soffocato dalla donna che amava.
    L'assassina richiamò dunque la sua creatrice, che fu in qualche modo sorpresa dalla piega degli eventi, ma la accettò senza grossi problemi. Il resto della giornata fu passata tra relax e piccoli esperimenti. Pian piano il non morto aveva assunto il pieno controllo sul cadavere e sulle sue funzionalità. Riusciva a impastare chakra normalmente, con la facilità che aveva Emma stessa, era proprio come se ne fosse un clone perfetto.
    La mattina seguente fu il momento in cui lei confermò un paio delle sue teorie. In primo luogo il fatto che i Risvegliati di questa tecnica erano in grado di resistere più di un giorno, lei aveva ipotizzato potessero arrivare fino a una settimana. Di seguito venne dimostrato anche che i non morti non recuperavano la loro energia con il riposo, nonostante il loro organismo fosse molto più simile a esseri umani completi rispetto a quelli creati con la Piuma di Fenice o altre tecniche simili. Infine trovò una controprova la teoria secondo cui quel jutsu potentissimo non era in grado di riportare in vita un cadavere ucciso in altro modo. Bisognava che fosse la spada a strapparlo dal mondo dei vivi e traghettarlo immediatamente in quello dei non morti, non c'erano alternative. Rispetto a tutte le abilità che aveva scoperto in precedenza si trattava di qualcosa di davvero specifico, ma nonostante questo poteva essere fonte di molti divertimenti e malefatte. Restavano da chiarire alcuni punti, ma il più era fatto, si disse lei.




    Edited by GIIJlio - 13/3/2021, 12:41
     
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    Allenamento proibita (post 4)







    Prima di ritornare a casa Emma fece spegnere lo zombie e si inserì il cadavere nella bara portatile, che a sua volta nascose dentro il suo rotolo. Il corpo del marito lo nascose nel modo più semplice a sua disposizione, ovvero lo rianimò con la Piuma di Fenice e fece in modo che esso si occultasse da solo, gettandosi in uno dei tanti canyon del Paese degli Orsi. Lì tra esalazioni tossiche e animali selvatici non avrebbero dovuto poterlo trovare prima che il cadavere fosse diventato irriconoscibile e in ogni caso non avrebbero potuto in alcun modo collegarlo alla takiana, sperava lei. Una casa vuota lontano da tutto avrebbe destato sospetti molto in ritardo, quando ormai nulla avrebbe potuto essere fatto per portare giustizia, quella era la sua idea.
    Dovette far passare un po' di tempo prima di poter riprendere la sperimentazione, visto che non poteva prendere periodi di vacanza troppo ravvicinati, ma comunque non rinunciò a ragionarci a mente fredda per portarsi avanti con il lavoro. Non che si potesse fare granché solo sulla carta, ma tirare fuori ipotesi aiutava a sapere cosa aspettarsi quando ci si metteva al lavoro sugli aspetti pratici. Per farlo a dovere e per testare i limiti della tecnica decise di partire in anticipo, anche se questo volle dire prendersi un piccolo rischio in più. Emma aveva preso qualche giorno di permesso per il weekend successivo, ma quella domenica aveva il pomeriggio libero, quindi decise di andare a fare una gita in spiaggia. O almeno questo fu quello che dichiarò alle guardie del villaggio. Andò davvero in riva al mare, ma scelse un posto isolato, una caletta deserta. Lasciò come guardia un uccellino che aveva ucciso lungo il tragitto e rianimato con la tecnica del Compagno Animale. Gli ordini che diede furono piuttosto semplici, volare nei dintorni e cinguettare in maniera molto rumorosa nel caso ci fossero persone entro qualche centinaia di metri di distanza. Era poco probabile, ma era sempre meglio una precauzione in più. In questo modo poté estrarre con relativa calma il cadavere dal rotolo e Risvegliarlo con Il ponte. A quel punto diede alla non morta i soldi per un biglietto del treno e lasciò che partisse per la sua nuova destinazione. Sapeva soltanto il Paese in cui si sarebbe recata, quello della Zanna, altri dettagli non le erano noti. Li avrebbe scoperti all'ultimo minuto. E infatti fu proprio mentre anche lei era in treno, sette giorni dopo, che i ricordi della Risvegliata le arrivarono. Si era rifugiata in una grotta in alta montagna, in un punto non accessibile facilmente ad animali, cosa che rendeva meno probabile che il corpo fosse profanato nelle ore in cui era rimasto inattivo. La strada dalla fermata del treno non era lunghissima, anche se un bel po' accidentata. Emma vi si diresse con rapidità, sotto mentite spoglie come sempre. Questa volta aveva preso le sembianze di un montanaro di mezz'età, con barba ispida, corpo robusto e un bastone da passeggio a sottolineare il suo amore per le passeggiate immersive nella natura. Un bel weekend di esperimenti la attendeva, quindi era molto gioiosa. Cosa poteva offrire di meglio la vita?


    Yoshimaru Gera, ventidue anni, genin di Kumo. Alto, slanciato, poco muscoloso ma comunque tonico. Sensitivo fin da giovane età, proveniente da una famiglia che faceva di quella abilità un vanto, aveva portato con duri allenamenti la sua percezione del chakra ad un livello più che discreto, tanto da riuscire a riuscire a stabilire a grandi linee la dimensione delle aure di energia. Un uomo in grado di seguire tracce molto abilmente e per questo spesso impiegato nella ricerca di fuggitivi di basso livello o di dispersi. Ed era proprio in quest'ultima tipologia che consisteva il compito di cui si doveva occupare quel giorno. Non aveva compagni di missione, del resto era abbastanza grande da cavarsela da solo per le missioni di livello D. Stava seguendo le tracce di un ricercatore che si era perso nei meandri della foresta, da due giorni ormai, ma infine giunse su un piccolo altopiano e riconobbe delle orme umane. Lui non era un esperto esploratore, ma quelli erano dei segni davvero evidenti, il proprietario non si era premurato per niente di nascondere il proprio passaggio da lì. Seguendo la pista arrivò nei pressi di una sorta di grotta, piccola e dall'aspetto tutt'altro che confortevole. Avanzò ancora, circospetto, fino a che delle presenze non entrarono nel suo raggio percettivo. Una era parecchio grande, più della sua che pure aveva come capacità fisica migliore la quantità della sua riserva energetica. La seconda traccia invece era piuttosto piccola, come quella di una civile non allenata, ma aveva qualcosa di strano. Yoshimaru si bloccò sul posto, quasi paralizzato. C'era qualcosa di diverso in quel chakra. Di sbagliato. Sembrava malvagio, portatore di morte e di caos. Immondo. E pericoloso, nonostante fosse così poco. Rimase fermo e sconvolto per giusto alcuni secondi, ma segnarono il suo destino. Quando si riscosse sentì il gracchiare scomposto di un corvo, continuo e insistente. Uno come lui, così allenato nella percezione, aveva imparato come meccanismo di difesa dall'eccesso di impulsi sensoriali che era meglio ignorare gran parte degli animali. In quel momento andò contro le sue abitudini e si concentrò su quel volatile, facendo una brutta scoperta. La sua impronta era identica a quella della presenza più grande. E sentì anche i due esseri umani avvicinarsi all'uscita della grotta, ma non seppe trovare la forza per muoversi e scappare. Sentiva che questo forse avrebbe peggiorato solo le cose. Si spostò in bella vista, capendo ormai che il suo nascondiglio era saltato e sperando di potersela cavare a parole. Qualsiasi cosa fosse quella che stava uscendo non poteva essere affrontata, pensò. Scoprì pochi istanti dopo che si trattava di una semplice ragazza, almeno in apparenza. Al suo fianco un vecchio montanaro, che prese subito la parola.
    Oh. Buongiorno, signor ninja. Qualche problema?
    Lui non riuscì a trattenersi dal dare uno sguardo fugace al corvo, i nervi saldi non erano il suo forte e la faccia da poker ancora meno. Il suo volto lasciava trasparire tutto il suo disagio per la situazione. Il cuore batteva all'impazzata e il cervello stava cercando disperatamente di trovare una via di fuga. Chiese soltanto cosa stesse succedendo, provocando uno sguardo incuriosito dell'anziano. Raccontò con aria convincente di quanto lui fosse un cacciatore di taglie in pensione che stava addestrando un po' un'amica di famiglia. Una storia fuori dal comune, ma di certo non impossibile, più volte aveva incontrato persone non più giovani che mantenevano una buona quantità di chakra pur non avendo più le altre capacità fisiche di un tempo. Insomma, non era un'opzione così inverosimile di per sé, ma quella cosa... Yoshiro non riuscì a trattenersi dal fissarla per qualche secondo, con gli occhi sgranati. Poi balbettò qualche frase sul fatto che fosse tutto a posto, persuaso che l'unica soluzione a questo punto fosse andarsene e cercare rinforzi, ma non fu per niente convincente.
    Che succede, signor ninja? Come mai mi fissa? Per caso ha paura?
    Il sorriso malizioso della ragazza gli rese chiaro che ormai la situazione era decisa, che non l'avrebbero lasciato andar via. Avrebbe dovuto combattere.


    Già solo il fatto che le avesse trovate sembrava poter essere un indizio, ma l'occhiata che diede al corvo che stava controllando con la sua tecnica diede ad Emma la certezza che l'uomo di fronte a lui fosse un sensitivo. Era spaventato, in maniera quantomai visibile, ma anche lei lo era. Non era stata mai colta con le mani sporche di marmellata fino a quel momento, non era sicura su come comportarsi. Sarebbe stata in grado di sviare i sospetti con una menzogna? Anche se ci fosse riuscita sarebbe bastato? Si sarebbe fidata a lasciare andare un uomo che aveva percepito il suo chakra, quindi che forse avrebbe potuto riconoscerla nonostante il suo cambio di aspetto? Domande interessanti e preoccupanti, a cui per fortuna non fu costretta a rispondere. La storiella del vecchio mentore non aveva convinto lo shinobi, per quanto egli stesse fingendo che fosse così. Fingendo molto male, Emma doveva considerarsi particolarmente fortunata per il fatto di essersi trovata di fronte a qualcuno così poco abituato a situazioni del genere. Fissava lo zombie in maniera intensa e sempre più impaurita. Evidentemente il non morto aveva un'impronta distinguibile e terrificante. Non era una sorpresa per la sua creatrice, era prevista tale probabilità, ma lei avrebbe preferito mantenerla in tale campo e non verificarla. O almeno non in quel modo. La Risvegliata provocò l'uomo, che si mise sulla difensiva. Emma cercò di sfruttare la cosa a suo favore, per quanto la situazione stesse rischiando sempre più di degenerare.
    Cosa succede?
    L'uomo fece un passo all'indietro e palleggiò il suo sguardo tra le due figure davanti a lui. Era confuso dalla situazione e sembrò soppesare le sue opzioni.
    Si allontani da lei. Il suo chakra... è sbagliato. Non è umana.
    Emma ricevette a quel punto la conferma di cui aveva bisogno e lanciò uno sguardo di intesa con il suo zombie, che partì all'attacco. L'uomo fece molta fatica a difendersi e fu colpito dal kunai che la takiana lanciò per vedere come se la sarebbe cavata il nemico. Una ferita non troppo grave, ma che rese ancora maggiore la disparità di forse in campo. E a quel punto la scienziata fu colta dall'ingordigia. Erano passate più di ventiquattro ore dall'ultima volta che aveva usato Il ponte, poteva forse cercare di sfruttare l'inconveniente per fare un ultimo stress test? Era un rischio non da poco, ma la tentazione fu troppo forte. Mentre la Risvegliata teneva occupato il nemico Emma compì i sigilli prima per il Nebbiomanto e poi per creare la spada di chakra corruttore. Infine piombò sul povero ninja come un falco su un coniglio indifeso. Solo che il suo avversario, per quanto fosse meno abile, non era certo indifeso. E nemmeno intenzionato a lasciarsi uccidere senza combattere. Per difendersi dai colpi dello zombie egli aveva attivato una qualche armatura marroncina, capendo di non avere alternative che parare i colpi e cercare di contrattaccare. Fu in grado di ferire in maniera moderata il suo primo avversario così e quando vide il secondo farglisi addosso brandendo una qualche strana spada che emanava un'enorme aura malvagia decise di attivare un'ulteriore difesa. I capelli corvini dell'uomo si posero davanti a lui all'ultimo secondo, aguzzi come lance. La lama dunque attraverso il corpo del ninja, scontrandosi prima con le sue due barriere e dunque indebolendosi. Emma vide gli occhi dell'uomo sgranarsi, ma capì subito che la scommessa che aveva fatto era persa. La potenza del suo colpo era stata talmente ridotta che non sarebbe stata in grado di uccidere sul colpo il nemico. Scattò all'indietro, consapevole di essersi giocata una parte fin troppo alta delle sue riserve, ma per fortuna aveva un'alleata al suo fianco. La Risvegliata investì circa metà del chakra a sua disposizione per creare una specie di spada Suiton piuttosto grezza e iniziò a tempestare di colpi il nemico. Fu in quell'occasione che la ragazza si accorse di un particolare che aveva supposto fosse possibile, ma che aveva inizialmente ritenuto improbabile: pur non avendo avuto l'effetto sperato, Il ponte aveva disturbato la vittima, rendendole molto meno reattiva. Era in stato di confusione e sembrava anche rallentato dalla sua stessa tecnica, quindi non fu in grado di opporsi efficacemente alle stoccate della non morta. Capendo che l'unica speranza di vittoria fosse sfruttare questo momento anche Emma creò un'Arma d'Acqua e si gettò sul nemico, fiancheggiandolo. A quel punto divenne una battaglia di logoramento; sarebbe finito prima il chakra delle due spadaccine improvvisate o si sarebbe invece esaurita prima la capacità di incassare colpi delle tecniche difensive del ninja di Kumo? Purtroppo per quest'ultimo fu la seconda opzione a rivelarsi corretta e, quando le crepe nella sua armatura di terra furono troppe, entrambe le sue nemiche misero a segno un colpo decisivo, lo zombie con un affondo al polmone destro e il corpo originale con una spazzata che decapitò di netto il pover'uomo. Entrambe caddero a terra, esauste, non appena si resero conto che la battaglia era finita.
    Esperimento interessante. Anche se avrei preferito qualcosa di meno pericoloso...
    Emma avrebbe dovuto riflettere molto su quello che era successo e su quali insegnamenti trarre, ma prima di tutto si occupò di fare in modo che non ci fossero altre conseguenze negative. Si rifugiarono nella grotta, spostando laggiù il cadavere, in modo da recuperare energie in sicurezza. A lei fu necessario riposare per circa cinque ore, allo zombie invece bastò di mangiare il cuore del ninja appena sconfitto per poter poi tornare a fare la guardia all'esterno. Pulì un po' delle tracce della battaglia, così come la sua creatrice si premurò di non avere addosso nessuna macchia di sangue.
    Al termine di quel pomeriggio, passato tra timori e molte riflessioni, fu il momento di ripartire per la takiana. Ovviamente doveva nascondere le prove, ma aveva avuto tempo per progettare la maniera giusta. Si allontanò di un bel po', lasciando i due cadaveri all'interno della grotta, poi lanciò una Palla di Fuoco Suprema in versione esplosiva. La deflagrazione, rumorosa e devastante, fece collassare la pietra su se stessa, creando una reazione a catena tale che la grotta smise di esistere dopo poco. In questo modo i due corpi finirono schiacciati sotto le macerie, dove nella speranza di Emma non sarebbero stati mai più trovati. La parte migliore per lei fu rivivere la morte della Risvegliata tramite i ricordi che le arrivarono poco dopo. Dolore, orrore, ineluttabilità. Ah, che diletto sopraffine! Non ebbe troppo tempo per assaporare la cosa, però, visto che doveva allontanarsi quanto prima dal luogo del delitto. Nei piani iniziali avrebbe dovuto fare un altro giorno di esperimenti, ma ne aveva avute fin troppe di emozioni e di cose su cui pensare. Dettagli inattesi della tecnica, che ormai poteva dire padroneggiata in pieno, ma soprattutto riflessioni da fare sul suo modus operandi solito. Era tutt'altro che perfetto come aveva pensato fino al giorno prima, doveva proprio migliorare. Mille precauzioni non erano abbastanza, doveva prendersene diecimila, se non di più. Aveva rischiato di finire catturata o eliminata da un nemico tutto sommato debole, una cosa del genere sarebbe stata davvero poco soddisfacente per lei. Si prese dunque una giornata di riposo ad una stazione termale non troppo lontana, in modo da poter poi tornare a casa calma e pronta per ripartire per qualche nuova malefatta.




    Arte del Risveglio: Compagno animale
    Tipo: Ninjutsu/Jujutsu
    Livello C
    Tecnica di necromanzia molto basilare. Dopo i sigilli l'utilizzatore tocca il cadavere di un animale ed esso si rianima. Questo essere è autonomo e capisce il linguaggio umano, ma è in grado di comprendere soltanto ordini molto semplici.
    [Sigilli: 2]
    [Le statistiche di questi animali sono tutte pari a 5, indipendentemente dalla loro specie]
    [I cadaveri rianimati contano le ferite subite prima del Risveglio normalmente, ma non hanno bisogno degli organi interni o del sangue per sopravvivere, così come dei muscoli per muoversi (invece le ossa sì, a meno che non sia un invertebrato)]
    [Quando gli animali subiscono una ferita lieve o superiore il chakra al loro interno viene sbalzato fuori e tornano a essere cadaveri normali]
    [Non ci sono limiti di numero alle volte in cui un animale può essere rianimato]
    [Non si possono rianimare animali troppo grossi (al massimo un cane di grossa taglia)]
    [I sensitivi percepiscono questi animali rianimati come animali normali (quindi a seconda della loro taglia), ma con l'impronta di chakra dell'utilizzatore]
    Costo: 5 per ogni animale rianimato

    Arte del Vapore: Nebbiomanto
    Livello A
    Tipo: Ninjutsu/Hijutsu
    Si narra che in antichità dei combattenti, Nati dalla Nebbia, difendessero con le loro abilità sovrannaturali la verità e la giustizia, coperti da un manto speciale che li aiutava a nascondersi nella notte. Emma ha provato a ricreare tale prodigio, usando la sua innata. Attorno all'utilizzatore si crea un sottile strato di Vapore, con nessuna proprietà corrosiva e privo di una reale consistenza. Il colore scuro e i lunghi lembi (con tanto di cappuccio, che può essere abbassato facilmente) di questo vestito di chakra non offrono vantaggi di mimetizzazione diversi da quelli di un normale indumento, ma hanno il grosso pregio di potenziare i movimenti dell'utilizzatore, che diventeranno più rapidi ed aggraziati, anche se leggermente meno potenti.
    [Sigilli: 5]
    [Velocità e Agilità +20; Forza e Resistenza -5]
    [Questa tecnica può essere tenuta attiva per un massimo di 6 turni]
    Consumo: 70
    Mantenimento: 35 a turno

    Arma d'acqua (Mizukuri no Yaiba)
    Tipo: Ninjutsu
    La necessità sempre più insistente di avere un’arma con sé ha fatto sì da sviluppare armi fatte esclusivamente d'acqua, diventando così nell’immaginario comune una vera e propria tecnica. L'incredibile duttilità del suiton ha convinto gli shinobi a sviluppare sempre di più questa tecnica arrivando a creare qualunque cosa.
    L'utilizzatore genera un'arma acquatica, stranamente resistente e solida nonostante possa sembrare soltanto liquida. Non ha particolari effetti, ma è molto versatile nella creazione: può infliggere danni contundenti, da perforazione, da taglio in base al tipo di arma che si intende creare. In un confronto con arma bianca risulta meno resistente.
    [La taglia delle armi segue la stessa logica delle comuni armi bianche]
    [Le armi create causano danni in base all'arma creata]
    [Le armi scompaiono dopo circa 10 secondi che hanno perso contatto con l'utilizzatore]
    [Le armi hanno Resistenza 15]
    [Le armi di dimensioni Piccole e Medie richiedono una fonte d'acqua piccola, le armi di dimensioni Grandi richiedono una fonte d'acqua media. Nel caso non si abbia a disposizione una fonte adeguata si può utilizzare lo stesso la tecnica, però con un consumo maggiorato del 50%]
    Consumo: 10 (piccola) 20 (media) 30 (grande)[se ne possono creare anche due]
    Mantenimento: 5/10/15 ad arma

    Arte del Risveglio: Orrido pasto
    Abilità personale
    Questa abilità può essere usata solo dai Risvegliati, ovvero gli zombie creati da Emma. Per poterla attivare la creatura dovrà mangiare il cuore di un'altra persona, azione che richiede un turno intero e che permetterà ad essa di assorbire anche alcuni elementi chiave del sistema circolatorio del chakra. In questo modo potrà recuperare le proprie energie, in misura differente a seconda della potenza della vittima. Nel caso essa sia di livello pari o inferiore a quello del creatore dello zombie la quantità di chakra recuperato sarà un massimo di 50 unità, nel caso sia superiore al livello del creatore sarà un massimo di 100 unità, mentre nel caso in cui sia superiore al doppio del livello del creatore sarà un massimo di 150. Il ripristino di chakra sarà immediato, ma per compiersi il cuore della vittima dovrà essere ingerito per intero. Questa abilità non può essere attivata se il cuore della vittima è danneggiato in qualsiasi modo o se il cadavere da cui viene prelevato era morto da più di due ore.

    Arte del Fuoco: Palla di Fuoco Suprema (Katon: Gouryuuka no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Dopo centinaia di anni la piccola palla di fuoco si è evoluta in una forma di katon ben più potente e temuta. La palla di fuoco suprema è il risultato di un incessante via vai di conflitti e lotte di potere, che l’hanno resa per quella che è: una tecnica creata per fare danni.
    L’utilizzatore impasta il chakra trattenendolo tra il torace e la gola, dopo ciò mettendo una mano davanti alla bocca soffia emettendo una palla di fuoco.
    Si potrà quindi effettuare la tecnica in due modi: Lanciafiamme o Esplosione.
    La palla di fuoco (esplosione) sarà come una bomba e trovarsi nelle vicinanze equivale a venir colpiti dall'onda d'urto e dalle fiamme.
    Il getto di fuoco (lanciafiamme) è utile negli scontri ravvicinati. Nessuna esplosione, ma avvolgerà l'avversario nelle fiamme incenerendolo.
    [La palla di fuoco è pari a 3 metri di diametro, percorre massimo 30 metri per poi esplodere in automatico e ha forza 100, il raggio dell'esplosione è 5m]
    [Il getto di fuoco è ampio 10 metri, percorre al massimo 20 metri e ha Forza 90]
    [Se non si specifica l'effetto sarà il getto di fuoco]
    [Sigilli: 8]
    Consumo: 95
     
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    1) 3/3 - Ottima introduzione, non c’è altro da dire, davvero.
    2) 3/3 - Mi piace l’approccio scientifico che Emma ha verso la creazione di qualcosa che è <i>tutt’altro<\i> che scientifico.
    3) 3/3 - Suddenly necrofilia.
    4) 3/3 - Un finale eccellente.

    Voto Richiesto: 6
    Voto Ottenuto: 12

    Direi che Proibita Ottenuta sia l’unico possibile risultato.
     
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