Smart training

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    Demone incendiario

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    Lo sguardo di Jan era particolarmente dubbioso, mentre parlava con il ragazzone. Era stato chiamato lì perché desse una mano ai genin della squadra di Bort. Essendo esperto di armi da lancio il figlio del fabbro era la persona giusta per aiutarli nell'uso di kunai e shuriken, in cui erano ancora un po' carenti. Il neo-jonin ne aveva approfittato per chiacchierare nei tempi morti con il suo amico, fino a che non era uscito l'argomento su una abilità tipica degli esperti armaioli.
    Ma sei davvero sicuro che non ti avessi insegnato "Contrastare i ninjutsu"? Alla fine dovresti essere già pronto, visto il tuo livello.
    Bort rispose di sì, ricordava bene le sue abilità e non gli era stato mai parlato di qualcosa di simile. Quando chiese spiegazioni il suo maestro raccontò di come alcuni combattenti esperti potessero letteralmente tagliare le tecniche nemiche con le loro armi preferite.
    Per esempio io me la cavo con le leggere e sono quelle con cui impareresti a fare questa cosa anche tu. Forza, prova a lanciarmi una tecnica, così ti faccio vedere. Una scarsa, eh, che non voglio finire in ospedale.
    Bort annuì, aspettò che il suo amico tirasse fuori il kunai e poi gli lanciò una Sfera del Vuoto. Con un gesto rapido il giovane riuscì a annichilire la tecnica Fuuton, facendola sparire nel nulla. Jan disse che la cosa sarebbe funzionata anche nel caso di tecniche dalle dimensioni molto maggiori.
    Interessante. Dubito funzioni con il lancio di armi, dico bene? In sostanza io lo potrei usare con i Supervibrato e basta. Oppure... aspetta, i miei guanti contano? Potrei prendere a pugni muri di fuoco giganti e farli sparire! Che figata!
    Jan fu stranito da tale considerazione, ma annuì, i tirapugni contavano decisamente come armi leggere. Decise di mettere sotto anche il caposquadra, dandogli lavori da fare in parallelo ai tre piccoli genin. Iniziò lavorando con le sue spade corte, concentrando il chakra e aspettando che la tecnica gli arrivasse addosso. Non era così semplice come poteva sembrare, era necessario il giusto tempismo e una dose di concentrazione notevole. Un paio di volte il ragazzone era finito spinto all'indietro di qualche millimetro da ninjutsu di Jan che non era riuscito a parare. Per fortuna si trattava sempre di roba di basso livello, che a volte non riusciva nemmeno a fargli qualche graffietto. Nei giorni successivi si allenò con il Cerchio di Fuoco di Markus o la Barriera di Vento di Itsuki. Era un buon modo per tenerli sotto esercizio e farsi dare una mano allo stesso tempo. Nonostante la lentezza di queste tecniche spesso non riusciva a trovare il timing corretto e finiva per bruciacchiarsi i vestiti o colpire con la sua semplice forza la tecnica Fuuton. Passò un intero pomeriggio prima di avere qualche minimo successo, ma ci volle una settimana ancora per riuscire ad affrontare tecniche più rapide e precise. Per prima cosa si avvalse dei cloni di Talea, poi chiese ad amici e colleghi di livello un po' più alto. Purtroppo il limite di grado della tecnica era piuttosto stringente, ma con il tempo avrebbe potuto imparare ad alzare l'asticella, secondo Jan. In ogni caso per il momento poteva considerarlo un grande successo.

    Post 1 del livello 5 di Armi Leggere. Data la modifica di regolamento Bort si allena sull'abilità che era di livello 4 e su cui non si era mai allenato:

    -- Contrastare i ninjutsu (1): Sarà possibile, con un consumo in chakra pari a quello della tecnica avversaria, deviare o tagliare a metà i ninjutsu offensivi/difensivi con Forza/Resistenza pari o inferiore a 20.
    Per utilizzare questa abilità l’utilizzatore necessita di un'arma leggera da mischia, la quale viene ricoperta da uno strato di chakra in modo simile alla Concentrazione del Chakra Elementale per impedire che si rompa; una volta fatto ciò, se i Riflessi e l'Agilità del ninja sono superiori rispettivamente alla Velocità e alla Forza o alla Resistenza del ninjutsu con cui l'arma si scontra, sarà possibile deviarlo/tagliarlo colpendolo.


     
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    Il mese successivo la squadra di Bort si allenò spesso con Jan nell'uso delle armi da lancio e questo esercizio continuo fu molto utile anche al jonin, per migliorare le sue capacità in quel fondamentale. Il maestro si concentrò molto sui ragazzini, ma Bort origliò le indicazioni che venivano date loro e continuavano a essere utili anche per uno come lui. La sua tecnica di tiro era molto migliorata, assomigliava sempre più a quella di uno specialista, per quanto fosse più rude e brutale rispetto a coloro che si concentravano solo in tale ambito. Del resto la pura forza fisica rimaneva l'aspetto più sviluppato dello stile di combattimento del ragazzone, la cosa migliore era unire questi vari elementi per costruire uno stile vario e duttile.
    Gli allenamenti andarono avanti per tutta la primavera, con lezioni intensive almeno una volta a settimana. Per ricambiare il maestro Bort gli insegnò alcune sue tecniche, quindi spesso l'apprendimento era incrociato, tra i due amici. A volte si scambiavano consigli anche al di fuori delle sessioni vere e proprie, per esempio quando si vedevano a cena, guadagnandosi occhiatacce delle rispettive fidanzate.
    Una volta migliorata esponenzialmente l'abilità di lancio il ragazzone poté passare ad un nuovo obiettivo, ovvero migliorare in un fondamentale fino a quel punto poco sviluppato: il duello all'arma bianca. Prima di iniziare il jonin si dovette sorbire diverse lezioni di teoria, sua nemica per eccellenza. Fece fatica a farsi entrare nel testone nozioni di movimenti base, di raggi di azioni delle varie armi e di potenziali punti deboli da sfruttare o evitare al seconda del caso. Si impegnò duramente a imparare tutte queste cose e alla fine qualcosa riuscì a memorizzare, grazie soprattutto alla sua salvezza in questo campo, la Nuvola. La parte più dura fu quella, il passaggio alla pratica sveltì di molto il lavoro. Capiva molto meglio con il corpo che con la testa, era sempre stato così. I primi tentativi di duello con Jan furono dei mezzi disastri, Bort andava di prepotenza senza alcun ritegno e quindi sbagliava tutto. Movimenti brutali e pieni di parti inutili, il suo maestro si mise le mani nei capelli. Gli diede tanti "esercizi" per casa, ovvero ripetizioni di determinate combinazioni di movimenti. A questo Bort ci aggiunse, di sua spontanea volontà, diverse prove da solo contro dei suoi cloni superiori. Certo, era fin troppo semplice batterli, per più motivi. Erano più lenti e impacciati, ovviamente, inoltre avevano gli stessi schemi del corpo originale, che quindi li conosceva a memoria, inoltre essendo delle Talee erano più stupidi e si facevano fregare con poco. Fu in ogni caso un esercizio molto utile e interessante. Prima di tutto permise al ragazzone di mettere in pratica quanto stava studiando, anche se l'avversario era fin troppo scarso quello era un aspetto fondamentale, inoltre vedendosi dall'esterno poté osservare i suoi stessi movimenti e capire dove stava sbagliando. Grazie a questo metodo Bort fu in grado di migliorare a vista d'occhio e nel giro di una settimana Jan si accorse di quel cambio di passo. Fu allora che si mise di impegno ad insegnare al ragazzone un'abilità segreta che i migliori duellisti si tramandavano da sempre, il Disarmo astuto. Era un insieme di mosse specifiche, evoluzione delle semplici tecniche di scontro all'arma bianca e serviva proprio per sottrarre all'avversario quella che stava usando. Era stata pensata solo per quelle leggere, ma si poteva usare anche contro armi di taglia diversa, seppure con maggiore difficoltà. Sembrava un'ottima aggiunta al suo repertorio, quindi Bort ci si impegnò con massima energia e nel giro di una settimana la padroneggiò definitivamente. Ormai non era più un novellino in quel campo.

    Post 2 del livello 5 di Armi Leggere:

    -- Disarmo astuto: L’utilizzatore impara ad eseguire una serie di attacchi precisi e calcolati in modo da far sfuggire di mano l'arma al suo avversario. Per disarmare un’arma leggera, è necessario che l’utilizzatore impugni un’arma leggera e abbia i parametri di Riflessi e Agilità più alti dei corrispettivi avversari. È possibile disarmare anche avversari che impugnino armi medie o pesanti, ma in quel caso deve utilizzare due armi o il suo livello sommato al livello di specializzazione deve essere pari o superiore al livello dell’avversario sommato al livello di specializzazione nel tipo di arma che sta usando +3.


     
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    Una volta terminati gli allenamenti insieme Bort e Jan fecero più volte delle sorta di duelli, ma essi dimostrarono ogni volta in maniera sempre più evidente che l'allievo stava per superare il maestro, ma non soltanto dal punto di vista fisico come era già successo. Anche la semplice abilità con le armi ormai era quasi pari e il giovane armaiolo temeva che presto sarebbe arrivato quel momento, se non addirittura quello del sorpasso vero e proprio. Fu forse per questo che Jan non se la sentì più di allenare il suo amico, per quanto si vedessero ancora spesso e gli fosse stato molto vicino durante il periodo successivo alla rottura con Ringo. Di conseguenza il gigante biondo dovette fare da solo, cosa a cui non era per niente abituato. Si organizzò un piano di allenamenti cercando di scimmiottare quelli che il suo precedente maestro aveva organizzato le altre volte. Si concentrò molto sugli esercizi di lancio, ormai uno delle sue abilità più solide in combattimento. Doveva migliorare la sua precisione, soprattutto in un campo specifico, ovvero quello del tiro ad un bersaglio in movimento. Non potendo chiedere a nessuno tra amici e colleghi di trasformarsi in un puntaspilli per il bene dei suoi allenamenti il ragazzone decise di sfruttare i propri cloni. Si piazzava in qualche angolo meno affollato di uno dei campi di allenamento fuori Oto e lasciava le sue Talee scorrazzare allegramente qua e là, cercando di colpirle in maniera per loro mortale con i suoi fidi Bo-shuriken. Man mano che sterminava una generazione di copie cercava poi di allontanare quella successiva, allungando le distanze di tiro sempre di più. Arrivò fino a numeri notevoli e, dopo una pausa pranzo, iniziò a dotare i suoi cloni di chakra, in modo che esse potessero difendersi in qualche modo. Purtroppo per loro Barriere di Vento o Scudi Circolari servirono a poco contro la potenza di lancio del corpo originale, ma ben più successo ebbe l'Esquivar no Jutsu. Vedendo i suoi colpi evitati Bort dovette lavorare più duramente per cercare di avere la certezza di andare a segno. Nelle ore e nei giorni successivi si impegnò con strategie nuove, a cercare di rendersi più vicino all'infallibilità. Studiare i movimenti avversari, provare a spingere essi a fare una cosa piuttosto che un'altra, ingannarli con l'abilità di deviare le traiettorie dei proiettili. Non erano cose che venivano naturali ad un combattente dallo stile molto diretto come Bort, per questo dovette impegnarsi molto ad entrare nella mentalità di cui più volte aveva sentito parlare da Jan. Era quasi uno specialista, ormai, non poteva più negarlo. Gli ci volle molto, anche perché poteva allenarsi solo nei momenti liberi dalle missioni. Inoltre, per non sentire troppo il peso della cosa, il ragazzone aveva scelto di usare quel periodo anche per l'apprendimento di un'altra abilità, di cui aveva parlato con il suo amico e maestro nel campo delle armi leggere. A quanto aveva capito poteva migliorare la capacità di contrastare i ninjutsu, portandola ad un livello superiore. Visto che in questo caso era coinvolto il chakra la cosa fu molto più rapida, come sempre. Ci mise un po' ad avere idea di quali fossero i limiti che poteva raggiungere, per esempio dopo diversi tentativi si rese conto che poteva tagliare con il suo supervibrato una tecnica come la Sofferenza Istantanea solo dopo che essa aveva perso gran parte della sua potenza, ovvero dopo che aveva superato la metà della sua gittata. Esperimenti del genere gli valsero diverse bruciature, ma grazie alle tecniche difensive erano ridotte al minimo; oltretutto era più che abituato a subire danni, ormai un graffio in più o in meno sul suo corpo non gli faceva la differenza. Alla fine ottenne un risultato che non lo soddisfaceva fino in fondo, ma si accorse che per il momento pareva essere per forza il massimo, quindi decise di accontentarsi. Non vedeva l'ora di mostrarlo a Jan e sentire cosa avesse da dire a riguardo.

    Post 1/2, in cui si allena sulle stat e sulla prima delle abilità

    Livello 6

    -- Precisione ed Riflessi aumentano di 2
    -- Contrastare i ninjutsu (2): Con le stesse modalità del livello precedente l’utilizzatore può contrastare i ninjutsu con Forza/Resistenza pari o inferiore a 40.


     
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    Quando andò a parlare con Jan il ragazzone non si aspettava lo sguardo di amara sconfitta che vide negli occhi del suo amico. Costui non riusciva a nascondere l'insoddisfazione, anche se si complimentò con il gigante biondo. Ormai erano allo stesso livello di abilità, constatò con un pelo di tristezza, cosa che diede però a Bort l'intuizione giusta per cercare di tirare su il morale a quella che era ormai una delle persone a lui più vicine.
    Allora possiamo allenarci insieme, d'ora in poi.
    Il sorrisone del jonin riuscì a ottenere l'effetto voluto, era effettivamente un'idea molto bella per Jan. Il quale trovò anche una controproposta più che interessante.
    Che ne dici di venire a lavorare da mio padre, part time? Secondo me se chiedi permesso al villaggio spiegando il motivo ti verrà concesso. Ci sono cose che si possono imparare solo se vivi ore e ore in mezzo alle armi, te lo posso assicurare.
    Il ragazzone ci pensò qualche istante, poi si convinse che era un'idea magnifica e si precipitò al palazzo del kage, dove trovò un accordo con le autorità del villaggio che gli permettesse di svolgere comunque missioni nel mese successivo, pur lavorando al mattino nella fucina del padre di Jan. Una volta ottenuto il pezzo di carta necessario tornò in tale negozio, a parlare con l'uomo. Costui era un quarantenne massiccio, dall'aria truce e dal comportamento burbero, ma molto sincero e onesto una volta conosciuto a fondo; si chiamava Josip. All'inizio l'uomo si dimostrò un po' contrariato dal modo di fare del figlio, visto che si trovava con le mani legate, essendogli stata presentata la cosa a fatti compiuti. Però conosceva Bort e si rese conto di come ci fosse sempre bisogno di aiuto nel negozio, quindi alla fine si convinse.
    Il lavoro nella fucina di Josip era faticoso e non c'era mai un attimo di pausa, ma per Bort fu molto educativo. Imparò ad entrare in familiarità con gran parte delle tipologie di armi, a riconoscerne pregi e difetti, per quanto ancora solo ad un livello superficiale. Osservando da vicino il momento della creazione e lavorando poi al bancone per cercare di vendere le armi, però, il ragazzone fu in grado di rendere più esperto il suo occhio nell'osservare i materiali da cui esse erano composte. Fu un processo lento, ci volle quasi un mese di lavoro quotidiano e se ne accorse solo alla fine. Ormai era diventato quasi istantaneo e ne ebbe la conferma in missione, quando il suo cervello registrò automaticamente che gli shuriken di uno dei banditi erano di ferro, senza bisogno di pensarci. Non era sicuro di quanto potesse essere utile la cosa, ma era comunque un'abilità in più e male non faceva.
    Durante quel periodo la routine di Bort prevedeva lunghe mattinate di lavoro che potevano essere nella fucina, aiutando Josip con mansioni collaterali, oppure più spesso con Jan al bancone. Usava la Trasformazione in quei casi, per dare meno nell'occhio, e durante i pochi tempi morti si divertiva a parlare con il suo amico. Visto che continuava a fare missioni nei pomeriggi il tempo per allenarsi era ridotto al minimo, ma ogni tanto riuscì a ritagliarsi qualche momento e lui e Jan si occuparono delle Supervibrato, di provare ad aggiungere la quarta lama. L'ex maestro di Bort ci stava provando da qualche tempo, ma con scarsi successi. Allenarsi in due però era molto meglio e in poco riuscirono a progettare alcune modalità di utilizzo efficaci: c'erano impugnature che permettevano di tenere più di una spada per mano, facendo attenzione si potevano mordere ben due armi in modo da sembrare quasi un cervo volante, oppure si potevano tenere le lame tra i gomiti. Non erano modi comodi di combattere, ma rendevano le difese nemiche più difficili. Una tempesta di colpi, ecco l'obiettivo finale dei due, che per il momento sembrava raggiunto, grazie all'investimento di tanto tempo ed energie.
    Poco dopo finì il periodo di permesso che il ragazzone aveva ottenuto, quindi dovette tornare alle sue occupazioni solite, anche se ripromise che, quando avrebbe avuto occasione, sarebbe tornato ad aiutare volentieri.
    Sei un bravo ragazzo, biondino, e un ottimo lavoratore. Qui ci sarà sempre un posto per te se vorrai dare una mano. O se vorrai ampliare il tuo arsenale.

    Post 2/2, si allena sulla seconda abilità e sulla capacità di usare Supervibrato in più.

    -- Occhio esperto: l'utilizzatore diventa talmente avvezzo all'uso delle armi di cui è pratico da saper riconoscere con una semplice occhiata il materiale con cui sono costituite, se lo conosce. Eventuali modifiche estetiche che ne celano l'aspetto rendono impossibile questo riconoscimento istantaneo, ma basterà poterle tastare o farle scontrare con una propria arma per essere in grado di capire il materiale senza ombra di dubbio.

    Supervibrato
    Spada sottile e leggera lunga 55 cm a lama perfettamente diritta e a punta. Si tratta di un'arma estremamente pericolosa in mani esperte e precise. È versatile in quanto può essere utilizzata per tagliare, perforare e si rivela buona anche nel lancio. In genere se ne usa piú di una alla volta e il suo numero dipende dall'abilità del suo proprietario.
    [Si può utilizzare una spada aggiuntiva ogni 2 livelli di specializzazione in Armi leggere, per un totale di 6 supervibrato al livello 10]
    Prezzo Supervibrato di buona fattura (acciaio): 75 Ryo


     
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    Fu durante una missione che si accorse di quanto potesse essere un rischio. Aveva attivato "P is for Priceless", il suo genjutsu più potente, e vi aveva intrappolato tutti i nemici a portata, una decina almeno. Grazie a tale illusione i banditi furono terrorizzati a morte, ma uno di essi si trovava fuori dal raggio, senza che Bort se ne fosse accorto. I suoi colleghi diedero di matto, chi fuggendo e chi attaccando alla cieca, un paio di altri rimanendo fermi sul posto come paralizzati. Colui che non era stato preso dal genjutsu fu dunque confuso in maniera fin troppo visibile dalla reazione dei suoi compagni, che fino a pochi istanti prima erano tutti spavaldi per la superiorità numerica, quindi non fu difficile per il ragazzone intuire cosa fosse successo. Sul momento non ci pensò troppo e sfruttò il fatto di essere invisibile ai loro occhi per mettere KO l'intero gruppo senza difficoltà. A missione finita, però, ebbe modo di riflette sull'accaduto, di intuire quale fosse il problema che l'aveva turbato sul momento. Aveva corso un rischio bello grosso, se quel bandito fosse riuscito a fingere di comportarsi come i suoi colleghi allora lui non lo avrebbe individuato e non avrebbe fatto più attenzione nei suoi confronti rispetto che in quelli degli altri. E se qualcosa del genere fosse successa nel pieno di una battaglia decisiva, magari contro nemici molto abili? Quello sarebbe stato un rischio bello grosso. Avrebbe potuto fare la differenza tra la vita e la morte. Stava iniziando a contare abbastanza sui genjutsu nel suo stile di combattimento, non poteva ignorare quel grosso difetto che essi portavano con sé. Fu per questo che il jonin di Oto si ritrovò a chiedere aiuto alla persona tra i suoi amici che si intendeva maggiormente di quel tipo di tecniche: Astrid. Si trattava della ragazza che lui aveva reclutato poco meno di due anni prima e che da un po' di tempo si era fidanzata con Jan. Un'amica fidata che aveva diverse abilità fuori dal comune, una su tutte il Byakugan, oltre a capacità da sensitiva seppur di livello un po' basso. Nel giro degli ultimi sei mesi si era avvicinata allo studio dei genjutsu e, per quanto fosse ancora alle prime armi con quello stile nuovo, di sicuro avrebbe avuto dei consigli utili da dargli, pensò Bort. Non si sbagliava.
    Per me era stato più facile, visto che percepisco il chakra, ma ti assicuro che si tratta di un'abilità non scontata, la prima che si apprende quando si impara a concentrarsi sulle illusioni. Se vuoi posso darti una mano, ma ci vorrà tempo. E in cambio voglio qualcuna delle tue tecniche.
    Il tono era scherzoso, ma il ragazzone era solo contento di poter dare qualcosa come ricompensa a chi si impegnava nell'inculcargli qualche nozione di cui aveva bisogno. E poi gli faceva piacere passare del tempo con quella sua amica che di recente aveva avuto meno occasione di vedere.
    Prima di arrivare alla questione che ti interessa c'è un passaggio preliminare. Devi diventare capace di riconoscere dall'esterno la differenza tra una persona colpita da un genjutsu e una che non lo è. Ti darò un po' di dritte, poi faremo esercizi.
    Cominciò così una lunga serie di lezioni incentrate sui dettagli che avrebbero potuto portare all'individuazione di persone sottoposte a illusioni. Riconoscere quelle a mondo illusorio era semplice, le vittime erano come paralizzate, incapaci di muovere il proprio corpo, ma quelli a mondo reali potevano essere molto più difficili da scoprire. Spesso si doveva fare attenzione a minuzie all'interno dell'espressione del viso oppure nella postura, a volte negli occhi c'era l'indizio decisivo mentre altre era in altri punti del corpo. Erano spesso cose minime, ma facilmente identificabili. E una volta conosciute tutte le possibili combinazioni fu il momento di passare alla pratica, la parte meno complicata per Bort. In questo caso ebbe però le sue forti difficoltà, visto che si trattava di allenare la concentrazione e la capacità di osservazione, due qualità che possedeva in maniera non eccessiva. Per i primi tempi aiutò il fatto di usare dei cloni di se stesso come cavie. Ne creava un po' e poi lasciava che Astrid ne intrappolasse uno in un genjutsu, poi cercava di capire quale fosse. Nei primi giorni ci metteva tanto tempo a fare quest'operazione e riusciva a sbagliare abbastanza spesso, ma con pazienza e perseveranza le cose andarono pian piano meglio. Ridusse i tempi e gli errori, fino a che non raggiunse una buona dose di certezza su riconoscimenti anche quasi istantanei. Insomma, un ottimo risultato, per quanto fosse costato molta fatica. Traslare questo successo anche su altre persone richiese un po' di tempo in più e fu importante l'aiuto della squadra di genin di Bort per riuscirci. Provò anche a esercitarsi quando andò in Arena, ma dagli spalti era dura riuscire a distinguere dettagli significativi, per quanto non fosse impossibile. Più si era vicini più chance si avevano.
    Bene, ora possiamo dedicarci alla questione originale. Si tratta di un'abilità molto importante per chi usa illusioni, viene chiamata di solito Extrasenso.
    Seguì una lunga spiegazione di come il ragazzone dovesse cercare di entrare in risonanza con il chakra da lui usato per le illusioni, in modo da riuscire a essere collegato ad esso, l'unica maniera di raggiungere l'obiettivo finale. La teoria sottostante a tale processo era tutt'altro che semplice, a maggior ragione visto che Astrid non era bravissima a spiegarsi in quel tipo di cose, ma ancora meno lo fu la pratica. Per circa un mese i due si videro quasi quotidianamente per allenarsi, spesso anche insieme a Jan o ai tre genin di Bort. Il ragazzone sfruttò ogni momento libero dalle missioni per provare e riprovare, sfruttando i cloni come cavie quando era da solo. Ci volle un'eternità per capire anche solo a livello basilare come fare, ma una volta ottenuta l'idea bastò lavorare per riuscire in tale impresa in pieno. Quando, dopo quasi due mesi di allenamenti intensivi, finalmente arrivò ad avere un controllo stabile di tale abilità gli bastò applicarlo a tutti i tanti genjutsu che conosceva. Purtroppo quelli ad area, tra cui proprio quello da cui era partito tutto, permettevano una consapevolezza minore, un po' più vaga, ma a parte quello la nuova capacità di Bort era proprio perfetta. In cambio, durante tutto quel tempo, il ragazzone aveva insegnato alla sua maestra alcune delle illusioni da lui inventate, tra cui soprattutto Ca-Bocciata e Your next line is conquistarono il cuore della genin, visto che si perfettamente al suo stile.
    Sempre un piacere fare affari con te.

    Genjutsu

    Colui che affina al massimo l’arte illusoria, aumentando la propria capacità di manipolazione della mente avversaria e la resistenza alle illusioni altrui.

    Livello 1
    --Riconoscimento: sarà possibile capire se un'altra persona di cui si ha visione è affetta da un genjutsu di qualsiasi grado.
    --Extrasenso: sarà possibile capire se un'altra persona viene colpita da un proprio genjutsu di qualsiasi grado. Per i genjutsu singoli e multipli sarà possibile avvertire se il genjutsu va a segno, mentre per i genjutsu ad area sarà possibile avvertire approssimativamente quante persone vengono colpite.



     
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    Dai tuoi incubi peggiori...e oltre. Mai stato nella testa di un folle?

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