-
.Ormai erano quasi passati tre anni da quando la mia vita era cambiata del tutto, lì nel Paese dell'Artiglio. Da quando avevo ritrovato un pezzo della mia famiglia che pensavo perduta e poi all'improvviso avevo scoperto che esisteva un lascito del mio clan, avevo scoperto che tutto quello che sapevo sulle mie origini era incompleto. Entrando a contatto con il Culto dei Sette scoprii una religione che era stata così fondamentale per i miei antenati, ma ci volle poco tempo per capire che non era solo quello. Avevo trovato il mio lato spirituale e tramite esso, con pazienza e lentamente, anche il mio posto nel mondo. Era solo grazie agli Dei, alla loro saggezza e alla loro benevolenza, che la mia vita prima così disordinata aveva trovato una sua logica magnifica. Quel Paese era stato testimone dei cambiamenti più grandi, per me. Lì avevo mosso i primi malfermi passi della mia carriera musicale e avevo preso i voti, diventando Sacerdotessa. Lì avevo scoperto le abilità passate del mio clan e avevo iniziato a formare la mia coscienza da guerriera. Lì avevo ritrovato Draig e la nostra storia aveva subito un cambio di passo imprevedibile. Lì avevamo concepito Ryuko. Quel posto era magico per me. E non solo per me, ovviamente.
Era stata mia moglie a proporre di prenderci qualche giorno di vacanza e andare a visitare il Tempio, per far vedere quanto era cresciuta bene la nostra bimba. Pur rimanendo convinta nel suo ateismo anche lei aveva legato abbastanza con i sacerdoti, con i miei confratelli. Avevamo poi tutta una serie di altri amici da visitare laggiù, del resto era stata casa nostra per più di un anno. Fu estremamente divertente ritrovare persone che riuscivamo a sentire solo per via epistolare, era uno dei piaceri maggiori che avevo nella vita. I giorni passarono fin troppo rapidi, tra lauti pasti, chiacchiere e rimpatriate. La tabella di marcia prevedeva che partissimo la mattina successiva, avevamo ancora la locanda prenotata per una notte. Era tardo pomeriggio, ma il sole era ancora ben lontano dal tramonto. Ryuko aveva giocato tutto il giorno con i figli di alcuni nostri amici, che avevano alcuni anni di più, ma che si erano divertiti un mondo con quella vispa mostriciattola. Di conseguenza lei, appena tornati in ostello, era crollata a dormire. Draig si era messa giù e anche lei si era appisolata in un attimo. Io però non avevo per niente sonno, anzi avevo voglia di fare una passeggiata. Lasciai lì un clone, giusto perché non si ritrovassero da sole al risveglio senza sapere nulla, poi uscii e mi misi a camminare. In poco tempo raggiunsi il mare. Quelle coste alte e scogliose mi affascinavano sempre e rimasi lì a rimirare le onde, con il loro suono lento e musicale. Raramente mi era capitato un periodo così tranquillo e felice.
. -
.
Parlato
Pensato
Sussurrato
Urlato
Il dolore alla gamba iniziava a allievarsi, dopo qualche giorno di riposo, e Shinzo aveva deciso di riprendere il viaggio.
L'ultimo lavoro aveva lasciato pochi Ryu, ed abbastanza lividi. Ma anche con quei pochi Ryu, era arrivato alla somma prefissata mesi fa per il ritorno.
Nel camminare una brezza gli scompigliava i capelli lunghi, come aveva iniziato a portarli negli ultimi anni.Con una mano cercava di scostarseli dal viso, mentre la seconda, in tasca, giocerellava con un tappo di sughero. Il tappo di sughero.
Mi mancherà viaggiare?Mha,chissà... rifletteva pensieroso mentre guardava le onde infrangersi sulla costa. Oramai aveva rinunciato con i capelli, e li laciava liberi all'aria. La giornata era bella, ma la brezza marina iniziava a farsi fredda. Con entrambe le mani in tasca, Shinzo cercava un riparo dal vento e dai pensieri, per potersi perdere qualche minuto alla vista del mare,prima di riprendere il cammino.
La testa gli scoppiava oramai da qualche giorno: era giusto ritornare ad Oto? Era solo una pazza idea? Non era forse meglio restare lì, nell'artiglio, a cercare di consolidare il poco lavoro che aveva iniziato? Lui non poteva saperlo. Ad ogni scelta fatta, col senno di poi, si sarebbe pentito. Tanto valeva fare la scelta che lo divertiva di più!
Una grande roccia si erigeva ad una ventina di metri dal mare, forse uno scolgio portato lontano da una tempesta. Si erigeva in mezzo alla sabbia, completamente fuori posto rispetto al suo habitat. Un po' come me...
Sedutosi con la schiena al sasso, si godette il mare e il suo abbraccio sonoro, che lo cullava in quel fresco pomeriggio.
Si promise di non addormentarsi, doveva continuare il viaggio, mentre il sonno lo portava lontano lontano..CITAZIONEDato che il mio pg penso starà ad Oto per qualche tempo, ambienterei l'incontro a prima del mio arrivo ad Oto e incontro con Bort, se sei d'accordo!
Dimmi così altrimenti modifico.Se c'e altro che nn va dimmi pure per Mp o Discord se sono online. -
.
Ero totalmente assorta nei miei pensieri, cullati dal rumore dolce e insistente delle onde. Non mi accorsi della presenza di un'altra persona se non dopo almeno un minuto dal mio arrivo. Era un uomo dai capelli lunghi, sembrava avere più o meno la mia età. Era appoggiato ad uno degli scogli a pochi metri da me, sembrava totalmente rilassato.
Buongiorno.
Lo salutai e gli rivolsi un caldo sorriso. Non sarebbe stato male chiacchierare con qualche sconosciuto, era sempre stato uno dei miei piccoli piaceri della vita. Del resto era stato così che avevo incontrato alcuni di quelli che ora erano tra i miei amici più preziosi. A volte la casualità offriva regali inaspettati. Tornai a fissare le onde, lasciando l'uomo in un angolo del mio campo visivo.
Adoro queste spiagge. Sono davvero diverse da quelle del Paese del Mare, eppure hanno un fascino così particolare...
. -
.
Parlato
Pensato
Sussurrato
Urlato
Shinzo fu sorpreso quando Aiko lo salutò, non si aspettava di essere approcciato da qualcuno in quel momento. Inoltre, non aveva fatto caso ci fosse qualcun'altro vicino a lui. Guardandosi in giro, questa volta attento, vide che la costa era deserta. ..bene..
Non avrebbe saputo dare un'età alla figura che aveva di fianco, a qualche metro. Poteva avere tra i 20 e i 30 anni forse, ma in ogni caso Shinzo era sempre stato pessimo nell'indovinare gli anni di una persona. E con le donne gli aveva solo causato guai.
Salve.. rispose con circospezione. Lei continuòCITAZIONEAdoro queste spiagge. Sono davvero diverse da quelle del Paese del Mare, eppure hanno un fascino così particolare...
Ma shinzo non poteva che essere in conflitto al riguardo.
E vero, lo spettacolo era fantastico, ma i ricordi dei brevi trascorsi in quelle acque, non erano dei migliori. Dovrei dirgli di come ho naufragato in quelle stesse acque?No, meglio di no..
Non le ha mai viste in tempesta allora, sanno essere terrificanti a volte.
Meglio restare vaghi; poteva in fin dei conti essere una Senzavolto, anche se sembrava decisamente improbabile: sembrava quasi un misto tra una turista, ed una maestra di scuola.
Ma Shinzo era pessimo anche nel giudicare le persone a prima vista, oltre che a datarle. Si iniziò ad alzare, stando eretto appoggiato al masso: il ginocchio ancora gli duoleva, ma il dolore era solo un ricordo della pena passata. Viaggia spesso lei? Per il paese del mare, è un bel viaggetto..CITAZIONESpero ti vada un po' di conversazione scialla...purtroppo devo ancora finire gli allenamenti per lo sblocco dell'innata, che sono ciò che è successo a Shinzo appena prima il nostro incontro, quindi sto vago.
Non so nemmeno io come concluderli
spero entro stasera di finirli.
Edited by IlPatata - 29/5/2020, 11:35. -
.
Non le ha mai viste in tempesta allora, sanno essere terrificanti a volte.
Fui sorpresa da quel tipo di risposta, ma non sembrava piccato. Che fosse un marinaio? Tutti quelli che avevo incontrato avevano un rapporto strano con la furia delle acque. Timore, ma allo stesso tempo quasi amore per quel mostro indomito ma affascinante.
Non da una nave, no. A volte noi umani scordiamo quanto la natura sa essere gloriosa e feroce. Ci sentiamo i padroni del mondo, ma siamo solo ospiti. A volte è bello ricordarcelo, anche se immagino che quando delle onde giganti cercano di ucciderti non si riesca a fare tanta filosofia.
Feci un breve risolino, divertita dalla mia stessa considerazione. Mi piaceva riflettere su questo mondo che gli Dei ci avevano donato, ma sapevo che a molte altre persone interessavano questioni più pratiche e non potevo certo biasimarle.
Viaggia spesso lei? Per il paese del mare, è un bel viaggetto
Sorrisi divertita, mentre lui si alzava. Era una domanda complicata per una come me, ma una di quelle a cui mi faceva sempre piacere rispondere.
C'è stato un tempo, fino a poco fa, che viaggiavo continuamente. Senza meta, per il puro piacere di farlo. Ora ho trovato una casa, ho messo su famiglia, ma ogni tanto riesco a trascinarla in giro come un tempo. Poi qui ci abbiamo abitato per un annetto, quindi siamo passate a trovare tutti i nostri amici per una piccola vacanza. E tu invece? Sembri anche tu uno a cui piace viaggiare. Sei di zona? Ah, comunque io sono Aiko.
Porsi una mano all'uomo, per offrirgli una semplice stretta come saluto. Mi ispirava molto come conversazione, ero convinta sarebbe potuta essere molto interessante.. -
.
Parlato
Pensato
Sussurrato
Urlato
Shinzo si rese conto che aveva quasi azzeccato, nonostante la sua poca fortuna con le prime impressioni. Non era proprio una turista ma, a differenza sua, si trovava là per una piccola vacanza.
Ora la sua interlocutrice sembrava meno minacciosa di prima, ma non sapeva se poteva abbassare a guardia. il suo piano era svignarsela, ed alla svelta, non fare conversazione. Sì, ma scappare dove...?CITAZIONEC'è stato un tempo, fino a poco fa, che viaggiavo continuamente. Senza meta, per il puro piacere di farlo. Ora ho trovato una casa, ho messo su famiglia, ma ogni tanto riesco a trascinarla in giro come un tempo. Poi qui ci abbiamo abitato per un annetto, quindi siamo passate a trovare tutti i nostri amici per una piccola vacanza. E tu invece? Sembri anche tu uno a cui piace viaggiare. Sei di zona? Ah, comunque io sono Aiko.
Shinzo non si mosse in avanti tendendo la mano, come era di solito fare alle presentazioni.
Lasciò Aiko con il braccio teso, concedendole solo un segno con la testa, unito ad un Piacere, Shinzo
Anche se non era in vena di parlare, forse era stato troppo scortese nel non rispondere al gesto di cortesia, ma oramai era fatta.
Quella donna aveva smesso di infodergli timore: poteva essere un senzafaccia, ma non smebrava proprio. Iniziava più che altro ad ispirargli una sensazione strana, particolare, intangibile.
Forse l'essere stato per gli ultimi 6 mesi in giri poco raccomandabili (ma comunque nella media delle sue frequentazioni) glia veva fatto scordare il valore di una delle gioie della vita: la famiglia.
Non era invidia che provava, nemmeno disgusto. Più una strana forma di malinconia, come una nostalgia per qualcosa che sarebbe potuto succedere, ma non era mai stato.
Di zona? No, per niente, anzi sono in viaggio per... per un'altra meta, ora. Di sicuro ho viaggiato tanto, ma purtroppo mai per vacanza, anche se mi piacerebbe un giorno. Davo un ultimo saluto a queste onde Queste onde bastarde.. prima di ripartire. Penso che per un bel po', eviterò i viaggi in mare, anche se per un corriere a volte sono imprescindibili.
Certo, era meglio evitare il mare per evitare il barone Birra, e diciamo che "corriere" era un modo molto gentile di definirsi. Ma non voleva rovinare l'atmosfera più di quanto aveva già fatto.
Concluse la frase con un sorriso, anche se leggero, per diminuire la tensione che probabilmente aveva creato non ricambiando la stretta di mano, ma pur restando appoggiato immobile alla sua roccia. Il ginocchio iniziava a pulsare di dolore: lo faceva ogni tanto, in pochi minuti avrebbe finito.CITAZIONENon ho idea di dove andremo a parare.
Se sei curioso quello appena successo a Shinzo lo trovi qui https://narutogarden.forumfree.it/?t=77665840 , ma è una lettura lunghetta.
Sarei curioso di capire come hai ingravidato tua moglie però
. -
.
L'uomo non volle stringermi la mano, cosa che mi lasciò interdetta. Era un modo sottile di dirmi che ero troppo invadente? Sentii una piccola fitta di sensi di colpa, era come se stessi imponendo la mia presenza a lui, che magari voleva soltanto riposarsi in pace. Nulla di nuovo, ogni tanto non riuscivo proprio a non ficcare il naso dove non dovevo. In ogni caso si presentò come Shinzo e non sembrò portare rancore.
Di zona? No, per niente, anzi sono in viaggio per... per un'altra meta, ora. Di sicuro ho viaggiato tanto, ma purtroppo mai per vacanza, anche se mi piacerebbe un giorno. Davo un ultimo saluto a queste onde prima di ripartire. Penso che per un bel po', eviterò i viaggi in mare, anche se per un corriere a volte sono imprescindibili.
Mi trovai un po' a disagio, non sapevo cosa dire, cosa fare. Mi sentivo la solita scema a essere corsa a rompere le scatole ad uno sconosciuto, ma il fatto che avesse comunque voluto condividere qualcosa poteva essere un segno positivo, pensai. Ricambiai il timido sorriso con uno tranquillo, cercando di nascondere un po' della preoccupazione che mi montava dentro.
Mi dispiace. Immagino ci siano tanti posti per provare a fare il tuo lavoro lontano dal mare o per provare a reinventarsi. Probabilmente il migliore è il Paese del Té, lì hanno ricostruito tutto in poco tempo dopo la guerra e sono attivi e ospitali. Oppure avevi già altre cose in mente?
. -
.
Parlato
Pensato
Sussurrato
Urlato
Il dialogo con la ragazza continuava, ma il dolore al ginocchio non sembrava andarsene. Shinzo optò per non muoversi dal suo comodo sasso, così da non rendere evidente la fitta che lo assillava.CITAZIONEMi dispiace. Immagino ci siano tanti posti per provare a fare il tuo lavoro lontano dal mare o per provare a reinventarsi. Probabilmente il migliore è il Paese del Té, lì hanno ricostruito tutto in poco tempo dopo la guerra e sono attivi e ospitali. Oppure avevi già altre cose in mente?
Reinventarsi......di certo cambiare, ad una certa età, non è possibile. Da ragazzino hai un mondo davanti ma, nel tempo, finisci per essere bloccato in una vita, un lavoro, che non puoi lasciare.. Disse Shinzo guardando con sguardo vuoto la sua interloquitrice.
Intanto però, l'idea di cambiare tutto, di stravolgersi, lo stuzzicava. Come un sogno impossibile al quale avrebbe voluto unirsi. E certi eventi appena passati, sembravano spingerlo in quella direzione.
Ma no, ancora era troppo presto, non sapeva cosa fare. Iniziò però a pesare il consiglio della ragazza; il paese del Tè poteva davvero essere una buona occasione. Sembrava il posto perfetto, ideale per nascondersi e ricominciare. E proprio per questo, che ne diffidava.
Oramai aveva imparato che, se qualcosa sembrava troppo bello per essere vero, probabilmente lo era.
E forse, anche avere una normale conversazione con una bella donna, dopo un'esperienza folle come quella passata, era troppo bello,e sospetto. E lei, invece, cosa fa di bello di lavoro...se posso chiedere?
Shinzo stava diventando forse paranoico, ma in quel momento era disposto a lasciarsi andare ad una vera conversazione con qualcuno.
Forse era proprio una persona come quella, uno sconosciuto a cui dire tutto e non rivederlo più, che lo avrebbe aiutato.
Forse...CITAZIONETergiverso ancora un po' che il mio PG è un cagasotto. -
.
Reinventarsi......
Fu come sussurro, quasi appena udibile. Capii che quella parola, inserita quasi per caso nel mio discorso, doveva aver colpito molto l'uomo. Che ci fosse qualcosa di serio dietro?
di certo cambiare, ad una certa età, non è possibile. Da ragazzino hai un mondo davanti ma, nel tempo, finisci per essere bloccato in una vita, un lavoro, che non puoi lasciare..
Una visione piuttosto amara della vita, che combaciava fin troppo bene con l'espressione vacua dei suoi occhi. Da un lato potevo capirlo, ma sentivo che forse questo suo timore di provare a cambiare poteva essere fonte di disagio per lui. Mi dispiaceva vedere una persona in difficoltà, mi dava il desiderio di aiutarlo, ma non avevo la minima idea di come farlo, anzi mi sentivo un po' persa. Mi offrì un appiglio lui stesso.
E lei, invece, cosa fa di bello di lavoro...se posso chiedere?
Feci un tenue sorriso, cercando di trovare le parole giuste. Non volevo suonare troppo retorica, anche se temevo che sarebbe potuto finire così. Volevo mostrargli che esisteva un'altra via, volevo che il mio esempio potesse aiutarlo. Se ce l'aveva fatta una bimba un po' scema come me ce la poteva fare chiunque.
Fino a qualche anno fa non avevo un lavoro fisso, giravo il mondo e mi arrabattavo con quello che capitava, quindi ho fatto un po' di tutto. Poi all'improvviso ho avuto un'occasione e sono riuscita ad avere il mio primo contratto discografico. A oltre trent'anni. Ora sono musicista di professione, riesco a vivere della mia arte. Fino a qualche anno fa non osavo neanche sognare una cosa del genere. La vita sa sorprenderci in modi strani, a volte. Tenersi aperte le porte, non abbandonare i sogni, resistere finché si può... possono sembrare parole vuote, ma sono le cose che ci permettono di superare le nostre paure e migliorare la vita. Non sempre riesce, ma il gioco vale la candela. Anche quello fa parte del crescere, del diventare adulti, non credi? Non è mai troppo tardi per cambiare.
. -
.
Parlato
Pensato
Sussurrato
UrlatoCITAZIONEFino a qualche anno fa non avevo un lavoro fisso, giravo il mondo e mi arrabattavo con quello che capitava..
Eh ragazza, so cosa significa....allora sai cosa significa sopravvivere, chissà se sei arrivata al fondo come me...
Shinzo ora ascoltava interessato quello che la sua nuova conoscenza diceva: il dolore alla gamba forse rimaneva, ma non poteva sentirlo, preso dalle parole di Aiko.CITAZIONETenersi aperte le porte, non abbandonare i sogni, resistere finché si può... possono sembrare parole vuote, ma sono le cose che ci permettono di superare le nostre paure e migliorare la vita. Non sempre riesce, ma il gioco vale la candela.
Tenersi aperte le porte, seguire i sogni...ma cosa poteva avere senso ora che ci si ritrovava in un vicolo cieco?
Era davvero possibile ricominciare sempre, oppure è la nostra voglia di riscatto che ci porta a pensare si possa sempre riuscire, nei nostri sogni? I propri sogni sono ciò a cui bisogna sempre confrontarsi, oppure sono un peso che ci portiamo dietro, che ci lega ad un futuro che non possiamo avere, facendoci perdere di vista il presente?
Shinzo questo non lo sapeva, ma sentiva che la speranza, più parlava con la ragazza, prendeva il sopravvento tra le emozioni che lo affliggevano. poi, più in basso di così, non poteva cadere. Tanto valeva rivolgersi ad un futuro più roseo, anche se era solo un illusione, giusto?
Bho, come premesso, nessuna certezza era presente nella mente del contrabbandiere, solo speranza.
Shinzo fece per rispondere alla ragazza, felice, ma inconsciamente si avvicinò a lei di un passo, preso dal discorso, cadendo rovinosamente a terra. Ora si poteva notare una macchia di sangue celata sotto i vari strati del vestiario farsi avanti all'altezza del ginocchio, che aveva ceduto all'appoggiarsi del peso.
Edited by IlPatata - 10/6/2020, 11:07. -
.
L'uomo sembrò sorpreso dal mio discorso e per un attimo mi parve di scorgere un sorriso sulle sue labbra. Fece un passo, ma subito crollò a terra, come colpito da un'invisibile forza. Fu in quel momento che mi accorsi di una macchia rossa che si spandeva dalla sua gamba. Sangue. Sbiancai di netto, presa alla sprovvista. Stava male? Come era successo? Cosa potevo fare? Ci misi almeno un secondo a riprendermi dallo shock e mi chinai avvicinandomi. Indossava più strati di pantaloni, quindi non potevo avere un'idea della situazione, non senza chiedergli almeno.
Posso? Cosa è successo? Sei stato colpito? Ci sono nemici qui intorno?
Avrei cercato di ottenere risposte, mentre, se me lo avesse lasciato fare avrei provato a ispezionare la ferita, alzando le gambe dei pantaloni. Speravo di capire di più sia dalle sue parole che dallo sguardo diretto alla ferita.
Posso trasportarti all'ospedale più vicino con le mie evocazioni, non è distante da qui. Oppure potrei cauterizzarti la ferita, ma farebbe molto male e non risolverebbe molto, credo davvero sia il caso che tu sia visitato da un medico.
. -
.
Parlato
Pensato
Sussurrato
UrlatoCITAZIONEPosso? Cosa è successo? Sei stato colpito? Ci sono nemici qui intorno?
La ragazza si era avventata preoccupata su Shinzo, preoccupata per la macchia che si espandeva.
Nemici?...no,spero di no...!
Disse quasi sussurrato il contrabbandiere, mentre si portava le mani alla ferita.
Aveva ignorato da troppo tempo la caduta sul ponte, durante il naufragio del giorno prima. Evidentemente non era solo un dolore di fondo. Il suo corpo aveva provato dalla sera prima ad avvertirlo con stimoli sempre più intensi, ma lui aveva continuato ad ignorarlo.CITAZIONEPosso trasportarti all'ospedale più vicino con le mie evocazioni, non è distante da qui. Oppure potrei cauterizzarti la ferita, ma farebbe molto male e non risolverebbe molto, credo davvero sia il caso che tu sia visitato da un medico.
Kykiose no Jutsu...?Questa ragazza sarebbe un...un ninja?
La sopresa lo colpì quasi più del dolore. Se questo non era un chiaro segno della macabra ironia della vita, non sapeva di cosa si potesse trattare.
Era veramente una delle coincidenze più importanti della sua vita: in meno di due giorni aveva conosciuto due donne ninja, così diverse tra loro, mentre ripensava al suo futuro. Era forse un modo del destino per portarlo in una direzione precisa? ...no, il destino non esiste. E' una coincidenza, punto. E da come reagisce la ragazza, non sembra essere un senzavolto, ma solo una shinobi preoccupata....
Andare all'ospedale era fuori discussione,e l'idea di ustionarsi nemmeno.
Ma non c'era molta scelta, se veniva ospitalizzato, rischiava di non uscire vivo da quel posto, se rintracciato.
Realizzato ciò, con gli occhi terrorizzati, quasi urlò alla ragazza: No, no! ...no, niente ospedale. Fai quello che puoi, solo, cerca di essere cauta....l'hai mai fatto prima? diceva Shinzo alla sua interlocutrice, mentre con un coltellaccio si strappava la gamba del pantalone, lasciando l'arto inferiore scoperto.
Sotto la rotula, tra il sangue mezzo coagulato, si intravedeva nei rivoli di sangue un colore bianco, tipico dell'osso. Attorno i muscoli pulsavano, solo a vederlo Shinzo sentiva un conato di vomito.
Ragazza, se devi farlo, fallo ora...sennò lasciamì qui e vattene..
Disse Shinzo, mentre metteva tra i denti il manico del coltello, chiudeva gli occhi, e si preparava al dolore delle fiamme.CITAZIONEHo deciso che quello che volevo scrivere e anticipato per MP non ci stava...ecco ho fatto un post un po' più easy.
TI prego non uccidermi il PG, sennò causiamo paradossi temporali. -
.
Nemici?...no,spero di no...!
Aveva quasi un filo di voce, sembrava provare paura, oltre che dolore. Si stringeva la gamba con evidente disagio. Sembrò molto sorpreso dalle mie proposte, ma dopo qualche attimo i suoi occhi si colorarono di puro panico e urlò.
No, no! ...no, niente ospedale. Fai quello che puoi, solo, cerca di essere cauta....l'hai mai fatto prima?
Cosa voleva dire quella frase? Era un ricercato? Non riuscivo a trovare altri motivi per cui si potesse rifiutare di essere curato dalle autorità. Fui spaventata da quella possibilità, ma non sapendo cosa dire annuii soltanto. Sì, l'avevo già fatto. In guerra, salvando la vita a Cinghiale, anche se era stato più un miracolo che merito mio.
Nel mentre l'uomo aveva tirato fuori un coltellaccio che non sembrava propriamente adatto al combattimento. Con esso si era strappato parti delle vesti, rivelando un ginocchio martoriato da non saprei dire quale disastro. Distolsi violentemente lo sguardo quando mi sembrò di intravedere l'osso. Non ero abituata a immagini del genere e ai miei occhi si affacciarono le compagne di sempre, le lacrime.
Ragazza, se devi farlo, fallo ora...sennò lasciamì qui e vattene..
La sua richiesta di aiuto mi fece tornare decisa. Non potevo abbandonarlo, non potevo proprio. In quanto Sacerdotessa dei Sette era mio compito soccorrere un ferito, incurante della situazione. Al resto avrei pensato dopo, mi convinsi. Quando lui si mise il coltello tra i denti capii che non potevo rimandare. Poggiai le dita sulla ferita, vincendo il disgusto che provavo all'idea. Lo guardai fisso negli occhi, facendogli un cenno di intesa, poi iniziai a concentrare il chakra Shakuton. Il rumore sfrigolante della carne che bruciava avrebbe accompagnato le probabili urla di dolore dell'uomo. Zaffate di odore maligno mi invasero le narici e dovetti farmi forza per non perdere la concentrazione. Pregare mi aiutò, anche se facendolo sottovoce non ero sicura l'uomo potesse sentirmi. Speravo che lo avrebbero fatto gli Dei, però.
Somma Bikira,
figlia del Sole e sorella di noi umani,
ti prego, proteggi questa vita preziosa,
fai che non si spenga prima del tempo
e che ritrovi la speranza che ha perduto.
Ripetei due volte la supplica con voce lieve e ritmo cantilenato. Mantenni le mani a contatto con l'uomo per tutto il tempo necessario e quando feci terminare la tecnica mi accorsi che costui era svenuto. Purtroppo me lo aspettavo, ma questo non mi rese meno spaventata. C'era poco da fare, dovevo davvero portarlo all'ospedale, anche se mi aveva chiesto di non farlo rimaneva l'unica soluzione. La ferita non era mortale, ma non sarebbe certo migliorata, anzi rischiava di infettarsi e finire molto male. Mi feci un piccolo taglietto e richiamai Momohiro, spiegandogli la situazione. Lui, con tutta la calma che lo contraddistingueva, accettò l'incarico volentieri. Salii in groppa al maiale alato e mentre ero su esso comunicai con una mia tecnica al mio clone ciò che avrei fatto. Era importante che rimanesse qualcuno vicino a Draig e Ryuko e che sapesse tutto. In una decina di minuti raggiunsi l'ospedale più vicino e lasciai che Momohiro ritornasse dai suoi simili, dopo averlo ringraziato accoratamente. Portai quindi l'uomo in braccio al pronto soccorso e cercai di spiegare alle infermiere la situazione. Quando lui fu preso in custodia fui accompagnata ad una sala d'aspetto, dove rimasi per almeno un paio d'ore, a occhio. Quando fui chiamata da costoro mi dissero che l'uomo aveva ripreso i sensi e che potevo vederlo, visto che ora era fuori pericolo. Appena fuori dalla porta della stanza feci un respiro profondo e poi entrai. Non sapevo cosa aspettarmi, ma avevo parecchia timore.SPOILER (clicca per visualizzare)Shakuton: Bikira no Megumi - Yakishaku (Arte della Vampa: Benedizione di Bikira - Cauterizzazione)
Tipo: Hijutsu
Livello B
Bikira nacque umana e ascese al rango di Dea della Vita per i meriti acquisiti durante la sua esistenza terrena. Tra essi tutti i testi concordano sull’altissimo valore che dava alla vita e alla salvezza delle altre persone, Questa tecnica nasce proprio dal tentativo di Aiko Netsushi di replicare le imprese della divinità, mettendo le proprie abilità distruttive al servizio della salute altrui.
L’utilizzatore poggia le proprie mani su una zona ferita di un altro essere vivente e vi applica un’ampia dose di chakra Shakuton. In questo modo la ferita viene trasformata, di qualsiasi tipo fosse precedentemente, in ferita da ustione. Questo è particolarmente utile per limitare il sanguinamento e diminuire il rischio di infezioni.
[L’entità della ferita non cambia in nessun modo, ma viene mutata la sua tipologia e viene ridotto drasticamente il sanguinamento]
[Questa tecnica non richiede sigilli, ma impiega un turno intero ad essere applicata]
[Non è possibile utilizzare questa tecnica in situazioni concitate]
Consumo: 50
Momohiro l'Imperturbabile
Sempre calmo e rilassato, questo esemplare si mostra gentile e affabile con chiunque. Non ama combattere e lo fa soltanto se gli viene chiesto da qualcuno di cui si fida. Nonostante l'aspetto e i modi, non è per niente stupido. È lungo circa 1,5 m ed ha una apertura alare di circa 1 m.
Livello: 9
Consumo: 90. -
.
Parlato
Pensato
Sussurrato
Urlato
Il dolore provato da Shinzo fu quasi insopportabile ma, per fortuna, svenì ancora prima che il peggio avesse luogo.
In realtà, si riprese dallo svenimento durante l'operazione, a tratti, abbastanza per notare un'ombra grigia china su di lui, per poi ritornare tra le braccia di morfeo. Il viaggio in ospedale fu un sogno indefinito, come un secondo naufragio nell'oscurtà densa della perdita dei sensi.
Il risveglio, però fu decisamente meno traumatico. Almeno inizialmente.
Mentra la coscienza di Shinzo riprendeva forma lentamente, i suoi occhi registravano la stanza che stava osservando, senza però vederla per davvero.
L'immagine del letto, il sole dalla finestra a destra, il soffitto celeste. Tutte cose che l'ospedalizzato poteva vedere, ma non riusciva a cogliere nella sua interezza. Questo stato di semi-veglia durò tanto, oppure pochissimo. Non era in grado di definire quanto, ma finì ad un certo punto.
Shinzo improvvisamente si rese conto di dove si trovava.
Merda, sono finito in ospedale....la spiaggia, la ferita.
A questo punto aveva solo una cosa da fare, ma una figura in quel momento entrava nella stanza.
I suoi averi erano rimasti sul tavolino di fianco a lui. Ad una prima occhiata erano solo i vestiti, e quello che aveva nelle tasche.
Non vedeva la sua sacca, ed il suo coltellaccio. Poco male, ora non poteva preoccuparsi di questo.
La ragazza, ora, entrava nella stanza.
Incredibile, questo scricciolo, un Ninja... ripensava mentre si palpava il ginocchio, ripensando a qualche tempo prima. ...e' proprio vero, forse questa ragazzina, questa shinobi, ha ragione. Se prima ero sicuro di come procedere, ora ne sono ancora più convinto. Non posso celare all'infinito il mio dono, devo però trovare dove svilupparlo..
All'ex contrabbandiere veniva in mente un solo luogo. Di sicuro, se si fosse sforzato, ne avrebbe trovati migliaia. Ma in quel momento, l'unica città che poteva essere papabile era Oto.
Non sapeva perchè, selo sentiva e basta. Forse selo era sempre sentito, ma solo ora lo ammetteva.
Ora però, doveva occuparsi di lei. Grazie esordì, senza lasciarla nemmeno parlare Grazie mille per il tuo soccorso...aiko giusto?Non sono mai stato bravo con la memoria, spero di non aver stravolto il tuo nome...!
Diceva grattandosi sulla testa, mentre si rigirava sul fianco del letto.
Shinzo voleva alzarsi, e stringere la mano alla ragazza in segno di gratitudine.
Ma appena sembrava aver appoggiato il peso sulla gamba martoriata, la ragazza vedette come l'uomo cadde improvvisamente sul letto, ritrovandosi ancora seduto. ....evidentemente è troppo presto, ancora..
Aggiungeva sorridendo apertamente, molto di più di come aveva fatto sulla spiaggia.CITAZIONENon vado troppo lungo per non incasinarti coi post, se volessi parlare tu.
Il resto x MP. -
.
L'uomo sembrava preoccupato o pensieroso. Mi ringraziò vivamente e mi chiese se si ricordasse bene il mio nome. Annuii soltanto, ma prima che potessi rispondere più ampiamente tentò di alzarsi. Cadde a terra in un attimo e mi avvicinai con premura per aiutarlo ad alzarsi su.
I medici mi hanno detto che dovresti lasciare la gamba a riposo, altrimenti rischia di riaprirsi la ferita. Da quanto ho capito era una ferita grave, ma non eccessivamente, quindi dovresti recuperare appieno con un po' di pazienza. Riposati, per favore... e...
Tentennai qualche istante, cercando le parole giuste. Mi sentivo abbastanza a disagio, però mi sembrava corretto parlarne.
E ti chiedo scusa per aver ignorato la tua richiesta, ma dovevo portarti qui. Stavi dissanguando, ma con la Cauterizzazione ho bloccato solo quello, la ferita si sarebbe infettata o peggio. Io non sono un medico, avevi bisogno di loro. Mi dispiace, ma in quanto Sacerdotessa dei Sette non potevo abbandonarti.
A quel punto feci una piccola pausa, lasciando spazio di risposta a Shinzo. Poi decisi che volevo andare fino in fondo e concentrai chakra nel mio occhio sinistro, per capire la verità.
Posso chiederti come mai avevi paura di venire qui? Posso aiutarti in qualche modo?SPOILER (clicca per visualizzare)Ikigan (Occhio della vita)
Livello B
Tipo: Ninjutsu
Doujutsu abbastanza basilare dei Sette del clan Netsushi, conosciuto al giorno d’oggi da pochi dei suoi membri. La leggenda narra che anticamente essa fu insegnata al capofamiglia direttamente dalla Dea della Vita, in cambio dell'alleanza tra il clan e la divinità. Concentrando una piccola dose di chakra nell'occhio sinistro l'utilizzatore è in grado di distinguere le menzogne. Ogni qual volta l'utilizzatore udirà una frase detta da una persona che sta guardando negli occhi, mentre la tecnica è attiva, la pupilla di questa si colorerà di una tonalità diversa. In caso di menzogna la pupilla si tingerà di nero, in caso di mezza verità o di informazioni celate di proposito la pupilla si tingerà di grigio, mentre nel caso di verità piena la pupilla diverrà bianca. Questi dati si riferiscono ovviamente alle intenzioni dell'interlocutore, non al valore assoluto delle sue parole (una persona convinta di stare dicendo la verità sarà colorata di bianco, anche nel caso in cui le informazioni da lui date siano sbagliate).
[Questa tecnica non richiede sigilli]
[L'utilizzatore deve mantenere lo sguardo fisso negli della persona su cui vuole usare questa tecnica, pena il suo fallimento]
[Questa tecnica non può essere mantenuta attiva per più di cinque turno di seguito]
Consumo: 30 a turno.
La teoria dell'eterno ritornoAiko e Shinzo |
