Famiglia

Allenamento

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    Demone incendiario

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    Dire addio al Paese della Luna fu meno semplice del previsto, per quanto fossimo state solo un mesetto o poco più mi ero proprio innamorata di quell'isola paradisiaca e pareva esserlo anche Draig. Diceva che le aveva aumentato l'ispirazione, cosa che del resto era vera anche per me. Prima di tornare a casa, però, c'erano un paio di cose che dovevamo ancora fare. La prima era incontrare Sae. La mia nipotina ci aveva dato appuntamento al villaggio Shishigawara, un piccolo centro abitato nel sud del Paese del Fulmine. I suoi genitori adottivi avevano comprato una piccola casetta laggiù, dove spesso passavano il weekend. Erano dei bravi lavoratori e il loro piccolo tesoro ormai era una ninja in piena carriera, era più che giusto che si potessero godere un po' di riposo di tanto in tanto.
    Arrivammo a inizio settimana, Sae si era presa un paio di giorni liberi proprio in vista della nostra venuta. Lei era gioviale come al solito, uno scricciolo pieno di energia e voglia di fare. A quanto pareva anche lei aveva novità, visto che si era presa una cotta di quelle belle potenti per un collega della sua stessa età. Era imbarazzatissima a parlarne e di conseguenza lo fui io con lei. Le diedi qualche consiglio di natura emotiva, mentre la zia Draig si prese tutti i riflettori dandole dritte estetiche, alcune anche un po' spregiudicate. Fu un pranzo molto particolare, a tratti mi sarei sotterrata per l'imbarazzo e a tratti morivo dal ridere.
    Una volta finito di mangiare e una volta messa a letto la piccola Ryuko, arrivò il momento dell'altra cosa per cui mia nipote smaniava in maniera visibile. Voleva mostrarmi i suoi miglioramenti e osservare di persona i miei. Pretese di poter vedere con i suoi occhi la Modalità Obliterazione di cui le avevo parlato nelle mie lettere. Non seppi dire di no al suo entusiasmo, quindi pensai di recuperare abbastanza Calore da arrivare nel secondo scaglione di accumulo. Lanciai a vuoto uno Sbuffo di Vapore Assassino, con la potenza ridotta al minimo dal Pedaggio. La mia pelle divenne dunque bianca come quella di un vampiro, usando la similitudine preferita di Draig, mentre il marchio sul mio petto si illuminò in maniera insistente. Sae spalancò la bocca, in preda allo stupore e lo fu ancora di più quando, terminati i dodici sigilli, attivai la Modalità vera e propria. Mi illuminai come una fiaccola e sparai in aria un altro Sbuffo, giusto per dimostrarne la potenza. Poi disattivai tutto, tornando normale. Era stato uno spettacolino un po' strano da fare, per me, ma la ragazza pareva avere apprezzato come non mai.
    WOW!!! Zia, non vale! Ogni volta io voglio sorprenderti te ne esci con qualcosa di superfigo come questo! Non ti raggiungerò mai, se fai così...
    La sua espressione sembrava quella di una bambina in preda ad un capriccio, ma sapevo che stava per lo più scherzando. Le arruffai i capelli con una carezza divertita.
    Sei molto più forte e matura di quanto fossi io alla tua età e stai crescendo ad un ritmo che mi sorprende ogni volta. Sayaka sarebbe molto fiera di te, così come lo sono io. Non devi avere troppa fretta.
    Lei sbuffò un attimo, quasi ritenesse quelle frasi poco più di una paternale. Accettò lo stesso l'abbraccio affettuoso che le diedi e in pochi istanti fu di nuovo la ragazzina energica che conoscevo. Nonostante il suo sfogo ci teneva davvero tanto a mostrarmi cosa era in grado di fare. Si allontanò di qualche metro ed estrasse la sua spada. Si produsse in alcuni movimenti, spiegandomi anche con qualche nome tecnico cosa stava facendo. Non capii molto da quel punto di vista, ma era chiaro ed evidente quanto fosse migliorata. Le sue movenze erano eleganti e repentine, molto migliori rispetto a quelle di qualche mese prima. Era chiaro che si stava impegnando molto negli allenamenti.
    Molto brava. Vediamo a metterti alla prova.
    Evocai un Hinobunshin e gli diedi il mio Kriss in argento. Sae aveva detto che adorava l'arma che avevo scelto, la trovava adatta a me e un giusto omaggio alla donna che amavo. L'ultima volta, quando glielo avevo mostrato, non avevamo avuto modo di provarlo direttamente, quindi questa volta sarebbe stato il suo battesimo di fuoco. Mi allontanai, per lasciare spazio di manovra a mia nipote e alla sua avversaria, ma soprattutto per controllare al meglio quest'ultima. Sae si gettò subito all'assalto. Con un paio di affondi mi costrinse a mantenere il clone sulla difensiva. L'altra Aiko era comunque più agile di lei, quindi non fu in grado di portare a segno nessuno dei suoi attacchi. Non per questo si diede per vinta e ancora una volta fu lei a spingere sull'acceleratore, con un'altra sequenza di offensive spinte, tanto che la mia copia dovette arretrare per far fronte alla sua energia. Sopravvissuta a questa ondata, la copia fece un grande balzo all'indietro, ma Sae non si arrese di certo e continuò a battere il ferro finché era caldo. Questa volta però la distanza da compiere era maggiore e lei dava l'impressione di essersi scoperta troppo, motivo per cui dopo averla fatto schivare all'ultimo secondo, feci in modo che la copia tentasse una controffensiva decisiva. Non avevo messo in conto però una cosa: Sae mi aveva concesso un'apertura in maniera volontaria. Quando l'Hinobunshin tentò di avvicinare la sua arma a lei, la ragazza intercettò il braccio armato con il suo libero, tenendolo a distanza. Una mossa pericolosa durante una battaglia seria, ma che le valse la vittoria in questo caso. Le bastò infatti rialzare la sua spada per produrre una situazione di scacco matto. Mi ritrovai a bocca aperta e lei mi lanciò un sorriso malandrino.
    Sapevo che ci saresti cascata, zia. Quando si combatte con le spade bisogna tenere conto dell'inerzia dei corpi, non solo dello scontro tra le armi. E tu devi stare ancora più attenta, visto che usi una daga corta come quella. La differenza di portata rispetto alla mia katana non è cosa da poco. Guadagni in maneggevolezza, ma perdi in energia e in affondo. È una delle prime cose che ci insegnano, perché noi specialisti delle armi medie dobbiamo sfruttare questi punti deboli degli altri. Mi servirà per imparare a disarmare gli altri alla perfezione, anche se è ancora un po' presto per quello, per me. Però se sono riuscita a fregare così facilmente un clone della zia Aiko sono davvero sulla strada giusta.
    Avanzai verso di lei, un pochino indispettita dalla sua frecciatina. Era buffa nel suo modo di fare, così diretta e quasi impertinente. Mi ricordava decisamente sua madre.
    Vedo che hai un bel po' di trucchetti che puoi tirare fuori come assi nella manica. Posso imparare molto da te, sembri già così competente.
    Lei si dimostrò molto fiera di quel complimento, anche perché capì che non erano frasi di circostanza. Le chiesi di poter usare un clone superiore, d'ora in poi, in modo da poter comprendere appieno, sulla mia pelle, quello che stava succedendo. Lei accettò e iniziammo dunque un allenamento più serrato. Io restavo in disparte, a osservare l'azione. La disparità nella prestanza era ancora maggiore rispetto a prima, ma comunque Sae riusciva a farsi valere, tanto che vinse più della metà di quei brevi scontri. Regolarmente io facevo scomparire i cloni, in modo da immagazzinare i loro ricordi, studiare gli scambi e cercare di capire come migliorare. Era più macchinoso come metodo, ma mi permise di assorbire di più. Andammo avanti più di un'ora continuativamente, duellando a ritmo alternato, a momenti blando e in altri più serrato. Ci scambiammo consigli e impressioni. Lei era già abbastanza pratica di questioni tecniche da potermi insegnare molte cose, tra i modi migliori di eseguire una parata a come distribuire il peso durante un affondo per non rimanere troppo esposta. Io invece potevo passarle parte della mia esperienza, acquisita dopo tante battaglie e vicissitudini. Era divertente e arricchente.
    Tutto questo lavoro con i cloni è più stancante di quello che sembra, ho senza dubbio bisogno di una pausa. E anche a te non fa di sicuro male rifiatare un po'. Torniamo un po' a casa a rompere le scatole a zia Draig? Poi magari riprendiamo, ci sono due o tre cose che volevo insegnarti...




    Pedaggio
    Livello C
    Tipo: Hijutsu
    Tecnica che permette di permette di indebolire le proprie tecniche, convertendo potenza persa in Punti Calore. L'utilizzatore potrà far perdere fino ad un massimo di 50 punti in Forza o Resistenza ad una delle sue tecniche, in cambio otterrà un totale di Punti Calore pari ai punti statistiche persi, nel caso di tecniche derivate dallo Shakuton, mentre pari alla metà dei punti statistiche persi, nel caso di tutte le altre tecniche.
    [La tecnica richiede 1 sigillo, da fare sempre immediatamente dopo quelli della tecnica di potenziamento a cui si applica (anche quando questi sono 0)]
    [Questa tecnica si può applicare a jutsu di qualsiasi tipo, purché abbiano un valore di Forza o di Resistenza fisso. Questo valore non può scendere a 0 o inferiori per effetto di questa tecnica]
    [Se questa tecnica si applica a tecniche che hanno sia una Forza che una Resistenza l'utilizzatore dovrà far calare equamente le due statistiche, fino ad un massimo di 25 punti ciascuno]
    [I Punti Calore vengono assorbiti solo all'attivazione della tecnica, anche se essa dura più turni]
    Consumo: pari ai punti di Forza e/o Resistenza persi dalla tecnica
     
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    Draig stava dormendo, motivo per cui non la disturbammo. Mentre facevamo merenda Sae mi chiese di poter sapere di più sulle cose che avevo detto che le avrei insegnato. Feci il giro largo, visto che i jutsu che avevo selezionato avevano delle implicazioni non da poco. Implicazioni religiose. Avevo già parlato più volte del Culto dei Sette a Sae, lei si era dimostrata interessata e i suoi genitori non si erano opposti. Aveva letto qualcosa e non era ancora sicura nella sua fede, ma stava iniziando a sentirla un po' più sua. Sapeva dunque chi era Deiana, la Dea della Luna, la Cacciatrice.
    Ti ricordi della Luce dei Sette? Quei doujutsu che gli Dei hanno donato a noi Netsushi e che possono passare tramite quei tuoi bellissimi occhi, che tanto somigliano a quelli di tua madre. Ti avevo già insegnato l'Occhio della Morte, forse è arrivato il tempo per te di imparare quello della Luna. Si tratta di una tecnica nata per la caccia, per la notte. Permette di vedere in natura quello che il nostro clan controlla da secoli: il calore. Gli scienziati la chiamano vista a infrarossi, mi pare. Poi volevo insegnarti anche una sorta di evoluzione che ho creato io e che funziona solo di giorno, ma prima di tutto... voglio farti un regalo che reputo importante.
    Sae aveva una Dea preferita, in cui in qualche maniera si rispecchiava. Saori, la Dea della Guerra e della Giustizia. Una combattente forte e femminile, con una moralità solida e sicura, un modello per lei. E io avevo una tecnica di cui potevo far dono a chi ritenevo potesse essere degna del suo favore: l'Empatia Guerriera. Fino a quel momento non avevo considerato necessario imporle quel sigillo, ma l'allenamento di quel giorno mi aveva aperto gli occhi. Lei era pronta, era già una guerriera affidabile e capace, pur nei limiti della sua età. Potevo già considerarla sulla via giusta ed ero fiera di poterle annunciare la mia decisione.
    Quando sentì le mie parole sgranò gli occhi, poi mi buttò le braccia al collo per abbracciarmi, pazza di gioia. Mi ringraziò più volte, ma io le ribadii che dal mio punto di vista si era meritata quel premio. Lei scelse il palmo della mano per il suo sigillo e in poco tempo lo creai. Lo sguardo con cui lo osservava era di pura gioia, ci teneva molto a quel riconoscimento. E volle testarlo subito, proprio con l'allenamento sulle tecniche che le avevo promesso.
    Il Fuuinjutsu funzionò alla grande, mentre più macchinoso fu il processo di acquisizione delle abilità oculari. La prima, l'Occhio della Luna, era più comoda da allenare al chiuso, motivo per cui ci prodigammo mentre in teoria stavamo ancora facendo la merenda. Le mostrai un paio di volte la tecnica e le cercai di spiegare cosa permetteva di scoprire, partendo prima dal generico e arrivando poi molto nello specifico. Sae iniziò a provarci e, come del resto prevedibile, nel primo periodo non ottenne nulla.
    Non ti preoccupare è più che normale. Hai già questo potere dentro di te, devi solo tirarlo fuori. Hai detto di aver sbloccato il secondo livello di Vapore Assassino, no? Sicuramente sei in grado di raggiungere questa tecnica. Devi concentrare il chakra Shakuton negli occhi, una piccola quantità ma non troppo piccola. Lascialo entrare dentro te. Hai visto come trasforma i miei occhi quando la uso, devi lasciarti andare e permettere al chakra di cambiarti. Provaci.
    Lei annuì e si gettò a capofitto nei tentativi. Ci volle un po' per arrivare ai primi timidi successi, ma era comunque incredibile che ci mettesse così poco tempo. Io ci avevo messo giorni interi, lei in mezz'ora sembrava quasi arrivata a destinazione. Certo, io non avevo avuto nessun maestro se non un libro vecchio e polveroso, ma non sentivo di aver dato un apporto così decisivo alla piccola ninja. Il suo era un talento cristallino.
    Non vedo più i colori normali, questo è bene, giusto? Però non sono sicura di vedere giusti i calori. La tazza sembra ancora bollente anche se abbiamo bevuto tutta la tisana.
    In effetti verificai attivando la tecnica che non era ancora giunta a pieno compimento, ma era senza dubbio sulla strada corretta. Nel giro di una decina di minuti tutti gli errori più importanti e grossi furono eliminati e potemmo passare alla parte successiva: un test. Uscimmo all'aperto e da lì facemmo un gioco a cui non mi capitava di partecipare da una vita: nascondino. Sae contava e io mi eclissare con cura, poi lei doveva cercarmi con l'Occhio della Luna. Ancora una volta mi sorpresi di quanto mi risultò utile un allenamento che in realtà non era pensato per me. Era capitato più volte, durante le ultime battaglie che avevo combattuto, che mi fossi nascosta e avessi cercato di colpire il nemico di sorpresa. In molti casi aveva anche funzionato. Non mi ero però mai addestrata in questa particolare azione e giocando con mia nipote mi resi conto che potevo cercare di migliorare in tale aspetto. Dopo la seconda volta che venni trovata con facilità capii che dovevo impegnarmi ancora di più, quasi in maniera maniacale, sia per fornire un grado di sfida adeguato a Sae che per provare a progredire io stessa. Provai a cercare nascondigli con più attenzione, a curare i loro dettagli più insignificanti, a mettere delle finte piste. Pian piano lei mi trovò con sempre maggiore fatica, nonostante la sua vista a infrarossi migliorasse in modo netto. L'ultimo passaggio che applicai fu quello di usare alcune tecniche per inserire diversivi. Dapprima dei cloni, poi persino la Veste Angelica, quella tecnica che mi permetteva di camuffare le mie sfere di Vampa da esseri umani. Alla fine lei mi trovava sempre, ma a volte ci metteva diversi minuti a farlo e questo lo potevo considerare un successo. In una battaglia seria mi avrebbe concesso delle aperture, supponevo.
    Trovata! Zia Aiko, ma ti sei sporcata tutta! Zia Draig ti mangerà viva!
    Risi di gusto, effettivamente riuscivo a immaginarmela fulminarmi con lo sguardo. Quando poi le avrei raccontato che mi ero ridotta in quello stato rotolandomi per terra per giocare a nascondino... mi avrebbe preso in giro da quel giorno fino alla fine dei tempi.
    Mi sono fatta prendere un po' la mano, mi sa. Non importa, troverò il modo di farmi perdonare. E poi ormai possiamo dire che hai padroneggiato alla perfezione l'Occhio della Luna, quindi sono soddisfatta. Domani proveremo un'altra tecnica o due, ti va? Adesso però torniamo a casa.


    Saori no Megumi - Senshi no kyōkan (Benedizione di Saori - Empatia guerriera)
    Tipo: Fuuinjutsu
    Livello A
    Per Saori la guerra giusta è quella combattuta per proteggere i deboli, che ha come obiettivo la salvezza collettiva. I soldati a lei sacri sono quindi coloro che mettono la sicurezza degli altri al di sopra della propria, altruisti e determinati.
    Per l’applicazione di questa tecnica c’è bisogno della creazione di un sigillo, che può essere posto su una qualsiasi persona purché essa sia consenziente e consapevole dell’obiettivo della tecnica. Il sigillo sarà rappresentato dal Kanji di guerra (戦) posto direttamente sul corpo dalla persona su cui si applica. Il sigillo va attivato perché la tecnica funzioni e se il consumo non viene pagato più essa si disattiva in automatico. Fintanto che il sigillo è attivo tutte le spese di chakra che la seconda persona farà saranno divise a metà tra lui e l’utilizzatore (il risultato è sempre arrotondato per eccesso). Eventuali sconti o maggiorazioni dei consumi saranno considerati in maniera separata dai due individui dopo la divisione. Questa tecnica può essere tenuta per un massimo di cinque turni consecutivi, dopo i quali dovrà essere tenuta spenta per lo stesso numero di turni in cui è stata attiva. Se l’utilizzatore non ha chakra a sufficienza per coprire una spesa della persona su cui usa la tecnica, si ritroverà a spendere tutto il proprio chakra meno una unità (a meno che l’utilizzatore non sia un clone, in tal caso spenderà tutto il suo chakra) e di seguito a svenire, mentre l’altra persona sarà costretta dunque a pagare tutto il consumo restante (questo non avviene a parti invertite).
    [Per applicare il sigillo su una persona è necessario mantenere il contatto con essa per mezzo turno/5 secondi di immobilità]
    [Non si può avere più di un sigillo attivo alla volta e il limite di turni è cumulativo tra tutte le persone]
    [Non c'è limite al numero di sigilli disattivati, ma non si potrà mai averne più di uno a persona]
    [Per distruggere il sigillo basta pagare lo stesso consumo rispetto a quello di creazione, ma lasciarlo dormiente non ha alcun consumo]
    [Per attivare un sigillo la persona su cui si applica deve essere a meno di 15 metri dall'utilizzatore, anche se in seguito i due possono allontanarsi quanto vogliono]
    [Sigilli necessari per l'attivazione: 1]
    Costo di creazione del sigillo: 25 (devono pagarlo entrambi i contraenti)
    Costo di attivazione/disattivazione del sigillo: 20 (pagato solo dall’utilizzatore)

    Tsukigan (Occhio della Luna)
    Tipo: Doujutsu/Hijutsu/Ninjutsu
    Livello C
    La caccia era stata da sempre una delle attività principali degli uomini e anche del clan Netsushi, ovviamente. Si narra che, per ringraziarlo della sua devozione, la Dea della Luna e della Caccia avesse donato questa tecnica al capostipite del clan.
    L’utilizzatore concentra una piccola quantità di chakra Shakuton in entrambi gli occhi e grazie a ciò acquisisce una vista a infrarossi. In questo modo l’utilizzatore diventa incapace di distinguere i colori normalmente, ma la sua vista diventa sensibile alle fonti di calore. Ciò permette di vedere oggetti caldi nascosti da barriere che normalmente bloccano la luce solare (come fumo o nebbia) e oggetti mimetizzati nell’ambiente. In alcuni casi, oggetti particolarmente caldi lasciano un’impronta di calore anche dopo essere stati (o essersi) spostati. Inoltre la tecnica si rivela eccellente nei momenti in cui la luce solare è assente, come ad esempio di notte. Allo stesso tempo però questo rende difficilmente percepibili gli oggetti freddi ed espone l’utilizzatore ad accecamento da fonti di calore. Nel caso in cui una tecnica di elemento Katon, Shakuton, Enton, Yoton, Raiton, Ranton o Bakuton di livello A o superiore entri nel suo campo visivo egli subirà un malus di 15 punti ai propri Riflessi per due turni.
    [Sigilli: 0]
    [La tecnica può essere tenuta attiva per un massimo di 3 turni]
    [Durante l’esecuzione della tecnica gli occhi dell’utilizzatore avranno i colori invertiti, quindi la sclera diventerà rossa viva e l’iride bianca]
    Costo: 15
    Mantenimento: 5 a turno
     
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    Facendole gli occhi dolci riuscii a mitigare la sgridata di Draig e passammo la serata in allegria. Ryuko tenne banco gran parte del tempo. Superata la diffidenza iniziale, si stava dimostrando entusiasta della fase dello svezzamento e delle novità che le concedeva l'accesso ai primi cibi solidi. Del resto era esploratrice di carattere, da quando aveva iniziato a gattonare un pochino sembrava irrefrenabile. Con due madri come noi sarebbe stato strano il contrario.
    Dopo aver messo a letto la bimba rimanemmo ancora a parlare per un bel po', fino a che non mi addormentai come un sasso sul divano. Quando Draig mi risvegliò anche Sae aveva preso a ronfare. La spostammo nel letto come fosse una bambina piccola e poi ci mettemmo giù anche noi.
    La mattina ci alzammo molto presto e mia nipote non perse tempo. Fremeva all'idea di imparare l'Occhio della Caccia e in meno di mezz'ora la tecnica fu sua. Essendo così simile allo Tsukigan le ci volle davvero poco per padroneggiare quel doujutsu. A quel punto, visto che ci rimaneva ancora parecchio tempo, decisi di fare un ulteriore regalo a Sae. Ci avevo pensato assai la sera prima ed ero convinta potesse ormai essere pronta.
    Conosci la Tecnica del Richiamo?
    Lei non rispose neanche, mi balzò addosso e mi abbracciò come un koala, chiedendomi se ero seria. Aveva già visto un paio di volte i pigasus, quando era stata ospite da noi. Le piacevano un sacco e, anche se non lo aveva detto apertamente, si capiva che aveva una gran voglia di poterli evocare anche lei. Avevo aspettato, ma adesso effettivamente sembrava del tutto pronta, non c'era alcun motivo per farla attendere di più.
    In ogni caso il mio parere non conta poi così tanto, saranno loro stessi a dover decidere se accettarti. Non perdiamo altro tempo, è ora di chiamare il Custode del Rotolo.
    Mi provocai una piccola ferita e con il sangue cercai di richiamare l'animale previsto. Stranamente non successe nulla. Riprovai, ma con il medesimo risultato. Preoccupata, cercai di convocare Konbeya e questa volta per fortuna ebbi successo.
    Oh, ciao Aiko! Come stai? Qualcosa da trasportare? Un messaggio da recapitare?
    Feci partecipe il maiale alato della stranezza e vidi la sua espressione determinata tramutarsi in una più triste.
    Kelsier il Sopravvissuto è morto tre giorni fa. Era malato da tempo. Mi spiace tu l'abbia dovuto scoprire così, non sapevamo non fossi stata informata.
    Lo shock fu notevole. I pigasus erano punti fermi della mia vita, l'idea che potessero essere soggetti alle leggi normali dell'esistenza sembrava ovvio, razionalmente, ma non lo era per davvero per me. Kelsier era uno di quegli animali con cui avevo legato di meno, del resto era sempre serio e posato. Era stato superstite di numerosi combattimenti, motivo per cui aveva ricevuto quel soprannome. Le ferite che ricoprivano le sue ali avevano in qualche maniera indurito il suo cuore. Era comunque cordiale e corretto, ma non poteva essere affettuoso come Butadon, esuberante come Konbeya o gentile come Momohiro. Questo però non rendeva meno dolorosa la notizia.
    Dei, mi dispiace davvero tanto. Posso affidare a te il compito di dare le mie condoglianze a tutti?
    Lui annuì con aria seria, poi sembrò ricordarsi qualcosa di importante. A quanto pareva era stato stabilito già il successore di Kelsier, visto il suo stato di salute precario lo stava già addestrando personalmente. Il suo nome era Kaladin e Konbeya mi disse di provare a evocarlo. Un po' confusa, provai e a sorpresa ci riuscii al primo tentativo. Mi trovai di fronte un porco alato piuttosto giovane e paffuto, con un'espressione furbetta sul viso.
    Finalmente ci incontriamo, Aiko Netsushi. Ho sentito molto parlare di te.
    Eseguii un piccolo inchino, un po' spaventata dalla premessa.
    È un onore per me incontrarti, Kaladin. Le mie più sentite condoglianze per la perdita del tuo maestro.
    Lui annuì soltanto, facendo finta di niente. Aspettò qualche istante, poi chiese il motivo di quella convocazione.
    La mia intenzione originale era proporre la qui presente Sae Onizuka, mia nipote, per un possibile contratto di evocazione. Poi, avendo saputa l'infausta notizia, ho pensato fosse doveroso porgere i saluti al nuovo Custode.
    Nel mentre la povera Sae era rimasta turbata da tutta quella vicenda, non sapendo proprio cosa aspettarsi. Quando lui la fissò per qualche istante lei quasi sussultò. Il pigasus mi chiese dunque come mai la stessi proponendo, con aria pensierosa.
    Ritengo che sia pronta. È divenuta ninja quasi tre anni fa e ormai mi sembra una ragazza pienamente matura e responsabile, oltre che una combattente giusta. Credo che la collaborazione potrebbe essere proficua per tutti.
    Lui annuì soltanto, poi si volse verso la giovanissima. Le fece due o tre domande a bruciapelo, alcune più personali, altre più professionali. Non capii bene dove volesse andare a parare, ma lei in ogni caso rispose con sicurezza. All'improvviso lui grugnì con la potenza di un tuono, facendo fare un balzo ad entrambe. Comparve dal nulla un rotolo e capii che la prova era superata.
    Firma pure qui. Bene, brava, ora sei ufficialmente un'evocatrice di noi Pigasus. Benvenuta.
    La ragazza si profuse in grandi inchini di ringraziamento e sia io che Konbeya ci complimentammo con lei.
    Il mio lavoro qui è finito, la tecnica può insegnartela tua zia. Adesso devo andare, sono molto occupato. A presto, Aiko e Sae.
    Il suo compagno alato fece un sorriso sardonico, come se sapesse qualcosa che noi non potevamo capire. In ogni caso facemmo ancora un attimo di festa insieme, poi venne il momento di provare con l'apprendimento della tecnica vera e propria. Come prevedibile il talento di Sae fu tale che nel giro di pochi minuti era già in grado di chiamare a sé il piccolo Butadon. Si erano già incontrati in passato, ma fui contenta di vedere che andavano d'accordo. Del resto il cuore del cucciolo era semplice da conquistare, se avevi un po' di cibo e di coccole da dare. Sae abbondava soprattutto delle seconde e si divertirono a giocare insieme per un po'. Erano buffissimi. Proprio in quel momento arrivò Draig, con Ryuko in braccio, ad avvertirci che aveva preparato una merenda di metà mattinata per tutti noi, pigasus compresi. Sorrisi, guardando quell'ammasso di personaggi assurdi e caratteri così particolari. Li amavo tutti profondamente. Che strana e bella che era la mia famiglia.


    Kaladin il Novizio

    Un maiale alato dall'aria pacifica e paciosa, a cui nel marzo 220 è stato affidato il compito di Custode del rotolo, dopo la morte del suo predecessore. Nonostante il suo aspetto prende molto sul serio tale ruolo e si dimostra capace di intuire il carattere delle persone con poche domande ben misurate. Quando non è al lavoro ama oziare e ingozzarsi di qualsiasi schifezza trova in giro.

    flying-pig-illustration-drawing-260nw-1211139319

    Consumo: 10

    TECNICHE:
    Materializzazione
    Kaladin, in quanto Custode, è in grado con un grugnito molto potente di materializzare e far scomparire il proprio Rotolo su cui verranno apposte le firme degli evocatori per il Contratto.
     
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    Hic iacet Arthurus, Rex quondam Rex futurus.

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    Dieci punti pieni ad entrambi i post!

    Hai ottenuto 22 punti exp!

    L'ultimo post non è considerabile allenamento, mi spiace, però viva i Pigasus (e poraccio Kelsier)
     
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3 replies since 10/3/2020, 09:06   92 views
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