The world burns around us

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Demone incendiario

    Group
    Takumi
    Posts
    18,287
    Powanza
    +422
    Location
    Torino

    Status

    THE


    Aiko Netsushi, in arte Fukusha. Quindi questa è casa tua? Mi aspettavo qualcosa di più lussuoso, da quello che ho capito sei una sorta di star, no?
    Stavamo tornando a casa, finalmente, dopo così tanto tempo fuori. Io e Draig passeggiavamo tranquille, mano nella mano, mentre lei aveva la bambina in braccio. Eravamo quasi arrivate, ma sul sentiero che portava fuori Kaiyo, su cui si trovava la nostra dimora, trovammo un ostacolo. Era una donna, pareva avere almeno sessant'anni. Naso aquilino, capelli bianchi come la neve, sguardo intenso. Aveva un tatuaggio sotto l'occhio sinistro e una benda su quello destro. Questo particolare forse avrebbe dovuto ricordarmi Natsuki, ma il suo viso, i suoi lineamenti... erano quasi identici alla me stessa del futuro che avevo visto in quel sogno assurdo, di cui non avevo parlato con nessuno. Chi era quella donna? Lasciai la mano della mia amata e la misi davanti a lei, per farle segno di rimanere indietro. Attivai l'Occhio della Morte, quasi di impulso.
    Sakura Netsushi. Cosa vuoi da noi?
    La donna fece un risolino derisorio e la cosa mi inquietò nel profondo. Era una mia parente, però in qualche modo percepivo un senso di pericolo provenire da lei. Attivai anche l'Occhio della Vita, a quel punto, tenendomi pronta a qualsiasi cosa potesse succedere.
    Chakra in entrambi gli occhi, eh? Almeno le basi le conosci, vedo. Beh, vorrà dire che giocherò a carte scoperte, nessun problema. - rabbrividii di fronte ad un altro sorriso maligno - Ti ho vista combattere in Arena, ho sentito il tuo chakra. Potresti essere pronta, potresti essere la prima ad essere pronta da un bel po' di tempo.
    Sorrise ancora, mentre si sbottonava la camicia malridotta che aveva indosso, rivelando all'altezza del cuore un qualcosa di strano. Era un segno di qualche tipo, ci misi un paio di attimi a identificarlo come un probabile sigillo.
    Quante sfere di Vapore Assassino sai creare?
    Continuavo a non capire e a non sentirmi a mio agio in quella conversazione, soprattutto visto che era per niente chiara e che dietro di me c'era la mia famiglia, in attesa. Risposi comunque.
    Allora è un bene che ti abbia trovato ora, prima che arrivassi a sei. Dobbiamo parlare, ragazzina. Vuoi farmi entrare o vogliamo rimanere qui in mezzo alla strada?
    Le chiesi di spiegarmi di più, di farmi capire quello che voleva da me.
    Non so quanto conosci della tua stessa famiglia. Siamo una stirpe maledetta, abbiamo tradito gli Dei e abbandonato la strada della giustizia, secoli or sono. Io sono una Custode, mantengo la conoscenza antica del clan e la perpetuo. Non ti ho ancora inquadrata, ragazzina, ma penso che ti interessi, visto che sei arrivata a cinque. Non ti interessa proteggere la piccola Ryuko o quella strana tizia dal nome straniero?
    Non stava mentendo, lo vedevo bene, ma c'era qualcosa nel suo tono che mi infastidiva e mi spaventava. Non riuscivo a fidarmi di lei.
    Lei non è una tizia, si chiama Draig ed è mia moglie. Io sono una guerriera, mi interessa la forza per difendere le persone a me care e non solo. Sono anche una Sacerdotessa dei Sette e mi interessa la conoscenza del peccato dei miei antenati. Tu hai intenzione di insegnarmi queste cose? Cosa vuoi in cambio?
    La donna rise di gusto, senza nascondere uno sguardo di condiscendenza.
    Una Netsushi Sacerdotessa dei Sette?! Adesso le ho sentite proprio tutte. Chi caspita ti ha dato i voti e perché ti sei sposata una donna, per lo più una troia straniera? Voi ragazzini volete proprio farmi morire dal ridere, eh? Comu-
    Non chiamarla mai più così!
    L'epiteto che era stato usato per chiamare mia moglie mi irritò da morire, quindi mi ritrovai a ringhiare verso la donna, interrompendola. Concentrai anche l'energia dentro me, quasi istintivamente. Lei rise ancora più forte.
    Calma, bambina, lascia stare quel chakra prima che qualcuno si faccia male. Me ne ricorderò, ora non farti venire un embolo. Comunque, stavo dicendo... non voglio niente da voi, al massimo vi chiederò di poter stare a vivere in questa casa, non voglio sperperare soldi in alberghi o stronzate del genere. In cambio ti offro conoscenze altrimenti inaccessibili. Nulla più, nulla meno. Se davvero sei sacerdotessa dovresti sapere cosa vuol dire avere un compito sacro. Va oltre le preferenze e il carattere di una persona.
    Non stava mentendo, ancora una volta. Annuii, poi le feci una semplice domanda.
    Posso fidarmi di te?
    Lei fece un sorriso malizioso che non prometteva nulla di buono, ma non mentì.
    Non farò niente di male né alla tua bimba né a quella che chiami "moglie". E nemmeno a te, almeno non direttamente, ma l'allenamento non sarà facile. Potresti non essere più la stessa, quando finirai. Avrai accesso ad un potere che solo altre quattro persone nella storia hanno avuto e che ha portato il clan alla rovina. E avrai accesso ad una verità che cambierà il modo in cui guardi il mondo. Non ti obbligo a farlo, ma sappi che se rifuggi da tutto questo potresti ritrovarti a rimpiangerlo amaramente, ragazzina.
    C'era tantissimo da processare, davvero tantissimo. Ero molto intimorita da quel discorso, sentivo come un'aura di minaccia provenire dalla donna, così come dalle sue parole. Mi girai verso Draig, prima di poterci anche solo pensare volevo sentire il suo parere. Eravamo in due a dover decidere, non potevo fare da sola. Lei era turbata, ma cercava di non mostrarlo troppo. Non ci fu bisogno di domande, il mio sguardo le rese chiaro che stavo aspettando quello che lei poteva aver da dire.
    Io penso che valga la pena sentire cos'ha da dire. Non sta mentendo, vero? Allora potrebbe servirti sapere cosa intende, in ogni caso. Tu sai come la penso sul potere, ma non voglio tarparti le ali. Ne parlate a casa, davanti una tazza di tè, e giudicherai tu stessa. Se vuoi starò con te.
    Mi prese una mano e la strinse. Le feci segno di sì, aveva assolutamente ragione, non dovevo per forza accettare subito, a scatola chiusa.
    Certo che voi ragazzacce siete proprio smielate. - il tono, così come l'espressione, era quasi disgustato - Poco importa. Mi sta bene spiegarti più nel dettaglio, anche se mi sembra una perdita di tempo inutile. Ho la sensazione che tutta questa cosa sarà piena di scocciature, dico bene, bambina?


    6° livello - Minimo Livello 17

    --È possibile creare al massimo sei sfere con la tecnica Vapore Assassino (di qualsiasi livello la si attivi)

    Tecniche Derivate

    Sigillo di Calore - Modalità Obliterazione
    Tipo: Hijutsu/Fuuinjutsu
    Livello: Proibita
    Nel momento in cui viene sbloccato questo livello di innata si crea istantaneamente e involontariamente il Sigillo di Calore, all'altezza del cuore della persona. Questo sigillo è tramandato sin dall'antichità dal clan Netsushi e infatti riporta il suo simbolo. Questo sigillo, come dice il nome, è in grado di assorbire il calore, attraverso modalità ben precise. Finché il sigillo è vuoto esso non modifica in nessun modo il corpo dell'utilizzatore e attivarlo non produce alcun risultato. Nel momento in cui viene assorbito del calore, tramite tecniche derivate specifiche, la presenza del sigillo modificherà il corpo dell'utilizzatore anche da disattivo e sarà possibile attivarlo per ottenere degli effetti molto utili. La quantità di calore viene identificata grazie a specifici Punti Calore e questo sigillo ne può contenere da 1 a 100 (se si supera la soglia il calore viene semplicemente disperso) e in base ad essi variano l'entità degli effetti passivi e attivi:
    1-25 --> il sigillo è illuminato di rosso in maniera fioca, ma basta coprirlo leggermente perché non sia visibile. La pelle dell'utilizzatore diventa più pallida e a contatto sembra più fresca del normale, dato che il sigillo consuma un po' del suo calore. Nel momento in cui il sigillo viene attivato la pelle dell'utilizzatore inizia a colorarsi di un tenue ma innaturale arancione e la temperatura del suo corpo aumenta leggermente. Fintanto che il sigillo rimane attivo l'utilizzatore potrà usare il chakra solo per tecniche e abilità derivate dalle proprie innate. Inoltre le tecniche derivate dallo Shakuton che hanno valori fissi di Forza o Resistenza vedranno questi valori aumentare di 10. Il sigillo può rimanere attivo fino ad un massimo di turni pari alla metà dei Punti Calore (arrotondati per difetto) accumulati al momento dell'attivazione.
    26-50 --> il sigillo è illuminato di rosso in maniera abbastanza forte, ma basta coprirlo con la dovuta cura perché non sia visibile. La pelle dell'utilizzatore diventa molto più pallida, quasi cadaverica, e a contatto sembra più fredda del normale di diversi gradi, dato che il sigillo consuma una parte del suo calore. Nel momento in cui il sigillo viene attivato la pelle dell'utilizzatore inizia a colorarsi di un'innaturale arancione, in grado di illuminare al buio fino a mezzo metro da lui, e la temperatura del suo corpo aumenta di diversi gradi. Fintanto che il sigillo rimane attivo l'utilizzatore potrà usare il chakra solo per tecniche e abilità derivate dall'Arte della Vampa. Inoltre, le tecniche derivate dallo Shakuton che hanno valori fissi di Forza o Resistenza vedranno questi valori aumentare di 20. Tutti i limiti di numero delle sfere di Vampa, inoltre, sono aumentati di 1 (quindi per esempio si potranno avere momentaneamente sette sfere di Vapore Assassino in contemporanea). Il sigillo può rimanere attivo fino ad un massimo di turni pari ad un quinto dei Punti Calore (arrotondati per difetto) accumulati al momento dell'attivazione.
    51-75 --> il sigillo è illuminato di rosso in maniera molto forte, tanto che per quanto coperto sarà comunque visibile. La pelle dell'utilizzatore diventa un po' più scura, arrossata, e a contatto sembra più calda del normale di alcuni gradi, dato che il sigillo diffonde attorno a sé una parte del calore accumulato. Nel momento in cui il sigillo viene attivato la pelle dell'utilizzatore inizia a colorarsi di un'innaturale arancione brillante, in grado di illuminare al buio fino a cinque metri da lui, e la temperatura del suo corpo aumenta di una ventina gradi. Fintanto che il sigillo rimane attivo l'utilizzatore potrà usare il chakra solo per tecniche derivate dall'Arte della Vampa che abbiano una Forza o una Resistenza fissa, le quali vedranno questi valori aumentare di 30. Inoltre tutti i raggi di manipolazione di tali tecniche saranno aumentati di 15 metri. Il sigillo può rimanere attivo fino ad un massimo di turni pari ad un quindicesimo dei Punti Calore (arrotondati per difetto) accumulati al momento dell'attivazione.
    76-100 --> tutta la zona del petto attorno al sigillo è illuminata di rosso in maniera molto forte e sarà impossibile coprirla del tutto in alcun modo. La pelle dell'utilizzatore diventa molto più arrossata e a contatto sembra più calda del normale di diversi gradi, dato che il sigillo diffonde attorno a sé una parte del calore accumulato. La pelle brucia a contatto con Forza pari a 10 qualunque cosa o essere vivente tocchi. Nel momento in cui il sigillo viene attivato la pelle dell'utilizzatore inizia a colorarsi di un'innaturale arancione quasi abbagliante, in grado di illuminare al buio fino a venti metri da lui, e la temperatura del suo corpo aumenta di una cinquantina di gradi. La pelle brucia a contatto con Forza pari a 25 qualunque cosa o essere vivente tocchi. Fintanto che il sigillo rimane attivo l'utilizzatore potrà usare il chakra solo per tecniche derivate dall'Arte della Vampa che abbiano una Forza fissa, le quali vedranno questo valore aumentare di 40. Tutti i consumi di queste tecniche saranno diminuiti di un terzo dei Punti Calore (arrotondati per difetto). Il sigillo può rimanere attivo fino ad un massimo di turni pari ad un quarantesimo dei Punti Calore (arrotondati per difetto) accumulati al momento dell'attivazione.
    [La creazione del sigillo è automatica non appena si riesce a sbloccare la sesta sfera di Vapore Assassino e quindi non ha consumo]
    [Per attivare il sigillo servono 12 sigilli]
    [Quando il sigillo è attivo non si possono aumentare i propri Punti Calore]
    [Nel momento in cui il sigillo viene disattivato tutti i Punti Calore sono azzerati]
    [I Punti Calore possono essere accumulati solo grazie a tecniche specifiche, che lo riportino in descrizione]
    [I Punti Calore possono essere aumentati sia in ruolate masterate che in ruolate solitarie, ma nel secondo caso devono essere approvate dallo staff (sia che si ottenga anche altro sia che quello sia l'unica parte da approvare)]
    [I Punti Calore accumulati non decadono mai e rimangono all'interno del sigillo fin quando esso non viene attivato]
    [All'inizio di qualsiasi ruolata l'utilizzatore deve segnalare quanti Punti Calore sono accumulati nel suo sigillo]
    [Il sigillo non crea modifiche psicologiche, né da disattivo né da attivo]
    [Usare la Trasformazione o qualsiasi altra tecnica di cambio di aspetto non è sufficiente a nascondere le modifiche fisiche indotte dal sigillo]
    Consumo di attivazione del sigillo: pari al numero di Punti Calore
    Mantenimento: metà del consumo di attivazione a turno


    18270b145b705021ec41826c3424207a



    Edited by GIIJlio - 19/12/2019, 21:02
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Demone incendiario

    Group
    Takumi
    Posts
    18,287
    Powanza
    +422
    Location
    Torino

    Status

    WORLD


    Restammo a parlare a lungo, la donna fu molto indisponente, però fu chiara e sincera. Disse che aveva bisogno di un posto dove vivere, ma cambiò idea presto sulla possibilità di stare da noi. Per qualche motivo non riusciva a sopportare Draig, anche se non capii il perché. Ci accordammo su una soluzione un po' macchinosa: lei sarebbe rimasta in albergo, ma glielo avremmo pagato noi, visto che lei diceva di non esserne in grado. In cambio la donna mi avrebbe insegnato tutto quello che secondo lei dovevo imparare. Non mi aveva svelato molto su queste fantomatiche abilità che dovevo apprendere, disse soltanto che dovevo raggiungere la sesta sfera di Vapore Assassino. Quando ci sarei riuscita avrei raggiunto la forma finale dell'Arte della Vampa, cosa che avrebbe messo sotto forte stress il mio corpo, ma che mi avrebbe permesso di toccare vette mai viste prima. Le sue parole mi spaventarono, ma allo stesso tempo mi motivarono. Se aveva davvero ragione avrei potuto fare la differenza di più, essere più utile nei momenti chiave.
    Su, non sprechiamo altro tempo, fammi vedere come sei messa. Tira fuori il quinto livello di Vapore Assassino, rapida!
    Una volta stabiliti i dettagli Sakura volle iniziare subito. Draig acconsentì, un po' inquietata ma curiosa di conoscere meglio la mia lontana parente. Dubitavo sarebbe successo, purtroppo. In ogni caso decisi di darmi subito da fare e, dopo essermi diretta in cortile, attivai la tecnica richiesta.
    Sì, abbastanza precisa e fatta bene. Sei molto attenta ai dettagli, vedo. Questo è un bene. Purtroppo scordati qualsiasi sesto livello, non esiste e non esisterà mai. L'unico modo di superare questo limite sarebbe con tecniche di potenziamento. E con la forma finale di cui ti parlavo prima.
    Annuii, sempre più incuriosita. la donna mi chiese come avevo fatto ad allenarmi, nelle altre occasioni, per aumentare il numero delle sfere che ero in grado di manipolare.
    C'è questa tecnica, una delle prime che ho inventato... si chiamano Maikohoshi, "Piccole stelle danzanti". Sono molto rapide e sono debolissime, ma sono molto utili negli allenamenti, perché consumano poca energia. Ne posso creare il quintuplo rispetto alle sfere di Vampa normali, quindi... beh, ho più spazio di manovra, immagino.
    La sola presenza di quella donna riusciva a mettermi in tensione, anche quando non diceva nulla. Figurarsi poi quando parlava.
    Furba. Vedo che sei una che lo usa, il cervello. Questo è un bene, ma ci sono casi in cui la furbizia non basta. Hai un'emissione di chakra estremamente pulita, ma a volte la precisione non basta. Motivazione, tenacia... altre caratteristiche importanti e pari anche averle, però ce n'è una che è più importante di tutte in questo momento: il talento. Sembri sapere il fatto tuo, anche se tentenni, però per fare questo passo i trucchetti serviranno a poco. Questo è un passaggio che solo in quattro hanno compiuto. In quattro, durante tutti i secoli di storia del nostro clan. Non mi piacciono le scommesse perse in partenza, quindi se punto su di te vuol dire che ce la metterò tutta per forzarti a farcela, non importa con quali mezzi. Metticela tutta e segui le mie direttive, ragazzina, o finirà male.
    Annuii, ancora una volta, sempre più preoccupata. Lei mosse il suo volto in modo da averlo a pochi centimetri dal mio, fino quasi a respirare la mia paura. Mi fissò e io dopo pochi secondi di esitazione ricambiai lo sguardo con estrema decisione.
    Sono pronta.
    Lei sbuffò, evidentemente soddisfatta solo in parte. Non aveva tempo per giochetti mentali o per lavorare sulla mia determinazione, perché passò subito a darmi indicazioni precise, rapida come una macchinetta. Gambe appena divaricate, mani giunte davanti al petto e occhi chiusi. Eseguii senza tentennare. Lei pose una mano sulla mia schiena e mi disse di non scompormi, di mantenere la posizione. Dopo pochi attimi mi disse di fare i sigilli e creare cinque sfere di primo livello. Qualche istante dopo esse stavano già volteggiando attorno al mio corpo, aggraziate ma feroci. Sentii un flusso di chakra entrare dentro me, dal palmo della donna. Non produceva alcun effetto, o almeno non lo notai in maniera chiara, però sentivo che era lì. Per i primi secondi mi disturbò, ma lei continuò a ripetermi di andare avanti. Ci volle quasi un minuto prima che riprendessi la massima concentrazione e solo allora Sakura mi ordinò di fare di nuovo i sigilli e provare a inserire la sesta sfera. Senza perdere il focus su quello che stavo facendo, mi apprestai a seguire le indicazioni. Purtroppo niente accadde, ma non mi turbai troppo. Fu Sakura a farlo, sbottando sul fatto che non ci fossi andata nemmeno vicina. Mi disse di riprovare subito e così feci, anche se di nuovo senza successo. La tiritera si ripeté una terza volta e la donna si dimostrò parecchio irritata.
    Non ci siamo proprio. Adesso siediti e riposati, così riprendi chakra per poi riprovare subito. Sapevo che non sarebbe stata veloce come cosa, ma qui siamo proprio in alto mare, nemmeno tra cent'anni ci avvicineremmo, se continui in questo modo. Adesso ascolta attentamente!
    Il tono era rude come non mai, ma dopo la sgridata iniziò una lezione molto interessante. Secondo le leggende l'anima dei Netsushi era legata indossolubilmente allo Shakuton, apprendere come usare l'innata era come imparare a conoscere davvero la propria anima. Man mano che i membri del clan crescevano imparavano a gestirla, dividerla, farle fare compiti sempre maggiori o diversi.
    La prima sfera è il primo contatto con la propria anima, la seconda sfera arriva insieme al pieno controllo del proprio corpo, la terza è la sfera che porta i frutti della determinazione, del duro lavoro. La quarta è la sfera del talento, quella che in pochi raggiungono ma che rappresenta i picchi delle abilità comuni. La quinta è la sfera dell'emotività, rappresenta l'esplosione dei sentimenti dei membri del clan, incanalata in maniera che essi non siano distruttivi per noi. Sono davvero pochi, tra noi, quelli che l'hanno sbloccata. La sesta, invece... questa è la sfera dell'empatia, della capacità di identificarsi con il mondo, di sentirsene parte. Poi ci sarebbe anche la settima, la sfera della comprensione del divino, ma quella l'ha raggiunta solo una persona in tutta la storia. Il nostro fondatore, Straff Netsushi, il primo che ha trasformato una manciata di guerrieri disorganizzati in una forza che non poteva essere ignorata. Aveva fondato il clan vero e proprio, oltre che il Credo Militante. Il Culto dei Sette è quasi scomparso, da dominante che era secoli fa, ma se sono rimaste tracce ancora è solo grazie al lavoro di Straff. Ma questo è un altro discorso, ora devi concentrarti sul succo dell'allenamento. Dimenticati la settima, per ora devi capire come poterti avvicinare alla sesta. Speravo potessi arrivarci da sola, ma a quanto pare ti avevo sopravvalutata. Ora... prova a capire come ti potresti avvicinare all'obiettivo! Rifletti da sola, qui, in silenzio. Io mi faccio preparare un tè da tua moglie, dentro, tu devi restare qui. Non mi aspetto che tu ci riesca per forza oggi, ma almeno voglio dei passi avanti. Dei passi avanti seri. Chiaro?
    Annuii, anche se ero un po' sopraffatta da tutti quei dati. Una volta rimasta da sola potei finalmente riflettere e cercare di digerire le informazioni acquisite. Conoscevo solo di nome Straff, i testi che avevo letto lo menzionavano, ma non entravano nel dettaglio. Ero estremamente curiosa di conoscere la sua storia. Chiaramente però non era quello l'aspetto su cui si supponeva mi dovessi concentrare. Le sfere... era stranissima la progressione, non ero sicura tornasse alla perfezione, soprattutto per i primi livelli. La quinta sfera invece sembrava poter essere perfetta, la avevo padroneggiata appena dopo il disastro dell'estate e il concepimento della nostra bambina insieme a Draig. Era stato il periodo in cui avevo plasmato la mia emotività, in cui avevo fatto il passo decisivo verso lo stadio adulto della mia vita e quindi della gestione dei miei sentimenti. Il momento in cui avevo esattamente fatto uscire la sesta sfera sembrava una conferma persino maggiore. Era il periodo in cui Draig era in ospedale, in cui temevamo per la sua vita, in cui il mondo sembrava poterci crollare addosso. Avevo sempre pensato che quegli allenamenti mi fossero stati utili a gestire i miei sentimenti, a rimanere lucida, a non impazzire. A quanto pareva forse era stato vero anche il contrario, forse proprio quel momento e quei problemi mi avevano aiutato a raggiungere gli obiettivi.
    Restava la questione successivo: come diventare più consapevole del mondo? Mi sembrava di aver fatto enormi passi in avanti nel capire il mio posto in esso, ma sarebbe stato puro egocentrismo dire che questo risolveva il problema. Oltretutto forse consideravo la cosa dal punto di vista umano, mentre quello che importava era il mondo naturale. Quello che i Sette Dei avevano creato, non quello delle persone. Mi chiesi se non fossi diventata ormai insensibile a quell'aspetto, troppo concentrata su altri. Mi rimproverai di ciò, ma subito dopo ripensai a quello che avevo visto nei miei tanti viaggi: dalla distesa immensa dell'Oceano che portava nel Continente Orientale al tappeto bianchissimo del Paese della Neve, per non parlare delle montagne selvagge e dure delle zone in cui ero nata. Anche se raramente ci facevo caso, ero sempre circondata dalla natura, da ciò che gli Dei avevano creato per noi umani, ma non solo per noi. Certo, eravamo i figli prediletti dei Sette, ma non gli unici. Gli animali, le piante... noi eravamo solo una parte del tutto, non l'interezza. Era strano, difficile da comprendere per chiunque non fosse un teologo. Per quanto avessi studiato a dovere durante il mio anno di noviziato non lo ero mai diventata, avevo preferito un percorso diverso, quello della sacerdotessa itinerante, quello del lavoro pratico nel mondo. Lo studio non faceva proprio per me, nonostante tutto l'impegno che potevo metterci.
    Chiusi gli occhi e cercai di farmi del tutto silenziosa. Mi misi ad ascoltare. Eravamo ai bordi di un centro abitato bello grosso, ma essendo praticamente fuori non arrivavano i suoni della vita cittadina. Qualche timido uccello cinguettava, ma questo era il massimo che potei sentire, laggiù. Cercai comunque di concentrarmi, di sentire il mondo attorno a me, andando oltre la presenza umana. Non ci riuscii più di tanto, ma fu il primo passo nella direzione giusta. Regolarizzai la respirazione e aspettai che Sakura tornasse, cosa che avvenne poco dopo. Nel mentre avevo recuperato abbastanza chakra, grazie al Vigore, ed ero pronta a riprovare.
    Meglio. Ancora lontani, ma meglio.
    Ringraziai e riprovai, questa volta senza fare passi in avanti. Poi, quando di nuovo arrivai ad avere le riserve ridotte, proposi alla donna di spostarci altrove, in qualche posto più "selvaggio", meno antropizzato. Lei sorrise - fu la prima volta che vidi un'espressione davvero felice su di lei - e accettò, anche se mi disse di fare strada, visto che non conosceva niente "su questa dannata isola", come la chiamò lei. Era incredibile quanto fosse indisponente, in maniera esteriore e assolutamente volontaria. Come se fosse l'unico modo in cui sapesse interagire con gli altri.
    La condussi a qualche centinaio di metri di distanza, in una piccola radura lontana dai sentieri principali, su una collinetta. Un ruscello faceva da sottofondo sonoro e fauna e flora riempivano sia vista che odorato di impulsi sensoriali. Mi piaceva la natura, ma troppo poco spesso le davo la giusta attenzione. Mi ritrovai a stare seduta, a osservarla e sentirla, a cercare di capire come diventare maggiormente in sintonia con essa. Era come se ci fosse qualcosa che mi sfuggiva. Rimasi un paio di ore in silenzio, riflettendo su questo, senza neanche provare l'esercizio. Non ero pronta e Sakura lo capì, lamentandosene solo all'inizio, prima di zittirsi totalmente.
    Mi ci volle tempo per capire, poi ebbi l'intuizione su quale potesse essere un punto fondamentale. Il tempo stesso. Era assurdo non averci pensato prima, ma i ritmi della natura erano così diversi da quelli di noi umani, seguivano regole proprie, diverse per ogni specie. E non era solo quello. Tutte le dissertazioni filosofiche e morali di cui gli umani si riempivano la testa... erano così lontane dalla vita selvatica e pura che la natura offriva. La osservai, la sentii. Ogni cosa aveva il suo posto, ogni essere vivente aveva i suoi obiettivi, i suoi bisogni, i suoi modi di fare. Noi umani ci sentivamo padroni, ma non eravamo che figli come tanti altri. Le piante non crescevano perché noi le cogliessimo, non era quello il loro obiettivo. Crescevano per il semplice diritto di esistere e vivere. Gli Dei ci avevano benedetti con la conoscenza di come coltivarle e di come riconoscere quelle che potevano esserci utili, ma questo non le rendeva di nostra proprietà, non le rendeva oggetti a nostro servizio. Lo stesso con il chakra. Noi eravamo solo una parte del flusso che scorreva in tutto il mondo, ogni tanto sentivamo di poterlo dominare del tutto, ma la nostra tracotanza probabilmente era ridicola agli occhi degli Dei. Noi non potevamo niente, eravamo piccoli e fragili. Un frammento minimo del tutto. Il mondo sarebbe potuto proseguire benissimo senza di noi umani.
    Ora, guardata nella giusta scala, una cosa come la sesta sfera sembrava davvero un'inezia. Non era importante, non avrebbe fatto la differenza per una miriade di esseri viventi, non avrebbe cambiato il modo in cui il mondo andava. Però era fondamentale per me, per la mia crescita. Se ogni essere vivente aveva le proprie esigenze, in questo momento la mia era proprio quella. Non sapevo bene il motivo, ma sentivo che mi avrebbe aperto una nuova strada. Le parole di Sakura avevano di certo attratto il mio interesse. Era come se quello fosse il mio destino. E ora sentivo anche di avere il mezzo giusto per portarle a compimento, quella consapevolezza di cui la donna aveva parlato.
    Finalmente, quando mi sentii pronta, le chiesi se potessimo iniziare. Lei non disse nulla, nessun commento acido o scostante. Si mise dietro di me, appoggiando la mano sulla schiena. Era così che poteva sentire, tramite la percezione del chakra, quanto fossi vicina allo sviluppo della sfera successiva. Era una tecnica che i Custodi si trasmettevano sin dall'alba del clan, utilissima nell'addestramento delle nuove leve, di qualsiasi livello fossero. Senza la sua guida avrei impiegato almeno il triplo del tempo di quanto mi fu necessario, probabilmente.
    Vedo una piccola luce in fondo al tunnel. Direi che hai preso la giusta direzione.
    Facemmo un paio di altre prove, quel giorno, ma senza successo. Non dovevo aver fretta. Si trattava di rilassarmi e accettare il mio posto nel mondo, poi il duro lavoro avrebbe fatto il resto, pensai. Nei giorni successivi facemmo diverse altre sessioni di allenamento, andando in posti isolati in mezzo alla natura. Boschi, spiagge deserte, cime di colline. Non erano propriamente gite di piacere, ma non erano per niente disdicevoli. In queste occasioni la mia maestra era stranamente meno scorbutica, probabilmente apprezzava la lontananza dalle persone. Facevo davvero fatica a capirla, però mi stava aiutando tantissimo, quindi dovevo esserle grata.
    Poi, arrivò il giorno in cui finalmente giunse il successo della mia impresa. Non eravamo in giro, ma nel cortile di casa mia. Avevo avuto una giornata di lavoro un po' più lunga del solito, quindi Sakura aveva proposto di fare un tentativo direttamente lì, senza inoltrarci altrove. Ero pronta, mi disse, potevo evitare "trucchetti da quattro soldi" e andare dritta al punto. Era incredibile come, nonostante non avesse a che fare con lei se non il minimo, la consapevolezza della stessa vicinanza di Draig rendeva la Custode scorbutica oltre ogni limite. Però poco mi importava, in quel momento. Chiusi gli occhi e partii con il mio esercizio. Mi misi a respirare profondamente, cercai di annullare tutti i pensieri, poi feci i sigilli per le prime cinque sfere. Dopo qualche secondo, feci gli altri per la sesta. Sentii qualcosa smuoversi, anche se sentii pure un po' di resistenza. Non era mai successo prima, ma in qualche modo mi sembrava di essere vicina alla meta, quindi provai a forzare il chakra fuori.
    Eccola!
    Non aprii gli occhi. Sorrisi soltanto. Sentivo la sfera muoversi, la sentivo lì. Finalmente c'ero riuscita. Durò poco, poi il mio controllo sulle sfere sfumò e queste si annullarono. Non era un problema, era normale, semplicemente dovevo stabilizzare e padroneggiare a dovere la conquista, ma ormai potevo considerarmi arrivata a destinazione. Questo fu l'ultimo pensiero che ebbi, poi tutto divenne calore.




    Edited by GIIJlio - 19/12/2019, 21:20
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Demone incendiario

    Group
    Takumi
    Posts
    18,287
    Powanza
    +422
    Location
    Torino

    Status

    BURNS





    Lasciai andare un urlo di dolore. Forte, incontrollato. Mi sentivo bruciare tutta. Non avevo mai provato un dolore così forte, o almeno non mi pareva. Era come se ogni singola cellula del mio corpo stesse bruciando, come se il mondo intero fosse in fiamme. Ci vollero alcuni secondi perché ritrovassi coscienza di me stessa e mi accorsi in quel momento di essere a terra, in ginocchio. Non riuscii ancora ad aprire gli occhi, mi sembrava di vedere tutto rosso. Non sapevo cosa stava succedendo, lo shock era talmente forte che ero in uno stato alterato, senza capire dove fossi o cosa mi stesse accadendo. Rimasi così per un lasso di tempo che non avrei saputo determinare. Probabilmente fu molto corto, però non mi sembrò per niente tale.
    Fui richiamata al presente da urla che provenivano da davanti a me. Qualcuno chiamava il mio nome. La voce era carica di terrore. Aprii gli occhi con fatica e vidi Draig disperata. Si sporgeva verso di me, gli occhi colmi di lacrime. Sakura la teneva, dicendole di non avvicinarsi a me, perché avrebbe fatto del male ad entrambe. Quella visione mi permise di chetarmi a sufficienza da controllare le grida che avevo emesso senza alcun ritegno fino ad un attimo prima. Era difficile resistere, quasi impossibile. Il dolore era troppo intenso, mi stava spezzando. Emisi dei rantoli, incapace di formare delle parole sensate.
    Resisti, ragazzina! Questa è la tua prova.
    Non capivo molto, ma provai a tenere duro. La donna mi incitò a restare sveglia e io cercai di non cedere. Tutto quello che sentivo era dolore, era come se tutto bruciasse, però non vedevo alcun fuoco attorno a me. Draig era a poca distanza, mani sulla bocca e occhi colmi di lacrime. Non avrei mai voluto vederla in quello stato, ma purtroppo non era la prima volta che succedeva. Mi faceva male, ma non potevo farci niente. Se non dare il massimo per resistere.
    Ce... ce la ngh possongh fa-fare!
    Le parole erano spezzate dal dolore. Per qualche minuto non seppi far altro che ansimare di fronte alla mia amata in lacrime e a quella donna dallo sguardo serio. Poi la mia pena si alleviò di un minimo, tanto quanto necessario a concedermi la concentrazione necessaria a concentrare chakra. Lo portai nell'occhio, per cercare di stabilire se Sakura dicesse la verità o meno.
    Era prehevisto? È norm-ngh-ale?
    La risposta era sì ad entrambe le domande e lei non stava mentendo. Tra mille fatiche chiesi quanto sarebbe durato ancora, ma lei non seppe rispondere e ancora una volta stava dicendo la verità. Per alcuni durava dieci minuti, per altri fino ad un paio d'ore. Non sapevo da quanto fossi in quello stato, ma l'idea di continuare in quella maniera mi devastava la mente. Ero sul punto di cedere, qualsiasi cosa pur di far finire il dolore, però poi vedendo il volto sconvolto di Draig riuscii a riprendere la concentrazione. La vidi avvinghiarsi a Sakura, probabilmente per trovare sostegno di fronte ad una visione per lei insostenibile. L'anziana donna mi lanciò un'occhiata di puro disgusto, come a dire che le dovevo un favore enorme, ma non scacciò mia moglie, come forse avrebbe voluto.
    Ecco! Ci siamo!
    Poco prima dell'annuncio della mia maestra avevo sentito uno strano rumore e cercai di capirne l'origine. La terra sotto di me stava sfrigolando in maniera lieve, l'erba che entrava in contatto con le mie mani e le mie gambe si era incenerita e così stavano facendo i miei vestiti. Pezzi interi di tessuto ridotti in polvere. Tutto ciò che toccavo veniva bruciato. Era per questo che Sakura aveva detto a mia moglie di stare lontana da me. Lanciai uno sguardo terrorizzato alla donna dai capelli bianchi e lei dovette capirne il motivo.
    Non ti preoccupare, sparirà. Adesso è giusto così, poi tornerai normale. Manca poco. Resisti, ragazzina!
    Non stava mentendo, lo verificai con il mio doujutsu. Le sue parole erano rassicuranti, anche se le pronunciò con tono scocciato. Nel giro di pochi minuti la sensazione di calore diminuì di intensità, poi la sentii spostarsi e concentrarsi all'altezza del mio petto, per esplodere di nuovo in quel momento.
    NGH!!
    Fu solo la presenza di Draig a trattenermi dal piantare un urlo disperato. Faceva male, faceva malissimo. Per fortuna il supplizio era quasi alla fine, perché qualche istante dopo sentii tutte quelle sensazioni che mi avevano accompagnato per così tanto tempo svanire nel nulla. Si portarono però via quel che rimaneva delle mie forze. Gambe e braccia non furono più in grado di reggermi e caddi di faccia a terra. Respiravo a fatica, ma ero viva.
    Riprenditi, donna! Porta dentro tua "moglie", sbrigati. Adesso sta bene, la prova è finita e lei ha vinto. Però ora è debolissima, quindi dovrai occuparti tu di lei. Lavala e mettila a letto, oggi dovrà riposare a lungo e per bene. Accudiscila come fosse una bambina, io di certo non lo farò. Resterò qui in zona, nel caso ci fossero problemi vari, ma dovrebbe essere tutto passato. Tutto chiaro? Scattare, forza!
    Vidi Draig annuire e staccarsi dalla donna. Venne verso di me, con passo incerto. Si sporse e mi aiutò a rimettermi in piedi. Chiesi, non senza gran fatica, se non ci fosse più pericolo che la mia pelle bruciasse di nuovo e Sakura ci rassicurò che non sarebbe più successo. Dopo avermi preso sotto braccio, mia moglie mi condusse dentro casa. Passammo dalla camera da letto, per controllare Ryuko. Dormiva come un angioletto, nonostante le urla che avevo piantato prima. Draig mi lasciò un attimo sul letto, per poter spostare nostra figlia dalla culla al passeggino. Non voleva lasciarla sola mentre eravamo in bagno, avremmo rischiato di non sentirla se si fosse svegliata. Tutte e tre ci dirigemmo poi verso i servizi, dove Draig mi aiutò a togliere quel che restava dei miei vestiti e a sistemarmi nella vasca. Ero troppo debole, in quel momento, restare in piedi e parlare erano il massimo che ero in grado di fare, tutto il resto era fuori dalla mia portata. Chiesi scusa mille volte, la ringraziai altrettante. Lei disse di amarmi, mi accarezzò, mi strinse a sé. Mi rassicurò e mi coccolò come si fa con una bambina. Mi lavò con cura, togliendo via dalla mia pelle sudore, terriccio e cenere. Il suo tocco gentile mi rigenerò, ma mi fece in qualche maniera sentire ancora più in colpa. Quel senso di inadeguatezza si unì alla immensa gratitudine che provavo per lei e mi trascinò verso le mie compagne di una vita, le lacrime. Lei si accorse subito dei miei singhiozzi e portò il mio volto al suo petto, incurante del fatto che così l'avrei bagnata tutta. Mi accarezzò la schiena e i capelli. Mi calmò come solo una mamma sa fare. Io mi lasciai viziare, soverchiata dal suo amore. Poi, quando mi fui tranquillizzata, lei si staccò in maniera di potermi guardare negli occhi.
    Quando ho scelto te, ho scelto il pacchetto completo. Anche se mi fa paura, non posso separare la guerriera tenace dalla musicista carina. La madre e moglie amorevole e l'idealista che combatte per un mondo migliore... sono due facce della stessa medaglia. Sono la tua identità e io di quella mi sono innamorata. Non devi chiedermi scusa per quello che sei, non ce n'è bisogno. Ogni tanto ti prenderei a testate e ogni tanto cerchi di farmi saltare le coronarie, ma l'ho accettato. Era parte del pacchetto. Tu ne vali la pena, senza dubbio alcuno. Quello che ti chiedo è solo di ricordarti sempre chi sei, ricordarti che hai una famiglia a casa che ti ama e che ha bisogno di te.
    Mi rimisi a piangere, questa volta era solo gratitudine. E amore. Mi appoggiai di nuovo a lei, stringendola con tutte le forze che avevo, ben poche in quel momento. Mi godetti la sua presenza al massimo. Era cambiata tanto, negli ultimi mesi. Era cresciuta. Era una madre. Lo era diventata nel profondo, come attitudine totalizzante. Era ancora la solita irriverente e sensuale Draig, ma era più matura e rassicurante. La amavo da impazzire.
    Su, su, bambina mia. Ti amo anch'io. Ora lascia che finisca di lavarti, così poi andiamo a letto.
    Mi accarezzò, con un sorriso malizioso e invitante sul volto, anche se entrambe sapevamo che non era il caso di fare niente che non fosse dormire, visto il mio stato. Una volta lavata e asciugata, Draig mi aiutò a vestirmi e a muovermi fino alla nostra camera, dove ci stendemmo, una di fianco all'altra, con Ryuko nella culla a pochi passi da noi. Mi addormentai appoggiata al petto di mia moglie, con il corpo vuoto di energie ma pieno di amore.




    Il giorno successivo me lo presi di riposo totale, per dare modo al corpo di riprendere funzionalità. Aiutai a casa, ma non andai né a lavoro né ripresi gli esercizi con Sakura. Però, già la giornata seguente, lei insistette per ricominciare l'allenamento. "Bisogna battere il ferro finché è caldo", disse con una evidente battuta.
    Questo sigillo raccoglie il Calore che generi e permette di convertirlo in potenza di fuoco. Avrà un forte impatto sul tuo corpo, ma questo lo vedrai con i tuoi occhi. Quello che è importante è che devi imparare come riempirlo. Ci sono tecniche apposta. Sono tecniche basilari, semplici. Non voglio perderci tempo, quindi vedi di metterci impegno, chiaro?
    Annuii, anche se non avevo ben chiaro cosa intendesse. Passò dunque in rassegna i vari jutsu che avrei dovuto imparare, dedicando poche parole a ciascuno di essi. Un paio "rubavano" il Calore alle persona, un altro paio invece lo toglievano da ferite subite da chi la utilizzava o da altre persone. Altre, infine, si accompagnavano alle varie tecniche di Vampa, sfruttandole come materia prima. Sembrava tutto così complicato che non riuscivo a capire come potesse ritenere tutto questo "basilare". Separare il Calore e trattenerlo... non sembrava una cosa molto naturale. Certo, non lo era nemmeno disidratare le persone come facevo ormai normalmente con la Vampa, però non pensai a quello. Avevo tanta paura di non essere all'altezza.
    Forza, scegli una delle tecniche e iniziamo da quella.
    Mi misi a riflettere qualche attimo, poi arrivai alla conclusione che la scelta migliore fosse il Surriscaldamento. Quella tecnica permetteva di convertire in Calore parte dell'energia generata da jutsu di potenziamento, da assorbire poi nel sigillo. In questo modo avrei potuto usare l'Armatura Shakuton, la quale aveva un costo in chakra così basso che era perfetta per quel tipo di allenamento. Una volta ricevute alcune indicazioni finali, eseguii il sigillo e concentrai il chakra. Il primo tentativo si concluse con un nulla di fatto, non capii proprio cosa dovevo fare. Provai a chiedere lumi a Sakura, ma tutto quello che ottenni fu soltanto un insulto a mezza bocca. Provai di nuovo, cercando di aggiungere una dose maggiore di energia all'Armatura, distribuita in maniera uniforme. Non ottenni quanto dovevo ottenere, ma sentii qualcosa di diverso nella tecnica. Era più calda, a livello di temperatura la differenza era effettivamente percepibile in maniera piuttosto chiara. Però, mi rivelò la mia maestra, questo era avvenuto a spese dell'efficacia della tecnica stessa. Essa era risultata indebolita in modo netto, ma, soprattutto, non ero stata in grado di trattenere il Calore generato. Sakura mi disse di riprovare, iniziava a essere irritata. Nel giro di una dozzina di tentativi ero riuscita a evitare che la tecnica di Vampa si indebolisse troppo, però senza ottenere un successo anche solo minimo. Era come se mi mancasse qualcosa.
    NO, TESTA DI CAZZO, NO! DEVI MANTENERE IL CALORE NEL SIGILLO! NON DEVE DISPERDERSI! NON! DEVE! DISPERDERSI! CHIARO?!
    Sakura non era mai stata calma, men che meno si tratteneva nelle sue reazioni, ma non l'avevo mai vista fino ad allora così arrabbiata. Mi fissò con ira, quasi aspettandosi una mia reazione nervosa. Non feci nulla, non dissi nulla, nonostante fossi tutt'altro che contenta di quello sfogo assurdo. Semplicemente ripetei il sigillo necessario e cercai di ripetere ancora una volta. La donna sbuffò e poi, di fronte all'ennesimo fallimento, mi vomitò addosso altre parole d'odio. Un odio più freddo, meno impulsivo, ma in qualche maniera più intenso.
    Non ho mai visto uno spettacolo tanto penoso. Questa è la parte semplice, quella che tutti apprendono in pochi secondi. Non c'è letteralmente un cazzo da capire, fai il sigillo e il resto viene naturale. Tu stai bloccando il flusso naturale di Calore. Tu hai paura, Aiko Netsushi. - sottolineò con la voce queste ultime parole, con un tono accusatorio e impietoso - Sei una fottuta pusillanime e mi stai facendo perdere tempo. Se non impari a usare il tuo dannato sigillo sarai sempre incompleta e rischierai prima o poi di perdere il controllo senza sapere cosa fare. Tutto perché hai paura. - sputò a terra, come a rimarcare il suo disprezzo. - Ora vado dentro, non voglio vedere oltre o finisco per bruciarti quella faccia da cazzo. Tu prova ancora e ancora. Smetti di fartela sotto e completa l'esercizio.
    Ero sotto shock, non riuscii a dire nulla. Non avevo mai avuto nessun maestro così duro, non ero abituata a questo tipo di interazione, quindi non sapevo come fare. Inoltre anche il contenuto delle sue parole mi metteva in forte difficoltà. Stavo facendo davvero un disastro così grande? Era davvero la paura a bloccarmi? Era probabile che fosse così, l'episodio della giornata prima era stato un trauma troppo forte e troppo recente per poter passare oltre come niente fosse, immaginai. Il dolore, la paura, lo sguardo di Draig in lacrime... come potevo essere sicura di quello che facevo messa di fronte ad una roba del genere? Eppure dovevo farlo, se volevo procedere oltre. Fermarsi lì sarebbe stato sbagliato. Oltre a vanificare tutti gli sforzi e il dolore, avrebbe voluto dire correre dei rischi, secondo la donna. Non potevo farlo.
    Ripresi dunque a lavorare con maggiore determinazione, ma, nonostante questo e nonostante avessi individuato uno dei motivi principali dei miei fallimenti, per diversi minuti continuai a non fare passi avanti. Provavo a forzarmi a non aver paura, ma era difficile annullarla, soprattutto visto che era istintiva, non razionale. All'inizio andai avanti quasi solo di inerzia, poi riuscii a trovare pian piano coraggio. Forse avrebbe fatto male, forse sarebbe stato rivivere l'incubo del giorno precedente, ma dovevo assolutamente assorbire il Calore, trattenerlo. Andai avanti, finché finalmente non ci riuscii.
    Feci fatica a trattenere l'urlo che avrei voluto far uscire in quel momento. Il petto mi bruciava e mi sentii oppressa per qualche secondo. Rispetto allo schiaffo devastante che avevo subito il giorno prima quella non era che una carezza, ma faceva comunque terribilmente male. Per un attimo ebbi paura che sarei ripiombata nel baratro, ma per fortuna non fu così. Però sentivo che c'era qualcosa di diverso nel mio corpo. Non senza un certo timore, mi catapultai in casa, alla ricerca di Sakura. Era in cucina, lo sapevo, ma per arrivarci passai davanti al grande specchio che avevamo appeso nel corridoio. Inizialmente avevo dato uno sguardo di sfuggita, ma quello che vidi mi spinse a soffermarmi sull'immagine riflessa. Ero pallida, innaturalmente pallida, ma soprattutto c'era qualcosa che brillava sul mio corpo. Ci misi un attimo a capirlo e lo intuì più che altro dalla posizione della luce. Era il mio sigillo, ce l'avevo da poco e mi faceva ancora senso vederlo lì, sul mio petto. In quel momento la sua luminosità, seppur tenue, mi gettò in preda al panico. Mi misi a correre disperata verso la cucina, ringraziando gli Dei per il fatto di trovarci la mia maestra e non Draig. Avrei avuto molte difficoltà a confrontarmi con lei, in quel momento.
    Alla buon ora! Ci sei riuscita, finalmente, vedo.
    Rimasi in silenzio, in attesa di risposte, anche se non riuscivo a condensare i miei turbolenti dubbi in domande effettive. Lei parve comprendere il mio turbamento, perché riprese a parlare, partendo con la spiegazione.
    Sì, ragazzina, questo è normale, è il primo livello di pienezza che può raggiungere il tuo sigillo. Ti ho detto che questa storia avrebbe cambiato per sempre il tuo corpo, no? Però non farti prendere dall'ansia, non resterai così tutto il tempo. Questo è lo stato che il tuo corpo raggiunge quando rientrerai nel primo livello del sigillo. Hai immagazzinato in esso poco Calore, talmente poco che per mantenersi vivo il sigillo ne "ruba" un po' dalla tua pelle, la quale infatti diventa più fredda, anche se di poco. Nulla di così invasivo, persino la luce che vedi è perfettamente occultabile, cosa che con gli altri livelli non sarà più di tanto possibile. Vivere in questo stato risulta perfettamente possibile, dà pochissimi problemi, l'unico principale è che il contatto con la tua pelle potrebbe essere fastidioso per le persone che ti sono vicine. Moglie, figlia, quelle cose lì. Però ti assicuro che i livelli dopo saranno molto peggio, da quel punto di vista. In ogni caso questo vale solo fintanto che hai Calore immagazzinato, appena lo scarichi ritornerai perfettamente normale, almeno finché non lo ricaricherai di nuovo. Insomma, tutto chiaro?
    Era tutto così assurdo, però per qualche strano motivo mi sembrava di capirlo alla perfezione. Come se il mio stesso corpo mi stesse urlando che era tutto vero, che era così che doveva andare. Che era giusto così.
    Scusatemi.
    All'improvviso sentimmo un rumore e dalla porta della cucina spuntò Draig. Aveva il volto serio e preoccupato. Mi spaventò.
    Non volevo origliare, però ho sentito quasi tutto. Tesoro, credo che dovremmo parlare.


    7abfcd513b9db002e1849c1ad3e00d27--good-news-presents



    Edited by GIIJlio - 19/12/2019, 22:29
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Demone incendiario

    Group
    Takumi
    Posts
    18,287
    Powanza
    +422
    Location
    Torino

    Status

    AROUND



    Non ti preoccupare, non è nulla di grave.
    Un suo sorriso sincero riuscì a tranquillizzarmi, perché sul momento ero stata presa dal panico. Probabilmente lei lo aveva notato. Lo notava sempre. La seguii in sala, in modo che potessimo parlare da sole. Appena fummo nella nuova stanza lei mi abbracciò per qualche istante.
    Sei freddissima. Sei sicura di stare bene?
    Risposi di sì, tutto sommato il disagio fisico era svanito molto più in fretta di quanto temessi.
    Non ti sta male questo nuovo look. Sembri quasi una vampiressa sexy.
    Scherzò, ma si capiva che c'era qualcosa che la turbava. Le presi la mano, aspettando che parlasse.
    So che può sembrare egoista, ma preferirei che Ryuko non ti vedesse e non ti toccasse mentre sei in questi stati strani. Ho paura tu possa spaventarla e che in qualche modo il fatto che tu sia gelida la possa allontanare da te. Non potrei sopportarlo.
    Annuii. Aveva senso, trovavo quel discorso molto premuroso nei confronti dell'intera famiglia, molto lungimirante.
    Non voglio tarparti le ali, anche perché da quello che ho capito questa cosa è inevitabile. Io ti amerò sempre e comunque, ma la nostra cucciola è ancora troppo piccola per capire che lo fai per il suo bene. E voglio che ami la sua mamma quanto deve.
    Annuii di nuovo e le dissi che avrei trovato il modo di far quadrare tutto. Avrei chiesto a Sakura, se necessario. Ci scambiammo un bel bacio, Draig mi motteggiò un po' per la temperatura delle mie labbra, poi tornò a fare quello che stava facendo, con volto rasserenato.
    Nessun guaio con lei? Peccato.
    Quando tornai in cucina la maestra mi accolse con una frecciatina spiacevole, che feci finta di ignorare. Le chiesi invece come fare per la poter ottemperare alla richiesta di mia moglie.
    Non sarà difficile. Per questa parte probabilmente riuscirai senza problemi allontanandoti per qualche ora, mentre ci alleniamo. Per le parti successive dovrai andare via di casa per qualche giorno. Ma a questo ci penseremo poi. Abbiamo perso fin troppo tempo. Su, vieni con me fuori.
    Senza fare troppe domande la seguii. Uscì di casa e mi portò in una delle radure dove mi aveva fatto addestrare a sentirmi tutt'uno con la natura. Una volta arrivate mi diede pochissime indicazioni: mi disse di cercare di tirare fuori il Calore accumulato nel sigillo e di fare un posizionamento delle mani per rilasciare tutto quanto. La osservai per qualche istante, aspettandomi che la spiegazione continuasse, ma lei semplicemente allargò le braccia con aria scocciata, come ad invitarmi a provare subito. Non capivo come potesse considerare quello un buon metodo di insegnamento, ma purtroppo dovevo accontentarmi di quello che avevo. Chiusi gli occhi e cercai di respirare profondamente, cacciando l'irritazione per concentrarmi a dovere. Non sapevo bene cosa avrei dovuto fare, non avevo mai usato una fonte di energia diversa dal chakra. Provai a cercare dentro me e mi parve di trovare una fonte di potere diversa da quella solita. Feci un altro respiro profondo e poi eseguii il sigillo. Il risultato fu nullo.
    Ma allora dillo che sei ritardata, così mi metto il cuore in pace.
    Non ero ancora riuscita ad abituarmi ai modi della donna, quindi aprii gli occhi e li sgranai. Sapevo di aver fallito, ma non mi aspettavo una reazione del genere. Dopo alcuni secondi di silenzio teso lei si decise finalmente a dirmi cosa stavo sbagliando.
    Il chakra, ragazzina! Quanti anni sono che fai queste cose? Come puoi anche solo immaginare che una roba funzioni senza che paghi un consumo in chakra?! Sin da subito non mi sei sembrata una cima, ma non mi aspettavo tu fossi così tanto stupida.
    Avrei voluto ribattere, ma alla fine decisi di non farlo, di rimanere in silenzio. Probabilmente il mio sguardo era colmo di risentimento.
    Visto che non ci arrivi te lo spiego io. Il chakra serve come carburante, per convertire il Calore in energia utilizzabile per potenziare le tue altre tecniche. Senza quello non concluderai mai nulla. Adesso basta con le troiate, provaci per davvero.
    Ancora una volta dovetti reprimere il nervosismo, altrimenti non sarei riuscita ad andare avanti. A questo punto anche il dimostrare alla donna di cosa ero capace era divenuto uno sprone notevole. Chiusi di nuovo gli occhi, cercai di richiamare la fonte di energia che avevo individuato prima e poi di concentrare il chakra. Infine, feci il sigillo necessario. Una vampata di caldo mi investì, ma sparì in un istante. Aprii gli occhi e mi accorsi che qualcosa era cambiato in me, ma non nella maniera che pensavo e speravo. La mia pelle era tornata di un rosa naturale e il simbolo sul mio petto aveva smesso di brillare.
    Questo in effetti è normale. Devi cercare di trattenere l'energia extra, non lasciarla esplodere ma trattenerla in te. Farla aderire al tuo corpo, lasciarla scorrere. Non deve essere come il chakra, rimarrà sempre qualcosa di diverso, ma puoi usarlo come vago paragone. Forza, prova.
    Ovviamente prima di dedicarmi a un nuovo tentativo dovetti riprovare la trafila precedente, ovvero attivare l'Armatura Shakuton e di seguito il Surriscaldamento. Non ebbi problemi a farlo e questa volta il passaggio di stato fisico produsse un fastidio paragonabile a quello di una puntura d'ago. Pian piano stavo acquisendo familiarità con il mio potere, mi dissi. A questo punto potei eseguire il sigillo e tentare di concentrare il Calore per fare quel passo successivo su cui stavo lavorando.
    Ancora una volta sentii un'esplosione di energia, ma questa volta lottai per trattenerla, perché non mi sfuggisse. Per qualche secondo mi sembrò di fare una sorta di tiro alla fune con una forza sconosciuta ed estranea, ma alla fine vinsi, visto cosa successe. Quando guardai la mia pelle era di uno strano colore arancione, che mi spaventò assai. Sentii la temperatura del mio corpo alzarsi, anche se non in maniera radicale come era successo il giorno precedente. Ma più di tutto il problema fu che fui investita da un'altra ondata di dolore, intensa tanto quanto era stata quella di quando era comparso per la prima volta il sigillo.
    Resisti, ragazzina! Almeno cinque o dieci secondi!
    Cercai di tenere duro, di trattenere a me quel potere. Caddi in ginocchio e sentii le forze venirmi meno. La tecnica si disattivò e mi sentii improvvisamente vuota.
    TESTA DI CAZZO!!
    L'urlo della donna mi diede la conferma del mio fallimento. Rimasi a terra ad ansimare, col cuore in gola per lo spavento. La vidi agitarsi, a poca distanza da me, ma ero troppo sconvolta per dire o fare alcunché.
    Ora come ora non riusciresti ad andare avanti, in questo stato. Io me ne vado, tu torna a casa da sola, la strada la conosci da qui. Ci vediamo domani.
    Senza aspettare una mia risposta la donna si incamminò, lasciandomi effettivamente sola. Ero a terra, senza energie, ma sapevo che in caso di pericolo sarei dovuta riuscire a reagire. Però mi sentivo a pezzi, non solo fisicamente. Mi sentivo umiliata dagli insulti e dalla cattiveria della mia maestra. Piansi per qualche minuto, cosa che mi permise di sfogare la mia frustrazione. Mi feci forza e mi misi in cammino, nonostante fossi sporca e stanchissima. Una volta a casa mi feci un bel bagno caldo, ma soprattutto mi feci consolare e coccolare da Draig. Senza di lei probabilmente non sarei arrivata a fine giornata.
    Mi svegliai la mattina successiva carica come una molla. Sakura si presentò alla nostra porta molto presto, comportandosi come se niente fosse successo il giorno prima. Mi scoprii profondamente amareggiata e irritata. Avrei voluto dire qualcosa, svuotare tutte le mie frustrazioni sulla donna, farle capire come il suo comportamento mi avesse ferita, ma non ne ebbi il coraggio. Tacqui, temendo di perdere la mia maestra se mi fossi imposta. Non sapevo come comportarmi con una come lei. Ero stata in grado di reagire quando si era trattato di difendere Draig, ma non riuscii a fare lo stesso con me. Mi scoprii debole, più di quanto avrei pensato. Per fortuna lei mi costrinse ad andare avanti, a concentrarmi sull'allenamento, così potei non colpevolizzarmi troppo.
    La donna dai capelli grigi mi condusse nel luogo del giorno prima. Non mi diede particolari indicazioni, mi disse solo di concentrarmi e di riprovare con calma. Per prima cosa accumulai di nuovo un po' di Calore, poi riproposi la tiritera già tentata in precedenza. Cercai di attingere da quella fonte di potere nuova, mischiandola al chakra. Poi il sigillo mi aiutò a rendere queste due energie utilizzabile e a rilasciare tutto. Sentii un'esplosione di ardore, ma meno potente e pressante dell'ultima volta. Più gestibile. Pian piano mi stavo abituando a maltrattare il mio corpo in quel modo, proprio come Sakura maltrattava il mio morale, mi ritrovai a pensare. Seguendo le esortazioni proprio di costei tenni duro con tutte le mie forze. Vedevo la mia pelle arancione, la sentivo bollente anche se in poco tempo la cosa iniziò a sembrarmi quasi naturale. Il primo tentativo durò una decina di secondi, ma non riuscii a far altro che tenere la tecnica attiva, non potei provare quali sarebbero stati i suoi effetti.
    Bene, brava. Ora riprova.
    Eseguii, ripetendo il procedimento. Risultato identico, ma fu meno difficile tenere in piedi il jutsu, cosa che dissi alla donna.
    Esatto. A questo punto direi di fare il tentativo completo. Una volta che la tecnica è attiva prova a usare la Fiammella e poi prova a usare una sfera di primo livello.
    Seguii gli ordini, con una facilità che mi sconvolse. O almeno la prima parte, perché per quanto tentassi non riuscivo assolutamente a creare la tecnica basilare del Katon. Mi spaventai, chiedendomi se non stessi sbagliando qualcosa. Era come se ci fosse una sorta di muro invisibile a impedirmi di accedere al mio jutsu. Guardai la donna con occhi ansiosi, ma lei mi disse sgarbatamente di andare avanti, di passare alla Vampa. Io lo feci e in effetti ci riuscii in scioltezza. Mi sembrò che la sfera avesse preso, nel momento della sua nascita, parte del Calore che turbinava sul mio corpo. Non mi sembrava più di tanto diversa dalle altre sfere, ma sentivo come se lo fosse. Mi pareva più... intensa. La fissai, ammirata, fino a che non fui più in grado di tenere attiva la forma piena del sigillo.
    Ok, iniziamo a esserci. Come hai visto non potevi usare la Fiammella. Non importa quanto impegno, non importa quanto ti allenerai a riguardo, non potrai mai superare questo limite. Mentre il tuo sigillo è attivo potrai usare solo tecniche e abilità della tua innata, per tutto il resto il chakra non risponderà. Chiaro?
    Annuii. Era un po' come l'effetto dell'Occhio della Guerra, ma solo su di me, pensai. La donna passò subito dopo a chiedermi se conoscessi il nome di quella tecnica che stavo apprendendo. Lo fece con un sorriso divertito sul volto. Risposi di no, timorosa, e il suo sorriso malizioso si allargò ancora di più.
    Il sigillo di per sé è solo Sigillo di Calore, ma quando lo attivi si chiama... Modalità Obliterazione!
    Rabbrividii sentendo quel nome. Parlava di morte, di distruzione, era un nome violento e crudele. Del resto però anche quello del Vapore Assassino lo era e ormai avevo imparato a conviverci.
    Lo ha scelto Straff Netsushi, il nostro fondatore, ma era diventato famoso con il capoclan Cett. - quasi trasalii a sentir nominare quell'individuo - Si faceva chiamare l'Obliteratore, ai suoi tempi. Per fortuna i libri di storia non lo tramandano così, ma come il bastardo che ci ha quasi fatti estinguere. Questo potere gli ha dato alla testa, lo ha convinto di essere figlio dei Sette. Credo tu sia a conoscenza della sua ribellione...
    Annuii. Cett aveva rifiutato l'autorità del Paese dell'Artiglio, ormai più di duecento anni fa, e aveva cercato di creare un suo stato personale, dominato dal Credo Militante. Ai suoi occhi era la cosa giusta da fare, per rispettare la volontà degli Dei, ma in realtà si trattava di un progetto folle e sacrilego. Aveva condotto il gruppo di cui era capo e in particolare quasi tutti i Netsushi in un conflitto contro una nazione intera. Era stato sconfitto con facilità, la sua testa infilzata su una picca e esposta per settimane. Era stato a seguito di questo evento che il nostro clan era dovuto fuggire dal Paese, mentre la Chiesa dei Sette era stata dichiarata fuori legge per qualche decennio. Per fortuna poi era tornata legale, ma i suoi giorni di splendore passati erano ormai perduti, forse per sempre.
    Questo di cui hai avuto esperienza era il primo livello di potenza di questa modalità, come avrai notato non è niente di che. Andando avanti ti troverai a gestire un potere molto più soverchiante, ma non dovrai farti schiacciare, non dovrai farti cambiare. Tu sei una Sacerdotessa dei Sette, non una prescelta, non una divinità, nessuna di quelle stronzate che Cett si era messo in testa. Tienilo bene a mente, o ti ucciderò. Ti sto insegnando queste cose, ma non permetterò un altro Cett.
    Il suo sguardo era duro, spietato. Lei era seria. Serissima. Mi sembrava una precisazione non necessaria, ma risposi con determinazione pari alla sua.
    Se dovessi perdere la testa... sono io a chiederti di uccidermi se dovesse accadere. Ma non succederà. Giuro sui Sette che farò di tutto per rimanere quella che sono. L'ho già promesso a mia moglie e intendo mantenere la promessa. Non importa quanto potere possa acquisire, non mi cambierà.
    Lei mi fissò qualche secondo, come se stesse indagando la mia anima fino in fondo. Poi annuì, senza commentare in nessun modo.
    Riprova ancora. Il controllo sulla tecnica non era perfetto. La potenza delle sfere di Vampa deve aumentare in maniera visibile.
    Mi misi al lavoro senza dire altro, cercando di cacciare cattivi pensieri e nasconderli dietro l'impegno. Mi diedi da fare a lungo, senza requie. Una ripetizione dopo l'altra migliorai nella gestione della nuova forma di energia che la Modalità Obliterazione mi concedeva e le tecniche di Vampa che attivavo mentre ero sotto l'influsso di essa erano considerevolmente più forti. Mi ci volle molto tempo e molta costanza, avemmo tempo giusto per tornare a casa per pranzo, per il resto tutta la giornata fu dedicata agli allenamenti.
    Ti avevo sopravvalutata, ragazzina. Sarò sincera, mi aspettavo di meglio. Ce la farai, ma stai avendo più difficoltà del previsto e credo che le cose peggioreranno d'ora in poi. Dovremo usare misure drastiche. E credo tu debba ragionare seriamente su questa cosa.




    Ci pensai a lungo. Ne parlai con Draig e fu d'accordo con me. Facemmo l'amore in maniera disperatamente dolce, come un atto di fede e un rinnovamento dei nostri voti. Fu una notte perfetta. Ryuko ci lasciò tranquille, non si svegliò nemmeno una volta, quasi volesse concederci questa ultima gioia. Ero proprio con lei quella mattina, la tenevo in braccio dopo la sua poppata mattutina da Draig.
    Cucciolotta mia, per un po' non ci vedremo, sai? - ero quasi in lacrime nel dirlo - Tu forse non te ne accorgerai nemmeno, ci sarà sempre almeno un clone qui con la tua mammuccia. Non vi lascerò mai sole, ma purtroppo devo andare. Devo risolvere questo problema, lo devo fare per voi. Siete sempre nei miei pensieri, non vi lascerò mai, cucciolissima.
    Ryuko reagì con un vagito acuto e un sorrisone, non tanto alle mie parole quanto alle mie espressioni buffe e alle mie carezze. La tempestai di baci e me la godetti ancora un po', con il suo faccino così morbido e pacioccoso. Poi qualcuno bussò alla porta. Era ora di andare.



    e45980434762f80b812f1e5c78e4b0af



    Edited by GIIJlio - 19/12/2019, 22:44
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Demone incendiario

    Group
    Takumi
    Posts
    18,287
    Powanza
    +422
    Location
    Torino

    Status

    US



    Convincere Juan, il presidente della mia casa discografica, a concedermi una sorta di vacanza a tempo indeterminato fu meno difficile del previsto. Mi bastò promettere che avrei partecipato a più programmi televisivi e che avrei fatto un piccolo tour nazionale non appena fossi stata pronta a tornare. Non fece domande particolari, del resto ormai era abituato al mio modo di fare e sembrava andargli bene. Una volta sistemata questa questione pratica fui pronta al cento per cento per iniziare l'allenamento intensivo programmato da Sakura.
    Presi una camera nella locanda dove si era sistemata lei, in modo da non avere problemi di abitazione.
    Il programma previsto dalla donna era estremamente severo. Martellante, lo chiamò lei. Io mi trovavo bene con cose del genere, ma sottovalutati la sua durezza. Quella donna era diversa da qualsiasi maestro avessi mai avuto. Era spietata, oltre che indisponente. Il tempo che passai con lei fu molto difficile per me, in più momenti pensai di spezzarmi. Per fortuna il pensiero di cosa stavo mettendo in gioco mi mantenne sulla giusta strada.
    Il primo obiettivo previsto dalla scaletta della donna era sbloccare il secondo livello di Calore accumulato nel sigillo. Questo volle dire attivare più volte le tecniche di accumulo, cosa che fu molto utile anche per allenarle a dovere. Per il primo tentativo utilizzai infatti un jutsu che non avevo ancora mai provato, il Pedaggio. Esso permetteva di diminuire la potenza di tecniche, in particolare quelle di Vampa, convertendo quanto perso in Calore. L'esecuzione non ebbe alcuna difficoltà, anche se mi richiese qualche secondo più del dovuto, cosa che mi fece capire che avevo decisamente margini di miglioramento. Seguii le indicazioni di Sakura, attivando insieme alla tecnica sopracitata una sfera di Vapore Assassino di secondo livello e indebolendola di circa tre quarti del suo potere effettivo. Nel momento stesso in cui lo feci, fui investita da un'ondata di calore, che sembrò quasi soffocarmi, per qualche attimo. Mi ritrovai in ginocchio, come schiacciata dall'aria stessa che mi stava attorno. Tenni duro, ma il dolore non si placò subito. Respirai profondamente, ma quando sentii che quelle sensazioni non passavano nemmeno dopo un minuto di tormento mi decisi a chiedere alla mia maestra se fosse normale. Lei sollevò un sopracciglio, non aspettandosi quella domanda. Rispose di sì, aggiungendo che man mano che il Calore aumentava lo shock dovuto all'ingresso per la prima volta nel nuovo stato sarebbe divenuto più forte e prolungato, probabilmente. Quasi rabbrividii al pensiero, ma riuscii a farmi forza. Sakura aveva scelto una spiaggia desolata come luogo di allenamento e per questo provai a usare il ritmo dolce e cullante delle onde come distrazione, cercando di ricollegarmi alla prima fase dell'addestramento, a quando stavo cercando di sbloccare la sesta sfera di Vampa. Certo, era difficile sentirsi tutt'uno con la natura mentre si andava a fuoco, riuscire a sentirsi parte di un intero più grande, complessivo, quando ogni cellula del proprio corpo doleva come non mai. Dopo cinque minuti finalmente il dolore si fece sopportabile e potei iniziare a fare il lavoro che Sakura mi aveva richiesto in precedenza. Per prima cosa mi porse uno specchio che si era portata dietro. Voleva che prendessi confidenza con il mio "nuovo" corpo, man mano che lo modificavo. Era in qualche maniera simile a come si era trasformato le altre volte che avevo accumulato Calore, però estremizzato. La pelle era cadaverica, ancor più di prima, e immaginavo dovesse essere gelida, ancor più di quando avevo fatto rabbrividire Draig. Nel centro del mio petto brillava intenso il sigillo. Provai a coprirlo con un lembo della mia maglia ed esso fu abbastanza celato. Se prima bastava poco per farlo ora però dovevo metterci cura e precisione, altrimenti la luce passava oltre i vestiti. Sembrava così assurdo...
    Forza, prova a muovere questo corpo, ragazzina!
    Annuii e mi diedi da fare secondo le indicazioni della donna. Mi aveva chiesto di fare degli esercizi di stretching e così mi misi all'opera per eseguire. Sentivo il corpo pesante e ogni cellula pungere e bruciare. Feci più fatica del normale, ma tutto sommato molta meno di quanto mi sarei aspettata. Ci riuscivo e già questo era un successo. Lei mi incitò, sempre in maniera tutt'altro che amorevole, poi mi disse di passare al punto successivo in agenda: usare il chakra. Per fortuna anche in questo campo la situazione di partenza era molto buona. Attivavo tecniche senza grandi difficoltà, ma del resto il controllo del chakra era un mio punto di forza, quindi non mi sorprese notare che riuscivo già a procedere in maniera quasi perfetta.
    Quasi non va comunque bene. Forza, continua! Tanto di tempo ne abbiamo in abbondanza.
    Non capii alla perfezione cosa intendeva, ma comunque avevo intenzione di sfruttare l'occasione per dedicarmi a qualcosa che non ero riuscita ancora a fare. Da quando avevo sbloccato la sesta sfera non ero più riuscita ad allenarmi per rafforzare questa conquista, troppo occupata dal sigillo e dagli effetti che aveva su di me. Ora non potevo far altro che aspettare che Sakura mi dicesse che ero pronta al passaggio successivo, tanto valeva sfruttare la cosa. Faticai un po' a ritrovare la giusta via, poi mi ricordai della maniera in cui avevo sbloccato lo stallo la prima volta. Diventare un tutt'uno con la natura, accettare la mia limitatezza. In riva al mare era più facile che altrove, con quei suoni così placidi e piacevoli. In poco tempo mi dimenticai di tutto, del sigillo, del dolore, delle difficoltà. Mi lasciai cullare dalle onde e dal calore delle sfere che ruotavano attorno a me. Avevo tanto da lavorare, sospettavo che gran parte delle mie tecniche di Vampa sarebbero risultate migliorate, se ci avessi provato a sufficienza. Non potei comunque tentare, perché la mia maestra mi interruppe. Mi chiese se sentissi ancora male, se riscontrassi difficoltà fisiche o nel controllo del chakra. La risposta era negativa, non c'era più nemmeno traccia di queste ripercussioni.
    Pausa di quindici minuti, poi proviamo ad attivare la Modalità. Vedi di essere pronta, non ho voglia di farti da bambinaia di nuovo.
    Il suo tono mi lasciò ancora una volta esterrefatta, ma di nuovo ingoiai il rospo e stetti zitta. Mi riposai a dovere, aspettando notizie da Sakura. Quando mi richiamò mi misi in posizione, feci un grande respiro e poi eseguii il sigillo necessario. Energia e Calore si mischiarono in un'esplosione di intensità tremenda, che mi lasciò quasi paralizzata. Ressi il colpo meglio, questa volta. Tenni duro, chiudendo gli occhi e dandomi da fare semplicemente per non far sfuggire tutto quel potere. Fu una tortura, sottoposi ancora una volta il mio corpo ad uno stress notevole, ma ce la feci. Al termine di quella quindicina di secondi terminai l'energia e mi ritrovai in ginocchio, con il fiato corto.
    Sei stata brava questa volta. Ci stai prendendo la mano. Riposati a dovere, se vuoi puoi anche tornare per qualche ora a casa, riprendiamo oggi pomeriggio.
    Rimasi lì a riflettere, mentre lei si allontanava verso l'albergo. Quell'assaggio della potenza della Modalità mi aveva lasciato perplessa. Era solo il secondo livello, era possibile che la progressione fosse così radicale? Per qualche istante mi ero sentita carica di un'energia sovrumana, mi ero sentita in grado di fare qualsiasi cosa. Era diverso da qualsiasi cosa avessi mai provato prima. Ed era solo il secondo livello. Non dovevo sottovalutare l'aspetto mentale della prova che avevo di fronte a me. Passai quel tempo di pausa da sola, mangiai qualcosa al volo e rimasi a riflettere, a cercare di calmarmi e farmi forza. Non potevo cedere, non così vicina alla meta.
    Quel tempo da sola mi permise di ritrovare determinazione e concentrazione. Mi servivano assolutamente per poter rimettermi in marcia subito e Sakura pretese proprio quello da me. Ricaricai il sigillo di Calore e lo attivai di nuovo. Ancora una volta fui investita da un'esplosione di energia pura, ancora una volta sentii il mio corpo andare in fiamme. Però non faceva più così tanto male, era solo la prima attivazione ad essere devastante, dalla seconda un po' riuscivo a gestirla meglio. Mi sentivo in cima al mondo, più forte di qualsiasi altro essere umano. Vicina agli Dei. Sapevo che non era così, Sakura mi aveva terrorizzata con le sue parole e mi aveva permesso di resistere alle lusinghe di quel potere. Respirai un po' affannata, poi chiesi alla donna di mostrarmi lo specchio. Volevo vedere come quel livello di sfruttamento del sigillo aveva trasformato il mio corpo. La pelle era di un arancione intenso, mi venne da paragonarmi ad una sorta di carota gigante, ma stranamente non mi sentii abbruttita da quella similitudine. Mi sentivo fin troppo potente per preoccuparmi di quello. Chissà cosa avrebbe detto Draig, mi chiesi. Il mio riflesso era quasi abbagliante, me ne accorsi quando ormai l'effetto della tecnica era quasi alla fine. Quando essa si spense, infatti, lo notai più facilmente, per contrasto. Lo chiesi direttamente alla mia maestra, stupita e un po' preoccupata.
    Sì. Di certo non abbastanza per abbagliare il nemico in combattimento, ma al buio risplenderai. Con questo livello di Calore poco, non più di mezzo metro, ma più in là potresti arrivare ben più lontano. Tipo una ventina di metri, anche. Preparati, diventerai un lampione vivente, sarà strano. Cinque minuti di pausa e poi riprova. Questa volta vediamo di capire cosa fa questo nuovo livello.
    Annuii e mi sedetti a terra per recuperare le energie, in vista del prossimo esercizio. Stavo resistendo alla pressione psicologica, ma non dovevo abbassare la concentrazione. Quando Sakura mi richiamò non mi feci pregare in nessun modo e ripetei ancora una volta la tiritera. Tornai pallida come un cadavere, ma pochi istanti dopo fui di nuovo arancione. Ancora una volta mi sentii investita dalla magnitudine del potere a cui stavo accedendo, ma ancora una volta la scacciai dalla mente, per concentrarmi sull'allenamento in senso stretto.
    Come prima non potrai usare niente che non sia derivato dalla Vampa. Prova a usare una sfera di primo livello.
    Eseguii e non feci fatica a notare come la consistenza del piccolo sole fosse più densa. Era più forte di quanto fosse normalmente quel tipo di Vapore Assassino, immaginai.
    Non abbastanza, ma siamo sulla giusta strada. Ora prova a crearne altre sei. Punta alla settima, ragazzina.
    Mi stupì molto quell'affermazione, da quello che avevo capito era impossibile per me arrivare a quel livello. Però quella potenza assurda che ospitavo anche solo temporaneamente mi stimolava, era come se mi sussurrasse che tutto era possibile, che niente mi avrebbe fermato. Feci il sigillo necessario e lasciai esplodere il chakra verso fuori. Sei sfere comparirono, affiancandosi a quella già esistente. Non ebbi tempo, però, per esultare, tutto si spense rapidamente.
    Mi risvegliai che doveva essere passato un po' di tempo, mi girava la testa e mi sentivo confusa. Ero sdraiata a terra e c'era una maglia sopra di me, usata come una coperta.
    Sei stata brava, non mi aspettavo ci andassi così vicina sin da subito. - la voce di Sakura era molto meno aspra del solito, meno aggressiva - Questo è il momento fondamentale. Durante il primo allenamento ti avevo detto che solo in quattro hanno sbloccato questo potere. Ciò è vero soltanto a metà. Almeno un'altra decina di Netsushi era riuscita a raggiungere la sesta sfera e aveva sbloccato il Sigillo, però si era arenata proprio in questo punto. Non erano riusciti a padroneggiare questa settima sfera che solo temporaneamente si può creare. Nel corso della mia vita ho allenato tre giovani e tutti e tre sono finiti così. Io stessa sono finita così. Con il passare del tempo si perde la capacità di controllare anche la sesta sfera e il primo livello della Modalità Obliterazione. Questo piccolo segno rimane come cicatrice del proprio fallimento. Uno dei miei allievi si era ammazzato per questo motivo, ma lui era già fuori di testa di suo. Comunque posso dirti che non è una cosa piacevole. Di conseguenza come ti dicevo questi giorni sono fondamentali. Mi sembri sulla buona strada verso il successo, ma fintanto che non vedo completato l'addestramento non possiamo esultare. Adesso prenditi ancora il tempo che ti serve, poi appena pensi di essere in grado di camminare torniamo in albergo. Non dobbiamo sprecare tempo, ma avere troppa fretta è da coglioni.
    Queste rivelazioni mi lasciarono senza parole. Forse era proprio quello il motivo per cui lei si comportava così, forse la sua asprezza era un'armatura che indossava quotidianamente per difendersi dalle molte ferite che la vita le aveva inferto. Non sapevo cosa voleva dire essere una Custode, non sapevo quali pressioni aveva dovuto sopportare nella sua vita. Non sapevo niente di lei, eppure mi ero permessa di giudicarla senza nemmeno provare a capirla. Mi sentii una stupida e non fui in grado di dire niente. Lei, dal canto suo, non mi guardava neanche. Rimaneva a fissare davanti a sé, in silenzio. Respirai piano, per ritrovare la calma, poi dopo diversi minuti trovai il coraggio di parlare. Di ringraziarla per le sue parole, per la sua guida, per aver condiviso qualcosa di così personale.
    Devi sapere quello a cui stai andando incontro, ragazzina. Hai talento, hai tenacia, ma a volte sei lenta e ti lasci sopraffare dalle emozioni. Sei frustrante come allieva. E mi stai sul cazzo, se pensi che questo cambierà da oggi in poi ti sbagli. Le tue scelte di vita mi sembrano assurde. Non tanto per quella che tu chiami moglie, alla fin fine sono fatti tuoi cosa fate a letto. Aver scelto di diventare sacerdotessa, aver scelto di continuare a essere musicista. Noi Netsushi siamo guerrieri, veri guerrieri. I tuoi ideali sono buoni, ma un giorno dovrai scegliere tra le tue tante identità, dovrai capire quale è quella più importante per te. Quel giorno spero farai la scelta giusta, io posso solo darti delle indicazioni, il resto dovrai farlo tu.
    Ancora una volta rimasi senza parole. Non c'era nulla da aggiungere, tutto era stato detto, del resto. Lei mi odiava. Non in maniera violenta, ma mi odiava. Lo aveva già detto in precedenza, però, il ruolo di un Custode andava oltre le preferenze personali. Lei doveva insegnare alle nuove leve indipendentemente da cosa pensava di loro, doveva farlo per il bene della famiglia. Di quel che ne restava.
    Ti ringrazio della sincerità e ti assicuro che non prendo le tue parole alla leggera. Forse non sembra, ma questa è una questione fondamentale per me, per la vita che ho scelto.
    Voce e sguardo erano seri come non mai. La donna si voltò solo per un istante, osservandomi con estrema cura. Sorrise e poi tornò a fissare il vuoto, senza commentare in altro modo.
    Poco dopo tornammo indietro e il resto della giornata lo passai a riposare. Dormicchiai e scribacchiai qualche appunto di musica. Gli eventi della giornata potevano ispirarmi tantissimo.
    Le giornate successive furono molto intense e lunghe. Ci svegliavamo presto e lavoravamo per gran parte del dì, con costanza e determinazione. Al secondo giorno avevo già rafforzato abbastanza la settima sfera temporanea da non avere grossi problemi a mantenerla attiva per almeno un po' di tempo. Ci misi di più a stabilizzarla definitivamente, ma con la giusta dose di tenacia riuscii a superare quell'ostacolo che era risultato impossibile per altri. Nel farlo il pericolo maggiore fu dato dalla sensazione di onnipotenza che quello scaglione della Modalità Obliterazione concedeva. Era un effetto collaterale che con il tempo sarebbe scemato fino a svanire, così disse Sakura, ma nei primi tempi colpì duro. Non saprei dire se fu la mia autostima non enorme o il pensiero di cosa avevo a casa mia, ma i miei tentennamenti furono davvero minimi, alla fin fine. Quel potere sembrava divino, altissimo, ma io rimanevo decisamente un essere umano. Non mi sarei lasciata corrompere dall'ebbrezza della vicinanza ai Sette e alla loro magnificenza.
    Meno difficile ma più lungo fu il percorso per raggiungere il pieno aumento della forza delle mie tecniche di Vampa durante il secondo livello di Modalità Obliterazione. Sakura si lamentò molto di come per alcune cose mi dimostrassi molto portata, mentre per altre andavo a rilento. In ogni caso riuscii a completare il programma in circa una settimana, così fummo pronte a passare al punto successivo.
    Rimasi decisamente sorpresa quando scoprii la reazione del sigillo all'accumulo di ancora più Calore rispetto a prima. Di solito il passaggio da uno stadio all'altro era accompagnato da un'esplosione di energia, ma questa volta c'era qualcosa di diverso. Era come se il mio corpo avesse ritrovato uno strano equilibrio, invece di essere preda di una condizione innaturale. Sakura mi confermò che ad alcuni succedeva, seppure a pochi. Disse che ero molto fortunata, perché così mi stavo evitando alcune delle sofferenze maggiori di quell'allenamento.
    Quando lei mi porse lo specchio, capii subito che nulla era andato storto. Non ero più pallida, anzi era il contrario, la mia pelle sembrava decisamente più arrossata che mai. Era come se avessi cercato di abbronzarmi ma fossi rimasta troppo tempo al sole. Era un colorito chiaramente sbagliato, mi venne da pensare, ma c'era un'altra cosa che era ancora più innaturale. In mezzo al mio petto il sigillo brillava come non mai. La mia maestra mi chiese di coprirlo con più cura e scoprii che non importava come provassi a farlo, niente riusciva a nascondere quella luce pungente. Avrei potuto indossare anche cento giacconi di lana, quel tatuaggio avrebbe fatto capolino comunque, con la sua luce insistente. Era così assurdo che rimasi a bocca spalancata, senza capire cosa dire.
    Ti avevo avvertito, questa tecnica cambia il tuo corpo e il modo in cui gli altri ti vedranno. Vivere normalmente con questo livello di assorbimento di Calore è pressoché impossibile. Spero tu riesca a lavorare a sufficienza e a scaricarlo, di oggi, altrimenti potrebbero farti storie alla locanda.
    Il suo sorriso era malizioso, sotto sotto sembrava contenta della mia difficoltà. In ogni caso per fortuna il problema fu evitato.
    Purtroppo il fisico non rispose bene quanto pensavo, in un primo momento, forse perché mancò l'avvertimento che il dolore aveva fornito le altre volte. I muscoli erano deboli, impastati. Era come se avessi appena corso una maratona, ogni movimento era arduo, molto più di quanto potessi pensare. Il semplice stretching divenne un'impresa epica, ma in qualche modo riuscii a eseguire gli esercizi che la maestra mi assegnò. Venti minuti di lavoro, seguiti da pochi di meno di riposo, il tutto ripetuto tre volte. Man mano le difficoltà diminuivano, ma non scomparvero mai del tutto.
    Non mi sorprende. Domani andrà meglio. Tu resta qui a riposare, vado a prendere qualcosa per pranzo e poi riprendiamo.
    Il primo pomeriggio fu dedicato all'uso del chakra, anch'esso ostacolato non poco dal Calore raccolto nel sigillo. Dopo un paio di ore di lavoro Sakura mi disse che dovevamo fermarci e mi chiese di provare ad attivare la Modalità. Fu solo un lampo. Mi risvegliai parecchio tempo dopo, con un mal di testa terribile e una nausea non da poco. Avevo perso i sensi non appena la tecnica era stata attivata, istantaneamente.
    Non avevo mai visto una cosa del genere. Hai anche vomitato. Io ti ho solo spostato, col cazzo che ti pulisco. Appena riesci a muoverti datti una sciacquata, che puzzi.
    Feci fatica a mantenere la calma, non mi sentivo per niente bene. Avevo un braccio sporco e mi facevo schifo da sola. Utilizzai il Rotolo dell'Acqua per evocare il liquido per lavarmi un minimo, ma mi sentivo sporca dentro. Appena fui in grado di mettermi in piedi chiesi di poter tornare in albergo e lì mi feci una doccia eterna. Oltre al disgusto per il modo in cui mi ero ridotta mi ritrovavo sommersa dalla paura per quello svenimento così improvviso. Era già la terza volta che mi succedeva da quando avevo iniziato quell'allenamento. Stavo spingendo il mio corpo troppo in là? Avrei rischiato ripercussioni? Lo chiesi direttamente a Sakura, ma lei disse di no, che non era mai capitato e di certo non sarebbe successo a me. Non riuscì a tranquillizzarmi molto, ma per fortuna le cose andarono molto meglio dal giorno dopo. Entro la fine della settimana ero riuscita a far sparire qualsiasi difficoltà motoria o nell'uso di chakra mentre il sigillo era carico ma non attivo. Imparai anche la base dei miglioramenti previsti da quel terzo livello della Modalità, ovvero rafforzare ancora di più il potenziamento delle tecniche di Vampa e una chicca molto interessante. Infatti mentre ero in quello stato tutte le mie sfere Shakuton riuscivano ad arrivare più lontane, a superare i classici limiti di gittata. Era incredibile quanto potessero muoversi più tranquillamente, era strano riuscire a stracciare, anche di poco, numeri che fino a quel momento erano stati assoluti. Purtroppo mentre quella Modalità era attiva non solo non potevo usare nessuna tecnica o abilità che non fosse di Vampa, ma non potevo nemmeno utilizzare le tecniche di potenzionamento o che creavano cloni. Solo tecniche difensive e offensive. Un grosso limite per me, a rendere ancora più situazionale il possibile utilizzo.
    Impiegai un'altra settimana a padroneggiare totalmente quella parte, poi finalmente potemmo passare alla fase finale. Come suggerito da Sakura, nell'ultimo periodo mi stavo allenando in camera d'albergo, visto che il Calore nel sigillo trasformava il mio aspetto in maniera decisamente invasiva. Questo sarebbe stato vero in maniera ancora maggiore per il quarto livello. Quando arrivavo al quarto scaglione di assorbimento di Calore, infatti, le modifiche fisiche riscontrate fino ad allora diventavano più intense. La luce del sigillo non solo era ancora più forte di prima, ma si allargò, arrivando a coprire gran parte del mio petto. La pelle era ancora più arrossata, mi faceva sembrare un grosso peperone. Già immaginavo le prese in giro di Draig. Ma quello era il meno, tutto sommato. La cosa più sorprendente fu quello che accadde nel momento in cui il Calore accumulato superò il limite previsto. I vestiti che stavo indossando iniziarono rapidamente a incenerirsi, a contatto con la mia pelle. In pochi secondi di essi non rimase quasi traccia, se non qualche brandello qua e là. Sbarrai gli occhi mentre mi osservavo allo specchio. Sakura ridacchiava poco più in là.
    Questo è il motivo per cui ti ho detto di indossare dei vestiti da buttare, oggi. E una volta attivata la Modalità sarà pure peggio. Quando sei in questo stato ricordati di non toccare nulla e nessuno, perché la tua pelle brucia e rischi di fare parecchio male alle persone attorno a te. Proprio per questo è sconsigliabile rimanere in questo stato, conviene accumulare Calore poco prima di attivare la Modalità se vuoi farlo nell'ultima forma possibile.
    Nella sua voce e nei suoi occhi non c'era un minimo di imbarazzo, mentre io avrei voluto sprofondare sottoterra. Riuscii a calmarmi poco dopo e nel giro di qualche minuto iniziammo la routine solita di lavoro. Contrariamente a quanto successo in precedenza questo afflusso esagerato di energia non mise in difficoltà il mio corpo, o forse ormai lo avevo abituato a ben di peggio. Non provavo dolore, solo un breve fastidio di fondo, e non riscontrai praticamente nessun impedimento né nei movimenti fisici né nell'uso di chakra. Era come se il mio organismo avesse accettato quella nuova forma e l'avesse imparata a considerare naturale. Ancora una volta Sakura mi insultò per questa mia fortuna.
    Restava però ancora un grande scoglio. Vista come era andata l'ultima volta ebbi paura per il primo tentativo con il nuovo livello della Modalità, ma grazie agli Dei essa si rivelò eccessiva. Il mio corpo esplose di energia ancora una volta, ma in questo caso riuscii a contenerla, con molta meno difficoltà di quanto temessi. Mi ritrovai esausta, ma mi bastò un riposo di un paio di ore per ritornare quasi del tutto stabile. Aspettammo comunque il giorno dopo e da allora pian piano iniziammo a lavorare sulla forma finale. Con pazienza, lentamente. L'ultimo livello della Modalità Obliterazione era parecchio difficile da padroneggiare e richiedeva molto chakra per poter essere attivato, per quanto esso stesso aveva come pregio principale la possibilità di risparmiare le proprie riserve, creando tecniche potenziate a consumo minore del normale. Quel jutsu era qualcosa di terrificante, crudele ed efficace come nient'altro nel mio repertorio. Mentre esso era attivo non potevo far altro che attaccare, potevo usare solo tecniche strettamente offensive. La parte più dura fu raggiungere il giusto incremento della potenza delle tecniche, impiegai quasi due settimane soltanto per questo campo. Fu l'ultima impresa di quella lunga e faticosa cavalcata, cosa che voleva dire dare l'addio a quel personaggio assurdo che mi aveva insegnato così tanto, anche oltre la tecnica in sé.
    Finalmente ci siamo, quel che resta di oggi lo occuperemo con un ripasso di tutto, voglio assicurarmi che tu sia stabile. Poi potrai tornartene a casa da tua "moglie".


    Era sera inoltrata quando finalmente mi ritrovai sul viale che conduceva alla mia abitazione. Era poco più di un mese che mancavo, anche se avevo mandato regolarmente i miei cloni ad aiutare Draig e a occuparsi di Ryuko, in modo che lei non si dimenticasse troppo la mia faccia. Era proprio tramite uno di essi che avevo avvertito mia moglie, la quale infatti mi venne incontro con aria emozionata. Come lo ero io, del resto, non ce la facevo più a stare lontano da lei per così tanto tempo. Ci scambiammo un abbraccio eterno, poi un bacio sentitissimo. Non c'era nient'altro al mondo, solo io e lei. Ci beammo per un po' di quel silenzio, poi lei mi chiese di Sakura. Le raccontai di quell'addio così anticlimatico che avevamo avuto. Sarebbe partita il giorno dopo, senza dire nulla né fare nulla. Aveva accettato malvolentieri i miei ringraziamenti e mi aveva allontanato con la solita acidità. Avevo però la sensazione forte che presto o tardi l'avrei incontrata di nuovo.
    Rimanemmo fuori casa a parlare ancora un po' del più e del meno, in un mese erano successe troppe cose da dirci. Ma si vedeva che lei stava tremendo per qualche altro motivo. E io sapevo qual era.
    Quindi?
    Non c'era stato bisogno di specificare più di così. Il suo volto si illuminò con un'espressione che mi scaldò il cuore.
    Sono in ritardo di più di due settimane. Tra pochi giorni ho fissato una visita dal ginecologo per la conferma, ma... sono convinta di sì.
    La strinsi a me fortissimo, in un abbraccio più caldo di qualsiasi tecnica di Vampa.
    Saremo madri di nuovo...
    Ero al settimo cielo. Eravamo al settimo cielo. Quella lunga esperienza aveva messo alla prova il nostro rapporto, ci aveva lasciate senza pace, ma ci aveva dato anche spazio per capire che eravamo pronte di nuovo. Che potevamo farcela, che eravamo più forti che mai. Dal giorno dopo saremmo tornate alla gradevole quotidianità del nostro matrimonio, alla lotta per gestire la nostra piccola mostriciattola, al lavoro, agli impegni quotidiani. Le avrei mostrato il modo assurdo in cui il Sigillo cambiava il mio corpo, lei mi avrebbe probabilmente presa in giro, ma mi avrebbe senza dubbio accettata. Tutto questo però era il futuro. Il presente era più semplice. Ryuko stava dormendo in pace a casa e c'era un mio NichiBunshin con lei. Io e Draig potevamo prenderci tutto il tempo che volevamo. Ci sentivamo pronte ad affrontare qualsiasi prova ci si sarebbe presentata davanti. Rimanemmo sotto quella placida luna di tardo novembre, mano nella mano, insieme, felici.





    ffab32b6400ffa87f737252dbf50967d

     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Hic iacet Arthurus, Rex quondam Rex futurus.

    Group
    Konoha
    Posts
    7,199
    Powanza
    +63
    Location
    Castellammare di Stabia

    Status
    Correttezza Grammaticale: 5/5
    Senso dell'allenamento: 5/5


    Voto: 10


    Sesto livello ottenuto!
     
    Top
    .
5 replies since 14/10/2019, 22:10   142 views
  Share  
.
UP