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.Avete entrambi visto cose che vanno ben al di là di ciò che era creduto possibile fino a poco tempo addietro. Il mondo, però, si adatta rapidamente a novità tanto inaspettate, preparandosi a fronteggiare le nuove minacce. Questa volta, il nemico non è nemmeno propriamente vivo: mostruosità non-morte hanno fatto la loro comparsa nel mondo e, purtroppo, è probabile sia solo questione di tempo prima che si ripresentino nuovamente.
L'Esercito della vita è costituito da quei coraggiosi che combattono tali aberrazioni e voi, dati i vostri trascorsi, siete entrambi coinvolti in questa lotta, forse più di chiunque altro al mondo.
Risponderete alla chiamata?
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Il tour stava andando alla grande, girare il mondo con la mia musica e insieme alle persone che amavo era il sogno più grande che potessi avere. Ma il mondo non rimane fermo, è in continuo movimento.
Quella sera eravamo nella nostra stanza di hotel, Ryuko dormiva sonoramente nella sua culla, mentre io e Draig eravamo abbracciate sopra le coperte, troppo stanche per fare alcunché ma non abbastanza per andare ancora a dormire. Stavamo guardicchiando distrattamente una telenovelas sul canale nazionale del Tè. Non un programma particolarmente interessante, ma Draig si divertiva anche a vedere cose che lei definiva "trash" e il suo commento in diretta riusciva a far ridere anche me. Al termine della trasmissione iniziò un telegiornale e la seconda notizia che giunse catturò senza dubbio il nostro interesse. Scattammo in piedi, avvicinandoci allo schermo, visto che la bambina dormiva avevamo lasciato la tv con solo un filo di voce. Il mezzobusto parlava di una nuova organizzazione, inaugurata quel giorno stesso, la quale si sarebbe occupata in futuro di combattere gli zombie e tutti i non morti. Si chiamava Esercito della Vita e aveva sede a Port City, proprio nella città distrutta dagli eventi catastrofici di maggio e ricostruita dalla forza di volontà dei cittadini del Tè. Erano accettati tutti i ninja come membri e anche semplici civili in grado di dimostrare le proprie abilità combattive. Sembrava costruita su misura per me.
Vuoi andarci, vero?
La frase fu detta con tono preoccupato e il suo sguardo era malinconico, mi stringeva il cuore vederla così. Non dissi nulla, la abbracciai soltanto.
Ah, quanti pensieri che mi dà questa bimba birichina.
Mi lasciai inebriare per qualche attimo dalla sua stretta, poi mi separai da lei per poterla guardare negli occhi. Era già più tranquilla.
Io-
Avrei voluto rassicurarla, avrei voluto dirle le solite parole. Dirle che non avrei corso rischi più grandi di me, che avrei saputo tenere conto delle mie abilità e della mia situazione, che non avrei permesso a niente e nessuno al mondo di separarci. Parole dette e ridette da quando avevo deciso di imbracciare il mio destino da guerriera, parole ormai stanche e forse un po' vuote. Lei mi mise un dito sulla bocca, per impedirmi di pronunciarle di nuovo, mentre mi sorrideva divertita.
Lo so, piccola, lo so. Mi fido di te.
Le dissi che l'amavo e lei rispose in maniera identica. Ci baciammo appassionatamente e proprio in quel momento Ryuko decise di svegliarsi, piangendo in maniera disperata. Probabilmente anche lei voleva far parte di quel momento.
Non riuscii subito a partire per il quartier generale dell'Esercito, la serata successiva avevo uno dei sei live previsti nel Tè. Tra la seconda e la terza tappa, però, c'erano quattro giorni di stacco, motivo per cui potei chiedere al mio direttore artistico il permesso di andare a fare questa commissione. Lui mi guardò storto, ricordandomi che l'organizzazione del tour era costata molti soldi e che non potevo permettermi di cancellare nemmeno un concerto, ma gli promisi che non sarebbe successo. Alla fine lui accettò, era una persona molto gentile. Potei dunque prendere il treno per Port City insieme a tutta la mia famigliola. Draig e Ryuko si sarebbero fatte un giretto per la città, mentre io mi occupavo dell'iscrizione. Non fu difficile trovare indicazioni per il Quartier Generale, era un'informazione nota a tutti. In poco tempo lo avrei raggiunto e una volta lì avrei provato ad entrare, per cercare informazioni su quale fosse il procedimento giusto per diventare un membro di questo gruppo internazionale.. -
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L'estate non sembrava arrivare mai nel Paese della Neve. E mi andava bene così. Il freddo aiutava per la meditazione e per gli allenamenti e ultimamente non avevo avuto molto altro da fare. A quanto avevo capito la politica era un fattore decisivo per la mia immobilità quindi avevo lasciato tutto nelle mani del mio signore, sapendo che era molto più esperto di me sull'argomento e avrebbe saputo lui quando mi avrebbe potuto riutilizzare. Ammettevo, però, che iniziavo a sentire il peso della solitudine. Purtroppo non ero esperto nemmeno nell'affrontare questo tipo di problema e le uniche persone capaci di aiutarmi erano momentaneamente irraggiungibili, quindi avevo seppellito la sensazione esattamente come tutte le altre. In questo stato di cose, quando mi raggiunse la convocazione dello Shogun fui ancora più lesto del solito nel dirigermi verso il suo ufficio. Trepidavo in attesa di dimostrargli quanto potevo essergli utile, sentendomi ancora in colpa per via del grossolano errore sui contatti esteri di tempo fa. Mi accolse come di consueto, porgendomi dalla scrivania dei fogli che sembravano oltremodo familiari.
"Benvenuto, Kenshi, ho una missione perfetta per te. In passato hai combattuto più volte contro individui infettati dal parassita nero e durante l'ultima guerra hai dovuto affrontare un'orda di non morti. Tra le nostre forze sei la persona che è più adatta ad essere inviata come nostro rappresentante in quel gruppo che hanno creato nel Paese del Tè, l'Esercito della Vita. Le iscrizioni sono volontarie, ma a te lo affido come missione, perché mi serve qualcuno di affidabile e capace a portare visibilità a Yuki. Partirai oggi pomeriggio, ho già fatto recuperare ad alcuni funzionari il biglietto del treno per Port City. Ci sono domande?"
Nessuna, signore!
L'entusiasmo -per quanto poco- contenuto nella mia risposta sorprese anche me. E questo non era un cambiamento leggero. Domandandomi se per caso non avessi contratto qualcosa durante quell'esplorazione sotterranea nel The, mi accinsi a prendere congedo per dirigermi direttamente verso la città con la stazione più vicina. Quei treni erano veramente un'invenzione interessante, nonostante la loro lentezza ti portavano alla destinazione molto prima di quanto ci mettessi a piedi. Chissà qual era il loro segreto.
La stazione di Port City si rivelò labirintica. Tra la discesa dal mezzo all'uscita dall'edificio passarono perlomeno tre quarti d'ora. In compenso la popolazione locale si dimostrò particolarmente gentile, indicandomi senza problemi la direzione verso il Quartier Generale del gruppo. Ad un certo punto iniziai anche a vedere la costruzione svettare sopra le case, tuttavia l'altezza doveva anche creare uno di quegli strani effetti ottici dato che per vario tempo non mi sembrò affatto di avvicinarmi ad essa. Quando finalmente la raggiunsi non persi tempo e mi diressi subito verso l'ingresso, cercando subito uno di quei burocrati che si occupavano delle scartoffie in maniera da potermi registrare al più presto.. -
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L'edificio è visibilmente molto moderno, con diverse finestre e ampie porte a vetri che ne costituiscono l'ingresso principale. Una volta entrati vi trovate in una sala ampia e ben tenuta: il pavimento in marmo liscio e lucente è decorato con il simbolo dell'Esercito della Vita, che domina lo spazio centrale della stanza; dritto davanti a voi potete vedere un grosso bancone dietro al quale sono presenti un paio di persone, evidentemente impiegati, impegnati a scrivere e passare documenti. Una porta alla destra del tavolo, anch'essa in vetro, permette di dare uno sguardo a quello che sembra un corridoio.
La stanza è molto ben illuminata e lascia intuire l'importanza del luogo, ma non è particolarmente piena: c'è una piccola fila di gente, circa cinque persone, che aspettano un po' impazienti il loro turno.
Aiko è la prima ad arrivare e non ci vuole molto prima che abbia l'opportunità di parlare con gli impiegati, che smaltiscono la folla nel giro di un paio di minuti. Una dei due, una donna che sembra avere intorno ai trent'anni, la saluta cordialmente con un sorriso: -Salve, benvenuta al quartier generale dell'Esercito della Vita. Desidera?- il saluto è evidentemente una frase standard, ma lei lo esegue con un certo calore di persona a cui piace il suo lavoro.
Più o meno in quel momento giunge Kenshi, che quindi non ha bisogno di aspettare: il secondo impiegato, un ragazzo tra i venti e i trent'anni, si libera infatti proprio in quel momento dell'ultimo dei presenti, e può immediatamente accogliere lo spadaccino allo stesso modo.. -
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Rimasi a bocca aperta quando vidi l'edificio che ospitava il QG. Si erano impegnati molto per dargli un design accattivante e solido, quando si costruisce un simbolo anche l'apparenza aveva un'importanza fondamentale. Dopo aver ammirato il colpo d'occhio per qualche secondo decisi di entrare dentro senza ulteriori indugi. Il pavimento era di un marmo candido e puro, con al centro raffigurato il simbolo dell'organizzazione. La stanza era ampia e molto pulita, ci avevano messo una gran cura e ne ero estasiata. Al fondo di essa si trovavano diversi impiegati, con una piccola fila davanti al loro bancone. Mi misi in coda e aspettai il mio turno con pazienza.
Salve, benvenuta al quartier generale dell'Esercito della Vita. Desidera?
Fu una donna molto bella ad accogliermi, con un sorriso gentile. Io avevo cercato di trovare le parole giuste durante l'attesa, quindi non ebbi particolari titubanze.
Buongiorno. Il mio nome è Aiko Netsushi. Ho sentito che la vostra associazione è aperta anche ai civili e avevo intenzione di fare domanda per divenirne membra. Ho combattuto contro i non morti l'anno scorso, qui nel Tè. Posso chiedervi qual è la procedura di ingresso?
Cercai di essere cordiale e diretta. Mentre parlavo mi accorsi che in quel momento l'impiegato accanto a me si era liberato e a parlargli era arrivata una persona che avevo già visto. Capelli bianchi, portamento austero, lo riconobbi subito come lo spadaccino che aveva partecipato alla battaglia sopracitata con me. Si chiamava Kenshi, se ricordavo bene. Magari dopo avremmo avuto occasione di parlare con calma, mi dissi, ma per il momento mi limitai ad ascoltare la segretaria. Al massimo gli avrei fatto un sorriso e un cenno col capo, se lui mi avesse notata.. -
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Entrai nell'edificio e mi guardai attorno, iniziando già una valutazione preliminare. La conformazione in sé mi risultava poco familiare, era abituato a costruzioni vecchio stile dopotutto, ma già il gran numero di finestre e porte in vetro non presupponeva che fosse stato pensato come base militare. O almeno speravo non lo fosse, dato che sarebbe stato un difetto di difesa enorme. Almeno tutte quelle falle nella sicurezza lasciavano entrare molta luce, che illuminava molto bene l'interno.
Questo è ottimo, è difficile passare inosservati con questa luminosità e il marmo lucido sul pavimento.
Leggermente contento di quella accortezza mi avvicinai al bancone, occupato soltanto da un giovane che stava parlando con l'impiegata. L'altro impiegato invece era libero e mi accolse calorosamente:
-Salve, benvenuto al quartier generale dell'Esercito della Vita. Desidera?-
Voglio registrarmi.
C'è un modulo da compilare?
Solo dopo qualche momento mi resi conto che la mia semplice richiesta avrebbe messo in difficoltà il povero impiegato, quindi porsi un aiuto aggiungendo l'altra frase. Non ero interessato a dialogare con lui, ma non volevo certo creargli problemi o crearli a me.
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-Capisco. Dato che è una civile, tuttavia, dobbiamo sottoporla ad un piccolo esame. E' una mera formalità, soprattutto se lei ha combattuto contro quegli esseri in passato.-
La signora si mostra subito professionale e risponde ad Aiko con prontezza, sempre mantenendo il suo sorriso formale ma caloroso. Amche l'impiegato con cui Kenshi sta parlando reagisce allo stesso modo, seppure dopo un istante di esitazione. -Inoltre, devo informarla che è prevista una quota d'iscrizione simbolica di cinquanta Ryo, ma non è necessario che la versiate adesso, è sufficiente farlo dopo l'esame.-
Detto ciò, la signora rivolge un'occhiata al suo collega, che ha anch'egli appena finito di esporre gli stessi concetti a Kenshi, per poi volgersi di nuovo verso di voi: -Pare che entrambi siate nella stessa situazione. Vi dispiacerebbe condurre l'esame insieme? Alla fine è la stessa procedura standard, con minime variazioni di volta in volta.-
Detto ciò, entrambi gli impiegati aspettano la vostra risposta compostamente. Se accettate entrambi la signora fa un gesto al suo collega, che la aggira dietro la scrivania e si porta davanti al mobile. -Bene, signori, vogliate seguirmi per favore.- Anche lui è professionale, ma si vede che manca della compostezza ed esperienza dell'altra segretaria. Ciononostante, è aperto e disponibile a rispondere a tutte le vostre domande mentre vi guida fino alla vostra destinazione.
Passate attraverso la porta a vetri accanto alla scrivania, che vi porta in un corridoio illuminato da lampade, tutto rigorosamente bianco. Il segretario si ferma davanti ad una porta chiusa e preme con decisione un pulsante a forma di freccia che punta in basso; dopo un secondo di attesa, la porta si apre lentamente scorrendo da un lato con un distinto rumore di ingranaggi, rilevando una stanza abbastanza grande da contenervi tutti e tre senza particolari problemi, pavimentata in legno con pareti grige e un pannello con su cui suono presenti dei bottoni di diversi colori. Il segretario non pare preoccuparsene ed entra all'interno dell'ascensore, aspettandosi che voi lo seguiate. -Per l'esame ci sposteremo in un luogo più controllato: avrà un aspetto un po' più... inusuale, se volete. In ogni caso, prima di tutto vorremmo che compilaste questi brevi questionari.- Detto ciò, il segretario vi porge dei fogli che portava sottobraccio e delle penne. I questionari sono identici tra loro, e ognuno presenta la stessa serie di domande, sia personali che legate alle proprie esperienze per quanto concerne i non morti.
-Se avete domande, chiedete pure.-
Il segretario preme un pulsante di colore rosso e la stanza inizia a muoversi lentamente dopo un piccolo scossone: il viaggio dura circa venti secondi durante i quali, se non avete domande di sorta, il segretario resta in silenzio. Quando la stanza si ferma con un secondo piccolo scossone le porte si aprono nuovamente, rivelando un interno molto diverso da quello che avete lasciato: un lungo corridoio le cui pareti sono tinte di grigio e più spoglie, quasi completamente prive di finestre. Proprio di fianco all'ascensore si trova una persona che capite essere una guardia dal portamento austero, dal simbolo dell'Esercito della Vita nel suo pendente in bella vista e dal cenno rispettoso che il segretario gli porge, nel quale non è difficile notare una punta di soggezione. -Benvenuti nei sotterranei.- dice poi.
-Prima di proseguire con la parte... diciamo "pratica" della cosa, devo fare una puntualizzazione per forma. I suoi occhi si fanno più seri e vi squadra entrambi, ma dura solo un istante. Quello in cui state per entrare è un esercito vero e proprio. Ovviamente voi avrete già compreso tutto ciò, ma sono costretto ad avvisarvi comunque: per quanto questo sia un esame semplice in un ambiente relativamente sicuro, non sarà mai così-vedrete cose orribili, non c'è modo di prevedere cosa e non sarebbe giusto far finta di niente. Il compito dell'Esercito della Vita è studiare i non morti per meglio comprendere come eradicare la piaga che affligge il mondo. Siete certi di voler continuare?-
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Annuii soltanto quando la donna mi rivelò la necessità di un esame di verifica per i civili. Era una buona idea, non potevo che concordare, era importantissimo evitare di fare correre rischi a chiunque non fosse in grado di combattere adeguatamente. Non c'era bisogno di eroi che buttavano stupidamente la loro vita al vento, bensì di persone capaci e determinate. Non sapevo quanto potessi considerarmi della prima categoria, ma nella seconda ci rientravo di sicuro. Annuii di nuovo di fronte alla richiesta di una quota di ingresso, non avevo problemi a riguardo, del resto avevo sentito che sarebbe stato necessario qualcosa del genere. La parte successiva fu più sorprendente.
Pare che entrambi siate nella stessa situazione. Vi dispiacerebbe condurre l'esame insieme? Alla fine è la stessa procedura standard, con minime variazioni di volta in volta.
La donna era rivolta al suo vicino di bancone e all'uomo che stava oltre esso, lo spadaccino di nome Kenshi. Gli feci un breve inchino rispettoso, prima di rispondere.
Per me sarebbe un onore.
Avrei atteso la sua replica e poi avrei seguito l'assistente dai capelli scuri. Ci portò davanti ad una strana porta, premendo poi un pulsante. Si aprì una sorta di montacarichi, come quelli che si vedevano negli ospedali più attrezzati o nei film in tv. Ero un po' timorosa a salire su un trabiccolo del genere, ma cercai di nasconderlo.
Per l'esame ci sposteremo in un luogo più controllato: avrà un aspetto un po' più... inusuale, se volete. In ogni caso, prima di tutto vorremmo che compilaste questi brevi questionari.
Annuii di nuovo, mentre ci venivano porti dei fogli e delle penne. L'ascensore fece uno strattone e poi partì su, mentre io iniziavo ad adocchiare le domande per distrarmi da quel movimento innaturale. Segnai il mio nome, la mia città di residenza e inserii "musicista" come professione. Poco sotto però c'era un quesito che mi lasciò con un dilemma enorme. "Sei addestrato/a al combattimento?" La risposta era da dare scegliendo tra quattro caselle, in particolare le ultime due dicevano "abbastanza" e "molto". Ripensai alla guerra dell'anno prima, quando mi ero fatta trovare solo in parte preparata, ripensai alla morte di Corvo, che non avevo saputo evitare, e agli errori commessi contro Rokuro. Poi ripensai agli allenamenti, a quanto avevo faticato per ottenere quei miglioramenti decisivi nell'ultimo anno. Ripensai all'apprezzamento che avevo ricevuto da amici affidabili e abili come Natsuki, Yuya e Kuniyoshi. Mi feci forza e segnai "molto", anche se non ero sicura. Era anche un modo di forzarmi a tirare fuori la giusta determinazione.
Un secondo strattone ci indicò che per fortuna eravamo arrivati e per allora avevo appena finito di compilare il questionario. Lo porsi al segretario, che nel mentre ci stava dando il benvenuto nei sotterranei del palazzo. Si trattava di una zona più cupa, corridoi grigi e stretti. Un uomo si trovava in piedi vicino all'uscita dell'ascensore, una guardia immaginai. Indossava un medaglione con il simbolo del gruppo, molto elegante a suo modo. Lo salutai con un breve inchino rispettoso.
Prima di proseguire con la parte... diciamo "pratica" della cosa, devo fare una puntualizzazione per forma.
Quello in cui state per entrare è un esercito vero e proprio. Ovviamente voi avrete già compreso tutto ciò, ma sono costretto ad avvisarvi comunque: per quanto questo sia un esame semplice in un ambiente relativamente sicuro, non sarà mai così-vedrete cose orribili, non c'è modo di prevedere cosa e non sarebbe giusto far finta di niente. Il compito dell'Esercito della Vita è studiare i non morti per meglio comprendere come eradicare la piaga che affligge il mondo. Siete certi di voler continuare?
Il suo sguardo era serio, ma lo ricambiai con uno altrettanto determinato.
Dopo ciò che abbiamo visto in quel laboratorio, l'anno scorso, non posso tirarmi indietro.
Non avrei mai potuto dimenticare quanto era successo laggiù, avevo ancora incubi a riguardo piuttosto spesso. Fuggire non mi avrebbe aiutato, avere paura non mi avrebbe aiutato. Non mi sarei gettata in pasto alla morte, ma se potevo fare qualcosa per aiutare lo avrei fatto, con il massimo impegno. Per non aver più rimpianti, la prossima volta.. -
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-Capisco. Dato che è un civile, tuttavia, dobbiamo sottoporlo ad un piccolo esame. E' una mera formalità, soprattutto se ha combattuto contro quegli esseri in passato.-
Capisco.
-Inoltre, devo informarla che è prevista una quota d'iscrizione simbolica di cinquanta Ryo, ma non è necessario che la versiate adesso, è sufficiente farlo dopo l'esame.-
Senza aggiungere altro, versai subito la somma richiesta sul bancone. I soldi non costituivano alcun pensiero per me e li avevo dietro, perché non pagare subito? Addirittura ne provai sollievo, sapevo l'effetto del danaro sulle altre persone e preferivo non averne più dello stretto necessario.
Pare che entrambi siate nella stessa situazione. Vi dispiacerebbe condurre l'esame insieme? Alla fine è la stessa procedura standard, con minime variazioni di volta in volta.
Per me sarebbe un onore.
Non capii come poteva essere un onore partecipare insieme a me, ma sarebbe stato scortese rifiutare. Accettai con un cenno del capo rivolgendo un inchino di risposta a quella che ora mi pareva essere di più una ragazza. Fatto ciò seguimmo l'assistente verso una strana porta, che si aprì dopo la pressione di un pulsante. Tali aggeggi tecnologici mi risultavano affascinanti, anche se totalmente fuori dalla portata del mio intelletto, quindi fui troppo occupato a sorprendermi del fatto che fosse una stanza che si muovesse per avere paura. Io e la ragazza occupammo la discesa riempiendo i questionari che ci avevano dato. Stringendo forte un lato riuscii a scriverci sopra tenendolo teso, così da non dovermi appoggiare ad una parete e mantenere un certo contegno. Le domande erano abbastanza chiare e dirette da non pormi alcun problema, quindi riempi rapidamente i campi con "Kenshi", "Yuki", "Samurai della Neve", "molto" e "varie volte". Consegnai immediatamente il foglio, aspettando in silenzio di finire la discesa. Quando finalmente si aprirono di nuovo le porte ci comparì davanti un tipico sotterraneo, molto diverso dall'ingresso luminoso da cui eravamo giunti. L'assistente ci accompagnò da uno che sembrava far parte delle forze militari di tale gruppo, come simboleggiava il medaglione di appartenenza. Di primo impatto sembrava un tipo con cui sarei potuto andare d'accordo. Senza perdere tempo in convenevoli ci spiegò schiettamente la crudezza del lavoro, cosa che apprezzai. Fin troppi addolcivano i propri discorsi, apprezzavo chi riusciva a dire la verità senza peli sulla lingua. Risposi con un risoluto "Sì.", mentre la risposta della ragazza mi illuminò finalmente sulla sua identità. Sì, un civile coinvolto nella disperazione che era stata l'esplorazione di quel laboratorio capace di tornare per combattere contro quei mostri era sicuramente qualcuno di cui valeva la pena ricordarsi. Attendendo l'inizio della parte pratica, il mio occhio baluginò di azzurro mentre guardavo intensamente quella donna determinata.CITAZIONEShinjitsugan - Occhio della Verità
Tipo: Ninjutsu/Doujutsu
Livello: C
L'utilizzatore raduna chakra nell'occhio sinistro, che assumerà una leggera sfumatura celeste. A chi lo guarda sembrerà che i colori dell'occhio siano più vividi del normale e che lo sguardo si sia fatto più profondo e penetrante.
Dopo un primo sguardo, questa tecnica "sovrascrive" l'aspetto fisico con l'impressione che l'utilizzatore ha della persona fissata, quello che crede essere il suo animo, a prescindere dal fatto che abbia ragione o torto. Molto utile per chi ha problemi nel riconoscere le persone.
[Sigilli: no]
[L'utilizzatore vede al posto dell'aspetto fisico il giudizio che si è fatto della persona fissata]
[Serve un turno di sguardo fisso prima che l'aspetto venga "sovrascritto"]
[Una volta che la sovrascrittura è avvenuta, un secondo utilizzo della tecnica sulla stessa persona mostra automaticamente l'impressione, senza bisogno di tempi di caricamento]
[Eventuali cambi di opinione su una persona cambiano anche la sovrascrittura]
Consumo: 5 per turno
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Il segretario pare molto soddisfatto delle vostre risposte: vi guarda entrambi con un sorriso e annuisce fermamente, come a mimare la vostra determinazione. -Molto bene, dice, persone come voi sono esattamente ciò che questa organizzazione sta cercando. Procediamo, allora.-
Vi guida lungo il corridoio mentre quasi distrattamente sbircia i questionari, e non si ferma che davanti ad una porta alla fine del corridoio, sulla quale è presente una targhetta che la denomina "Stanza Test 1": all'apparenza è uguale a tutte le altre, non fosse per la presenza di un'altra guardia a cui il vostro accompagnatore fa un cenno per farsi aprire.
Una volta dentro potete vedere che l'interno della stanza è molto ampio, e due persone in camice bianco si voltano verso di voi non appena varcate la soglia, distogliendo lo sguardo da una finestra che da' su un'altra stanza adiacente. Il giovane segretario si affretta a fare le presentazioni: -Questi sono due dei nostri ricercatori. Ancora non sappiamo molto sugli esseri contro cui combattiamo, per cui persone come loro sono fondamentali quanto i soldati. Per quanto riguarda l'esame... gli scienziati si guardano tra loro e rivolgono al giovane un cenno di assenso. -Abbiamo proprio quello che fa al caso vostro.-
Umo dei due ricercatori vi accompagna ad una porta, più grande e visibilmente più resistente di quelle del corridoio, chiusa grazie a due pesanti chiavistelli. Armeggia per un istante per aprirli entrambi, poi si ferma per guardarvi meglio. -Non temete: voi non potrete vederci né sentirci lì dentro, ma noi vedremo e sentiremo voi da qui, quindi saremo più che pronti in caso dovesse succedere qualcosa di imprevisto. Il soggetto è abbastanza mansueto, ma vi raccomando comunque prudenza.-
Il segretario, che è rimasto qualche passo indietro, si intromette a quel punto per fornire qualche spiegazione aggiuntiva: -Il vostro compito è quello di uccidere l'essere che verrà messo dentro la stanza, e ciò conterà come parte pratica dell'esame. Non è una cosa a cui sottoponiamo ogni civile, ma entrambi avete avuto esperienze simili durante la guerra... ovviamente, dubito fortemente che questa creatura sia al livello di quelle che avete già affrontato, e questo è comunque un ambiente sicuro e controllato-meglio di quanto sembri.-
Se non avete obiezioni, lo scienziato vi fa cenno di entrare nella stanza, che misura circa dieci metri in lunghezza e larghezza e circa cinque in altezza, ed è illuminata da una luce elettrica. Potete vedere che le pareti sono robuste, anche quella occupata per la maggior parte dal vetro, e in una di esse vi è una porta ancor più grande e rinforzata di quella che avete appena varcato, che si apre con uno scatto non appena quella dietro di voi si chiude.
Ciò che ne esce è una creatura robusta, alta poco più di due metri, che rassomiglia più o meno ad un uomo, seppur con spalle larghe, ventre tondo e occhi vacui. Le braccia sono sproporzionatamente sottili rispetto al resto, e le gambe tozze sono troppo corte, tanto che il ventre quasi le copre; ha una testa pelata e una bocca che tiene semiaperta, rivelando dei denti un pò troppo aguzzi. E' un mostro, insomma, e lo dà subito a vedere con un rantolio basso, come un suono gutturale.
Vi squadra per un istante, forse sorpreso, poi inizia ad avanzare verso di voi a passo lento.
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Molto bene, persone come voi sono esattamente ciò che questa organizzazione sta cercando. Procediamo, allora.
Lo spadaccino aveva risposto in maniera molto più sintetica, ma entrambe le risposte sembravano piaciute all'uomo. Ci condusse poi lungo un corridoio, che sfociò infine nella "Stanza test 1", evidentemente il luogo preposto a quel tipo di cose. Dentro era più ampio e illuminato. Si trovavano lì due giovane in camice bianco, che ci furono presentati come ricercatori. Ci fu anche detto che lo studio delle creature era strettamente necessario, quanto lo era il combattimento. Avrei voluto poter aiutare di più anche nel primo campo, ma proprio non ero in grado. Feci un semplice inchino, come forma di saluto e rispetto verso i due studiosi. Poi uno dei due disse di avere qualcosa utile per noi e ci fece strada verso un'altra porta, ben più corazzata. Iniziai a sentire un po' più di tensione, che per fortuna fu attenuata dalle parole successive del ricercatore.
Non temete: voi non potrete vederci né sentirci lì dentro, ma noi vedremo e sentiremo voi da qui, quindi saremo più che pronti in caso dovesse succedere qualcosa di imprevisto. Il soggetto è abbastanza mansueto, ma vi raccomando comunque prudenza.
Annuii soltanto.
Il vostro compito è quello di uccidere l'essere che verrà messo dentro la stanza, e ciò conterà come parte pratica dell'esame. Non è una cosa a cui sottoponiamo ogni civile, ma entrambi avete avuto esperienze simili durante la guerra... ovviamente, dubito fortemente che questa creatura sia al livello di quelle che avete già affrontato, e questo è comunque un ambiente sicuro e controllato-meglio di quanto sembri.
Grazie a queste altre assicurazioni non ebbi più alcun timore e entrai dalla porta. L'ambiente era abbastanza ristretto, non più di dieci metri di lato e cinque di altezza. L'illuminazione era buona, le pareti avevano l'aspetto solido e c'era una porta, in fondo alla stanza. Si aprì pochi istanti dopo e intuii cosa potesse esserci dietro. Volli provare a giocare d'anticipo.
Signor Kenshi, posso aumentare la sua velocità con una mia tecnica, se vuole.
Mentre dicevo queste parole mi ero allontanata di un paio di metri da lui, mettendomi rasente al muro ed eseguendo un singolo sigillo. Un nugolo di cinque Maikohoshi fece la sua comparsa, proprio nell'istante in cui faceva il suo ingresso poco trionfale la creatura che avremmo dovuto abbattere. Era strano e deforme, con corpo tozzo e arti sottili, sembrava impossibile che un essere del genere anche solo si muovesse. Se il mio compagno avesse accettato la proposta di prima avrei attivato il Dono della Passione, concentrando abbastanza chakra per almeno una ventina di secondi di potenziamento. Se invece avesse preferito di no - o non avesse commentato la cosa - non avrei attuato quella tattica senza alcun problema. In qualsiasi dei due casi avrei cercato di trovare un modo di agire comune.
Io lo distraggo, lei provi a colpirlo.
Se lui non avesse obiettato nulla, avrei diretto con rapidità lo sciame di stellette attorno al nemico. Le avrei fatte volare rapidamente attorno al volto del mostro, per dargli fastidio. Due delle cinque stelle sarebbero state indirizzate agli occhi dello zombie, nella speranza di farlo tentennare e di dare un'apertura a Kenshi. Se non avesse funzionato avrei dovuto cercare qualcos'altro di utile da fare, per sconfiggere quell'essere immondo.SPOILER (clicca per visualizzare)Shakuton: Maikohoshi (Arte della Vampa: Piccola Stella Danzante)
Livello C
Tipo: Hijutsu
Variante della tecnica basilare dell'innata Shakuton, che crea delle sfere piccole, estremamente luminose, dense e veloci. Esse hanno raggio di 3 centimetri e una velocità maggiore rispetto a quella dell'utilizzatore di 15. A differenza delle altre tecniche derivate dalla Vampa, non sono in grado di far evaporare mai l'acqua, neanche quella naturale. In compenso sono in grado di provocare piccole ustioni a contatto e svaniscono non appena toccano qualsiasi oggetto.
[Sigilli: 1]
[Il numero massimo di Piccoli Stelle Danzanti controllabili contemporaneamente è 5 per ogni livello di innata sbloccato]
[Il raggio massimo di manipolazione di questa tecnica è di 5 metri per ogni livello di innata sbloccato]
[Le sfere hanno Forza pari a 1]
Consumo: 5 (per sfera) a turno
Shakuton: Nate-pite no Megumi - Netsu no okurimono (Arte della Vampa: Benedizione di Nate-pite - Dono della passione)
Tipo: Hijutsu
Livello B
Tipo: Hijutsu
Livello B
La Dea del Fuoco e della Passione ama vedere gli umani lottare alla ricerca della felicità, purché essi non trascendano il limite delle leggi terrene e divine. Per farlo ha concesso in più occasioni forze sovrumane sia morali che fisiche. Questa tecnica nasce dal tentativo di Aiko di replicare, nel suo piccolo, questo dono.
L’utilizzatore crea una piccola sfera di vampa di pochi centimetri, dalle proprietà particolari. Se una persona viene colpita da questa sfera sentirà un gran calore diffondersi nel suo corpo e la sua circolazione sanguigna sarà accelerata. Questo comporterà una sensazione di maggiore determinazione, oltre che un aumento del proprio parametro di velocità pari a 20 punti.
[Le sfere possono essere manipolate entro 10 metri dall’utilizzatore]
[Non si può avere più di una sfera attiva contemporaneamente]
[Ogni sfera scompare appena colpisce qualcuno]
[La durata degli effetti sulla persona colpita variano a seconda della quantità di chakra fornita alla sfera, ma non potrà mai essere inferiore a un turno o superiore a cinque]
[Questa quantità deve essere decisa nel momento di attivazione della tecnica]
[La sfera ha forza e resistenza trascurabili]
[La tecnica ha effetto su qualsiasi creatura colpita, anche su se stesso]
[Sigilli: 4]
Costo della sfera: 2 a turno
Chakra aggiuntivo fornito alla sfera: 40 minimo più 20 per ogni turno dopo il primo in cui sarà attivo il bonus alla personaSPOILER (clicca per visualizzare)Statistiche Fisiche
Forza 35
Resistenza 52
Velocità 57
Agilità 82+8=90
Precisione 52
Riflessi 67
Chakra: 691/730
-1: Piccole Stelle Danzanti x5
-38: Dono della Passione (2 turni)
Specializzazioni:
Esperto in rotoli 4
Controllo del chakra 8
Potenziamento del chakra 3
Le Maikohoshi hanno Velocità 72. -
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Le nostre risposte riscossero abbastanza apprezzamento da farci passare subito alla parte pratica: dopo una veloce presentazione dei ricercatori e del loro compito all'interno dell'organizzazione, fummo accompagnati da due di loro davanti ad una robusta porta chiusa da due chiavistelli. Dopo alcune inutili assicurazioni sulla sicurezza, passarono alla spiegazione che più mi interessava:
Il vostro compito è quello di uccidere l'essere che verrà messo dentro la stanza, e ciò conterà come parte pratica dell'esame. Non è una cosa a cui sottoponiamo ogni civile, ma entrambi avete avuto esperienze simili durante la guerra... ovviamente, dubito fortemente che questa creatura sia al livello di quelle che avete già affrontato, e questo è comunque un ambiente sicuro e controllato-meglio di quanto sembri.
Senza perdere altro tempo in inutili cerimonie entrai nella stanza insieme alla ragazza. Non c'era ancora nulla dentro, quindi potei studiarla. Una delle pareti era occupata da un'enorme vetro, da dietro il quale probabilmente ci avrebbero osservato, mentre un'altra presentava una porta ancora più grossa e massiccia.
Signor Kenshi, posso aumentare la sua velocità con una mia tecnica, se vuole.
La proposta mi prese alla sprovvista, tanto che stavo per rispondere in automatico che non avevo alcun bisogno di aiuto. Tuttavia lo scopo del test era vedere la preparazione di entrambi e rubare la scena non era assolutamente tra i miei interessi.
Apprezzo con piacere.
Provai anche a sollevare leggermente gli angoli della bocca in un sorriso, per cercare di sembrare più amichevole. Dovevo allenarmi a considerare le altre persone, dopotutto.
Quando la porta dietro di noi si chiuse si aprì l'altra di fronte a noi, lasciando entrare un'orrenda parodia di un essere umano. Che una cosa del genere fosse una cosa da eliminare dal mondo era chiaro come il giorno e in quel momento mi resi conto di essere realmente contento di starmi unendo ad un gruppo dedicato alla rimozione di tali esseri.
Io lo distraggo, lei provi a colpirlo.
Annuii con decisione alla sua proposta e misi in posizione la mia mano destra vicino al fianco. Mentre aspettavo che la mia compagna esaminanda facesse la sua mossa mi concentrai sull'immagine mentale della mia fidata Bishamonten per farla apparire nella mia mano, mentre i muscoli si preparavano allo sforzo che avrebbero dovuto sopportare. Quando le sue strane sfere brillanti mi toccarono, un tremendo calore mi scosse il corpo. Era talmente eccessivo da risultare doloroso ma aveva portato con sé una frenesia che i miei freddi muscoli non sentivano da secoli.
In fondo non è una brutta sensazione, mi ricorda una sessione di allenamento.
Non appena avessi avuto una minima apertura sarei scattato, aprendo lo scontro con la mia più fidata tecnica di spada. Non sapevo nulla sul mio avversario e non avrei certo rischiato l'incolumità altrui sottovalutandolo, quindi non mi sarei trattenuto per nulla mentre la mia lama cercava il suo collo per separarlo dal resto del corpo.SPOILER (clicca per visualizzare)Tōei [投影 lett. Proiezione]
Tipo: Fuuinjutsu/Kenjutsu
Livello: S
Kenshi è sempre stato legato alle spade e alle armi questa tecnica porta tale legame a livello estremo. L'utilizzatore fa passare del chakra attraverso un'arma per un periodo prolungato di tempo, provocando la sua disintegrazione. Questo procedimento però gli permette anche di comprendere la vera essenza dell'arma ed assorbirla dentro di sé, creandone una perfetta copia mentale. Successivamente, Kenshi è in grado di ricreare completamente e perfettamente qualsiasi arma su cui è stata eseguita la tecnica.
[Il periodo necessario alla distruzione dell'arma è un'ora e l'utilizzatore deve stare sempre concentrato su tale azione. Se interrotta, si spreca il chakra ma l'arma rimane integra. Con le stesse modalità, è possibile ricreare un'arma analizzata togliendola dalla mente.]
[Funziona solo su ciò che è considerabile un'arma e, alla morte dell'utilizzatore, tutte le armi su cui è stata eseguita questa tecnica ricompaiono intorno al cadavere nelle stesse condizioni di quando sono state distrutte]
[Non si possono creare più copie della stessa arma contemporaneamente]
[La copia rimane finché l'utilizzatore non desidera farla scomparire]
Costo disintegrazione/ri-creazione: 200
Costo creazione copia: 1 per arma piccola, 5 per arma media, 10 per arma pesante
Benedizione del Signore della Guerra
Livello: S
Tipo: Taijutsu
Stavolta il nome si riferisce ad una figura molto più di spicco, in grado di competere con i generali più forti e strappare loro la vittoria finale. E come uno di loro è molto più importante di un Signore della Battaglia, allo stesso modo Kenshi aumenta di molto il potenziamento inconscio della parte di corpo prescelta.
[+40 ad una statistica a scelta: Velocità]
[Per ogni turno in cui la tecnica è attiva si passerà un ugual numero di turni con un -10 alla stessa statistica (una volta disattivata)]
[Si potrà attivare una sola "Benedizione del Signore della Guerra" alla volta]
Costo: 90+45 a turno
Iai
Tipo: Kenjutsu/Taijutsu
Livello: S
Sublimazione della famosa tecnica di estrazione dei Samurai. Grazie all'utilizzo del chakra, l'utilizzatore è in grado di affinare estremamente la tecnica di tale movimento e arrivare così alla massima velocità possibile. Tuttavia tale velocità è una lama a doppio taglio, poiché l'utilizzatore non riesce a fare più di pochi metri prima di sfoderare del tutto la lama e terminare così la tecnica.
[Massimo bonus: +40]
[La distanza percorribile parte da un metro e aumenta di uno ogni 4 punti bonus, fino ad un massimo di 10 metri tra il +36 e il +40]
Costo: 1,5 ogni +1 alla Velocità (arrotondato per eccesso): 60CITAZIONEForza: 35
Resistenza: 35
Velocità: 85+20+40+40= 185
Riflessi: 90
Agilità: 80
Precisione: 35
Chakra: 485/640
- 5: Toei
- 90: Benedizione
- 60: Iai. -
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La creatura è incuriosita dalla comparsa delle sfere di Vampa, e quando queste cominciano a ronzarle intorno essa tenta di seguirle alla meglio con movimenti degli occhi, anche se si confonde ben presto. Quando due di quei piccoli soli si infrangono sui suoi occhi, il mostro è colto di sorpresa e accusa il colpo, portandosi velocemente le mani agli occhi e aprendo la sua bocca innaturalmente grande per emettere un grido di dolore per nulla umano. Le fauci del mostro sono veramente impressionanti, grandi e piene di denti accuminati, ma sono visibili solo per un istante prima che l'intero cranio si separi dal resto della figura. C'è un istante di silenzio mentre la testa precipita verso il suolo, e solo dopo un momento tutto si riempie di nuovo delle grida dell'essere, più intense e disperate di prima; il mostro ha perso anche l'uso delle braccia, che sono state tagliate a metà dell'avambraccio solamente perché erano poste tra il collo della creatura e la lama spietata di Kenshi.
Le urla continuano con la stessa intensità, lamento disperato di odio e paura insieme; il mostro soffre, ma ha ancora una parvenza di vita, da qualche parte nei recessi della sua orrenda forma: il busto corpulento è percorso da spasmi violenti, come se le urla di dolore risuonassero al suo interno. Il corpo, ormai decapitato e sempre in preda a quei furiosi spasmi, muove qualche passo in direzione del suo capo urlante e delle braccia, che adesso si contraggono spasmodicamente senza scopo. Se nessuno lo attacca, il mostro ci mette qualche secondo a portare a termine il suo obiettivo: il corpo si piega in ginocchio, le braccia si contraggono in un ultimo, disperato spasmo e finalmente si connettono coi moncherini, poi tenta un processo simile con la sua testa.
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Kenshi sparì nel nulla. Lo ritrovai, qualche attimo dopo, oltre la figura dello zombie. Testa e braccia di quest'ultimo stavano volando a terra, separati dal resto del corpo da quello che immaginai essere stato un colpo della spada dell'uomo. Rimasi a bocca aperta, ammirata. Per quanto avessi visto anche sia Walter che Kichi muoversi con una velocità tale da essere impossibile da percepire, non mi era mai capitato di vedere un taglio così pulito e spietato. Doveva essere un combattente fuori dal comune, probabilmente ai livelli di Natsuki nell'arte della spada.
Lo stupore durò soltanto per un istante. Poi il mostro riprese ad urlare, incurante del fatto di essere stato decapitato. Era un abominio immondo, decisi di darmi da fare per annientarlo definitivamente prima che potesse riprendersi.
Stia attento, gli do il colpo di grazia!
Cercai di urlare abbastanza forte per farmi sentire dal mio compagno nonostante le grida del non morto. Mentre lo facevo scattai in avanti con energia, eseguendo una serie di sigilli. Mi mossi sempre rasente il muro, portandomi ad essere parallela all'essere e non troppo distante da esso, non più di due o tre metri. A quel punto avrei sparato uno Sbuffo di Vapore Assassino verde brillante e con evidenti striature nere. Cercai di fare in modo che Kenshi non fosse coinvolto nella tecnica, anche se ero abbastanza convinta che fosse in grado di cavarsela da solo egregiamente, soprattutto visto il mio avvertimento.SPOILER (clicca per visualizzare)Shakuton: Kajōsatsu no toppū (Arte della Vampa: Sbuffo di Vapore Assassino)
Livello B
Tipo: Ninjutsu/Hijutsu
L'utilizzatore concentra una grande quantità di chakra bi-elementare nella propria bocca, per poi rilasciarlo all'improvviso verso l'esterno. Il getto di vapore che verrà generato in questo modo si apre a ventaglio, largo circa 8 metri e con gittata di 10 metri. Esso rimane attivo per circa due secondi. Qualunque persona sia colpita dalla tecnica non subisce ferite, ma viene disidratata con forza 60.
[Questa tecnica non richiede sigilli]
[Se utilizzata su una fonte d'acqua non irrorata di chakra Suiton, questa tecnica è in grado di farne evaporare fino a 100 litri nel giro di un turno]
Consumo: 80
Shakuton: Nobi (Arte della Vampa: Altofuoco)
Livello B
Tipo: Hijutsu
Tecnica segreta del clan Netsushi, applicabile a qualsiasi altra tecnica derivata dall'innata Shakuton. Grazie ad alcuni sigilli aggiuntivi (anche quando l'altra tecnica non ne richiede) e ad una quantità di chakra ulteriore è possibile rendere un'altra tecnica molto più calda e quindi un po' più potente. La Forza (o Resistenza) di questa tecnica sarà aumentata di 20 e il colore del chakra di vampa invece che rosso sarà di un verde molto acceso.
[Una volta applicato l'Altofuoco ad una tecnica è obbligatorio applicarlo anche a eventuali turni di mantenimento]
[Sigilli aggiuntivi: 3]
Consumo aggiuntivo: 30
Consumo di mantenimento aggiuntivo: 15 a turno
Shakuton: Make no Megumi - Tayuukan (Arte della Vampa: Benedizione di Make - Sole Ardito)
Livello S
Tipo: Hijutsu
La Dea del Sole ama i suoi figli, gli umani, e li benedice con la sua luce, in grado di rafforzarli e renderli attivi. Si narra che avesse concesso i suoi poteri migliori ad un clan di guerrieri straniero, giudicato degno. Con questa tecnica Aiko Netsushi prova a replicare in parte queste abilità leggendarie e applicarle all’uso della Vampa.
Grazie ad alcuni sigilli aggiuntivi (anche quando l'altra tecnica non ne richiede) e ad una quantità di chakra ulteriore è possibile rendere un'altra tecnica estremamente più calda e quindi un po' più potente. La Forza (o Resistenza) di questa tecnica sarà aumentata di 40 e il colore del chakra di vampa avrà delle evidenti striature nere. Se la tecnica a cui si applica concede soltanto un bonus alle statistiche questo bonus sarà aumentato di 20 punti (diviso equamente tra le varie statistiche se il bonus originale è fornito a più di una).
[Questa tecnica può essere attivata anche insieme all’Altofuoco, in tal caso il colore della Vampa sarà verde acceso con striature nere]
[Una volta applicato il Sole Ardito ad una tecnica è obbligatorio applicarlo anche a eventuali turni di mantenimento]
[Sigilli aggiuntivi: 6]
Consumo aggiuntivo: 60
Consumo di mantenimento aggiuntivo: 30 a turnoSPOILER (clicca per visualizzare)Statistiche Fisiche
Forza 35
Resistenza 52
Velocità 57
Agilità 82+8=90
Precisione 52
Riflessi 67
Chakra: 595/730 (81%)
(-1: Piccole Stelle Danzanti x5)
(-38: Dono della Passione (2 turni))
+2: Vigore
-56: Sbuffo di Vapore Assassino
-6: Altofuoco
-36: Benedizione di Make: Sole Ardito
Specializzazioni:
Esperto in rotoli 4
Controllo del chakra 8
Potenziamento del chakra 3
Lo Sbuffo ha Forza 120. -
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La resistenza opposta dalla carne del mostro fu praticamente nulla, anche se me ne accorsi solo quando mi fermai dopo averlo superato. Non avrei mai creduto di potermi muovere così velocemente da non rendermi nemmeno conto del risultato del mio attacco, ma sembrava proprio che fosse quello che era successo. Girandomi per tenere d'occhio il mio bersaglio vidi la sua testa e le sue mani cadere per terra. Purtroppo, il grido che lanciò la bocca decapitata mi fece capire che le tattiche di uccisione rapida non sarebbero mai state realmente efficaci contro questo tipo di nemici. Sollevai una mano verso i resti del nemico mentre il palmo iniziava a brillare di azzurro, ma l'avvertimento della ragazza mi fece fermare in tempo e smisi di accumulare energia gelida.
Stia attento, gli do il colpo di grazia!
Il tono allarmato mi spinse anche a ritirare il braccio steso. Non sapevo cosa era in grado di fare ma tra i pochi momenti ora e il tempo passato insieme nei laboratori nascosti del Paese del The sospettavo che usasse cose strane perfino per un ninja e non volevo trovarmi vicino più di quanto dovessi. L'accortezza fu azzeccata, in quanto uno sbuffo di fiamme verdi e nere riempì quasi la stanza e avvizzì il corpo dell'abominio come prugne al sole. In realtà non rischiai mai di essere coinvolto, ma il profondo calore che percepii mi diede una sensazione ripugnante, come se il mio intero corpo volesse rimettere.
In ogni caso, la sua efficacia è indubbia.CITAZIONEForza: 35
Resistenza: 35
Velocità: 85+20-10=95
Riflessi: 90
Agilità: 80
Precisione: 35
Chakra: 485/640
- 5: Toei
- 90: Benedizione
- 60: Iai.
Undead RedemptionEsame Esercito della Vita per Aiko e Kenshi |
