Like a Bort

Allenamenti vari

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    Dopo diversi mesi in cui si era concentrato sulle missioni e sul creare nuove tecniche fantasiose Bort decise con l'inizio dell'estate di dedicare un po' di tempo all'allenamento fisico. Sentiva di aver trascurato questo aspetto e la sconfitta contro Hirohito gli aveva suggerito che dovesse trovare alternative al corpo a corpo, contro avversari in grado di difendersi così bene.
    Va bene, va bene, ti alleno volentieri. L'altra volta ci hai distrutti con dei taijutsu, in cambio voglio che me ne insegni alcuni.
    Ancora una volta il ragazzone aveva scelto Jan come suo maestro, in cambio di qualche nuova tecnica. Il giovane chuunin era esperto di armi leggere, il suo stile di combattimento si basava principalmente su quello ed era uno specialista di livello piuttosto alto, anche se questo voleva dire che aveva discrete carenze in altri settori. Bort lo aveva superato da tempo ormai, ma rimaneva il fatto che avesse molto da imparare da costui, motivo per cui si mise d'accordo perché gli fosse fornito un piano di allenamenti regolari e precisi.
    Il primo punto era ripetere continuamente esercizi con le armi da lancio, in modo da migliorare la precisione dei tiri e la cura con cui venivano fatti. Cinque serie di venti ripetizioni con kunai ogni mattino, subito dopo il riscaldamento fisico, poi altre cinque serie da venti alla sera. Bort non saltò mai questa parte, anzi ci si impegnò parecchio, in modo che i miglioramenti potessero essere massimizzati. Oltre a questi esercizi generici Jan diede delle dritte molto più specifiche al suo enorme allievo, con delle vere e proprie lezioni semi-teoriche. Il gesto tecnico era semplice e grazie alle volte precedenti Bort ne aveva uno mediamente pulito e ben costruito, ma poteva ancora migliorare, soprattutto sotto pressione. Lanciare in corsa non era semplice, soprattutto visto che il ragazzone aveva raggiunto ormai una velocità notevole. Ci volevano movimenti più accorti, misurati, ma soprattutto bisognava tenere conto dei propri spostamenti quando si mirava. Non era semplice, motivo per cui Bort ci mise un po' a comprendere tutti i dettagli della cosa. Le lezioni si spostarono dunque su mille altri argomenti, per esempio sulla differenza che deve esserci tra un lancio fatto verso un nemico a seconda della sua distanza oppure su come rendere la traiettoria più tesa o più lunga, a palombella. Ovviamente alla teoria seguiva sempre un'attenzione maggiore alla pratica, in modo da solidificare i miglioramenti. Le armi leggere avevano tanta duttilità, quindi sapere un pochino meglio come sfruttarle era una freccia in più all'arco del ragazzone.
    Sei migliorato molto, penso tu sia pronto ormai per un paio di cosette che tenevo in serbo per te. Tieni, prova questi.
    Il giovane maestro passò al suo compatriota un paio di Shuriken a otto punte, provocando un suo sguardo confuso.
    Sono piccoli e rapidi come gli shuriken normali, ma tagliano la carne che è una meraviglia. Sono però più difficili da lanciare, ma credo che tu sia già in grado di farcela senza problemi. Prova, su!
    Il ragazzone fece un tentativo, un po' titubante all'inizio. L'arma sfrecciò a buona velocità, schiantandosi contro il bersaglio di legno massiccio del campo di allenamento, lontano dal centro. Era effettivamente più tosto calcolare il giusto gesto tecnico, ma con un paio di dritte da parte di Jan tutti i problemi si risolsero in un lampo, cosa che dimostrò che il maestro aveva ragione. E ce l'aveva anche sul fatto che le lame di quella stellina erano capaci di infliggere più danni rispetto a quelle classiche, bastava uno sguardo ai segni lasciati sul bersaglio per accorgersene.
    Quando finiamo penso che passerò dal negozio di tuo padre, ne voglio prendere uno e provare come va. Mi sembra una bella arma, devo dire.
    Una volta completato quel passaggio Jan mostrò l'altra cosa su cui voleva far allenare il suo alunno. Durante la tornata precedente di allenamenti gli aveva insegnato come creare i fili di chakra, ma non aveva dato alcunché di utile da farci con essi. Gli spiegò in poche parole quindi l'obiettivo da raggiungere. Avrebbe dovuto legare per bene un filo ad una delle armi e poi, dopo aver lanciato quest'ultima, tirare il filo per cambiare la traiettoria del tiro. Semplice a parole, molto più complicato nella pratica. Già il primo passaggio impiegò molto più tempo del previsto, visto che il ragazzone non aveva capito come far attaccare il filo all'arma. Qualche minuto fu anche sprecato per ritrovare la coordinazione del lancio con la nuova variabile. Poi, finalmente, i due poterono iniziare a lavorare sull'abilità vera e propria. I primi tentativi furono a dir poco disastrosi. Bort strattonava il povero filo con una potenza e un'incuria indicibile, strappandolo e lasciando le armi libere di volare a casaccio senza più alcun controllo. Dopo un paio di fallimenti al limite del catastrofico il ragazzone riuscì a prendere pian piano le misure. Dosare le forze, controllare i movimenti, avere un'idea delle conseguenze del proprio gesto e riuscire a padroneggiarlo. Ci vollero giorni e giorni di tentativi, ma alla fine l'abilità era padroneggiata e Bort divenne in grado di deviare le sue armi da lancio, per quanto solo in maniera limitata.

    Armi Leggere
    Solitamente di fisionomia esile, i ninja che si specializzano in armi leggere allenano il proprio corpo migliorando la precisione e i riflessi. Sono chiamati "cecchini" data la loro predilezione per il combattimento a distanza ma alcuni di loro non disdegnano nemmeno il combattimento ravvicinato in casi particolari.

    Nota: il bonus in precisione ottenuto in questo modo non influirà sulla precisione di eventuali ninjutsu, ma solo sulle abilità fisiche.

    Livello 3
    -- Precisione ed Riflessi aumentano di 2
    -- Deviare la traiettoria: il ninja può usare i fili di chakra per deviare, una sola volta, la traiettoria di un'arma leggera dopo il lancio in un momento a scelta, fino ad un massimo di 45°. Se l'arma si ferma o se viene deviata dalla tecnica il filo si staccherà. Non sono richiesti sigilli, è necessaria una mano libera per poter manovrare i filamenti di chakra.



    Shuriken a otto punte
    Versione dello shuriken con il doppio delle punte. Infliggono maggiori danni rispetto alle controparti, ma sono più difficili da lanciare.
    [Richiede livello 3 nella specializzazione in Armi leggere per un uso corretto. Il calo di precisione è pari a -2*livello mancante di specializzazione]
    Prezzo Shuriken a 8 punte (Ferro): 20 Ryo
    Prezzo Shuriken a 8 punte di buona fattura (acciaio): 30 Ryo
    Prezzo Shuriken a 8 punte di pregevole fattura (titanio): 50 Ryo

     
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    Mai sfidare Bort a fare qualcosa di stupido, perché lo farà. Non importa quanto imbarazzante, non importa quanto poco sensata, una volta che si mette in testa una cosa nulla può distoglierlo dall'impresa. Una volta l'ho sfidato per scherzo a fare una tecnica da usare nel caso fosse sorpreso dal nemico mentre piscia e lui l'ha creata sul serio...
    Jan ammonì così la sua nuova ragazza, che stava prendendo in giro lievemente il loro enorme amico in comune. Lui si era messo da poco insieme ad Astrid, la giovane mezza kumiana mezza del Paese del Ghiaccio che Bort aveva convinto ad arruolarsi ad Oto. Al ragazzone piaceva girare con entrambi e quella sera aveva invitato loro due e altri amici a casa sua. Stavano guardando un film di animazione in tv e uno dei protagonisti aveva il vizio di urlare in continuazione, spesso anche il nome delle tecniche stava per lanciare. Era stato a quel punto che Astrid aveva chiesto perché i ninja non lo fanno, ottenendo come risposta che sarebbe stata la cosa più stupida da fare in battaglia. Lei ribatté scherzosamente che magari Bort sarebbe riuscito a renderla utile con qualcuno dei suoi strani magheggi e fu a quel punto che Jan intervenì, ammonendo la sua ragazza. Troppo tardi, però.
    Lo farò! Dieci ryo che entro una settimana riesco a creare qualcosa del genere.
    Tutti risero all'idea, tranne Jan che si mise una mano sulla faccia, in segno di disappunto. Astrid accettò la scommessa e già dal giorno dopo il gigante biondo si mise all'opera.
    Scelse di allenarsi in un campo fuori città e scelse apposta degli orari meno "trafficati". Ci teneva a vincere la scommessa, ma anche mantenere un minimo di dignità non era male. Iniziò a pensare come fare e subito gli venne un'idea. Aveva altri jutsu che potenziavano le proprie tecniche, poteva creare qualcosa di simile, che utilizzasse la voce invece dei sigilli per catalizzare l'energia e aiutarla a creare l'effetto voluto. Una volta capito il come restava da provare e verificare che la cosa funzionasse. All'inizio lui usò tecniche semplici e poco costose per i suoi esperimenti, principalmente le Sfere del Vuoto. In questo modo poteva fare tanti tentativi di fila senza finire subito il chakra, inoltre poté usare i cloni di Talea come giudici, visto che erano abbastanza resistenti da reggere quel tipo di colpi senza problemi ed erano in grado di capire se la tecnica lanciata era più forte del previsto.
    Sin dal primo tentativo il programma andò abbastanza bene. Le tecniche avevano una potenza maggiorata quando il ragazzone urlava il loro nome rispetto a quando non lo faceva. Certo, il cambio non era enorme, ma c'era stato. A volte basta poco per fare la differenza, si disse, anche se non rinunciò subito alla possibilità di ottenere bonus maggiori. Fece qualche tentativo, aumentando il chakra investito, ma senza successo. Questo limitava molto le chance di utilizzo, ma c'era poco da fare, o così o niente.
    Il passaggio successivo, una volta reso fisso e chiaro l'utilizzo, fu provare a capirne i limiti e le possibilità. Ben presto fu evidente che non tutti i ninjutsu riscontravano benefici dall'urlo. Solo di quelli puramente offensivi veniva amplificata la potenza e solo in quelli mono-azione. Venivano escluse ad esempio tecniche come il Taglio del Fulmine o quello della Fiamma, oltre ai semplici potenziamenti. Questa limitazione fece balzare in mente il dubbio a Bort che forse si potesse estendere il bonus anche ad alcuni taijutsu, cosa che in effetti era vera. Solo a quelli che comprendevano un singolo attacco e solo quelli che rendevano più possente il colpo, quindi una parte consistente del suo repertorio in quel determinato campo. Tutto sommato questa abilità si poteva estendere ad una parte consistente del suo inventario di tecniche, un'ottima aggiunta nel complesso. Il giorno dopo avrebbe chiesto ad Astrid e Jan di verificare loro stessi i risultati del suo esperimento e poi avrebbe usato i soldi per offrire loro una cena fuori. Del resto non era stata fin dall'inizio una questione monetaria, quanto di orgoglio e passione per il trash.

    La cosa più stupida da fare in battaglia
    Abilità personale
    Da secoli i ninja combattono nell'ombra, facendo della furtività e della sorpresa le loro armi migliori. Ci sono però shinobi che hanno scelto la strada opposta, quello del puro potere, della forza soverchiante. Questa abilità nasce da questo tipo di combattenti e dalla loro prepotenza in battaglia. Urlando il nome intero della tecnica che sta per usare, l'utilizzatore di questa abilità è in grado di far scorrere in maniera più impetuosa il suo chakra. Questo si concretizza in un bonus di 10 punti alla Forza della tecnica, al costo di 20 unità di chakra. Questa abilità può essere applicata a Taijutsu, però debbono essere per forza a colpo singolo, oppure a ninjutsu, ma anche essi non possono essere mantenibili per più tempo (come ad esempio il Rasengan). L'urlo deve essere fatto al massimo del volume possibile, altrimenti non potrà essere usato come tramite per il flusso di energia. Questa abilità non può applicarsi anche a tecniche che potenziano altre tecniche (ad esempio Mega-) e mai più di una volta alla stessa tecnica contemporaneamente.
    Consumo: 20

    (Qui l'approvazione)

     
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    Va bene, allora questa volta ti insegno io una difesa. E non una qualsiasi, una Difesa Impossibile. Sei pronto?
    Jan era rimasto davvero soddisfatto degli insegnamenti di Bort, che gli aveva passato un paio di taijutsu davvero interessanti. Su richiesta sua si era concentrato soprattutto sulle difese, tra cui in particolare l'Esquivar no jutsu, che era diventata una delle tecniche preferite del giovane esperto lanciatore.
    Impugna una delle tue armi, su. Va bene una qualsiasi. Tu hai Riflessi niente male, migliori anche della tua capacità di schivata, quindi casca a fagiolo, per te. Quelli che ti insegnerò sono pochi, semplici movimenti, che permettono di deviare o parare armi da lancio, anche quando non sarebbe possibile in altro modo. Si tratta di una mossa segreta di noi specialisti, quindi serve molto lavoro, immagino tu sia pronto a fare sul serio.
    Come appena prima Bort rispose con un semplice cenno di assenso, eccitato all'idea. Iniziarono dunque le spiegazioni dei movimenti chiave. Per iniziare il ragazzone aveva tirato fuori uno dei suoi kunai, ma l'altro gli aveva detto che avrebbero ripetuto le operazioni anche per altri tipi di arma, dato che i movimenti richiesti cambiavano, data la natura e il raggio d'azione diversi.
    Il giovane si piazzava ogni volta a pochi metri da Bort, sparando shuriken senza alcun preavviso. Il ragazzone se la giocava attivando il Domu, per essere sicuro da un lato di non farsi male dall'altro di non riuscire a schivare normalmente, visto quanto la tecnica Doton intralciava i suoi movimenti. All'inizio il ritmo predicato da Jan non c'era proprio, ci vollero parecchi tentativi prima che il ragazzone capisse un pochino quello che il suo maestro voleva insegnargli. L'attenzione al movimento delle mani che lanciavano, alla traiettoria delle armi... bisognava essere talmente bravi da capire quello che sarebbe successo prima del tempo. Si trattava di istanti, neanche secondi, quindi bisognava avere una cura dei dettagli terrificante. E istinto. Tutte cose che necessitavano, per poter essere allenate a dovere, di pazienza e voglia di fare, cose che a Bort non mancavano.
    Giorno dopo giorno i due si ritrovavano almeno per un'oretta o due a fare quell'esercizio. Anche a Jan tornava utile, ma ovviamente quello che ne traeva più vantaggio era Bort. Usando anche le sue tecniche che miglioravano i Riflessi lui si impegnò a comprendere meglio i lanci, a capire cosa poteva fargli guadagnare quel centesimo di secondo necessario a mettere una pezza agli attacchi nemici. Quello era il primo aspetto, che richiese molto tempo e impegno a essere in qualche modo assorbito. Poi si trattava di reagire di conseguenza, con il repertorio di mosse precostruito fornito dal maestro. Pian piano iniziava ad acquisire maggiore capacità nelle difese normali, cosa che aiutava, però non era ancora arrivato alla difesa impossibile. Si sentì quasi demoralizzato, ma non volle mollare. Non riusciva a capire come potesse riuscire a bloccare un nugolo di armi quando esse venivano tutte insieme. I movimenti erano precisi e permettevano di raggiungere punti che non sembravano possibili prendere tutti insieme, ma Jan insisteva che si poteva fare. Lui non aveva mai mentito fino ad allora e Bort si fidava del suo amico, ma davvero non riusciva a capire come fare. E, quando si trovava in queste situazione, tutto quello che il ragazzone riusciva a fare era incaponirsi e tentare all'infinito ripetendo sempre lo stesso esercizio. Oltre che con il suo maestro iniziò ad allenarsi anche da solo, con i suoi cloni, ma era difficile dato che essi era molto più scarsi di lui. Però anche quello servì e pian piano il giovane gigante si avvicinò alla soluzione. Finché un giorno non riuscì nell'impresa. Furono solo pochi secondi, ma Bort fu in grado di deviare tutto quello che gli era stato lanciato contro, non importava quanto i proiettili fossero distanti l'uno dall'altro.
    Ottimo, ci siamo quasi. Ci riuscirai solo una volta a combattimento, proprio perché richiede una concentrazione fuori dal comune. Ora facciamo una pausa, poi riproviamo.
    Nel corso della giornata i due riuscirono a rinsaldare l'apprendimento, in maniera che l'abilità fosse pienamente in funzione. Il passaggio successivo fu più breve, ovvero imparare i movimenti tipici per applicare la stessa abilità anche ad altre armi. L'unica altra adatta che Bort usava con continuità era il Supervibrato. Questo aveva una lama più lunga e permetteva gesti più rapidi, completi. Ci misero dunque meno tempo a realizzare il tutto, cosa che diede da pensare a Jan.
    Sai che secondo me sei pronto per il terzo? Vogliamo provare?

    Armi Leggere
    Solitamente di fisionomia esile, i ninja che si specializzano in armi leggere allenano il proprio corpo migliorando la precisione e i riflessi. Sono chiamati "cecchini" data la loro predilezione per il combattimento a distanza ma alcuni di loro non disdegnano nemmeno il combattimento ravvicinato in casi particolari.

    Nota: il bonus in precisione ottenuto in questo modo non influirà sulla precisione di eventuali ninjutsu, ma solo sulle abilità fisiche.

    Livello 4
    -- Precisione ed Riflessi aumentano di 2
    -- Difesa Impossibile: impugnando un'arma leggera in una mano, tenendo l'altra libera e concentrandosi solo su questa azione, sarà possibile parare o deviare un attacco a distanza portato con un'arma leggera anche se non si ha l'Agilità o la Velocità necessaria per schivarla. Per riuscirci sarà necessario avere dei Riflessi pari o superiori alla Precisione avversaria.
    Questa abilità dura un turno intero durante il quale si potranno parare tutti gli attacchi ricevuti in tale turno, volendo si può interrompere l'azione difensiva per fare altro (es: attaccare) ma in tal caso il bonus dell'abilità viene meno; indipendentemente dal suo utilizzo, questa abilitò può essere usata una sola volta per scontro..




     
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    Bort non era molto convinto della proposta del suo maestro, ma non se la sentiva di dire di no. Tre spade contemporaneamente? Non riusciva a immaginare bene come potesse essere possibile una cosa del genere, ma non voleva contraddire il ragazzo che lo aveva aiutato così tanto fino ad allora. Jan si offrì di dare una dimostrazione pratica, visto che nonostante avesse accettato il ragazzone non era riuscito a nascondere le proprie perplessità. Lui riusciva ad arrivare a impugnarne fino a quattro, mettendosi in pose tutte strane che Bort non sarebbe riuscito a descrivere bene. Era come un giocoliere, gli venne da pensare, ma i suoi affondi riuscivano a essere comunque precisi e pericolosi. Bort dovette addirittura usare l'Esquivar no jutsu per difendersi da un paio di essi, nonostante non fosse uno sparring vero e proprio. Aumentare il numero di lame in questo modo rendeva pericoloso qualsiasi movimento.
    Per le quattro spade è ancora decisamente presto, ma per tre sei pronto. Ti insegnerò anche alcuni movimenti base e voglio vedere come te la cavi. Potrebbe volerci un bel po' per ottenere risultati.
    Lui annuì, ormai non desiderava altro che impadronirsi di quella tecnica sopraffina, per quanto assurda. Il primo passaggio era capire come impugnare questa terza spada, visto che buon senso voleva che il limite di numero di armi fosse pari al numero di mani. Bisognava dunque dotarsi di fantasia. E di cerotti, necessari per tutti i fallimenti prima di arrivare alla comprensione di come fare.
    Primo metodo alternativo: tenere la terza spada in bocca. Bort conosceva un personaggio dei cartoni che usava una tecnica del genere, ma non pensava fosse possibile farlo anche nella vita vera. Del resto le complicazioni erano molte. Il collo aveva una mobilità diversa dal polso, era difficile dare colpi di frusta altrettanto possenti e rapidi, inoltre muovere la testa voleva dire muovere gli occhi e quindi avere difficoltà di visione. E poi mordere per lungo tempo l'impugnatura non era proprio piacevole e avrebbe potuto a lungo andare portare problemi alle gengive, senza contare che si rovinava la spada. Nonostante tutti questi problemi restava comunque un'opzione viabile e dunque Bort si impegnò ad apprendere tutti i movimenti base e le modalità per utilizzare proficuamente questa posizione. Era ottima anche solo per tenere già estratta la terza spada pur senza usarla in modo particolare, aspettando il momento in cui lanciando una delle prime due una mano si sarebbe liberata. Tutto sommato ogni tanto poteva tornare utile.
    La seconda modalità era tenendo in una mano due spade, infilandone una tra indice e medio e l'altra tra medio e anulare. Era difficile avere una presa salda tenendole in questo modo, ma era proprio qui che entrava in gioco il peso minimo dei Supervibrato. In questo modo si potevano tirare fendenti doppi, per quanto meno precisi. Però forse il vantaggio migliore era quello difensivo, visto che era più semplice in questo modo parare attacchi lanciati con armi più lunghe e pesanti. Purtroppo era complicato lanciare solo una delle spade che si trovavano nella mano, ma di contro il lancio della doppia arma sembrava un'opzione interessante. Non era male come metodo di combattimento.
    Parente stretta di quella precedente era la terza opzione, che richiedeva l'uso di ben tre spade nella stessa mano. L'ultima si andava a sistemare tra anulare e mignolo, in un punto in cui era davvero difficile trasmettere forza. Gli affondi lanciati in questa maniera erano ardui da portare con precisione, ma se veniva fatto divenivano davvero tosti da contrastare in maniera normale. E avere una mano libera era un vantaggio non da poco, soprattutto ora che Bort sapeva usare i sigilli ad una mano. Ovviamente per utilizzare questo metodo bisognava porre una concentrazione notevole nella mano triplamente armata, però in qualche modo si poteva trovare una soluzione che non penalizzasse troppo l'utilizzo.
    L'ultima opzione era anche la più difficile da padroneggiare. Il ragazzone aveva faticato molto ad arrivare a quel punto della lezione, ma non aveva intenzione di mollare, voleva riuscire a replicare alcune delle evoluzioni che aveva visto fare a Jan. Tenere le spade in mezzo ad un gomito o sotto l'ascella sembrava poco funzionale, ma poteva essere utile per cogliere di sorpresa un nemico avventato. Bort non riuscì a capire come far fruttare più di così tale postura e dopo un po' il suo maestro dovette convincerlo ad arrendersi. Non era ancora ora per lui di fare giochetti di prestigio facendo saltellare su e giù le armi tra un fendente e l'altro, alla lunga riuscì a farglielo capire. Non ci riusciva ancora alla perfezione nemmeno Jan stesso, per Bort le speranze di arrivare a quel livello un giorno erano piuttosto sottili. Mai dire mai, comunque, si disse.
    Beh, nel complesso è stato un successone, dai. Allora... vediamo cosa posso insegnarti per ripagare questo mese di allenamenti...

    Supervibrato (ferro)
    Spada sottile e leggera lunga 55 cm a lama perfettamente diritta e a punta. Si tratta di un'arma estremamente pericolosa in mani esperte e precise. È versatile in quanto può essere utilizzata per tagliare, perforare e si rivela buona anche nel lancio. In genere se ne usa piú di una alla volta e il suo numero dipende dall'abilità del suo proprietario.
    [Si può utilizzare una spada aggiuntiva ogni 2 livelli di specializzazione in Armi leggere, per un totale di 6 supervibrato al livello 10]


     
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    Dopo quella importantissima missione contro il cartello della droga che dominava nel Paese del Suono, evento che tanto peso aveva avuto nella sua crescita come persona e come ninja, Bort aveva deciso che doveva puntare più in alto. Voleva fare domanda di ingresso al gruppo ANBU, sapeva che si trattava dell'organizzazione che manteneva con più efficacia l'ordine nel Villaggio, agendo sempre con enorme circospezione e segretamente. Il ragazzone conosceva poco delle caratteristiche di questa divisione speciale, ma era da molto tempo che se ne sentiva attratto, ma sapeva di non essere ancora pronto per tentare l'ingresso, motivo per cui stava allenandosi ancora più del solito. Aveva bisogno però di un aiuto specifico, non poteva farcela da solo, anche perché era uno in particolare il campo su cui doveva migliorare, a suo avviso: la furtività. Era riuscito in passato a tamponare quello che in precedenza era stato un suo punto debole, ma non era ancora abbastanza. Doveva diventare un suo punto di forza, se voleva essere all'altezza degli ANBU. L'unica a cui poteva chiedere era sua madre, per quanto lei gli avesse insegnato già tutto quello che sapeva.
    Qualche dritta sono ancora in grado di dartela, cucciolone, per quanto non tantissime. E forse muovendo qualche contatto potrei riuscire a individuare un maestro che possa guidarti ad un miglioramento netto. Però dovrai garantirgli che non lo catturerai. È un ricercato, anche se ha smesso di essere un criminale da anni ormai. Sei disposto a fare una cosa del genere?
    Bort stava sgranocchiando un bastoncino di zucchero, rimasuglio delle festività appena concluse, e la domanda lo stupì alquanto. Chiese se si trattasse soltanto di un ladro o anche di un assassino. La risposta per fortuna fu la prima, per quanto fosse stato parecchio famoso, al tempo. La sua taglia consisteva in una cifra notevole, disse la donna, senza specificare oltre. Ekaterina aggiunse che non era sicura avrebbe accettato, ma che non avrebbe avuto senso chiedere senza questa garanzia. Il ragazzone non ebbe altra scelta che accettare, aveva bisogno di un maestro del genere.
    Passarono solo alcuni giorni, poi finalmente l'incontro fu confermato e fissato. Bort si presentò come da accordi ad un tavolo di un bar in un paesino appena fuori Oto, da solo. Poco dopo arrivò un ragazzino sulla ventina, che si sedette a colpo sicuro allo stesso tavolo.
    Trasformazione?
    Lui annuì soltanto. Non voleva mostrare il suo vero aspetto, aveva un suo senso la cosa, considerò Bort. Quando gli venne chiesto se ciò era un problema lui disse di no, anche se un po' controvoglia. Non era particolarmente soddisfatto della situazione, ma non poteva fare altro che accettare. Lo sconosciuto fece quindi una piccola presentazione del piano di lavoro che aveva ideato. Un mese di lezioni intensive, di esercizi con ritmo quasi quotidiano, l'uomo sembrava aver preso davvero sul serio la questione. Bort chiese cosa volesse in cambio per questo impegno così imponente e l'altro per la prima volta abbandonò la sua maschera di impassibilità per fare un sorriso divertito.
    Devo la vita a tua madre. Offrimi un caffè di tanto in tanto e siamo pari.
    Dopo una mezz'ora erano già all'opera. Il Maestro, si fece chiamare semplicemente così, era molto pignolo sulle movenze di Bort. Gran parte degli allenamenti era improntata su questo aspetto. Dopo un po' di stretching il ragazzone doveva ripetere mille volte determinati movimenti, cercando di renderli adeguati alle pretese del suo insegnante. Rimase molto lontano da quel livello per tantissimo tempo, ma pian piano l'insistenza ebbe la meglio sulla mancanza di talento e finalmente la furtività di Bort raggiunse una qualità sopra la media.
    Un altro punto su cui l'uomo insistette molto fu la circospezione. Trovò terreno più fertile, questa volta, ma comunque riuscì a dare qualche consiglio degno di nota. L'attenzione che un ladro doveva porre durante le sue imprese era di sicuro qualitativamente diversa da quella che Bort metteva di solito in missione. Del resto lui non era stato impiegato mai in infiltrazioni e cose simili, ma se voleva anche solo essere preso in considerazione per la vita da Anbu doveva essere pronto a tali eventualità. Proprio per tale motivo le indicazioni che ricevette dal Maestro furono fondamentali.
    Costui dimostrò, in quel mesetto in cui i due lavorarono insieme, una pazienza infinita e una capacità di non farsi abbattere letteralmente da nessun ostacolo. Era l'insegnante perfetto per Bort, visto quanto poco era portato per quella materia.
    Sei andato oltre le aspettative, mie come di qualsiasi altra persona dotata di senno. Dovresti esserne fiero, immagino. Come premio vorrei provare a insegnarti una abilità molto particolare. Hai mai sentito parlare di Fili di chakra?
    Bort rispose di sì, che gli erano stati insegnati quando si era allenato intensivamente con le armi da lancio insieme a Jan. Il Maestro sorrise e aggiunse che i ladri usavano quella abilità in maniera molto diversa dai cecchini.
    Non devi legare i fili alla tua arma, devi crearli senza collegarli a niente. Ti serviranno a prendere le cose attorno a te al volo. Per comodità conviene farli più sottili e fragili rispetto a quelli dei cecchini, visto che serve che siano più agili. Forza, proviamo.
    L'uomo chiese a Bort di buttare a terra un oggetto qualsiasi, poi di allontanarsi e di cercare di raccoglierlo con un filo di chakra. Il primo tentativo fu un disastro, ma il Maestro lodò il fatto che il filo fosse già della qualità perfetta. Doveva migliorare nel gesto tecnico di lanciarlo, era troppo abituato a scagliare armi e quindi dovette allenare il suo tocco. Ripetizione dopo ripetizione, Bort iniziò a migliorare in quel specifico campo, cosa che permise di notare un altro punto da aggiustare. L'obiettivo dei fili era agganciare oggetti lontani e trascinarli a sé, quindi bisognava essere abili a eseguire semplici manovre di quel tipo. Fili di tale fattura non erano adatti a deviare le traiettorie in maniera netta, ma rendevano estremamente rapido il recupero degli oggetti. Ci volle una settimana di allenamenti quotidiani e intensivi, al pomeriggio, perché Bort raggiungesse il livello richiesto dal suo Maestro. Costui solitamente era un gran perfezionista, del resto era stato quello il segreto del suo successo professionale, ma dovette abbassare l'asticella con quel suo strambo allievo. Nonostante ciò, alla fine di quella cavalcata il ragazzone aveva raggiunto quel minimo di abilità che lui stesso si aspettava di ottenere all'inizio.
    Sei un tipo a posto, ninja. Stravagante ma a posto. Probabilmente non ci vedremo mai più, ma posso dirti che è stato un piacere lavorare con te, tutto sommato. Mi ha fatto tornare indietro ai vecchi tempi. Salutami Ekaterina e dille che non dimenticherò mai quello che ha fatto per me. Stammi bene, ninja.


    Bastoncino di zucchero x1
    Piccolo dolce speciale, in grado di risvegliare la voglia di fare di chiunque. Una volta terminato offre uno sconto di un post per un singolo allenamento finalizzato all'ottenimento di un livello di qualsiasi specializzazione. Lo sconto si ottiene solo per l'allenamento immediatamente successivo all'ingestione ed è valido solo per livelli che necessitino di più di un post di allenamento per l'ottenimento.

    Spec in Ladro Livello 6

    --Agilità e Riflessi aumentano di 2
    -- Fili di chakra: Sarà possibile lanciare e legare dei fili di chakra ad un oggetto che si intende prelevare, che può quindi essere tirato verso di sé (non si possono però eseguire manovre complesse, come evitare ostacoli lungo il cammino). Ogni filo costa 5 di chakra a turno. I fili di chakra sono invisibili ad occhio nudo (salvo per chi utilizza jutsu speciali di rilevazione del chakra). Il filo ha una lunghezza massima di 3 metri per ogni livello di specializzazione, dopodiché si rompe automaticamente.

     
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