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.CITAZIONERicordi di una guerra lontana, di un nemico abilissimo, di una battaglia decisiva. Può essere il passato il giusto sprone a muovere il tuo futuro? Riuscirai a mettere da parte le tue paure e i tuoi problemi per fare un passo successivo verso la grandezza? Unico limite il cielo!
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Come tutti i giorni da quando era tornato nel Paese del The era rimasto in stato comatoso sul divano, rigorosamente in forma felina per il semplice fatto che così era molto più comodo. Anya, come faceva ormai spesso, passava una buona parte della mattina a leggere uno dei libri che ormai divorava come caramelle. Ogni tanto accarezzava distrattamente il gatto sulla testa e in quelle occasioni Drey emetteva delle fusa così leggere da essere difficili da sentire.
Era passato così tanto tempo che quella era diventata quasi un'abitudine, ma sapeva che non poteva continuare così in eterno. Non aveva voglia di tornare di nuovo a svolgere missioni in cui rischiare la pelle, ma non voleva neanche rimanere in eterno a non fare niente. Pensò alle possibilità che aveva davanti: poteva farsi un giro per sgranchirsi almeno le zampe, rimanere lì a vegetare, andare ad allenarsi nel deserto, rimanere lì a vegetare o andare a trovare qualcuno.
Seppure l'idea di rimanere lì a vegetare fosse molto invitante si sforzò di alzarsi, si stiracchiò e scese dal divano con un piccolo salto. Anya lo guardò con la coda dell'occhio mentre oltrepassava la soglia di casa per uscire.
Dove vai?
A trovare un amico. Se hai bisogno di qualcosa dí a Plagg di chiamarmi
Nessuno di loro aveva usato il foglietto di "Ritorno alla base" che aveva creato prima di partire l'ultima volta, quindi in caso di necessità avevano modo di comunicare tempestivamente.
Uscì dalla casa ed in poco tempo fu fuori da Suna. C'era qualcuno con cui voleva parlare, ma in quel momento i suoi ricordi erano sigillati e prima di sbloccarli nuovamente aveva bisogno di essere certo che nessuno gli stesse vicino ed aveva un solo modo per assicurarsene: buttarsi in mare ed allontanarsi di un paio di chilometri dalla costa, in modo che eventuali inseguitori per stargli dietro avrebbero dovuto camminare sull'acqua rivelando la propria posizione.
Una volta raggiunta una certa distanza dalla costa Drey tornò sotto forma umana ed estrasse un rotolo apparentemente bianco dal giubbotto. Imprimendoci una piccola quantità di chakra rivelò le informazioni contenute: due date, esattamente inizio e fine del periodo che si era rimosso dai ricordi. Compose una breve serie di sigilli e concentrò il chakra nella propria testa, rimuovendo il sigillo che si era autoimposto e liberando tutti i ricordi. Impiegò qualche secondo a rielaborare nuovamente tutte le informazioni, ma una volta fatto ciò la sua destinazione gli fu chiara. L'isola su cui si trovava il Nanabi era abbastanza distante, ma correndo sul pelo dell'acqua non avrebbe impiegato troppo tempo a raggiungerla. Sempre guardandosi dall'essere seguito da qualcuno - sia sull'acqua, che sotto di essa o persino dal cielo - iniziò a correre in quella direzione.
Una volta arrivato sarebbe passato dalla porta principale, come gli avevano "suggerito" l'ultima volta. Non appena fosse riuscito a raggiungere il tempio avrebbe cercato uno degli "adepti della setta", sapeva che solitamente ce n'era sempre almeno uno lì al tempio. Forse. Non appena fosse riuscito ad individuarne uno avrebbe provato a chiedere informazioni sul Nanabi nel modo più discreto che gli era venuto in mente.
Buongiorno. Il vecchio è in casa? Vorrei scambiarci due parole.
Non era ancora andato a cercare informazioni sulla città "fondata" dalla precedente forza portante del Nanabi e non gli aveva neanche portato i barili di alcool con cui avrebbe voluto farci una gara di resistenza alcolica, per cui si sentiva un po' in difetto a presentarsi da lui. Tuttavia c'era una questione sulla quale voleva saperne di più da ormai diversi anni e forse lui avrebbe saputo aiutarlo. O forse avrebbe solo preso quella visita come un altro motivo per aggiungere il gatto alla sua lista di persone indesiderate, chissà.CITAZIONENon ho messo le tecniche usate in spoiler ed il conteggio del chakra perché sono da cell, ma considerando che anche camminando sull'acqua recupera 1 unità ogni 10 secondi direi che è comunque full chakra a fine turno. Se serve aggiungo tecniche e conti stasera.. -
.CITAZIONERiesci ad arrivare senza grossi problemi al tempio, le tue precauzioni si rivelano efficaci. Una volta arrivato in zona riesci a sentire molto bene la presenza di almeno una cinquantina di persone, ma solo una di esse ha una quantità di chakra degna di nota*. Dietro l'edificio, quando arrivi abbastanza vicino, puoi iniziare a sentire il campo in cui la percezione è negata, a circa mezzo chilometro dal luogo di culto. E una volta giunto a meno di cento metri da esso puoi scorgere che la fonte di chakra puoi grande si sta dirigendo con passo tranquillo verso di te. Si tratta di un uomo dall'aspetto parecchio anziano, pare avere almeno ottant'anni se non addirittura di più. Capelli bianchissimi e viso affilato, è alto circa un metro e mezzo, ma ha una muscolatura davvero imponente. In mano ha un'accetta, ma il sorriso cordiale sul volto rende chiaro che non ha intenzioni ostili, stava soltanto spaccando la legna quando ti ha visto in lontananza.
Tu sej l'amjco-rjvale di pjccolo Kuba, vero? Durej o qualcosa di gènere, giusto? La lettera che haj mandato è stata molto di aiuto, tj ringraziamo tanto. Io sono Nìkola. Vecchja Sami e fratello Ryan mj hanno detto molto di te. Avevj bisogno di aiuto?
L'uomo parla tutto sommato decentemente la lingua comune, senza particolari sgrammaticature, ma ha un accento marcatissimo, qualcosa che non hai mai sentito prima e di cui non riesci a riconoscere l'origine.
C'è solo una persona più vecchja di me qui e non è una persona. Lui sempre in casa, immagjno tu vuoi parlare con lui, no? Cosa devj chiedere, se posso sapere?
*attorno a 800. -
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Arrivato in prossimità del tempio avvertì una fonte di chakra notevole, quasi sicuramente uno dei "guardiani" del nanabi. Non appena fu abbastanza vicino ne ebbe conferma: si trattava di un uomo un po' basso ma decisamente piazzato e parecchio in là con gli anni, anche se non sembrava per niente intenzionato a cedere il passo al tempo. Il suo fare cordiale andava in netto contrasto con il modo in cui brandiva una accetta da legname, ma lui non sembrava farci caso. Parlava con un accento incredibilmente marcato e che Drey non aveva mai ascoltato. Era un modo di parlare strano ma perfettamente comprensibile. Glissò sull'errore di pronuncia del suo nome, dopotutto non era il problema principale nel suo modo di parlare. E poi anche Drey aveva un modo di parlare... particolare.
C'è solo una persona più vecchja di me qui e non è una persona. Lui sempre in casa, immagjno tu vuoi parlare con lui, no? Cosa devj chiedere, se posso sapere?
Niente di parrrrrticolare in realtà. Ho visto qualcosa di... Strano. Una specie di tecnica incredibile che ha dato un immiaenso potere ad una certa persona e voglio saperne di più. Purrrrtroppo questa persona è miaorta e non posso chiedere a lui, quindi ho pensato che forse il vecchio poteva saperne qualcosa dato che... Meow che è così vecchio. In realtà mi piacerebbe fare appello alla sua saggezza anche riguardo quello che è successo di recente nell'entroterra. Ho visto cose che un gatto non vorrebbe vedere neanche in una delle sue sette vite.. -
.CITAZIONEDa, abbiamo sentjto molto di questo. Fratello Kuba e fratello Ryan erano andati sul contjnente per vedere cosa era successo e dare qualche poco di aiuto. Seguimi, andiamo nel Bosco Sacro, mj pare tu abbia già vjsto la procedura, no?
Qualsiasi sia la tua risposta, l'uomo inizia a farti strada, conducendoti oltre la barriera anti-percezione. Lungo il tragitto l'uomo usa il proprio chakra per lanciare messaggi cifrati, ricevendo risposte identiche di emanazioni lontane lontane. Avanzate lentamente e mentre camminate Nikola ti chiede varie informazioni su Suna e sul deserto, di cui ha sentito parlare poche volte e verso cui prova molta curiosità. Ad un certo punto si uniscono alla comitiva prima Ryan, l'uomo tutto muscoli che avevi conosciuto durante la tua prima incursione laggiù, poi Mafuyu, una donna sulla quarantina, molto bella e dall'aspetto in forma. Costei si dimostra cordiale ma di pochissime parole, però allo stesso tempo sembra essere molto affidabile, mentre l'altro confratello si comporta nuovamente in maniera del tutto espansiva, quasi fin troppo per i tuoi standard. Alla fine dopo ancora un po' di camminata la comitiva arriva nei pressi di una radura e vedete spuntare dagli alberi la figura del Demone.
Chissà se sarà contento di vederti...
Dopo una ventina di minuti arrivate finalmente al cospetto del Nanabi, che ancora una volta ti osserva con espressione indecifrabile. Dietro di lui puoi vedere la donna che avevi incontrato l'altra volta, Sami, e un uomo sulla cinquantina che non avevi avuto modo di vedere in quella occasione.
Bentornato. Cosa ti porta qui?. -
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Non si sarebbe mai abituato al modo in cui si chiamavano "fratello" e "sorella" a vicenda così. Anche lui e Jin usavano quei nomi tra loro, ma solo tra loro, non in un gruppo di sette persone di età così distanti tra loro. Avrebbero potuto chiamarsi "zietto" o "nonnina", piuttosto.
Ho già visto come fate a comiaunicare e orientarvi lì dentro, sì. Magari un giorno me lo insegnerete, sembra interessante. Spero che i tuoi fratelli non si siano fatti miale nel continente. La situazione era davvero brutta lì.
Durante il tragitto gli vennero fatte da parte del suo Caronte molte domande riguardo Suna, domande a cui rispose senza farsi tanti problemi.
Il deserto è un posto bellissimo per rilassarsi. Niente da percepire per chilomiaetri e senza bisogno di una cupola come la vostra. Ci vado spesso per rilassarmiao o per allenarmiao.
Durante il tragitto vennero raggiunti da altri due "fratelli". Uno lo conosceva già, era il tizio non particolarmente brillante che aveva incontrato la prima volta; la donna invece non l'aveva mai vista, quindi si presentò normalmente, anche se era abbastanza sicuro di essere già stato introdotto sufficientemente da qualcun altro.
Quando finalmente avvistò la sagoma del demone avvertì una leggera scarica ai fianchi. Per un attimo gli tornò alla mente la visione del demone gigante affrontato poco tempo prima e provò un improvviso senso di nausea. Per la prima volta si ritenne fortunato che ci fosse il campo di soppressione percettiva, non sapeva quanto lo avrebbe disturbato sentire il chakra di un demone libero in quel momento.
Chissà se sarà contento di vederti...
Non saprei, spero di sì.
Rispose sorridendo nervosamente. Più andavano avanti e più si sentiva oppresso. Il che era decisamente strano dato che non era la prima volta che lo vedeva e sapeva che non gli era ostile. Non troppo almeno.
Bentornato. Cosa ti porta qui?
Una volta giunto al suo cospetto si rese conto di essersi dimenticato perché era lì. Gli ci volle qualche secondo per riuscire a mettere insieme due parole coerenti tra loro.
Ciao Nanabi.
Si chiese se le volte prima lo aveva chiamato così ed il livello di ansia salí ulteriormente. Si costrinse a farsela passare, era lui che si era presentato lì, non poteva mettersi a tentennare così.
Sono successe un po' di cose, non so quanto ti abbiano messo al corrente. Ho... bisogno di sapere delle cose e penso che potresti aiutarmi.
Si rese conto che stava agitando parecchio la coda dietro di sé, rivelando tutto il suo nervosismo. Cercò di tenerla ferma, ma l'istinto era più forte di lui.
So che siete andati a vedere cos'è successo nel continente, ma non credo sappiate tutta la storia. Si è trattato di un demone artificiale, creato non so come usando il corpo di tre bambini o qualcosa del genere. Era molto più potente di qualsiasi altra cosa avessi mai incontrato, credo che persino un vero cercoterio non sarebbe riuscito a tenergli testa, senza offesa. Non avevo mai visto niente del genere.
Fece una breve pausa per rimettere in ordine i pensieri.
Questo mi ha fatto pensare. Non pensavo fosse possibile generare una simile potenza, ma poi mi son ricordato. C'è stato un momento in cui qualcuno davanti a me ha scatenato una forza simile a quella di un demone, è successo durante la guerra che scatenarono Madayoshi e l'Hachibi. Madayoshi sembrava sconfitto, ma all'improvviso ha recuperato tutte le sue forze ed è diventato ancora più forte. Non so cosa accadde dopo perché persi i sensi, ma mi hanno detto che ha combattuto ancora a lungo prima di cadere. Non so cosa avesse fatto per ottenere una simile forza, so solo che poco prima di farlo evocò un'aquila e fece qualcosa con lei. Fu come se i loro chakra fossero entrati in risonanza, nom so come spiegarlo. Ho pensato che potesse essere qualcosa di simile a come era stato creato il mostro che abbiamo combattuto. Speravo che tu
potessi aiutarmi a capire. -
.CITAZIONEIl demone ascolta con attenzione, senza mostrare alcuna emozione apparente. I suoi guardiani invece sembrano per lo più preoccupati dalle notizie che riveli e confusi dalla tua domanda.
Capisco. Avevamo sentito varie informazioni, ma nessuna molto dettagliata. I responsabili sono stati catturati o quanto meno individuati, che tu sappia? Un progetto folle del genere deve essere stato portato avanti da un gruppo molto potente, immagino. Si sa se qualcuno dei vostri villaggi è stato coinvolto in tutto questo?
Ti fissa, cercando di carpire informazione anche da tue eventuali reticenze e dal linguaggio non corporeo.
Per quanto riguarda la tua curiosità... dalla descrizione paiono essere le Arti Eremitiche. Non so dirti molto, so che il chakra sfruttato è simile a quello di noi cercoteri, da qualche punto di vista. Nessuno al tempio ha mai appreso a usarle, da quello che so, ma ho avuto modo di conoscere alcuni utilizzatori, nel corso del tempo. Tu hai un patto di evocazione? Con quale animale?. -
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Il Nanabi voleva giustamente saperne di più su quanto era avvenuto nel continente, ma per sua sfortuna Drey gli aveva già detto tutto quello che sapeva. Aveva beccato proprio la persona meno informata dei fatti tra tutti i presenti.
Mi dispiace, non so altro. Tutto quello che so l'ho scoperto da brevi scambi di informazioni con i miei compagni e da...
Esitò un attimo. Non aveva tantissima voglia di parlarne, ma immaginava che il Nanabi avesse diritto di sapere una cosa del genere.
Sono entrato nella testa del mostro, prima che venisse sigillato. Dentro di lui c'erano tre bambine, ma non ho fatto in tempo a salvarle. Il mostro le ha... come divorate.
Abbassò lo sguardo. Il ricordo era ancora doloroso per lui. Aveva sperato fino all'ultimo di riuscire a salvarle, ma era arrivato tardi. Se solo avesse ucciso Nekko velocemente senza fermarsi a parlarci, se solo non si fosse fermato... forse ce l'avrebbe fatta. O forse no. Non l'avrebbe mai saputo.
Mi dispiace, non sono molto utile.
Sentì nuovamente su di sé il carico di tristezza e depressione che lo accompagnava da quando era tornato a Suna. Poteva essere anche uno dei ninja più forti del mondo, ma nel momento del bisogno era più inutile di uno studente d'accademia.
Quando sono arrivato nel continente sono stato trattenuto da un tizio chiamato Nekko, che all'inizio in realtà si era presentato come Komata. Diceva di appartenere ad un gruppo di qualcosa, mi dava la caccia e mi ha rallentato parecchio. A quanto pare anch'io ho un fan club come il tuo, ma i miei fan sono più... calorosi. Quel tizio aveva una grossa tigre tatuata sulla schiena e da come ho capito non doveva essere un disegno casuale, penso c'entri qualcosa con il suo gruppo. Non è che voi sapete qualcosa di questa storia, vero? Magari avete sentito parlare di qualche idiota che va in giro a dire di volermi morto. Mi piacerebbe discutere con loro a proposito.
Si guardò attorno, cercando una reazione anche da parte degli adepti del Nanabi. In realtà non ci sperava per nulla visto che vivevano su quell'isola lontani da tutto, però tentare non gli costava niente. Magari avrebbe avuto qualche informazione in più su quel "Komata" che prima o poi avrebbe dovuto uccidere.
Quando il Nanabi gli parlò delle "Arti Eremitiche" Drey inclinò leggermente la testa. Non ricordava di averne mai sentito parlare.
Ho stipulato un patto di evocazione con le aquile da almeno dieci anni. Pensi che siano coinvolte?. -
.CITAZIONECapisco. Sono dati piuttosto utili, invece. Continueremo a indagare, un evento del genere potrebbe essere solo il primo di una lunga sequela di cataclismi. E cercheremo anche informazioni sul gruppo di cui hai parlato, nel caso trovassimo qualcosa lo saprai. Oltre al tatuaggio hanno qualche segno di riconoscimento?
Dopo aver parlato in quel modo il demone chiama uno dei confratelli, tal Gareth. Si tratta del cinquantenne canuto che non avevi avuto modo di incontrare nel tuo primo viaggio lì. Questi avanza, posizionandosi a pochi metri di distanza da te. Ha un tono di voce tranquillo e un volto poco espressivo. Ha anche lui un accento straniero, per quanto del tutto diverso e molto più leggero rispetto a quello di Nikola.
Sei fortunato, giovane. Anch'io ho il patto con le aquile e conosco una persona che potrebbe dirti di più sulle Arti Eremitiche. Potrebbe anche insegnartele, forse. Tu hai avuto problemi con il tuo contratto di evocazione, l'anno scorso?. -
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Il Nanabi si rivelò incredibilmente gentile, offrendosi persino di aiutarlo, nel caso avessero avuto modo di ottenere informazioni a riguardo, a trovare il gruppo di quel Nekko. Drey sorrise sinceramente, anche se un po' gli pesava il sentirsi in debito con un cercoterio.
Vi ringrazio per l'aiuto. Purtroppo non ho notato altri segni distintivi. Il tatuaggio però non era un semplice tatuaggio, era una specie di sigillo che gli permetteva di nascondere armi ed oggetti come se il loro stesso corpo fosse un rotolo. Quel Nekko ci aveva nascosto dentro una katana ed il peluche di una tigre. Nel caso foste in grado di aiutarmi a trovarli ve ne sarei eternamente grato.
Successivamente gli venne rivelato da uno degli altri fratelli che anche lui aveva stretto il patto con le aquile e che conosceva qualcuno capace persino di insegnare quelle "Arti eremitiche" di cui Drey, fino a quel momento, conosceva a malapena l'esistenza. La domanda criptica con cui terminò il suo interlocutore lasciò il mezzo gatto molto perplesso.
Problemi? No, non mi pare. Beh, credo di stare antipatico a Dreithe perché una volta l'ho evocata per un compito noioso, ma a parte questo non mi viene in mente niente. Durante l'apocalisse nel continente ho anche evocato una fenice. Perché? È successo qualcosa di particolare alle aquile? Non mi hanno detto niente.
Drey inclinò leggermente la testa, mentre le orecchie erano dritte sul capo e la coda si rigirava assumendo la forma di un punto interrogativo. Il tipo davanti a lui era diverso dagli altri "fratelli", come quello che lo aveva scortato fin lì anche se in modo diverso. Quel gruppetto sembrava essere stato composto prendendo tutte le persone più strane esistenti al mondo. C'era da chiedersi per quale strano scherzo del destino tante persone così diverse tra loro si fossero ritrovate tutte insieme a "venerare" un dio demone cavalletta. Drey iniziò a credere che vivere lì sarebbe stato molto più divertente -nonché meno caldo- che a Suna. Magari anche ad Anya sarebbe piaciuto di più. Magari ci avrebbe fatto un pensierino più avanti.. -
.CITAZIONEIl demone annuisce quando gli dai altri dettagli su Nekko, senza aggiungere nulla. Ha intenzione di fare quanto può sulla questione, ma non ha molto chiaro quanto potesse risolvere, anche con l'aiuto dei confratelli.
Da quello che ho capito è stato un problema che ha colpito un po' di gente, ma forse non così tanti. Più o meno era fine 217, tipo tra ottobre e dicembre. Diciamo che le aquile hanno combattuto una guerra contro dei nemici o qualcosa del genere e questi erano riusciti a distruggere una parte dei patti di evocazione delle aquile. Per esempio anche il mio aveva fatto questa fine, quindi da un giorno all'altro mi sono trovato a non riuscire più a evocare niente, senza capire perché. Da quello che ho sentito la mizukage in persona ha aiutato a risolvere la questione, anche se non ho capito bene cosa fosse successo e come. In ogni caso diversi mesi fa è passato al Tempio questo mio vecchio amico che si chiama Bedwyr. Da quello che mi ha detto è passato a rifare i contratti a tutti quelli che lo avevano perso. Mi ha raccontato tutta questa storia e mi ha detto anche che era diventato da un po' un eremita. Mi ha spiegato a grandi linee cosa volesse dire, ma non è che ci abbia capito molto, però poi parlandone con Nanabi ho capito che è proprio quello che dicevi tu prima. Insomma, per riassumere, se vuoi sapere qualcosa di più su questa storia del chakra eremitico o come si chiama lui ti conviene andare a trovare questo mio vecchio amico. Siccome non ci vedevamo da una vita mi ha anche spiegato come raggiungerlo, per quanto non sia una cosa semplice. Lui viene dal paese mio, quindi devi attraversare l'Oceano, potrebbe essere un ostacolo anche quello.. -
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Drey ascoltò con interesse la storia della guerra delle Aquile. Non ne sapeva nulla fino a quel momento, né le evocazioni né la Mizukage gliene avevano fatto parola. Capì comunque di essere stato fortunato a non essere stato privato delle evocazioni, seppure temporaneamente. Se non fosse riuscito ad evocare la fenice davanti al mostro sarebbe stato molto più nei guai di quanto non fu effettivamente.
La parte successiva del racconto fu ancora più interessante: a quanto pareva il tizio che aveva aiutato a ripristinare i contratti di evocazione conosceva la tecnica usata da Madayoshi e sapeva usarla a sua volta. Quel "chakra eremitico" quindi forse non era legato strettamente alle evocazioni come aveva capito in un primo momento.
Mi piacerebbe farmi spiegare da questa persona in cosa consiste essere un "Eremita". Se potessi dirmi come raggiungerlo te ne sarei veramente grato.
L'oceano poteva effettivamente essere un problema: se il viaggio fosse stato troppo lungo non avrebbe potuto farlo a piedi e non possedeva tecniche per crearsi un riparo in alto mare. Anche dormire rimanendo a galla, per quanto funzionale, non sarebbe stato per niente sicuro. Forse avrebbe dovuto affidarsi ad un'imbarcazione.. -
.CITAZIONEL'uomo ti spiega che costui vive in un'isoletta ad alcune miglia dalla costa meridionale del Paese dei Vegetali. Dice anche che non troverai molti che vanno in quella nazione e probabilmente ancora meno che saranno disposti a navigare verso un luogo privo di attrattive come quello indicato, ma ti rivela anche un paio di posti in cui le possibilità di successo dovrebbero essere maggiori. Port City, nel Tè, è il luogo in cui si trovano molti commercianti interessati al continente Orientale; in alternativa, il porto di Komiryo, nel Paese dell'Acqua, è il punto più vicino al Dominio Barbaro, quindi è più probabile trovare qualcuno disposto a fare quella traversata.
Se non hai altre domande sia i confratelli che il Nanabi ti augurano buona fortuna e ti lasciano partire per la tua avventura. Nikola si offre di riaccompagnarti indietro, dandoti poi qualsiasi indicazione ti serva per proseguire la tua ricerca.. -
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Drey non aveva mai sentito parlare del Paese dei Vegetali ed a malapena sapeva che esisteva qualcosa oltre Kiri, quindi provò emozioni contrastanti quando scoprì quale sarebbe stata la sua prossima meta. Da un lato era estremamente curioso di scoprire un nuovo mondo, dall'altro si sentì demotivato nell'intraprendere un così lungo viaggio; il che era quasi un sentimento nuovo per lui, data la sua natura errante.
Ringraziò sentitamente il Nanabi e tutti i confratelli lì presenti per le informazioni ed accettò di buon grado l'offerta di Nikola di farsi accompagnare all'uscita. Seppure ormai conoscesse quel luogo il fatto di essere privato della percezione lo disorientava un po'.
Le opzioni a quel punto erano tre: dirigersi alla vicina Port City e cercare un passaggio, cercare una nave in partenza vicino a Kiri oppure farsela a piedi. La distanza tra il Paese dell'Acqua e le terre barbare a quanto pareva non era maggiore rispetto a quella che percorreva per raggiungere il paese del té, quindi avrebbe anche potuto farcela. Il problema era che non sapeva cosa lo aspettava una volta giunto lì e probabilmente sarebbe stato incauto arrivarci già stanco per il viaggio.
Optò quindi per la prima opzione e diresse i suoi passi verso Port City. Non tanto perché fosse la più vicina, quanto perché voleva vedere in che condizioni versava dopo l'apocalisse che l'aveva coinvolta. Non sperava veramente di riuscire a trovare un passaggio lì, ma se ci fosse riuscito avrebbe preso due piccioni con una fava.. -
.CITAZIONENel giro di alcune ore riesci a raggiungere la tua destinazione e quando lo fai ti ritrovi davanti a qualcosa di decisamente inatteso. Quella che trovi davanti a te non è una città distrutta, come l'hai lasciata soltanto qualche mese fa. Nel centro abitato ci sono cantieri ovunque, ma già una parte consistente degli edifici sono stati ricostruiti. Qua e là, soprattutto verso le zone periferiche, ci sono ancora i segni evidenti della devastazione, anche se l'enorme anello di macerie che circondava la città non è più presente. In altre zone del centro abitato la ricostruzione è proceduta così bene che sembra quasi non sia successo nulla, persino le molte buche create dalle tecniche del demone sono state riempite. Un paio di monumenti alla memoria però sono posti in punti strategici proprio per non dimenticare mai quello che è successo l'anno prima. Le persone in giro sono tutte indaffarate, nessuno sembra dare peso al tuo passaggio. Quando arrivi al porto trovi un andirivieni di marinai e merci, anche se i moli non sono tutti pieni, visto che è pomeriggio inoltrato. In quel momento ci sono solo sei navi ormeggiate, due enormi velieri e le altre di medie dimensioni, tranne un piccolo battello da pochi posti. La capitaneria di porto è poco distante, una piccola capanna in legno. Come procedi?.
Storia di un gatto e dell'aquilotto che gli insegnò a volare| Livello SPartecipanti: Drey |
