Risorgere dalle ceneri

Allenamento proibita

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Demone incendiario

    Group
    Takumi
    Posts
    18,287
    Powanza
    +422
    Location
    Torino

    Status
    Era la nostra prima cena a quattro da quando eravamo ufficialmente una coppia. Ad averci invitato era un mio vecchio amico e sua moglie, Saruwatari e Mai, nel Paese del Fiume. Avevo parlato di loro a Draig e lei si era dimostrata eccitata di conoscerli, come io ero molto tesa a presentare la mia donna a qualcun altro. Dopo tutta quella grande tempesta stavamo cercando di ritrovare una sorta di normalità. La cena insieme andò molto bene, erano persone molto simpatiche e sembrarono approvare la mia relazione con la ragazza di origini barbare. Restammo a parlare a lungo al tavolo di un localino nel Nord del Paese, finché non fu ora di chiusura. I due sposini ci ospitarono a casa loro per la notte e la mattina successiva partimmo di nuovo. Prima di andare via Saruwatari mi porse qualcosa, a sua detta una sorta di regalo di compleanno anticipato. Era un piccolo rotolo, che conteneva una sua vecchia tecnica che a sua detta poteva tornarmi utile. Lo ringraziai molto e poi ci rimettemmo in cammino. Draig era molto eccitata da quel piccolo viaggio e la vidi molto contenta, cosa che rese felice anche me. Nel mezzo del cammin di ritorno, in una piccola locanda del Paese del Fuoco, riuscii per la prima volta a leggere insieme alla rossa il contenuto del rotolo. Era un genjutsu, una tecnica illusoria molto strana. L’utilizzatore trasformava per finta il proprio corpo in una fenice di fuoco e attaccava la vittima dell’illusione, creandogli una sorta di shock. Usata contro persone molto più deboli era probabile che si sarebbe causato lo svenimento di costoro, ma considerato che io non ero molto forte forse sarebbe capitato solo contro persone che non sapevano usare nemmeno il chakra. Curiosa la motivazione proposta dal giovane takumiano: visto che avevo il Katon l’inganno sarebbe stato più efficace, disse. Io non ero molto sicura, ma per fortuna ne parlai con Draig. Lei era più contenta di quel regalo, non le sembrava così strano e anzi lo trovava utile. Sembrava molto simile all’Occhio del Sole, meno potente e meno dispendioso. Avevo usato davvero poche volte quella tecnica ma mi aveva salvato la vita almeno una di esse, quindi sapevo quanto poteva essere decisiva. Averne una versione diversa, meno devastante per la mente della vittima, poteva in effetti essere utile in determinate situazioni, per far capire a degli avversari che era il caso di abbassare la cresta e non crearmi problemi. Però, nonostante tutto questo non riuscivo ancora ad apprezzare fino in fondo i genjutsu, mi sembravano tecniche pericolose, subdole, cattive.
    Mmm, perché allora non fai le cose a modo tuo e crei una tecnica che fa proprio quello?
    La frase di Draig giunse del tutto inaspettata. Eravamo nel letto dell’alberghetto dove ci eravamo fermate, abbracciate, sul punto di addormentarci. Stavo continuando a lamentarmi, mezza addormentata, mentre lei era sempre più vicina al sonno vero e proprio. Quelle parole erano state dette a mezza voce, senza un reale pensiero dietro, le erano uscite naturali. Io però ne fui colpita, sembrava un’idea così folle ma così bella. Già mi immaginavo volare nel cielo limpido con le mie ali di fuoco, sembrava un sogno magnifico. L’adrenalina entrò in circolo in massa al solo pensiero, ridestandomi senza difficoltà. Strinsi forte a me la ragazza, le diedi un bacio sulla fronte e le dissi che era un genio. Lei rimase ferma dov’era, appoggiata dolcemente sulla mia spalla, e nonostante il buio della stanzetta di albergo fui sicura di averle visto un sorriso che dipingeva il suo bellissimo volto.
    Grazie.
    Avrei voluto trovare mille modi per ringraziarla sul serio, ma sembrava proprio sul punto di addormentarsi e non volevo tenerla sveglia più del dovuto. In effetti le bastò un’altra ventina di secondi per raggiungere il mondo dei sogni, il suo respiro regolare me lo comunicò in maniera inequivocabile. Il mio cervello invece stava andando a mille, nonostante la stanchezza non sembrava volersi spegnere, anzi era produttivo come raramente mi capitava. L’idea di creare una tecnica che mi trasformava in una fenice di fuoco era eccitante e c’erano tanti modi di provare a mettere in pratica quello spunto. Ricoprire il mio intero corpo di fiamme sembrava pericoloso, ma forse mi avrebbe protetto, in qualche modo. Però la potenza di queste sarebbe stata sufficiente e sollevarmi da terra, a dotarmi di ali veramente funzionanti? Non sapevo niente di volo, non sapevo niente di come si comportasse il fuoco in determinate situazioni e tutto sommato conoscevo molto poco anche il chakra Katon. Realizzando questo ebbi la giusta intuizione, ovvero lasciare perdere l’uso di qualcosa a cui non ero particolarmente avvezza per provare a usare qualcosa in cui stavo diventando sempre più esperta, lo Shakuton. Le fiamme di Vampa erano più calde e intense, ma anche più leggere, probabilmente erano persino più adatte al compito di farmi volare, oltre ad essere la forma di energia che sapevo usare meglio di tutte. Le intuizioni su come strutturare la tecnica arrivavano una dietro l’altra, dovevo appuntarmele da qualche parte, ma muovendomi avrei svegliato Draig. Di conseguenza, come già successo altre volte, attivai la tecnica della Scrittura Cutanea, creai un foglio e iniziai a segnarmi tutto quello che mi veniva in mente. Avevo già un abbozzo della serie di sigilli da eseguire per convogliare la grande quantità di chakra e darle una forma così specifica, dovevo solo rifinire alcuni dettagli. Anche sul consumo avevo una mezza idea di partenza, mentre non mi era chiaro quale sarebbe stata la natura finale delle fiamme. Avrebbero avuto una consistenza fisica o sarebbero rimaste loro stesse? E nel secondo caso sarebbero state pericolose per l’esterno? Non volevo creare qualcosa che distruggesse, come spesso però finivano per diventare tutte le mie tecniche, ma anche in quel caso immaginavo che avrei potuto trovare l’utilità per qualcosa del genere. Una fenice gigante che sputa fiamme o spara raggi laser dagli occhi sembrava molto bella da vedere come idea ma anche qualcosa di distruttivo e pericoloso. Mi fidavo abbastanza di me stessa, ma il fatto che stessi pian piano accedendo a tecniche sempre più forti un po’ mi preoccupava. Ne avrei parlato poi con Draig, lei sapeva sempre cosa dirmi per tranquillizzarmi, pensai. Alla fine ero rimasta un sacco di tempo a prendere appunti, tanto che la mia riserva di chakra si era dimezzata o poco più. Fu per questo che alla fine mi addormentai, era piena notte e io ero stanca come non mai.
    Sei un genio! Del tutto pazza, ma anche geniale!
    Mi risvegliai in questo modo, con i dolci strepiti della mia ragazza. Quando aprii gli occhi la vidi fissarmi con aria divertita e con un ghigno malizioso.
    Buongiorno anche a te, Draig.
    Lei era a cavalcioni su di me, quindi la prima reazione confusa fu quella di muovere un braccio per accarezzarle una delle ginocchia e quella mossa mi fece capire quello a cui lei si riferiva. La sera precedente mi ero dimenticata di spegnere la Scrittura Cutanea e in questo modo lei aveva potuto leggere i miei appunti. Sovreccitata, scese giù verso di me, fermandosi a pochi centimetri dal mio volto e accarezzandomi la fronte.
    Questa testolina è piena di idee assurde, ma riesci sempre a trasformarle in qualcosa di magnifico. Non so quanto potrò aiutarti, ma... facciamolo, Aiko!


    Primo post: ideazione della tecnica. Il genjutsu di Sarucoso a cui si è ispirata è stato riapprovato qui, la tecnica in sé è nella pagina dopo.
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Demone incendiario

    Group
    Takumi
    Posts
    18,287
    Powanza
    +422
    Location
    Torino

    Status
    Già dal giorno successivo iniziai a lavorare per trasformare in realtà il mio progetto. Per prima cosa copiai gli appunti su un supporto cartaceo, in modo da poter cancellare quanto scritto sul mio braccio. Di seguito, al primo momento libero, iniziai a provare la serie di sigilli che avevo ideato. La prima parte riprendeva quelli utilizzati per il quarto livello di vapore assassino, ma ne venivano aggiunti altri. Rispetto ai piani originali dovetti aumentarne ancora il numero, visto che dovevo manipolare una quantità enorme di chakra e dargli una forma particolarmente complicata. Dopo un'oretta di tentativi ebbi la prima bozza definitiva, che mi sembrava quasi perfetta. In realtà più avanti avrei fatto ancora qualche modifica, ma lo scheletro della sequenza era sempre quello. Se il primo passaggio rivelò meno difficoltà del previsto, il secondo invece mi fece capire appieno la durezza del progetto in cui mi ero imbarcata. Eseguivo i sigilli, facevo fluire l'energia lungo tutto il mio corpo, ma il risultato era il nulla assoluto. L'esperienza appena passata con l'apprendimento del Sensougan mi diede il coraggio di non mollare, anche se ci misi quasi un mese a giungere un qualcosa anche solo catalogabile come reale tentativo. Ero partita rilasciando ogni volta la stessa quantità di chakra necessaria all'Occhio della Guerra, ma all'ennesimo fallimento avevo intuito che ci fosse un problema con il consumo. Avevo pian piano iniziato ad aumentare il chakra che impastavo ogni volta, fino a quando non superò la metà delle mie riserve naturali. Questo complicò gli allenamenti non poco, visto che non potevo osare due tentativi di seguito. Ero costretta a lunghe pause e questo dilatava i tempi e rendeva più difficile isolare pregi e difetti dell'esecuzione da un tentativo all'altro. A differenza del periodo in cui ero stata dietro all'altra tecnica Shakuton di livello superiore non potei neanche contare sulla stesso tipo di supporto da parte di Draig, visto che lei era occupata un sacco di tempo con il lavoro, per potersi permettere la sua nuova casa. Quando riusciva tornava sempre da me, ma quel sempre era comunque molto meno di quanto avrei avuto bisogno in quel momento. Lavorando parecchio, anche a me mancava la concentrazione adeguata, per quanto prendessi appunti in maniera continua per essere sicura di non perdere i miei miglioramenti. Finché, al quarantaduesimo giorno di allenamenti, finalmente sentii qualcosa. Fu solo una sensazione estemporanea di grande calore e non ebbe ripercussioni esterne, ma fu comunque un passo in avanti notevole. Tutto quel chakra che stavo buttando a vuoto quotidianamente finalmente aveva avuto un qualche effetto. Questo mi aiutò a ritrovare la motivazione e ad andare avanti con la pratica. Avevo già superato la soglia del triplo del consumo secco dell'Occhio della Passione e capii quindi che iniziavo ad avvicinarmi a quella che sarebbe stata la spesa finale. Una marea di chakra! Questo mi fece domandare più volte se ne valesse ancora la pena, ma il pensiero di volare in giro con ali di fuoco toglieva qualsiasi dubbio dalla mia testa ogni volta. Anche Draig sembrava dello stesso avviso, quando ne parlai con lei. Era eccitata quasi quanto me e pareva sinceramente dispiaciuta di non essere al mio fianco mentre mi allenavo. Per fortuna però lei ci fu in uno dei momenti più importanti di tutta quella storia. Era un pomeriggio come altri e stavo come sempre preparandomi a eseguire il mio tentativo di giornata. Draig era seduta sotto un albero, stava leggendo fino a che non le annunciai che sarei partita. Inspirai forte e poi chiusi gli occhi, mentre partivo a fare i sigilli. Avevo fatto una piccola modifica nella serie, un aggiustamento minimo che speravo potesse cambiare un po’ il risultato. E in effetti fu così, perché a metà della serie sentii una fortissima sensazione di calore su tutto il corpo, che interpretai come segno positivo. Quando terminai tutti i sigilli impastai quella mole enorme di chakra e sentii una grossa fiammata avvolgermi. Fu una esperienza piacevole, stranamente. Continuai a sentirmi bruciare tutta per qualche istante, poi sentii come se tutto si spegnesse. Caddi in ginocchio e aprii gli occhi, esausta. Draig era poco distante da me, con occhi e bocca spalancati in un’espressione di puro stupore. Quando capì che avevo terminato prese la rincorsa e mi planò addosso, atterrandomi con un abbraccio. Mi stampò un gran bacio prima di travolgermi anche di parole.
    Hyfryd! Questa è la cosa più sexy che io abbia mai visto, non sai cosa ti farei, ora! Ce l’hai fatta, disgraziata!
    Confusa, chiesi lumi alla ragazza.
    È stato fighissimo. Prima ti hanno preso fuoco capelli e vestiti per qualche istante. Eri splendida, davvero splendida. Poi c’è stata questa mega-fiammata e qualche istante dopo c’era tutto del fuoco attorno a te che sembrava quasi un uccello. Insomma, era un po’ deforme ed è durato pochi secondi, però c’era! Ce l’hai fatta anche questa volta!
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Demone incendiario

    Group
    Takumi
    Posts
    18,287
    Powanza
    +422
    Location
    Torino

    Status
    I giorni successivi al primo successo mostrarono quanto era dura raggiungere l'obiettivo che mi ero posta. Il dispendio di chakra era tale che ogni volta che ci provavo finivo per trovarmi a terra, anche se questo problema venne pian piano un po' meno, mentre aumentavo la potenza delle mie energie. Ma soprattutto lo stress fisico a cui sottoponevo il mio corpo mi impediva di eseguire tentativi troppo ravvicinati. Dopo aver provato ad attivare una volta la tecnica non potevo riprovare fino a una settimana dopo, cosa che gonfiò in maniera notevole i tempi. Dovevo cercare di recuperare arrivando più che pronta a quel momento, cosa che per il momento comportava studiare ornitologia. Come sempre quando si trattava di leggere non mi trovavo molto a mio agio, però mi feci forza e mi aiutai prendendo libri che contenessero molte figure. Ben presto scoprii di non poter avere tutto questo ausilio da testi del genere, anche se mi aiutò ad avere un'idea migliore dell'anatomia dei volatili in generale non poteva dirmi granché visto che quello che volevo ottenere era un animale fatto interamente di fuoco. Qualche successo maggiore lo ottenni leggendo qualche libro di mitologia, in cui veniva descritto in maniera precisa l'aspetto che dovevano avere le fenici nelle antiche leggende. Miniature e bassorilievi aiutavano a farmi un'idea, ma di consigli pratici ce n'erano pochi. Come sempre mi ritrovai dunque a dover provare in prima persona, senza indicazioni teoriche, basandomi del tutto sull'esperienza personale diretta. Volta dopo volta provai a migliorare la concentrazione delle energie, in modo che l'uccello avesse dimensioni e forma estetica sempre migliori. Era difficile manipolare quantità così grandi di chakra, se ce la feci pian piano fu solo grazie all'abilità nel controllo che avevo acquisito in tutto questo tempo. E anche grazie alla grande pazienza e determinazione con cui mi approcciai a questa tecnica, ovviamente. Non mi sarei certo arresa a metà.
    Una volta data una forma decente al mio uccello fu il momento di iniziare a dargli una qualche mobilità. Prima però di iniziare a lavorare sul volo, l’obiettivo finale, bisognava riuscire a camminare, procedendo un passo alla volta sia in senso metaforico che in quello letterale. In questo modo misi a dura prova la resistenza della tecnica, nel tentativo di giungere ad una mobilità efficace. All’inizio appena cercavo di spostare anche solo un muscolo le fiamme svanivano nel nulla, poi a furia di tentativi riuscii a fare in modo che le zampe avanzassero un minimo prima che la tecnica si annullasse da sola. Al quinto tentativo arrivò il primo passo, in altre due settimane riuscii a farne tre, poi un incidente cambiò la mia prospettiva su quella tecnica.
    Mi ero ferita durante gli allenamenti, ero caduta e avevo subito una botta allo stinco destro. Nulla di serio, ma faceva un po’ male e zoppicavo leggermente. Una volta attivata il nuovo jutsu della fenice sentii sparire quel dolore, in maniera improvvisa e totale. Fu una sensazione molto piacevole, anche se durò soltanto finché la tecnica fu attiva. Riuscii a camminarci sopra e migliorai anche le prestazioni rispetto a prima. Quando però il jutsu ebbe termine mi ritrovai con una bella sorpresa. La parte era tornata dolorante, ma in maniera molto più forte e da quella zona proveniva un irritante odore di carne bruciata. Quando guardai il mio povero stinco notai che qualcosa doveva aver funzionato in maniera molto diversa dalle attese. Fu solo grazie all’aiuto dei Pigasus che riuscii a raggiungere l’ospedale più vicino e ad avvertire Draig. Lei mi avrebbe raggiunto solo un paio di ore dopo, spaventatissima. Faceva un male terribile e ci fu bisogno di alcuni sedativi per non farmi perdere i sensi, una volta ricoverata. I medici furono bravissimi e dopo circa due settimane di degenza riuscii a recuperare quasi del tutto. Rimase una sorta di cicatrice, ma dopo poco sparì anche quella e fui come nuova. Proprio in questa maniera compresi qualcosa in più sulla mia tecnica, ovvero che mi permetteva di ignorare le ferite subite fino al momento dell'attivazione, però poi le bruciava, peggiorandole. Insomma, una lama a doppio taglio, un qualcosa di non progettato e sorprendente. Io fui affascinata da questa possibilità, Draig invece rimase perplessa e impaurita da tutta quell'esperienza.
    Quanti spaventi mi fai prendere, tesoro! Stai più attenta con i tuoi esperimenti, non voglio che tu ti faccia male.


    Non l'ho messo prima, quindi la piazzo qui. La tecnica oggetto dell'allenamento è:

    Shakuton: Hinotori-Hime no Hi (Arte della Vampa: Volo della Principessa-Fenice)
    Livello: proibita
    Tipo: Hijutsu/Ninjutsu
    Tecnica che rappresenta la massima espressione del desiderio di libertà di Aiko Netsushi. L'utilizzatrice si prodiga in una lunga serie di sigilli e mentre essa è in corso lascia fluire il chakra di Vampa su tutto il suo corpo, dando alle fiamme parti progressive di esso. Vengono trasformate in lingue di fuoco prima i vestiti e i capelli, poi tutto il resto del corpo diventa una grande fiamma, dopodiché, al termine dei sigilli, una gigantesca fiammata (innocua) si diffonde nei dintorni, dando infine vita ad una fenice di fiamme alta oltre cinque metri. Questo uccello di chakra ha come nucleo l'utilizzatrice e può muoversi come essa preferisce, anche volando. La forma fenice dura fino a 3 turni e può essere usata solo una volta ogni sette giorni. Le fiamme di cui è costituito il corpo del volatile hanno Forza 200 e si comportano come ninjutsu nello scontro fra tecniche o con oggetti. Se invece le fiamme colpiscono un essere umano (i cloni non contano come esseri umani a meno che non siano KageBunshin) scaricano tutta la loro forza su di esso, ponendo termine alla tecnica in maniera immediata.
    Mentre questa tecnica è attiva l'utilizzatrice ignora qualsiasi ferita abbia subito, ma nel momento in cui la tecnica termina tutte le ferite diventeranno di un grado superiore (e sempre da ustione). Nel caso l'utilizzatrice abbia attivato questa tecnica con una ferita mortale nel momento della disattivazione morirà sul colpo istantaneamente, senza possibilità di cura.
    [Sigilli: 18]
    [Se viene superata la Forza della tecnica l'utilizzatore subirà la parte del colpo restante seguendo il regolamento normale dello scontro tra tecniche]
    [Il volo della fenice non può superare i 30 metri di altitudine]
    [Mentre è in forma fenice l'utilizzatore ha le stesse statistiche normali. Non è possibile attivare altre tecniche che potenzino statistiche mentre si è in questa forma (a meno che non siano pensate esplicitamente per essa)]
    [Si possono utilizzare solo tecniche di Vampa che non richiedono sigilli, mentre si è in questa forma]
    Consumo: 400
    Mantenimento: 200 a turno


    Edited by GIIJlio - 7/12/2018, 21:00
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Demone incendiario

    Group
    Takumi
    Posts
    18,287
    Powanza
    +422
    Location
    Torino

    Status
    Dopo l’incidente della gamba procedetti con più cautela, stando ben attenta a non attivare la tecnica se avevo anche solo un graffietto sul mio corpo. Non volevo ripetere l’esperienza e far spaventare ulteriormente la povera Draig. Il passaggio successivo nell’apprendimento era far volare la feniciona. Non fu un’impresa semplice, anche se mi feci aiutare dalle mie evocazioni per raggiungere una migliore comprensione di quel fenomeno naturale. Arrivai persino a chiedere aiuto a Napoleon, il sovrano dei Pigasus, che si mostrò riluttante in un primo momento. Lo pregai di condividere quella saggezza che gli era riconosciuta da tutti i suoi simili e probabilmente all’inizio pensò che stessi esagerando nel descrivere la mia tecnica, perché mi chiese di poterla osservare, con tono dubbioso. Lo feci e quando tornai umana mi guardò con ben altro sguardo, come se in minima parte avessi guadagnato il suo rispetto. Mi diede alcuni consigli pratici, che non avrei potuto trovare di certo sui testi di ornitologia. L’esperienza diretta di un essere che volava tutti i giorni era tutt’altra cosa rispetto ai pur lodevoli studi di noi umani; inoltre il maiale alato mi diede prova diretta della sua intelligenza, riuscendo a darmi indicazioni tarate sul tipo di ali che sembrava avere la bestia che stavo cercando di far volare. Ne fui impressionata e ringraziai mille volta, accettando più che volentieri la sua richiesta di poter osservare il tentativo successivo che avrei fatto. Una settimana dopo evocai Napoleon, per mantenere la promessa, poi aspettai un po’ di tempo per recuperare il chakra speso. Gli allenamento per potenziare la mia energia stavano tornando utilissimi, in una decina di minuti le mie riserve furono riempite totalmente, mentre tempo addietro ci avrei messo un’ora in tutto a riprendermi per bene. Nel mentre parlai un po’ con l’animale, in modo che ci conoscessimo meglio. Era enormemente fiero e sicuro di sé, un leader eccellente. Si disse soddisfatto del modo in cui mi occupavo dei Pigasus nel nostro mondo e mi ringraziò, cosa che mi fece immenso piacere. Era stato anche per questo motivo, oltre che per l’interesse verso il jutsu che gli avevo mostrato, che aveva deciso di aiutarmi.
    Il primo tentativo dopo i consigli di Napoleon mostrò sin da subito grandi miglioramenti rispetto a prima, sia dal punto di vista dell’areodinamicità della creazione, sia dal punto di vista della correttezza dei movimenti. La fenice riuscì a spiccare il volo e a fare anche qualche metro, però perse quasi subito consistenza, costringendomi ad atterrare. Era comunque da considerarsi un gran successo, da cui avrei potuto apprendere quel che mi mancava per raggiungere una piena comprensione del jutsu. I consigli di Napoleon furono poi molto utili, decisivi a voler essere precisi. E infatti la volta successiva andò molto meglio, anche se non ero ancora in grado di prendere quota più di tanto, cosa che mi riuscì meglio nel tentativo seguente. Non mi osai comunque innalzarmi ad altitudini troppo elevate, non avendo ancora il controllo perfetto della tecnica e non sapendo se ci fosse un qualche punto che non avrei potuto superare. Più avanti con i tentativi avrei scoperto che l’unico limite che avevo non era il cielo, bensì quello di trenta metri di altezza. Viste quante energie richiedeva la tecnica, però, probabilmente non mi sarei avventurata mai troppo in alto in ogni caso.
    Già al quarto tentativo, grazie anche al lavoro teorico di appunti che svolgevo durante i sette giorni di pausa forzata, potei dire dunque di essere migliorata abbastanza anche in questo campo. La tecnica era quasi pronta, però qualche mese proprio scoprii che c’era un aspetto non presente nei progetti iniziali che necessitava di sicuro più di un approfondimento. Mancava poco, nonostante gli imprevisti e le difficoltà non volevo assolutamente mollare la presa.


    Edited by GIIJlio - 8/12/2018, 01:29
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Demone incendiario

    Group
    Takumi
    Posts
    18,287
    Powanza
    +422
    Location
    Torino

    Status
    Gli allenamenti sulla tecnica della fenice subirono un brusco stop, a causa degli eventi del Paese del Tè. Anche quando tornai non riuscii a ricominciare subito, non potevo lasciare Draig da sola in un momento così delicato come quello che stava passando. Poi, pian piano che riuscivamo a normalizzarci fui in grado di riprendere a far pratica. Per quanto quella lunga e complicata estate non fosse stata la più comoda per allenarmi, cercai di mantenere un po' di regolarità. Del resto non era difficile trovare un giorno alla settimana da dedicare ad un tentativo di volo. Ormai ero diventata parecchio brava, i movimenti erano eleganti e sicuri, come mi assicurò la stessa Draig. Però poi ci fu un incidente. Durante un allenamento decisi, senza pensarci neanche troppo a dirla tutto, di andarmi a poggiare su un grosso albero, invece che atterrare al suolo come facevo sempre. Una pessima idea, da qualsiasi punto di vista la si voglia guardare. Un uccello di fuoco su uno spesso ramo di legno, come potevo pensare che le cose non andassero storte? Fui quasi fortunata che la situazione non peggiorò in un attimo, ma non fu merito mio. L'albero prese fuoco subito, ma un istante dopo queste fiamme consumarono totalmente il vegetale, un secondo c'era e quello dopo era stato ridotto in una pila di cenere fumante. Io caddi a terra, per fortuna non facendomi troppo male. Fu però uno shock e per fortuna non ci fu la mia amata ad assistere. Come era possibile che quella tecnica, così maestosa e bella, fosse così pericolosa? Da lì in poi ebbi un po' da riflettere e dopo averci ragionato intensamente decisi di voler comunque continuare nell'apprendimento. Certo, era più potente di quanto pensassi, ma rimaneva quanto di buono c'era in quel jutsu, l'eleganza e la libertà di movimento permessi da quella nuova forma erano impagabili.
    Però c'era bisogno di capire le potenzialità e i rischi offensivi della fenice. Per farlo decisi di sfruttare i Cloni del Sole, in maniera da poter comprendere meglio la questione. All'inizio provai con un clone soltanto, che usò per difendersi il Simulacro di Spine. Fu annichilito senza alcuna difficoltà e in quel momento capii che avevo sottovalutato decisamente la mia stessa tecnica. La settimana dopo provai con due copie, che attivarono entrambe la difesa non elementale. Ancora una volta non ci fu scampo per loro, le fiamme della Fenice erano troppo forti, troppo intense. Cercai di non preoccuparmi, anche se la cosa era effettivamente inquietante. Sette giorni dopo riuscii per la prima volta a fermare l'impeto dell'uccello di fuoco, ma ci vollero tre Simulacri di Spine e altrettanti cloni. Solo l'ultimo sopravvisse, anche se a stento. Una potenza formidabile, che avrei dovuto fare estrema attenzione ad usare.
    Nelle settimane successive mi occupai di padroneggiare l'ultimo aspetto della tecnica, ovvero la possibilità di attivare altre tecniche di innata mentre ero nella forma feniciosa. Visto che le mie mani si trasformavano in ali il range dei jutsu che potevo usare si limitava molto. Gli occhi della Luna andavano bene, ma dovevo stare attenta a non guardare il mio corpo di fuoco, per non accecarmi da sola. Lo Sbuffo di Vapore Assassino era di sicuro la tecnica più utile da usare in quella forma, visto che aveva un consumo tutto sommato ridotto e una gittata discreta. Nel caso avessi usato la fenice per combattere e qualcuno avesse schivato un mio assalto avrei potuto usare quel ninjutsu di innata per avere qualche chance in più di colpirlo. Oppure potevo usarlo per accecare il nemico e colpirlo in seguito. Non mi piaceva pensare agli utilizzi offensivi della tecnica della fenice, ma era comunque giusto vagliare anche alcune ipotesi, pensai. L'esecuzione andò al meglio già al secondo tentativo, spalancavo il becco della fenice e da esso usciva quel piccolo getto di fiamme. Ovviamente sputai le fiamme al cielo, per non rischiare di colpire qualcuno o qualcosa per sbaglio. L'ultima tecnica su cui potei lavorare erano gli Occhi della Passione, che riuscii a utilizzare al primo tentativo. Era più difficile trovare un modo di usare quei raggi di calore, visto il consumo più elevato, ma in casi estremi sapevo che avrei potuto fare anche in quel modo.
    Arrivata a quel punto decisi che potevo considerare completo l'apprendimento della tecnica e per ufficializzare la cosa la mostrai in tutta la sua forza ed eleganza a Draig, che dopo essersi complimentata per un bel po' assunse un tono serissimo, quasi pomposo.
    Eh, però hai fatto un errore fondamentale, sai? Una tecnica così figa non può ritrovarsi senza un nome ufficiale, c'è proprio una legge che lo proibisce. Io, Draig, dichiaro ufficialmente questo jutsu Volo della Principessa Fenice.
    Accompagnò quelle frasi con gesti strani e con una pacca affettuosa sulla testa, quasi fosse un battesimo. Io accettai, onorata di quel nome così bello, impreziosita dall'allitterazione del suono Hi. La ringraziai molto e poi andammo a festeggiare insieme. Era circa metà agosto.
    Per diversi mesi non toccai più quella tecnica, avendo molte altre cose di cui occuparmi. Fu dopo quella che chiamai "Rivoluzione di Ottobre", ovvero dopo il miglioramento nel controllo del chakra e la decisione di considerarmi una guerriera, che riprovai a usarla. Quel piccolo risparmio in più di chakra mi aveva infatti permesso di sbloccare una potenzialità non da poco: la possibilità di far usare il Calore Solido ai Cloni del Sole, cosa prima a loro impossibile. Questo mi fece venire in mente un'idea importante, cioè che non avevo ancora chiarissimo quanto fosse potente la mia forma di fenice. Se prima aborrivo l'idea di usare quella tecnica in maniera offensiva, tanto da esplorarne le potenzialità in quel campo solo in maniera superficiale, ora volevo capire alla perfezione come e quando fosse possibile usarla, quantificarne in maniera precisa la potenza. Appena ne ebbi occasione cercai un luogo in cui poter allenarmi senza dare fastidio a nessuno. Alla fine scelsi di andare su una scogliera poco conosciuta, a qualche chilometro dalla capitale del Mare, Kaiyo. Scelsi di andarci di mattina, per rendere ancora meno probabile che qualcuno mi vedesse. Creai due copie superiori, che a loro volta crearono delle sfere di Calore Solido, mentre io mi trasformai nella Principessa Fenice e mi avventai sulle due stellette dal grande valore difensivo. L'impatto con la prima tecnica lasciò la forza delle fiamme che avvolgevano il mio corpo quasi intatta, o almeno così mi appariva. Quando invece mi scontrai con la seconda sentii che la modalità uccello di fuoco si disattivava forzatamente, lasciandomi scoperta. Rotolai per qualche metro, poi mi rimisi in piedi e vidi che il Calore Solido era sparito del tutto. I cloni mi riferirono che non era sopravvissuto allo scontro tra tecniche, cosa che mi diede una conferma importante. La potenza della Principessa Fenice era il doppio di quella della mia difesa più potente. Per sillogismo era anche il doppio rispetto agli Occhi della Passione, visto che quelle altre due tecniche si pareggiavano. Qualcosa di inaudito, almeno per me.
    Sommo Anu,
    possa la Tua infinita saggezza guidare il mio effimero volo nel cielo di cui sei padrone e protettore. A Te dedico e santifico questa tecnica e prego che la Tua benevolenza possa raggiungere questa Tua serva fedele.
    Nel nome dei Sette Dei, così sia.



    Post finale. Un po' di riassunto, giusto per chiarire un paio di cose, che magari dal testo non sono evidenti. Il penultimo post era ambientato pre-evento, questo copre più o meno tutto il periodo post-evento da giugno a novembre, quindi la prima metà è ambientata nel Paese dell'Artiglio, la seconda nel Paese del Mare. Avevo scelto di postare in "Altro" un po' come soluzione provvisoria, alla fine si è rivelata la scelta giusta xD.
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Demone velatore

    Group
    Ame
    Posts
    5,715
    Powanza
    +157
    Location
    Un po' da qui e un po' da là

    Status
    (In generale ho trovato Draig un po' sottotono, sarà la gravidanza? :jack: )

    Post 1: 2
    Post 2: 3
    Post 3: 3
    Post 4: 3 (mi è piaciuta moltissimo l'idea di Napoleon)
    Post 5: 3

    Proibita ottenuta!
     
    Top
    .
5 replies since 15/4/2018, 10:58   115 views
  Share  
.
UP