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Era pomeriggio inoltrato nel Paese della Neve, Bort stava tornando a casa dopo una breve missione in quel di Yuki. L'aria era fresca, ma il sole rendeva molto più sopportabile la temperatura. Il ragazzone si era preso un tè in un locale lungo la strada, una sorta di piccola merenda, utile per fare una pausa e riprendere le energie in vista del resto del cammino. Sarebbe arrivato a casa entro la sera, quindi non aveva particolare fretta. Una volta consumata la bevanda la pagò e uscì di nuovo fuori. Non voleva però partire subito, quindi si sedette su una panchina poco distante dalla locanda, a osservare il paesaggio. Da lì poteva osservare i dintorni, sia il sentiero innevato che la natura intorno ad esso. Boschi candidi e poco distante un fiumiciattolo che riempiva il silenzio con un ronzio continuo. Un posto davvero tranquillo e piacevole per Bort, abituato alla vita di campagna. Gli piaceva stare in una città operosa e movimentata come Oto, ma ogni tanto gli mancavano i tempi lunghi e la pace che erano stati il suo pane quotidiano durante gli anni da contadino. Sarebbe rimasto ore in quel posto, a rilassarsi e a recuperare energie mentali, ma presto o tardi sapeva che avrebbe dovuto farsi forza e trovare la voglia di ripartire.
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Mi trovavo da qualche giorno a Yuki su ordine del mio kage, in ritiro per prepararmi ad una missione che mi sarebbe stata affidata da lì a poco. Nulla di particolarmente impegnativo, anzi, mi stavo divertendo veramente molto. Era davvero incredibile che nonostante la stagione invernale fosse ormai quasi finita il paesaggio fosse ancora interamente innevato, ma d'altronde se si chiamava Paese della Neve un motivo c'era. Il sole era caldo e la superficie sulla quale si stava esercitando era abbastanza compatta, perfetta per utilizzare la tecnica di spostamento che più preferivo ( Doton - Radici | scalo il chakra quando poi metto lo Specchietto <3). Inutile dire che avendo la possibilità di scivolare perfettamente sulla neve non avrebbe avuto alcun senso prendere le strade sicure e battute, ma era molto più fruttuoso e divertente usare i fuori pista, passare in mezzo ai boschi, insomma le solite cose. Ovviamente così feci, senza pentirmi della scelta e usando qualsiasi ostacolo che incontravo sulla mia strada per esercitarmi e godermi appieno quella situazione.
Era già da un po' che cavalcavo la mia tavola composta di roccia, quando vidi qualcosa di a dir poco spettacolare: davanti a me, a non più di 15 metri di distanza, c'era un alto cumulo di neve perfetto per un salto acrobatico. Nemmeno a dirlo mi diressi il più velocemente possibile verso la montagnola e mi lanciai in un salto. La sensazione di libertà che si provava in quei pochi istanti non credo che si possa in alcun modo descrivere, l'unica era provare di persona per capire il motivo per cui esiste gente al mondo che si cimenta in queste imprese. Mentre eseguivo il salto, incominciai a ripassare mentalmente la figura che dovevo compiere, giusto per aver la certezza di ricordare la sequenza e muovere il mio corpo di conseguenza.
Giro, avvitamento, giro, avvitamento, TETTOOOOOOO!!
Mi schiantai con la schiena sul tetto dell'edificio. Avevo eseguito un salto mortale e mezzo, con qualche avvitamento a dirla tutta, prima di accorgermi che sulla mia traiettoria c'era un tetto. Un dannatissimo tetto.. Come avevo fatto ad accorgermene? Era enorme. Di positivo c'era che l'avevo praticamente saltato tutto; difatti ero atterrato negli ultimi tre metri di tetto sul lato opposto rispetto a quello da cui arrivavo. Un salto di tutto rispetto perciò, almeno qualcosa di cui andare fiero. Mentre mi perdevo nuovamente nei miei pensieri il lastrone di neve e ghiaccio sulla quale ero atterrato si staccò precipitando verso terra. Inutile dire che lo seguii, un po' per la sorpresa un po' perché ancora non mi ero ripreso dalla botta presa poco prima. In men che non si dica mi ritrovai seduto per terra semi coperto dalla neve.
Uhm.. Una locanda?
Mi sa che mi fermo un po' qui..
Avevo alzato lo sguardo per osservare dove ero finito, notando dapprima l'insegna della locanda e solo in un secondo momento di essere atterrato affianco ad una panchina. Sulla panchina peraltro c'era seduto qualcuno, perciò sbiancando presi timidamente la parola rivolgendomi a lui.
Ehi tutto bene?. -
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All'improvviso qualcosa spuntò dalla collinetta a fianco di dove si era sistemato Bort. Il ragazzone capì ben poco e si ritrovò subito dopo un proiettile umano che andò a sbattere contro il tetto dell'edificio e poi atterrò nelle prossimità della panchina su cui era seduto.
Uhm.. Una locanda? Mi sa che mi fermo un po' qui..
Ehi tutto bene?
Bort lo guardò con sguardo perplesso per un istante, prima di rivolgersi a lui.
Quello dovrei dirlo io. Hai preso una gran botta, sei ancora intero?
Dopo essersi assicurato che il giovane stesse bene lo avrebbe squadrato un attimo. Sembrava avere più o meno la stessa, era abbastanza alto ma gli pareva deboluccio, anche se forse era parecchio agile.
Io sono Bort, comunque. Tu? Cosa stavi facendo di bello prima di cadere? Non ci ho capito molto ma sembrava figo.. -
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Quello dovrei dirlo io. Hai preso una gran botta, sei ancora intero?
Io sono Bort, comunque. Tu? Cosa stavi facendo di bello prima di cadere? Non ci ho capito molto ma sembrava figo.
Il ragazzo seduto pareva stare bene, di conseguenza anche io mi tranquillizzai e mi lasciai andare in largo sorriso rivolto al mio interlocutore.
Sisi, sono ancora intero.. Che dire ci sono abbastanza abituato a queste cose.. Non dico che capitino tutti i giorni,
ma beh.. Comunque sono Usui e stavo..
Rimasi qualche istante a pensare a cosa dire, perché effettivamente non avevo la benché minima idea di come spiegare il tutto. Guardai per un istante la tavola che avevo ancora attaccata ai piedi e poi mi feci coraggio.
Vediamo.. La vedi questa tavola? E' una mia tecnica.. Non per vantarmi, ma credo di essere l'unico che la conosce in tutto l'Universo Ninja.. Ad ogni modo mi permette di scivolare su qualsiasi superficie esista.. In genere la uso per andare in giro e quando trovo delle collinette o dei cumuli di neve come quelli lì, li uso come trampolino di lancio.. Poi faccio acrobazie di ogni genere cercando di atterrare in piedi possibilmente.. Tuttavia solitamente mi dimentico sempre di guardare cosa c'è dietro e quindi faccio quasi sempre questa fine ahah
Dopo aver posato nuovamente la mia attenzione sull'interlocutore notai alcune cose molto particolari. La prima è che sembrava decisamente sproporzionato rispetto alla panchina: ora o l'oggetto era formato bambini oppure lui era decisamente alto. Tralasciando la statura dell'uomo, che comunque mi impensieriva non poco, la seconda cosa che mi saltò immediatamente agli occhi fu il coprifronte legato al braccio di Bort.
Ninja eh? Io vengo da Taki, tu?
Conclusi sorridendo ed estraendo il coprifronte che come al solito tenevo in tasca, lontano da sguardi indiscreti. Se non avevo visto male Bort arriva da un paese alleato, ma era sempre bene chiedere conferma prima di ritrovarsi nei guai.. -
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Sisi, sono ancora intero.. Che dire ci sono abbastanza abituato a queste cose.. Non dico che capitino tutti i giorni,
ma beh.. Comunque sono Usui e stavo..
Vediamo.. La vedi questa tavola? E' una mia tecnica.. Non per vantarmi, ma credo di essere l'unico che la conosce in tutto l'Universo Ninja.. Ad ogni modo mi permette di scivolare su qualsiasi superficie esista.. In genere la uso per andare in giro e quando trovo delle collinette o dei cumuli di neve come quelli lì, li uso come trampolino di lancio.. Poi faccio acrobazie di ogni genere cercando di atterrare in piedi possibilmente.. Tuttavia solitamente mi dimentico sempre di guardare cosa c'è dietro e quindi faccio quasi sempre questa fine ahah
Bort non capì molto il discorso del suo interlocutore, il jutsu di cui parlava sembrava piuttosto complesso e di alto livello, anche se non capiva quale utilità ci potesse essere in missione per qualcosa del genere. Forse il suo tentare di fare acrobazie in volo era parte di una serie di allenamenti per migliorare la agilità, pensò. In ogni caso ebbe l'impressione di avere di fronte un combattente molto capace.
Ninja eh? Io vengo da Taki, tu?
Il giovane tirò fuori il proprio coprifronte dalla tasca, segno che in quel momento non era in servizio, dedusse Bort, il quale invece indicò il proprio piazzato in testa a mo' di fascetta per capelli.
Oto. Stavo tornando a casa, ma in effetti non ho molta voglia. Sono diventato chuunin da pochissimo e i primi tempi sono sempre piuttosto tosti.
In effetti il passaggio a lavori più di responsabilità non era stato semplice, ormai si stava abituando a quelle missionucole facili facili, a cui invece ora aveva dovuto dire quasi definitivamente addio. In più fare il caposquadra non gli veniva troppo naturale, o almeno così si era convinto da solo anche se i risultati dicevano il contrario.
Senti, sembri un tipo a posto, che ne dici se ci facciamo un piccolo allenamento qua in zona? Un giro di botte giusto per rendere produttiva la giornata....
Winter is leavingBort vs Usui |
