One-Slap Man | Livello D

Partecipanti: Bort Kisargi
Qm: Autogestita

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Suna
    Posts
    13,310
    Powanza
    +9,049
    Location
    Nel terzo pianeta del Sistema Solare della galassia detta Via Lattea

    Status
    CITAZIONE
    Uno strano torneo dal regolamento molto "particolare", con un premio ancora sconosciuto. Sono in pochi ad essere stati invitati a questo evento, ma qualcuno sembra essere riuscito ad intercettare l'informazione per altre vie. Cosa succederà?
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Demone incendiario

    Group
    Takumi
    Posts
    18,287
    Powanza
    +422
    Location
    Torino

    Status


    Quella sera tra la sua posta Bort trovò una busta verde brillante, qualcosa di decisamente insolito. Incuriosito, il ragazzo la aprì al volo, ignorando tutto il resto. Era un invito ad un torneo fuori mano, in un piccolo villaggio del Paese degli Uccelli. Veniva chiamato "Campionato dei Giganti", un nome stravagante e quindi sospetto agli occhi di Bort, ancora indispettito dall'esperienza con la caccia al tesoro organizzata dalla Mano Fantasma. Si parlava di un premio speciale per il vincitore, una tecnica utilizzabile solo da persone dotate di una forza sovrumana. La cosa interessava particolarmente il ragazzone, consapevole che quello era senza dubbio il suo punto migliore. Visto che questa presunta competizione si teneva distante e presto, il giovane dovette decidere in fretta. Rimase qualche minuto a riflettere, poi quando si fu convinto si precipitò all'ufficio del Kage. Chiese di poter parlare con qualcuno e per sua fortuna quel qualcuno era già a lui noto. Si trattava infatti del burocrate che lo aveva rimproverato dopo la vicenda della Mano Fantasma, motivo per cui il ragazzo non dovette spiegare di più le ragioni della sua cautela. L'uomo gli spiegò che per questioni così frivole si poteva anche essere meno specifici e formali, l'importante era non iniziare indagini complicate e rischiose senza avvertire nessuno, come aveva fatto l'ultima volta. Bort accettò la predica, anzi ringraziò per la chiarezza il suo superiore. Una volta ottenuta una settimana di permesso si diresse a casa, dove fece i bagagli in fretta. Prese proprio tutto ciò di cui avrebbe potuto aver bisogno e lo infilò nel suo fido grande zaino da viaggio. Partì la mattina seguente, quasi all'alba. Il cammino fu tranquillo, privo di particolari imprevisti. In un paio di giorni raggiunse il villaggio, un posto abbastanza piccolo con quattro case in croce poco lontane dalla via principale che divideva in due la nazione. Fu accolto da un uomo sulla quarantina, brizzolato e particolarmente basso. Bort ne fu parecchio stupito, perché mai un uomo di quella statura avrebbe dovuto indire un torneo esclusivamente rivolto a lungaccioni? Costui, al secolo Anton Kamizurui, rispose che lo faceva per onorare la memoria di un suo caro amico, alto come non mai e gentilissimo. Lo aveva aiutato innumerevoli volte, durante la sua vita, e aveva lasciato proprio a lui la sua eredità maggiore. Nel primo anniversario della morte di questo amico aveva organizzato quel torneo, in maniera che la conoscenza di quanto inventato non fosse persa, ma si diffondesse ai più meritevoli. Contava di ripetere la cosa ogni lasso di tempo regolare, ma non sapeva ancora bene come regolarsi, disse. Dopo aver spiegato i dettagli relativi ai suoi motivi, l'uomo condusse Bort ad una camera d'albergo, dove avrebbe pernottato per tutto il tempo della competizione. Una stanza semplice, un po' piccola ma ben arredata e soprattutto a spese dell'organizzatore dell'evento, il proprietario della locanda in questione. Lì aspettò che arrivasse il giorno successivo, quello in cui avrebbe conosciuto i suoi avversari e la natura della prova, che per il momento gli era ancora ignota. Era molto curioso, si chiedeva cosa avesse potuto ideare un omino per misurare la forza di bestioni come lui e si chiedeva con che tipo di persone avrebbe dovuto confrontarsi.


    Edited by GIIJlio - 27/3/2018, 12:21
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Demone incendiario

    Group
    Takumi
    Posts
    18,287
    Powanza
    +422
    Location
    Torino

    Status


    I suoi contendenti erano tutti giganteschi, una decina di uomini con età e fisici ben diversi. C'era un uomo di mezza età con una pancia gigantesca, sferica, e con uno sguardo annoiato. Il più giovane di tutti sembrava non essere neanche maggiorenne ed era magro come un chiodo, Bort lo considerava il rivale meno pericoloso, a occhio. C'era un signore che sembrava avere una sessantina d'anni, ma un fisico allenato e in forma. C'erano una persona vestita chiaramente da boscaiolo e un altro che era venuto in giacca e cravatta, anche se il suo sguardo ribolliva di voglia di combattere. Di ninja ce n'erano due, oltre a Bort. Un trentenne di Konoha, più uovo che uomo, e un cinquantenne con il viso pieno di cicatrici ma piuttosto magro, che veniva da Taki. Le presentazioni erano state brevissime, Bort non aveva avuto modo di parlare con loro, di conoscere la loro storia. Quello sarebbe stato rimandato a dopo.
    Bene, ora che siamo tutti qui possiamo iniziare. Il torneo è a punti, si svolgeranno diverse prove e vincerà chi riuscirà a ottenere i migliori risultati combinati. È possibile usare il chakra o oggetti personali, ma solo in alcune prove. Vi verrà spiegato caso per caso, tranquilli. Avete domande?
    Nessuno aveva dubbi particolari, quindi si passò subito alla spiegazione della prima competizione. Anton portò tutti i partecipanti in un piccolo edificio, che fungeva da palestra. C’erano un altro paio di uomini lì, i proprietari dello stabile, che era abbastanza conosciuto in quella zona in quanto unico nel suo genere. Erano già stati preparati dei bilancieri dall’aspetto molto pesante, che preoccuparono abbastanza Bort. Non aveva mai fatto quel tipo di esercizio e si chiedeva se sarebbe riuscito a rendere bene lo stesso. L’organizzatore richiese che tutti facessero qualche minuto di riscaldamento, poi stabilì una turnazione estraendo a caso e alla fine diede inizio alle danze. Il ragazzo di Oto era il terzo e i primi due si erano fermati poco oltre i cento chili. Lui iniziò ad andare in difficoltà sui centotrenta e quindi decise di attivare una delle sue tecniche preferite, “Ho i pugni nelle mani”. Grazie all’uso di questo taijutsu il suo risultato finale fu di centosettanta chili. Tra le persone che provarono dopo di lui solo due lo superarono, il grassone di Konoha, di nome Choro Akimichi, che superò largamente i duecento chili e l’uomo in giacca e cravatta, al secolo Jan Yanagisawa, che invece sorpassò il punteggio dell’otiano di appena qualche chilo. Il ragazzone si ritenne soddisfatto di quel terzo posto, non era niente male tutto sommato. Il primo classificato ottenne così dodici punti, il secondo nove e da lì in poi ogni posizione a scendere prendeva due punti in meno. Gli ultimi due rimanevano invece a secco. Bort si ritrovò con sette punti dopo la prima prova e si chiese se questo gli sarebbe bastato nel lungo periodo a classificarsi bene.
    Dopo una mezz’ora di pausa, fondamentale per recuperare le energie, fu dato il via al secondo torneo. Si trattava di spingere un enorme blocco di ferro, del peso complessivo di cinquanta chili, avanti e indietro lungo tutta la palestra. Il percorso era lungo quindi una quarantina di metri. L’ordine questa volta fu stabilito dal risultato della prova precedente, quindi Bort partì come terzultimo. Gli altri fecero tempi discreti, tanto che il ragazzone immaginava che questi fossero troppo buoni per lui, che si riteneva ancora lentissimo. In realtà gli allenamenti a cui si era sottoposto in maniera costante nell’ultimo periodo avevano ridotto di molto questo suo punto debole, rendendolo abbastanza nella media per un ninja del suo livello. Di conseguenza era messo molto meglio rispetto ai civili e questo si riflesse in maniera evidente sul risultato. Lui spinse con tutto sé stesso, grazie anche al suo fedele taijutsu. Non perse tempo nel cambio di direzione del blocco e spinse come un forsennato anche al ritorno. Concluse la prova in poco più di venti secondi, una marea di tempo in meno rispetto ai suoi concorrenti. I due giganti che vennero dopo di lui fecero performance non all’altezza, in particolare il konohano, che finì ultimo con distacco enorme. In questo modo Bort si ritrovò primo dopo due le due prime prove, cosa che lo lasciò stupito. Poteva davvero vincere!

    separatore



    I parametri che ho usato sono quelli di Bort a livello 6, quindi 35 di Forza e 22 di Velocità. Il tai usato è quello qua sotto:

    Ho i pugni nelle mani
    Tipo: Taijutsu
    Livello C
    Semplice potenziamento muscolare, che dona una forza maggiore nelle braccia. Contrariamente a quanto può far pensare il nome, questa tecnica non è solo utile per scagliare pugni, ma per qualsiasi cosa coinvolga gli arti superiori (sollevare o scagliare oggetti, per esempio).
    [+15 di forza a braccia e mani per tutta la durata della tecnica]
    [La tecnica può essere tenuta attiva per un massimo di 3 turni consecutivi]
    [Sigilli: 0]
    Consumo: 30
    Mantenimento: 15 a turno





    Edited by GIIJlio - 27/3/2018, 12:28
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Demone incendiario

    Group
    Takumi
    Posts
    18,287
    Powanza
    +422
    Location
    Torino

    Status


    Per le prove successive i partecipanti doverono uscire nel cortile, dove vennero preparate in fretta e furia delle attrezzature molto particolari. C'erano due grossi pilastri in pietra, pesanti da morire, lunghi almeno due metri. Erano poggiati a terra e da uno dei due lati erano collegati al suolo con un meccanismo semplice ma particolare, che lasciava abbastanza gioco alla struttura da permetterle movimenti a pendolo. Attorno a essi era legata una catena in ferro rinforzato, fissata in maniera precisissima. L'organizzatore del torneo spiegò con cura il procedimento di quella prova: il contendente doveva porsi in mezzo alle due colonne e, facendo leva sulle catene, tirare su le colonne, resistendo il maggior tempo possibile con esse sollevate. L'uomo non lo disse, ma le colonne erano state calibrate in maniera precisa per essere sollevabili da tutti i concorrenti con discreta fatica, in modo che divenisse una prova di resistenza oltre che di forza. Proprio per questo motivo il peso totale delle colonne era stato calcolato solo dopo la fine della prima prova, regolato in maniera studiata da Anton considerando anche l'uso di una leva e l'angolo su cui era posizionata questa. Nulla di impossibile per un uomo molto esperto in fisica come lui, ma che rappresentava bene la cura maniacale con cui aveva organizzato questa manifestazione. Di riflesso tutto ciò simboleggiava alla perfezione l'affetto che provava per il suo defunto amico, era più che evidente.
    Dopo la spiegazione fu dato qualche minuto ai partecipanti per osservare da vicino le colonne, poi fu dato il via. L'ordine fu di nuovo inverso a quello della classifica, quindi Bort dovette aspettare tutti gli altri. I tempi tenuti dai suoi avversari erano molto buoni, in particolari quelli del panzone konohano. Finché non c'era da muoversi lui era su di un livello superiore rispetto agli altri, pensarono tutti i presenti. L'otiano ebbe quindi il vantaggio di poter osservare come i suoi avversari affrontavano la prova, studiare gli approcci più efficaci e ragionare sulla gestione delle energie. Decise di partire senza tecniche attive e di utilizzare il solito Taijutsu di potenziamento solo nel momento in cui sentiva affiorare i segnali di stanchezza. Questo gli permise di revitalizzare il proprio corpo e di spingersi più in là. In questo modo arrivò secondo, dietro proprio al ninja della Foglia. Grazie a questo risultato poté mantenere la testa della classifica generale, anche se dietro di lui questa si era molto compattata. Pochi punti separavano i vari contendenti e a parte gli ultimissimi nessuno era ancora escluso dalla corsa alla vittoria finale.
    Dopo una breve pausa fu il momento della prova successiva. L’attrezzatura richiesta era piuttosto semplice, una grande cassa che pareva pesantissima e una imbracatura molto resistente. Il compito dei partecipanti era trascinare la cassa per venti metri, impiegandoci ovviamente il minore tempo possibile. In apparenza questa prova sembrava molto simile alla seconda, ma nascondeva un’insidia notevole per Bort. Lo sforzo maggiore era compiuto dalla parte inferiore del corpo, oltre che dal busto. Il ruolo delle braccia era estremamente ridotto, caso abbastanza unico in tutta la competizione. Fu proprio per questo motivo che il ragazzone non riuscì a far fruttare la sua tecnica preferita e dovette accontentarsi di un mediocre quinto posto. Primo e secondo classificato furono il ninja di Taki, tale Miki Uehara, e l’uomo in giacca e cravatta. Bort precipitò quindi al terzo posto nella graduatoria generale, superato proprio da questi due. Il giovane di Oto sentì la vittoria sfuggirgli dalle mani, a sole due prove dal termine della competizione, ma questo non lo scoraggiò più di tanto, anzi gli diede nuova determinazione a fare del suo meglio. Alla fine il premio non gli era mai interessato più di tanto, come quasi sempre in situazioni come queste. Per lui partecipare era davvero più importante di vincere, si divertiva come un bambino a dare il massimo ma era convinto che una competitività maniacale avrebbe tolto sapore allo sforzo, quindi si preoccupava in maniera molto limitata del risultato finale. Bort era sempre stato così e a maggior ragione si sentiva in tale maniera durante un torneo come quello, vista l’atmosfera bonaria e amichevole che dominava incontrastata.




    Edited by GIIJlio - 27/3/2018, 12:34
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Demone incendiario

    Group
    Takumi
    Posts
    18,287
    Powanza
    +422
    Location
    Torino

    Status


    Cinque punti separavano Bort dalla vetta quando ormai mancavano solo due prove alla fine del torneo. Dopo la consueta piccola pausa tutti i concorrenti si diressero attorno al punto in cui si sarebbe svolta la penultima competizione, che Anton chiamò "le dita". Si trattava di far andare avanti e indietro una grande colonna, dal peso molto consistente, che era legata tramite un meccanismo al terreno, il quale lasciava un po' di gioco sufficiente a muoverla unidimensionalmente. I primi concorrenti a cimentarsi furono quelli già eliminati dalla corsa al titolo, ma non per questo si risparmiarono, anzi. Bort era davvero contento di vedere tutto quel sano agonismo e si compiacque nel notare che tutti stavano dando del loro meglio. Il punteggio della prova si calcolava con il numero di movimenti che si riusciva a far fare alla colonna in un minuto di tempo. Quando toccò all'uomo ovoidale di Konoha lui ottenne un pessimo risultato, come sempre quando c'era da sfruttare la propria mobilità, quindi anche lui fu matematicamente fuori dai giochi. Arrivò quindi il turno di Bort, che decise di giocarsi il tutto per tutto. Oltre a "Ho i pugni nelle mani", attivò anche la "Corsa del Vento", quella tecnica tanto utile che gli era stata insegnata poco tempo prima. In questo modo aumentò la rapidità e la fluidità dei suoi movimenti in maniera consistente. Questo gli permise di mettere da parte un bottino enorme nella prima parte della prova, anche se a metà del tempo si disattivò il suo taijutsu mentre per i dieci secondi finali dovette fare a meno anche della tecnica Fuuton. La fatica accumulata contribuì a rendere gli ultimi momenti un mezzo disastro, ma ormai aveva messo a segno talmente tante ripetizioni da aver raddoppiato il record precedente. Al termine del minuto concesso Bort si lasciò sfuggire un ruggito di soddisfazione, che fece scoppiare a ridere l'organizzatore e che parve motivare ancor di più Miki. Però prima che a questi toccava a Jan, l'uomo in giacca e cravatta, che però sembrava ormai al suo limite. E infatti non riuscì ad andare bene come in precedenza e finì alle spalle di due o tre persone, oltre al genin di Oto. Questo rendeva quasi certa anche la sua esclusione dalla lotta al titolo, per quanto ci fosse ancora qualche margine matematico. Alla fine toccò quindi al ninja della Cascata, che fece una performance rimarcabile. I gesti tecnici erano ben portati, potenti ed eleganti come aveva sempre dimostrato di essere, però la velocità di esecuzione era leggermente minore rispetto a quella di Bort e questo alla fine si concretizzò con un numero di ripetizioni inferiore, anche se solo di tre. Questo determinò una situazione di classifica abbastanza complicata, con il ninja di Taki primo con due punti di vantaggio su Bort e sei sull'uomo in giacca e cravatta. Tutto poteva essere ancora ribaltato dall'ultima prova.
    La mezz'ora di pausa che ne seguì non bastò al ragazzone per riprendersi tutto il chakra speso, cosa che lo preoccupò abbastanza. La gara successiva era improntata abbastanza sulla resistenza, quindi avrebbe dovuto gestire bene le sue risorse. Si trattava delle "Sfere di Atlante", una competizione che prendeva spunto da un'antica leggenda. I concorrenti dovevano sollevare cinque sfere di pietra, di grandezza e peso diversi, e poggiarle su piedistalli dello stesso materiale. Vinceva chi riusciva a spostare tutte le sfere nel minor tempo possibile. Non sembrava per niente facile, quegli oggetti parevano davvero poderosi e i piedistalli parecchio alti, inoltre la differenza di forma privava i partecipanti di qualsiasi punto di riferimento su cui basarsi nel corso della prova. Bort prestò quindi un'attenzione quasi maniacale all'osservazione delle performance degli altri, per cercare di carpire anche la minima informazione che gli potesse portare vantaggio. I successi e fallimenti dei suoi predecessori gli diedero alcuni dati e in particolare ne ottenne dall'uomo in giacca e cravatta. Costui infatti fece una prestazione magnifica, stracciò i tempi degli altri concorrenti e mise una certa pressione a Bort. L'altro si era candidato seriamente per il primo posto della singola disciplina e così facendo rischiava di superarlo anche in classifica generale, se non fosse riuscito ad arrivare almeno secondo. Dovette dare il massimo e restare concentrato ogni singolo istante della sua prova. Non perse neanche un secondo, non abusò delle sue energie ma tenne il chakra in serbo per gli ultimi venti secondi di prova, quando più era necessario. Gli ultimi massi erano più pesanti, per non rallentare troppo doveva usare Ho i pugni nelle mani proprio in quel punto. Con immensa fatica arrivò alla fine, con il fiatone si girò a guardare Anton, per ricevere la notizia sul suo tempo. Era momentaneamente secondo, aveva staccato di parecchio quelli dietro di lui ma era comunque finito dietro all'uomo in giacca e cravatta in maniera netta. Adesso il pallino del gioco passava nelle mani di Miki, la cui prova avrebbe deciso la classifica finale. Tutto era ancora incerto fino all'ultimo, dal punto di vista dello spettacolo questo era un successo. Peccato che il pubblico fosse pochissimo, pensò Bort. Al fischio di Anton il ninja di Taki partì come una macchina. Movimenti ben articolati e di una certa eleganza, ma a lungo andare sempre meno scattanti. Anche lui aveva speso tante energie, anche lui era al limite. Riuscì a fare un buon risultato, ma era finito dietro Bort, era terzo. Il ragazzone alzò le mani in segno di giubilo, anche se sapeva di non aver ancora vinto. Lui e Miki erano finiti a pari punti, con Jan terzo di un punto soltanto. In mezzo a versi di stupore e gioia, Anton si fece strada tra i partecipanti e annunciò che si sarebbe tenuto a breve lo spareggio, una gara di braccio di ferro. Un ottimo modo di stabilire il vincitore, in effetti, concordarono tutti. La trepidazione era palpabile, ma qualcosa all'improvviso ruppe la tensione della competizione. Un rumore secco, di vetri infranti, fu udito da tutti i presenti, che si girarono verso un edificio lì vicino. Un uomo sulla trentina si trovava sull'uscio di una porta, aveva le mani stracolme di oggetti un po' casuali, arraffati in fretta e furia poco prima. Si era mosso furtivamente con successo fino ad allora, approfittando del torneo per derubare un paio di case, però alla fine aveva preteso troppo da sé stesso e aveva fatto cadere un po' delle cianfrusaglie che aveva preso. Una volta che l'attenzione di tutti quanti fu diretta verso di lui, costui si spaventò e iniziò a fuggire di gran carriera, lasciando lì tutto ciò che aveva in mano e tenendo solo una parte limitata della refurtiva, un grande zaino. Il più reattivo fra i partecipanti alla gara fu il ninja di Taki, che iniziò l'inseguimento invitando tutti gli altri a fare la loro parte.
    Chi se la sente mi segua. Dobbiamo tallonarlo sin da subito, si tradirà da solo!


    Corsa del vento
    Tipo:ninjutsu
    Livello:B
    Descrizione:immettendo una quantità accentuata di Chakra Fuuton, l'utilizzatore della tecnica aumenta la velocità e l'agilità di +10 ciascuno
    Consumo:40
    Mantenimento:20
    Durata massima: 5 turni
    Sigilli: 5




    Edited by GIIJlio - 27/3/2018, 12:44
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Demone incendiario

    Group
    Takumi
    Posts
    18,287
    Powanza
    +422
    Location
    Torino

    Status

    Fu solo Bort ad andare insieme al takiano, gli altri erano troppo stanchi per poterci provare. La situazione non era delle migliori, ma per fortuna l'inseguimento vero e proprio durò molto poco, il criminale perdeva terreno in maniera vistosissima. Dopo soli duecento metri il ladro iniziò a rallentare e alla fine decise di ingaggiare battaglia con i due giganti. Era convinto che le sue più che scarse conoscenze nell'uso di tecniche ninja bastassero a ferire a sufficienza i due, in modo da garantirgli una ritirata più agevole. Appena fu a poco meno di una decina di metri completò gli ultimi sigilli necessari e sparò uno Zukokku. La tecnica in sé poteva anche essere mediamente pericolosa, ma questo ninjutsu era di una lentezza tale che per i due non sarebbe stato impossibile schivare, nonostante la poca distanza.
    Ci penso io.
    Bort avvertì il suo compagno di squadra improvvisato, prima di erigere un Muro d'Acqua che bloccò del tutto le fiamme nemiche. I due giganti poterono così sfruttare il vapore e avventarsi da due lati sul ladro. Bort era talmente stanco che i suoi movimenti erano peggiori rispetto al solito, quindi si occupò di fare da esca. Miki capì il tacito accordo e seguì il giovane genin, attendendo il mariuolo al varco e colpendo dopo che egli si era sbilanciato per evitare l'attacco dell'otiano. Un bel pugno potenziato da un taijutsu semplice semplice e la tibia del ladro si ruppe in maniera netta e di sicuro dolorosa. Lo svenimento fu una naturale conseguenza del colpo e, anche se pareva inutile, Bort decise di ammanettare il colpevole. Lo riportarono poi al villaggio, insieme alla refurtiva. L'uomo riprese i sensi poco dopo che furono arrivati e iniziò un breve interrogatorio, mentre l'uomo ovoidale di Konoha aveva inviato una sua evocazione a contattare le autorità. Il ladro non fece grandi resistenze, anzi vuotò il sacco subito. Si chiamava Damu e veniva dal Paese del Fumo. Un suo amico aveva ricevuto l'invito ma non era per niente interessato al torneo, quindi gli aveva passato tutte le informazioni, al che l'uomo aveva deciso di verificare di persona quale fosse il "premio speciale" ideato dall'organizzatore. Si aspettava qualcosa di grandioso, che risolvesse tutti i suoi problemi economici. Cercò di fare pietà ai partecipanti e supplicò di essere liberato, ma nessuno parve particolarmente ben disposto verso costui, forse perché aveva tutta l'aria di essere un criminale incallito. Le forze dell'ordine arrivarono nel giro di un paio di ore, prelevando Damu, non prima di aver verificato i fatti con un certo lassismo. Evidentemente non avevano molta voglia di fare il loro lavoro, cosa che lasciò una cattivissima impressione a Bort, che si chiese se nei paesi privi di un sistema di ninja le cose fossero sempre così.
    Bene. Possiamo riprendere la gara?
    Miki fu il primo a chiedere quello che tutti volevano sapere. Anton radunò quindi tutti quanti al centro della piazza e fece portare da uno dei suoi collaboratori un grande e massiccio tavolo, insieme a due piccole sedie. I due contendenti si sedettero e poi presero fiato per un po', studiandosi a vicenda. Durante l'attesa di prima avevano recuperato chakra, quindi potevano darsi a quell'ultimo atto senza preoccupazioni né indugi. Unirono le mani destre e quando fu dato loro il via iniziarono a spingere. Bort aveva attivato di nuovo il solito taijutsu, potenziando la forza delle sue braccia. La battaglia che ne seguì fu molto combattuta. Il ragazzo di Oto pareva in leggero vantaggio, riusciva a portare indietro il suo avversario pian piano, ma questo movimento era molto lento. Dopo poco capì che se non riusciva a dare una svolta alla cosa avrebbe potuto trovarsi terribilmente nelle curve, visto che aveva solo trenta secondi in cui poteva tenere attivo Ho i pugni nelle mani. Cercò di forzare le cose, spremendo ogni goccia di energia fisica presente nel suo corpo, ma non riusciva ad accelerare e arrivò alla fine del tempo a sua disposizione che ancora mancavano alcuni centimetri dal bordo del tavolo. Da quel momento in poi le sue prestazioni calarono in maniera evidente e il takiano iniziò a recuperare a gran velocità, spingendolo indietro. In poco tempo la situazione fu ribaltata del tutto e nel giro di altro mezzo minuto era proprio il neo-genin ad essere con la mano sul tavolo. Miki si alzò, esultando con un mezzo urlo di soddisfazione. Bort sbuffò, scosse la testa, poi ritrovò il sorriso e si rimise in piedi per congratularsi con il suo rivale.
    Complimenti, mi hai distrutto.
    Sei uno tosto, un giorno ti darò la rivincita.
    I due si salutarono con un gesto amichevole, poi vennero sommersi dagli altri concorrenti che li festeggiarono. Dopo un po' arrivò Anton, con lo zaino che era stato recuperato dalla refurtiva. Era lì che erano conservati i premi ed era infatti quello che era stato puntato in maniera prioritaria dal ladro. Probabilmente se si fosse accontentato solo di quello l'avrebbe fatta franca, pensò Bort, ma tenne per se questa considerazione. L'organizzatore invitò a quel punto tutti i presenti a muoversi nella palestra lì vicino, dove nel mentre avevano preparato un piccolo rinfresco. I partecipanti mangiarono tutti con estremo piacere, facendo sparire tutto quello che era presente nel tavolo. Al termine dell'abbuffata ci fu anche una minima premiazione, in cui fu consegnato un piccolo trofeo e un rotolo al takiano. Bort ottenne anche lui un piccolo rotolo, al cui interno c'era il suo premio. Rimasero tutti lì quella sera a fare festa allegramente nella locanda più vicina al villaggio, che fu ben contenta di avere una marea di nuovi clienti ben disposti a pagare. L'otiano si tenne alla larga dall'alcool, conoscendosi ormai per bene, ma si godette la compagnia di quelle persone, conoscendole pian piano un po' meglio. Erano tutti effettivamente simpatici e legò in particolare con Miki, che arrivò a considerare una sorta di rivale, nonostante la differenza di età. Dopo la notte di bagordi tutti ripartirono felici e contenti dell'esperienza. Bort ebbe modo di parlare un po' con l'organizzatore, proponendogli di fare le cose più in grande la volta successiva, magari con qualche finanziatore e con più pubblico. A suo avviso la cosa avrebbe potuto avere successo. Durante il viaggio di ritorno poi iniziò a spulciare il rotolo che aveva vinto, sembrava una strana abilità molto interessante. "Ceffone no jutsu", così veniva chiamata, non senza una certa ironia. Il ragazzone si ripromise di impararla appena tornato a casa, non vedeva l'ora di aggiungere anche quella freccia al suo arco.
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Suna
    Posts
    13,310
    Powanza
    +9,049
    Location
    Nel terzo pianeta del Sistema Solare della galassia detta Via Lattea

    Status
    Quest conclusa
    E con successo aggiungo, abilità ottenuta
    Edit: e ti pigli pure 9 exp

    Edited by CyberWarrior - 27/3/2018, 18:50
     
    Top
    .
6 replies since 20/12/2017, 13:04   108 views
  Share  
.
UP