Esame Genin per Bort Kurasagi

Subito dopo avere appreso come creare grimaldelli di chakra, Bort andò a notificare la sua richiesta per l'esame di passaggio al grado genin. Gli fu detto che sarebbe stato contattato a breve, cosa che in effetti fu, visto che la mattina seguente gli fu consegnata una missiva a riguardo. Il messaggero era terribilmente insolito agli occhi del ragazzo, che non aveva mai visto un'evocazione. Si chiese se l'animale facesse parte delle forze armate del villaggio, sarebbe stato un colpo di scena interessante. Una donnola parlante, proprio il tipo di collega che si sarebbe aspettato una volta diventato ninja.
La ringrazio.
Un lieve inchino rispettoso si era accompagnato a quelle parole. Si mise dunque a leggere il contenuto della lettera. Un po' gli dispiacque dover aspettare ancora tre giorni, ma questo gli dava tempo di allenarsi ancora con le sue armi, nelle tecniche che aveva già appreso e sui movimenti furtivi con sua madre. Il ragazzo aveva preso molto sul serio quell'impegno e aveva anche un po' di timore di fallire, motivo per cui diede il massimo per arrivare più che pronto.
La mattina designata il meteo aveva deciso di essere più clemente rispetto ai giorni precedenti, soprattutto dal punto di vista della temperatura. Questo permise a Bort di vestirsi in maniera più leggera, naturalmente secondo i suoi standard un po' distorti. Un paio di pantaloni di tela e un bel maglione di cotone, abbastanza pesanti da non fargli soffrire il freddo ma non troppo, in modo che non gli impedissero i movimenti. Fece un'ultima cernita del suo equipaggiamento, sistemando kunai e bo-shuriken nelle tasche dei pantaloni e il suo caro vecchio coltello in una fondina legata alla cintura. L'ascia invece la lasciò a casa, temendo di fare una cattiva impressione. A questo punto uscì di casa e si mise in moto. Seguì le indicazioni fornitegli dai suoi genitori naturali, trovando quasi subito la strada giusta. Arrivò con un notevole anticipo e aspettò qualche minuto per non eccedere in quel senso. Poi, alle nove meno venti, entrò per la prima volta in vita sua nell'Accademia di Oto. Ci mise un po' di tempo a trovare il campo di allenamento 5, ma alla fine grazie all'aiuto di un bidello dall'accento bizzarro riuscì ad arrivare. Era ancora un briciolo in anticipo, ma si fece comunque avanti. Nella sua testa c'erano mille pensieri, come ovvio che fosse in un momento così importante. In fondo aveva lasciato la sua vecchia vita, i campi di suo padre, per inseguire questo sogno. Il fallimento non era un'opzione.
Il campo era una sorta di arena spoglia, parecchio ampia. Al centro si trovava una ragazza dai capelli rossi, molto carina agli occhi di Bort, tutta intenta a mangiare qualcosa. Lui la trovò stranamente piccola, anche se effettivamente in confronto a lui chiunque sarebbe risultato piccolo. Probabilmente era rapida come una lepre e sfuggente come una anguilla, immaginò il Kisaragi, del resto quelle erano le abilità tipiche di un ninja. Non certo la pura forza fisica, che invece era la sua unica arma, oltre a quegli occhi che aveva risvegliato da poco. Avrebbe dovuto trovare il modo di farli valere, pensò.
Una volta arrivato più vicino, il ragazzo si accorse che la giovane era fin troppo concentrata sul suo cibo, al punto di non essersi accorta di lui. La cosa non lo disturbo più di tanto, anche se rimase qualche secondo in dubbio su come attirare l'attenzione su di sé. Alla fine scelse di schiarirsi la gola e poi di iniziare a parlare.
'Giorno! Sono Bort Kisaragi, sono qui per l'esame. Lei è la sensei?

Bort capì poco di quello che successe dopo. La ragazza prima nascose il suo pasto, forse colta troppo di sorpresa, poi lo poggiò nella sua sacca, con volto visibilmente dispiaciuto. Bort avrebbe voluto dirle di continuare a mangiare senza problemi, in fondo la colpa era sua che era arrivato in anticipo, però fu travolto dal fiume di parole della esaminatrice e non riuscì a intervenire. La ragazza salutò, poi si alzò in piedi e sorrise, con fare decisamente imbarazzato.
Sensei è una parola un po’ esagerata! Diciamo che oggi sarò la tua sorellona maggiore! Anche se effettivamente non somiglio per niente ad una sorellona visto quanto sei alto!
Bort non era molto d'accordo con quest'ultima frase, del resto Ai, la sua sorella adottiva, arrivava a stento al metro e sessanta eppure lei lo aveva aiutato sempre tanto e lui sapeva di poter contare sempre su di lei. Quella ragazza non sembrava esattamente "affidabile", per lo meno ad un primo sguardo, ma Bort sentiva di potersi fidare di lei. Del resto la sua presenza lo aveva aiutato a stemperare la tensione e questo non era un fatto da poco.
Io sono Tachibana Haru, piacere di conoscerti! Cercherò di rendere il tuo esame più piacevole possibile!
Il piacere è mio.
La ragazza si era seduta di nuovo, seguita da lui, un po' impacciato. Non sapeva bene come comportarsi con lei, non era abituato alle donne di città e aveva il timore di sembrare eccessivamente un campagnolo.
Allora! Prima parlami un po’ di te! Quanti anni hai? Ce l’hai la ragazza o il ragazzo? Magari entrambi? Come mai hai deciso di diventare un ninja?
Haru gli piazzò addosso gli occhi, rossissimi. Emanava un'aura innocente e dolce, ma per un attimo a lui sembrò quasi di essere sotto interrogatorio. Si calmò subito, ma capì anche che avrebbe dovuto misurare un minimo le parole, soprattutto in risposta all'ultima domanda. In fondo era pur sempre parte dell'esame, no?
Ho ventiquattro anni, sono single. Voglio diventare ninja perché sembra molto figo. Faticare non mi fa paura e mi piace l'idea di poter lavorare per il mio paese. Tutto qui.

Gli occhi di Haru non si staccarono dal ragazzone, a studiarlo nel profondo. Lui ne era un po' intimorito, anche se cercò di non mostrarlo.
Sei un ragazzo molto gentile ed altruista, Signor Kisaragi! È questo che per te significa essere un ninja? Oppure c’è di più? Purtroppo a volte siamo costretti a fare alcune cose che non sono proprio in linea con il nostro carattere se ce lo ordina il nostro Kage… tu saresti disposto a donarti completamente alla causa ed affrontare queste difficoltà?
Queste domande lasciarono di stucco Bort, che non se le aspettava minimamente. Non era sicuro neanche di averle capite davvero. In fondo cosa mai avrebbe potuto ordinare il kage di così strano? Mica poteva richiedere che venissero uccisi tutti i neonati, come quel leggendario re del passato, no? Alla fine in certi momenti bisogna saper annullare i propri sentimenti più basilari e pensare al bene generale, lavorando con gli animali da allevamento era una delle prime cose che si imparava a fare.
Scusami, non voglio metterti paura, ma solo verificare che tu sia pronto! Alla fine è a questo che serve un esame! Eh eh eh!
Bort portò una mano dietro la nuca, grattandosi e cercando di scacciare via timori e insicurezze in questo modo. Con un certo successo, visto che lo sguardo si fece serio e risoluto. Ci credeva davvero in quelle parole.
Beh, certo, nessun problema. "Bisogna fare quello che bisogna fare", dalle mie parti si dice così. Se è per il bene del mio Paese sono disposto a fare tutto quello che mi è chiesto senza dubbio alcuno.

La risposta di Bort sembrò piacere alla esaminatrice, cosa di cui lui si rallegrò.
Bene! Direi che possiamo dare il via all’esame.
Di solito gli altri amano fare a botte con i novellini… ma Haru non è esattamente d’accordo con questa pratica. Ti lascio due scelte, signor Kisaragi: o procedere con l’esame normale, che prevederà che tu provi a prendere il tuo coprifronte che attualmente è nella mia tasca… oppure puoi prendere la via che preferisco. Mi basta sapere che tu sia in grado di usare le tecniche base e che le combini in modo intelligente, quindi niente scazzottata.
Allora, cosa scegli?
La giovane spiegò le due opzioni possibili irradiando sorrisi in abbondanza. Bort non si aspettava di poter scegliere, come del resto non si aspettava di incontrare qualcuno che parlava di sé in terza persona. Rimase qualche secondo a riflettere, in silenzio. A lui andava benissimo non combattere, le uniche due volte che lo aveva fatto i suoi avversari erano svenuti a terra quasi subito. E l'ultima volta si trattava anche di un ninja, per quanto un incapace come Izaya. Probabilmente Haru era molto più abile, ma preferiva non correre il rischio di mandare all'ospedale la persona che avrebbe dovuto decidere del suo passaggio di grado, per quanto fosse un rischio davvero minimo. L'unico suo timore era che la domanda potesse essere un trabocchetto, che la seconda opzione non fosse valida, però il ragazzo arrivò ad escludere quasi subito questa possibilità. A che pro tentare di ingannare in quel modo un povero esaminando?
Scelgo le tecniche. Sono bravo con le tecniche.
Concluse, con tono convinto.

Bene Signor Kisaragi! Iniziamo dalla più basilare! Mostra ad Haru la Tecnica della Trasformazione!
La ragazza si era rivelata contenta della scelta di Bort e si era rimessa in piedi, per iniziare l'esame vero e proprio. Lui si era domandato in cosa dovesse trasformarsi, visto che l'esaminatrice non lo aveva spiegato. Era a scelta sua? Propendendo per questa opzione lui iniziò a vagliare le varie possibilità. Pensò di trasformarsi in sua madre, la persona con cui era stata più tempo nell'ultimo periodo e che quindi ricordava meglio. Non aveva pensato al fatto che Haru, non conoscendola, non potesse verificare l'eventuale riuscita della tecnica. Per fortuna l'intervento successivo della ragazza lo mise sulla giusta strada prima che facesse disastri.
Ah! Se riesci a snellirmi sui fianchi guadagnerai dei punti in più! La passione per i dolci mi appesantisce un po’ troppo, eh eh eh!
Bort lanciò uno sguardo confuso alla ragazza, mentre lei ridacchiava e arrossiva in maniera incomprensibile per lui. Era una giovane molto attraente e soprattutto molto magra, perché mai avrebbe voluto perdere qualche chilo ancora? In tal caso sarebbe sembrata persino denutrita, quasi malaticcia. Sebbene trovasse poco sensata quella preoccupazione, Bort prese sul serio l'indicazione e gettò per qualche istante gli occhi fissi su Haru. Ne studiò tutti i dettagli, soffermandosi sui fianchi. Immaginò di tastarli, di passare le mani su di lei, per misurare in maniera perfetta le sue forme. Nessuna malizia c'era in questo suo pensiero, era del tutto concentrato nel cercare di capire quanto dovesse e potesse muovere la carne della giovane per poter ottenere il risultato desiderato da lei, senza che l'effetto fosse poi eccessivo, antiestetico. Poco più di un centimetro, ma meno di uno e mezzo, questo fu il responso che il ragazzo si diede. Si permise ancora qualche secondo per memorizzare tutti i dettagli del corpo della sua esaminatrice, che nel mentre si era allontanata di qualche metro per lasciargli spazio di azione. Una volta pronto, Bort eseguì l'unico sigillo necessario e lasciò fluire il chakra nel suo corpo, impastandolo poi in maniera precisa e convinta. Cercò di riportare alla mente tutti i dettagli che si era impresso nella mente, in modo che non ci fossero punti deboli nella sua esecuzione. Infine aggiunse la riduzione dei fianchi, cercando di indovinare il desiderio di Haru e renderlo realtà. Nel momento in cui lui rilasciò la tecnica si creò una piccola nube di fumo, che si diradò in un istante, rivelando l'esito del suo tentativo. Bort, non potendosi vedere, non sapeva come fosse andato quell'esercizio, ma per fare osservare al meglio alla ragazza il risultato della tecnica eseguì una piccola e rapida piroetta. Ritornò poi fermo nella posizione iniziale, attendendo il responso finale.

Tecnica della Trasformazione (Henge no Jutsu)
Tipo: Ninjutsu
Una delle tre tecniche che ogni ninja impara durante il suo corso accademico; con questa tecnica si cambia il proprio aspetto, prendendo le sembianze di un altro essere vivente od oggetto.
[Si possono copiare le sembianze di corpi non più piccoli di 1/3 del proprio e non più grandi dei 4/3]
[Non possono essere in alcun modo alterate le statistiche del ninja utilizzando questa tecnica (quindi, per esempio, anche se ci si trasforma in un metallo non si sarà duri come il ferro, eccetera)]
[Sigilli: 1]
Consumo: 5

Bort Kisaragi

STATS/ARMI	JUTSU/CHAKRA	STATO/FERITE
LIVELLO: Forza: Resistenza: Velocità: Agilità: Precisione: Riflessi: 3 25 11 10 9+2 9 10+2 Post: 1 Potenziamenti: Spec in ladro lv. 1 Armi: //	115/120 -5: Trasformazione	Ferite: Stato Fisico: Ok Stato Mentale: Molto concentrato

Decisamente starei meglio così.
Dopo aver studiato per un po' la prestazione di Bort, l'esaminatrice concluse così. Lui non era d'accordo con la frase, ma rimase in silenzio, attendendo il giudizio tecnico all'esercizio.
Benissimo! La Trasformazione è perfetta ed anche il ritocco che ti avevo chiesto! Passiamo alla tecnica della Moltiplicazione del Corpo! Riesci a fare due copie, se ti senti troppo stanco puoi farne anche una, l’importante è che sia o siano uguali a te!
Bort sciolse la tecnica non appena sentì il parere positivo della giovane. Era contento di aver passato la prima prova senza incontrare difficoltà, ma non volle perdere la concentrazione. Anche perché un nuovo ostacolo gli era stato posto davanti. Il ragazzo si chiese come mai lei avesse usato numeri così bassi, per lui era normale riuscire a fare molti cloni in più prima di stancarsi. Si chiese se gli altri che facevano l'esame genin avessero meno chakra del suo, ma gli sembrava assurda come possibilità. Escluse di nuovo che potesse trattarsi di una trappola, aveva poco senso che così fosse. Non capendo bene il perché di tutto quello decise di eseguire un numero maggiore di cloni, sperando che la cosa potesse fare una buona impressione sulla esaminatrice. Ne avrebbe potuti fare sei o sette senza battere ciglio, ma in tal caso avrebbe rischiato di trovarsi in difficoltà se la donna gli avesse chiesto di mostrarle le tecniche più avanzate che lui conosceva.
Ne farò quattro.
Alla fine scelse quello come numero, il doppio di quello che gli era stato chiesto. Aveva provato tante volte quella tecnica e in molti di questi tentativi era stata proprio quella la quantità su cui si era esercitato. Si concentrò per qualche istante, svuotando la mente da altri pensieri, poi eseguì l'unico sigillo e impastò il chakra dividendolo in quattro parti esatte. Dal nulla sarebbero comparse le copie di sé. Il ragazzo sperava che la sua mossa non gli si ritorcesse contro, non voleva sembrava uno spaccone e sapeva che la quantità senza la qualità non valeva niente. I cinque Bort si sarebbero dunque messi a fissare la giovane esaminatrice, aspettando il suo responso.

Tecnica della Moltiplicazione del Corpo (Bunshin no Jutsu)
Tipo: Ninjutsu
Una delle tre tecniche che ogni ninja impara durante il suo corso accademico; è la tecnica base che ogni Genin deve conoscere, perché può essere una via di salvezza. Questa Tecnica crea degli ologrammi, che non possono attaccare e se colpiti scompaiono perché non hanno massa fisica. Se usata correttamente questa tecnica può creare tantissime copie, confondendo l'avversario e creando una possibile via di fuga o un momento di stallo dove nascondersi ed elaborare una strategia.
[Tipologia di copie: olografiche]
[Le copie non sono fisiche, quindi scompaiono al minimo contatto senza arrecare danni]
[Le copie possono essere create a massimo 3 metri di distanza dall'utilizzatore]
[La copia possiede le stesse armi dell'utilizzatore, ovviamente solo olografiche]
[A partire dal livello 5, la tecnica può essere personalizzata sostituendo la classica nuvoletta di fumo con qualcos'altro di inoffensivo e puramente scenico (richiede approvazione da parte dello staff ed una volta ottenuto non si può più modificare)]
[Sigilli: 1]
Consumo: 5 a copia

Bort Kisaragi

STATS/ARMI	JUTSU/CHAKRA	STATO/FERITE
LIVELLO: Forza: Resistenza: Velocità: Agilità: Precisione: Riflessi: 3 25 11 10 9+2 9 10+2 Post: 2 Potenziamenti: Spec in ladro lv. 1 Armi: //	95/120 1° turno -5: Trasformazione 2° turno -20: Moltiplicazione x 4	Ferite: Stato Fisico: Leggermente Stanco (79%) Stato Mentale: Molto concentrato

Haru si prese il suo tempo per valutare l'esecuzione dell'esaminando, ma dopo aver esplorato tutti i possibili dettagli aveva decretato la buona riuscita della tecnica con un pollice alzato e un sorriso entusiasta. Bort ne fu davvero sollevato e a quel punto fece sparire i cloni, visto che avevano terminato la loro utilità.
Bene bene! Siamo quasi giunti alla fine della prova pratica! Rimane solo da provare la Sostituzione! Questa volta mettiamo un po’ di pepe!
Il ragazzo fu un attimo preoccupato dalla frase finale della esaminatrice e quando la vide armeggiare nella borsa immaginò volesse tirare fuori qualche arma da lanciargli. Si sorprese invece quando vide uscire una bottiglietta d'acqua. Quella ragazza doveva proprio essere una gran pacifista, pensò.
Ora la lancerò in aria e tu dovrai riuscire a sostituirti prima che tocchi terra, va bene? E’ per testare i suoi riflessi e la tua precisione con questa tecnica. Pronto?
Oh, proprio il suo più grande ed irriducibile nemico: la fretta. Bort amava la calma, la possibilità di prendersi i suoi tempi per le cose. Preferiva essere lento e inesorabile, piuttosto che rapido. Sapeva, però, che questa sua passione sarebbe stata in contrasto con i principi basilari dell'essere ninja, cosa che un minimo lo preoccupava. Nulla di insuperabile, soprattutto quando poi sarebbe stato il discrimine tra successo e fallimento, o addirittura tra vita e morte.
Pronto!
Disse la parola con un certo trasporto, quasi per motivarsi da solo. Del resto si sentiva pronto, si era allenato a lungo in quella tecnica e Izaya, caso strano, aveva insistito particolarmente sull'importanza del tempismo nella sua esecuzione. Il ragazzo sapeva dunque di doversi impegnare e sapeva come fare per garantirsi il successo. Haru scagliò dunque in aria la bottiglietta e Bort mantenne il suo sguardo fisso su questo oggetto per qualche istante. Giusto il tempo di farsi un'idea, chiaramente abbozzata, della traiettoria assunta dal corpo, per comprendere al meglio dove inserirsi con la sua tecnica. Lo decise al volo ed eseguì il sigillo necessario nel minor tempo possibile, cercando di intercettare il contenitore di plastica prima che raggiungesse l'apice del suo moto ascensionale. Cercò di fare in modo che il suo chakra lo "aggrappasse", per poi scambiare la posizione con sé. Ci mise tutto l'impegno possibile, ma se qualcosa fosse andato storto avrebbe ritentato il primo istante disponibile, in modo da non perdere l'occasione. Se invece il suo tentativo avesse avuto successo, avrebbe dovuto cercare di atterrare in qualche modo, in particolare cercando di non perdere l'equilibrio e soprattutto di non travolgere la ragazza. Mandarla all'ospedale sarebbe stato un ottimo modo per farsi bocciare, pensò.

Tecnica della Sostituzione (Kawarimi no Jutsu)
Tipo: Ninjutsu
Una delle tre tecniche che ogni ninja impara durante il suo corso accademico; questo jutsu permette di scambiarsi di posto con un oggetto o un essere vivente.
[Lo scambio non funziona su creature evocate, ninja di pari livello o superiore o su corpi troppo grandi]
[La tecnica non funziona se fra l'utilizzatore e il corpo da scambiare esistono degli ostacoli fisici]
[Il raggio massimo di azione della tecnica è di 10 metri]
[Può essere utilizzata solo una volta negli scontri di arena e una volta al giorno in missioni o quest]
[Sigilli: 1]
Consumo: 5

Bort Kisaragi

STATS/ARMI	JUTSU/CHAKRA	STATO/FERITE
LIVELLO: Forza: Resistenza: Velocità: Agilità: Precisione: Riflessi: 3 25 11 10 9+2 9 10+2 Post: 2 Potenziamenti: Spec in ladro lv. 1 Armi: //	90/120 1° turno -5: Trasformazione 2° turno -20: Moltiplicazione x 4 3° turno -5: Sostituzione	Ferite: Stato Fisico: Leggermente Stanco (75%) Stato Mentale: Massima concentrazione