Piove, governo ladro! | Livello D

Partecipanti: Aiko
Qm: Templare_Bren

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    Hic iacet Arthurus, Rex quondam Rex futurus.

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    Piove, governo ladro!
    Livello D
    Un nubifragio ha colpito in maniera molto dura due piccoli villaggi nel Nord del Paese del Suono. La situazione è talmente drammatica che nessuno è riuscito ad avvertire Oto, da cui quindi non è lecito aspettarsi aiuto nel breve periodo. Cosa può dunque fare una semplice viandante di passaggio? Molto, se disposta a darsi da fare e sporcarsi le mani.

    Quest autogestita, tutto tuo! Già ne abbiamo parlato, per qualsiasi cosa sono a disposizione!
     
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    La pioggia batteva leggera sul mio piccolo cappello di paglia. Dopo la magnifica giornata passata con Bort stavo tornando verso a casa, attraverso il Paese del Suono. Bajirio sapeva che sarei arrivata nel primo pomeriggio, quindi ero un po’ in ritardo, ma non in maniera eccessiva. Era la prima volta che mi trattenevo più del dovuto, quindi immaginavo che il gran sacerdote non mi avrebbe sgridato troppo. Del resto il mio comportamento era stato in linea con i suoi insegnamenti, ne ero certa, quindi sarebbe stato comprensivo.
    Mentre camminavo convinta nella campagna, mi trovai a percorrere un sentiero un po’ accidentato, che costeggiava una grande collina da un lato e si trovava a strapiombo sul mare dall’altro. Un panorama pazzesco, ero molto contenta di aver preso quella strada un po’ fuori mano, ma in poco tempo il mio umore cambiò. C’era qualcosa fuori posto, tra la terra rivoltata e ricoperta di pozzanghere enormi e tanti alberi erano stati sradicati. Quel temporalino notturno che aveva appena toccato il villaggio dove ero stata ospite aveva colpito in maniera ben diversa laggiù. Preoccupata, evocai Konbeya e lo inviai in ricognizione, per cercare di capire se ci fossero dei centri abitati coinvolti in quel nubifragio. Il maiale alato ci mise poco tempo a ritornare e mi raccontò di un villaggio poco distante. Mi disse che la strada di accesso era particolarmente ardua, visto che il ponte di collegamento sembrava sul punto di cadere da un momento all’altro. Mi diressi in tutta fretta nel luogo in questione e scoprii che l’evento che il Pigasus aveva prospettato come imminente era già accaduto. Quel ponte sembrava l’unico punto di accesso, che permetteva di superare un fiume dal letto piuttosto ampio. La pioggia torrenziale lo aveva reso terribilmente impetuoso, quindi non era consigliabile tentare di guadarlo in maniera normale. Bisognava tentare qualcosa di totalmente diverso. Scendere sarebbe stato rischioso, tanto valeva provare a fare quel salto. Erano quasi venti metri di distanza tra un punto e l’altro, ma sapevo di poter contare su un’arma segreta, il Passo Celeste. Spiccai il volo con tutta la forza che avevo nelle gambe e a metà della traiettoria concentrai il chakra Fuuton sotto i miei piedi, dandomi un grande slancio che mi permise di superare il burrone e atterrare in piedi. Richiamai a me Konbeya e gli diedi un altro compito, quello di andare a chiamare aiuti. Quel Paese aveva un villaggio ninja, quindi di sicuro i militari sarebbero intervenuti il prima possibile, ma richiamare la loro attenzione avrebbe permesso di velocizzare quel passaggio. Fatto ciò mi precipitai al villaggio in questione, arrivandoci in meno di un un minuto. Era molto piccolo, una decina di case in tutto, ma quasi la metà di queste erano scoperchiate o danneggiate in maniera evidente. Cercai persone a cui chiedere come potessi essere utile, ma la prima donna a cui mi rivolsi sembrava troppo sconvolta per potermi dare retta. Se non altro mi indirizzò verso una sorta di capo del villaggio, un vecchietto dall’aria arzilla e severa. Mi presentai, specificando che ero una novizia di un tempio straniero di passaggio laggiù e che desideravo aiutare in qualsiasi modo possibile.
    Sai ricostruire i ponti da sola? Sai rimettere i tetti sulle case? No, non credo proprio. Va a chiamare aiuto, qualcuno che possa fornire aiuto sul serio, di più non puoi fare, ragazzina.
    Il tono un po’ mi indispettì, ma feci finta di nulla e dissi che avevo già mandato la mia evocazione a chiamare i soccorsi a Oto. Lui scrollò le spalle, senza neanche ringraziare, poi alla mia seconda richiesta di qualcosa in cui aiutare mi disse esplicitamente di andarmene, che non avevano bisogno di me.
    Li conosco quelli come voi. Sempre a blaterare di dei e roba così, poi quello che volete sono solo i nostri soldi.
    Ne seguì una serie di rimbrotti a mezza voce che non compresi e che mi spaventarono un po’. Venni però distratta quasi subito dal ritorno di Kombaya, che si avvicinò in tutta fretta.
    C’è un problema, Aiko. Questo non è l’unico villaggio colpito. Anzi, ce n’è uno ridotto molto peggio poco distante. Lì le cose sono molto più urgenti, se vuoi fare qualcosa è lì che devi andare.


    Konbeya l'Affidabile

    Molto abile nel volo, Konbeya ha il ruolo di trasportare qualsiasi tipo di oggetto o messaggio (può anche essere cavalcato da una persona). È lungo circa 1 m ed ha un'apertura alare di circa 60 cm. È fin troppo fiero delle proprie capacità e per questo è disposto ad aiutare come può chiunque ne abbia bisogno, ma odia combattere. Indossa sempre degli occhialini da nuoto, convinto che gli diano un'aria da figo.

    CITAZIONE

    Livello: 6
    Consumo: 60

    CITAZIONE
    STATISTICHE ANIMALE
    LIVELLO 6
    Chakra: 170 Unità
    Forza: 40
    Resistenza: 21
    Velocità: 22
    Agilità: 20
    Precisione: 16
    Riflessi: 21

    TECNICHE
    Cintura di chakra
    Tipo: Senjutsu
    Grazie alla concentrazione di chakra, questo animale riesce a creare una cintura di energia, della stessa resistenza della Stoffa. Passandosela intorno alla vita, è in grado di assicurare a sé qualsiasi oggetto debba trasportare.
    Costo: 2 a turno



    Arte del Vento: Passo Celeste (Fuuton: Geppou)
    Tipo: Ninjutsu
    Uno dei più grandi desideri della razza umana è sempre stato quello di poter volare e raggiungere mete inesplorate. L'inventore di questa tecnica, da cui eredita il suo nome, aveva un desiderio così forte che è stato in grado di superare i suoi limiti e riuscire nell'impossibile. La tecnica è recente ed essendo stata resa pubblica alle masse per il bene dell'umanità si è diffusa praticamente subito.
    L'utilizzatore riesce a compiere balzi nell'aria, sfruttando una particolare concentrazione di chakra Fuuton sotto la pianta del piede che permette di pressurizzare l'aria sotto di esso e creare così una piccola piattaforma invisibile che funge da scalino. Il ninja può usarla per darsi slanci che naturalmente non sarebbero possibili, ma purtroppo i limiti all'utilizzo di questa tecnica sono notevoli.
    [Non è possibile creare una piattaforma a più di 20 metri dal suolo]
    [Non è possibile rimanere fermi sul posto sulla piattaforma]
    [Non è possibile utilizzare questa tecnica più di una volta al turno]
    [Sigilli: 0]
    Consumo: 40

    Livello 9
    Forza 21
    Resistenza 30
    Velocità 34
    Agilità 52+8=60
    Precisione 27
    Riflessi 40


    Chakra 292/368
    -48: Evocazione Konbeya
    -28: Passo Celeste
     
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    Partii a razzo, senza dire niente a nessuno. Del resto quelle persone avevano rifiutato il mio aiuto e pareva esserci qualcuno che ne aveva molto più bisogno. Cercai di seguire le indicazioni di Konbeya, ma per fortuna lui mi stava guidando dall’alto. Capivo perché lo avevano soprannominato “l’Affidabile”, si poteva sempre contare su di lui. Ci misi circa un quarto d’ora ad arrivare, visto che non c’era nessun sentiero e quindi dovetti attraversare un bosco dissestato per arrivare a destinazione. La situazione era persino peggiore di quella che mi aspettavo. La gente era riunita ai margini del villaggio, che era ridotto ad un cumulo di macerie, fango e pozze enormi d’acqua. Praticamente nessuno degli edifici era in piedi e da quel poco che potevo vedere i campi erano ridotti parecchio male. La pioggia e soprattutto gli smottamenti aveva dato vita ad un disastro di proporzioni tremende per quelle persone.
    Konbeya, adesso mi serve che tu vada a chiamare qualcuno di Oto. Se trovi altri posti colpiti non tornare da me, io sarò occupata qui, tu continua sempre verso il villaggio e riferisci tutto. Se incontri qualche ninja per strada fermalo e prova a spiegare la situazione. Temo che le comunicazioni siano bloccate e che non sappiano niente di quello che è successo. Va, conto su di te!
    Il suino alato fece un cenno di intesa, si calò gli occhialini e poi prese il volo. Io mi avvicinai senza ulteriori indugi agli abitanti, cercando di presentarmi e di far capire il più in fretta possibile che ero lì per aiutare. Fui sommersa da richieste di soccorso, confuse e disperate. Non riuscii a porre un freno alle loro parole, ma per fortuna intervenne un uomo sulla cinquantina, che calmò i presenti e mi diede spazio di manovra maggiore.
    Per prima cosa mi serve qualcuno che abbia il polso della situazione. Quanti sono gli abitanti? Si sa quanti sono i dispersi?
    Dai discorsi di molti venne fuori che in totale in quel posto si trovavano quarantatre persone la sera prima, ma nessuno aveva contato i presenti.
    Ventisette. Siete tutti qui?
    Dopo qualche secondo di silenzio mi pervenne una risposta negativa, tre degli uomini più giovani e aitanti del villaggio avevano tentato di andare a recuperare le barche da pesca che si erano incagliate sugli scogli. Mi sarei occupata dopo di loro. C’erano tredici persone di cui non si conosceva la posizione né lo stato di salute, loro avevano la più totale priorità. Creai un clone del Sole e lo lasciai al comando della gestione degli sfollati. Presi a me giusto tre delle persone che erano sembrate più lucide rispetto agli altri, due uomini sulla trentina e una ragazza un po' più giovane, e mi feci indicare quali erano le dimore dei dispersi. Le probabilità che costoro fossero sotto le macerie erano molto alte. Per prima cosa mi mandarono davanti a quella che fu un tempo una casa a due piani. Lì abitava una famiglia di cinque persone, di cui due bambini e un anziano. Iniziai senza indugio alcuno a scavare come una forsennata, cercando di fare attenzione a non creare ulteriori crolli tra i cumuli di ciottoli e fango. Nel mentre chiamavo ad alta voce i nomi che mi erano stati riferiti, quelli degli abitanti. Nessuna risposta per un bel po’, finché non sentii una voce stridula e flebilissima farsi strada tra le macerie. Durò solo pochi istanti, poi qualcosa lo sovrastò. Un tuono, potentissimo, diede l’annuncio che nessuno si aspettava e che fece tremare le gambe di tutti i presenti. Il tumulto del cielo non era ancora finito.


    Shakuton: NichiBunshin (Arte della Vampa: Clone del Sole)
    Livello B
    Evoluzione degli Hino Bunshin. I cloni creati da questa tecnica tecnica saranno senzienti, autonomi e dotati di tutti i sensi. Queste copie nascono a partire da una sfera di puro chakra Shakuton, da cui si formerà prima la testa e poi il resto del corpo dei bunshin. Sarà possibile utilizzare come materiale anche una delle sfere di Vapore Assassino, riconvertite grazie ad una spesa di chakra adatta.
    Le copie sono in grado di sopravvivere a ferite lievi, ma spariscono in seguito a danni moderati. I cloni hanno una temperatura corporea più elevata di circa 10 gradi rispetto alle persone normali e inoltre l'utilizzatore può scegliere di apportare loro qualche modifica estetica con un costo aggiuntivo. In particolare si può rendere il loro aspetto diverso da quello dell'utilizzatore, anche se sarà impossibile essere troppo precisi con i dettagli al punto da replicare un'altra persona. Sarà inoltre possibile modificare anche la voce dei cloni, sia a livello di timbro vocalico che di range di note coperte. Infine, con un'ulteriore spesa energetica, sarà possibile rendere le copie luminose (risulteranno colorate di un rosso acceso).
    [Sigilli: 5]
    [Tipologia: Superiori]
    [I cloni hanno statistiche pari al 60% di quelle dell'utilizzatore, ma hanno un bonus di 10 punti all'Agilità (aggiunto dopo il calcolo)]
    [La copia possiede gli stessi oggetti dell'utilizzatore, ma la loro resistenza sarà il 50% di quella originale]
    [I cloni possono essere creati ad un massimo di 5 metri di distanza, ma questo limite viene meno se viene riconvertita una sfera presente già in precedenza in campo, allargandolo al raggio di controllo su queste altre tecniche]
    [I cloni conoscono tutte le jutsu dell'utilizzatore]
    [Le modifiche di aspetto dei cloni non avranno effetto sul loro carattere.]
    [Questi cloni rimangono attivi al massimo 24 ore, dopo le quali spariscono automaticamente senza ridare indietro il chakra all'utilizzatore]
    [Se un NichiBunshin termina il chakra a propria disposizione, scomparirà immediatamente]
    [I NichiBunshin non possono eseguire a loro volta questa tecnica]
    [L'utilizzatore può decidere di dotare queste copie di chakra, da 10 a 80 unità.]
    [L'utilizzatore può riassorbire i cloni per recuperare il chakra di cui li ha dotati.]
    Consumo: 30 a copia
    Consumo per riconvertire una sfera di Vapore Assassino: 15
    Consumo per il cambio di aspetto: 2 a copia
    Consumo per il cambio di voce: 2 a copia
    Consumo per rendere la copia luminosa: 6 a copia

    Chakra 259/368
    (-48: Evocazione Konbeya)
    (-28: Passo Celeste)
    -33: Clone del Sole dotato di 15 di chakra
     
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    "Nata dalla Tempesta", come il personaggio di un celebre libro, il mio corpo originale mi aveva chiamato per occuparmi degli sfollati. Una trentina di persone che mi fissava con aria implorante e che sembrava non avere idea di cosa fare. Per prima cosa dovevo offrirgli qualche riparo, non potevano restare ancora sotto la pioggia, o le malattie avrebbero avuto gioco facile a diffondersi tra i sopravvissuti a quella catastrofe.
    Ci sono edifici ancora interi?
    La risposta non mi piacque. Soltanto una casa aveva retto alla pressione dell’acqua, però rimanendo in parte scoperchiata. Oltre a quella una sorta di magazzino era rimasto in piedi, pur essendo meno resistente il legno aveva mantenuto una maggiore stabilità interna. Proprio mentre stavo facendomi indirizzare verso questo posto sentii un tuono in lontananza, che mi avvertì che dovevo muovermi, visto che la tempesta avrebbe potuto riprendere più forte che mai da un momento all’altro. Quando arrivai al magazzino lo trovai tutto sommato abbastanza integro, ma non certo messo bene. Un paio di buchi abbastanza grossi faceva piovere nell’ambiente interno e niente sembrava essere stato risparmiato dall’acqua. Niente a parte un paio di grossi teli di pelle di animale trattata. La resistenza all'acqua di questo materiale aveva permesso agli oggetti di sopravvivere e mi fece venire in mente un'idea: creare dei tendoni come rifugi temporanei. Spiegai la mia idea ai presenti e sembrarono discretamente convinti. Mi feci aiutare da due uomini in età da lavoro. Tirammo fuori questi due oggetti e recuperammo da poco distante dei legni abbastanza resistenti da usare come sostegno. Li fissai con cura, facendoli entrare nel terreno in profondità. Una volta accertatami della stabilità di questi piazzammo i teli sopra, ottenendo una tenda di fortuna di una dozzina di metri di lunghezza. Era un po' piccola, ma era già qualcosa. Per fortuna le promesse di tempesta furono almeno in parte non mantenute, visto che la potenza della pioggia man mano diminuì. Ciò fu davvero provvidenziale, non ero sicura che una costruzione debole come quella avrebbe potuto reggere a lungo la furia degli elementi. Una volta creata la tenda vi facemmo entrare tutti gli sfollati, perché fossero un minimo al sicuro. Erano infreddoliti e affamati, dovevo fare qualcosa a riguardo. Aprii la rotoleria dimensionale e prelevai il rotolo guardaroba e quello dispensa. Iniziai a distribuire vivande, partendo da bambini e anziani. Per fortuna erano tutti molto collaborativi, non ci furono problemi di sorta. Non avevo molta roba, ma per il momento sembrò bastare. Il passaggio successivo fu la distribuzione di vestiti. Diedi gli indumenti invernali alle persone che sembravano più infreddolite. Distribuii anche gli altri, i più larghi furono usati come sorta di coperte per più persone. A quel punto mi si avvicinarono gli uomini che mi avevano aiutato a montare la tenda, chiedendomi cosa potessero fare. Era evidente che il mio esempio li aveva resi più volenterosi, cosa di cui mi rallegrai. Li inviai dalla Aiko originale, lei forse avrebbe saputo cosa far fare a loro. Da lì in poi per un po’ la mia principale occupazione fu cercare di tranquillizzare i presenti, di fare in modo che la paura non prendesse il sopravvento. La sicurezza fisica è fondamentale in questi casi, ma anche quella morale ha il suo peso. Cercai di sostenerli, promisi loro che sarebbe andato tutto bene, che avrebbero superato tutto. Molto impegnativo fu in particolare cercare di calmare i bambini, i più colpiti da quella vicenda a loro incomprensibile. Diversi minuti dopo iniziarono a essere portati alla tenda alcuni feriti, che erano stati recuperati dalle macerie. Anche la Aiko originale si stava dando decisamente da fare.


    Rotoleria Dimensionale
    Tipo: Ninjutsu
    Livello C
    Versione di Aiko Netsushi di una tecnica personale di Walter Heryul. Essa consiste nel creare un piccolo portale verso un'altra dimensione parallela, a cui ha accesso solo l'utilizzatore e dentro cui possono essere riposti solo e soltanto dei rotoli.
    Per attivare il portale basta pensare al rotolo che si desidera prelevare e allungare il braccio (o le braccia nel caso di rotoli grandi) per prenderlo.
    [Il portale che si forma è grande quanto il rotolo che si può prelevare, ma mai più piccolo del braccio dell'utilizzatore]
    [Il portale non può essere attraversato da persone, animali o altri esseri viventi]
    [Il portale non può essere utilizzato per assorbire tecniche, in caso venisse colpito da un jutsu o da un'arma si rompe interrompendo il collegamento con l'altra dimensione]
    [Se l'utilizzatore dà la sua approvazione, il portale può essere usato anche da altre persone]
    [Questa tecnica non può essere utilizzata in situazioni concitate, come ad esempio uno scontro]
    Consumo: 5 a turno

    Rotolo dispensa
    Rotolo di medie dimensioni, perfetto per cacciatori e cuochi itineranti. In esso è possibile conservare qualsiasi tipo di cibo, compresa la selvaggina appena catturata. Grazie alla specifica tecnica spazio-temporale su cui si basa, i cibi contenuti all'interno di questo rotolo sono in grado di mantenere la loro freschezza fino ad un mese. I cibi di piccole dimensioni occupano una slot, quelli di medie cinque e quelli grandi dieci (non si possono conservare quindi cibi enormi). Il rotolo contiene 10 slot e il consumo di evocazione è pari a due unità di chakra per ogni slot.
    Costo: 1 rotolo vuoto medio + 5 ryo

    Rotolo guardaroba
    L'oggetto perfetto per la kunoichi moderna, sempre in viaggio e con poco tempo per scegliere i propri vestiti. Grazie a questo pratico rotolo di piccole dimensioni si possono portare con sé fino a 50 indumenti, ognuno dei quali viene immagazzinato in una slot simile a quelle che gli shinobi usano per le armi normali. Gli indumenti doppi (per esempio calzini o guanti) occupano una slot singola. Non è possibile inserire in questo rotolo indumenti protettivi, come armature, né indumenti in cui siano inserite armi. Il costo di evocazione degli indumenti è di una unità di chakra ciascuno.
    Costo: 1 Rotolo vuoto piccolo + 0 ryo

    Statistiche copia
    Forza 13
    Resistenza 18
    Velocità 20
    Agilità 36+10
    Precisione 16
    Riflessi 24

    Chakra 13/15
    -1: Rotoleria Dimensionale
    -1: Rotoleria Dimensionale
     
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    Dopo pochi minuti si unirono a me nell’opera di smuovere i detriti anche i tre che mi avevano indirizzato alla prima casa. La pioggia cadeva convinta e l’aria era davvero fredda, quindi decisi di usare la tecnica del Condizionatore Umano per non rischiare di ammalarmi. Il calore ristoratore raggiunse in fretta ogni angolo del mio corpo, ridandomi vigore e voglia di fare. Applicai la tecnica anche ai miei tre compagni, così da rendere più facile anche a loro sopportare la fatica e le intemperie. Mentre facevo ciò mi accorsi che la mia copia stava guidando gli altri superstiti non sapevo bene dove. Sembrava aver preso sul serio il compito e la cosa mi faceva piacere, speravo solo che avesse il controllo della situazione. Continuammo a rimuovere macerie, stando sempre molto attenti a non minare la stabilità dei cumuli su cui ci trovavamo. Un crollo sarebbe stato letale per chiunque si fosse trovato sotto tutti quei detriti. La vocina che si era fatta sentire prima continuò a parlare, a indicarci la sua posizione. Dopo qualche minuto riuscimmo ad aprire una via e a vederne il proprietario, ma ci mettemmo ancora un po’ prima di poter raggiungerlo. Era un ragazzino di una decina di anni, tutto sanguinante, ma vivo e abbastanza attivo. Ci raccontò, ancora terribilmente agitato, di essere stato salvato perché il suo letto era stato rovesciato da una prima botta subita dalla casa e che poi questo lo aveva protetto in qualche modo. Disse anche che suo fratellino e suo nonno dovevano essere non troppo distante da dove si trovava lui. Capii che questo però era un cattivo segno, visto che i due non avevano risposto alle chiamate. Chiesi a uno degli uomini di accompagnare il ragazzo con gli altri superstiti, in modo che non fosse presente quando avremmo tirato fuori dalle macerie i suoi parenti, dato che c’era la probabilità che questi fossero in condizioni molto dure. Non mi sbagliavo, purtroppo. Trovammo il bambino dopo pochi altri minuti e l'anziano un quarto d’ora dopo. Erano entrambi privi di sensi, feriti in maniera grave, ma vivi e apparentemente non a rischio. Così non era per i genitori, invece, come avremmo scoperto nel corso dell’ora successiva. Si erano uniti all’impresa intanto altri due uomini, che mi erano stati inviati dalla mia copia. A quanto mi dissero lei era riuscita a sistemare i presenti in una tenda di fortuna e vedendola si erano convinti a provare ad aiutare in qualche modo. Ero davvero contenta che le cose in qualche modo stessero andando bene, che stessi riuscendo a fare il mio dovere, però la mia soddisfazione fu spazzata via non appena estraemmo gli abitanti restanti di quella casa. La madre aveva un arto totalmente spappolato, una visione disturbante. A parte quello però era viva, in qualche modo. Al contrario invece il padre aveva ferite meno evidenti, però il suo respiro era assente. Gli saggiai il posto e con orrore non sentii nulla. Era morto e io non potevo fare niente per aiutarlo, ero arrivata troppo tardi. Mi sentii estremamente impotente, come se tutto quello che avevo fatto fino ad allora non aveva avuto alcun senso. Per fortuna uno degli uomini riuscì a tirarmi su, semplicemente invitandomi a passare alla casa successiva. L’idea di avere ancora del lavoro da fare mi convinse a non crocifiggermi per il mio fallimento. Non potevo arrendermi, non ancora. Il peggio non era ancora passato.


    Shakuton: Eakonin (Arte della Vampa: Condizionatore Umano)
    Tipo: Ninjutsu
    Livello C
    Un vero vagabondo è costretto ad affrontare i più disparati climi e ad adattarsi ad essi. Questa tecnica nasce come forma di difesa dalla tirannia del meteo.
    L'utilizzatore ricopre lo strato più superficiale della propria pelle con una piccola quantità di chakra Shakuton, traendo beneficio dalle particolarità dei due ingredienti che lo compongono. In questa maniera, sfruttando le proprietà dell'elemento Fuuton, l'utilizzatore è in grado di imporre all'energia un moto lento e armonioso, che abbassa la temperatura percepita di qualche grado e può dare ristoro dalla calura. Di contro, utilizzando le proprietà dell'elemento Katon, l'utilizzatore è in grado di far muovere il proprio chakra in maniera rapida e tempestosa, alzando la temperatura percepita di qualche grado e fornendo sollievo dal freddo. Non è possibile utilizzare le due modalità contemporaneamente.
    [Sigilli: 1]
    [La tecnica può essere utilizzata anche su altre persone, però in tal caso il consumo è raddoppiato]
    [Una volta applicato il chakra sulla pelle, rimane attivo per un'ora, al termine della quale va pagato di nuovo il consumo]
    [È possibile “programmare” la tecnica in modo che rimanga attiva per un numero maggiore di ore, ma in tal caso il consumo è raddoppiato e va pagato tutto subito]
    Costo: 5 a ora

    Chakra 255/368
    (-48: Evocazione Konbeya)
    (-28: Passo Celeste)
    (-33: Clone del Sole dotato di 15 di chakra)
    -1: Condizionatore Umano
    -1: Condizionatore Umano (su altri)
    -1: Condizionatore Umano (su altri)
    -1: Condizionatore Umano (su altri)
     
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    Anche il tentativo di salvataggio nella casa successiva ebbe solo parziale successo. Estraemmo un ferito e due corpi senza vita, di cui uno era di un bambino di meno di due anni. Era una vista orribile, ma cercai di non pensarci e di gettarmi a capofitto nell’impresa successiva. Si trattava di una capanna molto più piccola delle precedenti, che era stata spazzata totalmente da fango e detriti. Le possibilità di trovare qualcuno ancora vivo erano minime, ma non potevamo comunque tirarci indietro. In poco tempo riuscimmo a aprire un varco per la casa, ma non trovammo nessuno dentro. Trovammo però una sorta di botola parzialmente divelta, che conduceva ad una cantina. Fu solo a quel punto che sentimmo qualcuno rispondere ai nostri richiami. Una voce chiedeva aiuto, dicendo che laggiù era quasi tutto allagato e che a breve sarebbero tutti affogati. Non persi tempo e attivai la Fiammella per avere un po’ di visibilità. Il piccolo ambiente era pieno d’acqua quasi fino al soffitto, era rimasto poco spazio d’aria. In fondo all’ambiente c’erano due persone, un uomo e una donna un po’ in là con gli anni, aggrappati ad un pezzo di legno, forse un mobile. Erano troppo lontane, non mi fidavo a tentare di raggiungerle con un braccio e non c’era abbastanza spazio per tentare di arrivare a loro camminando sul pelo dell’acqua. Per un attimo pensai di svuotare la cantina con una tecnica di Shakuton, ma rischiavo di creare reazioni strane con la pressione del vapore se non addirittura di ustionare la coppia, visto che si trovava a contatto con l’acqua. Troppo rischioso, dovevo agire in maniera differente.
    Pazientate un istante e risolverò la questione!
    Estrassi dalla Rotoleria il Rotolo dell’Acqua e in un secondo mi allontanai per svuotarne il contenuto precedente, per fortuna non molto, in un punto in cui tutto quel liquido non dava fastidio. Poi ritornai alla botola e appoggiai una mano sul pelo dell’acqua. Concentrai il chakra senza impastarlo e mezzo metro cubo d’acqua sparì dentro al mio rotolo. Questa volta dovetti allontanarmi di più per svuotarla, per essere sicura di non fare danni. Ripetei l’operazione un altro paio di volte, finché il livello dell’acqua non iniziò a permettere ai presenti di toccare terra e a me dunque di scendere a salvarli. Erano stremati da quell’avventura, ma non erano per niente feriti, per fortuna. Quel salvataggio mi aveva tirato su il morale e mentre stavo per dirigermi all’edificio successivo vidi qualcosa in lontananza solcare il cielo. Si trattava di due uomini che cavalcavano delle grandi aquile. Davanti a loro c’era Konbeya, che li portò direttamente da me.
    Ottimo lavoro, sei stato bravissimo!
    Ricompensai il pigasus con quelle parole e una dose di carezze cariche di gratitudine. Erano ormai diversi mesi che mi occupavo di quei maiali volanti, ma questa era la prima volta che avevo avuto modo di saggiare l’utilità del loro aiuto. Erano davvero creature magnifiche.
    Signorina, la sua evocazione ci ha già spiegato alcuni dettagli, ma abbiamo bisogno di un rapporto completo.
    A prendere la parola era stato uno dei nuovi arrivati. Non avrà avuto più di vent’anni, ma aveva un’aria autorevole, incrementata dal coprifronte di Oto che campeggiava sul suo collo.
    Un mio clone ha radunato i superstiti in una tenda poco distante da qui. Abbiamo recuperato dieci dei tredici dispersi, purtroppo tre erano già morti. Ci sono dei feriti, di cui un paio po’ gravi, uno dei quali è un bambino. C’è anche un altro villaggio poco distante che è stato colpito, ma in maniera minore. Tra di voi c’è un medico? Io sono a vostra totale disposizione, ditemi pure cosa posso fare.
    Uno dei due uomini aveva in effetti conoscenze mediche, quindi mi chiese di portarlo dal mio clone, mentre l’altro ninja si occupava di recuperare gli ultimi dispersi. Una volta arrivati alla tenda assistetti alle rapide ed efficaci cure, ammirata. Una volta terminate l’uomo disse che era necessario fare spazio, cosa in effetti vera visto quanto erano stretti tutti quanti. Disse che chiunque aveva parenti o conoscenti in villaggi vicini sarebbe potuto essere accompagnato da loro, perché potesse avere un tetto sopra la testa nel periodo immediatamente successivo. Tre persone dissero di avere parenti nell’altro villaggio colpito, una coppia di mezza età e una donna sulla trentina. Il ninja di Oto mi incaricò dunque di accompagnare il trio nel luogo prescelto e di verificare la situazione laggiù, per poi fare rapporto a lui al ritorno. Io eseguii e partii subito, mentre il clone rimase a disposizione dei due shinobi. Il viaggio durò poco, nonostante la strada fosse abbastanza accidentata. Una volta lì i tre trovarono subito i propri parenti, la coppia andò a vivere temporaneamente dalla propria figlia e dal di lui novello marito, mentre la donna fu accolta da sua sorella. Io cercai di farmi un’idea della situazione del villaggio, camminando e osservando tutto quanto. Il ponte e un paio di case erano crollate, alcune altre erano parecchio danneggiate, mentre il resto sembrava più o meno intatto. Le persone che incontrai sembravano molto spaventate e confuse, ma cercai di rassicurarle dicendo che a breve sarebbero arrivati i ninja di Oto che avevo chiamato. Dopo poco vidi una giovane che mi si avvinò convinta, accompagnata dalla donna che avevo scortato fino a laggiù. Aveva uno strano oggetto in mano, una sorta di borsa di pelle con degli strani tubi intorno.
    Lei è la ragazza che ha aiutato mia sorella, vero? Ecco, io vorrei farle questo dono. Kiki mi ha raccontato cosa ha fatto nel suo villaggio e le sono veramente grato. Mi ha anche detto che lei è una musicista, così le ha detto il suo clone, quindi ho pensato che questo potesse farle piacere. È uno strumento che viene dal continente orientale. Mio marito era un marinaio e lo aveva riportato da uno dei suoi ultimi viaggi. Da quando se ne è andato è rimasto a prendere polvere, ma io sarei molto più contenta se fosse utilizzato da qualcuno. E credo che lo sarebbe anche lui. La prego, accetti.
    Io rimasi per qualche attimo spiazzata, non sapendo cosa fare. Chiesi alla ragazza se era sicura di volerlo fare, se non preferisse tenere l’oggetto come ricordo. Lei rispose che aveva altri ricordi e che voleva assolutamente ricompensare l’aiuto che avevo dato a sua sorella e ai suoi concittadini. La sua gratitudine mi rese fiera di quanto avevo fatto, quindi alla fine accettai, non prima di aver ringraziato mille volte.
    Purtroppo non ho assolutamente idea di come funzioni, ma immagino che lei riuscirà a scoprirlo da sola. Ora purtroppo devo andare, ma siamo noi che dobbiamo ringraziarla di tutto. Davvero, sono grata che lei sia capitata quaggiù, non so come avremmo fatto altrimenti.
    Ringraziai per le parole e salutai le giovani. Dopo aver inserito lo strumento musicale nel Rotolo Orchestrale ritornai al villaggio per fare rapporto ai due shinobi. Raccontai tutto quello che avevo visto e scoprii che gli uomini che erano andati a recuperare le barche da pesca, dei quali mi ero totalmente dimenticata, erano tornati. Maledissi la mia distrazione, come avevo potuto scordarmi che c’erano anche quelle persone da aiutare? Per fortuna intervenne il ninja medico a togliermi quei pensieri negativi dalla testa.
    Ho parlato con il suo clone e ho scoperto che lei era soltanto una sacerdotessa del Paese dell'Artiglio di passaggio. Non era necessario che si sforzasse così tanto, ma le sono davvero grato per averlo fatto. Il suo aiuto è stato estremamente prezioso e credo che abbia salvato in maniera concreta almeno due o tre vite. Purtroppo non possiamo ricompensarla in nessun modo, ma posso dirle ufficialmente che ha la gratitudine del villaggio di Oto. So che non è molto, ma è il massimo che posso offrirle. Grazie mille, signorina Aiko Netsushi. Ora è tutto sotto controllo, può tornare a casa.


    Rotoleria Dimensionale
    Tipo: Ninjutsu
    Livello C
    Versione di Aiko Netsushi di una tecnica personale di Walter Heryul. Essa consiste nel creare un piccolo portale verso un'altra dimensione parallela, a cui ha accesso solo l'utilizzatore e dentro cui possono essere riposti solo e soltanto dei rotoli.
    Per attivare il portale basta pensare al rotolo che si desidera prelevare e allungare il braccio (o le braccia nel caso di rotoli grandi) per prenderlo.
    [Il portale che si forma è grande quanto il rotolo che si può prelevare, ma mai più piccolo del braccio dell'utilizzatore]
    [Il portale non può essere attraversato da persone, animali o altri esseri viventi]
    [Il portale non può essere utilizzato per assorbire tecniche, in caso venisse colpito da un jutsu o da un'arma si rompe interrompendo il collegamento con l'altra dimensione]
    [Se l'utilizzatore dà la sua approvazione, il portale può essere usato anche da altre persone]
    [Questa tecnica non può essere utilizzata in situazioni concitate, come ad esempio uno scontro]
    Consumo: 5 a turno

    Rotolo dell'acqua
    Rotolo in vari formati, che può contenere solo semplice acqua. Il costo di evocazione dell'acqua è di 1 unità di chakra per ogni 100 litri.
    -Minore: rotolo medio, che può contenere fino a 500 litri d'acqua. Costo: 50

    Rotolo orchestrale
    Rotolo in vari formati, al cui interno possono essere immagazzinati solo strumenti musicali. Gli strumenti di dimensioni piccole (es. armoniche, flauti piccoli, triangoli) occupano una slot, quelli di dimensioni medie (es. violini, chitarre, ottoni) cinque, quelli di dimensioni grandi (es. violoncelli, pianoforti, clavicembali) dieci. Il consumo di evocazione è pari al numero di slot occupate per 2.
    -Maggiore: rotolo grande, che dispone di 20 slot. Costo: 1 rotolo vuoto grande + 40 ryo

    Chakra 247/368
    (-48: Evocazione Konbeya)
    (-28: Passo Celeste)
    (-33: Clone del Sole dotato di 15 di chakra)
    (-1: Condizionatore Umano)
    (-1: Condizionatore Umano (su altri))
    (-1: Condizionatore Umano (su altri))
    (-1: Condizionatore Umano (su altri))
    -1: Rotoleria Dimensionale
    -1: Rotoleria Dimensionale
    -1: Condizionatore Umano
    -1: Condizionatore Umano (su altri)
    -1: Condizionatore Umano (su altri)
    -1: Condizionatore Umano (su altri)
    -1: Rotoleria Dimensionale
    -1: Rotoleria Dimensionale

    Oggetto da ottenere:
    A' phìob mhòr
    Semplice cornamusa, strumento originario del Dominio Barbaro e molto raro nel continente occidentale. Esso è composto da una sacca di pelle (resistenza pari a quella del cuoio) a cui sono collegati un tubo diteggiato e quattro canne musicali in legno. Di dimensioni medie, lo strumento pesa poco più di due chilogrammi. Ottimo per essere suonato ma pessimo per essere usato come arma.
     
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