|
|
La mattina seguente mi svegliai di buon’ora, ben prima del mio maestro. Uscii a fare di nuovo due passi sul ponte, per osservare il mare in silenzio. Quando finalmente fu tempo di rientrare potemmo iniziare senza indugi il nostro allenamento. L’abilità di oggi è in pratica quella di ieri, però applicata anche ad altri. Crei un sigillo insieme ad una seconda persona e da quel momento in poi solo essa può prelevare dal rotolo. Visto che non abbiamo altri con cui lavorare ovviamente sarò io questa persona in questione. Sei pronta? Annuii con aria determinata, al che ricevetti un’altra dose di spiegazioni. In pratica avrei dovuto far concentrare all’utente finale un po’ di chakra e fare io la stessa identica operazione. Le due energie si sarebbero unite e io avrei potuto creare il sigillo usandole come ingrediente. La spiegazione era chiara, metterla in pratica risultò più difficile. Lui sapeva il giusto dosaggio, ma trovare un equilibrio era già un primo ostacolo che mi bloccò per un paio di tentativi. Subito dopo, poi, incappai in un altro problema, questa volta molto più complesso. Non era per niente semplice lavorare con del chakra che in parte non era mio. Era innaturale, anche se si trattava di quantità così piccole. Dopo diversi tentativi infruttuosi capii che non potevo manipolare l’energia del maestro, era semplicemente impossibile, ma dovevo in qualche modo aggirare l’ostacolo. Alla fine riuscii a comprendere il modo. Dovevo in sostanza “adagiare” il chakra esterno sul mio e lavorare solo con esso. Il sigillo doveva prendere forza dall’energia dell’utente finale, mentre dalla mia si sarebbe generato il meccanismo di riconoscimento. Il lucchetto era mio, il muro era altrui, per riprendere la metafora che avevo usato il giorno prima. In questa maniera riuscii a completare il primo tentativo, che il maestro mise subito alla prova. Lui riuscì a recuperare il contenuto del rotolo, ma quando fece provare me ci riuscii anch’io al secondo tentativo. No, non ci siamo ancora. Devi essere più precisa con il riconoscimento, non puoi dare al cliente un servizio incompleto. Più concentrata, su! Seguii le indicazioni del maestro e alla seconda occasione andai meglio, anche se ne servirono altre quattro o cinque per ottenere risultati davvero buoni. Alla fine mi ritrovai parecchio stanca, anche se più mentalmente che fisicamente. Bene, con questa direi che più o meno ti ho insegnato quello che volevo insegnarti. Abbiamo ancora un po’ di ore, oggi pomeriggio. Hai qualche dubbio o qualcosa di cui vuoi parlarmi? Quella domanda mi prese di sorpresa, anche perché in effetti avevo proprio una cosa che volevo chiedergli. Non ero sicura che fosse il caso, quindi rimasi qualche istante a riflettere, poi mi convinsi da sola. Ecco… sì, ci sarebbe un mio progettino che volevo mostrarle. Un rotolo di mia invenzione, non ancora pronto ma quasi. In pratica lo userei per immagazzinare chakra, così da averne a disposizione in un secondo momento. Non so se è fattibile, però, finora ci ho lavorato solo in astratto. L’uomo mi lanciò un’occhiata molto perplessa e quando gli chiesi lumi lui mi disse che in tanti altri ci avevano provato, ma nessuno era riuscito a trovare un modo di fare qualcosa del genere. Mi disse che sarebbe stata la scoperta del secolo, se fosse riuscita, ma disse anche che dubitava fortemente della fattibilità di qualcosa del genere. Io gli porsi comunque il foglio dove avevo preso appunti e lui diede un’occhiata con sguardo ancora scettico. Che sparì dopo pochi secondi, sostituito da occhi sgranati al massimo, segno di sorpresa. Ha… ha senso! È abbastanza complesso, ma ha senso. Questo fa… quello invece… mannaggia. Dobbiamo provarci, Aiko. SI. PUÒ. FARE!! Risi a quella citazione improbabile, l’aria spiritata dell’uomo era perfettamente a tema. Speravo solo che il nostro esperimento finisse in maniera migliore rispetto a quello dell’opera satirica da cui era tratta la frase appena recitata dal maestro. Radunammo dunque il necessario e partimmo con il lavoro. Il maestro mi aiutò a completare i punti ancora mancanti e a limare i difetti visibili. Rimanemmo ore ad aggeggiare sul mio piccolo quadernetto di appunti, saltammo persino pranzo tanto eravamo eccitati per la possibile scoperta. Alla fine ci concedemmo di mangiare qualcosa solo quando avemmo una bozza completa e approvata da entrambi. Dopo il veloce pasto fu l’ora di mettere alla prova la creazione. Il maestro insistette perché fossi io a occuparmi della compilazione del sigillo. Per quei primi tentativi avevamo deciso di lavorare su dei rotoli piccoli, i meno costosi, per limitare i costi dell’esperimento. Io ci misi tutta la calma e precisione di cui ero capace e in una mezz’ora completai l’opera. Ero molto tesa quando tentai di concentrare il chakra dentro il rotolo ed eruppi in un’esultanza scomposta quando scoprii che il sigillo funzionava. Guardai il maestro, sorrideva e scuoteva la testa, non riusciva a credere ai suoi occhi. Ero incredula anch’io, ma sapevo di dover verificare che funzionasse anche l’altra parte di utilizzo, prima di gioire troppo. Poi ci sarebbero state comunque altre operazioni da fare, temevo potesse esserci qualche limite di utilizzabilità, magari non sarebbe stato possibile “dare” il proprio chakra ad altri tramite questo mezzo. Però questi erano dubbi che avrei chiarito in un secondo momento, ora dovevo verificare che il mio capolavoro funzionasse davvero. Misi una mano sul sigillo e concentrai la giusta dose di energia. Successe tutto in un istante, non capii bene cosa successe. Provai un forte dolore alla fronte e poi alla nuca e mi ritrovai a terra senza riuscire a comprendere niente, visto che persi i sensi subito. Quando riaprii gli occhi ero in un lettino, mi doleva il capo come non mai. La luce dalla finestra era quella della sera, dovevano essere passate un sacco di ore. Vicino a me c’era il maestro che, non appena si accorse che mi ero svegliata, mi abbracciò con impeto. Aiko, meno male! Il dottore ha detto che non ti sei fatta niente, ma continuavi a non svegliarti! Mi hai fatto prendere un colpo! Dopo aver assicurato l’uomo sulle mie condizioni decenti di salute gli chiesi di spiegarmi l’accaduto. In sostanza il rotolo non funzionava a dovere, aveva creato un’onda d’urto pazzesca, dovuta alla troppa compressione del chakra. Purtroppo la nostra teoria era stata ingenua, non era possibile fare una cosa del genere, di sicuro non in quel modo. Dobbiamo cestinare quel progetto, c’è già fin troppa violenza al mondo e il rotolo grande… se qualcosa del genere finisse nelle mani sbagliate… tremo al solo pensiero. Aiko, la creatrice sei tu e se pensi che ti possa essere utile ti consiglio di tenerlo il rotolo che abbiamo fatto. Dovrebbe essere ricaricabile all’infinito, anche se ovviamente produrrebbe sempre lo stesso risultato. Però un prodotto del genere non va assolutamente commercializzato, sei d’accordo? Annuii semplicemente, ancora un po’ confusa. Ne avremmo parlato più tardi, prima dovevo riprendermi un po’. Per fortuna bastò un’altra dose di riposo e per le undici di sera mi fu permesso di tornare in cabina. Avevo preso una botta non troppo forte, ma essendo stata alla nuca mi aveva disturbato assai. Una volta tornata dal maestro potemmo discutere con calma. Avevo avuto modo di pensarci e in effetti sarebbe potuto tornarmi utile tenere il rotolo così come era. Una forma di difesa veloce, efficace e, anche se autolesionista, inaspettata per eventuali nemici. Ricaricai il rotolo di chakra, ci misi un lucchetto per impedire che fosse usato da altri, poi lo riposi nella Rotoleria. Di seguito mi feci dare gli appunti su cui avevamo lavorato io e il maestro e insieme a lui cancellammo tutto. Avevo involontariamente creato un’arma parecchio pericolosa, non sarebbe mai e poi mai dovuta finire in mani sbagliate, su questo eravamo del tutto d’accordo.
Oltre all'abilità "Altrui Lucchetto" la pg si allena anche inventando e creando il rotolo qui sotto. Ho già preso un rotolo bianco piccolo al mercato, quando sarà il momento di modificare in scheda aggiungerò il rotolo bomba a mano e scalerò i soldi.
Rotolo esplosivo Rotolo molto simile alle cartebomba, che non contiene oggetti, bensì energia. Concentrandovi all’interno una gran quantità di chakra, si può immagazzinarlo per un utilizzo successivo. Vista la compressione a cui è costretto, una volta rilasciato questo esploderà in maniera fragorosa, in una rumorosa onda d’urto, che provoca danni da impatto a tutto ciò che viene colpito. L'onda d'urto si diffonderà come semisfera (180°) a partire dal lato di rotolo su cui è imposto il sigillo da attivare. Il costo di concentrazione è pari al doppio della Forza della deflagrazione che si otterrà, il costo di estrazione è pari proprio a questa Forza. La quantità massima di chakra accumulabile e il raggio di azione delle onde d’urto sono dettate dai vari formati di questo rotolo. L’utilizzatore ovviamente non è immune a tali colpi, quindi ne rimarrà sempre coinvolto, mentre il rotolo resisterà alla propria esplosione, rimanendo dunque riutilizzabile. Sia il consumo di concentrazione che quello di estrazione non possono essere scontati dalla Specializzazione in Esperto in Rotoli. -Rotolo “Bomba a mano”: può accumulare fino a 80 unità di chakra e il raggio dell’onda d’urto sarà di due metri. Costo: 1 rotolo piccolo + 35 ryo -Rotolo “Granata”: può accumulare fino a 160 unità di chakra e il raggio dell’onda d’urto sarà di quattro metri. Costo: 1 rotolo medio + 110 ryo -Rotolo “Fine del Mondo”: può accumulare fino a 240 unità di chakra e il raggio dell’onda d’urto sarà di otto metri. Costo: 1 rotolo grande + 220 ryo
|
|