Cuore di Ghiaccio | Livello D

Partecipanti: Aiko Netsushi | Qm: Cyber

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    Il proprietario di una grande gelateria ha deciso di prendersi un mese di ferie proprio in pieno agosto, logorato dal lavoro. Il figlio, capendo di non essere in grado di gestire da solo il locale, ha messo annunci per assumere impiegati temporanei con contratti della durata di 30 giorni esatti. Chiunque sia interessato ad un lavoro di così breve durata può farsi avanti.

    A te il classico primo post introduttivo dove scopri "la missione" e ti proponi come volontaria.
    Nome della gelateria e png vicecapo sono a tua scelta (se non li vuoi fare basta resti sul vago e me li invento io)

    Edited by Uta. - 29/11/2016, 21:49
     
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    Demone incendiario

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    IL GELO IN UNA STANZA



    Nonostante gli imprevisti e le perdite di tempo, finalmente riuscii ad arrivare a Suna. Il viaggio era stato faticoso e mi ritrovavo senza troppe energie. Una volta superati i controlli alla porta di ingresso del villaggio, che furono particolarmente meticolosi, potei iniziare un piccolo tour di esplorazione. Fui molto stupita dalla maestosità di molti degli edifici, quasi tutti di un materiale che sembra argilla, senza parlare della gigantesca rupe che circondava l'intero centri urbani. Gli altri villaggi ninja che avevo avuto modo di visitare avevano quasi tutti delle specie di mura attorno, immaginavo per difendersi da eventuali attacchi, ma in questo caso la natura aveva fatto un lavoro migliore di quanto gli uomini potessero mai sperare di fare. Un opera del genere non poteva certo essere artificiale, pensai.
    Stanca e sudata, come primo obiettivo mi posi quello di trovare un bagno pubblico dove rifocillarmi. Ne localizzai uno subito, ma mi accorsi in tempo dei prezzi troppo elevati e preferii rinunciare. Per fortuna poco dopo ne trovai un altro, questa volta più abbordabile per le mie tasche. Senza remore mi catapultai dentro e mi presi un po' di tempo solo per me. Dopo quella immensa sfacchinata nel deserto era proprio quello che ci voleva. Rimasi più di un'ora e mi lavai con tutta la cura del caso. Mi sentii come rinascere.
    Una volta uscita, mi addentrai nelle vie più centrali, alla ricerca di un mercato o un bazar o qualsiasi posto simile. Avevo bisogno di fare provviste, visto il mio proposito di riprendere il viaggio fino al Paese della Terra. Quando finalmente trovai il luogo adatto, iniziai a fare un grande giro. Alcuni prodotti erano nuovi per me, del resto non ero mai stata in quella zona. Uno spazio particolare era dato ai banchi di pescheria, segno che forse era da quello specifico settore che il villaggio traeva una parte maggiore del proprio sostentamento. Però, nonostante lo stupore per le tante novità che mi trovai a scoprire, dovetti fronteggiare un problema piuttosto serio. Le mie finanze non erano sufficienti a fare scorta quanto speravo, fatto dovuto ai prezzi più elevati di quanto mi aspettassi. Mi ritrovai parecchio spaventata dall'opzione di dover affrontare un viaggio nel deserto senza le dovute provviste, sarebbe potuto essere molto pericoloso. Ricordandomi quanto successo poco prima con i bagni pubblici, mi misi alla ricerca di un altro mercato, nella speranza che questo avesse prezzi alla portata delle mie tasche. Il mio passo si fece meno tranquillo, un po' più ansioso, ma cercai di non farmi prendere dal panico. Camminavo e osservavo i dintorni, quasi nella speranza che la soluzione ai miei problemi calasse dal cielo all'improvviso. Per quanto assurdo possa sembrare, quella frase rispecchiò almeno in parte ciò che successe subito dopo.
    Tra le tante insegne che costellavano la via che stavo percorrendo, una in particolare attrasse la mia attenzione. “Settimo gelo”, così recitava la scritta. Fui molto divertita da quel gioco di parole fulmineo, al punto che decisi di avvicinarmi al negozio, per distendermi un attimo e ritrovare un po' di pace. Era una gelateria e da fuori si poteva notare bene l'ampiezza del locale. Mi colpì in positivo l'impatto visivo di quel luogo, ne fui attratta. Non fosse stato per la lieve ristrettezza economica in cui mi trovavo al momento, sarei entrata a testare se anche la sostanza era del livello dell'apparenza. Rimasi ancora qualche attimo a sbavare mentalmente sulla soave visione di quell'allegro caleidoscopio di creme colorate, però prima di distogliere lo sguardo dalla vetrina, mi accorsi che c'era un pezzo di carta in bella vista appeso dietro il vetro. Per pura curiosità mi misi a leggerlo. In sostanza il foglio affermava che il locale era alla ricerca di personale a cui offrire un contratto di un mese preciso. Ci pensai un attimo e mi resi conto che quella opzione, scoperta per puro caso, era perfetta per la mia situazione. In questo modo avrei potuto rimpolpare le mie finanze, godermi la permanenza in quella città per un lasso di tempo ampio ma limitato e superare la parte più torrida dell'estate in un luogo dalla temperatura probabilmente più clemente. Dovevo solo riuscire a convincere il proprietario ad assumermi. Mi feci coraggio e varcai la soglia, avanzando con passo tranquillo ma sicuro. Dietro il bancone c'era un ragazzo sulla ventina, abbastanza alto e magro. Non sembrava una cattiva persona e questo pensiero mi aiutò a tirare fuori un po' della mia spigliatezza, che spesso nascondevo.
    Buongiorno! Ho letto l'annuncio qua fuori e volevo propormi per il lavoro.
    Mi limitai a queste poche parole per la presentazione, di modo da lasciare al mio interlocutore la scelta su come gestire il discorso. Dovevo cercare di sembrare affidabile e affabile, pensai.
     
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    Il ragazzo, complice il mestiere a stretto contatto con le persone, si dimostra aperto e solare; sfruttando il momento "poco affollato" abbandona temporaneamente la postazione per farti qualche rapida domanda.

    Ciao, benvenuta. Io sono Hayato Yota, figlio del proprietario del Settimo Gelo. Hai qualche esperienza in questo tipo di lavoro o in altri simili? Hai mica anche un curriculum con te? Dovrai lavorare per tutto questo mese e il pagamento arriverà il primo lunedì di Settembre; il primo giorno è di prova, quindi non ti verrà retribuito, ma in compenso a fine giornata puoi portarti a casa tutto il gelato che avanza. Non è molto ma è pur sempre meglio che tornare a casa a mani vuote. Ah, dovremo anche discutere del metodo di pagamento, hai un conto in qualche banca?

    Dopo aver raccolto le informazioni necessarie, il ragazzo ti porta dietro al bancone aprendoti una porticina e dicendoti che per i primi tempi sarà Lilia, un'altra ragazza che lavora lì da un po' più di tempo, ad aiutarti e formarti in quel lavoro.
    La ragazza si trova subito dietro la porta, intenta a riempire una vaschetta di gelato per poi portarla al bancone e metterla sotto l'etichetta "limone" che era finito; appena ha le mani libere si presenta per bene stringendoti la mano e dicendoti il suo nome.

    Sono Lili,a piacere di conoscerti. Non farti scrupoli a chiedermi qualsiasi cosa. Se sei pronta, ti accompagno subito a cambiarti e poi iniziamo il giro.

    La divisa da lavoro è un semplice grembiule bianco molto lungo e una retina per raccogliere i capelli, dopo la "vestizione" ti fa fare un rapido giro fra i due macchinari presenti nel retro spiegandoti che servono per creare i gelati; Lilia ti informa anche che il procedimento è complicato e pericoloso, visto occorre maneggiare l'azoto liquido, motivo per cui se ne occupa sempre il figlio del proprietario o suo padre e non occorre che lo facciate voi.

    Al massimo potrebbe chiederti di venire a riempire le vaschette vuote, come ho fatto io poco fa. Per il resto, quando vedi che un gusto sta per finire basta dirlo ad Hayato e ci pensa lui.

    Terminato il rapido e breve giro nel retro tornate nella stanza "principale", quella dove si trova la gelateria aperta al pubblico; riguardo coni e coppette c'è molto poco da spiegarti visto si tratta semplicemente di fare un po' di pratica con lo strumento per fare le palline e imparare a fare la dimensione giusta, idem per la panna spray o i vari zuccherini e altre decorazioni.
    La macchina per i frappè e gli yogurt richiedono invece un po' più di preparazione, ma niente di eccezionalmente complicato e, nel corso della giornata, hai modo di vederle in funzione varie volte.

    CITAZIONE
    A te la descrizione del tuo primo giorno di lavoro. La gelateria è composta da tre stanze: quella principale, il retro con le due macchine per i gelati e uno stanzino dove tengono i grembiuli e gli ingredienti.
    Se ti servono altre informazioni chiedi pure.
     
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2 replies since 22/8/2016, 20:22   91 views
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