Paura, eh?

Paese degli Uccelli

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    Contendenti: Gurasu vs Rutja
    Orario: Primo pomeriggio
    Meteo: Soleggiato ma non eccessivamente caldo
    Tempo: Nessuna restrizione
    Luogo: piccola radura vicino al confine con il Paese della Terra
    Turni: Il primo che risponde stabilisce i turni.

    :kill:
     
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    " Pensato di Gurasu Tokubetsu Senju "

    Era la seconda volta che Gurasu veniva mandato lì per una missione; però, in questa occasione, non era più affiancato dal suo strano amico di Suna, Kumagawa Misogi. A suo tempo avevano partecipato alla gara di cucina locale.

    " Bei ricordi, quelli! "

    Era calmo e tranquillo nel suo incedere; con gli occhi guardava a destra e a sinistra, ammirando quel paesaggio familiare. Se lo ricordava ancora perfettamente, nonostante fosse passato molto tempo. Sembrava quasi ieri, ma poteva assicurare a tutti che non lo era stato per niente. Il Paese degli uccelli. Così era chiamato per il gran numero di uccelli che migrano ogni anno. E anche quel giorno ne poteva vedere a bizzeffe. C'erano rondini, aironi cinerini e falchi.

    " Probabilmente sono solo di transizione qui. Si staranno dirigendo al Paese della Terra. "

    Abbassò lo sguardo, momentaneamente alzato per vedere gli stormi nel cielo. Un cielo soleggiato. Nonostante quello non faceva eccessivamente caldo. Poteva definirlo un clima temperato. Guardò ora l'erba verde, che amava moltissimo. Ricordava i bellissimi arbusti e cespugli che riempivano la capitale del Paese, Tori. Aveva appena finito di portare un pacco importante al signore feudale. Il viaggio da Kusa fino a lì era stato senza troppi intoppi e la consegna pure. Ora, come molte volte, era di ritorno da una missione. Spesso erano di protezione o di consegna. Del resto, era solo un genin!
    Camminava adagio e senza problemi, finché non si accinse ad entrare in un bosco. Gli alberi non erano eccessivamente alti, ma avevano una chioma folta e verdeggiante, con cui oscuravano il sole pomeridiano. Fu in quel momento che la sua mente fu turbata. Non si ricordava affatto quel luogo. Non c'era nemmeno passato nella strada di andata! E gli alberi non crescono in pochi minuti...tranne per gli utilizzatori del Mokuton, ovviamente. Decise di proseguire e si fermò in una piccola radura. Per fortuna aveva con sè una mappa. La tirò fuori da sotto il suo mantello e guardò attentamente sulla carta per trovare il boschetto dove si trovava in quel momento. Grande fu lo stupore nello scoprire che era lontano da dove doveva essere.

    " Ho guardato troppo il paesaggio. Come sempre...sono vicino al confine con Iwagakure, che pasticcio! "

    Sbuffò rassegnato. Decise che si sarebbe fermato, per poi studiare un nuovo percorso da seguire per ritornare a casa. Si lasciò cadere sull'erba fresca, ma tenendo la schiena e il busto perpendicolare al terreno. Chiuse la mappa e la mise sotto il mantello. Poi guardò l'orizzonte, cercando calma e pace interiore.
     
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    36.1 NON SONO UN ORNITOLOGO



    Ero andato nel Paese degli Uccelli per pulire cessi, perché a quanto pareva tra l'aristocrazia di quella nazione era divenuto di moda da un po' di tempo assegnare quell'ingrato compito a ninja di basso livello. La missione fu abbastanza schifosa, però fu anche veloce e soprattutto sicura. Meglio sguazzare tra escrementi e sporcizia che rischiare di lasciarci le penne per combattere qualche inutile bandito, questo fu il mio pensiero a riguardo. La parte più ardua di tutta quella vicenda fu decisamente sopportare la stupidità e l'arroganza del padrone di casa, ma ero stato abituato alle vessazioni dei secondini quando ero ancora dietro le sbarre. A confronto, quei nobilastri non erano niente.
    Una volta completate le pulizie, mi fu dato il permesso di lasciare quella sorta di castello e di tornare a casa. Non mi feci ripetere due volte la cosa e presi la strada più veloce verso il confine Nord. Il paesaggio intorno a me era piuttosto monotono, proseguii il mio cammino con passo spedito. L'unico aspetto particolare di quel paese sembrava essere la fauna, così ricca di volatili di vario tipo, però ciò non mi interessava molto. Una volta avevo provato a prendere in biblioteca un manuale di ornitologia di base, ma lo avevo trovato noioso. Di certo preferivo di molto quella serie di libri in cui si immaginavano personaggi storici del passato o altri di opere di finzione che si scambiavano aspre invettive in rima.
    Arrivato vicino al confine, decisi di prendere una scorciatoia. La via maestra era un po' tortuosa e tagliando attraverso il bosco avrei risparmiato quasi un'ora. Per questo motivo mi inoltrai tra le fronde per raggiungere più in fretta Taki. Lì avrei sfruttato il tempo rimanente della giornata allenandomi con l'anima in quel momento attiva, ovvero la donna chiamata Aika. Lei non aveva parlato quasi per niente durante tutta la giornata e se interpellata mi aveva risposto sempre in maniera perentoria di non disturbarla. Era una persona strana, quando le ordinavo di aiutarmi in qualche modo lei lo faceva senza discutere, ma ogni volta che avevo tentato qualche contatto al di fuori della stretta utilità lei lo aveva respinto senza mezzi termini. Poco male, mi ero sempre detto, le tecniche del Professore non erano state create per farsi degli amici, erano solo scalini per la sua scalata verso la gloria assoluta.
    Continuai a camminare fino a raggiungere una piccola radura. Al centro di essa, disteso su un prato, c'era un ragazzo con in mano una cartina di qualche tipo. Avvicinandomi un po', notai che indossava un coprifronte, anche se ero troppo lontano per distinguere il simbolo segnato sopra esso. Poco importava, eravamo in territorio neutrale, nessuno dei due avrebbe dovuto avere qualcosa da ridire sulla presenza dell'altro. Era un po' come quando avevo incontrato quel Rin in una zona diversa dello stesso paese in cui mi trovavo ora. In quel caso avevo potuto pure disputare un incontro amichevole con quel ragazzo, che in altri luoghi avrebbe dovuto essere un nemico. Era stato un ottimo modo di verificare il grado di adattamento alle mie abilità da parte di Julius e pensandoci attentamente non sarebbe stata male una cosa del genere anche per Aika. Lei si era dimostrata piuttosto ricettiva negli allenamenti, ma non avevo mai avuto occasione di provare come se la cavasse in uno scontro. La ragazza accettò la mia proposta con un misero “ok”, però prima di lanciare la sfida dovevo capire con chi avevo a che fare. Non parevano esserci testimoni in giro, quindi non potevo correre rischi di alcun tipo, era necessario accertarmi che il ragazzo non fosse di carattere troppo violento o instabile. Per questo mi avvicinai di qualche passo, provando a interagire con costui al meglio delle mie possibilità.

    Per il confine verso di là è la strada giusta?
     
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    - Parlato di Gurasu Tokubetsu Senju -
    ” Pensato di Gurasu Tokubetsu Senju -
    - Parlato di Uomo-ragno -

    Gurasu era perso a guardare davanti a sé. Si chiedeva ancora come avesse fatto a perdersi; eppure era già stato lì per una missione ben più importante. Ad un certo punto vide avvicinarsi un… un coso. Come poteva definirlo? Sembrava l’uomo ragno. Un brivido gli attraversò la schiena addirittura prima di riconoscerne bene i tratti. La prima cosa che sarebbe saltata all’occhio a chiunque, e non solo per lui, erano le sue sei grandi braccia, come un buon ragno che si rispetti. Sei enormi braccia, sei mani! Era tutto così terribile. Era un mostro! La sua espressione, inizialmente quieta, subì un turbamento. I suoi occhi si sbarrarono per il brutto pensiero che gli aveva occupato la testa, e la sua bocca abbandonò per sempre ogni accenno di sorriso. Ma questo non era ancora nulla. Era di carnagione scura, il che non lo aiutava a non essere scambiato dal povero ed ingenuo Gurasu per l’uomo ragno. O, appunto, per il ragno stesso. Aveva una robusta corporatura, probabilmente per poter contenere tutte le mosche che catturava con la sua ragnatela. Ma il fatto che avesse delle dimensioni più considerevoli rispetto ad un normale ragno lo spaventava ancor di più.

    ” Se un ragno normale mangia animali delle proprie dimensioni… allora quel mostro mangerà anche me! “

    Era in fatti poco più alto del kusiano. Progressivamente iniziò a disegnarsi un’espressione di terrore, non ancora al suo stadio definitivo. Aveva una capigliatura afro, che dubitava fosse sua; la doveva aver sicuramente rubata da un essere umano, dopo averlo ucciso. Non c’era dubbio per lui: era una parrucca per sembrare meno pericoloso! Ma lui non ci sarebbe mai cascato. Lo stesso discorso valeva per i suoi vestiti. La maglia scolorita a maniche lunghe aperta sul davanti era sicuramente stata presa dalla sua prima vittima: che mostro orribile! Aveva dei pantaloni neri e rossi, rubati più di recente, e degli enormi scarponcini verdi sportivi. Povero quel grasso uomo a cui glieli aveva rubati! Per non parlare del coprifronte di Taki: mera copertura. Tutte quelle cose non facevano altro che confermare che era un ragno assetato di sangue umano! E le cicatrici che aveva sul volto e sulla parte destra del petto ne erano una prova: un povero umano aveva provato a difendersi dai suoi morsi, ma non ce la fece. Una difesa eroica. Gurasu non avrebbe permesso a quel mostro di ucciderlo. Soprattutto… perché ne aveva paura. Arrivò allo stadio completo del terrore quando quel mostro si avvicinò e iniziò a parlare. Lo avesse mai fatto!

    - Per il confine verso di là è la strada giusta? -

    Non badò nemmeno alla direzione verso cui si riferiva. Quella sua voce...quella sua richiesta... …queste sono molestie sessuali! era tutto un pretesto per avvicinarlo e poi aggredirlo! Terrorizzato, tentò di alzarsi in piedi, arretrando, ma finì con il ripiombare per terra. La sua mano destra tremava, ma ciò non gli impedì di appoggiarla, impiegando più tempo del solito, sul porta oggetti. Di lì, sempre agitato, prese un kunai e lo puntò contro l’uomo ragno. Non riusciva nemmeno a tenere ferma l’arma nella direzione corretta, tanto aveva paura! Aveva una paura quasi da aracnofobia per i ragni. Per questo non andava mai a nessuna festa di Halloween dai suoi amici. Facendosi coraggio aprì la bocca tremante e cercando di non farsi prendere dal panico, disse:

    - S-stam-mmi d-distante r-ragno, o o s-sarà p-peggio p-per te! -

    Non c’era alcun dubbio che le sue minacce non avrebbero fatto effetto. Difatti, mentre parlava, arretrava piano piano.
     
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    36.2 OF SPIDERS AND MEN


    AIKA
    Il mostro era distratto, molto distratto. Non si accorse della paura del ragazzino. Eppure era evidente, solo un cieco non se ne sarebbe accorto. Un cieco o un idiota.

    G: S-stam-mmi d-distante r-ragno, o o s-sarà p-peggio p-per te!

    La paura irrazionale è una brutta bestia. Il coso voleva che io combattessi, quindi dovevo farlo. Dovevo fare qualsiasi cosa in vista della resurrezione mia e di Aki. Solo quello era importante, il resto no.

    A: Dammi il controllo, parlo io. Tu non sei capace.

    Dopo un po' di tentennamenti, Rutja attivò la Preghiera del Carcerato. Lo scambio si completò in pochi istanti. Non avevo tempo da perdere, andai dritta al punto. Alzai una mano, lasciandola aperta, evidentemente inerme.

    A: Questo è un braccio. Non una zampa.

    Dopo aver pronunciato queste parole con calma, aprii la bocca. Passai la mano di prima su uno dei canini.

    A: Questi non ce li hanno i ragni. E non c'è veleno qui.

    Poi spostai la mano verso i capelli assurdi del mostro.

    A: Anche questi non ce li hanno i ragni.

    Poi indicai uno degli occhi.

    A: Questi sono due, non otto.

    Poi portai le mani alla cintura e abbassai i pantaloni con un gesto secco. Li tirai su solo dopo aver mostrato un istante al ragazzo il membro inutile di Rutja. Il mio sguardo rimase fisso sul ragazzo, impassibile. Il possessore del corpo non protestò, anzi rise. Il suo problema non era l'aspetto, bensì la psiche.

    A: Questo non è un pungiglione.

    A questo punto battei il pugno sul petto, facendolo risuonare come un tamburo.

    A: Questo è un uomo. Non un ragno.


    Shujin no Inori (Preghiera del carcerato)
    Livello C
    Tecnica da abbinare al “Matrimonio dell'Horna”, che permette all'ospitante di scambiare la propria posizione con l'anima dell'ospite risvegliata in precedenza. In questo modo egli cede il controllo del corpo e si ritrova messo da parte. Potrà quindi ascoltare i pensieri dell'anima risvegliata e comunicare con essa, condividendo con lei tutte le percezioni sensoriali. Ovviamente, non cambiando le caratteristiche del corpo, l'anima ospite non potrà utilizzare jutsu o specializzazioni che non possiede il corpo. La tecnica non richiede sigilli per l'attivazione, né per lo spegnimento, che quindi è lo stesso utilizzatore iniziale a dover decretare (non l'anima risvegliata).
    Costo di attivazione: 10
    Costo di spegnimento: 5


    OT
    Chakra: 490/500
    Lo so che probabilmente è ai limiti del leggibile, ma mi diverto un sacco a scrivere con lo stile di Aika :asd: .


    EDIT: Aggiunto qua sotto la tecnica usata e il chakra rimasto.
     
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    - Parlato di Gurasu Tokubetsu Senju -
    ” Pensato di Gurasu Tokubetsu Senju -
    - Urlato di Gurasu Tokubetsu Senju -
    - Parlato di takiano -

    Gurasu era teso e sperava che quell’uomo ragno non avesse intenzione di avanzare verso di lui per attaccarlo. Già si immaginava che dalla sua bocca uscisse una ragnatela fittissima che lo imprigionasse. Poi con l’aiuto delle sue sei zampe si sarebbe avvicinato verso di lui per rinchiuderlo in un bozzolo e poi… mangiarlo! Non lo avrebbe mai permesso, fosse stata l’ultima cosa che faceva.
    Il falso shinobi decise di iniziare la sua offensiva; per prima cosa alzò una mano.

    ” Cosa ha intenzione di fare? È forse capace di lanciare ragnatele dai palmi delle mani? “

    La cosa lo preoccupava non poco. La persona che aveva davanti era un ibrido uomo ragno, doveva aver sicuramente nuove capacità per una cattura più efficiente della preda. Trovando un ciuffetto di coraggio si alzò in piedi. Tremava ancora, e così ancora l’arma che puntava debolmente verso l’avversario. Non avrebbe esitato a lanciarglielo. Anche se probabilmente non ci sarebbe riuscito. Quando l’uomo ragno aprì bocca temette che avrebbe sparato a velocità supersonica una ragnatela. Lasciò cadere il kunai. Sembrava che avesse il parkinson.

    ” Oh no! N-non ce la faccio… “

    Immenso fu lo spavento nel sentirlo parlare nuovamente. Voleva forse permettergli di dire le sue ultime volontà prima di morire? No.

    - Questo è un braccio. Non una zampa. -

    Era un atteggiamento diverso da quello di poco prima. Certo, la forma era assolutamente quella di una mano umana. Ma comunque quel mostro ragno aveva ben 6 braccia! Quale altra spiegazione logica ci poteva essere? Gurasu non sarebbe caduto nel suo tranello.
    L’ingannatore aprì poi la bocca e passò la mano di prima sui suoi canini, toccandoli. Li stava forse pulendo, prima di immergerli nel feroce pasto?

    - Questi non ce li hanno i ragni. E non c'è veleno qui.
    -


    A dire il vero non ne era sicuro. Per sua fortuna non aveva mai potuto vedere la bocca di un ragno.

    ” Chi mi assicura che non siano velenosi? Magari quel veleno non ha effetto immediato… e sicuramente quel ragno deve avere un antidoto contro il suo stesso veleno! “

    L’uomo ragno spostò la mano e la spostò sui capelli afro.

    - Anche questi non ce li hanno i ragni. -

    Infatti riguardo a quello era perfettamente d’accordo. Era evidente che quella era una parrucca, e l’avrebbe tolta ad ogni costo dal suo orrendo capo!

    - Questi sono due, non otto. -

    A quella constatazione dovette rassegnarsi. Non conosceva nessun metodo per cui un ragno potesse occultare dei suoi occhi. In breve riacquistò completo dominio del proprio corpo e si fermò nel suo tremare. Che si fosse sbagliato su quel mostro a sei braccia? Che fosse in verità un umano? Ma come giustificare quei suoi arti aggiunti? La sua faccia era diventata perplessa e dubbiosa, e forse per questo l’uomo continuò a parlare e ad agire. Portò le mani sulla cintura, e a quel punto il kusiano non riuscì ad intuire cosa volesse fare. Poi abbassò di colpo i pantaloni e Gurasu poté vedere… quel coso!

    - Questo non è un pungiglione. -

    Mentre l’uomo strano lo guardava con indifferenza, il suo viso cambiò espressione, diventando improvvisamente shockato. Sbarrò gli occhi e aprì la bocca come per urlare dallo spavento:

    - Aaa… -

    Ma l’urlo gli morì in bocca. Subì un violento colpo al cuore e pensava che sarebbe morto di infarto. Cadde poi malamente con la schiena a terra, con bocca aperta e occhi sbarrati. Non c’erano dubbi che la vista di quel… coso, così improvvisa e inaspettata, lo avesse traumatizzato. Già non aveva sopportato la vista di Heddo e Fukuro che si baciavano sulla bocca e di Akira e Kuniyoshi che si toccavano con disinvoltura le spalle. Ora aveva raggiunto il culmine della sua paura per quelle cose. E sarebbe stato forse più terribile della sua manifesta aracnofobia. Rimase quindi lì, come corpo morto. Non sapeva se avrebbe avuto la forza di rialzarsi. Non sapeva nemmeno se quella cosa fosse stata nuovamente coperta. Non ci voleva mica un genio a capire che non era un pungiglione! Per forza di cose doveva ammettere che era un umano. Sentì poi un colpo leggero, distante da lui. Non voleva nemmeno pensare cosa lo avesse provocato.

    - Questo è un uomo. Non un ragno. -

    Oh, sì. Lo avevano visto e confermato tutti quegli alberi lì intorno. E, purtroppo, lui stesso. Gurasu sarebbe rimasto fermo al suo posto, a meno che il mostro non si fosse avvicinato. A quel punto non avrebbe esitato ad alzarsi in tutta fretta e con agitazione; avrebbe preso 3 shuriken per ogni mano e li avrebbe lanciati addosso al nemico, cercando di non guardare la sua figura intera. Al massimo, per colpirlo, avrebbe prestato attenzione alla testa e al busto. Non più giù.
    Mentre li lanciava avrebbe gridato:

    - Stammi distante! -

    Non avrebbe detto nessun ragno o mostro. Aveva paura di tutt’altra cosa ora.

    CITAZIONE
    Gurasu Tokubetsu Senju
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    7
    26
    27
    26
    25
    24
    25


    Potenziamenti:

    Armi:
    - 10 kunai
    - 10 shuriken (di cui 6 lanciati)
    - Balestra
    - 10 Frecce
    346/346

    Ferite:
    -

    Stato Fisico:
    Ok

    Stato Mentale:
    Traumatizzato

     
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    36.3 RESTO DISTANTE


    AIKA
    Alla vista del pene di Rutja il ragazzo impallidì. Eppure era piccolo e inutile, di cosa aveva paura? Non sapevo se fosse un segno di omofobia o di omosessualità repressa, né mi interessava. Più importante era capire cosa avesse intenzione di fare.
    Cadde e poi si rialzò. Di seguito lanciò sei armi a forma di stella. Mirava a me, però mi aveva dato abbastanza preavviso. Oltretutto il tiro non era neanche così preciso. Con un colpo di reni e un movimento rapido scansai tutto.

    G: Stammi distante!

    Non capivo molto di quali fossero le sue motivazioni. Di certo il ragazzo era ormai preda dell'irrazionalità, le parole erano inutili con lui. Concentrai il chakra nella bocca e in poco tempo ebbi pronta la giusta offensiva.

    Nido del Ragno (Kumo Soukai - Spider Web Opening)
    Tipo: Ninjutsu
    Si secerne dalla bocca un enorme bozzolo che viene lanciato aperto contro i nemici per poi rinchiuderli al suo interno, paralizzandoli.
    [La ragnatela ha Resistenza pari a quella dell'utilizzatore +10]
    Livello: B
    Consumo: 40


    Creai un bozzolo e lo manipolai un attimo. Poi scagliai la ragnatela aperta, cercando di catturarlo. Speravo di immobilizzarlo a terra, perché smettesse di crearmi problemi. Chissà, magari viste le sue molte paure gli sarebbe venuto un infarto. Lo avrei trovato decisamente ironico.


    OT
    Non abbiamo mai stabilito le distanze a cui ci troviamo. Io ho calcolato che almeno 5 metri di distanza ci fossero, però tanto riuscivo a schivare comunque con la differenza di Stat. Lascio a te decidere la distanza.


    Nome PG
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    12
    33+2=35
    58+2=60
    40+8=48
    46+2+2=50
    37+8+2=47
    53+2=55

    Post:
    1

    Potenziamenti:
    -Specializzazione in Sicario liv.4
    -Specializzazione in Armi Leggere liv.1
    -Specializzazione in Percezione del chakra liv.2
    -Specializzazione in Ladro liv. 1
    -Specializzazione Medica liv. 1
    -Specializzazione in Armi Pesanti liv. 1

    Armi:
    //

    450/500
    (-10: Preghiera del carcerato)
    -40: Nido del Ragno

    Ferite:
    //

    Stato Fisico:
    Ok (90%)

    Stato Mentale:
    [Aika]Tranquilla

     
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    - Parlato di Gurasu Tokubetsu Senju -
    ” Pensato di Gurasu Tokubetsu Senju -
    - Urlato di Gurasu Tokubetsu Senju -

    Quando una persona, anche la più calma e accorta, viene colpita dalla paura, di quelle più terribili per la propria natura, non si può far nulla. La paura riempie tutta l’anima e la colora di un bel rosso cremisi, una tonalità un po’ più accesa del sangue. La paura può portare spesso a rabbia, odio profondo verso la fonte della paura. E a volte anche all’omicidio. Gurasu non era ancora giunto allo stadio finale, ma già aveva iniziato ad urlare per lo spavento. Aveva lanciato degli shuriken ma, non guardando l’avversario se non dal busto in su, si può ben immaginare l’esito di quella azione. Data la mancanza di calma e di precisione, le stelline metalliche erano state facilmente schivate dall’uomo a sei braccia. Aveva urlato ad esso di stargli distante, e così fece. Peccato che quello che in verità voleva fosse una sua evaporazione e ricondensazione da tutta altra parte, tipo Kiri. Doveva stargli il più distante possibile. Capito che non si sarebbe mosso, decise che lo avrebbe affrontato, sempre tenendo il viso in alto.

    ” Lo finirò con la trivella di legno, colpendolo in punti vitali, e poi me ne andrò via! “

    Era così in breve passato a una delle ultime fasi, con una rapidità disarmante. Stava quindi per compiere dei sigilli quando vide che il mostro, a 7 metri da lui, stava masticando qualcosa in bocca. E si sa che, quando uno ha paura e vede che il proprio avversario sta per attaccare, sicuramente non pensa ad una controffensiva. Del resto non era più in pieno possesso delle proprie facoltà: paura regnava sovrana. Poco dopo il takiano secernette un bozzolo, evidente prova che gli aveva mentito spudoratamente.

    ” Oltre il danno, anche la beffa! Era veramente un ragno! “

    Quando una paura è molto grande, spesso finisce per vincere le altre, che però non scompaiono mai completamente. Soprattutto se superate in un arco temporale così breve. In preda al panico più assoluto, non poté che scappare, senza una meta.

    - Non riuscirai a prendermi, mostro! -

    Prese quindi a correre con tutta l’energia che aveva in corpo. Se solo avesse saputo con chi aveva a che fare! Quando girò lievemente il capo per vedere che cosa stava succedendo era ormai troppo tardi. Con il volto dipinto di puro terrore, vide una grande ragnatela che era ormai vicinissimo a lui. Non riuscì nemmeno ad urlare per chiamare aiuto. Venne presto afferrato, e in quel modo la sua corsa finì; poteva sentire quella viscida ragnatela appiccicosa addosso a sé, sul suo prezioso mantello, suoi vestiti. Un brivido gli aveva percorso la schiena facendolo inorridire ed impallidire.

    " Non posso finire in bocca a quel mostro ragno! "

    Iniziò quindi a dimenarsi come un forsennato con tutte le proprie forze, ma fu tutto inutile: quel bozzolo sembrava fatto con filo di acciaio. Più si muoveva più aumentava in lui il disgusto nel toccare quella cosa e il senso di vomito, che non riuscì più a trattenere. Ben presto i resti del cibo mangiato in precedenza arrivarono a fargli compagnia. A quella vista gli sarebbe venuto da vomitare ancora. Facendo attenzione a non immergere la testa in quella pozzanghera verdeggiante decise di provare l'ultima strategia: chiedere di essere liberato da quel mostro.

    - L-liberami da q-questa c-cosa, r-ragno m-malefico! -

    Era ritornato in lui quel tremore nelle parole, dovuto al contatto con il bozzolo. Le parole di un essere dominato dalla paura a volte posso essere contradditorie. Prima gli aveva detto di stare distante, eppure adesso chiedeva il suo aiuto, essendo l'unica persona che poteva liberarlo. Certo, non si fidava per niente di quel ragno umanoide, che avrebbe potuto mangiarlo da un momento all'altro. Ma se non avesse fatto nulla sarebbe stato mangiato lo stesso. Decise quindi di aggiungere una clausola, anzi due, prima di farlo muovere verso di lui.

    - S-se p-proverai a m-mangiarmi o a f-fare c-cose con q-quel... coso s-sarà p-peggio p-per t-te! -

    Che grandi minacce quelle di un uomo spaventato!

    CITAZIONE
    Gurasu Tokubetsu Senju
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    7
    26
    27
    26
    25
    24
    25


    Potenziamenti:

    Armi:
    - 10 kunai
    - 4 shuriken(6 lanciati)
    - Balestra
    - 10 Frecce
    346/346

    Ferite:
    -

    Stato Fisico:
    Ok

    Stato Mentale:
    Spaventato a morte



    Edited by Rzambon98 - 5/7/2016, 11:14
     
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    36.4 I SIMPLY DON'T CARE


    AIKA
    G: Non riuscirai a prendermi, mostro!

    Il ragazzino urlò e poi cercò di fuggire. Non ci riuscì, lo intrappolai e lui vomitò. Tutto ciò aveva un che di squallido, ma ero stata abituata anche a scene ben peggiori.

    G: L-liberami da q-questa c-cosa, r-ragno m-malefico!

    Il tono di voce era fastidiosamente alto, le parole scelte altrettanto inutili. Quanta illogicità sa esprimere un essere umano terrorizzato!

    G: S-se p-proverai a m-mangiarmi o a f-fare c-cose con q-quel... coso s-sarà p-peggio p-per t-te!

    Sorrisi beffarda a quelle frasi. Si era spaventato di fronte al mio piccolo gesto di esibizionismo, ma mi chiesi il perché. Un pene piccolo e floscio come quello di Rutja era tutto fuorché pericoloso.

    A: Ma chi te se incula... letteralmente. Non mi interessi. Non come cibo. Non come "altro". Io non mangio merda. Io non fotto merda.

    Fui particolarmente tagliente. Speravo che gli insulti lo trattenessero dallo strepitare ancora. Con alcuni funzionava, l'umiliazione accendeva in loro il rancore, ma sopiva l'ira. Fui inoltre il più volgare possibile. Da figlia di nobili ero diventata una "cattiva ragazza" per cercare la libertà che avevano tolto a mia sorella. Avevo toccato il fondo, avevo raschiato il barile. E grazie a questo per esempio sapevo quanto la potenza di un vituperio si rafforzi in maniera direttamente proporzionale alla trivialità dei termini impiegati.

    A: Adesso trovo un modo di liberarti. Però tu devi stare zitto. Taci e non ti farò niente. Urla e ti menerò. Ma forte per davvero. A te la scelta.

    Cercai di piantare i miei occhi fissi in quelli del ragazzo. Ero sincera, volevo che lo capisse. Ero dispostissima a metterlo a nanna per un po'. Avrei potuto evocare un clone con la pazza lesbica dentro e lei avrebbe pestato volentieri fino allo svenimento il malcapitato. Immaginai che non sarebbe stato un brutto spettacolo. Ma immaginai anche che una soluzione pacifica fosse preferibile.


    OT
    Questa ruolata sta prendendo una piega strana :perp: . Chiedo scusa per il dialettalismo, ma ci stava troppo bene, sia per la situazione che per il personaggio che lo pronuncia.


    Rutja Saijin
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    12
    33+2=35
    58+2=60
    40+8=48
    46+2+2=50
    37+8+2=47
    53+2=55

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    Potenziamenti:
    -Specializzazione in Sicario liv.4
    -Specializzazione in Armi Leggere liv.1
    -Specializzazione in Percezione del chakra liv.2
    -Specializzazione in Ladro liv. 1
    -Specializzazione Medica liv. 1
    -Specializzazione in Armi Pesanti liv. 1

    Armi:
    //

    450/500
    (-10: Preghiera del carcerato)
    (-40: Nido del Ragno)

    Ferite:
    //

    Stato Fisico:
    Ok (90%)

    Stato Mentale:
    [Aika]Leggermente irritata

     
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    ” Pensato di Gurasu Tokubetsu Senju -
    - Parlato di uomo ragno -

    Le assurde e invalide minacce del giovane traumatizzato non poterono che causare un sorriso beffardo nel volto dell’uomo ragno.

    - Ma chi te se incula... letteralmente. Non mi interessi. Non come cibo. Non come "altro". Io non mangio merda. Io non fotto merda. -

    Questa fu la risposta, tagliente e piena di insulti. Non che ne fosse avezzo. Era ormai abituato ai modi bruschi e scorbutici di Matthew, anche se in confronto con quelli dell’uomo ragno non erano nulla. Gurasu non si offese, né rimase deluso. Non ne aveva nessun motivo. Anzi, si tranquillizzò un attimo, continuando a provare disgusto per la ragnatela.
    Sicuramente usando quelle parole non poteva che dire la verità: dunque il Senju era fuori di ogni pericolo. Ma un pensiero gli nacque in testa, come della zizzania che vuole rovinare un campo di grano.

    ” E se fosse talmente bravo a fingere da sembrare credibile? E se mi portasse da altri ragni? “

    Avrebbe voluto ribattere, per fargli promettere che non lo avrebbe portato da altri suoi simili, ma venne interrotto da un nuovo intervento di lui.

    - Adesso trovo un modo di liberarti. Però tu devi stare zitto. Taci e non ti farò niente. Urla e ti menerò. Ma forte per davvero. A te la scelta. -

    Quelle parole lo spaventarono profondamente, fino a farlo impallidire. Abbandonò l’idea di avere nuove garanzie, e si limitò a fare un tremante cenno di assenso al takiano, che teneva gli occhi fissi su di lui.
    Non si fidava completamente di lui, ma non voleva nemmeno che i suoi incubi diventassero realtà. Si limitò quindi a tacere. Se fosse arrivato lì per liberarlo non avrebbe detto nulla, però avrebbe cercato in tutti i modi di non essere toccato e di non toccare la viscida ragnatela che ancora lo spaventava. Subito dopo la liberazione si sarebbe alzato in piedi e avrebbe arretrato, tremando, di qualche passo. Non disse nulla, non sapendo cosa dire. Voleva allontanarsi il più possibile da lui.
     
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    36.5 SICUREZZA E LIBERTÀ


    AIKA
    Il ragazzo accettò. A malincuore, ma accettò. Io mi girai di spalle e feci pochi sigilli. Smezzai il chakra e chiamai Madaraki. Avrebbe gestito lui la questione, ne era in grado.

    Musuko no Bunshin (Clone del Figlio)
    Tipo: Ninjutsu
    Livello: Proibito
    Evoluzione del Clone dello Sposo, che ricrea in maniera ancora più simile i corpi posseduti in vita dalle anime racchiuse tramite il Matrimonio dell'Horna. Infatti sarà riprodotto alla perfezione l'aspetto fisico e verranno acquisite abilità più vicine a quelle precedentemente possedute. Questi cloni potranno utilizzare, al posto di quella del corpo originale (che non possiedono per niente) e con limitazioni molto pesanti sotto descritte, le abilità innate (devono essere segnate in scheda) che possedevano in vita e in alcuni casi specifici (ovvero solo quando sarà reso obbligatorio dalle abilità innate) anche gli elementi. Le statistiche saranno pari a quelle dell'utilizzatore, con un bonus di 20 al Punto forte ed un malus di 20 al Punti debole che possedeva l'anima contenuta nella copia (segnati entrambi in scheda).
    [Tipologia di cloni: Superiori]
    [La copia possiede le stesse armi dell'utilizzatore, identiche alle originali]
    [Possono essere creati tanti cloni quante sono le anime raccolte col Matrimonio dell'Horna, esclusa però quella attiva.]
    [I cloni conoscono tutte le jutsu dell'utilizzatore, ma non possono utilizzare quelle di un elemento se non lo possiedono]
    [Le abilità innate dei cloni sono sempre solo al 1° livello e il consumo dell'innata e delle tecniche derivate sono il triplo rispetto alla norma]
    [Nel caso un'anima possieda due o più abilità innate, solo la prima segnata (on-gdr la prima appresa) potrà essere utilizzata dal clone]
    [Se un'abilità innata richiede un elemento primario, il clone lo possederà come elemento primario e l'elemento primario del corpo originale diventerà l'elemento secondario del clone. Se l'abilità innata richiede due elementi obbligatori, quelli diventeranno gli elementi del clone]
    [Tutte le innate devono ricevere l'approvazione di uno staffer, che può decidere di porre dei limiti (anche totale) all'utilizzo dell'innata tramite questa tecnica, che dovranno essere riportate in scheda]
    [Tecniche degli elementi posseduti solo dai cloni possono essere inserite in scheda e acquistate spendendo normalmente i p.a., però deve essere segnato che sono utilizzabili solo da questi cloni]
    [Nel caso la copia venisse fatta scomparire volontariamente, il chakra rimastogli ritornerà al ninja. Per far scomparire la copia di propria volontà è necessario che essa rimanga immobile per mezzo turno. Inoltre non deve essere in una situazione agitata, per esempio in mezzo ad un combattimento.]
    [La copia scompare in seguito a danni critici. Se viene abbattuta in questa maniera, il suo chakra rimanente non viene restituito al corpo originale (ma il chakra massimo sì)]
    [L'utilizzatore può decidere di far sparire un suo clone senza preavviso, in tal caso il chakra non viene restituito al corpo originale]
    [Se uno di questi cloni termina il chakra a propria disposizione, scomparirà immediatamente]
    [I sensitivi sentiranno l'impronta di chakra dei cloni come leggermente diverso da quella dell'utilizzatore, un misto di quella del corpo originale e di quella che l'anima possedeva in vita]
    [Sigilli: 3]
    Consumo: il 5% del chakra totale per ogni copia (pagato dal corpo originale) e inoltre il chakra rimanente e massimo sono divisi esattamente tra i vari cloni (prima di effettuare il calcolo di cui sopra).

    -post minimi: 1 + 1 per ogni anima
    - voto minimo: 3 (post iniziale) + 2 (per ogni anima)
    [In scheda deve essere segnato esplicitamente quali anime hanno già ottenuto l'approvazione per l'utilizzo di questa tecnica]



    PROFESSORE
    Mi risvegliai all'improvviso dentro un Clone del Figlio, in una radura che non riuscii a riconoscere. Davanti a me c'era Rutja e dietro di lui riuscivo a scorgere appena una figura estranea, intrappolata in una ragnatela. Avevo bisogno di capire meglio la situazione e visto che non pareva esserci molta fretta chiesi informazioni con calma.

    P: Contesto?

    A: Il coso voleva farmi fare un allenamento con il tizio lì. Noi ci siamo avvicinati, lui ha smattato. Ha paura dei ragni e dei gay. Per non rischiare dovrebbe liberarlo un clone, direi.

    Dalle frasi spezzettate e dal lessico utilizzato, riuscii a capire senza problemi che ad avere il controllo del corpo di Rutja era Aika, una delle ultime arrivate lì dentro. Non capii la frase sui gay, ma non mi interessava, quello che era importante era aver chiaro il motivo per cui ero stato evocato lì. Io avrei preso seriamente in considerazione l'idea di uccidere senza problemi lo sconosciuto, mi sembrava che fossimo abbastanza distanti da qualsiasi possibile testimone, però se i due avevano deciso per quella soluzione non potevo che fidarmi. In fondo - dopo una breve riflessione potei confermarlo - in nessun caso quell'episodio poteva ritorcersi contro di noi, per nessuna ragione al mondo. Oltretutto la scelta della donna di ergersi come una barriera tra me e il giovane catturato garantiva che lui non mi avesse visto per bene in faccia.

    P: Potete andare, me ne occupo io.

    Per prima cosa, sfruttando ancora il riparo visivo che il corpo di Rutja mi offriva, utilizzai la Trasformazione per mutare aspetto. Copiai una versione simile al fisico che avevo creato, rendendolo più basso e privo delle braccia extra. In questo modo potei avanzare indisturbato mentre i due giovani si allontanavano. La persona catturata si dimostrò essere un ragazzino di Kusa, il suo sguardo palesava in maniera evidente quali fossero i suoi pensieri. Ero convinto di avere una buona chance di sfruttare questi a mio personale vantaggio.

    P: Guardami bene, adesso ti libero.

    Accertandomi di essere nel campo visivo del ragazzo, feci un sigillo, quello propedeutico al Ballo della Morte. Se mi avesse guardato, allora l'illusione avrebbe dovuto prenderlo. E, se questo fosse avvenuto, forse la forza del genjutsu si sarebbe alimentata del terrore provato dal kusano, portandolo ad un probabile svenimento. Questo avrebbe reso molto più facile la mia impresa di tagliare i fili della ragnatela con una spada. Una volta completata l'opera, mi sarei arrampicato su un albero, nascosto tra le fronde e avrei atteso lì il risveglio di quel povero disgraziato.


    Shini no Mae (Ballo della Morte)
    Tipo: Genjutsu
    Livello C
    Si dice che gli uomini, nel momento in cui stanno per morire, rivedano tutta la propria vita scorrere davanti ai propri occhi, come una sorta di film. Si tratta per lo più di una finzione narrativa, ma prendendo spunto da essa il Professor Madaraki ha creato un'illusione di basso livello, pensata per i principianti in questa arte. Se la vittima guarda le mani dell'utilizzatore che eseguono il sigillo, questa verrà strappata dal suo presente e vedrà un riassunto veloce della propria intera esistenza, creata dal cervello dello stesso (quindi in funzione dei propri ricordi). L'utilizzatore invece dovrà rimanere fermo sul posto per tutta la durata del genjutsu (mezzo turno, ovvero circa 5 secondi). Al termine di questa visione la vittima potrà provare un forte senso di paura e se tra i due ninja c'è una differenza di forza molto grande la pressione è in grado di far perdere i sensi alla vittima.
    [L'illusione ha effetto se la vittima si trova entro 10 metri dall'utilizzatore, altrimenti vedrà il sigillo senza essere raggiunto dall'illusione]
    [Sigilli: 1]
    Stimolo: visivo
    Mondo di attuazione: illusorio
    Bersaglio: singolo
    Immobilità: necessaria
    Consumo: 40




    Clone del Figlio (Professor Madaraki)
    Parametri Fisici

    Forza

    35-20=15

    Resistenza

    60

    Velocità

    48

    Agilità

    50

    Precisione

    47

    Riflessi

    55+20=75

    Chakra

    185/250



    (-25: tecniche usate dal corpo originale prima di creare il clone)
    -40: Ballo della Morte


    Sharingan
    ELEMENTO: Fuoco

    Descrizione
    Lo Sharingan non appare automaticamente alla nascita, ma tende invece a manifestarsi solo quando il portatore è soggetto a forti stress emotivi. Dopo la sua prima apparizione, il portatore può attivarlo o disattivarlo a suo piacimento convogliando una piccola dose di chakra negli occhi. Una volta attivo consuma chakra, per tale motivo chi se ne fa trapiantare uno (non potendo disattivarlo) è costretto a tenerlo coperto in modo da bloccare il consumo di chakra.

    Abilità comune a tutti i livelli: I riflessi del ninja sono migliorati, capacità di contrastare e trasmettere i Genjutsu, capacità di copiare alcune tecniche, capacità di vedere fonti di chakra attribuendogli un colore


    1° livello - Minimo Livello 2
    - Capacità di vedere fonti di chakra a 5 metri di distanza e attraverso oggetti spessi 35cm.
    - Capacità di trasmettere i Genjutsu di livello C tramite contatto visivo.
    - Il ninja è in grado di prevedere un paio di secondi prima la traiettoria dei corpi in moto, sempre che i suoi Riflessi gli permettano di avere una visione chiara (quindi bisogna seguire lo schema che si trova in Fondamentali).
    Riflessi: +10
    - A patto che il livello dell'Uchiha (più eventuale specializzazione in genjutsu) sia almeno un livello superiore a quello del suo avversario (più eventuale specializzazione in genjutsu), egli potrà contrastare le illusioni di livello C spendendo una quantità di chakra pari a metà del costo della tecnica
    - si possono copiare tecniche di livello C a patto di avere e spendere 5 p.a. al momento in cui si vede la tecnica
    Consumo: 5 per turno (necessario anche per le tecniche derivate)
    Sharingan1

    Tecniche Derivate

    Triplice Attacco del Mulino Sharingan (Sofuushasen no Tachi - Windmill Triple Blade)
    Tipo: Doujutsu/Taijutsu
    Attraverso questo complicato Taijutsu, un possessore di Sharingan è in grado di mettere in seria difficoltà il proprio avversario, e di porre i presupposti per molte combinazioni di tecniche.
    La tecnica richiede almeno 10 metri di filo di nylon per ogni shuriken che viene lanciato, più altri 10 metri per il filo "guida". Il nylon deve essere legato precedentemente alle armi; il ninja lancia tanti shuriken fin quanti ne può possedere per grado. Affinchè il jutsu prosegua, è necessario che l'avversario tenti di schivare anche uno solo degli attacchi, qualunque altra difesa (eccetto il restare immobili) o subire i colpi di tutti gli shuriken, blocca la combinazione. In caso di schivata avversaria, infatti, l'Uchiha potrà sfruttare le sue capacità di preveggenza per guidare gli shuriken ancora in volo in modo da legare l'avversario e immobilizzarlo, l'unico modo di sfuggire all'immobilizzazione è bloccare gli shuriken o recidere i fili, tentativi ulteriori di schivata o il restare fermi porterà al venire legati.
    Una volta ottenuto di legare l'avversario, l'Uchiha potrà lanciare un Uchiha Shuriken verso di lui, approfittando del suo impedimento.
    In base al numero di shuriken che lo hanno immobilizzato, per l'avversario sarà più complesso liberarsi, sempre che ne abbia l'opportunità, inoltre contro un singolo tentativo di fuga l'uchiha potrà usare, la tecnica del Drago di Fuoco (se la possiede) anche senza comporre i sigilli necessari, ma pagandone comunque il costo.
    Livello: C
    Consumo: 25



    Altro
    Elemento Primario: Katon
    Elemento Secondario: Raiton



    Rutja Saijin
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    12
    33+2=35
    58+2=60
    40+8=48
    46+2+2=50
    37+8+2=47
    53+2=55

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    -Specializzazione in Sicario liv.4
    -Specializzazione in Armi Leggere liv.1
    -Specializzazione in Percezione del chakra liv.2
    -Specializzazione in Ladro liv. 1
    -Specializzazione Medica liv. 1
    -Specializzazione in Armi Pesanti liv. 1

    Armi:
    //

    200/250
    (-10: Preghiera del carcerato)
    (-40: Nido del Ragno)
    -25: Spesa per creare il Clone del Figlio

    Ferite:
    //

    Stato Fisico:
    Ok (80%)

    Stato Mentale:
    [Aika]Calma

     
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    ” Pensato di Gurasu Tokubetsu Senju -
    - Parlato del clone umanizzato -

    Gurasu guardava impaurito l’uomo ragno. Si chiedeva se tutto sarebbe andato come gli aveva detto. Non gli restava che sperare di essere liberato al più presto per poi allontanarsi da quel luogo. Sempre che non fosse stato lasciato lì a morire. Non riuscì a capire perché il takiano gli avesse girato le spalle. Stava forse cercando di andare via come niente fosse?

    ” Se se ne andrà mi toccherà urlare per ricevere aiuto… sempre che non mi faccia male prima che possa farlo! “

    Lo osservò mentre sembrava muovere le braccia, come per eseguire dei sigilli. Poi una figura comparve di fronte all’uomo; non riusciva però a vedere nessun dettaglio del nuovo venuto.
    Sapeva solo che c’era. Provò a muovere la testa per guardare meglio, ma senza successo. Si chiedeva se avesse creato un clone. Ma a quale scopo: per poterlo danneggiare meglio in caso si fosse messo ad urlare?
    Non potendo far nulla e non volendo rischiare la pelle, rimase lì, fermo, in attesa. Poteva sentire un brusio provenire dai due; stavano parlando e lui non riusciva a captare neanche una parola. Che peccato!
    Dopo breve tempo, in cui l’ansia e la preoccupazione di Gurasu erano cresciuti in modo esponenziale, i due sembrarono mettersi in movimento. Quello che lo aveva intrappolato non si degnò nemmeno di girarsi o salutarlo, e se ne andò via da quella radura. Sembrava quasi non volesse avere nulla a che fare con lui. Comunque lasciò lì una sua brutta copia, quella con cui aveva parlato per tutto quel tempo. Un clone doveva esserlo, essendo simile a lui; non era però identico, quindi aveva dovuto usare una sorta di tecnica della trasformazione. Era più basso e le braccia da ragno erano passate a due, come tutti gli umani. Quel suo aspetto gli diede già più fiducia. Ma come avrebbe potuto un clone liberarlo? Si trattava forse di una di quelle copie fisiche, che solo i ninja di livello avanzato imparavano? Sicuramente doveva essere così.
    Il clone si avvicinò a lui, per poi dire, con una voce completamente diversa e più acuta:

    - Guardami bene, adesso ti libero. -

    Quelle parole lo lasciarono confuso; con degli occhi che esprimevano tale sentimento guardò la copia, che aveva un timbro di voce diverso dall’originale. Come era possibile tutto ciò? E soprattutto, come aveva intenzione di fare solamente guardandolo? Era titubante, e avrebbe voluto fare delle domande. Ma facendo ciò avrebbe solo allungato la permanenza sotto quella viscida ragnatela ripugnante.
    Lo guardò compiere un sigillo e poi… una serie di immagini, di scene, di azioni si susseguirono nella sua mente, allontanandolo dalla realtà.

    ” C-che c-cosa sta s-succedendo? “

    Vide lui da piccolo, nelle braccia della zia Obasan; poi sempre lui, al primo giorno dell’accademia con il maestro Wasureppoidesu. Poi in un millesimo di secondo il tempo passava e si vedeva a sette anni sul Ponte del Cielo e della Terra, a piangere. Quel giorno aveva scoperto che i suoi genitori erano stati uccisi dai suniani. Subito dopo vedeva sé stesso davanti alla sua casa, regalatagli dalla zia l’anno seguente. La quinta immagine raffigurava il suo primo incontro con Rin, in cui si era rifiutato di combattere. La sesta lui mentre svolgeva l’esame per diventare genin con il maestro Sengo Atari. La settima la guerra, mente lui e Lang esploravano il labirinto. Avrebbe tanto voluto rivederlo prima o poi. Poi il suo soggiorno a Konoha, dove aveva conosciuto i suoi nonni e dove aveva incontrato Jellal e Matthew; aveva anche iniziato a padroneggiare il Mokuton. Sulla via verso casa, aveva incontrato Pesuta; grazie a lei era riuscito a stabilire un patto di sangue con i suoi animali preferiti, le scimmie.
    Poi seguì la gara di cucina nel Paese degli Uccelli, con la particolare figura di Kumagawa. Innumerevoli altri incontri si susseguirono: con Hetherias nel Paese del Fulmine, con Karui nel Paese dell’Erba, con Kurokami nel Paese del Fuoco, con Roku nel Paese del Vento e con Natsuki nel Paese della Zanna. E in mezzo a questi la ricerca di informazioni sulle bestie codate e su Jellal insieme a Matthew; con lui aveva anche affrontato Jun Shikibu e lo scontro con la jonin al Paese del Thè. Lì aveva incontrato altri due ninja: Akira e Kuniyoshi, entrambi di Konoha.
    Quel repentino susseguirsi di eventi, che gli fecero capire che era passato ormai un anno da quando era diventato genin, lo spaventò. Si sentiva confuso. I suoi occhi erano sul clone, che emanava un profondo senso di paura. Si sentiva sotto pressione e faceva fatica a respirare. Strano che non fosse effetto della ragnatela ma di un genjutsu!
    Ma ovviamente non era mai stato colpito da una tecnica di quel genere e non ne sapeva nulla.
    Nella situazione in cui era il suo battito cardiaco era accelerato. Non riusciva a capire come mai avesse così paura. Solo dopo ci arrivò: aveva sentito che una persona, prima di morire, vedeva in breve scorrere tutta la propria vita!

    ” S-sto per morire?!? “

    Ancora più agitato per quella notizia, svenne.

    ~ ~ ~



    Quando si risvegliò era un po’ intontito. Aiutandosi con le braccia, si alzò da terra. La sua testa era riuscita ad evitare la pozzanghera di vomito, per miracolo. Se fosse stata sporca di… quella cosa, gli sarebbe venuto da rigettare nuovamente. Lentamente si alzò in piedi, cercando di ricordare ciò che era successo.

    ” Devo sicuramente essere svenuto… “

    Guardò le proprie braccia e le proprie gambe; poi guardò avanti e dietro di sé. Non c’era nessuno se non lui in quel luogo. Se non fosse che gli era appena tornata la memoria avrebbe detto di aver schiacciato un pisolino. E invece no. Tutto ciò che stava passando nella sua testa era successo veramente. Era libero. Non si era nemmeno accorto che poco prima stava morendo dalla paura a causa di quella ragnatela. Era vivo. Quella visione della sua vita in breve lo aveva spaventato a morte, ma non lo aveva portato nel regno dei morti. Era solo. Il clone umanizzato dell’uomo ragno era sparito.
    Fece un respiro profondo. Era tornato calmo e tranquillo e ora poteva ritornare a fare ciò che doveva fare.

    ” Tutto è andato per il meglio, quindi posso tornare a casa mia. Devo solo prendere la mappa… “

    Avrebbe quindi preso la cartina e cercato in quale direzione dovesse andare. Non si era infatti dimenticato si essersi perso. Poi avrebbe messo tutto apposto, e si sarebbe incamminato verso Kusa, sempre che qualcuno non lo avesse interrotto. Non avrebbe raccontato a nessuno ciò che gli era successo e ciò che aveva veduto.

    Il mio personaggio non ha motivo per voler cercare Rutja quindi penso toccherà a te trovare un modo per far avvenire lo scontro.
     
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    36.6 FALSO CORTESE


    PROFESSORE
    Alcuni potrebbero credere che per un quasi centenario pochi minuti non rappresentano che un'inezia, però non era mai stato così per me. Io avevo sempre sofferto lo spreco di tempo, anche nel caso esso fosse limitato a una semplice mezz'ora. Era più forte di me, mi faceva sentire profondamente a disagio. Però dovevo verificare che il giovane riuscisse a rialzarsi e che non avesse intenzioni strane, per questo rimasi a tergiversare nascosto tra le fronde di un albero.
    Lo vidi rialzarsi, tirare un bel respiro di sollievo e poi iniziare ad armeggiare con una cartina. Decisi che la cosa migliore era uscire allo scoperto ora e tentare di provare a dare un significato alla mia attesa finora del tutto inutile. Scesi giù dal mio riparo, facendo volutamente rumore in modo che il ragazzo potesse individuarmi senza problemi.

    P: Ciao. Scusa per i metodi bruschi, ma eri troppo spaventato, non sarei riuscito a liberarti se non ti avessi messo KO. Come stai? Meglio?

    Non mi avvicinai più di tanto, rimasi a poco più di una decina di metri dal ragazzo, cercando di assumere l'espressione più accomodante e gentile possibile. Ero sempre stato abbastanza bravo come attore, anche se lo ero di più come osservatore e conoscitore dell'animo umano. Aspettai una risposta e, a meno che essa fosse risultata ostile o irosa, gli avrei fatto una proposta.

    P: Senti, non è che ti va uno scontro amichevole? Un allenamento, insomma. Sai, come avrai capito sono solo un clone, ma non c'entro molto con quel tizio lì e vorrei capire quali sono i limiti di questo corpo.

    Cercai di usare un tono colloquiale, perché lo ritenevo più confacente al tipo di interlocutore che mi trovavo davanti. Solo una volta avevo fatto un incontro amichevole da quando avevo ottenuto quella nuova forma e non ero rimasto soddisfatto del tutto del risultato, quindi mi sarebbe interessato ricavare nuovi dati sul potenziale bellico effettivo della tecnica che avevamo così faticosamente sviluppato. Era anche attraverso cose come quella, che ad alcuni potevano sembrare minuzie e che altri avrebbero anche definito inutile perfezionismo, che si poteva costruire un grande percorso verso obiettivi enormi come il mio.



    OT
    Scusa il post minuscolo, ma non sapevo proprio cosa scrivere.


    Clone del Figlio (Professor Madaraki)
    Parametri Fisici

    Forza

    35-20=15

    Resistenza

    60

    Velocità

    48

    Agilità

    50

    Precisione

    47

    Riflessi

    55+20=75

    Chakra

    185/250



    (-25: tecniche usate dal corpo originale prima di creare il clone)
    (-40: Ballo della Morte)


    Dati tecnici
    Innata: Sharingan

    Elemento Primario: Katon
    Elemento Secondario: Raiton



    Rutja Saijin
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    12
    33+2=35
    58+2=60
    40+8=48
    46+2+2=50
    37+8+2=47
    53+2=55

    Post:
    4

    Potenziamenti:
    -Specializzazione in Sicario liv.4
    -Specializzazione in Armi Leggere liv.1
    -Specializzazione in Percezione del chakra liv.2
    -Specializzazione in Ladro liv. 1
    -Specializzazione Medica liv. 1
    -Specializzazione in Armi Pesanti liv. 1

    Armi:
    //

    200/250
    (-10: Preghiera del carcerato)*
    (-40: Nido del Ragno)*
    (-25: Spesa per creare il Clone del Figlio)

    *il consumo di queste tecniche è stato diviso a metà con il clone
    Ferite:
    //

    Stato Fisico:
    Ok (80%)

    Stato Mentale:
    [Aika]Calma

     
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    - Parlato di Gurasu Tokubetsu Senju -
    ” Pensato di Gurasu Tokubetsu Senju -
    - Parlato del clone umanizzato -

    Mentre Gurasu guardava sulla mappa quale percorso dovesse prendere per tornare a casa, sentì un rumore provenire dagli alberi intorno a lui. Si destò e lasciò cadere la cartina a terra.

    ” Che sia di nuovo quell’uomo ragno? “

    Spostò gli occhi verso il luogo da cui era provenuto il suono e vide il clone che prima lo aveva liberato, a una decina di metri di distanza da lui. Ma in che modo! Aveva usato sicuramente un genjutsu su di lui per fargli vedere tutta la propria vita in breve e per fargli sembrare di morire. Un metodo crudele, davvero. Anche se non aveva più l’aspetto da ragno, metteva paura solo per le tecniche che poteva lanciare.

    ” Cosa vorrà adesso? “

    Con un espressione gentile e rassicurante, la copia disse:

    - Ciao. Scusa per i metodi bruschi, ma eri troppo spaventato, non sarei riuscito a liberarti se non ti avessi messo KO. Come stai? Meglio? -

    Era educato da parte sua chiedergli come stava. Sembrava addirittura un altra persona dal proprio originale. Chissà se in verità lo era. Il kusiano non sapeva cosa rispondergli. Avrebbe preferito essere liberato a mano.

    - S-sto bene, anche se avrei preferito essere liberato senza l’utilizzo di genjutsu… -

    Non era ancora abituato a parlare con lui senza il senso di terrore che lo aveva pervaso in precedenza. Non sapeva ancora se poteva fidarsi completamente di lui. Poco dopo il clone riprese a parlare, sempre con tono colloquiale. Non c’erano dubbi che era completamente diverso da chi lo aveva creato.

    - Senti, non è che ti va uno scontro amichevole? Un allenamento, insomma. Sai, come avrai capito sono solo un clone, ma non c'entro molto con quel tizio lì e vorrei capire quali sono i limiti di questo corpo. -

    Il suo primo impatto non fu né positivo né negativo. Rimase fermo e perplesso alla proposta, così inattesa ed improvvisa. Chi si sarebbe mai aspettato una richiesta del genere da parte di un fake?

    ” E poi cosa intende con ‘capire i limiti di questo corpo’? È un clone, e ha limiti di tutti i normali cloni! Anche se lui proprio normale non è… “

    Non sapeva che risposta dare. Probabilmente, se avesse accettato avrebbe dovuto subire genjutsu devastanti o magari ragnatele viscide. Ma se avesse rifiutato sarebbe stato costretto a forza a combattere. O almeno così pensava. Vedendosi senza via d’uscita rispose:

    - O-ok… -

    Era un po’ titubante, ma sperava che quella sua risposta bastasse. Poi, ricordandosi degli allenamenti che aveva fatto con Roku e con Natsuki, aggiunse:

    - … basta che non mi fai troppo male… -

    Sperava che quella clausola venisse accettata senza troppe storie. Già era qualcosa che avesse deciso di fare quello scontro controvoglia!
     
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    PROFESSORE
    G: O-ok…
    … basta che non mi fai troppo male…


    Nonostante il modo di fare titubante, il ragazzo aveva accettato. Aveva fatto capire in maniera chiara di non essere forte, quindi pensai di essermi ritrovato con un allenamento meno probante di quanto sperassi. Però anche attraverso lotte impari si possono apprendere molte cose, ne ero sicuro. Dovevo annichilire l'avversario in poco tempo, non lasciargli spazio per controffensive e cercare di portare a termine le mie combinazioni nella maniera migliore possibile. Senza procurargli ferite consistenti, anche quello era un obiettivo da considerare importante. Un professionista deve saper dosare le forze e agire nel modo più consono alla situazione.

    P: Non ti preoccupare, saprò trattenermi se sarà il caso.

    Dopo aver pronunciato queste parole, mi misi in posizione di guardia per qualche istante, il tempo di concentrare una piccola dose di chakra Raiton nelle gambe. Pochi secondi dopo scattai, concentrando altra energia nella stessa zona, questa volta però di tipo non elementare.

    Armatura Raiton Parziale
    Livello C
    Tipo: Ninjutsu
    Versione minore dell'armatura Raiton, pensata dal professor Madaraki per essere appresa anche da shinobi di livello inferiore. In sostanza si riveste di chakra Raiton una coppia di arti - inferiore o superiore a scelta - ed esclusivamente per essa si potrà avere un bonus di 10 punti al parametro della velocità. Inoltre, passando una zona irrorata dal chakra di questa tecnica sul punto colpito, sarà possibile curare delle piccole ferite, solo se esse sono state frutto di danni da elettricità (piccole bruciature e shock). In nessun modo è possibile applicare questa tecnica su più di una coppia di arti contemporaneamente e non si potrà usarla in ogni caso per più di tre turni.
    Idrosolubilità: no
    Costo: 15 a turno


    Alzata della Foglia (Konoha Tounyuu)
    Livello C
    Tipo: Taijutsu
    Il ninja, dopo essersi dato uno slancio ad una velocità più alta del normale (velocità +15) arriverà sotto l'avversario, sferrando un potente calcio verticale (forza +5) capace di scagliarlo ad un'altezza di almeno quattro o cinque metri.
    Consumo: 15


    Partii di gran carriera verso il ragazzo, sperando di prenderlo di sorpresa. Contavo sui miei riflessi innaturalmente alti per essere pronto in caso in cui il kusiano fosse stato in grado di contrattaccare sin da subito. Durante la breve corsa concentrai una piccola quantità di chakra di Fulmine in entrambe le mani, per essere pronto all'eventuale momento di impatto. Non passò molto dal momento della partenza a quello in cui arrivai al cospetto del nemico e gli tirai un calcio verticale. Questo avrebbe dovuto proiettarlo a diversi metri di distanza e speravo di poter sfruttare questo passo per la mia mossa successiva.

    Arte del Fulmine: Arma elettrica (Raiton: Saberu Sanda)
    Tipo: Ninjutsu
    Il costante diffondersi di armi elementali nelle arti magiche ha fatto nascere questa tecnica, che è stata subito portata ai livelli massimi senza dover superare diverse fasi di sviluppo.
    L'utilizzatore avvolge la mano con una scarica e crea dal nulla un'arma elettrica. Un colpo di quest'arma fa sentire una scossa all'avversario e ferisce la parte colpita, ma non può competere in nessun modo contro armi bianche.
    [La taglia delle armi segue la stessa logica delle comuni armi bianche]
    [Le armi create causano danni da folgorazione con Forza 5/10/20 a seconda della taglia]
    [Le armi scompaiono dopo circa 10 secondi che hanno perso contatto con l'utilizzatore]
    [Le armi create non hanno nessuna consistenza fisica]
    Idrosolubilità: No
    Consumo: 10 (piccola) 20 (media) 30 (grande) [se ne possono creare anche due]
    Mantenimento: 5/10/15 ad arma


    Nel caso in cui fossi riuscito a spingere con la dovuta forza il nemico, lo avrei bersagliato con due bei kunai elettrici durante il suo volo. Non avrebbe in nessun caso patito ferite enormi, persino nella peggiore delle ipotesi. Però con questa mossa avrei potuto metterlo fuori combattimento facilmente se egli si fosse dimostrato inesperto come sembrava. In caso contrario probabilmente sarebbe riuscito a continuare a lottare, magari fornendomi informazioni preziose sulle sue abilità. Ero decisamente curioso di capire a che livello fosse la mia coordinazione e la mia capacità di sfruttare le abilità e i punti di forza di quel corpo. Avevo lavorato tanto per renderlo così utile, era importante avere un riscontro positivo.





    Clone del Figlio (Professor Madaraki)
    Parametri Fisici

    Forza

    35-20+5=20

    Resistenza

    60

    Velocità

    48+10+15=73

    Agilità

    50

    Precisione

    47

    Riflessi

    55+20=75

    Chakra

    135/250



    (-25: tecniche usate dal corpo originale prima di creare il clone)
    (-40: Ballo della Morte)
    -15: Armatura Raiton Parziale
    -15: Alzata della Foglia
    -20: Arma elettrica leggera x2

    Stato Fisico: Stanco (54%)


    Dati tecnici
    Innata: Sharingan

    Elemento Primario: Katon
    Elemento Secondario: Raiton



    Rutja Saijin
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    12
    33+2=35
    58+2=60
    40+8=48
    46+2+2=50
    37+8+2=47
    53+2=55

    Post:
    5

    Potenziamenti:
    -Specializzazione in Sicario liv.4
    -Specializzazione in Armi Leggere liv.1
    -Specializzazione in Percezione del chakra liv.2
    -Specializzazione in Ladro liv. 1
    -Specializzazione Medica liv. 1
    -Specializzazione in Armi Pesanti liv. 1

    Armi:
    //

    200/250
    (-10: Preghiera del carcerato)*
    (-40: Nido del Ragno)*
    (-25: Spesa per creare il Clone del Figlio)

    *il consumo di queste tecniche è stato diviso a metà con il clone
    Ferite:
    //

    Stato Fisico:
    Ok (80%)

    Stato Mentale:
    [Aika]Calma

     
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