Ut taetritudinem amoveamus

Rutja e Rin

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    30.1 UBI TRADAM ANIMAM



    Finalmente, dopo tante piccole anticipazioni e poche certezze, il mio destino era stato rivelato. Sarei morto per il Professore, tra pochi anni ormai. Infatti il mio padrone aveva infine terminato l'elaborazione della tecnica necessaria alla sua reincarnazione definitiva, che prevedeva la distruzione totale della mia anima e il ritorno in vita di tutti coloro che abitavano il mio corpo. Non era ancora pronta al cento percento, ma lo sarebbe stata tra non molto. Avrebbe causato una fine tragica e probabilmente dolorosa, questo me lo aveva già rivelato senza indorare la pillola, ma io non potevo chiedere di meglio. Con il mio impegno sarei riuscito a essere utile al Professore, a portare avanti i suoi ideali finché non potesse farlo lui stesso in prima persona. C'era ovviamente un po' di tristezza per non essere in grado di vedere con i miei occhi l'inevitabile vittoria finale, ma la gioia per il sapere di essere stato decisivo sarebbe stata più forte, immaginavo.
    Su consiglio del Professore, presi un paio di giorni liberi, per iniziare a cercare un posto adatto ad ospitarmi quando sarebbe venuto il momento di abbandonare anima e corpo, affidandoli entrambi al mio padrone. Non era una faccenda urgente, ma era meglio scegliere con calma e attenzione, tanto era importante la questione. Era anche un'occasione per prendere una piccola vacanza, visto che dalla fine del conflitto non avevo fatto altro che svolgere missioni ed allenarmi. Tenere a bada il livello di stress è del resto un compito fondamentale per chiunque, anche per un misero subordinato come me.
    Mi diressi verso il Paese degli Uccelli, un luogo lontano dalla clamore degli eserciti ninja e dai pericoli che essi rappresentavano per un processo che richiedeva tempo e tranquillità. Mi inoltrai fuori dalla capitale, cercando tra i boschi la pace necessaria. La natura era rigogliosa, però allo stesso tempo timida, non invadente. Vagai per diverse ore, fermandomi in una grotta per ripararmi da un improvviso nubifragio, tempo che passai leggendo cullato dal rumore continuo della pioggia. Era quello il posto perfetto, lo capii già solo con quella breve permanenza. Abbastanza lontano da tutti da rendere impossibili interferenze di sorta, abbastanza vicino alla civiltà da non porre difficoltà di sopravvivenza a coloro che saranno appena rinati. Avrei continuato a cercare, ma quel luogo mi sembrava talmente buono che non ebbi dubbi sul fatto che alla fine avrei optato per esso.

    J: Lo so che adesso sei tanto sicuro di fare questa cosa... ma se in futuro vorrai parlare con me, di questo o di altro, io ci sarò, nipote.

    Apprezzai l'offerta di Julius, anche se al momento non ero interessato. Forse lui era una delle poche persone che potesse più o meno capirmi, visto che la sua devozione per la defunta moglie poteva avvicinarsi - se non essere addirittura pari – a quella mia per il Professore. Ero contento di averlo conosciuto, anche se per più di una ragione mi risultava difficile parlargli.
    Dopo esser rimasto parecchie ore in quel luogo, quando ormai quella tenue pioggia era del tutto terminata, ripresi il cammino. Il sole non era ancora prossimo al tramonto, saranno state le sei di sera circa, ma non volevo incontrare guai sulla strada del ritorno. Mi aspettavano una piccola stanza in una locanda di un grande villaggio e poi il rientro a Taki il giorno successivo. La strada per arrivare al luogo in cui avevo prenotato l'alloggio era breve e sgombra da qualsiasi ostacolo, ma mantenni alta l'attenzione. "La prudenza non è mai troppa", amava ripetere sovente il mio padrone, di conseguenza dovevo attenermi anche in ciò alle sue direttive.


    Legenda
    J: Julius


    OT
    Doppio acronimo latino del nickname del mio avversario :asd: . Mi diverto molto male, lo so :asd: . Il titolo del topic significa “per allontanare/scacciare la bruttezza/tristezza” (all'inizio pensavo alla guerra, ma nel caso di Rin può anche riferirsi a quello che sta succedendo con Kir xD), mentre il titolo del post significa “dove abbandonerò/affiderò/scambierò l'anima” (il verbo trado spiega molto meglio il concetto che volevo rendere rispetto a ciascuno dei corrispettivi italiani, per assurdo xD).
    Ho infilato il nuovo arrivato anche se non mi è stato ancora approvato, perché sono un real gangsta e più che altro perché ci metto un attimo a rimuoverlo o sostituirlo nel caso mi fosse bocciato l'allenamento :asd: .
     
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    Rin distese il più possibile le braccia, allungandole verso il cielo e risvegliando i propri muscoli ormai intorpiditi dal lungo cammino. Aveva da qualche ora attraversato il confine con il Paese della Terra, in cui si era recato come favore al padre per consegnare una maschera a suo nome. Si ritrovò in punta ad una collinetta, su una strada libera e piuttosto larga che scendeva per unirsi ad un'altra, quella che portava al Paese della Pioggia, formando un bivio ad Y.
    Era piuttosto spensierato quel giorno. Due giorni addietro aveva tentato di fermare Kiryan convinto da Nayra che stesse fuggendo dal Villaggio, ma aveva poi scoperto che alla fine le cose non stavano esattamente così e che la bambina, come spesso accadeva, aveva un po' frainteso la realtà dei fatti. Dopo tutta la scenata in cui Rin aveva vomitato sdolcinatezze sul fratello per convincerlo a restare, infatti, l'altro l'aveva abbracciato e gli aveva sussurrato all'orecchio che il loro non era un addio definitivo, che sarebbe tornato al Villaggio in futuro. Gli disse di prendere quel suo viaggio di riflessione come una "vacanza".
    Non ricordava bene cosa fosse successo dopo, ma era abbastanza sicuro di aver salutato come si deve il suo migliore amico. Sarebbe rimasto in attesa anche anni prima di poterlo rivedere. Aveva sorriso quando Kiryan gli aveva consegnato imbarazzato due lettere, una per i suoi genitori e una più breve indirizzata a lui. Si era ritrovato invece a ridere sommessamente quando, dopo aver letto il messaggio letteralmente pieno zeppo di scuse, aveva constatato quanto ancora Kiryan fosse rimasto formale, persino con lui. L'ultima frase, invece, l'aveva quasi commosso, ed effettivamente era stata quella a mettergli il cuore in pace riguardo la lunga attesa che entrambi avrebbero dovuto subire prima di incontrarsi di nuovo.

    Lasciò cadere gli arti superiori a peso morto per concentrarsi sulla via che ancora doveva percorrere. Una figura in lontananza apparve improvvisamente nel suo campo visivo, attirando inevitabilmente la sua attenzione. Non era abbastanza vicino da riconoscerne il volto, ma fu in grado facilmente di cogliere i tratti salienti di quel bizzarro sconosciuto. Portava un'importante capigliatura afro che difficilmente sarebbe passata inosservata ed era vestito in modo a dir poco inusuale. Quello che fece spalancare occhi e bocca a Rin, tuttavia, furono le braccia del viandante: erano sei in tutto ed ognuna di esse sembrava funzionante proprio come le altre. Gli ricordò in qualche maniera un uomo-ragno. Nemmeno vagamente accortosi del coprifronte dello sconosciuto, si avvicinò a lui rapido, compiendo diversi grandi balzi per accorciare in poco tempo la distanza tra loro. Avrebbe poi iniziato, con la sua solita imprudenza ed irruenza, a sbracciarsi in segno di amichevole saluto e una volta vicino al giovane (ammesso di riuscire ad arrivarci) avrebbe iniziato a tartassarlo di domande su quell'insolita quantità di braccia.
    Ciao! Io sono Rin, molto piacere. Posso farti una domanda? Ma quelle braccia sono tutte tue? E sono vere? Come fai ad averne così tante? E' forse un'Abilità Innata? Posso toccarle?
    L'ultima domanda fu piuttosto inutile: senza aspettare il permesso dell'altro, infatti, il ragazzo avrebbe tentato di afferrare delicatamente uno di quegli arti per poi iniziare a soppesarlo, come ad assicurarsi che si trattasse esattamente di un braccio umano, fatto di carne ed ossa come i suoi.

    Piccola precisazione: il trauma causato dagli ultimi eventi con Kir ha fatto sì che Rin abbia rimosso tutto ciò che è accaduto dalla sua dichiarazione d'amore (compresa) in poi. Ciò che ho scritto è dunque la storia che la sua mente ha elaborato per giustificare e mettere assieme in modo coerente i diversi frammenti di ricordi della conversazione(?). Tutto questo per dire che alcune cose me le sono (e se le è) inventate di sana pianta xD

    @Giu: non ho specificato se e dove Rutja abbia il coprifronte per evitare di sbagliare, in caso potresti darmi un indizio? xD
    Quello di Rin è incastonato nella sciarpa come sempre ^^ (magari lo scriverò in scheda)
     
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    30.2 RESPONDERE INURBANITER NOLUIT



    Mentre camminavo tranquillo per il sentiero, vidi comparire una persona in lontananza, fatto piuttosto peculiare visto il luogo sperduto in cui mi trovavo. Passò poco e lo sconosciuto iniziò a corrermi incontro, però il suo passo non era aggressivo o minaccioso. Non capivo cosa volesse da me costui, non pareva avere intenzioni nocive nei miei confronti, però per sicurezza mi premurai di portare una mano alla cintura e all'elsa della spada. Si avvicinò con una strana espressione gioiosa in volto, che non fece altro che crearmi un fortissimo disagio. Si sbracciava in maniera scomposta, come una sorta di saluto. Perché mai un individuo mai visto prima accoglieva un mostro come me con così tante feste? Non aveva alcun senso, ai miei occhi.

    J: Magari sei la prima persona che vede da molto tempo. Oppure è soltanto molto socievole. Dovresti essere più aperto anche tu, nipote.

    Pian piano la distanza si riduceva notevolmente, senza che io riuscissi a capire cosa fare o dire allo straniero. Era un tizio non troppo alto, con una capigliatura indecifrabile e degli occhi rossastri. Il mio volto probabilmente avrebbe riflesso stupore e un certo qual fastidio. Non spostai la mano dall'impugnatura della katana, ma non agii in nessun modo, lasciando che lo sconosciuto facesse quello che aveva in mente.

    R: Ciao! Io sono Rin, molto piacere. Posso farti una domanda? Ma quelle braccia sono tutte tue? E sono vere? Come fai ad averne così tante? E' forse un'Abilità Innata? Posso toccarle?

    Stordito dalle molte domande, non riuscii ad accorgermi del suo tentativo di prendermi un braccio, motivo per cui esso ebbe successo. Ancora una volta mi stupii della totale mancanza di aggressività del nuovo arrivato, che non fece altro che tastare un po' incuriosito. Fastidio, molto fastidio, immenso fastidio. Con un colpo veloce delle mani cercai di scacciare quell'individuo invadente, dandogli subito dopo uno spintone violento mentre gridavo un "no" impaurito. Mi allontanai anche di qualche passo indietro. Dire che ebbi una reazione eccessiva è probabilmente riduttivo, vista l'espressione sconvolta che il mio volto assunse. Fu solo istinto, quando mi accorsi di quello che avevo fatto cercai di mettere una pezza al mio comportamento scortese.

    No, beh, senta... mi spiace. Non sono abituato a essere contattato. Non mi piace, no.

    Ero ancora un po' confuso dall'evoluzione imprevista e inedita degli eventi, non mi era mai capitato che qualcuno avesse una reazione del genere di fronte al mio corpo. Più tipico era il disgusto o la paura e anche se talvolta qualcuno aveva provato una sorta di curiosità, mai nessuno la avevo espresso fino in fondo. Di sicuro nessuno mi aveva mai palpato in quella maniera. Del resto, medici a parte, non ero mai stato toccato se non con intenzioni offensive. Per quanto il mio modus operandi fosse stato secondo me in parte giustificato, Julius mi sgridò e insistette perché rispondessi a dovere almeno a parte delle domande del nuovo arrivato. Come segno di buona volontà, disse, e io volli seguire il suo consiglio. Anche se i risultati lasciarono molto a desiderare.

    Le braccia sono in effetti una specie di innata... però non è innata... insomma m'hanno operato e tutto per farmi diventare così. Una cosa del genere, sì.


    Legenda
    J: Julius
    R: Rin


    OT
    Il titolo è il solito acronimo :asd: . "Non volli rispondere maleducatamente". Non sono sicuro di riuscire a fare anche il cognome, ma sappi che ci proverò xD.

    CITAZIONE
    @Giu: non ho specificato se e dove Rutja abbia il coprifronte per evitare di sbagliare, in caso potresti darmi un indizio? xD
    Quello di Rin è incastonato nella sciarpa come sempre ^^ (magari lo scriverò in scheda)

    Ho controllato in scheda e nelle prime ruolate di Rutja, ma non l'ho mai specificato :asd: . Io l'ho sempre pensato come sistemato al collo (stile Hinata). Magari aggiungo anch'io in scheda :asd: .
     
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    L'ignoto UomoRagno reagì in maniera molto spiacevole alla mancanza di tatto di Rin (e come dargli torto). Il ragazzo venne infatti spintonato via, mentre l'altro prendeva ulteriormente le distanze. Non aspettandosi quell'aggressione, il ninja finì chiappe a terra, rimanendoci piuttosto male. Immaginò comunque che fosse stata colpa sua se l'altro si era comportato a quel modo: nonostante ancora non sapesse dare un freno alla sua invasione degli spazi altrui, cominciava a capire le occasioni in cui superava il limite.
    No, beh, senta... mi spiace. Non sono abituato a essere contattato. Non mi piace, no.
    Si rialzò in piedi, pulendosi con qualche veloce scatto delle mani i pantaloni, dopodiché rivolse un caldo sorriso allo strano tizio di cui ancora non conosceva nulla se non la sensibilità riguardo il suo corpo.
    Scusami tu, colpa mia. Sono stato un po' troppo... Invasivo, forse?
    "Invasivo". Fino a poco tempo fa nemmeno la conosceva quella parola e a dirla tutta non era certo di saperla ancora utilizzare correttamente. Proprio non gli entrava in testa il concetto "prendere troppa confidenza con gli altri potrebbe a loro dar fastidio".
    Le braccia sono in effetti una specie di innata... però non è innata... insomma m'hanno operato e tutto per farmi diventare così. Una cosa del genere, sì.
    Operato?
    Rispose piuttosto dubbioso, mettendosi addirittura indice e pollice sotto il meno per esaminare meglio l'informazione.
    Mia mamma è un medico, ma non mi ha mai parlato di poter aggiungere delle braccia su un corpo così, a piacimento.
    Si batté il pugno contro il palmo aperto dell'altra mano, tornando a sorridere.
    Beh, è comunque molto molto figo. Non avevo mai visto nessuno con sei braccia. Chissà quanto sono comode, vorrei averne anche io un paio di riserva.
    Si prese qualche secondo per osservare meglio quel bizzarro individuo, notandone ora il colorito abbigliamento e l'imponente capigliatura afro, nonché...
    Il coprifronte! Quel simbolo... Sei un ninja di Taki? Hai mai sentito parlare della famiglia Bashere?
    Chiese tutto emozionato. Il Villaggio della Cascata gli riportò immediatamente alla mente la sua amica cieca e il suo elegante padre che ancora non aveva del tutto inquadrato.
    Ah, a proposito. Ancora non so il tuo nome...
     
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    30.3 SIMILITER AMIANO, BRACHIIS ADMIRANTI KAPITIQUE, ULTIMO YUKIANAM OBSIDIONEM REPUTAVI UTILEM



    R: Scusami tu, colpa mia. Sono stato un po' troppo... Invasivo, forse?

    Non risposi alla domanda, immaginai retorica, del ragazzo. Non riuscivo proprio ad inquadrarlo e la cosa mi dava un certo fastidio. Le persone imprevedibili sono quelle il cui comportamento è più rischioso, proprio perché non può essere razionalmente compreso e anticipato. Una persona che va in giro saltellando e abbracciando mostri esulava dalle mie conoscenze sull'animo umano.

    R: Operato?
    Mia mamma è un medico, ma non mi ha mai parlato di poter aggiungere delle braccia su un corpo così, a piacimento.


    Sorrisi compiaciuto. Era questo il motivo della grandezza del Professore, il riuscire in cose che i normali umani non reputavano neanche possibili, raggiungere con il proprio genio come unico mezzo vette insperabili per chiunque altro. Eppure il suo nome era ignoto al mondo intero, nessuno ne conosceva il volto e l'identità. Lui, l'uomo che aveva sconfitto la morte, che era capace di trasformare un uomo in un mostro e un inutile ladruncolo in un soldato dignitoso. Era perché giungesse alla gloria che gli era consona che io combattevo, era perché il mondo sapesse chi era il professor Madaraki che io sarei morto. Questa era la mia giustizia, il mio ideale massimo.

    R: Beh, è comunque molto molto figo. Non avevo mai visto nessuno con sei braccia. Chissà quanto sono comode, vorrei averne anche io un paio di riserva.

    Fui interrotto nei miei pensieri dalla frase successiva del ragazzo. Fui sorpreso nel constatare la visione che egli aveva del mio corpo, praticamente nessuno condivideva un'opinione del genere. Quasi tutti ne erano istintivamente disgustati, altri ne erano abbastanza indifferenti, ma ben pochi lo consideravano in maniera positiva. Questo mi diede un indizio fondamentale per capire qualcosa di più del carattere del giovane. Era di sicuro un inguaribile ottimista, uno che non poteva che vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, in qualsiasi situazione. In questo aspetto io ero l'opposto, anche se mi sforzavo di non esserlo così tanto. Per esempio ero arrivato infine, dopo lunghe riflessioni, a riconoscere l'utilità dell'episodio della battaglia di Yuki, a capire quanto una storia disastrosa come quella mi avesse aiutato a crescere e a capirmi un po' di più. Non sempre ci riuscivo, ma avevo compreso come un approccio del genere fosse in sé pregno di conseguenze positive, di solito.

    R: Il coprifronte! Quel simbolo... Sei un ninja di Taki? Hai mai sentito parlare della famiglia Bashere?
    Ah, a proposito. Ancora non so il tuo nome...


    Rimasi ancor più stranito dalla situazione, visto che in teoria in quanto ninja di Ame il ragazzo avrebbe dovuto considerarsi mio nemico. Eppure si rapportava a me con tutta la normalità di questo mondo, cosa a cui non ero per niente abituato. Provavo ancora fastidio per tutta la confidenza che egli mostrava nei miei confronti, ma non potevo farci niente. Di certo era meglio quella rispetto ad un'ostilità immotivata.

    Mi chiamo Rutja, piacere. E non conosco questa famiglia...

    Rimasi in silenzio per qualche attimo, non sapendo cosa aggiungere. Non avevo molta voglia di parlare, non la avevo praticamente mai avuta a dirla tutta. Però sapevo che la scortesia è qualcosa che si può pagare cara e che è sempre meglio evitarla, per scongiurare qualsiasi complicazione. Tentai di fare un sorriso naturale, fallendo immaginai, e cercai delle parole che mi permettessero di andarmene senza risultare nuovamente maleducato.

    Il villaggio si trova dietro di lei, vero?


    Legenda
    R: Rin


    OT
    I did it. “Similmente all'amiano, che ammira le braccia e la testa, alla fine considerai l'assedio yukiano utile”. Sono fiero di me stesso :asd: .
     
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    L'HAI FATTO PURE COL COGNOME.
    Meriti tutto il mio rispetto e un grosso abbraccio u.u


    Durante il suo pseudomonologo, Rin riuscì ad intravedere un piccolo sorriso sul volto dell'altro, tanto effimero quanto innaturale. Evidentemente non era abituato a manifestare quell'espressione facciale, oppure (cosa ancor più probabile) c'era qualcosa in Rin che lo infastidiva e lo rendeva teso.
    Mi chiamo Rutja, piacere. E non conosco questa famiglia...
    Alzò le spalle. Effettivamente non sapeva molto della famiglia di Zarine, alla Cascata sarebbero potuti essere dei semisconosciuti, anche se dai modi di fare di Hakurei era certo che dovessero trovarsi in una posizione importante nel Villaggio.
    Il villaggio si trova dietro di lei, vero?
    Rise sommessamente. Rutja gli piaceva a pelle, tutta quella cordialità e formalità gli ricordavano un po' Kiryan. Ne sentiva molto la mancanza e i comportamenti del Takiano ammansivano in qualche modo la bestia della nostalgia.
    Ame? Uhm, a dire il vero no. Il sentiero da cui sono arrivato porta al Paese della Terra. Se stai tornando a casa credo che sarebbe meglio passare da qui, in effetti. Taki e Iwa non sono nemiche, giusto?
    Consigliò, spostando il suo sguardo in alto a destra per riportare alla mente la situazione tra i due Villaggi appena nominati. In effetti, forse nemmeno Pioggia e Cascata erano in conflitto, ma per via dell'alleanza con Konoha era sicuro che sarebbe stato molto più malvisto nel suo Paese, piuttosto che in quello totalmente neutrale dello Tsuchikage.
    Se proprio fossi costretto a passare per Ame, comunque, potrei accompagnarti io all'interno dei suoi confini, in modo da farti raggiungere la tua patria in tutta sicurezza. Conosco le strade meno trafficate e inoltre, vedendoti in mia compagnia, i miei colleghi non farebbero troppe domande.
    Fermò qualunque ipotetica risposta mostrando a Rutja il palmo della mano sinistra.
    Vorrei però porti una condizione. In cambio di tutto questo... Vorrei che ti scontrassi con me. Una battaglia amichevole, niente di impegnativo, niente tentativi di massacro. Sono solo curioso di vedere come vi insegnano a combattere nel Villaggio della Cascata.
    La proposta sarebbe stata abbellita da un sorriso genuino, in modo che l'altro riconoscesse le sue intenzioni per nulla pericolose.
     
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    30.4 DUCEM MUTAMUS



    R: Ame? Uhm, a dire il vero no. Il sentiero da cui sono arrivato porta al Paese della Terra. Se stai tornando a casa credo che sarebbe meglio passare da qui, in effetti. Taki e Iwa non sono nemiche, giusto?

    Andai parzialmente nel pallone quando capii che il ragazzo aveva capito male la mia domanda. Non avrei avuto nessun motivo per andare ad Ame e in realtà non ne avevo nessuno per tornare a Taki quella stessa sera. Però come al solito mi ero espresso male, perché lui non poteva certo sapere quali fossero i miei programmi.

    No, beh, io...

    R: Se proprio fossi costretto a passare per Ame, comunque, potrei accompagnarti io all'interno dei suoi confini, in modo da farti raggiungere la tua patria in tutta sicurezza. Conosco le strade meno trafficate e inoltre, vedendoti in mia compagnia, i miei colleghi non farebbero troppe domande.
    Vorrei però porti una condizione. In cambio di tutto questo... Vorrei che ti scontrassi con me. Una battaglia amichevole, niente di impegnativo, niente tentativi di massacro. Sono solo curioso di vedere come vi insegnano a combattere nel Villaggio della Cascata.


    Non riuscii a intervenire, il ragazzo era un fiume in piena di parole. Come facevo a spiegare il malinteso, ora che lui aveva costruito tutto quel castello in aria? La soluzione me la propose Julius, che si mostrava perfettamente calmo e a suo agio.

    J: Lascia che ci parli io. E che ci combatta. Avevi detto che dovevo esercitarmi ancora nel controllo del tuo corpo, perché non cogliere la palla al balzo? Questo Rin sembra un tizio a posto, se non vuoi fidarti di lui fidati di me!

    Rimasi qualche istante a ponderare quell'opzione. In effetti sembrava una situazione perfetta per scoprire l'affinità del mio vecchio zio per la Preghiera del Carcerato, la tecnica che più volte mi aveva permesso di affrontare situazioni difficili nella maniera migliore. Non era una pratica che tutti comprendevano immediatamente e Julius vi si era cimentato solo in un paio di occasioni, molto brevemente. Verificare quanto fosse pronto e dargli un'esperienza di combattimento reale in tali condizioni poteva essere molto vantaggioso.

    Posso pensarci un istante?

    Sfruttai quei pochi secondi che speravo di ottenere in questa maniera per confermare le mie intenzioni a Julius e in seguito ad attivare la tecnica che permetteva proprio a lui di prendere il comando della barca.

    Shujin no Inori (Preghiera del carcerato)
    Livello C
    Tecnica da abbinare al “Matrimonio dell'Horna”, che permette all'ospitante di scambiare la propria posizione con l'anima dell'ospite risvegliata in precedenza. In questo modo egli cede il controllo del corpo e si ritrova messo da parte. Potrà quindi ascoltare i pensieri dell'anima risvegliata e comunicare con essa, condividendo con lei tutte le percezioni sensoriali. Ovviamente, non cambiando le caratteristiche del corpo, l'anima ospite non potrà utilizzare jutsu o specializzazioni che non possiede il corpo. La tecnica non richiede sigilli per l'attivazione, né per lo spegnimento, che quindi è lo stesso utilizzatore iniziale a dover decretare (non l'anima risvegliata).
    Costo di attivazione: 10
    Costo di spegnimento: 5


    JULIUS
    Oltre alle motivazioni palesate al mio nipote, ce n'era un'altra nascosta, ovvero mostrargli come si fa a comunicare costruttivamente, qual'è il modo giusto in cui gli esseri umani interagiscono. Una iniezione di normalità non gli avrebbe fatto male, anzi magari gli avrebbe dato occasione di far sbocciare quel buon senso che è innato nelle persone, se coltivato un minimo. Sua madre, quella perfida strega, non l'aveva fatto, anzi l'aveva condannato ad un futuro colmo di oscurità e solitudine. In quanto suo parente più prossimo era mio dovere fare almeno un tentativo per farlo uscire da questa sua prigione, costruita da altri ma rafforzata da lui stesso. Il giovane che ci si era parato di fronte sembrava proprio la persona giusta per un tentativo del genere. Gentile, alla mano ed estremamente estroverso. Sarebbe stato un buon amico per Rutja, immaginai. Per questo avrei dovuto fare in modo che fraternizzassero un minimo, dopo se la sarebbe dovuta cavare lui.
    Una volta preso possesso del corpo di Rutja, cercai di chiarire il problema che la sua scarsa capacità comunicativa aveva creato. Mentre parlavo eseguii anche un paio di piccoli esercizietti di stratching, per essere pronto al meglio per quello che veniva dopo e per prendere confidenza con quello che comunque non era il mio corpo.

    J: Massì, accetto! Un po' di movimento non può che giovare, no? Però devo dirti che hai capito male, io chiedevo dove era il villaggio più vicino, però la gente si ostina ad usare la stessa parola anche per città belle grosse come Ame o Taki. Per non parlare di posti come Konoha o simili, mi devono spiegare cosa hanno di "villaggio" metropoli del genere... ma non divaghiamo. Hai chiesto uno scontro e lo avrai!

    Mi allontanai di qualche passo dal ragazzo della Pioggia, per avere un po' di spazio di manovra e di reazione a qualsiasi suo tentativo. Ero curioso di capire come si sarebbe evoluta la situazione, era da davvero tanto tempo che non mi dedicavo ad una tranquilla scazzottata in compagni. Ai miei tempi tra i pirati era una cosa che succedeva piuttosto spesso, certi uomini comunicano meglio con la violenza che con le parole. Mi misi in posizione di guardia, in attesa di osservare la decisione del mio avversario.

    J: A te la prima mossa!




    Legenda
    R: Rin
    J: Julius


    OT
    Sappi che riscuoterò quell'abbraccio, presto o tardi u.u


    Rutja Saijin
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    11
    30
    54
    37+8=45
    41+2+2=45
    35+8+2=45
    48+2=50

    Post:
    1

    Potenziamenti:
    Specializzazione in Sicario liv. 4
    Specializzazione in Armi Leggere liv. 1
    Specializzazione in Percezione del Chakra liv.1
    Specializzazione in Ladro liv. 1

    Armi:

    450/460
    -10: Preghiera del Carcerato

    Ferite:

    Stato Fisico:
    Ok

    Stato Mentale:
    [Julius]Tranquillo


     
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    Posso pensarci un istante?
    Chiese semplicemente il ragazzo. Rin glielo concesse: dopotutto, aveva tirato fuori quella proposta dal nulla. In più, era ben comprensibile che il Takiano avrebbe potuto decidere di non fidarsi di un ninja di un Paese nemico. Rin percepì un lievissimo movimento di chakra poco distante: avrebbe potuto dire quasi con certezza che provenisse proprio da Rutja. Aveva fatto qualcosa? Attivato qualche tecnica? Rin non l'aveva visto compiere nessun sigillo e in più nulla sembrava essere accaduto dopo quella minuscola emissione. Pensò quasi di esserselo immaginato.
    Massì, accetto! Un po' di movimento non può che giovare, no? Però devo dirti che hai capito male, io chiedevo dove era il villaggio più vicino, però la gente si ostina ad usare la stessa parola anche per città belle grosse come Ame o Taki. Per non parlare di posti come Konoha o simili, mi devono spiegare cosa hanno di "villaggio" metropoli del genere... ma non divaghiamo. Hai chiesto uno scontro e lo avrai!
    Rispose finalmente, mettendosi a fare degli esercizi di riscaldamento. In fondo in fondo, forse qualcosa era avvenuto. Non sembrava più lo stesso ragazzo di prima: i suoi movimenti, la sua parlata e il suo modo di fare erano diversi. Rin non si pose comunque troppe domande: magari era semplicemente riuscito a farlo sciogliere un po' con quella proposta.
    A te la prima mossa!
    L'Ameano se ne restò fermo al suo posto, senza muoversi di un millimetro, mentre l'altro shinobi si allontanava di circa cinque metri. Sorrise, un po' imbarazzato per il fraintendimento.
    Oh, ti chiedo scusa, non avevo capito. In effetti a parole è piuttosto ambiguo il termine "villaggio", ma ora che ho ben compreso cosa intendessi posso risponderti affermativamente. Sì, c'è un piccolo centro abitato oltre la collina, a non più di venti minuti di cammino. Spero sia il più vicino.
    Confermò allegro, assumendo poi un tono più serio.
    Spero di non fare brutta figura, Rutja.
    Estrasse due kunai e li lanciò in direzione della spalla destra e del fianco sinistro del suo avversario. Non appena le due armi avessero abbandonato la sua presa, Rin avrebbe cominciato a correre verso sinistra, in modo che lo sguardo del rivale sarebbe stato attirato dal suo movimento. Se così fosse successo, sarebbe riuscito a far cadere l'altro nella sua Illusione.
    Dissolvenza infuocata (Shunshin)
    Tipo: Genjutsu
    Genjutsu utile a sfuggire alla vista del nemico: gli avversari vedranno l'utilizzatore scomparire gradualmente da un fuoco comparso ai suoi piedi senza che esso abbia composto alcun sigillo. Durante il genjutsu la vera posizione dell'utilizzatore non sarà visibile a chi lo subisce, ovvero chiunque lo stia guardando nel momento dell'attivazione.
    [Il fuoco può essere sostituito con altre animazioni sceniche]
    Stimolo: visivo
    Mondo di attuazione: reale
    Bersaglio: multiplo
    Immobilità: non necessaria
    Consumo: 50 a turno

    Non avrebbe utilizzato le fiamme, quel giorno, ma qualcosa di più discreto: Rutja avrebbe visto il corpo di Rin decomporsi in tanti piccoli puntini luminosi, come microscopiche lucciole che si spargevano nell'aria circostante. Approfittò della sua eventuale invisibilità per ingurgitare un tonico del chakra, dopodiché (sempre continuando a correre in cerchio) avrebbe lanciato altri quattro shuriken, uno dopo l'altro in rapida sequenza, ognuno da un'angolazione leggermente diversa dal precedente: l'ultimo sarebbe arrivato esattamente dal fianco sinistro dell'antroporagno.

    Rin Sabakuyoru
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    8
    26
    27
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    32
    33/td>

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    Specializzazione Genjutsu Liv.6
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    -8 kunai (2 lanciati)
    -6 shuriken (2 lanciati)
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    -40: Dissolvenza Infuocata
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    - Illeso

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    Ok (89.06%)

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    Concentrato



    Ho paura di non essere stato chiaro, ma non so come altro scriverlo xD
    In pratica siamo di fronte, Rin comincia a correre verso sinistra attivando il Gen e compie un angolo di 90°, arrivando esattamente di fianco a Rutja. Sono alla tua sinistra, insomma ^^
    Durante questo breve tragitto, lancia quattro shuriken in sequenza.
    Tutto qua xD
     
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    30.5 FRAUDEM DEVICI UT IMPETUM MEUM INCIPERE POSSEM


    JULIUS
    R: Oh, ti chiedo scusa, non avevo capito. In effetti a parole è piuttosto ambiguo il termine "villaggio", ma ora che ho ben compreso cosa intendessi posso risponderti affermativamente. Sì, c'è un piccolo centro abitato oltre la collina, a non più di venti minuti di cammino. Spero sia il più vicino.

    Sorrisi e ringraziai il ragazzo, anche se queste informazioni mi erano già note. Rutja le aveva chieste solo nel tentativo di sfuggire a quelle interazioni sociali non gradite, ma non aveva funzionato per niente. Meglio così, ne ero più che convinto.

    R: Spero di non fare brutta figura, Rutja.

    J: Anch'io, Rin-san.

    Dopo questo brevissimo scambio di parole lo scontro poté iniziare. L'amiano prelevò da una tasca dei kunai e io sfruttai questo tempo per fare un paio di passi indietro, in modo da portarmi a circa otto metri di distanza dal ragazzo. Quando egli lanciò le sue armi non feci troppa fatica a schivarle e contemporaneamente cercai di prelevare un paio di shuriken e di kunai dalla mia sacca. Mentre i suoi pugnali erano in volo, il ragazzo iniziò a correre verso la mia destra. Dopo pochi passi iniziò a svanire nel nulla, fatto che avrebbe potuto decisamente stupirmi non fosse stato per il senso di percezione del chakra che possedeva il corpo in cui mi trovavo. Il fatto che l'energia liberata dal ragazzo si fosse installata dritta nel mio cervello voleva probabilmente dire che si trattava di una sorta di illusione o qualcosa del genere. E noi avevamo solo un modo per combattere questa particolare arte.

    Ricordi quello che ti avevo spiegato molto bene. Sono sorpreso.

    God-speed Impulse
    Tipo: Ninjutsu
    Livello A
    Questa tecnica consiste nell'irrorare il proprio cervello con una discreta quantità di chakra Raiton, di modo da aumentare la funzionalità delle sinapsi. Questo provoca un aumento della velocità di pensiero e quindi della statistica dei Riflessi di 30 punti. Inoltre, fintanto che la tecnica è attiva, lo shinobi è in grado di uscire più facilmente da eventuali genjutsu di livello A o inferiori che lo hanno colpito, pagando metà del loro costo originale. Una volta che la tecnica viene disattivata, l'utilizzatore proverà un lieve senso di confusione, che comporterà un calo di 2 punti dei propri Riflessi.
    [La tecnica non richiede sigilli]
    [La tecnica può durare al massimo 5 turni]
    [Lo stato di lieve confusione e il malus da esso generato durerà lo stesso numero di turni in cui la tecnica è rimasta attiva]
    [La tecnica non è compatibile con l'Armatura Raiton]
    Idrosolubilità: no
    Costo: 60 a turno


    Un istante dopo l'attivazione della mia tecnica vidi un shuriken comparire all'improvviso, immaginai lanciato dal ninja di Ame. Ancora una volta non fu difficile evitare il proiettile, anche perché l'effetto sorpresa fu mitigato dal miglioramento dei riflessi garantito dal mio ninjutsu. Ci fu un secondo lancio, che mi colse nell'atto di preparazione della mia controffensiva, ma ebbi comunque la prontezza di sfuggire alla stelletta nemica. Fu allora che impastai il chakra per annichilire l'illusione nemica. A questo punto il nemico sarebbe dovuto ricomparire davanti ai miei occhi, proprio nel momento successivo al terzo lancio. Ancora una volta non avrei avuto difficoltà a evitare di venire colpito, ma diversamente da prima sarei dovuto riuscire a proporre un tentativo di ribaltamento di fronte. Avendo di nuovo conoscenza della posizione precisa dell'avversario - prima dello scioglimento dell'illusione ero in grado di dedurla in maniera molto approssimativa dal continuo giungere di shuriken in mia direzione - avrei potuto bersagliare il ragazzo con le armi precedentemente estratte. I due shuriken si sarebbero diretti verso le scapole del ragazzo, i kunai invece nella zona dell'omero. In questi punti le armi avrebbero potuto fare danni ragionevoli senza rischiare di produrre ferite troppo elevate.

    Non sprecare troppo chakra!

    Se fossi riuscito a colpire in qualche maniera l'avversario, avrei seguito il consiglio di mio nipote, spegnendo la tecnica Raiton, che effettivamente consumava molta energia. Non per questo avrei abbassato la guardia, la battaglia era appena iniziata.



    Legenda
    R: Rin
    J: Julius


    OT
    "Sconfissi l'inganno per poter iniziare il mio attacco"


    Rutja Saijin
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    11
    30
    54
    37+8=45
    41+2+2=45
    35+8+2=45
    48+2+30=80

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    Specializzazione in Armi Leggere liv. 1
    Specializzazione in Percezione del Chakra liv.1
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    -2 shuriken lanciati
    -2 kunai lanciati

    365/460
    (-10: Preghiera del Carcerato)
    -60: God-Speed Impulse
    -25: scioglimento illusione avversaria

    Ferite:

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    Nulla. Non era riuscito a fare nemmeno un piccolo graffio a Rutja. Il Takiano doveva avere degli ottimi riflessi, poiché reagì tempestivamente e senza apparente difficoltà a tutte le armi da lui lanciate. Rin si accorse immediatamente di essere nuovamente visibile al suo avversario: sia perché la sua esperienza nel campo dei Genjutsu gli permetteva di recepire la loro influenza sugli altri o meno, sia perché il suo senso percettivo si era allertato, stavolta molto più di prima, rendendo ovvia l'attivazione di un jutsu da parte del nemico. Non appena comprese di non essere più invisibile, Rin utilizzò una tecnica Doton per rendersi nuovamente difficile da localizzare: aveva la sensazione che rimanere anche solo per un secondo sotto il tiro di Rutja gli avrebbe assicurato una sconfitta immediata.
    Arte della Terra: Spostamento Sotterraneo (Doton: Moguragakure no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Tecnica pilastro su cui si fonda l'arte della terra. I primi utilizzatori del doton sono stati probabilmente dei selvaggi che spinti dalla necessità di trovarsi un riparo sono ricorsi a mezzi di sopravvivenza piuttosto estremi. Più avanti anche diversi minatori e scavatori hanno sicuramente imparato a controllare il chakra in maniera del tutto naturale. Infine gli shinobi hanno fatto di questa tecnica il perno su cui si fondano gran parte delle più conosciute jutsu di terra.
    L'utilizzatore è in grado di andare sottoterra e spostarsi entro certi limiti che dipendono dalla sua abilità. Grazie alla dispersione del chakra indotto nella terra, che la rende più morbida, l'utilizzatore riesce anche a percepire tutto ciò che sta all'esterno e che è a contatto con il terreno, riuscendo così a rilevare la posizione del nemico entro un certo raggio.
    [Al livello 1 il ninja può rimanere sottoterra per 1 turno]
    [Al livello 1 il ninja può spostarsi per massimo 5 metri a turno]
    [Ogni livello dopo l'1 aggiunge 5 metri di spostamento a turno]
    [Ogni livello dopo l'1 aggiunge 1 turno di permanenza sottorranea]
    [Il raggio di percezione esterna è pari a 10 metri]
    Consumo: 5 per turno

    L'Ameano si rifugiò sotto terra, ancor prima che l'altro potesse lanciare i suoi shuriken. Si spostò rapidamente, grazie alle sue memorie e alla percezione del mondo in superficie offerto dalla tecnica, alle spalle dell'aracnoninja, dopodiché riemerse facendo spuntare solamente la testa, a circa tre metri di distanza dall'afro.
    Arte dell'Acqua: Onda violenta (Suiton: Mizurappa)
    Tipo: Ninjutsu
    Una tecnica comune in tutti i villaggi ninja, ma anche una delle più antiche. L'acqua è sempre stato un elemento misterioso che da sempre ha riempito la terra continuando a vivere in un circolo infinito.
    L'utilizzatore genere un soffio di chakra misto a saliva che gli permette di rilasciare un getto d'acqua dalla bocca. Utile per colpire l’avversario di sorpresa. Se la tecnica va a segno è in grado di spegnere piccoli falò.
    [Il getto è largo 1 metro e con una portata massima di 10 metri]
    [Il getto causa danni da contusione lievi]
    [Sigilli: 2]
    Consumo: 20

    Sputò un forte getto d'acqua dalla bocca, mirando alla base della colonna vertebrale e sperando in tal modo di sbilanciarlo. A prescindere dal successo dell'azione, sarebbe poi sprofondato nuovamente nel sottosuolo.

    Rin Sabakuyoru
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    8
    26
    27
    32
    33
    32
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    -6 shuriken
    -Giara Media
    -Filo di ferro
    265/320
    -40: Dissolvenza Infuocata
    +5: Tonico della Rigenerazione del Chakra Liv.1

    -5: Spostamento Sotterraneo
    -20: Onda Violenta
    +5: Tonico della Rigenerazione del Chakra Liv.1

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    30.6 MAGNA MALO


    JULIUS
    Prima che le mie armi potessero raggiungerlo, il giovane si fiondò sottoterra, evitando di essere colpito. Nonostante il fallimento spensi subito la tecnica Raiton, perché non era quello il modo migliore di difendersi da un nemico scomparso nel sottosuolo. Rutja mi aveva spiegato che una volta si era trovato in quella situazione e in seguito aveva chiesto a Yamato, lo stratega del gruppo, di individuare una contromossa nel caso in cui vi si fosse ritrovato di nuovo. Ricordavo bene cosa mi aveva detto, ovvero che dovevo evocare uno dei grandi serpenti, uno che aveva anche la capacità di ripagare il nemico con la stessa moneta. Di conseguenza, dopo aver ricevuto conferma della correttezza di questo pensiero da mio nipote, mi ferii il labbro con un morso e completai una piccola serie di sigilli. In pochi istanti feci comparire dal nulla un ofide gigantesco, ritrovandomi sul suo capo.

    Hebichikyu
    Un serpente molto pericoloso. Lungo circa 8 metri e con una costituzione massiccia, riesce comunque ad essere silenzioso e molto veloce e, anche grazie alla tecnica che gli permette di muoversi nel sottosuolo, è in grado di aggredire alle spalle vittime indifese.
    CITAZIONE
    evo_03

    Livello: 6
    Consumo: 40
    CITAZIONE
    STATISTICHE ANIMALE
    LIVELLO 6
    Chakra: 80 Unità
    Forza: 18
    Resistenza: 15
    Velocità: 22
    Agilità: 18
    Precisione: 22
    Riflessi: 15


    TECNICHE
    Veleno
    Tramite delle speciali ghiandole, il serpente può intingere i propri canini con una sostanza velenosa per 3 turni di combattimento. Se i denti del serpente avranno un qualsiasi contatto all'interno della pelle di un ninja, questo subirà una riduzione della propria velocità di 12 per 3 turni.
    Consumo: 20

    Fossa
    Tipo: Ninjutsu
    Il serpente è in grado di muoversi sottoterra usando continuatamente il chakra. Dovrà pagare il chakra richiesto a ogni immersione nel sottosuolo.
    Consumo: 20



    Non appena provvisto di quella sorta di difesa, mi adoperai anche per avere uno strumento di offesa, ovvero prelevai un'arma da uno dei rotoli che il ragazzo aveva predisposto sui suoi polsi. Non scelsi però un oggetto qualsiasi, bensì la Forchetta della Verità. Era una leggenda nel Paese della Cascata, in vita ne avevo sentito molto parlare ma solo post mortem ebbi conferma sulla sua reale esistenza. Avevo sempre voluto provarla e proprio per quello avevo chiesto a Rutja di portarsela dietro. Quale migliore occasione di quella?

    Specializzazione in Armi Leggere di livello 1
    -- Evocare armi migliorato: estrarre fuori le armi da un rotolo non costa più chakra.


    Fork of truth

    Si narra che nel profondo Nord esistesse una tribù di giganti, la quale per un breve periodo fu responsabile di soprusi e violenze indicibili ai danni degli esseri umani della zona. La leggenda parla della loro sconfitta e della loro estinzione, ma si sofferma anche sulla figura dell'ultimo gigante, che riuscì a superare l'odio secolare per tentare un rappacificamento con gli umani. Si racconta che egli fu in grado di assumere i costumi degli uomini, anche se questo rese il suo fisico debole fino a portarlo alla morte. Questa leggenda insegna che nessuno deve cercare di essere qualcosa di diverso da quello che realmente è, morale che è considerata una delle più grandi verità dalle antiche popolazioni del Paese della Cascata.
    Molti secoli più tardi è stata rinvenuta questa forchetta gigantesca, dal manico lungo circa settanta centimetri e dai rebbi (le punte) lunghi venti centimetri. Alcuni hanno visto in questo ritrovamento una conferma della veridicità della leggenda sopracitata, ma nessuno è mai riuscito ad avere una riprova definitiva di ciò. Conservata gelosamente per molto tempo in un santuario a Nord di Taki, si dice che questa forchetta sia stata rubata da un ladro pochi anni addietro e che la sua posizione sia ormai nota solo a costui.
    Quest'arma si presenta in tutto e per tutto come una normale forchetta, solo di dimensioni molto maggiorate. Può essere usata per infilzare i nemici, ma anche come arma contundente (la resistenza è quella dell'acciaio). Può essere impugnata ad una sola mano, nella parte alta del corpo (come da immagine) o a due mani, al fondo del manico.
    Costo: 80


    Presi la grande forchetta con una mano sola, tenendola per la parte più alta del manico. Immaginai che il mio volto fosse dipinto un sorriso a trentadue denti, come quello di un bambino che riesce finalmente ad avere un giocattolo tanto agognato. Però non per questo mi sarei distratto, anche perché sapevo che il nemico avrebbe potuto colpire in ogni momento.
    Mentre ero sul capo della serpe mi girai e rigirai in continuazione, nella speranza di individuare il punto in cui l'amiano avrebbe potuto riemergere. Se egli avesse tentato di attaccarmi con qualche tecnica avrei schivato, abbassandomi e muovendomi attorno al capo grazie alla capacità di arrampicata concessa dall'abilità innata del mio giovane nipote. Se invece Rin avesse tentato di assalire l'evocazione, allora avrei demandato ad essa la sua difesa, ardua nel caso l'attacco fosse stato portato da poca distanza.
    Se il giovane, sia nel caso in cui avesse attaccato, sia nel caso in cui avesse rinunciato a farlo, si fosse immerso nuovamente nel sottosuolo, avrei sguinzagliato il serpente al suo inseguimento. In tal caso, dopo essermi raccomandato di non uccidere l'amiano ma di catturarlo e basta, avrei abbandonato la cavalcatura e mi sarei riparato su un albero poco distante, sempre sfruttando l'innata capacità di arrampicamento di Rutja. Speravo che il rettile avesse la capacità di capire la posizione della sua preda, a rigor di logica doveva essere così, però non era detto che quest'altro non avesse modo di accorgersi di egli e sfuggirgli. In tal caso avrei avuto il vantaggio di far uscire il giovane shinobi da quella posizione in cui non potevo raggiungerlo, speravo.

    Geni del ragno dorato (4° livello)
    - Arrampicarsi su qualsiasi superficie non costa al ninja alcun supplemento di chakra.




    OT
    "Preferisco le cose grandi" (riferito al serpente e alla forchetta).
    Nel mio post ho considerato di riuscire a evocare il serpente prima che tu uscissi fuori da terra. Per il Mizurappa ho considerato che l'evocazione ti fa perdere tempo e mi permette di estrarre prima che l'attacco parta, in caso contrario prima schivo e poi estraggo la forchetta :asd: . Come ho scritto nel post se tiri la Suiton al serpente da vicino, non ha modo di difendersi e se la dovrebbe prendere addosso. Se il post non è chiaro (o fai qualcosa di totalmente diverso :asd: ) chiedimi pure.

    Chakra del serpente: 60/80


    Rutja Saijin
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
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    30
    54
    37+8=45
    41+2+2=45
    35+8+2=45
    48+2=50

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    -2 kunai lanciati

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    (-10: Preghiera del Carcerato)
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    (-25: scioglimento illusione avversaria)
    -40: Evocazione serpente

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    Leggermente stanco(70,65%)

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    Un attimo prima di riemergere, sentì del movimento sopra di sé, oltre che una nuova emanazione di chakra. Non fermò comunque la sua offensiva: era sicuro che il suo avversario non avrebbe potuto conoscere la sua posizione esatta, perciò sarebbe comunque riuscito a coglierlo di sorpresa. Le ultime parole famose: quello sorpreso fu proprio Rin. Una volta sbucato fuori dal terreno con la testa, infatti, si ritrovò di fronte il più grosso serpente che avesse mai visto. Probabilmente un'evocazione, pensò. Ciò tuttavia non gli diede il tempo di fermare il suo jutsu acquatico, che si diresse quindi verso il gigantesco rettile. Uscì istintivamente dal terreno: restare sotterrato come un cadavere sapendo che un'enorme bestia strisciante lo aspettava all'esterno gli metteva i brividi. Indietreggiò ulteriormente con un paio di balzi, aumentando la distanza dai suoi nemici di altri cinque metri.
    Incerto sulla posizione attuale di Rutja, si preparò a ricevere un attacco di qualsiasi tipo, estraendo un kunai per mano. Se l'altro (o il serpente, di cui non si era soffermato a conoscere la sorte) si fosse fiondato su di lui, avrebbe usato le due armi come diversivo, lanciandogliele contro per guadagnare tempo.

    Rin Sabakuyoru
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    8
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    33
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    33

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    -40: Dissolvenza Infuocata
    +5: Tonico della Rigenerazione del Chakra Liv.1
    -5: Spostamento Sotterraneo
    -20: Onda Violenta
    +5: Tonico della Rigenerazione del Chakra Liv.1

    +5: Tonico della Rigenerazione del Chakra Liv.1

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    - Illeso

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    JULIUS
    L'amiano uscì subito dal suo nascondiglio e scagliò un'offensiva diretta al serpente, il quale non ebbe tempo di schivare, data la vicinanza dell'assalitore. Dopo aver fatto ciò, mentre io estraevo la mia forchetta gigante dal rotolo, lui si allontanò di qualche metro. Dal suo sguardo perso sembrava non avermi notato, fatto strano visto che non mi ero affatto nascosto. Magari era una trappola, pensai. In ogni caso era chiaro che in quel momento ero io ad avere il pallino dell'incontro e che quindi toccava a me tentare qualcosa. Individuai subito la mossa successiva, che fosse in grado di sfruttare la posizione sopraelevata in cui mi trovavo. Feci pochi sigilli e creai tre cloni, di cui uno dotato di una certa quantità di chakra.

    Aruji no Bunshin (Clone dello sposo)
    Livello B
    Tipo: Ninjutsu
    Tecnica che crea dei bunshin fisici legati al Matrimonio dell'Horna. La copia creatasi avrà una vera anima all'interno, proprio una di quelle ospitate nel corpo dell'utilizzatore. L'anima può essere scelta tra tutte quelle ospitate, ma non deve essere attiva nel momento della creazione del bunshin. L'anima ospitata nella copia sarà quindi in collegamento telepatico con l'eventuale anima attiva con il matrimonio dell'Horna (non con l'utilizzatore della tecnica).
    Il corpo creato in questa maniera sarà identico a quello dell'utilizzatore, tranne per i lineamenti del volto e il colore dei capelli, più simili a quelli del corpo che aveva l'anima in vita. Allo stesso modo la copia possiederà la voce che l'anima aveva in vita, anche nel caso sia del sesso opposto a quello dell'utilizzatore. Le statistiche della copia corrispondono al 60% di quelle dell'originale, tranne che in un unico parametro, per il quale vi sarà un bonus di 20 punti (aggiunto dopo il calcolo della percentuale). Questo parametro è quello che l'anima aveva sviluppato maggiormente in vita e che deve essere indicato in maniera chiara nella scheda dell'utilizzatore. L'utilizzatore potrà, aumentando il costo della tecnica, concedere una dose di chakra alla sua copia, compresa tra 10 e 80 unità. Questo bunshin sparirà in una piccola nuvoletta di fumo nel momento in cui subisce ferite moderate, mentre sarà in grado di resistere alle lievi. Se questo accade, l'anima in esso contenuta tornerà semplicemente nel corpo dell'utilizzatore.
    [Tipologia di cloni: Superiori]
    [La copia possiede le stesse armi dell'utilizzatore, la cui resistenza è pari al 60% della resistenza delle armi originali]
    [I cloni possono essere creati a una distanza massima di 10 metri e non possono superare i 25 metri di distanza dall'utilizzatore, pena la loro distruzione]
    [I cloni conoscono tutte le jutsu dell'utilizzatore]
    [Possono essere creati tanti cloni quante sono le anime raccolte col Matrimonio dell'Horna, esclusa però quella attiva.]
    [Le copie non possono essere riassorbite per recuperare chakra]
    [Sigilli:3]
    Costo: 30 (più eventualmente da 10 a 80 unità di chakra da dare alla copia)


    Tecnica della Moltiplicazione del Corpo (Bunshin no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Una delle tre tecniche che ogni ninja impara durante il suo corso accademico; è la tecnica base che ogni Genin deve conoscere, perché può essere una via di salvezza. Questa Tecnica crea degli ologrammi, che non possono attaccare e se colpiti scompaiono perché non hanno massa fisica. Se usata correttamente questa tecnica può creare tantissime copie, confondendo l'avversario e creando una possibile via di fuga o un momento di stallo dove nascondersi ed elaborare una strategia.
    [Tipologia di copie: olografiche]
    [Le copie non sono fisiche, quindi scompaiono al minimo contatto senza arrecare danni]
    [Le copie possono essere create a massimo 3 metri di distanza dall'utilizzatore]
    [La copia possiede le stesse armi dell'utilizzatore, ovviamente solo olografiche]
    [A partire dal livello 5, la tecnica può essere personalizzata sostituendo la classica nuvoletta di fumo con qualcos'altro di inoffensivo e puramente scenico (richiede approvazione da parte dello staff ed una volta ottenuto non si può più modificare)]
    [Sigilli: 1]
    Consumo: 5 a copia


    Oltre al clone semplice, gli altri due contenevano le anime di Yamato Nara e Maki Uehara, due delle persone che si trovavano nel mio stesso stato. Non avevo avuto modo di conoscere per bene nessuno dei due, ma mi avevano fatto una buona impressione. Avevo scelto costoro non a caso, ma perché ricordavo che la tecnica che avevo utilizzato permetteva lo sfruttamento delle loro abilità passate. Mentre Rutja spiegava telepaticamente il mio piano ai due nuovi arrivati, io chiesi al serpente di immergersi nel sottosuolo non appena avessimo tutti lasciato la sua testa.

    J: Pronti? Andiamo!

    Spiccai un salto alla mia destra, andandomi ad aggrappare ad un albero a pochi metri di distanza grazie all'ausilio delle abilità ragnesche del corpo in cui mi trovavo al momento. Invece i cloni si sarebbero diretti in avanti, saltando in direzione dell'avversario. Il clone di Maki e quello olografico sarebbero rimasti più indietro, coprendosi con le repliche della Forchetta della Verità, nel primo caso per proteggersi da eventuali attacchi nemici, nel secondo per simulare questo impulso. Il clone di Yamato invece avrebbe trasformato se stesso in una sorta di bomba, lanciandosi a peso morto sull'amiano e cercando di atterrargli addosso. La sua costituzione massiccia avrebbe dovuto essere sufficiente a evitargli di scomparire in seguito all'impatto. Difficilmente l'azione sarebbe terminata con un successo, però contavo che fungesse discretamente da diversivo, anche per l'urlo tremendo che il clone lanciò in parallelo al suo volo.

    Y: BANZAAAIIIIII

    Una volta impattato il terreno, a meno che non avesse messo K.O. l'avversario o fosse successo il contrario, si sarebbe rimesso in piedi e sarebbe rimasto in attesa delle azioni nemiche. Nel frattempo il serpente si immerse nel terreno, scavando una grande buca per sfuggire alla vista di Rin e provare a coglierlo di sorpresa.

    Bene, sprechi troppo chakra!

    Hebichikyu
    Un serpente molto pericoloso. Lungo circa 8 metri e con una costituzione massiccia, riesce comunque ad essere silenzioso e molto veloce e, anche grazie alla tecnica che gli permette di muoversi nel sottosuolo, è in grado di aggredire alle spalle vittime indifese.
    CITAZIONE
    http://www.komixjam.it/wp-content/uploads/2008/03/evo_03.jpg

    Livello: 6
    Consumo: 40
    CITAZIONE
    STATISTICHE ANIMALE
    LIVELLO 6
    Chakra: 60/80
    Forza: 18
    Resistenza: 15
    Velocità: 22
    Agilità: 18
    Precisione: 22
    Riflessi: 15


    TECNICHE
    Veleno
    Tramite delle speciali ghiandole, il serpente può intingere i propri canini con una sostanza velenosa per 3 turni di combattimento. Se i denti del serpente avranno un qualsiasi contatto all'interno della pelle di un ninja, questo subirà una riduzione della propria velocità di 12 per 3 turni.
    Consumo: 20

    Fossa
    Tipo: Ninjutsu
    Il serpente è in grado di muoversi sottoterra usando continuatamente il chakra. Dovrà pagare il chakra richiesto a ogni immersione nel sottosuolo.
    Consumo: 20



    Geni del ragno dorato (4° livello)
    - Arrampicarsi su qualsiasi superficie non costa al ninja alcun supplemento di chakra.




    OT
    Il titolo è una citazione, non credo ci sia bisogno di tradurlo :asd: .
    Visto che il serpente è lungo 8 metri, ho considerato l'altezza a cui mi trovo di 5 metri da terra. Il clone di Maki ha abbastanza agilità da atterrare senza farsi nemmeno una lieve, quello di Yamato ha abbastanza resistenza da non farsi niente neanche atterrando di faccia a peso morto :asd: . I due cloni di dietro rimangono appena davanti alla buca lasciata dal serpente, che dovrebbe essere a cinque metri da te.


    Rutja Saijin
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    11
    30
    54
    37+8=45
    41+2+2=45
    35+8+2=45
    48+2=50

    Post:
    4

    Potenziamenti:
    Specializzazione in Sicario liv. 4
    Specializzazione in Armi Leggere liv. 1
    Specializzazione in Percezione del Chakra liv.1
    Specializzazione in Ladro liv. 1

    Armi:
    -2 shuriken lanciati
    -2 kunai lanciati
    -1 Forchetta della Verità impugnata

    200/460
    (-10: Preghiera del Carcerato)
    (-60: God-Speed Impulse)
    (-25: scioglimento illusione avversaria)
    (-40: Evocazione serpente)
    -30: Clone dello sposo
    -90: Clone dello sposo (con 60 di chakra)
    -5: Moltiplicazione del corpo

    Ferite:

    Stato Fisico:
    Stanco(47%)

    Stato Mentale:
    [Julius]Tranquillo




    Statistiche del clone 1 (Yamato)

    Forza

    18

    Resistenza

    32+20=52

    Velocità

    27

    Agilità

    27

    Precisione

    27

    Riflessi

    30



    Chakra: 0/0
    -1 replica della Forchetta della Verità impugnata


    Statistiche del clone 2 (Maki)

    Forza

    18

    Resistenza

    32

    Velocità

    27+20=47

    Agilità

    27

    Precisione

    27

    Riflessi

    30



    Chakra: 60/60

    -1 replica della Forchetta della Verità impugnata
     
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    Spero di aver davvero capito per bene ciò che è successo (ho ancora dei dubbi) xD


    Una nuova tecnica venne attivata e nuovamente Rin riuscì a localizzare Rutja. Incredibile come avesse potuto perderlo di vista: egli non si era mai mosso dalla testa de grosso serpente, che si era effettivamente beccato in pieno la sua Onda Violenta, non sufficiente purtroppo a metterlo fuori gioco. Tre nuovi Rutja, due estremamente simili all'originale ma non identici, stazionavano a pochi metri da lui e il ragazzo della Pioggia concepì immediatamente di trovarsi in guai molto più grossi di prima. Un solo Takiano era stato piuttosto difficile anche solo da avvicinare, ora che i nemici erano cinque (serpente compreso) dubitava di avere qualche chance di vittoria. Avrebbe comunque combattuto fino alla fine, dimostrando all'altro il suo valore per quanto gli fosse possibile. Non appena i tre saltarono dalla testa del grosso rettile, Rin lanciò uno dei kunai in direzione del Rutja dalle fattezze più delicate e femminili.
    L'altro kunai che teneva in mano sarebbe invece stato spedito sulla destra, di modo che un paio di secondi prima dell'impatto Rin avrebbe potuto utilizzare la tecnica della Sostituzione e prendere il suo posto, sfuggendo a quella schiacciasassi che si sarebbe rivelato il secondo clone.
    Tecnica della Sostituzione (Kawarimi no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Una delle tre tecniche che ogni ninja impara durante il suo corso accademico; questo jutsu permette di scambiarsi di posto con un oggetto o un essere vivente.
    [Lo scambio non funziona su creature evocate, ninja di pari livello o superiore o su corpi troppo grandi]
    [La tecnica non funziona se fra l'utilizzatore e il corpo da scambiare esistono degli ostacoli fisici]
    [Il raggio massimo di azione della tecnica è di 10 metri]
    [Può essere utilizzata solo una volta negli scontri di arena e una volta al giorno in missioni o quest]
    [Sigilli: 1]
    Consumo: 5

    Il Genin, molto vicino alla copia (Yamato), non avrebbe nemmeno dovuto compiere altri sigilli per cercare di eliminarla istantaneamente.
    Arte dell'Acqua: Taglio Acquatico (Suiton: Mizu Kamikiri)
    Tipo: Ninjutsu
    A smentire le credenze di coloro che credevano che il suiton non fosse un elemento paragonabile all'offensività del fuuton fu opera del creatore di questa tecnica, divenuta famosa molto rapidamente in tutte le terre ninja.
    L'utilizzatore riesce a generare una pressione di chakra acquatico sotto le piante dei piedi, che fa sì da generare dei veloci flussi acquatici che disintegrano il terreno e tagliano anche oggetti solidi.
    [I flussi causano danni medio/gravi da taglio]
    [I flussi tagliano oggetti dalla resistenza del ferro]
    [I flussi si dissolvono dopo 15 metri di percorso]
    [La velocità dei flussi è "velocità utilizzatore" +10]
    Consumo: 40 (a flusso)

    Velocità=32+10=42

    Battendo un piede a terra, avrebbe fatto in modo che una lama d'acqua compressa si dirigesse verso il suo obiettivo a gran velocità, facendo presumibilmente svanire una delle minacce presenti.
    Era quasi sicuro di aver diminuito la pericolosità del suo avversario (tra l'altro, parlando dell'originale, momentaneamente scomparso), ma si rendeva anche conto che in quel momento si ritrovava completamente scoperto e vulnerabile ad una sua offensiva.

    Rin Sabakuyoru
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    8
    26
    27
    32
    33
    32
    33

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    4/?

    Potenziamenti:
    Specializzazione Genjutsu Liv.6
    Specializzazione Percezione del Chakra Liv.2

    Armi:
    -8 kunai
    -6 shuriken
    -Giara Media
    -Filo di ferro
    230/320
    -40: Dissolvenza Infuocata
    +5: Tonico della Rigenerazione del Chakra Liv.1
    -5: Spostamento Sotterraneo
    -20: Onda Violenta
    +5: Tonico della Rigenerazione del Chakra Liv.1
    +5: Tonico della Rigenerazione del Chakra Liv.1

    -5: Sostituzione
    -40: Taglio Acquatico
    +5 Tonico della Rigenerazione del Chakra Liv.1

    Ferite:
    - Illeso

    Stato Fisico:
    Leggermente stanco (71.87%)

    Stato Mentale:
    Concentrato

     
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    Demone incendiario

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    MAKI
    Risvegliatami all'improvviso sulla testa di un serpente in mezzo ad una foresta di chissà quale paese, chiesi informazioni a chiunque fosse in grado di darmele telepaticamente. A rispondermi fu Rutja, segno che il suo corpo al momento era sotto controllo di qualcun'altro.

    Scontro amichevole. Il nemico è lì davanti. Gli altri due fanno un diversivo, tu spacchi con la combo alzata-schiacciata o con quello che vuoi tu. Adesso scendete.

    Non capii molto della situazione, non c'era tempo di farlo nella concitazione di una battaglia. Avevo in mano la ridicola forchetta gigante che il ladro di merda aveva voluto che recuperassimo e intuii che mi sarebbe potuta tornare utile in quella situazione. Senza perdere altro tempo mi calai giù quasi in verticale, mentre quello che dalla voce sembrava Yamato si lanciò verso il nemico come una catapulta. Il nostro avversario di turno, un ragazzino dall'aria spaurita, lanciò un kunai in mia direzione. Probabilmente aveva capito che ero io quella pericolosa o forse era andato a culo, però per fortuna avevo tenuto l'arma di prima in mano e con essa riuscii a parare il colpo senza eccessiva difficoltà, data l'agilità di cui il mio corpo da clone era dotato. Un altro kunai fu lanciato nelle vicinanze del nemico, fatto che mi diede un indizio su cosa sarebbe avvenuto di lì a poco. Non che questo mi concedesse un qualche vantaggio sostanziale, avvenne tutto prima che io atterrassi, però se non altro non ebbi bisogno di cercare il giovane quando lui si sostituì per evitare di venire schiacciato dal clone urlante. Io poggiai i piedi a terra appena dopo ciò, ma non rimasi neanche un istante in attesa. Concentrai il chakra nei muscoli delle gambe e partii immediatamente, lasciando cadere di lato la forchetta gigante, che ormai aveva cessato ogni utilità. Mentre io mi lanciai nello scatto decisivo, vidi il nemico caricare un attacco di Acqua e scagliarlo contro il clone dal viso ferino. Costui cercò di difendersi con l'arma che lo aveva accompagnato nella discesa, ma non riuscii a pararsi che in minima parte con il manico, mentre il resto del corpo fu esposto ad una ferita abbastanza grave da obliterare la sua esistenza. Però aveva compiuto il suo dovere a sufficienza, quando si trattava di offrire diversivi Yamato era uno dei migliori. Il tempo che mi aveva concesso avrebbe dovuto essere abbastanza, anche perché la mia velocità era resa persino più devastante dal potenziamento offerto dall'Alzata della Foglia. In pochissimi istanti sarei stata addosso al nemico e, a meno che non avesse trovato un modo di difendersi in quel poco tempo a sua disposizione, sarei dovuta riuscire a piazzargli il mio fottuto piede sul mento o giù di lì. Se fossi riuscita a spingerlo in alto con la mia mossa, egli si sarebbe trovato del tutto alla mia mercé e avrei potuto scagliargli ciò che in quei pochi istanti avevo iniziato a preparare, ovvero la versione extralarge della ragnatela normale. Con quella credevo di poter andare sul sicuro e di non rischiare che il nemico schivasse in qualche modo. Puntavo a nient'altro che una vittoria rapida e perfetta.
    In tutto questo il clone semplice era rimasto immobile nel punto in cui era atterrato e il serpente aveva appena completato la sua immersione. Non sapevo chi fosse alla guida del corpo di Rutja - andando a esclusione immaginai potesse essere l'ultimo arrivato - né quale fosse la sua idea dello scontro, ma di sicuro qualcosa doveva essere andata storta nella sua pianificazione.


    Alzata della Foglia (Konoha Tounyuu)
    Livello C
    Tipo: Taijutsu
    Il ninja, dopo essersi dato uno slancio ad una velocità più alta del normale (velocità +15) arriverà sotto l'avversario, sferrando un potente calcio verticale (forza +5) capace di scagliarlo ad un'altezza di almeno quattro o cinque metri.
    Consumo: 15

    Nido del Ragno (Kumo Soukai - Spider Web Opening)
    Tipo: Ninjutsu
    Si secerne dalla bocca un enorme bozzolo che viene lanciato aperto contro i nemici per poi rinchiuderli al suo interno, paralizzandoli.
    [La ragnatela ha Resistenza pari a quella dell'utilizzatore +10]
    Livello: B
    Consumo: 40


    Hebichikyu
    Un serpente molto pericoloso. Lungo circa 8 metri e con una costituzione massiccia, riesce comunque ad essere silenzioso e molto veloce e, anche grazie alla tecnica che gli permette di muoversi nel sottosuolo, è in grado di aggredire alle spalle vittime indifese.
    CITAZIONE
    evo_03

    Livello: 6
    Consumo: 40
    CITAZIONE
    STATISTICHE ANIMALE
    LIVELLO 6
    Chakra: 60/80
    Forza: 18
    Resistenza: 15
    Velocità: 22
    Agilità: 18
    Precisione: 22
    Riflessi: 15


    TECNICHE
    Veleno
    Tramite delle speciali ghiandole, il serpente può intingere i propri canini con una sostanza velenosa per 3 turni di combattimento. Se i denti del serpente avranno un qualsiasi contatto all'interno della pelle di un ninja, questo subirà una riduzione della propria velocità di 12 per 3 turni.
    Consumo: 20

    Fossa
    Tipo: Ninjutsu
    Il serpente è in grado di muoversi sottoterra usando continuatamente il chakra. Dovrà pagare il chakra richiesto a ogni immersione nel sottosuolo.
    Consumo: 20



    Geni del ragno dorato (4° livello)
    - Arrampicarsi su qualsiasi superficie non costa al ninja alcun supplemento di chakra.




    OT
    Mi ero dimenticato dimenticato di aggiungere il taglio che mi ero fatto per evocare il serpente. Non dovrebbe cambiare nulla, ma per correttezza lo segno. Inoltre il turno scorso avevo sbagliato a fare il calcolo del chakra utilizzato, anche se pure in questo caso non dovrebbe cambiare tantissimo, visto che rimango comunque sopra il 40%. Chiedo scusa per il doppio errore.


    Rutja Saijin
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    11
    30
    54
    37+8=45
    41+2+2=45
    35+8+2=45
    48+2=50

    Post:
    5

    Potenziamenti:
    Specializzazione in Sicario liv. 4
    Specializzazione in Armi Leggere liv. 1
    Specializzazione in Percezione del Chakra liv.1
    Specializzazione in Ladro liv. 1

    Armi:
    -2 shuriken lanciati
    -2 kunai lanciati
    -1 Forchetta della Verità impugnata

    200/460
    (-10: Preghiera del Carcerato)
    (-60: God-Speed Impulse)
    (-25: scioglimento illusione avversaria)
    (-40: Evocazione serpente)
    (-30: Clone dello sposo)
    (-90: Clone dello sposo (con 60 di chakra))
    (-5: Moltiplicazione del corpo)

    Ferite:
    -Ferita Lieve: Taglio sul labbro auto-inflitto. Perdita ematica terminata.

    Stato Fisico:
    Stanco(43%)

    Stato Mentale:
    [Julius]Tranquillo




    Statistiche del clone 2 (Maki)

    Forza

    18+5=23

    Resistenza

    32

    Velocità

    27+20+15=62

    Agilità

    27

    Precisione

    27

    Riflessi

    30



    Chakra: 5/60
    -15: Alzata della Foglia
    -40: Nido del Ragno

    -1 replica della Forchetta della Verità gettata a terra
     
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