Azzurra Libertà | Livello C

Partecipanti: Yoshiro Kurasame
Qm: GIIJlio

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    Il mio nome è Mayuri Arakawa, ANBU di grande esperienza del villaggio del Suono. In questi tempi oscuri e pieni di terrori sono una delle poche pedine ancora in mano al Kokage e al suo entourage. Per loro, per rendere grande Oto posso arrivare a fare qualsiasi cosa. Per questo ho accettato senza esitazione la missione che mi era stata assegnata in persona dalla più giovane delle sorelle di Orochiyu. Il mio compito è eseguire una ritorsione chiara e diretta nei confronti di quel covo di vermi chiamato Kumo, un infimo villaggio che si atteggia a grande potenza e che ha osato infliggere alcune sanzioni economiche al nostro villaggio con qualche stupido pretesto. "Pagheranno il loro affronto a tempo dovuto, fino all'ultimo centesimo, ma prima che venga il momento è il caso di fargli capire che non è il caso di alzare la cresta con noi." Questo è probabilmente il pensiero dietro agli ordini che mi sono stati dati e non posso che essere d'accordo con esso.
    Superato in poco tempo il confine con l'Artiglio e poi quello con la Zanna, riesco ad entrare di soppiatto nel territorio del Fulmine. Il mio obiettivo si trova poco distante dalla frontiera, un carcere di media sicurezza, che probabilmente contiene soprattutto ex shinobi. Lo attacco, uccido i pochi che lo difendono e libero chi si trova al suo interno. Su cosa fare di questi ultimi ho carta bianca. Mi divertirò con loro, anche se ancora non ho deciso come.
    Una volta arrivato ad un chilometro di distanza dalla prigione, avanzo di nascosto tra gli alberi, celando l'aura di chakra, grazie alle abilità di percezione. Dal bordo del boschetto faccio un rapido scatto per raggiungere le alte mura del carcere. In quel momento riprendo a far fluire il chakra e attivo la mia abilità innata. Inizio a muovermi con passo veloce lungo le mura e quando finisco di manipolare l'argilla lascio adagiato a terra un regalino, una fottuta bambola esplosiva di C3. Facendo rapidissimamente il giro della prigione in pochi secondi sono dall'altro lato. Quei mentecatti non avrebbero avuto neanche il tempo di capire cosa stava succedendo. Mi basta quindi spezzare il sigillo necessario per dare dando il via alle danze.
    Toc toc!

    separatore


    È un giorno qualunque e sei tranquillo nella tua cella. Ormai sono sei mesi che ti hanno trasferito dal carcere di massima sicurezza di Kumo in quel piccolo buco ai confini del Paese. Probabilmente ormai non rappresenti un pericolo per loro, ma solo un peso da alleggerire. Qui le razioni sono molto più scarse, le celle più strette e scomode, i secondi ben più arcigni. Niente ora d'aria, niente chiacchierate, solo bastonate per chi cerca di fare qualsiasi cosa di diverso rispetto a stare fermo e buono nella sua cella.
    È da poco passata l'ora del pranzo, quando si avvicina alle sbarre uno dei secondini, il cui corpo è a dir poco particolare. Ti guarda con aria compiaciuta, i suoi occhi trasudano senso di superiorità. Si tratta dell'ultimo erede, l'unico rimasto in vita, di un antichissimo clan dal lignaggio più puro possibile. Pur essendo dotato di un'abilità innata unica e di un corpo formidabile, non è mai stato molto portato per la via del ninja e quindi si è ritrovato costretto in quel ruolo di infima qualità, ai confini del mondo. Tra tutti quanti è forse quello che ti tratta in maniera meno aspra, ma il suo disprezzo nei tuoi confronti è il più alto possibile. Rimane fermo a guardarti, gli piace vederti umiliato, se non nello spirito, almeno nel corpo. A volte rimane anche ore intere a fissare alcuni detenuti che odia in particolar modo, ma quella volta dopo pochi minuti il suo volto si colora di una improvvisa preoccupazione.
    Merda...
    Dopo aver imprecato sottovoce, l'uomo scatta lungo il corridoio con una furia notevole. Esce quasi subito dalla tua visuale, ma tutti quanti voi detenuti potete sentire senza problemi quello che urla. E molti di voi trovano quelle parole fonte di speranza.
    SIAMO SOTTO ATTACCO! UN NEMICO SOLTANTO, MA DI LIVELLO ALTISSIMO!! MERDA, HA LASCIATO QUALCOSA APPENA DAVANTI AL MURO OVEST, DOBBIAMO ANDARE A CONTROLLARE, MUOVETEVI!!
    Lo sentite scendere con rabbia le scalette che portano al piano terra, insieme ad altri suoi colleghi, ma pochi secondi dopo sentite qualcosa di ben più chiaro e forte. Una deflagrazione di devastante intensità, che spazza via gran parte del piano terra e del lato Ovest dell'edificio. Quasi tutte le celle di queste due zone sono disintegrate, così come chi vi era ospite. Dei centodue detenuti presenti, circa una cinquantina vengono uccisi sul colpo. E il bollettino delle vittime è altrettanto duro per quanto riguarda i secondini, visto che ne muoiono i tre quarti. L'onda d'urto raggiunge anche la tua cella, che pure si trova sul lato Est del secondo piano, spazzandoti via. Sbattuto violentemente contro il muro, ti ferisci in maniera Moderata alla schiena. Quando ti rialzi, puoi notare che le sbarre della tua cella sono crollate, lasciandoti via libera. Sullo sfondo puoi notare un nugolo di ormai ex detenuti che sgomita febbrilmente per raggiungere la libertà. Ma prima che tu possa uscire, compare un omaccione a bloccarti la via. Si tratta del tuo vicino di cella e le sue intenzioni sembrano tutt'altro che amichevole.
    Yoshiro fottuto Kurasame! Quanto ho atteso questo momento, ti ricordi di me? Fanculo la libertà, ti ucciderò ad ogni costo!
    Dopo aver pronunciato questo breve discorso, l'uomo inizia a correre in tua direzione [Velocità 8], brandendo una spranga piegata di ferro, probabilmente un pezzo di una sbarra che l'esplosione ha staccato. Il suo intento è colpirti con violenza al volto [Forza 12 + 22 (bonus dell'arma contundente) = 34], per farti svenire e poterti poi strangolare. Cosa gli avrai mai fatto per meritarti questo?

    Descrivi bene l'esplosione e il piccolo volo che ne deriva. Poi voglio che ti inventi il motivo per cui il tuo vicino di cella ti odia, che può essere quello che preferisci (sia derivato dal periodo pre-carcerazione, sia derivato dalla vita dietro le sbarre). Infine descrivi come cerchi di evitare l'offensiva dell'omone. Per qualsiasi dubbio, chiedi pure :asd: .

    OverDrive C3 Doll
    Tipo: HiJutsu
    Tecnica che ingrandisce una piccola bambola d'argilla portandola alle dimensioni pari al doppio del proprio corpo. La bambola non può muoversi, ma è in grado di causare una violentissima esplosione coinvolgendo un’area elevatissima. (sfera con raggio di 70 metri) L’esplosione è in grado di causare danni molto più che critici.
    [Essendo immobile, la bambola può essere lasciata all'esterno del raggio di manipolazione dell'argilla senza perdere la propria capacità di esplodere.]
    Consumo: 150
    Consumo d'esplosione: 100
    Massimo OverDrive Doll Generabili:
    Livello IV: 2
     
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    C'era un solo modo per descrivere come mi ero sentito in quei sei mesi, ossia una vera e propria schifezza. Le ragioni erano indubbiamente molteplici, soprattutto visto che le mie condizioni di vita erano sensibilmente peggiorate in quell'arco di tempo, ma la più grande era una sola: ero stato trasferito. Non avrei mai creduto di pensare una cosa del genere, ma mi ritrovai costretto a riconoscere che il carcere di massima sicurezza mi mancava moltissimo; lì almeno passavo le mie giornate in tranquillità, tra una chiacchierata e un pomeriggio passato a fantasticare del più e del meno, nessuno si sognava di darmi fastidio, adesso invece tutto era cambiato in peggio. Mi avevano spedito in un carcere secondario, uno di quelli destinato a mediocri criminali comuni, e il cambiamento era stato radicale a dire poco; ogni giorno ricevevo angherie e soprusi di ogni sorta da parte dei secondini, gente frustrata dal non essere riuscita a sfondare nel mondo Ninja e che riversavano la loro rabbia sui detenuti inermi, le condizioni igieniche erano a dir poco pessime, non di rado mi trovavo costretto a scacciare ratti o scarafaggi dalla cella, non mi consentivano nemmeno di prendere una boccata d'aria fresca ogni tanto.
    Se fossi stato nel pieno delle forze... oh si, in quel caso non ce ne sarebbe stato per nessuno, sarei uscito da quella cella piegando le sbarre a mani nude e avrei fritto il cervello al figlio di puttana dal volto da rettile che mi fissava con malcelata superiorità. Chi si credeva di essere quello scherzo della natura? Pensava di valere qualcosa se confrontato a me? Io ero Yoshiro Kurasame, il mio solo nome avrebbe dovuto farlo cagare nei pantaloni, gli esseri inferiori come lui non dovevano fare altro che inginocchiarsi davanti al maestoso potere dell'uomo che aveva ottenuto e perso la forza di un Dio; ormai le mie fantasie riguardavano solamente il porre fine alla vita dei miei aguzzini nella maniera più sadica possibile, avrei voluto torturarli fino a farli implorare la morte e solo allora concedergli la grazia di porre fine ai loro tormenti, tuttavia non potevo, ero ancora chiuso dietro quelle maledette sbarre che mi impedivano di realizzare le mie malate fantasie. Poi la parte peggiore non era quella, bensì una semplice questione d'onore. Io ero Yoshiro Kurasame, avevo ammazzato mezzo consiglio di Kumo, come osavano rinchiudermi in un porcile come quello? Avevo un nome, una reputazione da difendere, e trovarmi in quel carcere pezzente non era altro che un insulto alla mia dignità di assassino affermato.
    Tuttavia stava accadendo qualcosa, il secondino con la faccia di rettile imprecò prima di uscire dal mio ridotto angolo di visuale, tuttavia le sue urla erano perfettamente udibili. Dunque qualcuno stava attaccando il carcere? E quel qualcuno era fortissimo e aveva lasciato qualcosa davanti alla porta? L'esperienza avuta in tanti anni di sano lavoro mi diceva che quel pacco regalo era molto probabilmente esplosivo e che andare a controllare non era il massimo dell'intelligenza, tuttavia tenni quel pensiero per me. Dopotutto che mi importava se finivano carbonizzati? L'importante era che crepassero, come o chi aveva realizzato il mio sogno non importava, poi avrei anche potuto pensare ad una fuga per la libertà. Il successivo botto, talmente tanto forte da sbalzarmi dall'altro lato del muro e incenerire le sbarre, non fu altro che la conferma del mio pensiero, ancora una volta il mio genio non tardava a dimostrarsi superiore rispetto alle limitate menti degli altri. Dopo essere riuscito a rialzarmi feci per uscire dalla cella e scappare, ma una figura vagamente familiare mi si parò davanti.
    Yoshiro fottuto Kurasame! Quanto ho atteso questo momento, ti ricordi di me? Fanculo la libertà, ti ucciderò ad ogni costo!
    Uhm... dove lo avevo già visto? Ma certo, quel tipo era uno dei contrabbandieri che avevo sterminato in una missione, sebbene ai tempi fosse un tantino più giovane. Gli avevo ucciso davanti agli occhi i due fratelli, quella che sembrava essere la moglie e il vecchio padre, ed ero stato fermato all'ultimo secondo prima di uccidere lui, sicuramente un motivo più che giustificato per odiarmi, tuttavia non potevo farci nulla... ero fatto così, aveva avuto la sfortuna di incontrarmi in un momento in cui la voglia di sentire urla disperate aveva preso il sopravvento, non era del tutto colpa mia. L'uomo mi si parò davanti brandendo una mazza di ferro, cercando quindi di colpirmi. Era da tantissimo tempo che non combattevo, ormai non avevo più l'abitudine a certe cose, tuttavia ricordavo perfettamente certe cose, l'esperienza non mi ingannava mai. Prima che l'uomo potesse far calare la mazza di ferro su di me, io schivai il colpo spostandomi completamente di lato, facendo impattare la sua arma contro il muro. Prima che potesse eseguire una contromossa, sferrai un pugno a tutta forza verso la sua tempia, allo scopo di farlo cadere a terra, poi avrei approfittato del momento per fuggire dalla cella e andare verso la libertà. Dopotutto la mia fuga valeva molto di più della vita di quell'inutile uomo.



    CITAZIONE
    Yoshiro Kurasame
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE

    Forza

    26

    Resistenza

    26

    Velocità

    27

    Agilità

    26

    Precisione

    25

    Riflessi

    27



    Armi:

    Post:

    Potenziamenti:



    Armi Medie
    Di stazza esile e di corporatura robusta, i ninja che si specializzano in armi medie allenano il proprio corpo migliorando la precisione e i riflessi. Sono chiamati "duellanti" per la loro capacità di sapersi adattare agli scontri uno contro uno e saperli gestire al meglio. Non sfoggiano particolari abilità acrobatiche, ma sono più concreti nell'uso effettivo delle armi.

    .

    300/300 (100%)


    Ferite: Illeso

    Stato Fisico: ok

    Stato Mentale:Concentrato, determinato alla fuga

     
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    No hai messo la ferita alla schiena. Fallo :addict: !

    CITAZIONE
    Il colpo provoca danni Moderati-Gravi all'uomo [Resistenza 11], che barcolla un attimo e poi cade all'indietro. Però non perde i sensi e dopo aver tentennato una decina di secondi, si rimette in piedi, determinato a inseguirti.
    Intanto il caos si è impadronito della prigione e gli (ex) detenuti scorrazzano freneticamente lungo ciò che resta dei corridoi. L'entusiasmo e l'irrazionalità sono così elevati che diversi uomini vengono spintonati e lanciati oltre la ringhiera, cadendo di sotto [dal primo piano al piano terra ci sono circa 4 metri di altezza]. Almeno una decina di persone muore in questa maniera insensata. Quando esci dalla cella dalla porta divelta, la grossa massa si è ormai allontanata, ma non sei da solo. Una figura imponente si erge davanti a te, a una decina di metri di distanza, appena davanti alle scale che portano alla libertà. Si tratta del secondino-dinosauro.
    Costui era stato colpito duramente dall'esplosione, insieme a tutti i suoi colleghi, ma a differenza di essi era dotato di una Resistenza fuori dal comune, che gli ha permesso di sopravvivere alla deflagrazione. Proiettato contro un muro, l'uomo si rialza a fatica dopo poco tempo, barcollando quindi in direzione delle scale, ancora abbastanza integre. Un piccolo numero di detenuti è già riuscito a fuggire dall'apertura creata nel muro. L'onore del dinosauro non permette di accettare che i carcerati a lui affidati se la cavino in quella maniera. Pur ferito, avanza con rabbia, incontrando un paio di fuggitivi intenti a percorrere le rampe in direzione opposta alla sua. Non esita neanche un secondo e lancia verso i malcapitati due Sfere d'Aria Congelante dirette ai loro genitali. La sua precisione è troppo elevata, quindi i due non possono evitare di essere colpiti e si accartocciano doloranti al suolo. Mentre continua la salita, l'uomo si cura di calpestare entrambi talmente duramente (38 + 20) da causarne la morte. Arrivano subito altri tre fuggitivi, ma sono così lenti che il dinosauro riesce a colpire in successione i loro gioielli di famiglia senza che possano reagire in maniera efficace. Dopo averli prelevati di peso, li lancia dall'altro lato della ringhiera, di modo che la gravità faccia il resto del lavoro. Una volta arrivato in cima alle scale, vede un prigioniero che zoppica vistosamente, cercando una via di fuga. Un'altra Sfera d'Aria Congelante nei cosiddetti, poi carica e incorna il malcapitato, che viene trafitto e defunge. Proprio mentre il secondino sta togliendo il cadavere dal suo cranio, compari tu dall'uscio della tua cella. Grazie alla sua percezione del chakra non si fa cogliere alla sprovvista. Infatti, appena esci dalla cella, lui ti lancia addosso il cadavere, ancora sanguinante, nella speranza di atterrarti. Dopodiché lancia una Sfera d'Aria Congelante, come sempre diretta dove non batte il sole.
    Da qui non esce mai nessuno in verticale!

    Statistiche del tizio a cui hai sterminato la famiglia:
    12 - 11 - 8 - 7 - 7 - 7
    80/80

    Statistiche del secondino:
    38 - 32 - 26 - 19 - 40 - 29
    170/320 (4 sfere congelanti + taijutsu personale che usa per schiacciare i primi due sempre da 30 di chakra)

    Trova un modo di battere il secondino o di battertela senza che possa prenderti :asd: . Tieni presente che il tizio che ti ha aggredito il turno scorso cercherà di attaccarti di nuovo (barcollando male) a fine turno, se non ti sei mosso da dove sei. Per qualsiasi cosa, chiedi pure. ^^

    Sfere d'Aria Congelante (Renkuudan!)
    Tipo: Ninjutsu
    Potrebbe tranquillamente trattarsi di una tecnica di livello S se non fosse per la limitata stazza degli esseri umani. I veri utilizzatori di questa tecnica sono infatti mostruosità paragonabili a demoni e antiche evocazioni di dimensioni mastodontiche. I ninja hanno adattato questa tecnica alle loro necessità perdendone però in grandezza e quindi in potenza.
    L'utilizzatore spara delle sfere d'aria compressa condensando grosse quantità di chakra e aria nei polmoni. I proiettili sono abbastanza grandi e nel caso colpiscano in pieno l'avversario possono provocargli ingenti danni da taglio.
    [I proiettili misurano fino a 50 centimetri di diametro]
    [I proiettili causano massimo danni gravi da taglio]
    Consumo: 30 a proiettile
     
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    Beh, la mia memoria non faceva mai cilecca, una volta visto chiaramente in faccia quell'uomo potei stabilire chiaramente che era esattamente chi pensavo che fosse, un altro punto a favore della mia intelligenza. In fondo io ricordavo le facce delle persone che uccidevo, tutte, senza nessuna eccezione, ognuno di quei centinaia di migliaia di volti era marchiato a fuoco nella mia memoria, vivendo in eterno nel ricordo che io riservavo loro. Poteva sembrare strano ma io ero una persona anche abbastanza smemorata, tendevo a togliere importanza a ricordi che non erano importanti, tuttavia non a quei dettagli, i volti delle mie vittime li ricordavo tutti. Perché? Non lo sapevo, davvero non lo sapevo, eppure era una cosa che mi ero portato dietro fin dai tempi in cui ero ancora un novellino, tuttavia era una cosa positiva... cos'era che avevo detto al riguardo ad una recluta troppo reticente nel prendersi la vita delle persone? Doveva essere una cosa del tipo "l'unica cosa peggiore del dare la morte è distogliere il tuo sguardo da essa. Guarda sempre negli occhi le persone che devi uccidere, non togliergli lo sguardo di dosso nemmeno per un secondo e non dimenticarle, perché io posso assicurarti che loro non dimenticheranno mai te." o qualcosa del genere, in ogni caso sintetizzava alla perfezione il mio pensiero sull'argomento.
    La prigione era totalmente immersa nel caos più assoluto, lasciarmi prendere dalla frenesia di libertà mi avrebbe portato alla morte senza dubbio, tuttavia la stragrande maggioranza dei detenuti era defluita, lasciandomi via libera per proseguire. Tuttavia all'improvviso riapparve il secondino-rettile. Fui quasi felice di vederlo lì, senza che nessuna sbarra ci separasse, ora potevo ucciderlo liberamente ma... c'era un cadavere che era stato trafitto dal suo corno e mi era stato scagliato addosso. Eravamo a sette metri di distanza, quindi riuscì a buttarmi di scatto verso sinistra facendo passare sia il cadavere che la sfera d'aria, fatto questo mi rialzai immediatamente. Finalmente avevo l'occasione di farla pagare a quel bastardo, non me la sarei fatta scappare per nulla al mondo.
    CITAZIONE
    Arte del Fulmine: Mille Falchi (Raiton: Raikiri)
    Tipo: Ninjutsu
    Il Chidori originale: il Raikiri è stato chiamato in questo modo per il caratteristico suono emesso durante l'attivazione della tecnica, simile al frastuono di uno stormo di volatili.
    L'utilizzatore spezza i pochi sigilli necessari e concentra una grossa quantità di chakra su un arto superiore. Unendo la grossa quantità di chakra nella mano e l'elevata velocità di esecuzione della tecnica, il braccio diventa una spada in grado di tagliare gli oggetti. L'elevata quantità di chakra e la sua compressione, rendono il chakra visibile a occhio nudo e i fulmini si propagano in maniera ancora più ampia. Essendo una tecnica molto veloce espone l'utilizzatore a una condizione ancora più rischiosa, perché di norma non si hanno abbastanza riflessi e si è facilmente esposti al contrattacco avversario.
    [Richiede il Medio Taglio del Fulmine in scheda]
    [Con la tecnica attiva la velocità dell'utilizzatore è potenziata di 40]
    [La sfera taglie e perfora oggetti dalla resistenza del Ferro]
    [La sfera causa massimo danni critici sulla parte colpita]
    [La sfera stordisce gravemente, la vittima si ritrova un malus di -10 a tutte le stat per 2 turni]
    [La sfera è grande come il palmo della mano]
    [Sigilli: Capra, lepre, scimmia]
    Consumo: 60
    Mantenimento: 30 a turno

    Composi rapidamente i tre sigilli poi lasciai che la mia mano si inondasse di Raiton. Era passato del tempo dall'ultima volta che avevo usato un Jutsu del genere, ma ricordavo bene cosa fare, seguì semplicemente l'istinto. Corsi al massimo della mia velocità potenziata verso il bastardo, mirando a trafiggerlo in direzione del cuore, sferrandogli così un colpo letale. Se ci fossi riuscito, che fosse morto o no, sarei scappato quanto più velocemente possibile verso l'uscita.


    CITAZIONE
    Yoshiro Kurasame
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE

    Forza

    26

    Resistenza

    26

    Velocità

    27 (67)

    Agilità

    26

    Precisione

    25

    Riflessi

    27



    Armi:

    Post:

    Potenziamenti:




    .

    240/300 (83,23%)


    Ferite: moderata da impatto alla schiena

    Stato Fisico: ok

    Stato Mentale:Concentrato, determinato alla fuga



    Edited by LukeZ12 - 15/7/2015, 12:06
     
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    La schivata è al limite. Hai -14 di Agilità rispetto alla sua precisione, quindi per regolamento schivi abbastanza bene, però ti erano stati lanciati contro un cadavere, quindi lungo almeno un metro e mezzo, e un sfera larga mezzo metro in immediata successione. Non è scorretta come azione, ma abbastanza al limite secondo me.

    CITAZIONE
    Il Chidori ti rende troppo veloce per il rettile, che quando lo vede decide di mettersi in posizione di difesa, ovvero a quattro zampe con le corna a protezione del proprio corpo. Ma tu sei troppo rapido e furioso per lui, che quindi non fa in tempo a mettere in atto il suo piano. Allo stesso tempo però i suoi riflessi sono abbastanza sviluppati da permettergli un minimo accorgimento che gli salva per il momento la vita. Con uno spostamento di alcuni millimetri il cuore del secondino esce fuori dalla traiettoria della tecnica elettrica, che ferisce quindi in maniera Critica l'uomo, ma non in maniera Mortale. Abbattuto al suolo dall'impatto, l'uomo non può fare alcunché per evitare la tua fuga. Puoi quindi scendere senza ostacoli le grosse scale, per raggiungere indisturbato il grosso buco nel muro. E mentre stai per attraversarla, puoi sentire delle grida in lontananza.
    Levati, rettile!! Devo ucciderlo!
    TU... NON PUOI... PASSARE!!
    L'uomo a cui hai sterminato la famiglia è uscito dopo poco dalla cella e a ha cercato di superare la guardia per poi inseguirti. Quest'ultimo però è riuscito, seppur con immensa fatica, a rialzarsi per qualche attimo. Con un colpo di reni riesce a incornare l'ex prigioniero, uccidendolo. Poi crolla al suolo di nuovo e perde i sensi. Non si sveglierà mai più.
    separatore
    Una volta uscito dall'edificio, trovi circa una ventina di fuggitivi svenuti a terra, senza nessuno intorno.
    Bene, anche l'ultimo ritardatario è arrivato.
    Lo voce proviene dall'alto e se sollevi lo sguardo puoi notare una giovane donna a cavallo di un enorme colibrì esplosivo. Ha un dito puntato direttamente verso di te, con il quale intende lanciarti un genjutsu a bruciapelo. Se non guardi l'indice, lei spezza ad una velocità assurda un unico sigillo. Quest'ultimo caso la indispettirebbe di sicuro ed è evidente che non ti conviene indispettirla. In ogni caso il genjutsu ti colpisce senza lasciarti speranza. Dopo averti fatto vedere una scena traumatica, l'illusione ti lascia privo di sensi.

    Descrivi tutta la scena e soprattutto il gen. La parte della fuga è finita, dal prossimo turno inizia già la seconda parte di quest (l'acquisizione del titolo di genin), che sarà più lunga :asd: . Per qualsiasi dubbio chiedi pure! ^^

    P. S.Ho messo due citazioni belle evidenti in questo post, almeno queste prendetele :cry2: .

    --Illusione con un dito: puntando il dito verso la vittima, si può lanciare il genjutsu senza dover eseguire sigilli. La vittima, per cadere nel genjutsu, deve avere il dito nel proprio campo visivo non periferico (deve guardare l'utilizzatore). Non è possibile utilizzare illusioni che richiedono contatto oculare tramite questa tecnica. Si può utilizzare solamente con genjutsu di grado C. Costo (aggiuntivo al genjutsu C): 10.

    Illusione Demoniaca: Visione dell'Inferno (Magen: Narakumi no Jutsu)
    Tipo: Genjutsu
    Una tecnica illusoria che induce l'avversario (solitamente un soggetto dalla mente debole) ad immaginare di vedere una scena traumatica. Gli effetti dell'illusione e le stesse immagini proiettate dalla mente dell'obiettivo non sono controllabili da colui che sfrutta la tecnica, tuttavia se tra i due ninja c'è un divario di forza molto grande questa tecnica è capace di lasciare l'avversario privo di sensi.
    [Sigilli: 1]
    Mondo di attuazione: illusorio
    Bersaglio: singolo
    Immobilità: necessaria
    Consumo: 40
     
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    Da quanto tempo che non succedeva, da quanto tempo che non sentivo di nuovo quella meravigliosa sensazione, era da quindici lunghissimi anni che non utilizzavo il Chakra e farlo adesso, proprio in quella circostanza, non fece altro che esacerbare il mio godimento. Quella tecnica, il Raikiri, era sempre stata la mia preferita in assoluto, nonostante ne avessi avute tante altre e molto più "pulite", la soddisfazione di sfrecciare a velocità siderali contro il proprio bersaglio e ucciderlo senza che lui potesse essere in grado di capire nulla era sublime; ogni volta che uccidevo qualcuno provavo sempre la stessa folle eccitazione, tuttavia quando lo facevo con il Raikiri tutto diventava molto migliore, sentire le urla di dolore a così pochi centimetri dalla mia faccia era infinitamente più soddisfacente.
    Il mio colpo prese in pieno petto il rettile che faceva da secondino, tuttavia senza farlo strillare di dolore come avrei voluto, ebbi la tentazione di continuare a rigirargli la mano nella ferita, ma abbandonai l'idea; avrei perso troppo tempo e non potevo permetterlo, dovevo pur inseguire la mia libertà e lasciarmi cullare da quei desideri di tortura mi avrebbe solo rallentato in maniera non necessaria. Tolsi la mano dal petto del mio bersaglio e lo superai immediatamente, lasciandolo ad occuparsi di un altro prigioniero ritardatario che non avevo avuto il tempo di identificare.
    Durante tutto il tragitto non feci altro che autocompiacermi per il mio successo, ero stato perfetto un'altra volta, avevo dimostrato la mia superiorità alla massa di comuni mortali che mi circondavano, ma alla fin fine non si raggiungevano poteri divini come i miei senza una ragione, bisognava comunque essere superiori rispetto al resto delle persone per avere tali livelli di spaventosa forza. Ma... cos'era successo? Perché c'erano delle persone che si trovavano prive di sensi?
    Bene, anche l'ultimo ritardatario è arrivato.
    Che cos...
    Alzai istintivamente lo sguardo verso l'alto per vedere da dove era provenuta la voce, ma vidi solamente una ragazza sopra un grosso colibrì di materiale bianco che mi puntava contro il dito. Merda, riconobbi quello che stava succedendo un istante dopo, una volta ero specializzato anche io in quelle cose, quella era un'illusione con un dito... dannazione, c'ero cascato, stavo già iniziando ad avere una visione. Il paesaggio era cambiato, non ci trovavamo più fuori dal carcere, era una piccola pianura... ci trovavamo in una zona piatta e spoglia, c'erano solamente infinite distese d'erba e io. Io ero all'apice della mia forza, il mio vestito bianco sventolava leggiadro con il vento, e stavo cercando con lo sguardo una nuova persona da eliminare, una nuova vittima. Sapevo che sarebbe successo, che avrei ucciso il mio bersaglio, non potevo fallire dopotutto, ero IO, io non fallivo mai.
    Ma... cos'era quell'ombra alle mie spalle? Perché si stava avvicinando così minacciosa? NO, avevo sbagliato i miei calcoli, mi ero lasciato sorprendere? No no no no no no, non poteva essere, io non potevo sbagliare, non ora, non nel pieno delle mie forze... no. Provai ad urlare, ad avvisare il me di tempo fa del pericolo, ma non sentì in tempo; la lama mi squarciò la gola senza che potessi fare nulla per fermarla. Avevo fallito, di nuovo, il mio errore più grande mi era stato rimesso davanti agli occhi di nuovo, il momento in cui avevo smesso di essere un dio per discendere tra i comuni mortali era un'umiliazione intollerabile per me... era... semplicemente troppo. Svenni, svenni con negli occhi l'immagine del mio sangue divino che macchiava il terreno, svenni con la visione del mio errore.
     
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    Ti risvegli tutto nudo, con mani e piedi incatenati al muro. Vicino a te ci sono un sacco di altri uomini, anche loro ignudi e legati. Qualcuno è ancora svenuto, altri stanno urlando e strepitando, mentre un paio sembrano aver capito quello che sta succedendo e sorridono beffardi. Sul petto di ognuno di voi campeggia un numero gigante, scritto in quella che sembra vernice nera, sul tuo c'è un bel 3. La stanza è in penombra, ma sembra priva di particolari oggetti. Rimanete in questo posto vuoto per ancora una mezz'ora circa, poi la donna che vi ha liberati e rapiti spalanca la porta con un calcione. Al suo ingresso, molti dei tuoi compagni iniziano a gridare veementemente contro di lei, usando epiteti non proprio lusinghieri. Ben lungi dall'essere indispettita o offesa, la donna sorride maliziosamente. Dopo pochi istanti entra anche un uomo biondo, che con un dito posizionato davanti alle labbra vi invita al silenzio. Non molti danno ascolto al suo gesto, ma grazie alla propria abilità innata l'uomo riesce ad annullare tutti i rumori presenti nella stanza. Tutti tranne uno, il suono della voce della donna.
    Benvenuti. Dato che vi ho tolto da quella prigione inutile e che tra di voi sembrano esserci un paio di tizi interessanti, ho deciso che diventerete miei schiavi o qualcosa del genere. Non tutti, ovviamente, solo quelli più fighi possono. Ho organizzato un torneo con dei miei amici, così posso capire facilmente chi sono le merdine da uccidere subito e chi invece merita un pochino di più. Innanzitutto, visto che eravate ventuno e ventuno è un numero stupido, mi sono permessa di uccidere cinque di voi durante il trasporto.
    Dopo aver detto questo tira fuori da una sacca cinque teste prive del resto del corpo. Il sangue è ormai secco, ma la visione non è certo per deboli di stomaco.
    Li conoscevate? Spero di sì, renderebbe la cosa più divertente. Comunque adesso sono morti, quindi chissene. L'importante è che ora siete sedici e sedici mi piace come numero, perché in sedici posso organizzare un fottuto torneo senza mettermi a fare strani calcoli. Adesso inizierò a chiamare dei numeri e chi viene chiamato deve seguirmi. Anche gli altri verranno, però rimarranno in un angolo, perché dobbiamo fare solo uno contro uno. Sono più belli da vedere e io ho venduto tanti biglietti, sapete? Ah, giusto, prima devo liberarvi, altrimenti non potete muovervi...
    Un semplice schiocco di dita e le serrature si aprono, segno che si trattava di un jutsu personale della donna.
    Ah, non provate neanche a pensarci, di fare scherzi strani. Sarete sedici contro due, ma voi siete scarsi e noi forti. Mi basta uno sbadiglio per uccidervi tutti quanti, ricordate che se siete in vita è solo merito mio. Ora... numero uno e sedici seguano me, tutti gli altri seguite quest'altro, il biondo che non impegna. Forza, muovetevi!
    Sembra che nessuno abbia voglia di fare qualche sciocchezza, quindi a meno che tu non abbia intenzioni di questo tipo puoi accodarti agli altri compagni di sventura. L'uomo biondo vi conduce per un breve corridoio, al termine del quale vi ritrovate in un grande cortile attorno a cui si stagliano delle casupole di campagna. Il sole è altissimo in cielo, tanto che molti ne rimangono abbagliati per un po', essendo stati a lungo in una stanza al buio. Sul lato destro c'è una lunga panca di legno, su cui siete invitati a prendere posto, mentre su quello sinistro ci sono molte sedie e altrettante persone sedute sopra esse. Sono almeno una cinquantina, ad occhio. Gli uomini, quasi tutti contadini, vi applaudono e incitano, mentre le poche ragazzine presenti se la ridacchiano osservando curiose le vostre nudità.
    Dopo un paio di minuti d'attesa, compare dal sottosuolo la vostra liberatrice. Dopo aver ringraziato tutti i presenti, afferma di poter dare inizio al torneo. La folla la acclama e dopo essersi presa la sua buona dose di applausi, spiega le regole, rivolgendosi principalmente a voi.
    È permessa qualsiasi cosa, uso di chakra, colpi bassi e tutto quello che vi viene in mente. Chi perde al primo turno, muore, gli altri si vedrà. Per terra è segnato un grande cerchio di cinquanta metri di raggio, se uno dei due rimane lì fuori per più di cinque secondi è eliminato. Se uno rimane a terra per più di dieci secondi è eliminato. Mi pare sia tutto.
    Un attimo di silenzio cala sull'arena, mentre la donna controlla mentalmente di non aver dimenticato nulla. Accertatasi di ciò, passa alla presentazione dei due contendenti.
    All'angolo destro un tizio! All'angolo sinistro un altro tizio! Ora uccidetevi, bastardi! Via!
    A questo punto la donna scompare nel nulla, ritornando semplice terra visto che era un clone. I due ignudi uomini si addentrano quindi in nel cerchio segnato per terra. Brandiscono entrambi una spada arrugginita, che è stata data loro dall'organizzatrice. Pian piano si avvicinano tra di loro, poi finalmente danno inizio allo spettacolo.

    Dopo il riposino forzato ti ritrovi full chakra e la contusione alla schiena si è tramutata in un leggero fastidio (Ferita Lieve).

    Per questo turno ti chiedo una cosa un po' particolare. In pratica ruola lo scontro tra i primi due combattenti (ovviamente sempre dal punto di vista del tuo pg). Il numero 1 è un livello 8, il numero 16 è un livello 2. Ovviamente vince il primo, ma il come lo decidi tu. L'unico limite che ti do è che il vincitore non usa chakra, mentre il perdente può farlo, se preferisci. Alla fine dello scontro il perdente muore, ma puoi decidere tu se a ucciderlo è il nemico o l'organizzatrice. Scegli anche un'immagine per il tizio numero uno (anche per l'altro, se vuoi, ma non è obbligatorio). Se il tuo pg vuole fare qualche domanda, vicino ai prigionieri si trova il biondo, però difficilmente avrà voglia di rispondere.


    CITAZIONE
    Ma tu sei troppo rapido e furioso per lui

    La citazione del turno scorso. Non era poi così impossibile da capire, vero xD?

    4° livello – livello minimo 11
    - L'udito del ninja si fa più fine, permettendogli di sentire qualsiasi cosa nel raggio d'azione della sua innata
    - Il ninja è in grado di distorcere completamente i suoni emessi entro il raggio d'azione della sua innata, cancellandoli o creandone di nuovi
    - Il raggio d'azione dell'innata è di 50 metri.

    Consumo: 15 a turno
     
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    Quando mi risvegliai avevo ancora negli occhi le immagini traumatiche che quell'illusione mi aveva fatto vivere, dopotutto era tremendo per un dio accorgersi di aver commesso un errore come il più comune dei mortali, per questo impiegai almeno un paio di secondi per capire cosa mi era successo e dove mi trovavo. Mi resi conto immediatamente di essere incatenato ad un muro e che ero totalmente nudo, abbassando lo sguardo potevo notare di avere un grosso numero disegnato sul petto a vernice, girando la testa si vedevano che c'erano anche altre persone nella mia stessa identica situazione. C'erano molte possibilità che la stessa persona che ci aveva messi tutti quanti ko ci avesse ridotti in quello stato di impotenza, io odiavo non poter fare nulla per poter lasciare il mio marchio sul mondo, ma in tal caso bisognava proprio chiedersi perché darsi tanta briga per noi ormai ex detenuti, chissà che cosa aveva in mente di fare... anche se... eravamo in sedici, un numero pari, ognuno di noi aveva un numero che forse poteva indicare una determinata posizione in un ipotetico sorteggio.
    Eh... ehehehe... ahahahahahaAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!
    Risi, per la prima volta dopo quindi anni risi di gusto quando capì che probabilmente noi prigionieri avremmo dovuto affrontarci in una specie di sadico torneo atto solamente a divertire la malvagia indole della donna che ci faceva da carceriera, voglio dire, cosa avrei potuto desiderare di meglio non appena ottenuta la libertà? Cioè, la possibilità di uccidere in maniera perfettamente legale e indiscriminata della gente a caso era qualcosa di perfettamente impagabile, davvero quella donna non avrebbe potuto farmi regalo migliore, tutta l'antipatia che provavo per lei era svanita nel nulla, se avessi potuto l'avrei abbracciata per ringraziarla per la bella sorpresa che mi aveva fatto. Oh, da quanto era che non mi sentivo così eccitato dalla vita? Ormai avevo perso ogni ricordo dell'ultima volta che mi ero sentito così, finalmente avrei potuto udire quello che più amavo, le urla di agonia, che avevo solamente potuto fantasticare nei miei giorni di prigione.
    Finalmente la nostra carceriera decise di farsi vedere, confermando i miei sospetti riguardo alla nostra occupazione e addirittura esacerbando il mio entusiasmo mostrando le teste di cinque miei ex colleghi detenuti che erano stati brutalmente decapitati solamente per fare numero pari, ormai avevo l'aria di un bambino che era stato messo davanti alla cioccolata per la prima volta e desiderava solamente addentarla con tutte le sue forze. Certo, in mezzo a tutto questo c'era anche il rischio di essere ucciso e lo sapevo, ma dopotutto cosa c'era di più meraviglioso di un lavoro che metteva a rischio la propria vita? In fondo proprio questo significava essere vivi.
    Andiamo scegli me, non vedi che voglio combattere, che voglio uccidere? Forza, troia, SCEGLIMI!!!!
    Non scelse me, invece fu il turno del numero uno e sedici, mentre noi altri dovevamo seguire il biondo che aveva silenziato tutti e fare i bravi. Non negherò di essere stato davvero deluso da quello, avrei voluto essere il prescelto per la lotta, tuttavia mi convinsi che l'attesa avrebbe solamente reso più piacevole il piacere che avrei ricavato nell'udire finalmente il più meraviglioso suono di tutti. Seguì il biondo senza fare storie e mi sedetti sulla panchina di legno, guardando con interesse il pubblico che sembrava essere in visibilio, davvero avrei potuto mostrare davanti a tutte quelle persone la mia abilità di essere superiore? Non avrei potuto chiedere di meglio. La donna illustrò le regole e poi si rivolse ai primi prescelti, ordinandogli di fare del loro peggio. Il numero uno era un ragazzo biondo estremamente prestante dal punto di vista fisico mentre il numero sedici era un altro ragazzo dai capelli blu, l'uno sembrava essere estremamente baldanzoso e sicuro delle sue capacità mentre l'altro pareva quasi spaventato e intimorito dalla folla, come se fosse capitato lì per sbaglio. Il combattimento iniziò subito e fu evidente che il numero uno era totalmente di un altro livello rispetto al suo avversario, già dal modo come si poneva per bloccare i patetici attacchi del suo rivale, sembrava davvero stesse giocando a gatto e topo con il nemico, bloccandolo senza nemmeno ricorrere all'utilizzo del Chakra. Continuarono con quella patetica sceneggiata per almeno cinque minuti, con il biondo che godeva dell impotenza del suo avversario, dopodiché prese a fare sul serio. Innanzitutto lo disarmò con la sua katana arrugginita, provocando una reazione piuttosto veemente nel pubblico, poi prese a ferirlo ripetutamente in punti periferici, giusto per prolungare ancora di più l'agonia del suo nemico, infine, con un ultimo affondo, gli infilò la lama nello stomaco. Il debole però non era ancora morto, continuava a strisciare verso la donna che ci aveva portati lì tenendo la mano tesa per implorare pietà, allora il numero uno pose immediatamente fine alle sue sofferenze decapitandolo di netto. Fui sicuro di aver sentito, tra le urla furiose della folla, uno strano suono, un "Wryyyyy", ma forse avevo sbagliato ad udire.
    Ora basta però, non ce la facevo più, dovevo combattere, dovevo sfogarmi, perché quei bastardi non lo capivano?
     
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    Post decisamente sottotono, più che altro perché ci sono due o tre errori grammaticali, cosa rara di solito.

    CITAZIONE
    Il combattimento seguente non è il tuo, bensì quello fra il numero sette e il numero dieci, che erano stati mandati a preparare appena era iniziato il primo scontro. Questa battaglia si rileva più equilibrata, con il primo combattente, un bellimbusto dai capelli rossi, che prevale di poco sul suo avversario in quanto ad abilità fisiche. Dopo un paio di scambi di colpi di spada, il più debole dei contendenti decide di provare qualcosa di diverso e lancia un piccolo ninjutsu Katon, che viene schivato a fatica. A questo punto il numero dieci è del tutto scoperto e viene disarmato con facilità dall'avversario, che lo sbatte a terra con un calcio ben assestato. Poi punta la spada alla gola dello sconfitto e getta uno sguardo titubante all'organizzatrice.
    Scegli. O lui o te.
    L'uomo dai capelli rossi sceglie di seguire l'istinto di autoconservazione e uccide il suo avversario, trapassandogli la trachea. Il pubblico è in visibilio. La donna manda quindi un clone a recuperare il cadavere e a sgomberare il campo. Nel giro di qualche secondo l'arena è di nuovo pronta e dentro di essa scendono il numero sei e il numero undici. Il primo è un ragazzino di meno di vent'anni, dal fisico minuto e dai capelli neri. Il suo avversario è grande e grosso, ma appena l'incontro inizia si nota subito che la sua mole è accompagnata da una lentezza spropositata. Con la prima mossa il moro ferisce alla gamba il suo avversario, con la seconda gli pianta la spada nel cervello. Mentre il sangue della vittima investe il carnefice, un sorriso si dipinge sul volto di quest'ultimo, lasciando intuire un carattere notevolmente sadico.
    Pulito di nuovo il campo di battaglia, è il turno del numero quattro e del tredici. Ma non ti lasciano a guardare lo scontro, perché due kage bunshin del tizio biondo di prima chiamano rispettivamente te e il numero quattordici. Ognuno di voi deve seguirne uno e facendolo venite condotti in una piccola stanzetta buia. Qui dovete scegliere una spada tra quelle presenti. Ce ne sono una dozzina, ma sono tutte brutte e arrugginite, alcune sembrano un po' più leggere altre un po' più robuste. Una volta fatta la vostra scelta, dovete attendere fino al momento in cui le urla del pubblico non rendono chiaro che l'incontro precedente è finito.
    Aspetta ancora un momento...
    L'uomo conta quindici secondi, poi apre la porta e ti spinge in direzione del campo di battaglia. Una volta fatto il tuo ingresso, puoi notare che il tuo avversario è un tizio piuttosto bassino, ma dallo sguardo acuto. La spada che ha scelto è una lunga e sottile katana, che sembra molto leggera, anche se non altrettanto resistente. Sicuro di sé, l'uomo ti invita con la mano a farti avanti.

    Racconta un po' le battaglie precedenti e soprattutto descrivi con cura l'attacco che intendi lanciare al tuo avversario. Se rimani fermo anche tu, l'organizzatrice si incazza e inizia a lanciare aquile esplosive su entrambi. Sul tuo avversario ti lascio libertà assoluta di scelta, descrivilo come preferisci e dagli pure l'immagine che più ti aggrada. Se ho dimenticato qualsiasi dettaglio o c'è qualcosa di non chiaro, non esitare a chiedere. ^^
     
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    Nemmeno il combattimento successivo si rivelò essere il mio, bensì fu il turno di altri due insignificanti prigionieri che provvidero a combattere in maniera comunque vagamente accettabile, non era niente di speciale ma almeno non era stata una cosa scontata come la lotta di prima; infine il vincitore ebbe una vaga esitazione prima di eliminare definitivamente il suo avversario, tuttavia l'istinto di sopravvivenza prese il sopravvento e lo spinse a trafiggere il suo avversario come uno spiedino. Che morte penosa, tanto sangue e nessuna cosa veramente importante, non c'era stato nemmeno un urletto soffocato, niente di niente, era veramente morto sul colpo... patetico, quello non era il modo di uccidere una persona, dov'era tutta la voglia omicida? Che fine aveva fatto la feroce volontà di sentire la sofferenza dell'altro ad ogni costo? Ma soprattutto, perché non c'erano urla di dolore? Senza di quelle lo scontro perdeva ogni significato, non c'era più gusto nel combattere, non si poteva apprezzare una cosa così priva di bellezza. Dovetti trattenermi dallo scendere nell'arena e insegnare a quel lavativo com'era una vera uccisione, come si conduceva uno scontro autentico, ma mi trattenni, dopotutto non sarebbe stato consigliabile fare qualcosa che avrebbe potuto contrariare la volubile organizzatrice del nostro torneo, meglio attendere il mio turno per far vedere a quella masnada di contadinotti come combatteva un vero essere superiore. Incredibilmente nemmeno il combattimento successivo fu il mio, e anche questo contribuì ad aumentare ancora la mia impazienza. Insomma, non poteva essere che mi si facesse aspettare così tanto, non era buona educazione far ritardare il momento in cui il più forte di tutti avrebbe ribadito al mondo la sua indiscussa superiorità, tuttavia attesi ancora pazientemente... probabilmente stavano conservando il meglio per la fine, mostrarmi impaziente non avrebbe fatto altro che rendere tutto molto meno godibile.
    Guardai il combattimento seguente con indifferenza, quasi senza prestare attenzione al suo svolgimento, l'unico momento in cui prestai un mimino di attenzione fu quando uno dei due sferrò l'attacco decisivo, trafiggendo la testa del suo nemico, ma nemmeno quella era un'uccisione come si doveva. Dannazione, ero circondato da una manica di dilettanti, i loro colpi erano sì letali, ma toglievano anche il minimo senso di appagamento da uno scontro... che odio, chissà per quanto sarebbe proseguita quella sceneggiata. Ci sarebbe stato un altro combattimento prima che venisse il mio turno, tuttavia io non avrei potuto assistervi, grazie al cielo, mi sarei suicidato se fossi stato costretto ad assistere ad un altra di quelle patetiche sceneggiate. Il biondino richiamò me e il numero quattordici, facendomi seguire uno dei suoi kagebunshin fino ad una piccola armeria che conteneva una dozzina di spade, tutte ovviamente arrugginine e di pessima qualità, indicandomi di sceglierne una. Io non mi ero mai servito di armi per combattere, nemmeno quando ero all'apice della mia forza, preferivo ricorrere alla forza delle mie tecniche per mostrare ai nemici di cosa ero capace, tuttavia, in quel determinato frangente, un arma mi sarebbe potuta servire, quindi scelsi quella sembrava più robusta del resto di quegli altri sprechi di metallo e attesi che fosse il mio momento di entrare.
    Quando l'uomo aprì la porta che mi avrebbe condotto nell'arena, io non trattenni un ghigno di pura soddisfazione. Finalmente avrei avuto l'occasione di dimostrare ancora la mia indiscussa superiorità, finalmente avrei fatto capire al mondo che con Yoshiro Kurasame non si scherzava per nulla.
    Mi ritrovai di fronte al mio avversario, un ragazzetto dai capelli neri che aveva uno sguardo di sfida nei miei confronti, incitandomi addirittura a farmi avanti per primo... uhm... forse non sarebbe stato il caso di mostrare subito tutto il mio potenziale offensivo in un unica offensiva, avrei comunque dovuto capire la forza del mio avversario prima di fargli emettere il suono più bello di tutti.
    CITAZIONE
    Arma elettrica (Saberu Sanda)
    Tipo: Ninjutsu
    Il costante diffondersi di armi elementali nelle arti magiche ha fatto nascere questa tecnica, che è stata subito portata ai livelli massimi senza dover superare diverse fasi di sviluppo.
    L'utilizzatore avvolge la mano con una scarica e crea dal nulla un'arma elettrica. Un colpo di quest'arma fa sentire una scossa all'avversario e ferisce lievemente la parte colpita, ma non può di certo competere contro armi bianche.
    [La taglia delle armi segue la stessa logica delle comuni armi bianche]
    [Le armi create sono lievemente solide e causano danni da ustione/perforazione]
    [Le armi scompaiono dopo 10 secondi che hanno perso contatto con l'utilizzatore]
    [Le armi create non reggono bene il confronto con armi bianche]
    Consumo: 5 (piccola) 10 (media) 20 (grande) 40 (enorme) [se ne possono creare anche due]
    Mantenimento: 1/5/10/15 ad arma

    Concentrai il mio Chakra Raiton nella mano sinistra, in modo da formare due piccoli shuriken fatti di pura elettricità, dopodiché li scagliai contro il mio nemico in un unico e fluido movimento, mirando alla gamba sinistra e al petto. Eravamo a dieci metri di distanza, quindi sarebbe stata più o meno un offensiva decente, dopotutto era solamente qualcosa per darmi una vaga idea su chi avevo davanti.



    CITAZIONE
    Yoshiro Kurasame
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE

    Forza

    26

    Resistenza

    26

    Velocità

    27

    Agilità

    26

    Precisione

    25

    Riflessi

    27



    Armi:

    Post:

    Potenziamenti:




    .

    290/300 (97,34%)

    Arma elettrica (10)

    Ferite: lieve fastidio alla schiena

    Stato Fisico: ok

    Stato Mentale:Concentrato

     
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    Io volevo che la chiudessi in un colpo solo o.o Adesso ti becchi la reazione disperata del tizio.

    CITAZIONE
    L'offensiva è leggera, ma i riflessi e l'agilità del tuo avversario sono molto bassi, cosa che gli rende impossibile la schivata. Subisce i colpi senza fiatare, procurandosi solo delle leggere bruciature, però capisce che la differenza di abilità è molto maggiore di quella che si aspettava all'inizio. Dopo aver indietreggiato di un passo ed essersi lasciato sfuggire di mano la sua spada, decide di passare all'attacco, visto che sembra la sua unica speranza di sopravvivere. Compone in fretta quattro sigilli e ti lancia contro un allegro quartetto di Sfere del Vuoto, mirando al volto, al petto e ai due arti superiori. Dopo aver eseguito la tecnica, scatta subito alla sua destra, eseguendo un altro sigillo. Un attimo dopo dalla sua bocca compaiono un paio di flussi di fiamme, che si dirigono verso di te, inseguendo qualsiasi eventuale tuo spostamento. Dopo aver fatto partire anche la seconda tecnica, devia la traiettoria della sua corsa, cercando di raggiungerti in fretta. Mentre riduce le distanze, crea nella sua mano un kunai di Vento, per poterti assalire con esso una volta fattosi più vicino.

    Le statistiche del nemico sono: 10 - 13 - 12 - 9 - 12 - 9 , mentre il chakra è 45/120. Anche se è a livello 3 ha due elementi perché sì.

    Arte del Vento: Sfera del vuoto (Fuuton: Shinkuugyoku)
    Tipo: Ninjutsu
    Fuuton è probabilmente il primo elemento a essere stato manipolato con il chakra, di conseguenza questa potrebbe essere non solo la tecnica più antica della sua stirpe, ma anche la prima in assoluto a essere stata inventata. Il suo nome non è mai stato cambiato nel corso del tempo e il vuoto sembrerebbe essere una sua costante, dal vuoto potrebbe aver avuto origine il chakra e forse questa tecnica incarna tale credenza.
    L’utilizzatore impasta del chakra forzando i suoi polmoni a produrre una buona quantità d'aria da portare nella bocca. Questo processo permette di creare fino a cinque proiettili d'aria pressurizzata e quasi trasparenti che possono essere sputati in diverse direzioni. Se lanciati in massa possono rivelarsi utili per tenere impegnati anche più avversari alla volta.
    [I proiettili misurano 10 centimetri di diametro]
    [I proiettili percorrono massimo 10 metri per poi dissolversi]
    [I proiettili causano danni da taglio lievi]
    [Sigilli: Topo, serpente, cavallo, cane]
    Consumo: 5 a proiettile
    proiettili-d%27aria

    Arte del Fuoco: Danza Selvaggia Esplosiva (Katon: Bakufuou Ranbu)
    Tipo: Ninjutsu
    Una tecnica di fuoco basilare che è stata inizialmente elaborata per scopi ludici. Piromanti e antichi utilizzatori del katon hanno pensato di manipolare il fuoco primitivo per donargli un certo valore estetico, riuscendo così a creare qualcosa che fosse in grado di accompagnare spettacoli, danze e altri eventi mondani in maniera decisamente suggestiva. I primi ninja della storia l’hanno poi rielaborata per renderla una tecnica adatta ai loro scopi.
    L’utilizzatore porta il chakra sulla bocca e crea dei flussi luminosi di fuoco che volteggiano nell’aria con un movimento spirale autonomo, creando effetti scenici straordinari, ma inseguendo il bersaglio designato ovunque egli vada. Data la sua natura non ha una grande potenza, ma si rivela utile per distrarre o tenere impegnati i nemici.
    [I flussi inseguono sempre il bersaglio per 2 post massimi]
    [I flussi agiscono in un raggio di 15 metri dall’utilizzatore, superato il quale si dissolvono]
    [I flussi causano ustioni di 1° grado sul punto colpito]
    [Sigilli: Tigre]
    Consumo: 30 a flusso
    danza-selvaggia-esplosiva

    Arma d'aria (Shinkuujin)
    Tipo: Ninjutsu
    La silenziosità che induceva gli assassini a creare armi semi invisibili manipolando il vento con il chakra ha diffuso questa tecnica sempre più fortemente nelle terre ninja.
    Condensando l'aria attorno alla mano si crea una massa ventosa talmente densa da assumere una consistenza solida. L'arma è quasi invisibile a occhio nudo e guardandola si vede solo una leggera distorsione della luce. Può causare ingenti danni da taglio, ma trattandosi soltanto di una massa concentrata d'aria non è molto adatta alle parate o per confrontarsi con armi bianche.
    [La taglia delle armi segue la stessa logica delle comuni armi bianche]
    [Le armi create sono lievemente solide e causano danni da taglio]
    [Le armi scompaiono dopo 10 secondi che hanno perso contatto con l'utilizzatore]
    [Le armi create non reggono bene il confronto con armi bianche]
    Consumo: 5 (piccola) 10 (media) 20 (grande) 40 (enorme) [se ne possono creare anche due]
    Mantenimento: 1/5/10/15 ad arma
     
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    Il mio nemico non fece nemmeno un tentativo per schivare la mia debole offensiva, segno che l'individuo davanti a me non era altro che un comunissimo e mediocre combattente, probabilmente un vile capitato lì per puro caso, mi sarei divertito un mondo a tormentarlo come un gatto fa col topo. Quando mi resi conto che avrei avuto vita facile contro quel nemico mi lasciai sfuggire un ghigno sinistro, segno che stavo iniziando ad andare troppo su di giri per un combattimento. Era passato del tempo dall'ultima volta che avevo commesso un omicidio degno di quel nome, mi sarei goduto ogni singolo istante di quello, dopotutto il mio secondino non poteva contare come omicidio, dopotutto non potevo sapere se era morto davvero.
    Il nemico, dopo aver subito i miei due shuriken elettrici, iniziò ad armeggiare per compiere dei sigilli, al che anche io lo imitai, dopotutto era sempre meglio non rischiare di subire ferite, piantai la spada a terra e composi i tre sigilli di una tecnica che mi era stata sempre utilissima anche nei miei giorni migliori, una delle poche che ancora mi erano rimaste in mente... che cosa brutta quella prigionia, un tempo conoscevo talmente tanti Jutsu da poter abbattere un intero esercito da solo, adesso avevo a malapena quello che mi serviva per sopravvivere, se fossi riuscito a campare abbastanza a quel torneo avrei dovuto fare una capatina a Kumo, giusto per ringraziare coloro che mi avevano fatto da aguzzini per la grande cortesia.
    CITAZIONE
    Arte dell'Acqua: Muro acquatico (Suiton: Suijinheki)
    Tipo: Ninjutsu
    L'acqua è un elemento misterioso che si pone a metà tra terra e fuoco: buono per attaccare e buono per difendere.
    L'utilizzatore crea un muro d'acqua dalla bocca che protegge dalle Katon, dalle armi da lancio o dagli attacchi di Taijutsu più semplici. Solitamente assume l'aspetto di una barriera che si posiziona di fronte al ninja, di dimensioni pari a quelle dell'utilizzatore, ma può essere esteso cilindricamente a 360° con una protezione inferiore sulle Katon. Dura solo per un attacco, poi bisogna rievocarlo. Spendendo il relativo chakra è possibile creare due o più muri d'acqua per aumentare ancora di più la protezione, ma tale abilità è applicabile soltanto dai ninja più esperti.
    [Il muro protegge dalle Katon di livello B]
    [Il muro 360° protegge dalle Katon di livello C]
    [Il muro protegge dalle taijutsu di livello C]
    [Ciascun muro aggiuntivo aumenta la protezione di un grado]
    [max 2 muri: livello 10]
    [max 3 muri: livello 20]
    [Sigilli: Tigre, serpente, topo (1 muro) + serpente (2 muri) + tigre (3 muri)]
    Consumo (per muro): 25

    Evocai un muro acquatico circolare affinché mi proteggesse da tutto quello che poteva avermi lanciato contro il ragazzo, dopotutto un semplice e mediocre combattente non avrebbe mai potuto possedere tecniche abbastanza forti da perforare il mio muro e così fu, avvertì qualche suono secco infrangersi sulla barriera, poi due immensi sfrigolii, infine rilasciai il muro per osservare il mio nemico. Vidi che aveva la mano stretta come se stesse tenendo qualcosa, sebbene fosse vuota... uhm... ma certo, l'arma d'aria, era una tecnica a cui anche io ero ricorso molto spesso nei miei giorni migliori, un ottimo Jutsu, invisibile e letale come piaceva a me, tuttavia sapevo che non avrebbe potuto reggere il confronto con qualcosa di più solido. Riafferrai la katana e mi scagliai su di lui, azzerando i tre metri che ci separavano, la mia prima mossa sarebbe stato il provare a mozzargli il braccio che teneva la lama di Chakra, dopodiché avrei provveduto ad affondare la katana nel suo stomaco. Infine, dopo aver indietreggiato di tre metri da lui, e quindi essere ritornato nella posizione di partenza, lo avrei visto mentre agonizzava. Quale morte migliore di quella?



    CITAZIONE
    Yoshiro Kurasame
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE

    Forza

    26

    Resistenza

    26

    Velocità

    27

    Agilità

    26

    Precisione

    25

    Riflessi

    27



    Armi: Katana x1

    Post:

    Potenziamenti:




    .

    265/300 (91,52%)

    Arma elettrica (10)
    Muro Acquatico (25)
    Ferite: lieve fastidio alla schiena

    Stato Fisico: ok

    Stato Mentale:Concentrato

     
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    La tua azione era un po' al limite, perché in teoria non sapevi che ti aveva lanciato contro due tecniche (poteva averne lanciate solo una o addirittura tre), quindi non avresti dovuto sapere bene quando era il momento giusto per uscire dalla protezione. Il che comunque non cambia la sostanza della battaglia xD.

    CITAZIONE
    Quando ti vede avvicinarti con furia, il tuo nemico indietreggia spaventato, ma ormai è troppo tardi e non riesce a difendersi dall'attacco. Il braccio viene reciso di netto e sangue inizia a zampillare copioso da esso, mentre il suo proprietario urla dal dolore. Le grida terminano nel momento esatto in cui tu infili la tua spada nel ventre dell'uomo. Cadendo a terra, lui tiene i suoi occhi fissi nei tuoi, consapevole di stare per morire. Il suo odio è enorme e vuole cercare di ferirti in qualche maniera, nonostante la sua imminente e dolorosa dipartita dal mondo terreno. Crea nell'unica mano ancora rimastagli due kunai di chakra Fuuton, che poi lancia un istante dopo, in tua direzione. Neanche il tempo di vedere l'esito di questo suo ultimo tentativo, che stanchezza e dissanguamento portano l'uomo a perdere i sensi, senza possibilità di svegliarsi mai più.
    Sia che tu abbia schivato i proiettili, sia che ne sia stato colpito, vieni quindi ricondotto sulla panca, mentre il campo viene sgombrato dal cadavere del tuo nemico.
    Il combattimento successivo è quello tra il numero otto e il nove. È breve ma intenso, visto che entrambi i contendenti usano diversi ninjutsu in risposta uno all'altro. Il numero otto sembra abbastanza esperto nell'uso del Doton, cosa che avvantaggia il suo avversario, che invece possiede l'elemento Fulmine. Dopo un paio di scambi, il primo tenta di riprendere la propria spada, ma viene atterrato prima di riuscire a farsi addosso al suo avversario. Una spadata dritta al cuore segna la fine della battaglia.
    I due scontri successivi si dimostrano molto meno equilibrati. Il numero cinque sconfigge in un attimo il dodici, trafiggendolo a morte con una tecnica Fuuton di alto livello, mentre il numero due batte il quindici con un unico movimento ad altissima velocità, che lo porta a tranciare di netto con la spada la testa del suo avversario inerme. Dopo aver fatto sgomberare il campo dai suoi cloni, l'organizzatrice si avvicina a voi combattenti, con aria divertita.
    È durato davvero poco, questo primo turno... beh, era normale, mi sa. Comunque, visto che avete dimostrato di avere le palle al loro posto, anche chi perde a questo giro si salva, chiaro? Ovviamente questo non significa che mi metto a curarvi o cazzate simili, se morite cazzi vostri. Vedete solo di darmi uno spettacolo decente, c'è gente che ha pagato un biglietto qui. Se mi fate incazzare ci metto un secondo a tagliarvi quegli sgorbi che avete in mezzo alle gambe, capito?
    Dopo aver finito il suo discorso, la donna si allontana, annunciando ad alta voce che ci sarebbe stata una brevissima pausa. Vengono mandati a prepararsi il numero uno e il numero sette, che dopo poco tempo rientrano in campo. Il primo, capendo di non poter giochicchiare come aveva fatto con il suo precedente avversario, incalza il suo nemico con rapidità e insistenza. Le due spade cozzano più volte, finché l'uomo dai capelli rossi, il numero sette, riesce a mettere a segno un colpo a sorpresa, grazie ad una schivata improvvisa. Il biondo, il numero uno, viene ferito in maniera grave all'addome, ma non per questo smette di inseguire il suo avversario, anzi aumenta la sua pressione. Dopo un gran numero di altri scambi, entrambi i contendenti riescono a mettere a segno un colpo decisivo, trafitti rispettivamente a torace e gola. Ma se il rosso cade a terra privo di vita quasi subito, il biondo rimane spavaldamente in piedi. Dopo aver estratto l'arma dal proprio petto, si inginocchia e alza le mani al cielo, tributando la propria vittoria alla divinità di cui era adepto da tempo.
    Seguono pochi altri momenti di pausa, in cui i contendenti successivi si preparano rapidamente e poi vengono spediti in campo. Si tratta del numero quattro e sei. Appena inizia lo scontro, il quattro lascia cadere a terra la propria spada e carica a mani nude il suo nemico, con una velocità a dir poco spaventosa. Dopo averlo preso sonoramente a pugni per un po', senza che questi possa difendersi in nessun modo, il quattro sbatte con forza la testa del sei a terra, facendogli perdere i sensi.
    Sei decisamente il più sorprendente di tutti, sai? Forza, numeri tre e nove!
    Sia tu che il tuo avversario venite condotti di nuovo nelle stanzette buie di prima, dove vi viene fatta scegliere nuovamente una spada. Ma questa volta non dovete aspettare per nulla e venite spediti fuori in pochi secondi.
    Il tuo avversario è un ragazzo alto e muscoloso, dai lunghi capelli neri. Avanza spavaldamente con uno spadone enorme in mano. Quando siete ad una dozzina di metri di distanza, vi viene dato il via. È il tuo avversario a prendersi la precedenza e partire subito, consapevole di essere in svantaggio, anche per il troppo chakra speso nello scontro precedente. Senza dire nulla fa quindi partire una Falsa Oscurità dalla bocca, diretta al tuo volto.

    Scusa tantissimo per il ritardo... tra esami e evento ho dovuto mettere in secondo piano praticamente tutto. La Velocità del Gian è 29 e la Precisione è 21. Per qualsiasi cosa chiedi pure! ^^

    Arte del Fulmine: Falsa oscurità (Raiton: Gian)
    Tipo: Ninjutsu
    Si tratta di una versione più potente delle saette volanti, creata da un folle. La sadicità di questa tecnica deriva dal fatto che è un colpo imprevedibile dovuto alla mancanza di sigilli e all'esecuzione in sé inaspettata.
    L'utilizzatore spalanca la bocca e manda contro l'avversario un potente fulmine a sorpresa. Schivare la tecnica è molto difficile, ma può essere contrastata efficacemente con tecniche elettriche o di vento.
    [Il fulmine scompare dopo 20 metri di percorso]
    [Il fulmine infligge danni moderati/gravi su tutto il corpo]
    [Il fulmine perfora gli oggetti di Legno]
    [Il fulmine può essere contrastato da Raiton e Fuuton di livello B o più]
    [La velocità del fulmine è "velocità utilizzatore" +10]
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    Era proprio vero che i più deboli, nel momento in cui più rischiavano di non sopravvivere, tiravano fuori una forza di volontà tremenda e inaspettata. Tuttavia, nonostante il debole nemico non si fosse rivelato niente di ché, nel momento supremo almeno pareva aver colto a pieno l'essenza della lotta; non si combatteva per vincere e né per divertirsi, si combatteva per vivere e, se non si riusciva ad avere sufficiente forza per andare avanti nella lotta, allora si doveva trascinare il nemico nella tomba. Era esattamente quello che stava facendo lui con il suo sguardo carico d'odio, con il suo goffo gesto di muovere la mano per lanciarmi contro qualcosa, un gesto inutile alla fine, ma che comunque poteva servire a farmi quantomeno sporcare la pelle di terriccio. Mi buttai a terra non appena vidi l'accenno di movimento, facendo passare sopra la testa uno strano refolo di vento, rialzandomi giusto in tempo per gustarmi la reazione del mio nemico quando realizzò la sua morte imminente.
    Ma non ero riuscito a provare nulla. Terribile, veramente terribile, nemmeno l'aver provocato una mutilazione del genere era riuscito a darmi la stessa sensazione che avevo sempre provato, mi sembrava che... mancasse qualcosa di inspiegabile, nemmeno io sapevo cosa, tuttavia ero certo che la semplice morte del mio opponente non riuscisse più a farmi provare le stesse emozioni di quando ero a piede libero, ma perché? Perché mi sentivo così vuoto dentro? Perché non riuscivo a trarre niente di niente dal dare la morte? Io ero l'araldo della morte e della devastazione, non riuscire a trarre piacere dal fare il mio lavoro era qualcosa di inconcepibile.
    Tornai rapidamente al mio posto, osservando i restanti scontri con tristezza e disinteresse, ormai l'unica cosa che dovevo fare era aspettare che fosse di nuovo il mio turno per scendere nell'arena e capire se veramente non ero più come prima. Quando giunse di nuovo il mio momento io tornai rapidamente in armeria, prendendo una katana arrugginita dello stesso tipo di quella che mi aveva dato la vittoria precedentemente, trovandomi immediatamente contro un ragazzo dai capelli neri. Non feci nemmeno in tempo a pensare un'offensiva, il mio nemico aprì la bocca e scagliò a tradimento un terribile raggio Raiton, tecnica che io conoscevo bene, allo scopo di sorprendermi. A quel punto anche io reagì come lui, ricorrendo allo stesso espediente in fase difensiva. Aprì semplicemente la bocca in direzione del raggio e poi, dopo aver rilasciato il Chakra Raiton, utilizzai il suo stesso Jutsu.
    CITAZIONE
    Arte del Fulmine: Falsa oscurità (Raiton: Gian)
    Tipo: Ninjutsu
    Si tratta di una versione più potente delle saette volanti, creata da un folle. La sadicità di questa tecnica deriva dal fatto che è un colpo imprevedibile dovuto alla mancanza di sigilli e all'esecuzione in sé inaspettata.
    L'utilizzatore spalanca la bocca e manda contro l'avversario un potente fulmine a sorpresa. Schivare la tecnica è molto difficile, ma può essere contrastata efficacemente con tecniche elettriche o di vento.
    [Il fulmine scompare dopo 20 metri di percorso]
    [Il fulmine infligge danni moderati/gravi su tutto il corpo]
    [Il fulmine perfora gli oggetti di Legno]
    [Il fulmine può essere contrastato da Raiton e Fuuton di livello B o più]
    [La velocità del fulmine è "velocità utilizzatore" +10]
    Consumo: 60

    Il mio raggio impattò con il suo, contrastandolo prima che mi raggiungesse, poi piantai la spada a terra e composi rapidamente tre sigilli. Il mio piano era semplice, dovevo colpirlo con tutta la forza che disponevo prima che lui colpisse me e l'avrei fatto senza lasciargli scampo alcuno, mirando al cuore.
    CITAZIONE
    Arte del Fulmine: Mille Falchi (Raiton: Raikiri)
    Tipo: Ninjutsu
    Il Chidori originale: il Raikiri è stato chiamato in questo modo per il caratteristico suono emesso durante l'attivazione della tecnica, simile al frastuono di uno stormo di volatili.
    L'utilizzatore spezza i pochi sigilli necessari e concentra una grossa quantità di chakra su un arto superiore. Unendo la grossa quantità di chakra nella mano e l'elevata velocità di esecuzione della tecnica, il braccio diventa una spada in grado di tagliare gli oggetti. L'elevata quantità di chakra e la sua compressione, rendono il chakra visibile a occhio nudo e i fulmini si propagano in maniera ancora più ampia. Essendo una tecnica molto veloce espone l'utilizzatore a una condizione ancora più rischiosa, perché di norma non si hanno abbastanza riflessi e si è facilmente esposti al contrattacco avversario.
    [Richiede il Medio Taglio del Fulmine in scheda]
    [Con la tecnica attiva la velocità dell'utilizzatore è potenziata di 40]
    [La sfera taglie e perfora oggetti dalla resistenza del Ferro]
    [La sfera causa massimo danni critici sulla parte colpita]
    [La sfera è grande come il palmo della mano]
    [Sigilli: Capra, lepre, scimmia]
    Consumo: 80
    Mantenimento: 40 a turno

    CITAZIONE
    Yoshiro Kurasame
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE

    Forza

    26

    Resistenza

    26

    Velocità

    27 (67)

    Agilità

    26

    Precisione

    25

    Riflessi

    27



    Armi: Katana x1

    Post:

    Potenziamenti:




    .

    125/300 (41,66%)

    Arma elettrica (10)
    Muro Acquatico (25)
    Gian (60)
    Raikiri (80)
    Ferite: lieve fastidio alla schiena

    Stato Fisico: stanco

    Stato Mentale:Concentrato

     
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    La tattica che utilizzi si dimostra diretta ed efficace, visto che il nemico non ha il tempo nemmeno di pensare ad un modo di difendersi. Viene trafitto al petto e la morte lo raggiunge quasi immediata. Ma anche questo non ti soddisfa e ti lascia con l'amaro in bocca. Tutto ciò non passa inosservato, Mayuri lo nota e crede di aver capito quello che stai passando. Lo ha passato anche lei, un tempo, prima di ricevere la Rivelazione Divina. Per questo capisce che tu sei la persona più adatta per la sua altra missione, quella che le era stata affidata da qualcuno molto in alto, più in alto persino di Orochiyu. Trovare un nuovo adepto, capace di comprendere e provare quella fede assoluta che lei stessa prova. Tu, tra tutti, sei l'unico prescelto.
    Non appena disattivi la tua tecnica elettrica, la donna ti piomba alle spalle, colpendoti al collo in maniera da farti perdere immediatamente i sensi. La sua azione è troppo veloce e troppo forte, non hai chance di opporti. Svieni sul posto e rimarrai svenuto molto a lungo.
    Il numero tre è stato squalificato per una sospetta irregolarità. Il torneo proseguirà subito.
    Qualche ululato di disapprovazione risuona dal pubblico, ma scema velocemente quando i partecipanti successivi fanno il loro ingresso in campo. Il numero due fatica un po' nella sua battaglia, ma alla fine ha la meglio del numero cinque. In questa maniera rimangono soltanto tre partecipanti e quindi viene organizzato un roboante tutti contro tutti, per decidere il vincitore finale. L'epicità dello scontro è notevole, il pubblico ne è estasiato. La conclusione è una vittoria di misura del numero uno, il jashinista biondo, a cui verrà assegnato il grado di Jonin di Oto. Il secondo invece è il numero quattro, che al villaggio verrà nominato Chuunin. Infine, il terzo contendente divenne semplice Genin del Suono. Tutti e tre parteciperanno attivamente alla guerra, nelle fila della fazione di Orochiyu, così come i due organizzatori di quel torneo clandestino. Ma prima di tornare al villaggio, la donna dai capelli castani avrà un importante compito da portare a termine.

    Missione fallita. Mi spiace che non ti sia piaciuta. Tra l'altro i numeri non erano messi a caso, eravate stati messi in ordine di grandezza del chakra (visto che la tizia è una sensitiva), come una sorta di sistema di teste di serie. Immaginavo che avresti potuto intuirlo dal fatto che più i numeri erano bassi più i tizi vincevano facilmente.
    Dato che era una personale in cui ottenevi qualcos'altro, l'exp massima che ti avrei potuto dare sarebbe stata la metà di quella massima per le C, ma visto che ci siamo fermati un po' prima che a metà percorso il numero si dimezza ancora, arrivando al minimo per una C.

    Ottieni:
    -5 exp;
    -l'interesse di Mayuri Arakawa.
     
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14 replies since 23/6/2015, 15:39   313 views
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