Una promessa è una promessa

Rutja & Annie II

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    23.1 ANCORA NON NOMINO INUTILI EREDI



    Dopo un'infinità missioni infime e stupide, mi toccò finalmente una missione di alto livello. Difficile, rischiosa, in cui le possibilità di morte erano tutt'altro che remote. Non ne fui contento. Ero stato incluso nella squadra di una spedizione internazionale che avrebbe dovuto distruggere un importante cartello criminale nell'ameno Paese del The. Ero l'unico inviato di Taki, in una squadra che comprendeva un gran numero di Konohani e Kumiani. Girava voce che questo non fosse casuale, che riflettesse un avvicinamento diplomatico tra tutti questi villaggi, anche se non giunse nessuna dichiarazione ufficiale a confermare questi sempre più insistenti rumors. Prima della missione un burocrate dell'esercito mi chiese se volessi fare testamento, visto il tipo di missione. Ci pensai un attimo seriamente, poi rifiutai. Non avevo nessun alleato, nessuno vivo per lo meno, e neanche parenti. La cosa più vicina ad un amico che avessi era Kiria Yami, una bambina che avevo incontrato solo una volta, a inizio anno. Però non avrebbe avuto alcun senso farle arrivare quattro spiccioli e un paio di armi arrugginite, anche perché per lei di sicuro non rappresentavo qualcuno di importante.

    B: Se non fa testamento i suoi averi passeranno al villaggio, non avendo nessun parente, ne è sicuro?

    Risposi di sì alla domanda del burocrate. Morendo adesso sarebbe scomparso con me anche il Professore, quindi non avrei avuto alcun interesse post mortem. Non potevo morire, non ancora, non c'erano alternative.
    La mattina successiva partii all'alba, vista la lunghezza del viaggio. La squadra, eterogenea come non mai, si riunì in quel di Konoha. C'erano tanti Jonin e qualche Chuunin, io ero quasi l'unico ad avere un grado così basso. Ripartimmo subito e raggiungemmo la destinazione, da dove facemmo partire le indagini. Queste andarono molto bene, ma nel momento poi di chiudere i conti scoprimmo che il suddetto gruppo criminale era riuscito a fuggire fuori dal confine, a raggiungere via mare il Paese del Vento e di conseguenza era fuori dalla giurisdizione della squadra. La missione si era tramutata quindi in un epico buco nell'acqua. Meglio così, nessuna perdita e nessun rischio. Cambiai idea quando, una volta fatto rapporto al cliente, ci fu spiegato che non avremmo ricevuto alcuna paga. Pessima, pessima notizia! Avevo fatto un lunghissimo viaggio, avevo rischiato la vita - anche se solo virtualmente -, mi ero reso conto della mia sostanziale solitudine, avevo conosciuto tanta nuova gente inutile e soprattutto avevo perso molto molto tempo. Il tutto per ritrovarmi con un pugno di mosche in mano. Non potevo dirmi per niente soddisfatto.
    Il team si separò a Konoha e ognuno se ne andò per la sua strada. Purtroppo però era già tarda serata e non mi fu possibile arrivare fino a casa. Presi una camera in una locanda poco distante dalla Foglia e li passai la notte. La mattina seguente per prima cosa evocai lo spirito di Maki, che mi salutò insultandomi pesantemente e poi rimase in silenzio per gran parte delle ore a seguire. Subito dopo scesi e feci colazione, poi pagai l'oste per tutto quanto. Uscii e iniziai quindi a camminare da solo, percorrendo la strada verso Taki. Poche ore dopo ero già nei pressi del confine e decisi di prendermi due minuti di pausa. Mi sedetti ai bordi del sentiero, vicino a cui scorreva un piccolo ruscello. Il rumore del fluire dell'acqua era quasi l'unica cosa che spezzava la quiete assoluta del mattino, finché sentii dei passi in lontananza. Mi alzai in piedi, giusto per sicurezza, anche se dubitavo che potesse essere qualcuno di pericoloso. Mi limitai a fissare in direzione di colui che stava arrivando, per capire chi fosse.


    Legenda
    B: Burocrate di Taki
     
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    Konoha.
    Annie iniziava seriamente a pensare che quel posto fosse l'inferno. Il caldo soffocante e la foresta-labirinto erano la prova che aveva ragione.
    Come la prima volta che aveva visitato il villaggio della foglia, arrivare non fu difficile, anche se probabilmente fu solo grazie alla sua scorta che non si perse comunque.
    Le era stato chiesto di eseguire un intervento molto delicato nell'ospedale del posto ed Annie non aveva potuto rifiutare sebbene, come Suigetsu le aveva consigliato, avesse riposto il proprio coprifronte.
    I rapporti fra i paesi dovevano davvero essere tesi al massimo. Annie ne aveva sentito parlare, ma non aveva creduto che la situazione potesse essere davvero grave come veniva dipinta.

    La mattina dopo l'intervento -modestamente andato perfettamente- Annie fu accompagnata alle porte del villaggio. Vergognandosi ad ammettere di non essere capace di tornare verso kiri da sola, finì per salutare la sua scorta e avviarsi con falsa sicurezza seguendo il sentiero.
    Sentiero che ad un certo punto scomparve.
    Dopo un'oretta, Annie ritrovò quello che doveva essere proprio un sentiero, ma ormai non sapeva dove diavolo era finita rispetto a konoha o anche a qualsiasi altro posto nel mondo.
    Se avesse evocato Sehar avrebbe dovuto spiegarle che si era persa. Che vergogna.

    Proprio mentre iniziava a pensare che sarebbe stata costretta ad umiliarsi di fronte alle creature con cui aveva stretto il contratto si accorse della presenza di qualcuno.
    Qualcuno che era a dir poco inconfondibile.
    "Lei! Lei è il tipo dello shuriken!" esordì, andando dritta verso di lui e frugando nello zaino per tirare fuori lo shuriken di cioccolato che le aveva regalato una volta. "Si ricorda di me? Una volta mi ha promesso che se ci fossimo incontrati di nuovo avremmo giocato insieme" sorrise, mostrandogli l'oggetto che aveva in mano.
    "Beh, forse ormai sono un po' troppo grande per quello in effetti" il sorriso divenne un po' più triste mentre si rendeva conto che il suo corpo non era più quello di una bambina di nove anni. Probabilmente il ragazzo con sei braccia non l'avrebbe nemmeno riconosciuta e lei sarebbe passata per una povera pazza. Improvvisamente Annie si vergognò per aver avuto quella reazione eccessiva; non aveva più nove anni, ma non sempre ricordava che le persone potevano restare confuse dal cambiamento.
     
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    23.2 EPPURE INCONTRAI NUMEROSE NOVITÀ ANATOMICHE



    Il nuovo arrivato risultò essere una giovane ragazza sconosciuta, che procedeva con passo tranquillo. Non appena mi vide, il suo volto sembrò illuminarsi di gioia e non capii il perché. Insomma, non era proprio il tipo di reazione abituale ad un corpo come il mio.

    EB: Lei! Lei è il tipo dello shuriken!

    Quest'affermazione, senza mezzi termini assurda, mi lasciò perplesso. Non ricordavo di aver fatto alcunché con gli shuriken ad una persona così. Poteva essere che mi conoscesse, ne incontravo tante di kunoichi lungo le varie missioni, non potevo ricordarmi tutte le persone inutili con cui mi trovavo a condividere qualche insulsa ora. La ragazza si mise a cercare qualcosa in uno zaino, mentre io facevo lo stesso all'interno della mia memoria. All'improvviso tirò fuori da esso una stelletta di cioccolato, che mi fece intuire quale fosse l'evento a cui lei si riferiva. Una volta avevo regalato un oggetto del genere ad una bambinetta, che aveva giusto lo stesso colore di capelli e di occhi. Coincidenze? Non credo proprio. E ne ebbi conferma un attimo dopo.

    EB: Si ricorda di me? Una volta mi ha promesso che se ci fossimo incontrati di nuovo avremmo giocato insieme

    Mi sentii a disagio ricordando quei minuti di interazione così assurda e casuale che avevamo avuto, a quella promessa che Yamato aveva fatto con troppa leggerezza. Lo maledissi mentalmente, mentre l'interlocutrice si fece di colpo scura in viso.

    EB: Beh, forse ormai sono un po' troppo grande per quello in effetti

    Questa affermazione aumentò a dismisura la mia curiosità verso la giovane. Non eccellevo nell'arte mnemonica, ma ero sicuro che il nostro primo incontro non risalisse a più di un anno fa. Però lei sembrava essere di colpo passata dalla prima infanzia ad un'adolescenza inoltrata. Le persone non crescono così tanto in così poco tempo, non era normale, anche se ero l'ultima persona al mondo a poter parlare di normalità.

    M: “Ci sono giochi che si possono fare solo da grandi”... dillo!

    Ignorai la proposta della mia defunta moglie, non avrei mai potuto pronunciare una frase così tanto ambigua, sarebbe stata presa di sicuro per il verso sbagliato. E immaginavo che questo fosse in realtà il vero obiettivo della donna che abitava dentro me. Portai una delle mani alla sacca che tenevo legata in vita e tirai fuori lo shuriken di cioccolato che la bambina mi aveva regalato, quel famoso pomeriggio.

    M: DILLO, SENZAPALLE! DILLO! DILLO! DILLO! DILLO! DILLO! DILLO! DILLO! DILLO!

    Io... certo, mi ricordo di lei. La trovo... un po' tanto troppo cresciuta. Le è successo qualcosa?

    Deconcentrato dalle urla ritmiche di Maki, pasticciai clamorosamente con le parole. Sentendo il mio disastro, la donna dentro di me smise di riproporre la sua richiesta e iniziò a sganasciarsi per qualche breve attimo. Poi si silenziò, come se aspettasse anche lei trepidante la risposta della giovane dai capelli rossi.


    Legenda
    EB: Ex Bambina
    M: Maki Uehara


    OT
    Acronimo di anagramma. Perché sì :asd: .
     
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    Io... certo, mi ricordo di lei. La trovo... un po' tanto troppo cresciuta. Le è successo qualcosa?

    Dritto al punto e senza mezzi termini. Persino Bokuda aveva avuto più tatto indagando su quell'argomento.

    "Una giornata storta" rispose sorridendo, ripensando alle parole che le aveva detto proprio l'otiano dopo aver ascoltato la sua storia: "Noi shinobi possiamo compiere veri e propri miracoli, ma le nostre giornate storte possono essere veramente infernali."

    Era un po' strano pensare a quella cosa in particolare come "una giornata storta", ma effettivamente era un'ottima definizione e, da un lato, aiutava a sdrammatizzare un po'.

    "Sa com'è, no? Un giorno vai in missione, vieni rapito e un tizio si diverte ad usare il tuo corpo per qualche strano tipo di esperimento. Io mi sono svegliata con una decina d'anni in più e una valanga di occasioni perse. Poteva di certo andare peggio" disse, mantenendo con un po' di fatica il sorriso sulle labbra. Doveva proprio superare quella cosa e perciò aveva deciso che avrebbe cominciato ad ironizzare, non le riusciva ancora troppo bene, ma con l'impegno sarebbe migliorata. Probabilmente.

    "Lei invece sembra proprio uguale all'altra volta. Forse un po' più basso, ma temo sia dovuto al fatto che sono io ad essere cresciuta."

    Perdona il micro-post :cry2:
     
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    23.3 KEEP AWAY GLOOMINESS, UNDERSTAND YOUR AIMS


    EB: Una giornata storta

    La ragazza non fece molto caso alla mia pessima grammatica e rispose con una breve frase, sorridendo. C'era qualcosa di strano nella sua espressione, persino uno come me lo riuscì a capire. Ero stato troppo brusco? La mia defunta moglie disse di sì, ma disse anche che alla fin fine la cosa aveva ben poca importanza. Non c'era modo di non essere inopportuno, mi disse. Mi sentii comunque in colpa, ma prima che potessi chiedere scusa lei continuò il suo discorso.

    EB: Sa com'è, no? Un giorno vai in missione, vieni rapito e un tizio si diverte ad usare il tuo corpo per qualche strano tipo di esperimento. Io mi sono svegliata con una decina d'anni in più e una valanga di occasioni perse. Poteva di certo andare peggio

    Capivo quanto poteva essere dura un'esperienza del genere, anche se per quanto mi riguardava perdere del tutto l'infanzia non sarebbe stato poi così male. Meno botte, meno degrado, meno peccati. Magari sarei diventato una persona migliore, anzi quasi di sicuro. Però così non avrei conosciuto il Professore. Non tutti i mali vengono per nuocere e ogni momento orribile è parte di un percorso che ti porta ad essere chi sei. Probabilmente questo valeva anche per lei, anche se ancora non lo capiva.

    EB: Lei invece sembra proprio uguale all'altra volta. Forse un po' più basso, ma temo sia dovuto al fatto che sono io ad essere cresciuta.

    Immagino sia così...

    Sorrisi, cercando di celare imbarazzo e disagio. Avevo fatto male a chiedere e ancora più male a farlo in quella maniera sgarbata. Ma ormai era fatto, non potevo non dire nulla a riguardo, le convenzioni sociali lo richiedevano.

    Mi spiace per quello che le è successo... però può cercare di volgere la cosa a suo vantaggio. Avrà perso tante occasioni, ma ne potrebbe aver guadagnate delle altre, forse. Il tempismo è un meccanismo oscuro e, visto che non possiamo scegliere il nostro destino, dobbiamo cercare di cogliere le poche opportunità che il Fato ci offre. Adesso, da adulta, ha più possibilità di farlo, credo...

    Non ero molto sicuro delle parole usate, come sempre in questi casi. Avevo un po' improvvisato e questo probabilmente si era riflesso sulla qualità del discorso. Però il contenuto alla fin fine era sentito. Proprio perché avevo vissuto un'infanzia infernale sapevo bene cosa volesse dire uscire da quello stato di minorità e debolezza. Lei lo aveva fatto prima del tempo, bruscamente, tutto lì. Non la invidiavo, sarebbe stato stupido farlo, ma consideravo il suo imprevisto gravido di potenzialità quasi quanto di inconvenienti. Speravo di essere riuscito a comunicarle questo, magari la avrebbe aiutata.

    M: Come al solito pensi solo cazzate vomitevoli. Per fortuna parli talmente di merda che le tue parole possono prendere un po' il significato che uno vuole dargli. Altrimenti ti saresti ritrovato con un sano calcio nelle palle.

    Il tono di Maki non era iroso e rissoso come al solito, aveva un che di triste, malinconico. Immaginai che fosse stata toccata dalla storia della sconosciuta. In fondo, vista la sua condizione, tematiche come quella del tempo o delle occasioni perdute la scuotevano ancora nel profondo.

    M: Fottiti!

    Il tono perentorio usato per questa esclamazione mi fece sospettare di essermi sbagliato, ma non ne ero certo. In ogni caso mi venne in mente un'idea, che forniva una soluzione a due problemi differenti.

    Signorina, posso proporre una cosa? Che ne dice se le chiedo uno scontro amichevole? Non è proprio come giocare, ma forse è più adatto alla sua nuova età...

    Il pensiero era semplice. In questo modo avrei adempiuta alla promessa fatta da Yamato e avrei potuto anche lasciare una piccola distrazione a Maki. Un combattimento come quello dei suoi vecchi tempi, oltretutto con quella che sembrava a occhio e croce una bella ragazza, altra sua passione. La mia ex moglie non disse nulla di questa idea, lasciandomi il dubbio sul suo apprezzamento o meno. Magari aspettava solamente di ottenere una risposta. Sperai che fosse così, non avevo molta voglia di combattere in prima persona.


    Legenda
    EB: Ex Bambina
    M: Maki Uehara


    OT
    E anche il cognome è fatto xD. "Tieni lontana la tristezza, capisci i tuoi obiettivi".
     
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    Mi spiace per quello che le è successo... però può cercare di volgere la cosa a suo vantaggio. Avrà perso tante occasioni, ma ne potrebbe aver guadagnate delle altre, forse. Il tempismo è un meccanismo oscuro e, visto che non possiamo scegliere il nostro destino, dobbiamo cercare di cogliere le poche opportunità che il Fato ci offre. Adesso, da adulta, ha più possibilità di farlo, credo...

    Annie non aveva mai pensato di considerare e cose da quel punto di vista, am in effetti poteva vedere la logica nelle sue parole.
    Da piccola non l'avrebbero mai fatta stare con David in ospedale per imparare l'arte medica, non sarebbe mai arrivata al livello di conoscenze che aveva in quel momento.
    Certo si era persa anni ed anni in cui avrebbe potuto godersi la spensieratezza infantile e la sua crescita improvvisa aveva molto minato i rapporti con Jill, ma aveva incontrato un sacco di persone molto carine che non avrebbero mai fatto caso ad una bambina.
    Bokuda, per esempio, era proprio un tipo strano e probabilmente non si sarebbero conosciuti se lei avesse avuto ancora nove anni. Ah, beh, difficilmente le sarebbe ricapitato di incrociare ancora qualcuno tanto particolare.

    "Beh, non l'avevo mai vista dal punto di vista delle occasioni che potrei aver guadagnato... ha proprio ragione, dovrei essere più ottimista nel guardare le cose."

    Sorrise, recuperando molto del suo solito buonumore. Incredibile come poche parole potessero cambiare totalmente il punti di vista di qualcuno.
    Certo, Annie non sapeva di aver mal interpretato le parole del "signore-dalle-molte-braccia", ma anche se l'avesse saputo quelle parole l'avevano comunque fatta riflettere.

    Signorina, posso proporre una cosa? Che ne dice se le chiedo uno scontro amichevole? Non è proprio come giocare, ma forse è più adatto alla sua nuova età...

    "Ah, per me questo è esattamente come giocare! Accetto!" annuì, ripensando all'espressione sconcertata di Jack la prima volta che aveva usato la parola "giocare" riferendosi ad uno scontro di allenamento fra loro due. "A proposito, io mi chiamo Annie, usi pure il mio nome. Può anche darmi del tu, non sono molto brava con le formalità"

    Detto ciò si spostò ad una decina di metri da lui, concedendogli la prima mossa per iniziare lo scontro.
     
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    23.4 ESCA


    MAKI
    La giovane donna sembrò risollevarsi dopo le parole scomposte di Rutja e gli sorrise. Lui non seppe bene come interpretare la cosa, non avendo praticamente mai incontrato nessuno che gli avesse mostrato gratitudine. E del resto un mentecatto come lui non la meritava a priori, vista la dannosità della sua stessa esistenza.

    A: Ah, per me questo è esattamente come giocare! Accetto!

    Sentii il volto di Rutja distorcersi in una espressione di stupore di fronte al candore con cui la frase era stata pronunciata. Si ricompose subito, intuendo che la frase era riferita alla possibilità di uno scontro amichevole e non certo di uno all'ultimo sangue. In ogni caso lui mi chiese immediatamente se volessi prendere il suo posto, cosa che desiderava con tutto se stesso, come potei intuire dai suoi pensieri. Da un lato mi sarebbe piaciuto costringere quel coglione a fare ciò che non voleva assolutamente fare, dall'altro avevo fin troppa voglia di agire per accontentarmi di un divertimento indiretto. Avessi ancora avuto vene avrei sentito il sangue ribollire in esse, immaginai, talmente alto era quel desiderio di tornare dalla mia vecchia cara compagna, la violenza.

    A: A proposito, io mi chiamo Annie, usi pure il mio nome. Può anche darmi del tu, non sono molto brava con le formalità

    Shujin no Inori (Preghiera del carcerato)
    Livello C
    Tecnica da abbinare al “Matrimonio dell'Horna”, che permette all'ospitante di scambiare la propria posizione con l'anima dell'ospite risvegliata in precedenza. In questo modo egli cede il controllo del corpo e si ritrova messo da parte. Potrà quindi ascoltare i pensieri dell'anima risvegliata e comunicare con essa, condividendo con lei tutte le percezioni sensoriali. Ovviamente, non cambiando le caratteristiche del corpo, l'anima ospite non potrà utilizzare jutsu o specializzazioni che non possiede il corpo. La tecnica non richiede sigilli per l'attivazione, né per lo spegnimento, che quindi è lo stesso utilizzatore iniziale a dover decretare (non l'anima risvegliata).
    Costo di attivazione: 10
    Costo di spegnimento: 5


    Mentre la ragazza si presentava, il mio vedovo mi diede il controllo del suo corpo. Era davvero bellissimo averne di nuovo uno a mia disposizione, erano settimane che non succedeva. Mi sgranchii velocemente gambe e braccia, era necessario per certificare di avere un buon controllo su quell'organismo che in fondo non era proprio mio.

    M: Sono Rutja. Usa pure il tu anche con me!

    Espressione del volto e intonazione della frase erano ben diverse da quelle che usava quel mollaccione del mio ex consorte, quindi immaginai che chiunque potesse accorgersi di quel cambiamento, anche se mi chiesi come venisse visto da fuori. Ma non era tempo di cazzate del genere, era ora di dedicarsi a delle sane botte. Iniziai a comporre alcuni sigilli e poi annunciai la mia volontà di dare inizio alle danze.

    M: Sto venendo!

    Rutja, come prevedibile, si lamentò per lo squallore di quel doppio senso, ma ciò ebbe il solo effetto di fomentarmi ancor di più. Dopo il terzo posizionamento delle mani, potei finalmente evocare sul terreno una copia fisica, a circa cinque metri da me e quindi ad una distanza simile dalla mia avversaria. Scelsi di porre all'interno del bunshin l'anima di quel maledetto Boris, il bastardo che mi aveva ucciso. Lasciai quindi al mio vedovo il compito di dargli brevemente istruzioni sugli ordini che doveva eseguire.

    È uno scontro amichevole. Usa l'Armatura Raiton Parziale e ingaggia un corpo a corpo. Le capacità dell'avversario sono sconosciute.

    Aruji no Bunshin (Clone dello sposo)
    Livello B
    Tipo: Ninjutsu
    Tecnica che crea dei bunshin fisici legati al Matrimonio dell'Horna. La copia creatasi avrà una vera anima all'interno, proprio una di quelle ospitate nel corpo dell'utilizzatore. L'anima può essere scelta tra tutte quelle ospitate, ma non deve essere attiva nel momento della creazione del bunshin. L'anima ospitata nella copia sarà quindi in collegamento telepatico con l'eventuale anima attiva con il matrimonio dell'Horna (non con l'utilizzatore della tecnica).
    Il corpo creato in questa maniera sarà identico a quello dell'utilizzatore, tranne per i lineamenti del volto, più simili a quelli del corpo che aveva l'anima in vita. Allo stesso modo la copia possiederà la voce che l'anima aveva in vita, anche nel caso sia del sesso opposto a quello dell'utilizzatore. Le statistiche della copia corrispondono al 60% di quelle dell'originale, tranne che in un unico parametro, per il quale vi sarà un bonus di 20 punti (aggiunto dopo il calcolo della percentuale). Questo parametro è quello che l'anima aveva sviluppato maggiormente in vita e che deve essere indicato in maniera chiara nella scheda dell'utilizzatore. L'utilizzatore potrà, aumentando il costo della tecnica, concedere una dose di chakra alla sua copia, compresa tra 10 e 80 unità. Questo bunshin sparirà in una piccola nuvoletta di fumo nel momento in cui subisce ferite moderate, mentre sarà in grado di resistere alle lievi. Se questo accade, l'anima in esso contenuta tornerà semplicemente nel corpo dell'utilizzatore.
    [I cloni possono essere creati a una distanza massima di 10 metri e non possono superare i 25 metri di distanza dall'utilizzatore, pena la loro distruzione]
    [I cloni conoscono tutte le jutsu dell'utilizzatore]
    [Possono essere creati tanti cloni quante sono le anime raccolte col Matrimonio dell'Horna, esclusa però quella attiva.]
    [Sigilli:3]
    Costo: 30 (più da 10 a 80 unità di chakra da dare alla copia)


    Il vecchio bavoso accettò, seppur lamentandosi, come mi riferì Rutja. Il clone dal volto schifosamente rugoso partì all'attacco, con le prestazioni delle proprie gambe aumentate dalla tecnica dell'elemento Fulmine.

    Armatura Raiton Parziale
    Livello C
    Tipo: Ninjutsu
    Versione minore dell'armatura Raiton, pensata dal professor Madaraki per essere appresa anche da shinobi di livello inferiore. In sostanza si riveste di chakra Raiton una coppia di arti - inferiore o superiore a scelta - ed esclusivamente per essa si potrà avere un bonus di 10 punti al parametro della velocità. Inoltre, passando una zona irrorata dal chakra di questa tecnica sul punto colpito, sarà possibile curare delle piccole ferite, solo se esse sono state frutto di danni da elettricità (piccole bruciature e shock). In nessun modo è possibile applicare questa tecnica su più di una coppia di arti contemporaneamente e non si potrà usarla in ogni caso per più di tre turni.
    Costo: 15 a turno


    Mentre il clone avanzava, anch'io mi avvicinavo ai due e nel frattempo preparavo la seconda parte della mia offensiva, che attuai nel momento in cui i combattenti furono finalmente vicini, prima ancora che iniziassero a combattere. Boris era solo un diversivo, puntavo a prendere entrambi con la mia tecnica, in modo da imprigionarli e mettere un'ipoteca sulla mia vittoria. Anche se speravo sinceramente che quella donna evitasse il mio attacco, che si dimostrasse una nemica degna di questo nome, che mi facesse divertire a sufficienza.

    Nido del Ragno (Kumo Soukai - Spider Web Opening)
    Tipo: Ninjutsu
    Si secerne dalla bocca un enorme bozzolo che viene lanciato aperto contro i nemici per poi rinchiuderli al suo interno, paralizzandoli.
    [La ragnatela ha Resistenza pari a quella dell'utilizzatore +10]
    Livello: B
    Consumo: 40




    Rutja Saijin
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    10
    28
    46
    34+8=42
    39+2+2=43
    32+8+2=42
    44+2=46

    Post:
    1

    Potenziamenti:
    Specializzazione in Sicario liv. 4
    Specializzazione in Armi Leggere liv. 1
    Specializzazione in Percezione del Chakra liv.1
    Specializzazione in Ladro liv. 1

    Armi:


    335/420
    -10: Preghiera del Carcerato
    -30+15: Clone dello Sposo con 15 di chakra aggiuntivo
    -40: Nido del Ragno
    Ferite:
    //

    Stato Fisico:
    Leggermente Stanco (79,76%)

    Stato Mentale:
    [Maki]Sovreccitata



    Statistiche del clone

    Forza

    17

    Resistenza

    28

    Velocità

    25+10=35

    Agilità

    26

    Precisione

    25+20=45

    Riflessi

    28



    Chakra: 0/15
    -15: Armatura Raiton Parziale (gambe)


    Legenda
    A: Annie
    M: Maki Uehara
     
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    Il suo avversario aveva improvvisamente cambiato espressione e tono di voce ed Annie si trovò un po' spiazzata da quell'improvvisa variazione del modo di fare.
    Come medico si domandò oziosamente se poteva trattarsi di un caso di personalità multipla, non ne aveva mai avuto uno e vero e proprio davanti, perciò non avrebbe saputo diagnosticarla, ma...
    Beh, probabilmente era semplicemente una di quelle persone che perdono la timidezza quando si comincia a combattere.

    Annie, comunque, si mise in posizione, rimproverandosi da sola per la sua fissazione di cercare patologie particolari nella gente che incontrava. Era ipocondriaca per gli altri. Okay, magari non esisteva una descrizione del genere, ma per lei aveva senso.

    Il suo avversario, comunque, non perse tempo e le mandò contro quello che lei aveva creduto essere un clone, ma che aveva il volto rugoso di un uomo molto anziano. Annie rimase sorpresa, ma non perse tempo a chiedersi che schifezza era quella cosa, molto più preoccupata di non essere caricata dalla copia/vecchietto.
    Si abbassò di scatto, poggiando le mani a terra e facendo salire dal terreno un muro piuttosto imponente, approfittando del suo riparo per sciogliere in cioccolato un paio delle sue bustine di zucchero, creando dodici litri di cioccolato che avrebbero potuto esserle utili, soprattutto visto che sospettava che la copia non ci avrebbe messo molto ad aggirare l'ostacolo e raggiungerla.

    Tecnica del Rovesciamento Terrestre (Doroku Gaeshi)
    Tipo: Ninjutsu-Taijutsu
    Le capacità difensive degli shinobi che controllano il doton non hanno eguali. Nel corso dei secoli la tecnica è stata perfezionata sempre di più in modo da permettere ai ninja di innalzare blocchi molto resitenti con il minimo dispendio di energie.
    L'utilizzatore fa alzare una parete rocciosa con un violento colpo sul terreno che lo difende da diversi attacchi elementali, da arti marziali o da armi da lancio.
    [Il muro è alto e lungo 5 metri]
    [Protegge dai taijutsu di livello B]
    [Protegge dai ninjutsu di livello B]
    [Protegge dai suiton di livello A]
    Consumo: 30

    Annie Kaguya
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    Livello:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    17
    52
    63
    65
    62
    65
    65

    Post:
    1/?

    Potenziamenti:


    Armi:
    10 kunai
    10 Shuriken
    690/720
    -30 rovesciamento

    (Tra parentesi significa che la tecnica al suo interno è stata utilizzata in uno dei turni precedenti e non in quello del suddetto post.)
    Ferite:
    - Nessuna

    Stato Fisico:
    Ok

    Stato Mentale:
    Concentrata

     
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    23.5 UP-AND-DOWN


    MAKI
    Il mio piano malvagio fu annullato all'ultimo, dato che prima che il clone gli fosse vicino la giovane aveva tirato su una barriera, la quale avrebbe reso totalmente inutile qualsiasi mio tentativo con la ragnatela. Dovevo cambiare approccio e avevo anche pronta la tattica giusta. Grazie al genio assoluto del Professore, persino quel mostro inutile era riuscito ad apprendere una tecnica fortissima come la Sfera Invernale. Un jutsu di alto livello di elemento Fulmine, ovvero quello forte contro la difesa alzata dall'avversaria. Stavo per eseguire i sigilli necessari, quando Rutja mi interruppe.

    Sei pazza? Non sappiamo quanto sia forte lei, potrebbe rimanere offesa. Pochi mesi fa era una bambina, se la becchi in questa maniera finisce che la lasci mezza morta, poi come lo spieghiamo al villaggio?

    Se c'era una cosa che odiavo sopra ogni altra era essere contraddetta da quel mentecatto del mio ex marito e il fatto che in questo caso avesse ragione acuiva la mia ira funesta. L'istinto mi diceva che potevo ignorare le parole del mostriciattolo, ma la razionalità era, caso più unico che raro, dalla sua parte. Non potevo rischiare, la nostra posizione a Taki non era ancora così tanto chiara e stabile. Dovevo trovare un'alternativa in fretta e l'unica cosa che mi venne in mente era quella di puntare sul corpo a corpo, su quella che era la mia abilità migliore quando ero viva.
    Rutja passò al clone l'ordine di aggirare da destra la barriera, tentando di ingaggiare un combattimento e se possibile di immobilizzare la ragazza. Sinceramente speravo con tutta me stessa che ciò non accadesse, sarebbe stato noioso ed era proprio ciò che cercavo di evitare ad ogni costo. Iniziai a correre in direzione del centro dell'azione, concentrando il chakra Raiton nelle gambe per essere più veloce e subito dopo un altro po' di chakra non elementare per attutire il rumore della mia corsa.

    Armatura Raiton Parziale
    Livello C
    Tipo: Ninjutsu
    Versione minore dell'armatura Raiton, pensata dal professor Madaraki per essere appresa anche da shinobi di livello inferiore. In sostanza si riveste di chakra Raiton una coppia di arti - inferiore o superiore a scelta - ed esclusivamente per essa si potrà avere un bonus di 10 punti al parametro della velocità. Inoltre, passando una zona irrorata dal chakra di questa tecnica sul punto colpito, sarà possibile curare delle piccole ferite, solo se esse sono state frutto di danni da elettricità (piccole bruciature e shock). In nessun modo è possibile applicare questa tecnica su più di una coppia di arti contemporaneamente e non si potrà usarla in ogni caso per più di tre turni.
    Costo: 15 a turno


    -Passo felpato
    Concentrando il chakra sotto i propri piedi, il ninja è in grado di azzerare il rumore dei propri passi e di non lasciare tracce visive, qualsiasi sia il terreno su cui si trova. Si può usare questa abilità anche correndo, ma in tal caso il costo è raddoppiato.
    Costo: 10 a turno



    BORIS
    Quella in cui ero stato gettato era davvero una situazione davvero assurda, senza nessuna conoscenza del contesto e nessuna idea di quale fosse il piano complessivo non avevo chance di combinare qualcosa di buono. In ogni caso eseguii gli ordini, per il momento dovevo tenermi buono quel manipolo di pazzi capitanati dal Professor Madaraki, soprattutto se costui aveva davvero i mezzi per concedermi un giorno di rinascere.
    Superai in disinvoltura la tecnica terrestre della rossina, ma terminai il chakra a mia disposizione prima di poter essere addosso a lei. Questo diminuiva ancora di più le già poche chance di successo, visto che il corpo che avevo a disposizione era persino più scarso di quello già non eccellente del ragno umano. Inoltre l'avversaria aveva già utilizzato una qualche tecnica, creando del materiale da zero, che ora manipolava. Visto il colore, sperai intensamente che fosse cioccolato, cosa che in effetti l'odore suggeriva. In ogni caso non mi feci intimorire e mi gettai addosso alla giovane donna, cercando di aggirare la sua sostanza marrone e di afferrarne il braccio. Se ci fossi riuscito, avrei cercato di atterrarla e immobilizzarla, in attesa dell'arrivo del corpo di Rutja e di chiunque vi fosse al comando in quel momento.


    MAKI
    Non appena il clone fu nei pressi della barriera, sentii che qualcuno lì nei dintorni stava concentrando del chakra per qualcosa. Odiavo il pressapochismo dell'abilità da sensitivo del maledetto ragno, ero più brava io quando avevo dieci anni di quanto fosse lui. Così abituata a ricevere informazioni precise in qualsiasi istante, mi trovavo profondamente a disagio con tutta quella incertezza. Non solo non sentivo il chakra proveniente dal corpo della donna, visto che la percezione era limitata all'energia liberata dalle tecniche, ma non ero in grado neanche di ricevere dati attendibili per quanto riguardava posizione o quantità di tale chakra. Capivo solo che era poco, cosa che tra l'altro avvalorava l'ipotesi che la ragazza fosse sotto il mio livello attuale di abilità. In ogni caso potevo contare anche sulle informazioni che l'infame mi passava tramite il contatto telepatico con Rutja. Da ciò arrivai a sapere che la ragazza stava manipolando una qualche sostanza sconosciuta e che lui stava partendo all'attacco. Sperai di tutto cuore che la giovane potesse disintegrare quel vecchio bavoso bastardo, che gli facesse il più male possibile, che gli planasse nell'ano, come diceva un vecchio adagio popolare. In realtà mi sarebbe stato più comodo tatticamente che lui riuscisse a tenerle testa, anche solo in modo da distrarla, ma al cuor non si comanda e la possibilità di vederlo o anche solo di saperlo sofferente mi riempiva l'anima di gioia.
    Rimasi in attesa febbrile di notizie dal fronte Boris, mentre continuavo a correre in direzione della mia avversaria, andando alla massima velocità possibile. Avrei aggirato il Paramento Terrestre da sinistra, dalla direzione opposta rispetto a quella presa dal mio predecessore, con l'intento di portare il mio assalto alla giovane dai capelli rossi. Se non mi fossero arrivate notizie di un successo dell'ex mafiosetto rugoso, allora avrei frenato non appena oltre la barriera Doton. Sarei partita subito dopo, dandomi uno slancio più forte del normale, per utilizzare quella che un tempo era la mia tecnica preferita.

    Alzata della Foglia (Konoha Tounyuu)
    Livello C
    Tipo: Taijutsu
    Il ninja, dopo essersi dato uno slancio ad una velocità più alta del normale (velocità +15) arriverà sotto l'avversario, sferrando un potente calcio verticale (forza +5) capace di scagliarlo ad un'altezza di almeno quattro o cinque metri.
    Consumo: 15


    Schiacciata del ragno
    Tipo: Taijutsu-Hijutsu
    Livello C
    Tecnica creata da Boris Saijin per essere utilizzata in combinazione con l'Alzata della Foglia. Si tratta infatti di attaccare al petto di un nemico una ragnatela filiforme (della lunghezza fissa di 5 metri) nel momento in cui esso è colpito dal calcio al mento e poi usarla per far sbattere il nemico con estrema violenza al suolo oppure per tirarlo nuovamente verso di sé. Nel primo caso i danni massimi procurabili da questa tecnica sono Moderati.
    [La ragnatela viene creata dalla tecnica stessa]
    [Richiede Ragnatela #2 in scheda]
    [Richiede almeno 1° livello dell'innata “Geni del Ragno Dorato”]
    Costo: 15


    Già da poco prima avevo iniziato a sfruttare l'innata di Rutja per creare una ragnatela filiforme nella mia bocca, in modo che quando fossi stata addosso all'avversaria gliela avrei potuta appiccicare sul petto, proprio un istante prima di tirarle il calcio diretto al mento. Se tutta la mia azione avesse avuto successo, avrei tirato la corda di chakra per far sbattere la donna a terra. Anche nel caso peggiore, lei non si sarebbe fatta troppo male, però sarebbe stato divertente vederle colpire violentemente il suolo.



    Rutja Saijin
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    10
    28+5=33
    46
    34+8+15+10=67
    39+2+2=43
    32+8+2=42
    44+2=46

    Post:
    2

    Potenziamenti:
    Specializzazione in Sicario liv. 4
    Specializzazione in Armi Leggere liv. 1
    Specializzazione in Percezione del Chakra liv.1
    Specializzazione in Ladro liv. 1

    Armi:


    300/420
    (-10: Preghiera del Carcerato)
    (-30+15: Clone dello Sposo con 15 di chakra aggiuntivo)
    (-40: Nido del Ragno)
    -15: Armatura Raiton Parziale
    -20: Passo felpato (correndo)
    -15: Alzata della Foglia
    -15: Schiacciata del Ragno
    Ferite:
    //

    Stato Fisico:
    Leggermente Stanco (71,42%)

    Stato Mentale:
    [Maki]Nervosa e impaziente



    Statistiche del clone

    Forza

    17

    Resistenza

    28

    Velocità

    25

    Agilità

    26

    Precisione

    25+20=45

    Riflessi

    28



    Chakra: 0/15
    (-15: Armatura Raiton Parziale (gambe))
     
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    Come previsto, il clone non ci mise molto ad aggirare la parete rocciosa che la rossa aveva creato, provando ad ingaggiarla in un corpo a corpo. Annie fu indecisa per un istante: sarebbe stato meglio bloccarlo con la cioccolata o confrontarsi a suon di pugni?
    La ragazza era ben consapevole di non avere una forza eccellente, ma sapeva anche di essere piuttosto brava ad incassare i colpi perciò lasciò che il clone le prendesse un braccio, facendo solo una leggera resistenza sperando che si concentrasse sul non perdere la presa. Nello stesso istante avrebbe caricato con l'altro braccio un pugno con tutta la sua forza -se ricordava bene Rutja era piuttosto abile e non doveva sottovalutarlo- per poi cercare di abbatterlo sul volto del nemico.

    Se il tutto fosse andato nel migliore dei modi ed il clone fosse scomparso o fosse stato abbastanza stordito da non riuscire a continuare, Annie si sarebbe girata giusto in tempo per trovarsi il calcio di Rutja esattamente in faccia. Non fece molto male e il dono della vita si attivò immediatamente per riparare il minuscolo danno, ma ciò non tolse che subito dopo essere stata scaraventata in aria si ritrovò spiaccicata sul terreno. Anche quel danno non fu particolarmente doloroso e il suo sigillo si attivò ancora riparando le mani e le braccia che si erano scorticate nell'impatto col terreno. Le ferite scomparvero con una certa rapidità, ma il sangue rimase sulla pelle illesa.

    -Dono della vita (2): Il medico può fare dono ai suoi alleati di questa potente abilità che permette di elargire cure persino quando il medico non c'è. Il ninja deve decidere quanto chakra impiegare, una volta deciso imprime un sigillo dentro il corpo del suo obiettivo. Da quel momento il bersaglio si porterà appresso il chakra impiegato dalla tecnica, che sarà latente, in via permanente fino all'attivazione. Il chakra così impiegato si attiva in caso il bersaglio riceva ferite, a quel punto il chakra si spenderà automaticamente attivando la capacità di "mani curative (6)", esattamente come se ci fosse un medico lì sul posto. Il sigillo smette di funzionare quando finisce il chakra ad esso collegato. E' possibile imprimere al massimo 100 di chakra. Si ha la possibilità di ricaricare il sigillo prima che sia totalmente esaurito, rispettando ovviamente il costo e il limite di 100 unità di chakra.
    [Costo: il doppio del chakra che si vuole imprimere]


    Essere spiaccicata a terra in quel modo le diede il tempo di spedire circa cinque dei suoi dodici litri di cioccolata verso i piedi di Rutja, intenzionata a bloccarli.
    Se ci fosse riuscita avrebbe cercato di rialzarsi allontanandosi un po' (circa due metri) per poi creare una lancia di cioccolato da lanciare verso il braccio superiore sinistro di Rutja, non avrebbe dovuto causare uan ferita molto grave, ma neanche la minore possibile. Doveva vendicarsi almeno un po'.

    Lance di Cioccolato
    Tipo: Ninjutsu
    Dalla cioccolata presente nell'area o dalle mani del ninja si formano delle Lance di Cioccolato lunghe un metro (1 lancia=1 litro). Queste avranno la durezza pari a quella descritta nel livello dell'innata corrispondente e si muoveranno contro il bersaglio a velocità pari a quella dell'utilizzatore. Se lo prendono in pieno, fanno danni Lievi/Moderati/Gravi/Critici in base al livello della tecnica utilizzato. Per ogni livello dell'innata sbloccato, si potrà utilizzare la tecnica ad un livello superiore.
    Livello: C/B/A/S
    Consumo: 10/20/45/90 a lancia


    Annie Kaguya
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    Livello:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    17
    52
    63
    65
    62
    65
    65

    Post:
    2

    Potenziamenti:
    -Dono della vita: 100-5-15= 80 chakra residuo

    Armi:
    10 kunai
    10 Shuriken
    640/720 (88%)
    (-30 rovesciamento)
    (-15 Innata)
    -20 Lancia
    -15 innata


    (Tra parentesi significa che la tecnica al suo interno è stata utilizzata in uno dei turni precedenti e non in quello del suddetto post.)
    Ferite:
    - Lieve al mento
    - Moderata sulla parte anteriore del corpo

    Stato Fisico:
    Ok

    Stato Mentale:
    Concentrata

     
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    23.6 BLOCCA DIFESA


    MAKI
    Rutja mi avvertì della distruzione del clone un attimo prima che percepissi la sua mancanza. In ogni caso ero già quasi arrivata e la notizia non cambiò il piano complessivo. Certo, mi sarebbe piaciuto vedere la faccia sofferente del vecchio mafioso del cazzo ancora una volta, ma avrei avuto altre occasioni per questo, la priorità ora era divertirmi il più possibile facendo a botte con la rossina.
    Quando utilizzai la mia combo tra il taijutsu e la ragnatela, la ragazzina non riuscì a opporsi in maniera efficace. O meglio, forse scelse di non farlo, perché mentre io attaccavo lei manipolò una strana sostanza marroncina. All'inizio mi era sembrato fango, un'abilità che sapevo essere esistente, però quando fu più vicina capii che doveva essere qualcosa di diverso, anche se non capii bene cosa. Né mi importava troppo, alla fine non mi aveva fatto male nel momento in cui era entrato in contatto con me, quindi probabilmente il suo ruolo era solo quello di infastidirmi. Del resto mi interessava molto di più quello che vidi poco dopo. Infatti la ragazza si era lacerata le braccia nell'impatto con il terreno, provocandosi anche un po' di sanguinamento, ma queste ferite erano sparite nel giro di qualche secondo, lasciando solo qualche traccia di sangue in fase di coagulazione. La spiegazione di tale avvenimento poteva essere solo una e mi piaceva non poco. Era forse una delle cose migliori che mi erano accadute da quando ero morta.

    M: Sei un medico!! Ahahah, allora posso andarci pesante, tanto poi ti curi, no? Giochiamo insieme!

    Dopo aver esternato la mia gioia in questo modo euforico, iniziai a preparare la prossima mossa, unendo il paio centrale di mani per eseguire sigilli. La ragazza nel mentre si era rialzata e aveva concentrato un po' della propria sostanza, dandole la forma di una lancia appuntita. Provai a muovere i piedi, per rendermi un bersaglio più difficile da colpire, ma a quanto pareva quella sorta di fluido marroncino che si era avvicinata prima, ora era solidissimo e mi stava bloccando i movimenti. Poco male, non mi serviva neanche tentare di romperla, tanto la forza del corpo di Rutja era talmente bassa che non riusciva neanche a spaccare a mani nude una piccola lastra di legno. Ci avevamo provato, era stata una scena ridicola, quasi tragicomica. In ogni caso, di qualunque materiale fossero state quelle specie di catene improvvisate, non avrei avuto chance di romperle in poco tempo.

    Usa il Pugno di Chakra o la Sostituzione! Fai qualcosa, insomma! Difenditi!

    M: Chi se ne incula della difesa, io voglio attaccare! Tanto è poco chakra, non farà troppo male!

    Passarono pochi attimi da quel mio pensiero alla sua smentita, anche perché la lancia marrone si dimostrò molto più veloce del previsto, conferma definitiva che quella ragazza non era per niente scarsa, anzi era più forte di quanto fosse il corpo in cui mi trovavo. Non capii bene a cosa stesse mirando la tecnica nemica, probabilmente il petto, in ogni caso riuscii a parare il colpo con il braccio sinistro superiore, ovvero tra quelli del tutto liberi da incombenze offensive. L'impatto fu doloroso, più di quanto pensassi all'inizio, ma poco importava. Un taglio di entità non troppo trascurabile comparve nella zona colpita, ma non me ne curai minimamente. La perdita di sangue non era tale da poterla considerare un rischio serio all'incolumità del corpo di Rutja, né pregiudicava troppo le prestazioni di tale arto. Potevo perseverare nella mia idea iniziale senza grosse difficoltà. Infatti poco dopo aver subito il jutsu nemico, terminai i sigilli necessari al mio e feci partire le sferette di chakra che da un po' di tempo si stavano formando sui polpastrelli della mano destra inferiore. Ne avevo create due e si diressero a gran velocità rispettivamente verso la spalla destra e il ginocchio sinistro della giovane chiamata Annie. Speravo di farle tanto male, così poi avrebbe attaccato con più cattiveria e avrei potuto divertirmi ancora di più. Non mi importava di perdere, da quando ero nel corpo di Rutja mi ero abituata ad una sequela di umiliazioni che in vita mi erano state quasi del tutto estranee. L'unica cosa che mi interessava in quel momento era spezzare la triste routine con un po' di sana e divertente violenza gratuita.

    Raiton: Fuyudama (Arte del Fulmine: Sfera Invernale)
    Livello A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica crea sul polpastrello dell'utilizzatore una sfera di chakra Raiton di diametro di pochi centimetri, ma particolarmente densa. Si possono creare contemporaneamente tante sfere quanti sono i polpastrelli a disposizione dell'utilizzatore. Una volta create, queste possono essere sparate verso il loro bersaglio con una velocità che sarà maggiore rispetto a quella dell'utilizzatore di 30 punti. Se la velocità di queste sfere è almeno doppia rispetto al parametro di Resistenza di un eventuale nemico, allora il colpo è in grado di perforare facilmente la carne e addirittura rompere le ossa più robuste del corpo, altrimenti è in grado di fare danni da contusione o ustione di medio-grave entità.
    Non ci sono limiti nel numero di sfere creabili in una volta, ma non si può creare più di una sfera per polpastrello.
    [La gittata massima della tecnica è di 20 metri]
    [sigilli: 6]
    Costo: 60 a sfera

    Velocità delle sfere --> 34+30 = 64




    Rutja Saijin
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    10
    28
    46
    34+842
    39+2+2=43
    32+8+2=42
    44+2=46

    Post:
    3

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    Specializzazione in Armi Leggere liv. 1
    Specializzazione in Percezione del Chakra liv.1
    Specializzazione in Ladro liv. 1

    Armi:


    180/420
    (-10: Preghiera del Carcerato)
    (-30+15: Clone dello Sposo con 15 di chakra aggiuntivo)
    (-40: Nido del Ragno)
    (-15: Armatura Raiton Parziale)
    (-20: Passo felpato (correndo))
    (-15: Alzata della Foglia)
    (-15: Schiacciata del Ragno)
    -120: Fuyudama x2
    Ferite:

    -Ferita Moderata: taglio abbastanza profondo sul braccio sinistro superiore. Perdita ematica non eccessivamente consistente.

    Stato Fisico:
    Stanco (42%)

    Stato Mentale:
    [Maki]Felice e speranzosa


     
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    Sei un medico!! Ahahah, allora posso andarci pesante, tanto poi ti curi, no? Giochiamo insieme!

    "Vuol dire che anch'io posso andarci pesante, tanto poi ti curo!" replicò sghignazzando mentre portava la propria offensiva.
    Rutja non provò nemmeno a spostarsi ed Annie si chiese se per caso non... ah! Aveva già preparato una controffensiva e lei saltò di lato per evitare la piccola sfera diretta al ginocchio sinistro, prendendo in pieno quella che, invece che alla spalla destra la prese sul torace a causa dello spostamento.
    La ferita cominciò a guarire immediatamente ed Annie sorrise sardonicamente. A dire il vero avrebbe potuto cercare di schivarle entrambe, ma aveva preferito non farlo, lasciando che il suo avversario ne traesse le conclusioni che preferiva.

    "Tutto qui? Non ci stavi andando pesante?" provocò, meditando sul da farsi. La sua offensiva comprendeva un massimo di tre o quattro tecniche e tutte quante rischiavano di ferire il suo avversario più di quanto lei avrebbe voluto, ma imprigionarlo nella roccia non pareva una buona idea visto che lui aveva il Raiton dalla sua parte. Annie ricordava fin troppo bene che cosa poteva fare un chidori preso in pieno e preferiva evitare di ripetere l'esperienza.
    Beh, nonostante avesse voluto provocare Rutja anche quelle palline non erano state per niente divertenti.

    Annie decise di limitarsi a creare altra cioccolata e spostarsi di altri tre metri indietro, giusto per poter essere più sicura di riuscire ad avere il tempo di reagire nel caso l'altro gli avesse di nuovo lanciato qualcosa.


    4° livello - Minimo Livello 11

    - Può creare 12 litri di cioccolata a turno e controllarne 60 litri. Per ogni 6 litri creati si necessita l'utilizzo di una bustina di zucchero.
    - Può indurire la cioccolata a contatto fino a renderla dura come l'acciaio. Si riscioglie a volere altrimenti rimane dura anche dopo il rilascio dell'innata.
    - La cioccolata evapora se colpita da una tecnica Katon S o superiore.
    -Raggio 50m
    Consumo: 15 a turno


    Annie Kaguya
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    Livello:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    17
    52
    63
    65
    62
    65
    65

    Post:
    3

    Potenziamenti:
    -Dono della vita: 100-5-15-25= 55 chakra residuo

    Armi:
    10 kunai
    10 Shuriken
    625/720 (86%)
    (-30 rovesciamento)
    (-15 Innata)
    (-20 Lancia)
    (-15 innata)
    -15 innata


    (Tra parentesi significa che la tecnica al suo interno è stata utilizzata in uno dei turni precedenti e non in quello del suddetto post.)
    Ferite:
    - Lieve al mento
    - Moderata sulla parte anteriore del corpo
    - Moderata/grave sul torace

    Stato Fisico:
    Ok

    Stato Mentale:
    Concentrata

     
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    23.7 LITERALLY



    Maki stava iniziando a esagerare e quando sentii che stava caricando due Fuyudama fui sul punto di decidermi a interrompere la Preghiera del Carcerato e riprendere coattamente il controllo del corpo. Non lo feci in tempo e decisi di attendere ancora, sperando di non dovermi pentire della mia scelta. La giovane donna schivò uno dei due proiettili e fu colpita in pieno dal secondo. Il torace iniziò un istante dopo a venire curato e sentii chiaramente Maki ridere, pensando che la nemica avrebbe potuto evitare anche il secondo colpo senza eccessivi drammi, probabilmente. Non capii di preciso la ragione della sua ilarità, i pensieri erano troppo rapidi per riuscire a seguirli per bene.

    A: Tutto qui? Non ci stavi andando pesante?

    Altre risate, questa volta fragorose, accompagnarono le provocazioni della kiriana. L'eccitazione della mia ex moglie era troppo alta, ancora una volta fui tentato di interrompere la tecnica che le stava dando il controllo delle operazioni, però non lo feci, un po' per timore della sua ira, un po' per la volontà di evitare di trovarmi a dover terminare quello scontro amichevole da solo.

    M: Desolata, ma questo corpo è quello che è. Però posso provarci ancora una volta, sai?

    Mentre pronunciava queste parole, la donna eseguì una piccola serie di sigilli, per creare dei cloni. Era difficile seguire sia il parlato che il suo flusso velocissimo di pensieri, ma quando riuscii a intercettare il piano che ideò decisi che non era più il momento di temporeggiare. Dovevo intervenire, con la maggiore fretta possibile. Fu quello il momento in cui interruppi definitivamente la Preghiera del Carcerato, ma purtroppo ciò avvenne troppo tardi, quando ormai i bunshin erano stati creati.

    Shujin no Inori (Preghiera del carcerato)
    Livello C
    Tecnica da abbinare al “Matrimonio dell'Horna”, che permette all'ospitante di scambiare la propria posizione con l'anima dell'ospite risvegliata in precedenza. In questo modo egli cede il controllo del corpo e si ritrova messo da parte. Potrà quindi ascoltare i pensieri dell'anima risvegliata e comunicare con essa, condividendo con lei tutte le percezioni sensoriali. Ovviamente, non cambiando le caratteristiche del corpo, l'anima ospite non potrà utilizzare jutsu o specializzazioni che non possiede il corpo. La tecnica non richiede sigilli per l'attivazione, né per lo spegnimento, che quindi è lo stesso utilizzatore iniziale a dover decretare (non l'anima risvegliata).
    Costo di attivazione: 10
    Costo di spegnimento: 5


    Aruji no Bunshin (Clone dello sposo)
    Livello B
    Tipo: Ninjutsu
    Tecnica che crea dei bunshin fisici legati al Matrimonio dell'Horna. La copia creatasi avrà una vera anima all'interno, proprio una di quelle ospitate nel corpo dell'utilizzatore. L'anima può essere scelta tra tutte quelle ospitate, ma non deve essere attiva nel momento della creazione del bunshin. L'anima ospitata nella copia sarà quindi in collegamento telepatico con l'eventuale anima attiva con il matrimonio dell'Horna (non con l'utilizzatore della tecnica).
    Il corpo creato in questa maniera sarà identico a quello dell'utilizzatore, tranne per i lineamenti del volto, più simili a quelli del corpo che aveva l'anima in vita. Allo stesso modo la copia possiederà la voce che l'anima aveva in vita, anche nel caso sia del sesso opposto a quello dell'utilizzatore. Le statistiche della copia corrispondono al 60% di quelle dell'originale, tranne che in un unico parametro, per il quale vi sarà un bonus di 20 punti (aggiunto dopo il calcolo della percentuale). Questo parametro è quello che l'anima aveva sviluppato maggiormente in vita e che deve essere indicato in maniera chiara nella scheda dell'utilizzatore. L'utilizzatore potrà, aumentando il costo della tecnica, concedere una dose di chakra alla sua copia, compresa tra 10 e 80 unità. Questo bunshin sparirà in una piccola nuvoletta di fumo nel momento in cui subisce ferite moderate, mentre sarà in grado di resistere alle lievi. Se questo accade, l'anima in esso contenuta tornerà semplicemente nel corpo dell'utilizzatore.
    [I cloni possono essere creati a una distanza massima di 10 metri e non possono superare i 25 metri di distanza dall'utilizzatore, pena la loro distruzione]
    [I cloni conoscono tutte le jutsu dell'utilizzatore]
    [Possono essere creati tanti cloni quante sono le anime raccolte col Matrimonio dell'Horna, esclusa però quella attiva.]
    [Sigilli:3]
    Costo: 30 (più da 10 a 80 unità di chakra da dare alla copia)


    MAKI
    Ebbi tempo di utilizzare la tecnica che avevo scelto, prima che Rutja mi strappasse il controllo del corpo senza preavviso. Aveva coraggio a trattarmi in quel modo, gli avrei fatto pagare quell'affronto, presto o tardi. Però prima dovevamo portare a termine la battaglia che avevamo iniziato, anche perché c'era una cosa di cui il ragno bastardo non aveva tenuto conto, ovvero il fatto che non era chi aveva il controllo del corpo a comunicare con le anime che risiedevano nei cloni. Mi aveva appena dato inconsapevolmente le chiavi per portare avanti il mio piano al meglio. Adoravo quando la sua mancanza di lucidità gli si ritorceva contro.

    M: Bimba, Yamato, voi correte verso la rossina e distraetela al meglio delle vostre capacità! Ladruncolo, segui attentamente i miei ordini e saprò come ricompensarti...


    RUTJA
    Un attimo dopo aver interrotto la Preghiera, mi resi conto del mio errore. Vidi i cloni di Aya e del Nara partire in direzione di Annie, mentre il terzo prese una diversa traiettoria. Ormai era troppo tardi per provare a riattivare la tecnica e a comunicare con i tre bunshin telepaticamente, anche perché avevo il chakra agli sgoccioli. Non avevo molti modi per evitare che il disastro si compisse, ma ci provai lo stesso, gridando con tutte le poche forze che mi rimanevano in corpo.

    No, ferma!

    YAMATO
    Fui richiamato all'improvviso nel mondo reale e mi trovai davanti ad una avversaria che stava manipolando una strana sostanza marrone. Maki mi ordinò subito di iniziare a correre verso di costei, anche se dal contesto avevo intuito si trattasse di una sorta di incontro di allenamento, motivo per cui non mi allarmai più di tanto. Condii la mia avanzata con la composizione di sigilli di finta. Al momento non possedevo chakra, ma questo dato non era a disposizione della giovane dai capelli rossi, quindi cercai di sembrare ai suoi occhi più pericoloso di quanto fossi realmente. Sentii quasi subito Rutja dire qualcosa, con un tono di voce lievemente più alto del suo solito. Conoscendolo, doveva aver pensato di voler gridare, ma non ci era riuscito granché. In ogni caso continuai la mia corsa, tra lui e Maki mi fidavo certamente di più della seconda. Pur avendo avuto delle abitudini discutibili in vita, per quanto ne sapevo era stata un professionista affermata e capace. Perciò continuai ad avanzare verso quella nemica sconosciuta. Se fossi riuscito nel mio intento avrei cercato di bloccarla utilizzando il fisico a mia disposizione, più imponente del suo, e sfruttando le braccia che avevo in più. Però ero ben consapevole delle mie quasi inesistenti chance successo, del resto il mio compito principale in quella situazione era quello di essere un diversivo, quindi mi sarei impegnato il più possibile per portarlo a compimento.

    AYA
    Come era già accaduto durante un allenamento solitario, Rutja utilizzò la mia anima per creare un suo clone provvisorio. Ci misi un attimo soltanto a capire tutto, il nemico era davanti ai miei occhi e la voce di quella odiosa dell'ex moglie di Rutja mi risuonò nel cranio chiedendomi di attaccarla. Con giusto un secondo di ritardo rispetto all'altro bunshin, partii anch'io, per fornire il massimo supporto al mio amato. Però un attimo dopo fu lui stesso a dire qualcosa a gran voce e il suo utilizzare un aggettivo femminile mi mise il dubbio che si riferisse proprio a me. Frenai la mia corsa e gettai uno sguardo a lui.

    Ay: Chi, io?

    Lui era visibilmente esausto e non seppe darmi una risposta, anzi si mise in ginocchio, in evidente debito di ossigeno. Iniziai a correre indietro, per soccorrerlo, ignorando gli schiamazzi di Maki-san. Gli altri due cloni stavano continuando ad attaccare, loro sarebbero bastati.


    KLEPTES
    Senza preavviso alcuno mi ritrovai in una copia del corpo del mostriciattolo al cui interno ero imprigionato. Catapultato in un luogo sconosciuto dalla vegetazione lussureggiante, fui approcciato immediatamente dalla voce imperiosa di una pulzella non troppo gentile, che mi prometteva laute ricompense in cambio di un aiuto limitato e immediato. Per quanto contrario per principio all'idea del lavoro e della fatica, capii subito che era un'occasione abbastanza ghiotta e che potevo sfruttarla per ottenere qualche vantaggio in un futuro prossimo.

    K: Si spieghi, milady...

    Man mano che mi giungevano le parole della donna, io eseguivo le mansioni assegnatemi. La prima fu quella di raggiungere una sorta di piattaforma verticale di terreno innalzata naturalmente e di portarmi sopra di essa con un balzo, continuando a correre sul suo tetto. Il secondo compito fu quello di ignorare ciò che il corpo originale stava dicendo e non ebbi difficoltà a farlo. Vidi con la coda dell'occhio che un altro clone, quello al cui interno risiedeva l'ultima arrivata, la bambina con un'evidente e irrazionale cotta per il mostro, si era fermata e stava tornando indietro. Mi divertii a osservare come il corpo di tale bunshin avesse il volto e la voce da fanciulla che aveva lei in vita, mentre per il resto era uguale all'originale. L'inventore di quelle tecniche doveva possedere una certa vena di sadismo per aver creato qualcosa di così assurdo, in grado di mettere in imbarazzo chiunque. In ogni caso questa breve digressione non mi distrasse dal compito successivo che mi era stato assegnato, ovvero iniziare ad eseguire dei sigilli e ferirmi piantando un unghia nella carne di una delle mie dita, il tutto mentre continuavo a correre. Quando arrivai al termine della struttura di terra, spiccai un balzo al massimo delle mie capacità attuali, comunque inferiori rispetto a quelle che possedevo in vita, per cercare di raggiungere una posizione al di sopra di quella in cui si trovava la ragazza con i capelli rossi. Nel momento in cui fossi stato vicino ad esserle sopra, avrei spezzato l'ultimo sigillo per porre in atto il jutsu di evocazione di un grosso serpente dalle tre teste. La donna si era premurata di richiamare l'ofide gigante in posizione obliqua rispetto al corpo originale, in modo che esso non rischiasse di venire coinvolto troppo dall'urto dell'animale con il suolo. Non sapevo cosa avesse fatto quella ragazza dal crine vermiglio per meritare tale trattamento, ma ero convinto di poter trarre guadagno dalla mia obbedienza alle richieste dell'assassina omosessuale, di conseguenza tutto il resto era di interesse sostanzialmente nullo.


    Sanhebi
    Un Gigantesco serpente a Tre teste, ognuna delle quali agisce secondo una propria volontà. La sua lunghezza si aggira comunque ai 15m, permettendo comunque un movimento molto rapido.
    CITAZIONE
    evo_02

    Livello: 8
    Consumo: 60

    CITAZIONE
    STATISTICHE ANIMALE
    LIVELLO 8
    Chakra: 100 Unità
    Forza: 24
    Resistenza: 18
    Velocità: 26
    Agilità: 24
    Precisione: 26
    Riflessi: 22


    TECNICHE
    Veleno Gassoso
    Tramite delle speciali ghiandole, il serpente può spruzzare un gas velenoso (soltanto una volta a combattimento o una al giorno in missione per ognuna delle teste). Chiunque inali il veleno subirà una riduzione della propria velocità di 16 per 3 turni.
    Consumo: 35






    Rutja Saijin
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    10
    28-11=17
    46-18=28
    34+8-17=25
    39+2+2-17=26
    32+8+2-17=25
    44+2-18=28

    Post:
    4

    Potenziamenti:
    Specializzazione in Sicario liv. 4
    Specializzazione in Armi Leggere liv. 1
    Specializzazione in Percezione del Chakra liv.1
    Specializzazione in Ladro liv. 1

    Armi:


    5/420
    (-10: Preghiera del Carcerato)
    (-30+15: Clone dello Sposo con 15 di chakra aggiuntivo)
    (-40: Nido del Ragno)
    (-15: Armatura Raiton Parziale)
    (-20: Passo felpato (correndo))
    (-15: Alzata della Foglia)
    (-15: Schiacciata del Ragno)
    (-120: Fuyudama x2)
    -60: Clone dello sposo senza chakra x2
    -110: Clone dello sposo con 80 di chakra aggiuntivo
    -5: Disattivazione Preghiera del Carcerato
    Ferite:

    -Ferita Moderata: taglio abbastanza profondo sul braccio sinistro superiore. Perdita ematica non eccessivamente consistente.

    Stato Fisico:
    Esausto (11,9%)

    Stato Mentale:
    Confuso, spaventato e prossimo allo svenimento




    Statistiche del clone 1 (Aya)

    Forza

    17+20=37

    Resistenza

    28

    Velocità

    25

    Agilità

    26

    Precisione

    25

    Riflessi

    28





    Statistiche del clone 2 (Yamato)

    Forza

    17

    Resistenza

    28+20=48

    Velocità

    25

    Agilità

    26

    Precisione

    25

    Riflessi

    28





    Statistiche del clone 3 (Kleptes)

    Forza

    17

    Resistenza

    28

    Velocità

    25

    Agilità

    26+20=46

    Precisione

    25

    Riflessi

    28



    Chakra: 0/80
    -80: Evocazione Serpente a tre teste

    -Ferita Lieve: taglio autoinflitto su un dito. Perdita ematica scarsa.



    Legenda
    A: Annie
    M: Maki Uehara
    Ay: Aya Yoshikawa
    K: Kleptes
     
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    Il suo avversario rispose alla provocazione con una frase che attirò l'attenzione di Annie, risvegliandone la curiosità:

    Desolata, ma questo corpo è quello che è. Però posso provarci ancora una volta, sai?

    DesolatA? Corpo? Beh, evidentemente c'era stato davvero un cambio di personalità all'inizio del loro gioco, non era stata soltanto una sua impressione.
    Sorrise, sperando che alla fine il suo avversario sarebbe stato abbastanza in forze da spiegarle un paio di cosette...

    Dei cloni -strani come quello precedente, anche se diversi da lui- partirono contro di lei ed Annie preparò i sigilli per tirare una suiton contro di loro, sperando di prenderli prima che riuscissero ad arrivarle troppo vicini, anche perché il maschio stava componendo dei sigilli. La sua capacità di prendere a pugni la gente non era mai stata meravigliosa e non voleva certo rischiare...

    No, ferma!

    Annie si fermò istintivamente, girandosi con una certa preoccupazione a guardare Rutja, che sembrava di nuovo diverso da poco prima.
    "Stai bene?" domandò in contemporanea al "Chi, io?" del clone dal visetto di fanciulla, che si bloccò come aveva fatto lei.

    L'altro però stava continuando a correrle incontro ed aveva perso di vista il terzo. Non le restava molto tempo e non aveva una visuale completa della situazione perciò spezzò l'unico sigillo necessario ad usare lo spostamento sotterraneo, contando di sparire un istante prima che le giungesse l'attacco del clone, qualsiasi fosse la tecnica che stava per usare.

    Spostamento Sotterraneo (Moguragakure no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Tecnica pilastro su cui si fonda l'arte della terra. I primi utilizzatori del doton sono stati probabilmente dei selvaggi che spinti dalla necessità di trovarsi un riparo sono ricorsi a mezzi di sopravvivenza piuttosto estremi. Più avanti anche diversi minatori e scavatori hanno sicuramente imparato a controllare il chakra in maniera del tutto naturale. Infine gli shinobi hanno fatto di questa tecnica il perno su cui si fondano gran parte delle più conosciute jutsu di terra.
    L'utilizzatore è in grado di andare sottoterra e spostarsi entro certi limiti che dipendono dalla sua abilità. Grazie alla dispersione del chakra indotto nella terra, che la rende più morbida, l'utilizzatore riesce anche a percepire tutto ciò che sta all'esterno e che è a contatto con il terreno, riuscendo così a rilevare la posizione del nemico entro un certo raggio.
    [Al livello 1 il ninja può rimanere sottoterra per 1 turno]
    [Al livello 1 il ninja può spostarsi per massimo 5 metri a turno]
    [Ogni livello dopo l'1 aggiunge 5 metri di spostamento a turno]
    [Ogni livello dopo l'1 aggiunge 1 turno di permanenza sottorranea]
    [Il raggio di percezione esterna è pari a 10 metri]
    Consumo: 5 per turno


    Se fosse riuscita nel suo intento prima che l'altro clone le evocasse un serpente gigantoscopico sulla testa, Annie avrebbe cercato di spostarsi in modo da esse ad una decina di metri sia dall'animale che da rutja, sulla sinistra di entrambi, e sarebbe riemersa.

    "Non si fa. Avrebbe potuto essere pericoloso" disse, scuotendo un dito con l'espressione fanciullesca tipica dei bambini. Poi sorrise.
    "Mi sto divertendo, ma vedi di non stancarti troppo, sono interessata a tutta la parte del corpo che hai detto prima." disse, sempre sorridente e tranquilla.

    A dire il vero, quel coso gigante era davvero impressionante e si trovava contro un buon numero di persone. Non era preoccupata, ma cominciava a meditare che forse le sarebbe convenuto usare una tecnica ad area per spazzare via tutti i cloni e l'evocazione senza rischiare un nuovo giochetto come quello di poco prima. Beh, avrebbe aspettato ancora un po', più che altro perché temeva che Rutja le avesse chiesto di fermarsi per una qualche ragione al di fuori del combattimento... beh, magari no.

    4° livello - Minimo Livello 11

    - Può creare 12 litri di cioccolata a turno e controllarne 60 litri. Per ogni 6 litri creati si necessita l'utilizzo di una bustina di zucchero.
    - Può indurire la cioccolata a contatto fino a renderla dura come l'acciaio. Si riscioglie a volere altrimenti rimane dura anche dopo il rilascio dell'innata.
    - La cioccolata evapora se colpita da una tecnica Katon S o superiore.
    -Raggio 50m
    Consumo: 15 a turno


    Annie Kaguya
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    Livello:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
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    10 Shuriken
    620/720 (86%)
    (-30 rovesciamento)
    (-15 Innata)
    (-20 Lancia)
    (-15 innata)
    (-15 innata)
    -5 spostamento sotterraneo


    (Tra parentesi significa che la tecnica al suo interno è stata utilizzata in uno dei turni precedenti e non in quello del suddetto post.)
    Ferite:
    - Lieve al mento
    - Moderata sulla parte anteriore del corpo
    - Moderata/grave sul torace

    Stato Fisico:
    Ok

    Stato Mentale:
    Concentrata

     
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    23.8 DIVERGENZE



    Fui sollevato nel vedere la ragazza che scompariva sottoterra prima di poter essere colpita dal serpente a tre teste. Sarà pur stata un'ottima kunoichi medica, ma da certe cose è impossibile uscirne illesi. Maki aveva davvero esagerato, questa sarebbe stata l'ultima volta che le avrei concesso di lottare prendendo le redini del mio corpo. Se le prime due volte aveva rischiato di farsi uccidere e ci aveva costretto a diversi mesi di convalescenza, oggi per poco non ammazzava una persona in un luogo per nulla appartato. Se voleva sfogare le sue tensioni omicide doveva trovare un modo di farlo senza mettere a rischio la nostra incolumità e la già scarsa fiducia in me del villaggio. Ne avrei dovuto parlare con il Professore appena possibile, una situazione del genere non doveva ripetersi mai più.

    M: Quante storie del cazzo che fai... sapevo che non sarebbe morta e che non si sarebbe fatta troppo male. Io le so valutare le conseguenze delle mie azioni, coglione!

    AYA
    Un boato tremendo accompagnò l'impatto del serpente con il suolo, ma la mia attenzione era rivolta altrove. Rutja era in ginocchio, visibilmente a corto di energie. Cercai di aiutarlo a rimettersi in piedi, ma con un cenno di una mano mi fece capire che non era il caso, che non sarebbe stato in grado di stare in posizione eretta. Non aveva neanche la forza di parlare normalmente, mi si stringeva il cuore a vederlo ridotto così. Dovevo rimanere al suo fianco, ma non sapevo bene cosa fare per essergli utile, quindi rimasi tesa e tentennante. Finché non spuntò fuori dal nulla la ragazza dai capelli rossi, in un punto diverso da dove l'avevo lasciata poco prima.

    An: Non si fa. Avrebbe potuto essere pericoloso

    Mi girai al suono di quelle parole, pronunciate con un tono severo. Il sorriso in cui lei proruppe un istante dopo mi fece capire che stava scherzando, però questa non mi sembrava più di tanto una buona notizia. Quella pazza della ex moglie di Rutja aveva tentato di farla spiaccicare e un istante dopo si metteva a ridere come se niente fosse? Con chi avevamo a che fare? Cosa voleva da noi? Maki non mi aveva spiegato nulla e, se in un primo momento avevo pensato di essere stata chiamata come supporto in un semplice allenamento, ora iniziai a sospettare che la questione fosse diversa. Non che avessi particolari idee su come potesse essere realmente, ero semplicemente molto confusa. E questo problema era destinato ad aumentare.

    An: Mi sto divertendo, ma vedi di non stancarti troppo, sono interessata a tutta la parte del corpo che hai detto prima.

    “Parte del corpo”? Cosa diavolo voleva dire quella frase?! Entrai nel pallone, dando subito un valore arbitrario a tale espressione, il peggiore dal mio punto di vista. Arrossii terribilmente, il mio povero cervello da adolescente mi aveva portato a vedere nella frase un doppio senso del tutto inesistente. E quando chiesi scompostamente spiegazioni a Maki, lei approfittò del malinteso con un'allusione sibillina.

    M: Sai... potrei aver fatto qualche “leggera” avance quando avevo il controllo, poco fa. E potrei aver menzionato qualcosa che deve aver attratto l'attenzione della ragazza. Non pensavo che le cose sarebbero andate in questa maniera, eheheh.

    L'inganno attecchì facilmente e mi trovai sempre più nel pallone. Non sapevo cosa fare, non sapevo cosa dire. Quella sgualdrinella voleva il mio amato, ma non gli avrei permesso. Persino da morta l'avrei difeso con tutta me stessa, anche se per il momento ciò si limitava alle parole.

    Ay: I-invece noi non siamo interessati a niente. Non vogliamo guai, non vogliamo altro che tornare a casa tranquilli.


    KLEPTES
    Fui in grado di far quadrare i tempi come da programmi e far schiantare il Cerbero strisciante con la nuda terra. Il clone dal volto leonino fu vittima programmata della violenta caduta e venne obliterato in un istante. Diversa fu la sorte della giovane dai capelli rossi, come ebbi modo di scoprire dai vituperi di Maki. Mi incolpò del fallimento, additando una mia mancanza di celerità di esecuzione, ma ero sicuro che lei stessa fosse consapevole che ciò non corrispondeva a verità. Di conseguenza non dissi nulla in risposta alla provocazione della donna, limitandomi a chiedere se ero ancora necessario o se potevo ritornare al riposo di quella strana situazione di morte part time.

    M: Col cazzo! Vedi di non fare scherzi o il patto salta. Cerca di calmare il serpente e poi appena la tizia spunta fuori voi l'attaccate facendo del vostro peggio.

    Nuovi ordini, nuove scocciature. Però in vista di un possibile guadagno futuro decisi che la cosa migliore fosse eseguire ancora una volta, tanto più che non si trattava di qualcosa di troppo faticoso. Passò soltanto qualche istante prima che due delle teste del serpente arrivassero di loro spontanea volontà per chiedere delucidazioni sull'accaduto. Essere trascinati in una altrui dimensione senza preavviso e trovarsi a fare un volo non preventivato doveva essere molto fastidioso, oltre che doloroso. Dovevo profondere il massimo impegno per convincere il rettile a continuare a collaborare con me.

    K: Chiedo perdono, messer serpente, per lo sgarbo commesso nel richiamarla in una situazione tanto concitata e per averle fatto prendere un tal colpo. Purtroppo siamo stati sfidati a singolar tenzone e abbiamo messo il nostro onore in gioco, solo per questo abbiamo deciso di chiedere la vostra collaborazione senza alcun preavviso. Spero vogliate continuare a combattere insieme a noi in questa battaglia.

    Una delle due teste, che mi aveva accolto con uno sguardo pieno d'ira in un primo momento, sembrò rasserenarsi, pur mostrandosi poco convinta. La seconda invece rimase quasi impassibile tutto il tempo, non concedendomi alcuna possibilità di una comprensione profonda dei suoi pensieri. Fu così che ottenni una proroga della fiducia dell'evocazione e quindi della sua collaborazione. Tutto questo accadeva mentre l'avversaria ricompariva dal sottosuolo, illesa, e parlava tranquillamente con il corpo originale e con il clone dal volto di fanciulla. Seguii le indicazioni di Maki e rimasi in attesa, comunicando il piano della donna alla grande evocazione con dei bisbigli alle sue orecchie.

    M: Adesso! Parti!

    Proprio mentre l'altro bunshin tentava di imbastire una trattativa di pace, mi fu dato l'ordine di avanzata. Di sicuro ciò avrebbe provocato imbarazzo e problemi alla ragazzina chiamata Aya, ma ciò non rientrava nelle cose di cui mi importava davvero.
    Il serpente macinò in poco tempo i primi cinque metri che ci separavano dal nostro obiettivo e quando arrivò a tale distanza emise da una delle sue teste laterali una nube di sostanza velenosa, puntando a fare in modo che la donzella dal rosso crine ne inalasse una gran quantità. Ciò avrebbe dovuto infastidirla a sufficienza da concedere qualche chance all'enorme animale di catturarla, circondandola con le proprie spire fino ad estorcerle una resa. Le probabilità che tutto ciò accadesse sul serio erano minime ed ero certo che Maki ne avesse piena consapevolezza, però immaginai che non fosse così importante ai suoi occhi. Non aveva altre carte da giocare e non voleva terminare ancora il suo diletto, ma molto presto non ci sarebbe stato niente da fare se non mollare la presa. Per fortuna, avevo già faticato troppo rispetto a quanto fossi avvezzo.

    Veleno Gassoso
    Tramite delle speciali ghiandole, il serpente può spruzzare un gas velenoso (soltanto una volta a combattimento o una al giorno in missione per ognuna delle teste). Chiunque inali il veleno subirà una riduzione della propria velocità di 16 per 3 turni.
    Consumo: 35


    AYA
    Avevo appena preso tutto il coraggio residuo nel mio cuore per affrontare colei che in quel momento mi sembrava soprattutto una rivale nel mio sempiterno e sfortunato amore, quando le parole che così faticosamente avevo tirato fuori furono spazzate via dal comportamento dell'altro clone e del serpente da lui evocato. Questo aumentò ancor più lo stato confusionale in cui mi trovavo, rendendomi incapace di reagire alla piega che gli eventi stavano prendendo.

    Ay: No... io-noi... non...

    Sentivo il respiro pesante di Rutja dietro di me. Sapevo che non voleva combattere, quindi non seguii l'invito di Maki ad attaccare, ma rimasi a protezione dell'uomo che amavo, in posizione di guardia. Nessuno gli avrebbe fatto qualcosa di male finché avrei avuto in corpo la forza per impedirlo.





    Rutja Saijin
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    10
    28-11=17
    46-18=28
    34+8-17=25
    39+2+2-17=26
    32+8+2-17=25
    44+2-18=28

    Post:
    5

    Potenziamenti:
    Specializzazione in Sicario liv. 4
    Specializzazione in Armi Leggere liv. 1
    Specializzazione in Percezione del Chakra liv.1
    Specializzazione in Ladro liv. 1

    Armi:


    5/420
    (-10: Preghiera del Carcerato)
    (-30+15: Clone dello Sposo con 15 di chakra aggiuntivo)
    (-40: Nido del Ragno)
    (-15: Armatura Raiton Parziale)
    (-20: Passo felpato (correndo))
    (-15: Alzata della Foglia)
    (-15: Schiacciata del Ragno)
    (-120: Fuyudama x2)
    (-60: Clone dello sposo senza chakra x2)
    (-110: Clone dello sposo con 80 di chakra aggiuntivo)
    (-5: Disattivazione Preghiera del Carcerato)
    Ferite:

    -Ferita Moderata: taglio abbastanza profondo sul braccio sinistro superiore. Perdita ematica non eccessivamente consistente.

    Stato Fisico:
    Esausto (11,9%)

    Stato Mentale:
    Confuso, sfinito




    Statistiche del clone 1 (Aya)

    Forza

    17+20=37

    Resistenza

    28

    Velocità

    25

    Agilità

    26

    Precisione

    25

    Riflessi

    28





    Statistiche del clone 3 (Kleptes)

    Forza

    17

    Resistenza

    28

    Velocità

    25

    Agilità

    26+20=46

    Precisione

    25

    Riflessi

    28



    Chakra: 0/80
    -80: Evocazione Serpente a tre teste

    -Ferita Lieve: taglio autoinflitto su un dito. Perdita ematica terminata.



    Sanhebi

    STATISTICHE ANIMALE
    LIVELLO 8
    Chakra: 65/100
    Forza: 24
    Resistenza: 18
    Velocità: 26
    Agilità: 24
    Precisione: 26
    Riflessi: 22


    TECNICHE
    Veleno Gassoso
    Tramite delle speciali ghiandole, il serpente può spruzzare un gas velenoso (soltanto una volta a combattimento o una al giorno in missione per ognuna delle teste). Chiunque inali il veleno subirà una riduzione della propria velocità di 16 per 3 turni.
    Consumo: 35


    Legenda
    A: Annie
    M: Maki Uehara
    Ay: Aya Yoshikawa
    K: Kleptes
     
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