Le Invasioni Barbariche | Livello A

Partecipanti: Annie e Jack Kaguya
Qm: GIIJlio

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    Per la prima volta nella sua storia Kiri si è ritrovato la guerra in casa.
    Le terribili notizie che circolavano negli ultimi mesi erano vere: un'orda di temibili guerrieri esotici provenienti dall'estremo oriente ha intenzione di travolgere il Paese della Nebbia e insediarsi nel continente, rovesciando qualunque governo che gli si opponga.
    Ma ciò che è più inquietante sono i piani di pulizia etnica di questo curioso popolo dalla pelle mulatta, dagli occhi verdi e dai capelli rossi. Si ritengono superiori a chiunque e presumono di poter possedere tutto ciò su cui mettono gli occhi. Qualcuno deve far cambiare idea a questo popolo che ha stupito il mondo con l'innesco di una guerra quasi interamente di tipo aero-navale.
    Fortunatamente questi barbari sono totalmente estranei alle arti ninja, seppure utilizzino strane tecniche mai viste prima.

    Annie: vieni convocata in un ufficio nella magione del Mizukage. Vieni accolta da un burocrate del villaggio. Egli ti racconta dell'attacco dei barbari in breve - ma del resto da qualche giorno a Kiri non si parla d'altro - e poi ti spiega la tua prossima missione. Dovrai pattugliare un importante villaggio commerciale su di una delle isole più grandi a Nord-Est del paese e permettere lo sfollamento dei civili prima che i barbari li attacchino. Sarai il capitano di un team di altri due elementi (un genin e un chuunin promosso da ancora meno tempo di te), che vengono fatti entrare proprio in quel momento. Vi viene ordinato di partire subito, quindi vi dovete dirigere verso il porto più vicino al villaggio, con tutta la fretta del caso.

    Jack: sei convocato d'urgenza dal Mizukage. Il tuo boss ti spiega subito, in maniera fin troppo diretta, quale è la situazione. Sei uno di quelli su cui lui può contare maggiormente, motivo per il quale ha deciso di metterti sin da subito in prima linea. Purtroppo non sono ancora disponibili delle informazioni su chi siano i capi di questa invasione, quindi il tuo compito per adesso è riconquistare un villaggio caduto nelle mani dei barbari. In seguito ti verranno date nuove direttive. Il tuo obiettivo si trova su una grande isola nel Sud-Est del paese. Insieme a te ci saranno due compagni di missione, entrambi Jonin di una certa esperienza. Vista la situazione particolarmente pressante, venite fatti partire immediatamente. Una volta arrivato al porto, scoprirai di essere sulla stessa barca di Annie. Insieme ai vostri gruppi ci sono un paio di altri team, diretti su isole minori per missioni di ricognizioni, insieme ad un ex jonin, inviato per essere di coordinamento.

    Per tutti e due: Per il momento descrivete solo come vi viene affidata la missione e la vostra reazione alla scoperta di essere sulla stessa barca inviati in due missioni diverse. Ruolatemi per bene burocrate e kage. Se vi servono usate anche due post a testa (basta che mi avvertite xD). Descrivete i vostri compagni di missioni (se volete usate pure delle immagini, altrimenti non è necessario), ma non rivelate ancora loro abilità varie ed eventuali. Fermatevi nel momento in cui vi imbarcate, io interverrò lì. Per dubbi, chiarimenti o insulti mandatemi importunatemi pure per MP :asd: .

    P. S. Come probabilmente avrete intuito, le vostre missioni verranno "unite" tra qualche turno.
     
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    Annie si era stancata della gente che la guardava con sospetto ogni volta che usciva di casa.
    Aveva i capelli rossì, sì. Gli occhi verdi, anche.
    Questo non voleva automaticamente dire che era una degli squilibrati che stavano cercando di conquistare Kiri, per quanto le loro descrizioni potessero essere vicine alla sua.
    Non era certo l'unica ragazza con quelle caratteristiche in tutto il mondo, e che diamine!
    La missiva arrivò al mattino presto. Annie si stava lavando i denti e meditava di andare a comprarsi qualche cosa da usare come pigiama alla prima occasione utile: aveva rubato una maglia e un paio di pantaloni sportivi a Jack, ma le stavano davvero troppo grandi e, per quanto fossero comodi, non era per niente divertente vedere Jill che sogghignava ogni volta che la vedeva passare indossando quel genere di vestiti.

    A dire il vero Annie era contenta che Jill sembrasse più rilassata nei suoi confronti, anche soltanto nel momento di prenderla in giro per i vestiti. Era stata molto più restia di Jack a credere che era chi diceva di essere e sembrava infastidita da lei molto più di quanto era successo la prima volta che si erano incontrate.
    Annie era un po' triste per quello, ma cercava di non farci caso e di comportarsi normalmente, sperando che prima o poi Jill tornasse a trattarla con lo stesso affetto di prima.

    La rossa continuò a lavarsi i denti con una mano mentre l'altra raccoglieva la missiva sulla porta di casa. Jack era scomparso, eppure Annie era certa di averlo visto intento a fare colazione neanche dieci minuti prima!
    Aprendo la lettera scoprì che non conteneva nessuna indicazione su ciò che le veniva richiesto di fare, era semplicemente una convocazione. La sua presenza era richiesta nell'ufficio numero nove e bla bla bla... l'orario non era indicato. Diceva "al più presto".
    Al più presto voleva dire guai, nella lingua delle missive che richiedevano la tua presenza da qualche parte. Al più presto significava "se non arrivi entro cinque minuti avrò la tua testa su una picca". Ovviamente se qualcosa aveva reso tanto isterico il Mizukage non poteva che essere roba grossa e probabilmente pericolosa.
    La ragazza schizzò come un fulmine, preparandosi alla velocità della luce. Si fermò davanti alla porta di casa prima di uscire, controllando che fosse tutto al proprio posto: sei bustine di zucchero nella tasca sinistra, sei in quella destra: okay. Dieci nel borsellino che teneva alla cintura: perfetto.
    Altre armi fra cui kunai, shuriken, cartabombe e wakizashi di carbone... no. Mancava la spada di carbone. Decise che poteva farne a meno.
    Prese lo zaino in cui aveva messo varie bende e diversi altri strumenti utili per soccorrere e curare le persone, caricandoselo sulle spalle.
    C'era tutto.
    Annie uscì di casa lasciandosi alle spalle Jill che borbottava sulla fretta che avevano tutti di andarsene quel giorno. Pareva di cattivo umore. Fu quasi sollevata di non avere il tempo per interagire con lei.

    Arrivata all'ufficio selezionato si trovò davanti un ometto con la fronte ampia, i lineamenti severi e due occhialini rettangolari sugli occhi infossati.
    Annie avrebbe probabilmente dovuto ricordare il suo nome, sulla lettera c'era scritto, ma così non era e sulle varie scrivanie nella stanza c'erano troppe targhette per tirare ad indovinare.
    Lui comunque non perse tempo in convenevoli. Le raccontò brevemente dell'invasione che Kiri stava subendo - per essere sicuro che ne fosse al corrente anche se tutti nel villaggio ne parlano da diversi giorni-. Sembra quasi infastidito dalla libera circolazione di notizie. Annie avrebbe giurato che fosse il tipo di persona che amava avere tutto ordinatamente sotto controllo.

    "La sua missione consiste nel pattugliare l'isola durante l'evacuazione. Vogliamo essere estremamente certi che i civili siano al sicuro" le disse, indicando a qualcuno che doveva essere sulla porta di entrare. Due persone si fecero avanti.
    "Lei sarà a capo della squadra, signorina Kaguya, adesso andate." li congedò. Era il più basso nella stanza ma riusciva ad intimorire tutti e tre con un semplice sguardo glaciale da dietro quegli occhialetti. Una persona inquietante.

    Durante il tragitto verso il porto Annie poté scoprire l'identità dei suoi compagni di squadra. Uno era un ragazzo moro, piuttosto alto. Aveva l'aria seria e composta ma probabilmente era un effetto dovuto agli occhiali dalla montatura fine. A differenza di quelli del burocrate, però, non lo rendevano inquietante. Era un Chuunin anche lui, promosso molto di recente.
    L'altro invece era un genin dall'atteggiamento cordiale. Aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri e sembrava il tipo di persona che sorride spesso. Annie lo trovò immediatamente simpatico.

    Arrivarono al porto in anticipo e nell'attesa Annie si guardò intorno per abitudine, ispezionando tutto senza cercare niente di particolare. Notò un uomo di mezza età con i capelli grigi, doveva essere il coordinatore di cui le aveva parlato il burocrate, passò oltre continuando ad osservare ed in lontananza le parve di vedere qualcuno che conosceva. Era parzialmente nascosto dalle varie persone che affollavano il porto ma lei era piuttosto certa di non sbagliarsi, poteva riconoscere il portamento e il modo di camminare di quell'uomo anche osservandolo solo di sfuggita.

    "Jack?" le venne spontaneo chiamare, a voce non troppo alta perché aveva ancora qualche problema a lasciare che in troppi sentissero, sperando che riuscisse comunque a sentirla.
     
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    Dai tuoi incubi peggiori...e oltre. Mai stato nella testa di un folle?

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    Quei giorni erano sempre più tesi e nevrotici. Da un po' si parlava di un gruppo di persone che desiderava fare una "festa" al'interno del mio villaggio. E non sarebbe stato male, se il termine "festa" non fosse nient'altro che una conquista del villaggio da parte di una organizzazione sconosciuta. E a peggiorare le cose si era scoperto, tramite degli Ambu particolarmente esperti, che tutte queste persone appartenevano alla stessa etnia. Pelle mulatta, occhi verdi e capelli rossi. Certo, era molto strano, ma a me non fregava molto di questa cosa.
    La cosa poco divertente, è che ora Annie non poteva stare troppo in giro, perchè la descrizione dei possibili assalitori era la descrizione fisica di Annie. Possibile parentele con questa gente? Poco importava. Mai esitai con Annie. Il corpo poteva essere cambiato, ma la profondità dei suoi occhi era la stessa di prima di quella infausta missione. Mi ero trattenuto dal litigare con il Mizukage per quella missione indecente, senza il mio permesso e soprattutto senza nemmeno UN ninja nei paraggi a tenere la situazione sotto controllo. Ad occhio e croce, Annie aveva preso dieci anni in più.
    Dieci anni che non sarebbero mai più tornati, dieci anni persi. Una infanzia rovinata per uno sbaglio imperdonabile del Kage.

    Ma un giorno avrebbe pagato con gli interessi.

    Era una mattina tra le tante quella, mentre Annie dormiva ancora un po', discutevo con Jill su come guadagnare un po' di più. Sia Jill che Annie avevano bisogno di vestiti nuovi, in particolar modo Annie, che non aveva praticamente vestiti femminili della sua misura. Fare delle missioni di grado S sarebbe stato l'ideale per guadagnare in fretta, ma Jill non era d'accordo. Troppo pericoloso, a sua detta, potevo realmente morire, come già successo più volte da quando ero tornato a Kiri. Curioso il fatto che essere un Kiriano è più pericoloso che essere uno dei più pericolosi Mukenin in circolazione.

    Mentre sentivo i passi quasi leggeri di Annie che andava verso il bagno, un piccolo falco entrò dalla finestra aperta, con un fogliettino, e atterrò sul tavolo, vicino alla colazione. Prima che Jill potesse lamentarsi (giustamente) di quell'animale in casa, velocemente presi il bigliettino. Il piccolo falco se ne andò subito dopo. Mentre mangiavo con calma, lessi in silenzio, prima di accigliarmi.

    Sei richiesto urgentemente nel mio ufficio. Sii pronto al più presto, in completo da battaglia.
    Mizukage.


    Sbuffai, e con un piccolo plumcake in bocca, presi al volo i rotoli con le mie armi, i tonici e i vari oggetti che possedevo, e le mie fidate katane.

    Dobbiamo interrompere il discorso un attimo, il Mizukage ha dei grossi problemi probabilmente. Resta in casa e non uscire, mi raccomando. Sai le procedure

    Detto questo, presi un'ultimo plumcake e corsi fuori dalla finestra. Quando il Mizukage era così duro, vuol dire che c'erano grossi guai in vista. Atterrai con i piedi ben saldi a terra, ginocchia flesse, e subito scattai in direzione del palazzo del Kage. Mentre andavo, vidi altre tre jonin che correvano in direzioni diverse della città, con la stessa mia fretta. Non sembravano così veloci, almeno ai miei occhi. Era forse merito dei miei allenamenti?

    Una volta vicino al palazzo, le guardie d'entrata e le guardie fuori dall'ufficio del Mizukage mi fecero passare senza problemi. Bussai tre volte come di mie consuetudine, e una volta ricevuta la secca risposta del Mizukage, entrai.

    Kage:Sei in ritardo, Jack Kaguya.

    Subito il Kage si mostrò seccato dal mio...ritardo? Non avevo ancora imparato a dislocarmi da un punto all'altro della città in un secondo. Feci un lieve inchino, dovevo stare solamente calmo.

    Chiedo venia per il ritardo.

    Vicino al Kage, c'erano due ragazzi che mi fissavano, Jonin a giudicare dall'aspetto. Forse una coppia, forse amici, forse parenti...non importava.

    Kage: sarò diretto e conciso. Siamo nei guai. Questi strani guerriero hanno già cominciato a muoversi e ad attaccare con delle interessanti tattiche. Quei bastardi hanno già preso in poche ore una nostra isola poco protetta, e la cosa non mi sta bene. Sono tanti, preparati, e particolari. Non si capisce bene che tecniche usino. Il tuo obiettivo è riconquistare quell'isola, non importa come, non importa quanta gente devi sfoltire. Si trova a sud-est da qua. Questi due Jonin verranno come supporto. Domande?

    Stessi ad ascoltare in silenzio, e a quella domanda, chiesi in modo perplesso.

    In tre per una intera isola? Almeno sappiamo quanti avversari avremo contro?

    Kage:Tanti. Cosa c'è Jack Kaguya, non sei proprio tu che osanni la tua forza e la tua bravura? Il solo motivo per cui non ti spedisco da solo è per tenere la situazione sotto controllo. Perdere una Forza Portante sarebbe un duro colpo persino per Kiri.

    Non sapevo se essere lusingato da quelle parole o essere offeso. Quel bastardo sapeva bene come parlare, nonostante tutto.

    Va bene. Deduco dovremo partire subito, giusto?

    Kage:Esattamente. Per adesso partirete con altre squadre, per poi dividervi. Una volta conquistata l'isola, arriveranno nuovi ordini, ma per adesso è l'unica cosa che dovete fare. Mi raccomando ragazzi, conto su di voi.

    Agli ordini, Mizukage.

    Partimmo subito, e mentre correvamo in strada, decisi di scambiare due chiacchere per avere qualche informazione.

    Bene. Mi servono i vostri nome e cognome, le vostre impronte di chakra e le relative innate.

    Una volta arrivati, mi mossi con passo sicuro all'interno dell'area adibita agli spostamenti. Dopo una decina di minuti, mi guardai in giro, e scossi la testa.

    Che diavolo, correndo via mare ci arriverei nella metà del tempo, oltretutto quanto mi devono far aspettare?

    Jack?

    Mi girai, quasi sorpreso. Nonostante il tono di voce basso, sapevo a chi apparteneva quella voce.

    Annie? che ci fa qui? Ah...

    Che stupido che ero. Anche lei era una shinobi, come avevo fatto a non pensarci? Mi avvicinai a lei, e guardai i suoi due compagni, e sperai che fossero alla tua altezza.

    Come ti senti?
     
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    @Jack: in uno dei discorsi del kage hai sbagliato il colore (blu al posto di viola). E hai male interpretato questa mia frase:
    CITAZIONE
    il tuo compito per adesso è riconquistare un villaggio caduto nelle mani dei barbari.

    Da riconquistare era il villaggio, non l'isola intera xD. E infatti la missione sarebbe stata di livello A, non S. Nulla di grave, non cambia niente ai fini della quest, però la prossima volta stai più attento.

    Siccome non ho trovato modo di inserirli nel testo sotto, già diventato fin troppo lungo, vi metto qui nomi e abilità (ovviamente non sono tutte) dei vostri compagni di missione, che vi erano state dette durante il tragitto verso il porto (ovvero prima di incontrarvi):
    -biondo: Kyo Iwada, impronte Suiton e Katon e abilità innata Vapore;
    -chuunin: Tim Aburame, impronte Katon e Fuuton, abilità innata Controllo degli insetti;
    -jonin maschio: Jiro Kawaguchi, impronte Suiton e Raiton, abilità innata Ranton, ha lievi capacità di sensitivo;
    -jonin femmina: Yuki Inuzuka, impronte Suiton e Fuuton, abilità innata Hyoton (quindi non quella del suo clan), specializzata in ninjutsu.

    CITAZIONE
    Riuscite a parlare solo un attivo, perché dopo poco il capitano vi invita a salire sulla nave. Prima che possiate farlo tutti, un falco piomba su uno degli shinobi (un ANBU), consegnandogli una lettera. Dopo averla letta velocemente e aver parlottato un secondo con i sui compagni, i tre ninja mascherati si congedano, dicendo di essere stati richiamati indietro dal kage stesso. Potete quindi salire tutti sulla nave, una piccola e rapida galeotta. L'equipaggio, composto da capitano, navigatore e otto marinai dall'aria particolarmente vissuta, vi saluta in maniera formale. Dopo aver espletato anche questo rito, potete finalmente salpare. Dopo poco capitano e navigatore si chiudono in una cabina, per discutere di questioni importanti sul viaggio (e per farsi un goccetto nel mentre). Voi invece potete parlare tranquillamente sul ponte. Il coordinatore della missione si unisce a voi dopo poco, raccontandovi di come fosse uno shinobi affermato prima di subire un terribile incidente alle gambe, che ne aveva limitato al massimo le capacità motorie, impedendogli di continuare la sua carriera. Dopo aver chiacchierato ancora con voi per circa mezz'ora, il coordinatore si sposta e parla un po' anche con l'altro team presente sulla nave, composto da due ANBU, sempre sul ponte. Il tempo è clemente per ora, c'è solo una lieve e piacevole brezzolina, anche se poco più a Nord (ovvero dove vi state dirigendo) si intravedono delle nubi nere, cupe e minacciose.
    Durante le prime tre ore di viaggio, il capitano e il navigatore non escono dalla loro cabina. La rotta è tranquilla, bisogna andare sempre a Nord, per poi circumnavigare la più grande delle isole del Paese. Ma all'improvviso, un urlo proviene proprio dalla cabina. È la voce del chuunin occhialuto, allarmata come non mai. Uno dei due ANBU è il primo ad accorrere, seguito da voi e poi dal coordinatore.
    Il capitano... Sembra morto... E anche il navigatore... Cosa facciamo? Cosa dobbiamo fare, signore?
    La voce del ragazzo è tremolante e incerta, i suoi occhi sono pieni di sgomento. Le parole sono rivolte al coordinatore, che fissa la scena con aria esterrefatta. I due uomini sono riversi a terra, hanno gli occhi vacui e non sembrano più respirare. I loro volti sono fradici, mentre il resto del corpo è più o meno asciutto. Per terra ci sono solo piccole macchie di acqua, nessuna traccia di sangue o altro. A poca distanza dai corpi ci sono le sedie su cui i due erano seduti e sul tavolo della piccola stanza ci sono ancora un paio di bottiglie di liquore, una del tutto vuota e una piena solo a metà.
    Annie-san, lei è un ninja medico, vero? So che è dura, ma provi a vedere cosa riesce a capire...
    Se riesci ad analizzare da vicino i due, puoi notare che essi mostrano tutti i segni di morte da annegamento, ovvero colore della pelle bluastra e ventre gonfio. Puoi comunque provare a eseguire un tentativo di rianimazione (e sei invitata a farlo dai presenti), ma non avrà in ogni caso successo. La morte sembra sopraggiunta da parecchio tempo, ma è impossibile stabilire l'ora precisa in assenza di un'autopsia. Mentre tutto ciò accade, il chuunin esce dalla stanza, pallido in volto, andando ad unirsi agli altri shinobi in subbuglio. Questi erano tenuti d'occhio dall'ANBU che non era entrato nella stanza, che li ha tenuti di fronte a sé, ordinando loro di stare in silenzio. Invece gli altri membri dell'equipaggio, accorsi anche loro, sono stati allontanati e fatti tornare alle loro mansioni.
    Questo è decisamente un male... Direi che la pista più accreditata sia l'omicidio, cosa molto inquietante. Posso fidarmi solo di voi due e dei due ANBU, visto che vi ho sempre avuto a vista. Io mi devo occupare di avvertire il kage dell'incidente e di gestire l'assenza di questi due membri dell'equipaggio. Mi troverete nella zona del timone, a cercare di evitare il naufragio... Jack Kaguya, ti metto a capo delle indagini! Occupati di stilare una lista di sospetti e di interrogarli!
    Dopo aver fatto ciò ordina all'ANBU presente nella stanza di aiutarti nelle indagini, così come Annie, mentre dà all'altro shinobi mascherato il compito di tenere sotto stretta osservazione tutti gli altri ninja presenti (i membri dell'equipaggio devono continuare i loro lavori e inoltre sono fuori dai sospetti, per ora). Dopo aver dato direttive a tutti e raccolto un paio di mappe dal tavolo della stanza, esce da essa, dirigendosi verso la zona del timone. Qui evoca un'aquila per contattare il villaggio e inizia a parlare con il timoniere. Intanto l'ANBU, che si presenta con il nome in codice di Taiga, preso dall'animale raffigurato sulla sua maschera, vi fornisce la sua prima testimonianza.
    Ho tenuto sempre a vista sia la zona della cabina, sia quella del timone, quindi so dirvi con esatta certezza ciò che è accaduto fuori dalla prima. Ho visto varcare la porta tutti gli altri quattro shinobi presenti su questa barca, in momenti diversi. Il primo è stato il Jonin del clan Kawaguchi, circa quaranta minuti dopo che siamo salpati. È uscito dopo solo due minuti. Mezz'ora dopo è entrato l'altro jonin ed è uscito dopo una decina di minuti. Il terzo ad entrare è stato il genin biondo, dopo circa un'ora. Lui è rimasto dentro circa sei minuti, poi è uscito. Circa tre quarti d'ora dopo è entrato nella stanza il chuunin e dopo una decina di secondi abbiamo sentito il suo urlo. Nessun altro è entrato nella stanza durante la navigazione. Ritengo che il colpevole sia tra i primi tre, ma per acquisire il maggior numero di informazioni credo sia giusto interrogare anche colui che ha scoperto i cadaveri. Lei cosa ne pensa, Jack-dono?

    Piccola incursione di giallo, prima di passare alle botte. Se siete bravi in due turni ve la cavate e possiamo andare verso la missione vera e propria. Siccome è la prima volta che faccio una cosa del genere, spero di non aver cannato qualcosa xD.
    Turnazione: prima Annie, poi Jack, poi io di nuovo.

    @Annie: descrivi ovviamente la scena, le reazioni e come ti comporti con i cadaveri. Dopo aver tratto le sue conclusioni ed eventualmente tentato una vana rianimazione, fai da suggeritrice e supporto per Jack. E magari comunicagli le abilità dei tuoi due compagni di squadra.

    @Jack: dopo aver descritto la scena e la tua reazione agli ordini del coordinatore, prepara le domande che hai intenzione di fare ai quattro interrogati. Puoi farle tutte uguali, oppure farne di specifiche per i vari PNG, però in ogni caso voglio che le metti tutte adesso, perché altrimenti questa parte va troppo per le lunghe :asd: . Le risposte e le reazioni specifiche di ciascuno ve le darò il prossimo turno, in ogni caso per il momento sono tutti e quattro particolarmente scossi.

    Per qualsiasi dubbio, tempestatemi pure di MP :asd: . Però, essendo in periodo esami, vi potrò rispondere solo la sera.

    Edit: messo Vapore al posto di Vampa.


    Edited by GIIJlio - 12/2/2015, 19:29
     
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    Il dondolio della nave era fastidioso. Annie si sentiva lo stomaco ondeggiare allo stesso modo del rollio dell'imbarcazione e non era una bella sensazione.
    Viveva su un isola e il suo elemento primario era il Suiton, eppure stare su una nave le faceva salire la nausea... la natura a volte è proprio ingiusta!

    Ascoltare la triste storia del capitano e chiacchierare con Jack l'aveva distratta per un po', ma davvero, se ci fosse voluto ancora molto il suo stomaco non avrebbe retto.
    Quando stava per decidersi a cedere e mandare ai pesci il contenuto della colazione che non aveva avuto il tempo di fare un urlo risuonò per tutta l'imbarcazione, distogliendo a meraviglia la sua attenzione da tutto quell'ondeggiare.
    Si precipitò insieme a Jack e quel che vide le fece tornare voglia di andare a rimettere.

    Annie-san, lei è un ninja medico, vero? So che è dura, ma provi a vedere cosa riesce a capire...

    Sarebbe tutto molto più facile se questa cosa smettesse di muoversi tanto! brontolò nella sua mente, affrettandosi ad andare a controllare i cadaveri.
    Erano decisamente morti per annegamento, ma non c'era abbastanza acqua intorno a loro per giustificare la cosa.
    Le chiesero di tentare di rianimarli, ma erano morti da troppo tempo. Fece un tentativo pur sapendo che sarebbe stato vano: di sicuro non poteva nuocere.
    Nessuno dei due reagì alla rianimazione, ovviamente, ma nonostante Annie se lo aspettasse ne fu comunque un po' delusa.
    "Sono morti da troppo tempo, non... non c'è niente che possa fare" comunicò, alzandosi e sentendo ancora con più prepotenza il suo stomaco che cercava di liberarsi. Non era solo la nave, questa volta. Lei aveva scelto di diventare un medico perché voleva salvare le persone, perché voleva impedire la morte di quanta più gente possibile. Era stata convinta che conoscendo l'arte curativa questo sarebbe stato possibile e invece...
    Sto di nuovo mescolando i possibili futuri con quello reale, si rese conto. Quella era la prima volta che arrivava troppo tardi nel suo presente. Non che avesse avuto molte altre occasioni.

    Valutò la scena per qualche altro secondo, cercando di valutare le possibilità. "Sono morti per annegamento, ma non riesco a determinare esattamente quando" disse nel frattempo, finendo di raccogliere quante più informazioni possibili dalla scena prima di tornare da Jack. Era turbata, ma non voleva darlo a vedere perciò tentò di rilassare il viso, facendolo apparire semplicemente privo di emozioni. Allo stesso tempo si accostò il più possibile al Sannin senza toccarlo, desiderando il suo conforto.

    Il coordinatore diede a Jack il compito di trovare l'assassino e a lei e agli anbu quello di aiutarlo. Annie ascoltò attentamente la testimonianza di Taiga, poi si alzò sulle punte per comunicare al Sannin le proprie idee senza che nessun altro potesse sentirla.

    "Non c'era molta acqua e solo i loro volti erano bagnati, questo esclude gran parte delle tecniche suiton che conosco, per non dire tutte, ma magari ce ne sono alcune di cui non ho mai sentito parlare che possono fare questo. Il genin biondo, Kyo, mi ha detto di avere il chakra di questo elemento ed è l'ultimo ad essere entrato nella stanza. Tim, il chuunin, è un Aburame e non ha il suiton quindi lo escluderei totalmente. Fra i Jonin ce n'erano col suiton? Questo oppure... hai mai conosciuto Walter Heryul? Una volta mi è capitato di..." non poteva dire "scrontrarmi" perché questo avrebbe probabilmente significato che sarebbe scoppiato il putiferio se mai Jack e Walter si fossero incontrati di nuovo. "mi è capitato di giocare con lui. Poteva manipolare l'acqua. Non so bene che abilità fosse, ma credo che non sarebbe difficile fare una cosa simile per qualcuno che la possiede." concluse, staccandosi da lui.

    Se jack le avesse comunicato le specialità dei due Jonin, Annie gli avrebbe consigliato di interrogare per primo il sensitivo, chiedendogli di preciso il suo livello di percezione e se aveva sentito qualcuno impastare del chakra. In caso di risposta positiva, sarebbe stato utile conoscerne anche la quantità e il perché non l'aveva detto subito.
    Poi avrebbe consigliato di chiedere al genin biondo, chiedendogli come prima cosa se i due erano vivi quando era andato a trovarli e facendo qualche pressione nel caso di risposta positiva, insinuando che i sospetti su di lui sono molto pesanti per via della sua impronta suiton.
    Infine, Annie avrebbe sospettato maggiormente della ragazza Inuzuka data la sua abilità innata.

    Se Jack non le avesse comunicato niente dei Jonin, invece, avrebbe consigliato solamente di chiedere a tutti separatamente quando e perché erano entrati nella cabina del capitano, cercando incongruenze con la storia di Taiga.

    Riepilogando:
    Se Annie viene a conoscenza delle doti dei Jonin consiglia di:
    -Chiedere a tutti quando e perché sono andati in cabina, cercando anomalie con la storia dell'anbu.
    -Chiedere al sensitivo se ha sentito del chakra quando e quanto.
    -Fare pressione psicologica sul genin per scoprire se il capitano e l'altro tizio erano già morti quando è entrato.

    Altrimenti consiglia solo la prima, perché non sospetta della ragazza e non sa che l'altro è un sensitivo.

    Ps. Ho dato per scontato che ce l'avresti detto se ci fossero stati secchi di acqua o altri luoghi in cui affogare una persona dentro la cabina.


     
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    In poco tempo salimmo tutti quanti su quella nave. Tutti, tranne i tre anbu, richiamati stranamente dal Kage. Ma che diavolo stava facendo quel pazzo?

    Il viaggio era fastidioso, e soprattutto lento. Da solo ci avrei messi un sesto del tempo che ci avrebbe messo quella nave, ma purtroppo gli ordini erano ordini. Se non avessi chiaccherato un po' con Annie, probabilmente mi sarei annoiato a morte. Non volevo parlare con nessuno, nemmeno con i miei "compagni" di missione, che lasciai andare senza curarmi di loro. A fatica parlai con il coordinatore, riuscii soltanto perchè era una presenza gentile e di piacevole compagnia, a dispetto di tutti gli altri, anche se non conoscendolo, non sapevo se effettivamente fidarmi delle sue parole o meno. Gli shinobi sono abituati a mentire.

    Dopo circa tre ore di viaggio però, dove non accade praticamente nulla, un urlo si propagò per la nave. Andammo tutti a vedere cosa era successo, abbastanza di fretta, fino alla cabina del capitano, morto assieme al navigatore.

    Bella situazione di merda, come cazzo è possibile?

    Inutili i tentativi di soccorso di Annie, l'unico medico a bordo.

    Sono morti per annegamento, ma non riesco a determinare esattamente quando

    Come era possibile morire per annegamento? Nemmeno bevendo tantissimo può succedere una cosa simile. Al massimo ci si può strozzare, ma per riflesso quando ci si strozza il corpo tossisce, e lo sapevo per esperienza. Annie si avvicinò lentamente a me, non capivo il suo stato d'animo, ma per darle comunque un po' di conforto stetti vicino a lei. Non ci toccammo, ma la mia sola presenza sicuramente bastava per metterla al sicuro da qualsiasi pericolo nelle vicinanze. Avevo i nervi pronti, i sensi acuiti, qualsiasi cosa fosse successa avrei reagito prontamente...

    Il coordinatore fa tornare i membri dell'equipaggio alle loro mansioni.

    Questo è decisamente un male... Direi che la pista più accreditata sia l'omicidio, cosa molto inquietante. Posso fidarmi solo di voi due e dei due ANBU, visto che vi ho sempre avuto a vista. Io mi devo occupare di avvertire il kage dell'incidente e di gestire l'assenza di questi due membri dell'equipaggio. Mi troverete nella zona del timone, a cercare di evitare il naufragio... Jack Kaguya, ti metto a capo delle indagini! Occupati di stilare una lista di sospetti e di interrogarli!

    Feci un sospiro. Quella era una bella gatta da pelare.

    Che culo, che immenso culo. Lo sapevo fin dall'inizio che dovevo fare le cose da solo, ma il Kage no, deve mettermi sempre in queste situazioni di merda. Che odio, che odio puro.

    Mi costrinsi a stare calmo. Non potevo innervosirmi, ero un Sannin di Kiri, per mia sfortuna, quindi dovevo gestire la cosa. Era mio compito. Restai qualche minuto a pensare in silenzio, fino a quando un anbu dal sopprannome di "Taiga" venne da noi a comunicarci qualche dato di aiuto.

    Ho tenuto sempre a vista sia la zona della cabina, sia quella del timone, quindi so dirvi con esatta certezza ciò che è accaduto fuori dalla prima. Ho visto varcare la porta tutti gli altri quattro shinobi presenti su questa barca, in momenti diversi. Il primo è stato il Jonin del clan Kawaguchi, circa quaranta minuti dopo che siamo salpati. È uscito dopo solo due minuti. Mezz'ora dopo è entrato l'altro jonin ed è uscito dopo una decina di minuti. Il terzo ad entrare è stato il genin biondo, dopo circa un'ora. Lui è rimasto dentro circa sei minuti, poi è uscito. Circa tre quarti d'ora dopo è entrato nella stanza il chuunin e dopo una decina di secondi abbiamo sentito il suo urlo. Nessun altro è entrato nella stanza durante la navigazione. Ritengo che il colpevole sia tra i primi tre, ma per acquisire il maggior numero di informazioni credo sia giusto interrogare anche colui che ha scoperto i cadaveri. Lei cosa ne pensa, Jack-dono?

    In punta di piedi, Annie cominciò a sussurrarmi qualcosa. Mi abbassai un pochino, per far si che Annie non si sbilanciasse, e nel frattempo feci segno all'anbu di aspettare.

    Non c'era molta acqua e solo i loro volti erano bagnati, questo esclude gran parte delle tecniche suiton che conosco, per non dire tutte, ma magari ce ne sono alcune di cui non ho mai sentito parlare che possono fare questo. Il genin biondo, Kyo, mi ha detto di avere il chakra di questo elemento ed è l'ultimo ad essere entrato nella stanza. Tim, il chuunin, è un Aburame e non ha il suiton quindi lo escluderei totalmente. Fra i Jonin ce n'erano col suiton? Questo oppure... hai mai conosciuto Walter Heryul? Una volta mi è capitato di...mi è capitato di giocare con lui. Poteva manipolare l'acqua. Non so bene che abilità fosse, ma credo che non sarebbe difficile fare una cosa simile per qualcuno che la possiede.

    Mentre Annie mi parlava, cominciavo già ad avere dei piccoli sospetti su chi potesse essere stato. I miei due compagni di missione non li conoscevo, e diffidavo di loro due, ma ora qualche idea cominciava a venirmi in mente. Sussurrai anche io ad Annie.

    Sono due jonin. Il maschio si chiama Jiro, possiede Suiton e Raiton, ha una abilità chiamata Ranton, che però non conosco, e ha lievi capacità sensitive. La ragazza si chiama Yuki, possiede Suiton e Fuuton, dice di possedere lo Hyoton ed è specializzata in ninjutsu. Conosco lo Hyoton, lo possiedo anche io, con questa innata si è in grado sia di manipolare l'acqua, sia di ghiacciare l'acqua a contatto. Dici che può essere quello?

    Alla fine, dopo aver parlottato con Annie, parlai a Taiga.

    Ritengo che il colpevole sia uno dei due jonin, ma non voglio fare accuse infondate senza prima aver parlato singolarmente con i quattro sospetti. Voglio parlare prima con il jonin maschio, Jiro Kawaguchi, poi con il genin biondo, poi con l'altro chuunin. Infine, con l'ultima jonin, Yuki Inuzuka. Se Annie vuole, potrà restare qui ad osservare la situazione. Ovviamente se vuole può restare qua anche Lei, Taiga, ma se posso, le chiederei di restare a controllare la situazione lì fuori, non vorrei che uno dei sospettati cercasse di scappare o di attaccare qualcuno. Una cosa importante è che non si parlino tra di loro mentre ci sono gli interrogatori.

    Detto questo avrei aspettato, ero già pronto psicologicamente a interrogare. Non ero bravo in queste cose, ma sarei stato il più inquietante possibile.

    CITAZIONE
    Cominciamo con le domande per il primo Jonin:
    -Perchè è entrato in cabina
    -Cosa ha fatto e detto in quei due minuti.
    -Se sa perchè la sua compagna è entrata dentro la cabina.
    -Qual'è il suo grado di percezione
    -Se ha sentito del chakra, quando e quanto
    -In caso di risposta positiva, perchè non lo ha detto subito.
    Con lui Jack è freddo e impassibile, quasi una maschera di freddezza.

    Genin biondo:
    -se ha ucciso lui i due membri dell'equipaggio (frase diretta e senza fronzoli, appena entra)
    -In caso di risposta negativa, se erano già morti quando era entrato
    -In caso di risposta positiva alla seconda domanda, se lo ha detto a qualcuno
    -Sempre in caso di risposta positiva alla seconda domanda, perchè non lo ha detto a lui o ad Annie, o a qualche anbu.
    -Perchè è entrato in cabina.
    -Cosa ha fatto in quei sei minuti
    -Cosa fa la sua innata.
    -Perchè il suo compagno è andato dentro la cabina.
    Con lui Jack ha gli occhi inquietanti, la sua aura (non del demone) cerca di fare paura. Lo guarda con occhi spaventosi, e all'inizio (dopo la prima domanda) gli consiglia di dire tutta la verità che sa, dato che le accuse sembrano ricadere tutte su di lui, e che se non vuole essere messo in carcere o peggio avrebbe fatto bene a parlare senza inventare balle.

    Chuunin:
    -Prima chiede come si sente, e se sta bene
    -Poi chiede di raccontare cosa ha visto appena entrato, e se ha notato qualche odore o qualche cosa di particolare a sua detta.
    -Chiede perchè è entrato nella cabina
    -Se ha notato qualcosa di strano, magari qualche comportamento inusuale con il suo compagno genin
    -Se ha notato qualche cosa di insolita o di sospetta nei due jonin, miei compagni di missione.
    Il tono di Jack con lui è tranquillo e accomodante, ma prima che il chuunin entri posa le sua katane accanto a lui, per rendere un po' più tesa l'atmosfera con il chuunin.

    Jonin femmina:
    -Come mai ha voluto andare in cabina.
    -Se ha notato qualcosa di particolare una volta dentro
    -Cosa ha fatto e detto in quei dieci minuti
    -Il suo grado di amicizia con l'altro Jonin
    -Da quanto presta grado come Jonin
    Il tono di Jack è calmo, ma continua a guardare fisso negli occhi la ragazza in modo strano, una calma apparente, ma comunque come se la cercasse di scrutare dentro. Le katane sono sempre ai suoi lati.
     
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    Siete stati davvero molto bravi. Come premio vi propongo di lasciare l'ANBU Taiga nella stanza, perché così posso darvi suggerimenti tramite lui più facilmente, nel prossimo turno. Se però preferite comunque cacciarlo lo stesso, ne siete liberi :asd: .

    Per rendere più chiara la lettura, ho messo le domande in spoiler sopra le risposte, le ho numerate e ho barrate quelle che non vengono poste (con in parentesi vicino il motivo, se non è evidente).

    CITAZIONE
    Non è necessaria la mia presenza fuori, il mio compagno ha tutto perfettamente sotto controllo. Possiede un'abilità che gli permette di avere sempre sott'occhio anche un gruppo numeroso di persone. E, conoscendolo, avrà già ordinato ai sospettati di non muoversi e di non comunicare tra di loro. Io preferirei restare dentro e aiutarla in questo lavoro, se lei non è contrario.
    Taiga fa riferimento (senza citarlo esplicitamente) allo Sharingan, il doujutsu posseduto dall'altro ANBU. Se voi gli chiedete perché non l'ha utilizzata per carpire eventuali indizi sul caso, Taiga vi dice solo che il consumo in chakra di tale abilità è troppo alto per lasciarla attiva per un lungo periodo di tempo non necessario. Quindi, dopo aver deciso se lasciare o meno in stanza Taiga, potete procedere al primo interrogatorio.

    Cominciamo con le domande per il primo Jonin:
    1) Perchè è entrato in cabina
    2) Cosa ha fatto e detto in quei due minuti.
    3) Se sa perchè la sua compagna è entrata dentro la cabina.
    4) Qual'è il suo grado di percezione
    Se ha sentito del chakra, quando e quanto (ha già risposto nella 4)
    In caso di risposta positiva, perchè non lo ha detto subito.
    Con lui Jack è freddo e impassibile, quasi una maschera di freddezza.


    Lui, dopo un primo momento di timore mostrato di fuori, appena entra sembra più calmo, non batte ciglio, consapevole di essere quasi del tutto fuori dai sospetti. È tranquillo e cordiale, non si scompone minimamente di fronte alla prima domanda di Jack.
    1) Sono entrato in cabina perché volevo parlare con il comandante. Sembrava un tizio interessante e a me piace fare quattro chiacchiere con gente sempre nuova. Però, quando sono entrato dentro, sia lui che il navigatore erano ubriachi fradici e dormivano bellamente sulle loro sedie.
    Il secondo quesito invece sembra coglierlo un po' alla sprovvista, ma si riprende subito.
    2) Sono rimasto sorpreso quando ho visto tutto ciò e ho cercato di capire cosa dovessi fare. Ammetto di essere caduto un po' nel panico, non mi sembrava neanche fosse passato così tanto tempo. In ogni caso alla fine ho deciso di creare un Kage Bunshin e di metterlo a guardia dei due. Erano persone fin troppo importanti per lasciarle svenute in una stanza vuota. Non mi sbagliavo, anche se forse se avessi agito in maniera diversa tutto questo non sarebbe successo.
    Quando gli poni la terza domanda, lui all'improvviso arrossisce, ma dopo un colpetto di tosse, che usa per scacciare l'imbarazzo, risponde anche a quella.
    3) Io e lei... Diciamo che abbiamo una relazione, più o meno... Nessuno lo sa, le nostre famiglie sono contrarie. Quando mi sono reso conto che i due tizi erano talmente ubriachi che non si sarebbero svegliati per ore e ore, il mio kage bunshin mi ha lanciato un segnale e io ho chiesto a lei di entrare nella stanza. Lì abbiamo avuto un po' di quella “intimità” che non abbiamo quasi mai da nessuna altra parte. Non abbiamo fatto niente di strano, solo parlato, però davanti agli altri non possiamo fare neanche quello. Vi prego, non dite a nessuno di questa cosa...
    L'imbarazzo viene meno solo quando il discorso devia, toccando le sue abilità percettive.
    4) Purtroppo, come avevo detto, sono proprio minime, nel senso letterale del termine. Il mio raggio è venti metri, quindi la stanza rientra nel raggio rispetto a dove mi trovavo, però posso percepire solo grosse quantità di chakra sprigionato. Per capirci, la quantità minima che percepisco è quella prodotta dalla creazione di una dozzina di bunshin semplici. E infatti è proprio quello il segnale che ho usato per comunicare tra me e il mio clone, quando mi sono accorto che i due erano troppo ubriachi per svegliarsi in tempi brevi. In ogni caso quella è stata l'unica volta in cui ho percepito chakra provenire dalla stanza, dopo non è più successo. Purtroppo questo non è indicativo, se fosse stato usato meno chakra della mia soglia di percezione non me ne sarei accorto.
    Se non hai altre domande, lui prima di andarsene desidera lasciarti un commento sull'opinione che si è fatto del caso.
    Le posso dire solo una cosa? Io sono più che sicuro che il colpevole sia il biondo. Dopo che Yuki se n'è andata, sono rimasto a guardia ancora un po'. Ad un certo punto i due tizi si sono svegliati. La mia copia è rimasta dentro ancora a parlare con i due e pochi minuti dopo è entrato lui. Aveva un'aria sospetta, ma visto che mi era stato detto che era solo un genin, avevo deciso che non c'era nessun problema ad andarmene. Quindi, quando l'ho visto entrare, ho salutato i presenti e ho fatto in modo che il kage bunshin sparisse. Lui è rimasto solo con loro nella stanza, cosa che secondo me gli ha dato tutto il tempo e il modo di compiere il delitto. Io dico che è stato lui, è l'istinto a dirmelo. Non ho prove, ma ne sono convinto al cento percento!!

    Genin biondo:
    1) se ha ucciso lui i due membri dell'equipaggio (frase diretta e senza fronzoli, appena entra)
    2) In caso di risposta negativa, se erano già morti quando era entrato
    In caso di risposta positiva alla seconda domanda, se lo ha detto a qualcuno
    -Sempre in caso di risposta positiva alla seconda domanda, perchè non lo ha detto a lui o ad Annie, o a qualche anbu.
    3) Perchè è entrato in cabina.
    4) Cosa ha fatto in quei sei minuti
    5) Cosa fa la sua innata.
    6) Perchè il suo compagno è andato dentro la cabina.
    Con lui Jack ha gli occhi inquietanti, la sua aura (non del demone) cerca di fare paura. Lo guarda con occhi spaventosi, e all'inizio (dopo la prima domanda) gli consiglia di dire tutta la verità che sa, dato che le accuse sembrano ricadere tutte su di lui, e che se non vuole essere messo in carcere o peggio avrebbe fatto bene a parlare senza inventare balle.


    Quando entra è già molto agitato, è convinto che le prove siano tutte contro di lui. E quando incrocia il tuo sguardo, prima ancora che lui pronunci la sua prima domanda, il suo volto si tinge di bianco, segno del terrore che lo sta assalendo. E che non è più in grado di sostenere, quando gli sbatti in faccia la tua accusa.
    1) Io... No... Non sono-non sono stato io... Non potrei mai, signore... Davvero, mi creda, la prego!
    Le parole sono rotte dalle lacrime, che scendono copiose. Mantiene gli occhi bassi, come per nascondersi dal tuo sguardo inquisitorio. Ma quando lo incalzi, indicando come tutte le prove sembrano portare a lui e lo minacci, lui solleva il volto e pianta i suoi occhi nei tuoi. Sono rossi e ancora pieni di lacrime, ma in qualche modo sembrano fieri e determinati.
    1b) Io non sono stato! Dirò tutto quello che so, ma non sono stato io. Io non ne sarei stato in grado, sono solo un novellino. Come avrei potuto uccidere due uomini? Sono genin da appena dieci giorni, non è davvero possibile...
    A questo punto, anche se rimane convinto di non aver smosso in alcun modo i sospetti verso di sé, il ragazzo inizia a sentirsi un po' più calmo. Smette di singhiozzare e la sua espressione diventa più normale, anche se è comunque ancora sconvolto.
    2) Quando sono entrato nella cabina il capitano e il navigatore non erano sicuramente morti. Erano in piedi e parlavano tranquillamente tra di loro, anche se sembravano un po' storditi. Nella stanza c'era anche un clone di quel tizio chiamato Jiro, però quando sono entrato lui si è fatto sparire, non so come. Prima di sparire mi aveva detto di fare un attimo la guardia ai due, visto che si erano appena svegliati, anche se non capivo il perché di tutto ciò...
    Il ragazzo mantiene anche qui un minimo di self-control, pur rimanendo sempre molto scosso.
    3) Non c'era un motivo ben preciso, sono entrato per pura curiosità. È la prima volta che salgo su una nave, quindi volevo scoprire com'è essere un capitano. Solo quello...
    L'ultima frase è pronunciata con un tono molto triste e il motivo è contenuto nella risposta alla prossima domanda.
    4) Quei due erano tutt'altro che professionali. Si erano appena svegliati per aver bevuto troppo e iniziarono a bere di nuovo, come se niente fosse. Rimasero a bere e parlare un po', mentre io rimasi lì in silenzio. Poi mi convinsero a "scolare" un bicchiere anch'io. Non so che roba fosse, ma mi ha distrutto lo stomaco. Sono dovuto uscire subito, per andare a vomitare. Gli altri dovrebbero avermi visto... Ho parlato anche con Tim-san, mi pare...
    Quando gli viene chiesto della sua innata, il ragazzo china il capo, in preda alla vergogna.
    5) In realtà conosco appena la mia innata, ne avevo parlato con Annie-san solo perché non volevo mi considerasse inutile. Grazie ad essa io sono in grado di mischiare chakra di Acqua e Fuoco, per creare una nebbia acida e delle piccole sfere di vapore corrosivo. Ma non ho ancora padroneggiato davvero niente di tutto ciò...
    All'ultima domanda (la 6) risponde semplicemente dicendo di non sapere niente, ma aggiunge che Tim-san è una persona molto meticolosa e che “avrà avuto i suoi motivi”.
    Se non gli fate altre domande, prima di uscire il biondo si lancia in una breve arringa, nel disperato tentativo di rendere chiara la sua innocenza. Quest'ultimo discorso è accompagnato di nuovo da lacrime, anche se meno prorompenti di prima.
    La prego di credermi, signore. Io non sarei mai riuscito a uccidere nessuno, tanto meno due persone. Non conosco nessuna tecnica offensiva che mi possa permettere di uccidere, in qualsiasi modo. Non sarei mai riuscito a sconfiggere due persone insieme, anche perché dubito fossero degli sprovveduti, soprattutto il capitano. Io... Io sospetto che sia stato uno dei due jonin. Magari aveva nascosto uno dei suoi cloni da qualche parte nella cabina e poi appena sono uscito li ha uccisi con una sua qualche tecnica strana. O forse è stato uno degli ANBU, non lo so... Quello che so è che non sono stato io...

    Chuunin:
    1) Prima chiede come si sente, e se sta bene
    2) Poi chiede di raccontare cosa ha visto appena entrato, e se ha notato qualche odore o qualche cosa di particolare a sua detta.
    3) Chiede perchè è entrato nella cabina
    4) Se ha notato qualcosa di strano, magari qualche comportamento inusuale con il suo compagno genin
    5) Se ha notato qualche cosa di insolita o di sospetta nei due jonin, miei compagni di missione.
    Il tono di Jack con lui è tranquillo e accomodante, ma prima che il chuunin entri posa le sua katane accanto a lui, per rendere un po' più tesa l'atmosfera con il chuunin.


    Il giovane ragazzo entra con fare sicuro e con lo sguardo deciso. Quando vede le katane non si impaurisce troppo, perché sa di essere fuori da ogni ragionevole sospetto. Quindi quando inizia l'interrogatorio si limita a esporre i fatti in maniera fredda e lineare.
    1) Sto bene. Prima mi sono fatto prendere alla sprovvista e ho agito in maniera vergognosa. Me ne scuso. Adesso sto benissimo!
    Quando gli poni la seconda domanda, rimane qualche secondo a pensare, per raccogliere tutti i dati possibili.
    2) Appena ho aperto la porta ho visto i due corpi a terra. Kyo-san mi aveva detto che stavano bevendo, quindi subito non trovai la cosa troppo strana. Dopo un paio di passi mi accorsi però che non c'era alcun rumore del loro respiro e che quindi erano sicuramente morti. Ammetto di essere saltato subito a questa conclusione, senza controllare il polso, anche in questo caso mi sono comportato in maniera disdicevole. Ho urlato subito, in preda al panico, e in un attimo siete arrivati voi e gli altri. Ci ho messo qualche attimo a riprendermi da quello stato disonorevole e poco dopo sono stato giustamente cacciato dalla cabina. Di conseguenza ho avuto modo di cogliere pochi particolari. L'unico odore presente nella stanza era quello di alcool, anche se per fortuna non troppo forte. E l'unico dettaglio che mi ha stranito è il fatto che ci fossero solo due bicchieri, mentre Kyo-san mi aveva detto che gli era stato offerto da bere dal capitano. Però, considerato l'alito che aveva quando l'ho visto vomitare, credo più che altro che il capitano gli abbia offerto direttamente dal proprio bicchiere, anche perché forse non ce n'era un terzo. Mi spiace davvero, ma non ho notato nient'altro...
    Quando si passa al quesito successivo, lui non si scompone, anzi risponde come se fosse la cosa più ovvia al mondo.
    3) Erano già tre ore che viaggiavamo e sia il capitano che il navigatore non erano più usciti dalla loro cabina. Avevo visto che qualcuno era entrato, ma non molto tempo prima era uscito Kyo-san dicendo che i due stavano ancora ubriacandosi impunemente. Lasciai passare un po' di tempo, poi, visto che non c'era alcuna novità da lì dentro, ho deciso che dovevo entrare a vedere di persona. Mi aspettavo di trovarli svenuti, non certo di trovarli morti...
    Quando il discorso viene diretto verso il suo compagno di squadra, lui cerca di fornire una risposta molto accurato, andando ben oltre quelle che erano state le tue richieste.
    4) Kyo-san è stato il primo a cui ho fatto da esaminatore per l'esame genin. È un ragazzo molto introverso, ma altrettanto gentile e simpatico, con le persone di cui si fida. Però di certo non posso dire che sia talentuoso come shinobi, anzi... L'ho promosso per il rotto della cuffia e so che era il suo quarto tentativo all'esame. Oggi però aveva l'aria più calma del solito. Di solito è sempre teso e agitato, mentre oggi di meno. Ed è abbastanza strano, visto che sarebbe stata solo la sua seconda missione. Inoltre non è proprio il tipo da bere alcolici, ma probabilmente è stato quasi “costretto” dalle due vittime. In generale posso dire che secondo me è stato lui, anche se non saprei bene come o perché. È il tipo di persona che non ti lascia entrare davvero nella sua vita e oggi ho avuto davvero l'impressione di trovarmi di fronte ad un ragazzo parecchio diverso da quello solito.
    Invece quando gli viene domandato un parere sui due jonin, lui si lascia andare ad un evidente sorriso malizioso.
    5) Non conoscendoli non posso dire molto. Tranne che è più che palese che sono innamorati o qualcosa di simile, anche se cercano di dissimulare malamente la cosa. Altro non saprei... Lui sembra una persona alla mano e affidabile, lei pare più grintosa e istintiva. Ma sono impressioni dettate solo da brevi chiacchierate informali e di osservazione, non ne terrei troppo conto.
    Se non hai altre domande, lui esce senza aggiungere niente.

    Jonin femmina:
    1) Come mai ha voluto andare in cabina.
    2) Se ha notato qualcosa di particolare una volta dentro
    3) Cosa ha fatto e detto in quei dieci minuti
    Il suo grado di amicizia con l'altro Jonin (ha già risposto ampiamente)
    4) Da quanto presta grado come Jonin
    Il tono di Jack è calmo, ma continua a guardare fisso negli occhi la ragazza in modo strano, una calma apparente, ma comunque come se la cercasse di scrutare dentro. Le katane sono sempre ai suoi lati.


    La ragazza entra nella stanza intimorita e, quando pianti gli occhi nei suoi, abbassa lo sguardo cercando di farsi piccola piccola. Dopo un secondo di titubanza, si decide a rispondere alla prima domanda, sempre senza guardarti.
    1) Conosco bene Jiro, vi avrà di sicuro confessato tutto. Io e lui stiamo insieme, anche se non possiamo farci vedere davanti a tutti. Per questo lui mi ha chiamato dentro la cabina, per stare da soli. È una cosa che facciamo spesso, anche solo per parlare con calma. Tanto i ricordi dei Kage Bunshin si trasmettono a Jiro, quindi così possiamo stare tranquilli senza farci vedere dagli altri. So che è un comportamento scorretto, ma è l'unico modo per noi...
    Anche quando il discorso devia verso altri argomenti il suo sguardo rimane abbassato, tradendo un disagio persistente. A parte l'imbarazzo sembra però meno tesa, forse perché si è tolta un peso dal cuore.
    2) Non molto, devo dire, avevo altro per la testa. C'erano questi due uomini attempati del tutto privi di sensi, ma erano seduti sulle loro sedie. Mi sono avvicinata solo un attimo a loro, per vedere che non fossero svegli. Non vi dico che odore di liquore! Vicino a loro c'era una bottiglia quasi terminata e due bicchieri vuoti. Il resto della stanza era un po' in disordine, ma non c'era nulla che abbia attirato la mia attenzione.
    La tua domanda successiva riporta il livello di tensione a livelli altissimi, aumentando anche quello di imbarazzo.
    3) N-nulla... Abbiamo solo parlato...
    Dopo un secondo di silenzio più che eloquente, la ragazza riprende, ancora più a disagio.
    3b) E qualche bacio, ma nulla di più, lo giuro... Poi dopo un po' Jiro mi ha detto che era meglio uscire, perché altrimenti rischiavamo di farci beccare... Non pensavo fossimo stati ben dieci minuti...
    Rendendosi conto di non aver risposto alla seconda parte di questa domanda, conclude con una esplicita richiesta.
    3c) Non abbiamo parlato di niente di rilevante... Erano solo cose... Private, diciamo... Preferirei non riferirle in questa sede, se non le spiace...
    Ormai lei è sopraffatta dalla piega presa dall'interrogatorio, anche cambiare argomento non muta il suo stato d'animo, sempre più evidente. Nonostante questo lei risponde con cura, seguendo professionalità e sensi di colpa.
    4) Da un anno, circa. Jiro invece è jonin da meno tempo, mi pare sei mesi.
    Se non hai altro da domandarle, lei vi chiede di poter uscire dalla cabina, ormai quasi in lacrime.

    Una volta che tutti i sospettati sono stati sentiti, tocca elaborare i dati ricevuti e capire se essi sono sufficienti o se ne necessitate degli altri. In ogni caso dovete stare molto molto attenti. Lasciare un omicida a piede libero può essere rischioso, soprattutto visto che siete su una nave. Il viaggio non è ancora terminato, bisogna essere molto prudenti.

    Bene, io dovrei avervi detto tutto quello che c'è da sapere. Adesso fate i vostri ragionamenti e vedete se riuscite già così a farvi un'idea precisa di come sono andate le cose. Potete usare anche più di un post a testa, se lo ritenete necessario. Se invece volete altri indizi, potete chiederli (per esempio interrogando di nuovo qualcuno, esplorando la cabina, chiedendo pareri a Taiga o qualsiasi altra cosa vi venga in mente) e io ve li darò in un post successivo. Siccome questo pezzo non è parte integrante della Quest vera e propria, cercate di non metterci troppo tempo, se riuscite. Per lo stesso motivo, la considererò a parte nel momento di dare le ricompense, sempre che riusciate a risolvere correttamente l'enigma.

    CITAZIONE
    Ps. Ho dato per scontato che ce l'avresti detto se ci fossero stati secchi di acqua o altri luoghi in cui affogare una persona dentro la cabina.

    Hai fatto bene.

    Per qualsiasi cosa, MPatemi pure! ^^

    Edit: sostituito il Vapore alla Vampa come innata del genin biondo.


    Edited by GIIJlio - 12/2/2015, 19:33
     
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    Annie ascoltò attentamente tutti e quattro i "testimoni", cercando qualcosa nei loro discorsi che la inducesse a pensare che si stavano contraddicendo.
    Non successe. La storia sembrava perfettamente plausibile e ad Annie venne in mente che l'omicidio potesse essere avvenuto dopo l'uscita di Kyo dalla stanza mentre prima aveva ipotizzato che potessero essere già morti prima.
    Quello su cui si sentiva di poter contare era l'innocenza del genin biondo. Era stato promosso da poco e davvero non le sembrava capace di uccidere due persone a quel modo senza che nessuno si accorgesse di niente. Doveva però tenere conto che l'avevano accusato in due. Perché? Cosa lo rendeva un così facile capro espiatorio?

    Durante il turno della Jonin ad Annie era parso di vederla molto nervosa, non che non fosse normale, ma... aveva fatto in modo di trovarsi il più possibile vicino a Jack per tutto l'incontro e di sfiorargli "accidentalmente" la mano con la sua un paio di volte nel cambiare posizione.
    Sperava che l'altra ragazza se ne accorgesse.
    Dopo che furono rimasti soli con Taiga, Annie sbuffò piano.

    "Non si sono contraddetti nemmeno una volta" si lamentò, mantenendo la voce abbastanza bassa.
    "Vorrei provare una cosa con la ragazza, se posso" aggiunse poi, sorridendo "Jack, potresti voler sapere che intendo fingere di avere una relazione sentimentale con te" gli comunicò, sempre con un sorrisetto particolarmente divertito, passando poi a spiegare ai due la sua idea.
    Voleva andare dalla Jonin e "sondare" il terreno, buttando qui e là qualche insinuazione sulla possibilità che anche lei e Jack avessero un simile rapporto che doveva restare nascosto. Sperava che lei confessasse di aver lasciato un'altra copia nella cabina o di essere tornata dopo eludendo in qualche modo la sorveglianza qualsiasi cosa.
    "L'unica cosa che mi da da pensare è che Jiro ha creato una dozzina di copie illusorie. Magari una di queste ha preso il posto di quella reale mentre l'altra si nascondeva. Forse sarebbe interessante rifare una chiacchierata anche con lui" suggerì.

    Poi, se avessero accettato il suo piano di parlare con Yuki, sarebbe uscita e avrebbe cercato la ragazza, con la scusa di controllare che si fosse ripresa dal turbamento di prima e l'avrebbe presa da parte, cercando un po' di intimità.

    "Volevo solo rassicurarti sul fatto che non diremo niente di quello che ci avete confessato" avrebbe detto, per cominciare, con un sorriso tranquillizzante.
    "Sai, posso capirti..." uno sguardo intorno per assicurarsi che nessuno sentisse e... "io e Jack. Prometti anche tu di non dirlo, non è vero?" se la ragazza avesse acconsentito, Annie avrebbe sorriso di nuovo, tirando un sospiro di sollievo. Beh, lei non aveva una storia con Jack, ma inizialmente era comunque spaventata dal dire in giro che viveva con lui per paura che qualcuno la rimandasse dai suoi genitori. Non proprio la stessa cosa, ma le forniva un ottimo spunto per le emozioni che doveva simulare.
    "Siete stati molto coraggiosi. Nella cabina del capitano?" un sorrisetto complice le sarebbe spuntato sulle labbra "Non ne avrei avuto il coraggio. Sai che disastro se qualcuno si fosse svegliato proprio mentre noi... Non so che cosa avrei fatto in quel caso." Avrebbe lasciato cadere la frase così, con noncuranza, sperando che la Jonin reagisse in qualche modo o comunque le dicesse qualcosa di utile.
     
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    Tutto filò liscio come l'olio, quasi come avevo previsto. Tuttavia era andato tutto TROPPO liscio, e difatti, sia io che Annie ci trovammo d'accordo su un singolo pensiero.
    nessuno si era contraddetto.
    Sbuffai alle parole di Annie, era tutto così noioso e complicato.

    Come se non ci fossero già abbastanza guai...

    dissi a bassa voce, più tra me e me che per gli altri. Odiavo queste cose, fosse stato per me li avrei rispediti tutti indietro per sicurezza e messi in prigione. Ma chiaramente non era possibile.

    Vorrei provare una cosa con la ragazza, se posso. Jack, potresti voler sapere che intendo fingere di avere una relazione sentimentale con te.

    Cosa?

    la cosa mi mise assolutamente a disagio, e forse adesso avevo compreso il perchè, quando c'era la ragazza, Annie mi aveva sfiorato la mano un paio di volte. Non ci avevo fatto caso fino a quel momento...che avesse già pianificato questa strategia durante gli interrogatori? Era davvero sveglia, e anche se la cosa era un po' fuori dai suoi schemi, una volta ascoltata, fece un cenno positivo con la testa, in modo serio e composto.

    Hai carta bianca Annie, appoggio il tuo piano

    Feci un piccolo sorriso, e quando andò fuori, rimasi a guardarla un attimo.

    Una relazione sentimentale...?

    Scossi leggermente la testa. Non potevo pensare a cose simili, soprattutto in quel momento. Non potevo distrarmi da certe cose, ero certo poi che non lo avesse mai pensato davvero nemmeno lei. Feci un sospiro, e poi guardai Taiga.

    Cosa ne pensi? Mi scoccia anche solo pensare di essere partito con questi due ragazzi adesso...
     
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    Quando Annie prende da parte Yuki, lei si mostra un po' ostile e preoccupata, ma quando sente cosa la ragazza dai capelli rossi le dice, il suo imbarazzo la porta a tentare di raggiungere col volto il colore del crine della sua interlocutrice, superandolo persino. Le cose peggiorano quando Annie cita quello che i due hanno fatto, ma l'ultima frase ammiccante colpisce in maniera differente la giovane Jonin, che si fa subito molto seria. Evidentemente c'è qualcosa che le ha dato da pensare, ma non dice nulla. Inizia a piangere, ma se le chiedi il perché non ti vuole rispondere.
    Ti prego... non... non chiedermi... io non posso...
    È chiaro che non puoi ottenere molto altro da lei, anche se la sua reazione di sicuro dovrebbe aver alimentato più di un sospetto in te.
    Mentre Annie era via, Taiga aveva chiesto qualche secondo per ragionare sul caso, prima di rivelare le sue impressioni, facendolo al momento del ritorno della giovane chuunin, in modo che sentisse anche lei.
    Non sono ancora giunto ad una conclusione definitiva, ma ho alcune considerazioni che vorrei condividere con voi due. Una cosa che mi ha molto stupito è che mancano del tutto segni di colluttazione. La morte per annegamento non è immediata, se le vittime fossero state sveglie credo che avrebbero tentato di opporsi in qualche modo. Un'altra cosa che non mi torna è il fatto stesso che sia navigatore che capitano avessero iniziato a bere così tanto da perdere i sensi. Erano uomini dalla lunga esperienza, sapevano che per governare una nave c'era assoluto bisogno di almeno uno dei due e quindi che un'azione del genere metteva a rischio concreto di naufragio l'intero equipaggio. Io sospetto che l'assassino abbia falsificato la scena del crimine, facendo svenire le vittime e facendole bere una volta prive di sensi. Inoltre il tipo di vittime e il momento in cui sono state uccise mi fa sospettare che l'obiettivo finale di questo omicidio fosse proprio il naufragio dell'intera nave, quindi che chi lo abbia fatto sia una spia al servizio di un paese straniero. Le frasi di Tim-dono mi hanno colpito, il comportamento di Kyo, il genin biondo, sembra essere quello tipico di una spia. Sono quasi certo che sia lui il colpevole, ma anche che le sue abilità non fossero sufficienti a compiere il delitto da solo. Forse è questo il motivo per cui anche un eventuale complice lo ha accusato, per fare in modo che sembri solo lui il colpevole. Queste è tutto quello che mi viene in mente. Voi cosa pensate?

    Nel post precedente ero stato troppo cattivo, immagino. In questo potrei aver ecceduto in senso opposto xD. Adesso dovrebbe essere tutto chiaro, spero. Cercate di giungere ad una soluzione definitiva e, se ci riuscite, iniziate pure a progettare le modalità di cattura. I quattro sospettati sono tenuti sotto stretta sorveglianza dall'ANBU con lo sharingan, quindi per il momento non possono muoversi liberamente dal ponte.
     
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    Annie aveva sperato in una reazione da parte della Jonin, ma non si era aspettata qualcosa di quel tipo.
    Accidenti!
    I suoi sospetti sulla ragazza erano certamente infondati, ma quelli su Jiro invece stavano decisamente crescendo.
    Riaccompagnò la poverina al suo posto sotto la sorveglianza dell'anbu e si diresse a grandi passi verso la cabina.

    "Credo che sia stato Jiro." disse piano non appena fu a portata d'udito dei due. Lei continuava a credere che il genin biondo fosse troppo inesperto per quell'assassinio, ma si lasciò facilmente convincere dalle argomentazioni di Taiga, che era sicuramente più esperto di lei in quel genere di cose. Annie si vergognò moltissimo per non aver notato tutti quei dettagli.
    Dopo aver ascoltato l'anbu riferì piano quello che era successo con la ragazza, cercando di non omettere nessun particolare.
    "Per questo sospetto di lui. La ragazza mi sembra fin troppo sconvolta e dalla sua reazione oserei dire che sa quel che è successo, ma dubito che avrebbe il sangue freddo necessario per essere davvero coinvolta. A meno che non stia fingendo... non sono molto brava a riconoscere le bugie, ma..."
    Se si fossero trovati d'accordo sui colpevoli, Annie avrebbe cominciato a cercare un modo per prenderli senza troppo scalpore.

    "Io chiamerei Jiro con la scusa di interrogarlo di nuovo e cercherei di metterlo fuori combattimento per primo, così se anche Kyo si accorgesse di qualcosa sarebbe quello più facile da non farsi scappare."
    Avrebbe proposto.
     
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    Ascoltai sia Annie sia il Jonin, e alla fine sospirai.

    Odio queste cose complicate, sarebbero da mandare tutti in galera per sicurezza, e fare questa missione da soli. Mi basterebbe creare un clone per farti da supporto, sarebbe sicuramente più utile di quei quattro lì. In ogni caso, se questa è la cosa migliore, andrò a prenderlo.

    Se nessuno avrà nulla da ridire, uscii fuori giusto il tempo per andare verso quel Jiro e chiamarlo per dei chiarimenti, per poi ritornare dentro con lui.
     
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    Jack esce dalla cabina e chiede a Jiro di rientrare con lui, per chiarimenti. Lui rimane un paio di secondi a valutare quale sia la cosa migliore da fare, poi decide di assecondare il sannin.
    Certo, non ho niente da nascondere e sono lieto di aiutare.
    Il giovane è inquieto, sospetta che vogliate incolparlo, però riesce a mantenere i nervi saldi. Una volta dentro cerca di fingere calma e indifferenza.
    Cosa volevate chiedermi?

    Decidete l'approccio da tenere con l'accusato, se provare a prenderlo con le buone e saltargli al collo per arrestarlo xD. Per qualsiasi cosa chiedetemi pure :asd: .
     
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    Annie chiuse la porta dietro di lui, appoggiandovisi contro.

    "Ho fatto due chiacchiere con Yuki, prima. Sicuro che non ci sia qualcosa che vorresti dirci, Jiro?"

    La ragazza lo fissò, cercando di non lasciar trasparire nessuna emozione dal volto. Sperava che lui pensasse di essere stato tradito, che gli venisse un'improvvisa voglia di tentare di fuggire o di confessare.
    Non le piaceva fare le cose senza essere sicura di essere nel giusto, perciò non le sarebbe dispiaciuta un'ulteriore conferma della colpevolezza del ragazzo.

    Conoscendolo, Jack non sarebbe stato paziente quanto lei, ma tanto valeva tentare, sperando che il ragazzo dicesse qualcosa prima di essere formalmente soppresso dalla forza bruta del Sannin.
    Annie lanciò uno sguardo anche a Taiga. Sperava di potersi fidare di lui, si era basata molto sui suoi commenti e se fosse stato coinvolto sarebbe stato un mezzo disastro.
    Di qualcuno ci si deve pur fidare. Lui è stato tutto il tempo ben visibile.
    Se si fosse sbagliata avrebbe avuto tutto il tempo per pentirsene in seguito.

    Perdonatemi il post schifoso T.T
     
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    Una volta che Annie chiuse la porta, cominciò subito a parlare. Non guardai subito la scena, attualmente stavo volgendo le spalle a tutti.

    Ho fatto due chiacchiere con Yuki, prima. Sicuro che non ci sia qualcosa che vorresti dirci, Jiro?

    Subito dopo, attorno a me si creò una sottile aura di chakra verde senza consistenza. Voltandomi in direzione di Jiro e degli altri, si poterono vedere i miei occhi diventati gialli, con la pupilla simile a quella del Sanbi. Non dissi nulla, rimasi in silenzio e guardare Jiro come se fosse una preda...
     
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