Chi semina vento raccoglie tempesta

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    Scontro amichevole
    Contendenti: Akira Musashi vs Rutja Sajin
    Regole speciali: No
    Luogo Foresta della Morte
    Orario: Primo Pomeriggio
    Meteo: Temperatura mite, sereno
    Numero di post: illimitato
    Turni: Rutja, Akira

    A te :kill: :kill:
     
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    11.1 UN ATTIMO AL BAGNO



    Dolore forte, gola secca, sete, tosse. Promemoria per me stesso, mai più mangiare cibo troppo piccante. Non lo reggo, non mi piace, mi fa solo male.

    M: Certo che sei proprio una mezzasega, tu!! E pensare che 'sto curry non è piccante neanche la metà di quello che mangiavo io di solito...

    La ragazza aveva un tono ancora più irato del solito, anche perché stava condividendo con me le stesse sensazioni spiacevoli. Però era stata lei a insistere per mangiare il curry, a sua detta il più buono in tutta Konoha, quello che aveva gustato ogni volta che si trovava per lavoro in quel villaggio. Io l'avevo avvertita che non ero abituato al cibo piccante, ma lei non aveva sentito ragioni. Il risultato fu quindi spiacevole per entrambi. Per rimediare ai danni ci andai giù pesante con l'acqua, ma non riuscii a spegnere del tutto l'incendio nella mia bocca. E mentre io bevevo, la ragazza con cui condividevo il corpo continuava a ripetermi di quanto le mancasse l'alcool. C'era poco da fare, il professore aveva detto che non potevo assumerne, era rischioso per il mio corpo, quindi lei avrebbe dovuto ancora rimanere a bocca asciutta.
    Dopo essermi riempito il corpo di liquidi e aver pagato l'oste per il mio supplizio, uscii dal locale. Il sole era ben alto nel cielo, erano le due e mezza o giù di lì. Avevo completato già in mattinata la missione per cui ero stato mandato alla Foglia, quindi adesso sarei potuto benissimo tornare a casa. Certo, visto quanto ero pieno, non mi avrebbe fatto male una passeggiatina, giusto per digerire un po'. Uscii dalla porta del villaggio e presi il sentiero che conduceva alla Foresta della Morte. Il posto perfetto per fare quattro passi con una pazza assassina come Maki, pensai. La ragazza non apprezzò molto la mia battuta e iniziò ad insultarmi per un po', cosa che generalmente faceva in risposta a qualsiasi cosa facessi o pensassi. In poco tempo arrivammo ai cancelli del suddetto bosco. Aveva un aria tetra ed inquietante che mi incuriosiva parecchio. Non avrei potuto certo perderci troppo tempo, era meglio tornare presto a Taki, però quanto meno mi sarei fatto con piacere un giretto in quel posto. Stavo già molto meglio, il senso di gonfiore era praticamente sparito. Però, dopo un paio di minuti dal mio ingresso, un certo bisogno si fece sempre più pressante. I litri di acqua che avevo trangugiato si iniziavano a fare sentire, necessitavo di svuotare subito la mia vescica. Non era un problema, di bagni ce n'erano un po' ovunque lì. Scelsi l'albero che più mi ispirava e mi ci avvicinai. Abbassai la zip dei miei orribili pantaloni e presi in mano il mio inutile arnese. E mentre io iniziavo a irrigare la pianta prescelta, Maki partì con la sua solita sequela di insulti e ingiurie. Beh, questa volta aveva anche i suoi motivi, pensai. Non ci feci comunque troppo caso, anche perché poter urinare fu una vera e propria liberazione. Ma proprio mentre ero intento in questa gloriosa impresa - più lunga del solito vista la quantità di acqua che avevo ingerito – sentii un rumore provenire dalle mie spalle. Anche la mia ex moglie lo udì, tanto che si zittì immediatamente. Non ero preoccupato, probabilmente era un qualche animale che voleva farmi la pelle o che temeva che volessi io farla a lui. Nulla di problematico, ma almeno dovevo capire di cosa si trattava. Ruotai solo il cranio di un centinaio di gradi, per avere maggiore controllo della situazione. Ovviamente per il momento non interruppi il mio dilettevole impegno, anche perché ero ancora lontano dall'aver finito.


    LEGENDA
    M: Maki Uehara


    OT
    Spero non ti dia problemi questo incipit “atipico” :asd: . Quando si tratta di Rutja mi vengono solo idee squallide xD. Comunque decidi tu se il rumore che sente è Akira o è davvero un animale :asd: .
    Vista la quasi citazione biblica del titolo della ruolata, ho scelto di partire con qualcosa di un po' più profano per quello del post, ovvero Maccio Capatonda :asd: . Ormai è proprio un vizio xD.
     
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    -Ma che palle...-

    Mentre mi lasciai sfuggire questa espressione di pura stizza le foglie che mi circondavano si mossero leggermente come conseguenza del mio movimento inconsulto, provocando un leggerissimo fruscio. Non riuscivo davvero a capire per quale cazzo di motivo ero capitato a perdere tempo così, completamente mimetizzato tra le foglie di un albero a rompermi le scatole senza alcuna possibilità di muovermi... o meglio, sapevo benissimo perché mi trovavo costretto a stare in quella posizione ridicola... giustamente, una famosa banda di mukenin aveva avuto la brillantissima idea di farsi sgamare da una delle nostre squadriglie di esploratori proprio mentre attraversavano la Foresta della Morte e da quel momento in poi erano stati mobilitati una grande quantità di Ninja per trovarli, ovviamente tra questi Ninja rientravo io. All'inizio non ero stato così ostile all'idea di fare parte della squadra incaricata di portare a casa la loro pellaccia siccome c'erano tutte le premessa per trascorrere una giornata molto divertente dato che i mukenin in questione non erano certamente dei brocchi alle prime armi e quindi avrei potuto affrontare degli avversari abbastanza ostici, cosa che mi stava mancando da un po'... tuttavia il mio entusiasmo svanì del tutto quando venni a sapere del ruolo che mi era stato riservato dal mio caposquadra.
    Infatti avrei dovuto fare da schifosissima vedetta; mi sarei dovuto sistemare in un albero, mimetizzarmi alla perfezione tra le foglie e stare lì ad aspettare che qualcuno passasse. Avrei voluto rifiutare con tutto me stesso, ma purtroppo non avevo alcuna possibilità di scelta in questo, quindi mi sono ritrovato costretto a infilarmi in quell'albero di merda e fare il mio dovere.
    La prima mezz'ora era stata noiosa come mi aspettavo, ma almeno allora avevo la speranza che quella inutile banda di mukenin si decidesse a passare dalle mie parti e che quindi potessi risollevare quella giornata cominciata come peggio non avrebbe potuto... tuttavia anche quella speranza svanì nel nulla quando uno dei miei compagni mi venne a comunicare che i banditi erano stati avvistati nella parte nord della foresta, completamente dall'altra parte rispetto a dove mi trovavo io, e che non avrei potuto unirmi al loro inseguimento perché qualcuno avrebbe potuto decidere di tornare sui suoi passi.
    Ricordo di aver tirato fuori alcune tra le peggiori bestemmie della mia vita, ma purtroppo le parolacce non potevano rendere la mia situazione più piacevole... ergo passai un altro quarto d'ora a maledire la mia proverbiale fortuna.
    Poi, quando ero ormai sul punto di mollare la mia postazione, accadde qualcosa di inaspettato quanto gradito... apparve qualcuno.
    Dalla mia posizione potetti osservare i movimenti del nuovo arrivato senza essere individuato... era sicuramente un uomo, ad occhio e croce della mia stessa età, capelli neri tenuti in un inguardabile acconciatura afro e poi il dettaglio più importate di tutti... il tipo aveva tre paia di braccia.
    Era indubbiamente qualcosa che non avevo mai visto e quindi mi incuriosì molto... poi mi sovvenne che avrebbe benissimo potuto essere uno dei mukenin che stavamo cercando, quindi avrei dovuto combatterlo senza alcuna pietà.
    Il tipo decise di giungere sotto il mio albero per soddisfare il bisogno fisiologico di urinare... dovevo pensare attentamente, avevo moltissime opzioni... una di quelle comprendeva il caricare il mio Cero e colpirlo quasi mortalmente senza che lui potesse fare nulla, per poi interrogarlo con tutta calma. Scartai immediatamente quella opzione perché avrebbe benissimo potuto essere un innocente cittadino che aveva avuto solo la sfortuna di trovarsi nel luogo sbagliato al momento sbagliato, quindi non avrei voluto essere accusato di aver attaccato una persona innocente senza avere la certezza che fosse un nemico... quindi optai per coglierlo di sorpresa.

    CITAZIONE
    Fusione Terrenea
    Tipo: Ninjutsu
    Evoluzione dello spostamento sotteraneo in cui il ninja, invece che nascondersi sottoterra si fonde con la terra stessa. Impossibile da vedere ad occhio nudo, il ninja avrà però gli stessi limiti che ha nello spostamento sotterraneo. L'avversario potrà però vedere l'utilizzatore possedendo una qualsiasi abilità oculare. Tuttavia da livello 10 in poi l'utilizzatore diventerà invisibile anche ai possessori di abilità oculari.
    Livello: B
    Costo: 15 a turno

    Mi fusi con il tronco dell'albero a cui ero appoggiato e discesi rapidamente nel suo interno, fino ad arrivare al livello della faccia del tipo, che nel frattempo aveva pure girato la testa, forse distratto da un rumore che aveva sentito... in ogni caso sarebbe stato un ulteriore vantaggio per me.
    Feci riemergere la mia mano destra che brandiva un kunai e la metà della mia testa, così da darmi modo di rientrare rapidamente nel tronco se avesse deciso di fare una stupidaggine.

    -Salve.-

    Non appena si fosse girato, avrebbe visto che il mio kunai era appoggiato alla sua gola, un solo movimento falso e lo avrei sgozzato.

    -Gradirei sapere il suo nome, cognome, motivo della sua presenza in questo luogo e, se ci avanza tempo, anche la storia della sua vita... tanto non può essere più noiosa dello stare appostato per quasi un ora su quell'albero di merda... ovviamente gradirei che non provassi a fare stupidaggini, mi dispiacerebbe essere costretto a sgozzare qualcuno che non conosco.-

    CITAZIONE
    Akira Musashi
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE

    Forza

    40

    Resistenza

    38

    Velocità

    37

    Agilità

    37

    Precisione

    38 (44)

    Riflessi

    38 (44)



    Armi:
    Kunai x 18
    Shuriken x 16
    Spada del re x 1
    Filo di nylon x 7 metri
    Balestra da polso x 1
    Dardi comuni x 8
    Cartabomba x 1
    Katana x3
    Lama da polso x1
    Fori d'aria di Zaku x2
    Post:

    Potenziamenti:



    Armi Medie
    Di stazza esile e di corporatura robusta, i ninja che si specializzano in armi medie allenano il proprio corpo migliorando la precisione e i riflessi. Sono chiamati "duellanti" per la loro capacità di sapersi adattare agli scontri uno contro uno e saperli gestire al meglio. Non sfoggiano particolari abilità acrobatiche, ma sono più concreti nell'uso effettivo delle armi.

    -LIVELLO 1
    -- Precisione e riflessi aumentano di 3

    -LIVELLO 2
    -- Precisione e riflessi aumentano di 3
    -- Evocare armi migliorato: estrarre fuori le armi da un rotolo non costa più chakra.





    385/400 (97,68%)

    Fusione Terrenea (15)
    Ferite: Illeso

    Stato Fisico: ok

    Stato Mentale: Concentrato

     
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    11.2 TREE POWERS ACTIVATE



    A: Salve.

    Il rumore si rivelò essere stato prodotto da uno scoiattolo in fuga, ma appena dopo che mi ero voltato, qualcuno si rivolse a me. Mi girai di nuovo in avanti e trovai un kunai davanti al mio collo, tenuto da una mano. Questa proveniva direttamente dall'albero, sulla cui corteccia si stagliava un volto umano, una vista alquanto bizzarra. Immaginai che la pianta si fosse sentita offesa dalla mia scelta e avesse deciso di invitarmi gentilmente a evacuare in altri luoghi. Stavo per chiedere al diretto interessato se avevo ragione, quando fui stoppato prima da Maki, poi proprio dall'albero. Nel mentre avevo anche chiuso il mio rubinetto naturale, per rendere più agevole la comunicazione. E anche per essere più agile in un'eventuale schivata, se l'albero avesse deciso di cercare di pugnalarmi senza motivo.

    A: Gradirei sapere il suo nome, cognome, motivo della sua presenza in questo luogo e, se ci avanza tempo, anche la storia della sua vita... tanto non può essere più noiosa dello stare appostato per quasi un ora su quell'albero di merda... ovviamente gradirei che non provassi a fare stupidaggini, mi dispiacerebbe essere costretto a sgozzare qualcuno che non conosco.

    Rimasi un attimo stordito dalle strane richieste della pianta, non combaciavano con l'idea che mi ero fatto della situazione. Maki mi diede una spiegazione accurata, ovvero che mi trovavo di fronte ad un ninja di Konoha. In effetti, facendoci più caso, il suo coprifronte della Foglia era ben in vista. Mi chiesi quindi come mai costui non avesse notato il mio di Taki, anch'esso per niente nascosto. In fondo i nostri villaggi erano più o meno alleati, quindi quella richiesta così minacciosa mi sembrava un po' fuori luogo. Avrei voluto rispondergli a tono, ma la ragazza che parlava nel mio cranio mi fermò.

    M: Non far cazzate, bestia!! Segui il protocollo ed evitiamo di fare bordello... Ha un coltello sulla tua carotide e non sembra avere molti scrupoli riguardo l'uccidere gente a caso... In più, visto come si è mimetizzato bene, immagino sia anche uno shinobi dannatamente esperto...

    Rimasi un secondo a fissare il tizio nell'albero, poi decisi di seguire il consiglio della mia ex moglie.

    Rutja Saijin, genin di Taki... Sto ritornando da una missione e mi sono fermato un attimo qui... Il perché credo si capisca... Senta, Albero-san, potrei chiederle di poter continuare a urinare su un suo collega, più in là? Sono in un momento un pochino critico... Poi, se desidera, torno qui e mi faccio minacciare ancora un po'...

    Maki iniziò a bisbigliarmi un sacco di insulti, non le andava molto a genio la frecciatina con cui avevo concluso il mio breve discorso. Però mi ero sentito in obbligo di farla. Quel bastardo nell'albero mi aveva fatto parlare a vuoto fin troppo, meritava quanto meno una goccia di scherno. Non avrei certo rischiato la vita per così poco, era stato quello il mio pensiero. E poi in fondo io ero fatto così.

    M: Una inguaribile testa di cazzo!!

    Non avrei trovato parole migliori...


    LEGENDA
    M: Maki Uehara
    A: Albero-san


    OT
    Mi spiace, ma non so bene come questa ruolata possa degenerare in un combattimento, visto che il tuo pg è in missione e il mio non ha molta voglia di “fare stupidaggini” xD.
    Il titolo è una citazione agli asdfmovie xD. Qui, per chi non la ricordasse :asd: .
     
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    Fin dal primo istante in cui il tipo si girò, mi resi conto di aver preso un clamoroso buco nell'acqua. Infatti il mio interlocutore mi mostrò un coprifronte di Taki in bella vista... purtroppo io non avevo avuto modo di vederlo distintamente, dato che il mio sguardo era parzialmente ricoperto dal fogliame che mi mimetizzava, in ogni caso oramai era troppo tardi per fare marcia indietro... oramai gli avevo già appoggiato il kunai alla gola, quindi tanto valeva proseguire su quella strada.
    Intanto il tipo sembrò essere sul punto di dirmi qualcosa, o meglio di rispondere a tono alle mie parole aggressive, quando si fermò un istante, poi si rivolse a me con un tono decisamente più calmo... anche se si intuiva benissimo che avrebbe voluto insultarmi.

    -Credimi... lo capisco benissimo.-

    -Rutja Saijin, genin di Taki... Sto ritornando da una missione e mi sono fermato un attimo qui... Il perché credo si capisca... Senta, Albero-san, potrei chiederle di poter continuare a urinare su un suo collega, più in là? Sono in un momento un pochino critico... Poi, se desidera, torno qui e mi faccio minacciare ancora un po'...-

    Feci istintivamente un sorriso divertito quando sentì che mi aveva chiamato "albero-san"... era ovvio che non pensasse che io ero un albero, mi stava solamente prendendo in giro... non esattamente la prima cosa che avrei fatto io se mi fossi trovato nella situazione di avere la mia vita nelle mani di qualcun altro, quindi provai una discreta ammirazione mista a ilarità nei confronti del mio nuovo "amico" a quattro braccia.
    Rimasi un istante in silenzio, mentre il sorriso sulla mia faccia si trasformava in un espressione truce, in quel momento mi venne in mente che sarebbe stato divertente giocare un po' con Rutja... in fondo non avevo nulla di meglio da fare, quindi lo avrei lasciato un po' sulle spine.
    Aumentai leggermente la pressione del kunai sulla sua gola, per istillargli il dubbio che stavo davvero pensando di ucciderlo, poi, dopo qualche istante che avevo reso volutamente carico di tensione scoppiai in una risata sincera e divertita.

    -Ehehehehe... direi che è abbastanza credibile.-

    Gli tolsi il coltello dalla gola, mentre gli feci cenno con la testa di allontanarsi leggermente.
    Riemersi immediatamente dalla parte destra dell'albero, per evitare di entrare a contatto con il luogo che Rutja aveva irrigato.

    -Scusa per la brutta accoglienza di prima, ma ho fatto solamente il mio dovere... sai, ho una missione piuttosto rompicoglioni... spero tu possa capirmi.-

    Mi rammendai di non essermi presentato adeguatamente.

    -+Io sono Akira Musashi, Chuunin di Konoha... in ogni caso puoi finire di pisciare, capisco bene che non sia una bella sensazione.-
     
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    11.3 FINALMENTE...



    Il konohano rise della mia battuta, a quanto pare aveva un senso dell'umorismo discutibile almeno quanto il mio. Poi però mutò espressione d'improvviso, facendosi tutto serio. Premette il suo kunai sul mio collo con una faccia incattivita, probabilmente voleva che me la facessi sotto. Io lo stavo già facendo, ma per ben altri motivi. Tutta quella scenata non mi sembrava per niente credibile, era ovvio che si trattava di una sorta di bluff.

    M: Su quello non ci piove, però prova almeno a fare una faccia spaventata... Il mondo è pieno di gente che si diverte a fare scherzoni del genere, però alcuni si incazzano se non ci caschi... Come ti dico sempre, meglio evitare rogne con gente che non conosci...

    Provai più che potei a simulare una qualche sorta di paura, ma non ero molto ottimista a riguardo di ciò. Le mie abilità recitative facevano schifo e in quel caso erano ancora più inibite dal contesto. Quello stronzo di un albero non mi stava facendo pisciare – cosa di cui avevo assoluto bisogno in quel momento – solo per mettersi a giochicchiare con me come un fottuto neonato!! Avrei voluto spaccargli la faccia per il suo sadismo, ma già sapevo che avrei dovuto cedere al buon senso e lasciar perdere questo proposito.

    A: Ehehehehe... direi che è abbastanza credibile.

    Dopo un po' di tempo di tensione fittizia, la mano armata si abbassò e il volto iniziò a ridere. Su consiglio di Maki cercai di farlo anch'io, ma probabilmente lo feci in maniera troppo innaturale. All'improvviso dall'albero uscì un ragazzo, il bastardo konohano. Sembrava una persona piuttosto normale. Evitò di passeggiare nella pozza di urina, scena che a mio avviso sarebbe stata divertente, poi si rivolse a me con tono tranquillo.

    A: Scusa per la brutta accoglienza di prima, ma ho fatto solamente il mio dovere... sai, ho una missione piuttosto rompicoglioni... spero tu possa capirmi.

    Le scuse del ragazzo sembrarono molto poco sentite, ma non me ne feci un cruccio. Risposi con un “certo” biascicato a mezza bocca, per lasciare intendere di non avere problemi a riguardo. Mi stavo già girando quando lo shinobi della Foglia si presentò e mi diede il permesso di continuare ciò che avevo iniziato prima. Lo feci con sommo gaudio, scegliendo un nuovo albero e sperando che anche questo non fosse abitato da un ninja annoiato e rompicoglioni. Emisi un sonoro sospiro, nel momento in cui riaprii il rubinetto, non ce la facevo proprio più a trattenermi. Andai avanti per quasi un minuto intero, poi infine la mia vescica fu del tutto svuotata. Stavo molto meglio, era stato un momento davvero critico. Quindi mi girai con faccia rasserenata e gettai uno sguardo al tizio di prima.

    State facendo una missione di qua?

    Indicai la zona Nord-Ovest del bosco, visto che era quella la direzione in cui sarei dovuto andare per raggiungere casa. Non mi interessavano più di tanto i fatti dei konohani, però non mi andava di stare tra le palle, più che altro perché in tal caso rischiavo di essere di nuovo fermato da un altro scocciatore.


    LEGENDA
    M: Maki Uehara
    A: Akira l'albero
     
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    Mi piacciono i combattimenti



    In mio nuovo amico multibraccia accolse il mio tentativo di spaventarlo con una faccia che voleva solamente simulare di avere paura. Oramai avevo una certa esperienza in queste cose, mi ero abituato a vedere le espressioni di puro terrore dei miei nemici quando li minacciavo, quindi era piuttosto facile capire dallo sguardo di qualcuno se quella persona era davvero spaventata o stava solamente provando a compiacere il sadico che era in me... poco male, almeno sembrava essere un tipo che non si spaventava davanti a un, seppur mal riuscito, tentativo di giocare di lui; restava solamente da capire se fosse più coraggioso o incosciente, e il confine tra queste cose era piuttosto labile... non ci voleva nulla per passare dal non avere paura di nulla all'affrontare un avversario infinitamente più forte di te solamente perché non si era abbastanza umili da riconoscere che può tranquillamente esistere qualcuno che ce l'ha più lungo di te... quasi inconsciamente, arrivai a sperare che appartenesse a quest'ultima categoria.

    -Sai che ultimamente stai diventando un vero e proprio sadico? L'Akira che conosco io non sfida gente incontrata a caso per il gusto di ravvivare una giornata di merda.-

    -Si, ma adesso Akira si è fatto due coglioni grandi come una casa su quell'albero... un combattimento amichevole contro questo tipo non dovrebbe essere nulla di troppo impegnativo, ma allo stesso tempo qualcosa di abbastanza divertente. E poi non è nemmeno detto che accetti.-

    -Dimentichi un piccolo particolare, tu sei in missione... metterti a combattere nel bel mezzo di un pattugliamento potrebbe costarti non pochi problemi con il caposquadra... come se già non ne avessimo abbastanza.-

    -Il mio problema principale si trova nella mia testa e sei tu... razza di bastardo, dillo che ci godi a rovinarmi ulteriormente la giornata.-

    -State facendo una missione di qua?-

    La voce di Rutja mi riscosse da quel breve battibecco che stavo avendo con l'ospite che da qualche tempo stava alloggiando nella mia testa, e mi ricordò che avrei dovuto mandarlo via immediatamente... sarebbe stato pericoloso per lui trovarsi giusto nel mezzo di una missione di cattura.

    Esattamente, stiamo cercando di catturare una banda di mukenin che è passata di qui... all'apparenza sembrava una cosa abbastanza divertente, solo che poi mi hanno messo a fare la muffa su quell'albero e lì il mio entusiasmo si è affievolito parecchio... senti, non mi piace fare il guastafeste, ma dovresti allontanarti dalla foresta. Non per qualcosa, solo che correresti il rischio concreto di ritrovarsi in mezzo ad un battaglia piuttosto sanguinosa e non credo tu voglia diventare una vittima collaterale.-

    Prima ancora che Rutja potesse rispondermi apparve un piccolo cane, un chihuahua, con il coprifronte di Konoha avvolto sul corpo e una lettera in bocca. Lo riconobbi subito come uno dei cani che appartenevano alla muto del mio caposquadra, quindi era molto probabile che avesse intenzione di mandarmi un messaggio per informarmi di qualcosa di molto importante. Senza perdere tempo, presi il messaggio che mi stava porgendo e lo lessi.
    MAGNO GAUDIO... avevano appena catturato il gruppo di mukenin, quindi avrei potuto tornare immediatamente a Konoha per fare rapporto. Ma... se avessi fatto così mi sarei perso definitivamente l'occasione di raddrizzare quella giornate piuttosto storta... in fondo, un po' di ritardo per tornare a fare rapporto non era sicuramente nulla.

    -Dì al capo di avviarsi senza di me... quel tipo si è perso e devo dargli una mano ad uscire dalla foresta.-

    Mentre parlavo, feci un ampio cenno con il braccio per indicare Rutja... nel mentre, gli scoccai uno sguardo che voleva dire "prova a parlare e ti faccio pentire di non essere morto con la gola tagliata"... chissà perché, avevo la discreta sensazione che non avrebbe aperto bocca.
    Fortunatamente, il cane non sembrò aver notato nulla di tutto questo, tanto che si allontanò immediatamente.

    -Sai una cosa, Greed? Credo di aver trovato il modo per non fargli rifiutare un combattimento con me.-

    -Davvero? E come?-

    -Non ponendogli la domanda, mi limiterò a metterlo davanti la fatto compiuto... ossia che lui DEVE combattermi.

    -Allora...-

    Girai la testa verso Rutja, facendo un sorriso per nulla rassicurante.

    -Come ho già avuto modo di dirti, ho passato una giornata par nulla piacevole... quindi vorrei movimentarla un poco... e per movimentare intendo un combattimento. Non preoccuparti, non sarà una cosa all'ultimo sangue... voglio solamente divertirmi un po'. Ah, ovviamente non puoi rifiutarti.-

    Mi allontanai di circa sette metri, poi gli feci cenno di farsi avanti.

    Chiedo scusa se il post può sembrare un po' tirato, ma in fondo è solo un pretesto per consegnarci tra le braccia dell'ignoranza :kill:. Il titolo è una storpiatura del "I like trains" dell'Asdf movie.
     
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    11.4 COME SE VOLESSI ROMPERE TUTTO



    Il ragazzo iniziò a raccontarmi tutti i dettagli della sua missione. Mi chiesi perché mai mi toccasse sorbirmi tutta quella pappardella, non mi interessava minimamente. Ne avevo già abbastanza delle mie, di missioni inutili, non ero pagato per sentire gli altri lamentarsi della propria noia. Per fortuna dopo poco Akira capì quale fosse il punto che mi serviva e mi avvisò di stare alla larga dalla foresta. Mi scocciava fare un giro più largo, avrei allungato il viaggio non poco, ma sempre meglio che dover interagire ancora con quei rompicazzo di konohani.
    Mentre chiesi a Maki quale fosse la migliore strada da prendere, arrivò all'improvviso un chihuahua con il coprifronte del villaggio della Foglia. Cazzo, erano messi proprio male, se arruolavano anche sgorbi del genere. L'animaletto consegnò una lettera ad Akira, che la lesse con gli occhi spiritati. Allarme, rottura di coglioni a ore sei!

    M: Zitto, pollo, forse la cosa si fa interessante!!

    A: Dì al capo di avviarsi senza di me... quel tipo si è perso e devo dargli una mano ad uscire dalla foresta.

    Il ragazzo mi indicò al cagnetto e nel mentre mi lanciò un'occhiataccia che doveva essere minatoria. Non c'era niente di meno spaventoso di un tizio che parla con un chihuahua, nulla in tutta quella scena poteva procurarmi il benché minimo di timore. Avrei voluto andarmene senza aprire bocca, ma Maki mi trattenne. Ormai avevo capito le sue intenzioni, ma mi sembrava comunque una scocciatura non necessaria.

    M: Tranquillo, merdina, me ne occupo io! Scambiamoci appena puoi...

    A: Allora...

    Il ragazzo, dopo aver fatto allontanare il cagnetto, si girò verso di me con un sorriso sadico che gli solcava il volto. Non avevo proprio voglia di giocare con lui, per fortuna si era offerta Maki di farlo al posto mio.

    A: Come ho già avuto modo di dirti, ho passato una giornata par nulla piacevole... quindi vorrei movimentarla un poco... e per movimentare intendo un combattimento. Non preoccuparti, non sarà una cosa all'ultimo sangue... voglio solamente divertirmi un po'. Ah, ovviamente non puoi rifiutarti.

    A questo punto il konohano si allontanò di qualche metro, in attesa della mia risposta. Non voleva sentire ragioni, meno male che avevo già trovato una scappatoia. Non che mi andasse a genio tutta quella situazione, ma almeno avrei potuto viverla da osservatore esterno.

    Prima di iniziare dovrei solo fare una cosetta, le dispiace?

    Mi accertai che non reagisse in maniera strana e poi mi concentrai in silenzio. Attivando una delle mie tecniche specifiche, lasciai che Maki prendesse il sopravvento, divenendo io l'ospite del mio stesso corpo.

    Shujin no Inori (Preghiera del carcerato)
    Livello C
    Tecnica da abbinare al “Matrimonio dell'Horna”, che permette all'ospitante di scambiare la propria posizione con l'anima dell'ospite risvegliata in precedenza. In questo modo egli cede il controllo del corpo e si ritrova messo da parte. Potrà quindi ascoltare i pensieri dell'anima risvegliata e comunicare con essa, condividendo con lei tutte le percezioni sensoriali. Ovviamente, non cambiando le caratteristiche del corpo, l'anima ospite non potrà utilizzare jutsu o specializzazioni che non possiede il corpo. La tecnica non richiede sigilli per l'attivazione, né per lo spegnimento, che quindi è lo stesso utilizzatore iniziale a dover decretare (non l'anima risvegliata).
    Costo di attivazione: 10
    Costo di spegnimento: 5


    MAKI
    D'improvviso si interruppe quel fiume in piena di insensatezza e squallore che era il flusso di pensieri di Rutja. Sospirai per la gioia di non dovermi sorbire per un po' tutto lo schifo che passava per il cranio di quel coglionazzo.

    M: Bene, diamo un senso a questa giornata...

    Mi sgranchii in fretta tutte le ossa. Era necessario, visto che avevo appena preso possesso del corpo. Ero sicura che il tizio di fronte a me avrebbe notato qualche differenza rispetto a prima. Non tanto nel fisico, che rimaneva sempre uguale, quanto nel modo di porsi e nell'espressione. Non so come Rutja facesse ad avere una faccia così da subnormale, che non sembrava chiedere altro che di essere presa a schiaffi, ma io non volevo certo mantenere un'espressione del genere. Mostrai uno sguardo determinato e un sorriso normale, non quel ghigno di autocompiacimento che era solito fare il possessore originale del corpo.

    M: Ok, adesso sono pronta, divertiamoci un po'!! Inizi pure lei, Akira-san...

    Rutja mi sgridò, dicendo che mi ero riferita a me stessa al femminile. Gli risposi che non me ne fregava un cazzo. In altre occasioni avrei fatto anche attenzione, ma adesso importava meno di zero. Stavamo per iniziare un bello scontro, né a me né al tizio che avevo di fronte doveva interessare cosa c'era in mezzo alle gambe di quel corpo da ragno. E mentre mi divertivo a insultare ripetutamente il mio compagno per la sua irritante pedanteria, prelevai un paio di kunai dalle tasche e mi misi in posizione di guardia.

    M: Adesso ti mostro come combatte un vero assassino!!

    Finalmente una vera battaglia, dopo così tanto tempo. E non importava che fosse solo amichevole, mi sentivo comunque sovreccitata. Come se stessi tornando a vivere per davvero. Come se volessi dimostrare a me stessa e al mondo intero di essere davvero viva, come se volessi distruggere il mio avversario e l'Universo intero per farlo. Come se volessi rompere tutto!



    Rutja Saijin
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    7
    22
    33
    26+3=29
    30
    25+3=28
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    Post:
    1/

    Potenziamenti:
    Specializzazione in sicario di livello 1
    Innata spenta

    Armi:
    -2 kunai in una delle mani destre

    290/300
    -10: Shujin no Inori

    Ferite:
    - Ferita Lieve: Lingua scottata dal cibo troppo piccante.

    Stato Fisico:
    Ok

    Stato Mentale:
    [Maki]Sovreccitata e concentrata sulla battaglia imminente



    LEGENDA
    M: Maki Uehara
    A: Akira Musashi


    OT
    Il titolo del post, ripreso anche nel finale dello stesso, non è nient'altro che un piccolo gioco di parole. Infatti, le iniziali delle parole sono le stesse del titolo del topic, ovvero CSVRT :asd: :asd: .


    EDIT
    Mi sono accorto un sacco di tempo dopo che la tecnica che attivo non necessita sigilli, quindi ho modificato solo le frasi in cui dicevo di farli :asd: .


    Edited by GIIJlio - 10/6/2014, 14:27
     
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    Akira passerà al livello 11, dato che Giu mi ha autorizzato a farlo.
    Ah, useremo anche le tecniche nuove.





    Il ragazzo davanti a me non si sforzò nemmeno di nascondere l'espressione di pura scocciatura che gli comparve istintivamente sul volto quando gli fu chiaro che avrebbe dovuto combattermi, evidentemente non gli piaceva per nulla perdere tempo con uno sconosciuto che voleva solamente raddrizzarsi la giornata, ma non mi importava per nulla. Quello stramboide multibraccia mi avrebbe combattuto, volente o nolente... soprattutto nel secondo caso.

    -Prima di iniziare dovrei solo fare una cosetta, le dispiace?-

    Bè, almeno aveva accettato di cominciare senza fare troppe stoia, il che era già un passo in avanti. Una volta finito questa frase rimase fermo per qualche istante poi, una volta fatto tutto quello che aveva in mente, assunse un espressione completamente diversa rispetto a prima. Da completamente scocciato e menefreghista, quasi come se non gli fottesse nulla di quello che gli stava accadendo intorno, diventò improvvisamene "normale", gli occhi presero ad analizzare ogni singolo dettaglio con un'attenzione che prima non aveva... avevo la netta percezione che qualcosa era cambiato nel mio avversario e non solamente l'espressione sulla sua faccia.

    -Ok, adesso sono pronta, divertiamoci un po'!! Inizi pure lei, Akira-san...-

    "Pronta"? O si era dimenticato di essere maschio, oppure avevo a che fare con uno dalla sessualità confusa... il che non sarebbe stato strano considerato la stranezza che aleggiava intorno al mio avversario. Ora, oltre ad essere ansioso di cominciare quello scontro, ero anche piuttosto curioso di sapere quello che era davvero successo nella sua testa.

    -Mi dispiace deluderti, ma preferirei lasciarti la prima mossa... sono stato io a sfidarti, darti il vantaggio di attaccare per primo mi sembra il minimo.-

    Nonostante potesse sembrare strano, questo faceva parte della mia strategia di battaglia. Io preferivo sempre lasciare la prima mossa al mio avversario in quanto preferivo adattarmi a quello che lui aveva in mente... e poi ero anche abbastanza protetto, avevo il mio Kekki Genkai alla sua massima potenza e sarebbe stato curioso provarlo in quel preciso istante.

    CITAZIONE
    Akira Musashi
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE

    Forza

    46

    Resistenza

    42

    Velocità

    41

    Agilità

    41

    Precisione

    40 (46)

    Riflessi

    40 (46)



    Armi:
    Kunai x 18
    Shuriken x 16
    Spada del re x 1
    Filo di nylon x 7 metri
    Balestra da polso x 1
    Dardi comuni x 8
    Cartabomba x 1
    Katana x3
    Lama da polso x1
    Fori d'aria di Zaku x2
    Post:

    Potenziamenti:



    Armi Medie
    Di stazza esile e di corporatura robusta, i ninja che si specializzano in armi medie allenano il proprio corpo migliorando la precisione e i riflessi. Sono chiamati "duellanti" per la loro capacità di sapersi adattare agli scontri uno contro uno e saperli gestire al meglio. Non sfoggiano particolari abilità acrobatiche, ma sono più concreti nell'uso effettivo delle armi.

    -LIVELLO 1
    -- Precisione e riflessi aumentano di 3

    -LIVELLO 2
    -- Precisione e riflessi aumentano di 3
    -- Evocare armi migliorato: estrarre fuori le armi da un rotolo non costa più chakra.





    425/440 (97,68%)

    Fusione Terrenea (15)
    Ferite: Illeso

    Stato Fisico: ok

    Stato Mentale: Concentrato

     
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    11.4 CHIARA E SINCERA VIOLENZA, ROZZA TENACIA!



    MAKI
    Il konohano fece una faccia divertita e incuriosita in risposta alla mia frase. Mi faceva girare le palle che quel disgraziato di Rutja avesse ragione, succedeva molto di rado, ma mi provocava sempre enorme fastidio.

    A: Mi dispiace deluderti, ma preferirei lasciarti la prima mossa... sono stato io a sfidarti, darti il vantaggio di attaccare per primo mi sembra il minimo.

    Il disagio aumentò ancora di più, sentendo le parole del ragazzo. Trasudavano supponenza e senso di superiorità. Le avrebbe pagate care, pensai. Se avessi avuto il mio caro vecchio corpicino gli avrei staccato le palle senza problemi e gliele avrei fatte ingoiare con calma, per fargliele assaporare per bene. Poi lo avrei ucciso spaccandogli il cranio a furia di ginocchiate o magari soffocandolo con un piede sul collo. Ah, quanti bei ricordi, mi ero tanto divertita in passato, a fare cose del genere!! Però, solo a pensarci, mi ribolliva il sangue nelle vene. Ora ero rinchiusa in quella prigione, in quel corpo dalle abilità insulse, mentre del mio, plasmato con mille sforzi in così tanti anni, non rimaneva che qualche labile memoria. Il bisogno di omicidio saliva, sentivo proprio la necessità fisica di sfogarmi con qualcuno. E quel qualcuno era proprio davanti a me...

    Non dimenticare il chihuahua...

    Lo sapevo benissimo, non c'era bisogno che un povero coglione mi facesse prediche su cosa si può e non si può fare. Il cagnetto spastico aveva visto il konohano insieme a un tizio a sei braccia con il coprifronte di Taki. Se fosse sparito il konohano, ci avrebbero messo pochi istanti a prenderci e ad appenderci ad una forca. Inoltre, da quel poco che avevo avuto modo di dedurre, il tale chiamato Akira era più forte di quanto fosse il corpo di cui al momento disponevo. Non era saggio attaccarlo in maniera spregiudicata.

    Potresti utilizzare un paio di bunshin per disorientarlo oppure prendere tempo con shuriken e kunai... Mi mostrerai un'altra volta come combatte un assassino, adesso vediamo di portare a casa la pelle...

    Zittii a maleparole quel bastardo che parlava a vanvera. Stava alzando troppo la cresta, dimenticando chi era il soldato di élite e chi il poppante inesperto. Prima che potesse anche solo pensare di darmi dei consigli su come agire ne sarebbero dovuti passare centomila, di anni. Glielo avrei mostrato, forte e chiaro, il mio fottutissimo stile, come era solita fare le cose Maki Uehara. Solo così avrei potuto farlo tacere per sempre, quell'inutile mostro bastardo.
    Dopo aver passato immobile una ventina di secondi, decisi che era il momento di fare effettivamente qualcosa. Con un kunai che impugnavo già, mi ferii lievemente il dorso di una delle altre mie mani, la quale era impegnata con la sua omologa nell'eseguire alcuni sigilli. Quando li terminai, poggiai il palmo al suolo e impastai a dovere una dose ragionevole di chakra.

    Serpente Gigante
    Un serpente di grosse dimensioni molto pericoloso. Sebbene i suoi 20m di lunghezza e una costituzione massiccia è silenzioso e molto veloce, in grado di aggredire alle spalle vittime indifese;

    Livello: 6
    Consumo: 40

    CITAZIONE
    STATISTICHE ANIMALE
    LIVELLO 6
    Chakra: 80 Unità
    Forza: 18
    Resistenza: 15
    Velocità: 22
    Agilità: 18
    Precisione: 22
    Riflessi: 15


    Era la prima volta che evocavo un serpente così grosso, ma sapevo che Rutja lo aveva già fatto in passato. Era dannatamente enorme ed altrettanto figo. Io mi trovavo proprio sulla testa dell'animale, a circa cinque metri di altezza.

    M: Attacca quel cosetto che hai di fronte, ma senza morderlo e soprattutto senza ucciderlo!

    Dopo aver dato i miei ordini perentori al gigantesco ofide, mi levai dalla sua groppa, per lasciargli maggiore libertà di azione. Saltai in basso di un paio di metri, atterrando sul ramo maggiore di uno degli alberi della foresta. Da lì avrei avuto maggior controllo sull'evolversi dello scontro. Il serpentone sarebbe partito appena avrei fatto questa azione. Probabilmente non gli sarebbe piaciuto il mio divieto di omicidio, del resto non piaceva neanche a me, però ero sicura che avrebbe obbedito. Era pur sempre un'evocazione! Si sarebbe fatto contro al konohano con una facciata a fauci chiuse, tentando di investirlo in maniera violenta, ma di sicuro non fatale. Una volta fatto ciò, avrebbe poi proseguito cercando di avvolgere e immobilizzare il tizio chiamato Akira.

    Alla fin fine il tuo tanto ostentato stile è soltanto lasciare fare ad altri, no?

    M: Fottiti e stai muto, linguasecca!! Se fiati ancora, te ne farò pentire sul serio!!



    Rutja Saijin
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    7
    22
    33
    26+3=29
    30
    25+3=28
    31

    Post:
    2/

    Potenziamenti:
    Specializzazione in sicario di livello 1
    Innata spenta

    Armi:
    -2 kunai in una delle mani destre

    250/300
    (-10: Shujin no Inori)
    -40: Evocazione Serpente gigante

    Ferite:
    -Ferita Lieve: Lingua scottata dal cibo troppo piccante.
    -Ferita Lieve: Taglio sul dorso di una delle mani sinistre. Perdita ematica molto leggera.

    Stato Fisico:
    Ok(83,33%)

    Stato Mentale:
    [Maki]Molto nervosa e sicura di sé.



    LEGENDA
    M: Maki Uehara
    A: Akira Musashi


    OT
    Scusa il ritardo, sono nel pieno degli esami. E se non riesci a rispondere in tempi brevi, non ti preoccupare, non ho alcuna fretta!
    Il titolo del post è di nuovo il gioco di parole con le iniziali delle parole del titolo del topic, CSVRT (ho dovuto aggiungere una "e", altrimenti diventava troppo complesso) :asd: . Mi diverte un sacco farlo, ma non so se vi riuscirò poi una terza volta xD. In questo caso il titolo dovrebbe simboleggiare il "fottutissimo stile" stile di Maki, nella sua ferma volontà di sfogarsi su Akira e di zittire Rutja non accettando il suo aiuto :asd: .
     
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    Scusami per il ritardo... mi sono totalmente scordato del combattimento :looksisi:

    Mi divertivo davvero tanto a usare piccole tattiche di guerriglia psicologica contro gli avversari che mi sembravano più instabili e godere delle loro espressioni di assoluta rabbia e disappunto, il tono carico di stupida saccenza che avevo usato nei confronti di quell'aborto a sei braccia ne era solo l'ultima dimostrazione. Mi venne voglia di scoppiare a ridere quando vidi che la faccia del mio avversario era storta da una specie di smorfia carica di odio e disprezzo, ciò che mi impedì di attuare davvero questo proposito fu il riconoscere il tipo di sguardo che mi aveva scoccato Rutja... era uno sguardo carico di una cieca furia omicida, non era possibile sbagliarsi, quello sbrindellato voleva farmi fuori, voleva togliermi la vita nel modo più sadico e doloroso che la sua mente da fottuto abominio fosse riuscita a concepire... ah... avrebbe dovuto solamente provarci. Sul serio, mi avrebbe davvero fatto piacere se avesse fatto seguire quello sguardo minaccioso da un concreto tentativo di farmi tirare la cinghia prima del tempo, le cose sarebbero state mooolto più divertenti se quello scontro amichevole si fosse trasformato in una carneficina all'ultimo sangue... ultimamente avevo acquisito la strana abitudine a godermi troppo, più di quando dovessi, alcune missioni in cui avevo la libertà di forzare la mano e dare libero sfogo ai miei impulsi omicidi, e il massacro indiscriminato che avevo recentemente fatto in collaborazione con Drey ne era la prova.
    Bah... pensarci in quel momento era inutile, probabilmente era solamente un altro dei doni che Rodin Kaname mi aveva gentilmente impiantato nel codice genetico unito al fatto che il sangue della mia famiglia, i Musashi/Kaname, era quello dei primi abitanti del Paese dell'Acqua e quindi degli antenati di Kiri, e i Kiriani non erano sicuramente famosi per la loro proverbiale calma e tranquillità nelle battaglie... e poi che male c'era nel trarre qualche soddisfazione dal proprio lavoro? Finalmente avevo scoperto qualcosa che non solo mi appagava enormemente, ma era pure legale, quindi non capivo per nulla il motivo di tutti i problemi che mi facevo; beh, forse perché ammazzare la gente non era sicuramente un modo... ecco... gentilissimo per ottenere qualche gratificazione, e io lo sapevo benissimo, ma finché non si esagerava il problema non si sarebbe mai posto. Io non avevo mai ucciso una persona diversa da quello che era il mio obbiettivo solamente perché mi andava di farlo, e né tantomeno perché ero in preda ad una crisi di follia omicida, non ne ero proprio il tipo, quello forse era Drey.
    In ogni caso l'abominio afro che avevo davanti si morse una mano, una delle sei, e compose alcuni sigilli, seguiti da un appoggiare la mano a terra e da una nuvola di fumo. Lì per lì non ero troppo preoccupato, avevo molta sicurezza nella mia superiorità e nella forza del mio Kekki Genkai, poi, quando dalla nube di fumo emerse l'immensa figura di un serpente abnorme, ammetto che iniziai ad essere leggermente preoccupato... ma di sicuro non spaventato, quello stupido rettile obeso non sarebbe stato niente di più che una patetica distrazione per me... a meno che l'evocarlo non facesse parte dell'offensiva principale di quello squilibrato, caso in cui avrei dovuto mantenere una discreta soglia di attenzione. E invece no, con mia grande delusione, Rutja spiccò un balzo per togliersi dalla testa del serpente e salire su uno degli alberi alle sue spalle, poi quello sporco rettile partì all'attacco in solitaria. Tutto qui quello che sapeva fare quello scherzo della natura? Mettersi ad osservare buono e tranquillo l'evolversi di uno scontro mentre altri faticavano per lui? Bah, avrebbe fatto meglio ad inventarsi qualcosa di più impegnativo, altrimenti davvero mi sarei annoiato molto. Quando il serpente giunse a tre metri di distanza, io poggiai la mano destra sull'elsa della mia Katana e rimasi tranquillo in attesa... quello che avrei voluto fare sarebbe stato molto figo e avrebbe richiesto un buon tempismo. Quando il rettile spiccò un balzo per sferrarmi una potente facciata diretta al petto, io mi abbassai di scatto per mandare a vuoto il suo colpo, dopodiché estrassi velocemente la Katana e sferrai la mia offensiva.
    CITAZIONE
    Concentrazione del chakra elementale
    Livello: 7
    Si concentra il chakra di un determinato elemento, limitativamente a quelli posseduti dall'utilizzatore della tecnica, dentro o sulla superficie di un determinato oggetto. Questo conferirà all'oggetto una resistenza maggiorata nei confronti dell'elemento debole contro l'elemento usato.
    Nel caso si tratti di un'arma, questa diventerà in grado di danneggiare armi non potenziate allo stesso modo.
    Quindi se due armi si scontrano, ed una di queste è impregnata di chakra elementale, l'altra arma si romperà.
    Se invece in entrambe le armi è stato concentrato del chakra:
    -Se sono dello stesso elemento, o di due elementi della quale nessuno dei due è debole rispetto all'altro, le due armi rimarranno intatte
    -Se invece in una delle due armi è stato concentrato chakra di un elemento debole rispetto all'altra, l'arma si romperà.
    Consumo: 5 a turno

    Intrisi la lama di Chakra Futon per darle un potere tagliente addirittura superiore al normale, dopodiché attaccai il serpente con un fendente diretto a quello che avrebbe dovuto essere il suo "collo ", oppure il posto da dove partiva la testa, per mozzargli il capo di netto. Non avrebbe dovuto essere per niente in grado di evitare quel colpo, che era stato sferrato quasi in contemporanea al momento in cui mi ero abbassato, e che sarebbe stato seguito da una capriola che sfruttava lo slancio che mi ero dato per il colpo per allontanarmi di quasi tre metri da quella zona ed evitare di essere travolto dal corpo del rettile
    Tutto qui quello che sai fare? Mi sa che ti ho davvero sopravvalutato... perché non scendi giù da quel cazzo di albero e mi combatti come un uomo? Sempre che tu lo sia davvero.


    CITAZIONE
    Akira Musashi
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    Forza

    46

    Resistenza

    42

    Velocità

    41

    Agilità

    41

    Precisione

    40 (46)

    Riflessi

    40 (46)



    Armi:
    Kunai x 18
    Shuriken x 16
    Spada del re x 1
    Filo di nylon x 7 metri
    Balestra da polso x 1
    Dardi comuni x 8
    Cartabomba x 1
    Katana x3
    Lama da polso x1
    Fori d'aria di Zaku x2
    Post:

    Potenziamenti:



    Armi Medie
    Di stazza esile e di corporatura robusta, i ninja che si specializzano in armi medie allenano il proprio corpo migliorando la precisione e i riflessi. Sono chiamati "duellanti" per la loro capacità di sapersi adattare agli scontri uno contro uno e saperli gestire al meglio. Non sfoggiano particolari abilità acrobatiche, ma sono più concreti nell'uso effettivo delle armi.

    -LIVELLO 1
    -- Precisione e riflessi aumentano di 3

    -LIVELLO 2
    -- Precisione e riflessi aumentano di 3
    -- Evocare armi migliorato: estrarre fuori le armi da un rotolo non costa più chakra.





    420/440 (97,21%)

    Fusione Terrenea (15)
    Concentrazione Chakra Elementare (5)
    Ferite: Illeso

    Stato Fisico: ok

    Stato Mentale: Concentrato

     
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    11.5 CRESCERE SIGNIFICA VOLERSI RICONOSCERE TRASFORMATI



    MAKI
    Mi ero fatta prendere dal panico ed avevo lanciato un'offensiva debole. Non era da me. Me ne resi conto quasi subito, era troppo diretta, troppo prevedibile, troppo facile da affrontare. Mi sentii delusa da me stessa, davvero ero mi ero ridotta in questa maniera in così poco tempo?! Era tutta colpa di quel dannato Rutja e della sua inutilità. Mi aveva contagiata. Mentre io già cercavo le ragioni del mio imminente fallimento, questo si avverò. Il serpente gigante si lanciò contro Akira, compiendo un balzo. Mi aspettavo che egli avanzasse strisciando, ma in ogni caso ciò non avrebbe cambiato per niente la sostanza. La sua velocità d'azione era scarsa, ridicola a confronto di quella che avevo in vita, mentre i riflessi del konohano si dimostrarono di tutto rispetto. Evitò con cura il rettile e lo decapitò con una precisione notevole. Come previsto, mi trovavo di fronte ad uno shinobi di buon livello, molto più abile rispetto al corpo che avevo a disposizione ora.

    A: Tutto qui quello che sai fare? Mi sa che ti ho davvero sopravvalutato... perché non scendi giù da quel cazzo di albero e mi combatti come un uomo? Sempre che tu lo sia davvero.

    La strafottenza del ragazzo gettò benzina sul fuoco, acuendo il mio nervosismo. Come si permetteva?! Osava darmi lezioni su come combattere? Io uccidevo quando lui ancora succhiava il latte, come pensava di potermi giudicare? Certo, il mio attacco era stato scarso... Certo, disponevo di un corpo decisamente più debole del suo... Però non ero disposta a farmi guardare dall'alto in basso da un ragazzino senza cervello. Gli avrei insegnato io cosa voleva dire sottovalutarmi, glielo avrei insegnato forte e chiaro. Io ero un “vero uomo”, pur essendo donna. Lo ero diecimila volte più di lui. Come tutti gli altri maschi, pensava forse che un paio di palle penzolanti gli desse chissà quale superiorità fisica o morale? Glielo avrei mostrato. In passato avevo evirato tanti di quegli uomini che si credevano chissà chi, prima di ucciderli. Sarebbe stato divertente farlo con lui, anche se purtroppo non potevo.

    Lasciamo perdere, per favore. Chiediamo scusa, diciamo di non essere in grado di fare più di così e andiamocene a casa... Non ho voglia di guai. È vero che un tempo gli avresti fatto il culo, ma non ci riusciresti mai in questa situazione. Ti renderesti solo ridicola... Accetta la situazione, non sei più quella di un tempo e non lo sarai mai più!!

    All'improvviso Rutja irruppe nei miei pensieri e osò lanciarmi i suoi giudizi irriverenti. Probabilmente si sentiva al sicuro, nascosto dove non avrei potuto colpirlo. Erano affermazioni idiote, non avevo vissuto di sola forza bruta e avevo sempre saputo cavarmela anche in situazioni difficili. Su un punto però aveva ragione, dovevo decidermi ad accettare il fatto di essere morta e di non poter tornare indietro. In questi mesi non l'avevo mai fatto, ma adesso era il momento giusto. Quale modo migliore che una battaglia per dimostrare a me stessa che anche in questa nuova situazione potevo vivere lo stesso? Dovevo solo cambiare approccio. Mai più “un tempo sarei riuscita in questo”, mai più “di solito facevo così”, mai più “con il mio vecchio corpo avrei fatto ciò”! Uno shinobi non può vivere di passato, il presente è la sua unica religione. Da quel momento in poi avrei ricordato questa verità assoluta e avrei vissuto così la patetica esistenza che mi ritrovavo. Era l'unico modo di andare avanti.

    M: Zitti tutti!!

    Lasciai che il grido sfogasse l'ira che avevo accumulato per così tanto tempo. Un urlo a pieni polmoni, con voce forte e rabbiosa, che però non bastò a reprimere tutto il mio odio. Mi tirai anche un sonoro pugno sulla guancia, sia per calmarmi, che per punire Rutja per le sue idiozie di prima. Per fortuna quel corpo era talmente abituato a prendere mazzate che non riscontrò grossi danni.

    M: Scusi, Akira-san, sono davvero dispiaciuta per quello che è successo... Se lei è d'accordo, adesso scendo e le spiego tutta la situazione...

    Una volta accertatami che il ragazzo non fosse contrario, avrei riposto i kunai in tasca e avrei disceso l'albero, tornando a terra. L'idea di portarmi lassù era stata davvero improvvida, per fortuna ero riuscita a non pagarne le conseguenze. Una volta raggiunto il suolo, mi sarei piazzata ad una decina di metri da Akira, tenendo bene d'occhio le sue reazioni. Dopo di che, avrei inondato il konohano con un fiume di parole.

    M: Prima di riprendere a combattere, vorrei parlarle un attimo, per chiarirmi. Poco fa lei mi ha chiesto se sono davvero un uomo. La risposta è no, come avrà già intuito. Io ero e sono una donna, nel cuore e nell'anima, il mio nome era Maki Izawa. Un tempo fui una kunoichi di Oto, una genin. Non ero di certo definibile talentuosa e per questo fui scelta per essere sfruttata per degli orribili esperimenti. Mio padre mi vendette per trenta miseri ryo. Come vede il mio corpo ormai non ha più nulla di femminile, anzi, non ha più nulla di umano. Oltre a questa infame operazione, mi impiantarono nel cervello diverse personalità artificiali, che avrebbero dovuto collaborare con la mia, la principale. Queste avrebbero dovuto attivarsi automaticamente nel momento del bisogno, ma in realtà non funzionano quasi per niente e mi rendono la vita un inferno. Non sono assolutamente in grado di controllare le mie reazioni, di solito, e spesso mi ritrovo in situazioni assurde a causa di comportamenti che nessun umano definirebbe sensati. Sovente le mie azioni sono rese terribili dal fatto che sono messe in pratica da volontà diverse e spesso discordanti, che si contrastano tra loro ognuna per i propri interessi. Ma, in casi eccezionali, sono in grado di respingere questi estranei e di riguadagnare il completo controllo del mio corpo, seppure per un lasso limitato di tempo. Due ore, questo è quanto avrò di libertà da questo incubo. Vorrei sfruttare questo tempo che ho guadagnato poco fa per completare il duello con lei. Lei mi ha sfidato, seppure in maniera non ufficiale. Per l'onore di Taki, il posto che mi ha accolto quando fuggii e che mi ha nascosto dalle grinfie degli otiani, io non posso rifiutare! Non sarò alla sua altezza, ho avuto modo di saggiare le sue capacità e sono notevoli. Però intendo provare a impegnarla in una battaglia che sia degna di questo nome. Lo devo al buon nome del mio villaggio di appartenenza. Sempre se lei è d'accordo a continuare, ovviamente...

    Una volta terminato quel gigantesco discorso, feci un bel respiro. Il corpo di Rutja non era per niente avvezzo al parlare molto, per colpa delle sue abitudini da sociopatico, ma ero riuscita comunque a dire quello che volevo senza eccessivi problemi. In vita ero sempre stata una bravissima attrice, avevo compiuto diverse missioni sotto copertura, quindi speravo di avere mantenuto quelle abilità anche nella mia nuova sistemazione. Fingere debolezza e timidezza con quell'enorme e sgraziato corpo a sei braccia era in effetti difficile, ma contavo di esserci riuscita un minimo, memore delle tante volte in cui mi ero fatta passare per una ragazzotta ingenua e indifesa. Per il resto ero molto fiduciosa nel mio inganno, mi sembrava ben costruito. Avevo inserito alcuni degli elementi più classici delle storie strappalacrime. Una vergine pura deturpata da vili comportamenti dei potenti, un tradimento familiare, una nuova amata patria. Avevo persino tirato in ballo Oto, che sapevo essere un pallino per i konohani, i quali odiavano senza freno tale villaggio. Con qualcosa sarei dovuta pur andare a segno! Puntavo a guadagnare la pietà del mio avversario e allo stesso tempo a fargli avere basse aspettative su di me. Se tutto fosse andato come volevo io, lui mi avrebbe sottovalutato in maniera grossolana e io lo avrei colpito, al momento giusto. Come avevo fatto tante altre volte, in vita.

    Carina la storia... Comunque stai vivendo ancora nel passato, nonostante tutto...

    M: Stai zitto, viscido sgorbio senza ritegno, o giuro che questa volta ti stacco le palle!!



    Rutja Saijin
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    7
    22
    33
    26+3=29
    30
    25+3=28
    31

    Post:
    3/

    Potenziamenti:
    Specializzazione in sicario di livello 1
    Innata spenta

    Armi:

    250/300
    (-10: Shujin no Inori)
    (-40: Evocazione Serpente gigante)

    Ferite:
    -Ferita Lieve: Lingua scottata dal cibo troppo piccante.
    -Ferita Lieve: Taglio sul dorso di una delle mani sinistre. Perdita ematica quasi terminata.
    -Ferita Lieve: Contusione sulla guancia sinistra.

    Stato Fisico:
    Ok(83,33%)

    Stato Mentale:
    [Maki]Sull'attenti.



    LEGENDA
    M: Maki Uehara
    A: Akira Musashi


    OT
    Il titolo è il solito gioco di parole con CSVRT :asd: . A parte quello, questo post si è trasformato in una psicanalisi veloce nella prima metà e in una menzogna molto elaborata nella seconda xD. Sono decisamente partito per la tangente :asd: .
    Il nome falso usato da Maki era quello che aveva durante la missione da infiltrata nel laboratorio del Professore. Non che sia una cosa importante, ma non avevo avuto modo di inserire questo dettaglio nel testo xD.
     
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    Demone scorza

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    Il... no, ragazzo era sicuramente sbagliato per definire quell'individuo davanti a me, un generico "essere" era indubbiamente molto più appropriato. Comunque le mie parole arroganti e cariche di disprezzo avevano fatto centro un'altra volta, era evidente dallo sguardo carico di sincero odio che mi aveva scoccato il buon "essere", sinceramente mi sarei aspettato che scendesse dall'albero e provasse un attacco frontale dettato solamente dalla rabbia che provava, sarebbe stato più o meno quello che avrei fatto io nella sua situazione, che si sarebbe tradotto in un altro evidente fallimento contro le mie difese... eppure fece qualcosa che definire strano era sicuramente molto riduttivo, ossia si sferrò da solo un cazzottone in piena faccia. Non trattenni un espressione sinceramente sorpresa... aveva forse capito di non avere la benché minima possibilità contro di me e quindi aveva preso la decisione di rendermi le cose più semplici pestandosi da solo? Sarebbe stata una cosa mooolto stupida e anormale, ma, onestamente, quanto poteva dire di essere normale un tipo a sei braccia con una capigliatura afro e una sessualità confusa? Davvero non avrei dovuto restarci male se si fosse messo a fare robe del genere, solo che pestarlo a sangue era una mia prerogativa esclusiva, si era per caso illuso di potermi togliere il divertimento? Che fesso, ormai l'unica cosa che avrebbe potuto salvarmi la giornata era una sana scazzottata, e non gli avrei permesso di fare quello che voleva solamente perché era completamente fottuto di cervello. Fui sul punto di sferrare un'offensiva seria, la prima di quella giornata, quando però il tipo decise di aprire la bocca.
    Scusi, Akira-san, sono davvero dispiaciuta per quello che è successo... Se lei è d'accordo, adesso scendo e le spiego tutta la situazione...
    AH... era la prima cosa sensata che gli sentivo dire in quella giornata, di sicuro non ero completamente indifferente alla prospettiva di sapere esattamente cosa lo/la rendeva così maledettamente anormale, in fondo ero una persona molto curiosa, tuttavia c'era un problema... il tipo avrebbe potuto mentirmi. Avrebbe potuto benissimo inventarsi la prima palla che le fosse passata nella testa e spacciarla per verità assoluta, in fondo che ne sapevo di lui? Che ne sapevo della sua vera storia e dei veri motivi per cui era così fottuto di cervello? Un grandissimo cazzo di niente, e a me non piaceva per nulla essere preso in giro. Proprio per prevenire questa eventualità attivai una delle tecniche che avevo da poco creato.
    CITAZIONE
    Orecchio del Diavolo (Akuma no Mimi)
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu consiste nel concentrare una discreta quantità di Chakra nell'apparato uditivo dell'utilizzatore, in modo da potenziarne di molto le capacità. Una volta effettuato il procedimento l'udito dell'utilizzatore risulterà potenziato, al punto da riuscire a percepire chiaramente qualunque suono, anche il più piccolo, nel raggio di dieci metri. L'utilizzatore sarà anche in grado di udire il battito cardiaco di una persona. Se, quando questo Jutsu è attivo, l'utilizzatore avvertirà un suono troppo forte o improvviso l'intero sistema uditivo andrà in tilt, causando un malus di 8 alle statistiche di Riflessi e Precisione per quattro turni.
    Livello: C
    Costo: 15
    Mantenimento: 5

    Grazie a questa sarei riuscito ad udire chiaramente il battito cardiaco della creatura davanti a me, in modo da essere assolutamente sicuro della veridicità della sue parole... in fondo fidarsi era bene, non fidarsi era sicuramente molto meglio. Rutja, o come diavolo si chiamava davvero, si trovava proprio a dieci metri di distanza da me, esattamente nel raggio d'azione della mia tecnica, quindi potei ascoltare contemporaneamente la storiella che mi stava raccontando e il suo cuore, in modo da capire immediatamente se mi avesse mentito oppure no. Il risultato di questa mia semplice analisi fu... inaspettato. Alla fine la stragrande maggioranza delle cose che mi aveva raccontato erano cagate belle e buone, a cominciare dal suo nome da donna e finendo con tutta la tiritera su Oto e su tutto il rispetto e l'onore verso Taki... ma non la parte relativa al fatto di avere più personalità in testa. Bah, che mi stupivo a fare? Tanto sapevo benissimo che era possibile ritrovarsi con una voce in testa, quindi perché non sarebbe stato possibile averne addirittura di più? Non che mi interessasse molto quello che era accaduto a quella bastarda, o bastardo, l'unica cosa che mi faceva rabbia era che mi aveva palesemente mentito... questa gliel'avrei fatta pagare molto cara, innanzitutto disattivai la tecnica, poi misi in azione il mio piano.
    Wow... io... non so che dire...
    Tsk... quello scherzo della natura pensava di essere un buon attore? Avrebbe dovuto vedere me quando mi mettevo d'impegno a raccontare cagate, come in quel caso. Feci la faccia più costernata possibile, per farle, o fargli, credere di aver creduto davvero a quello che mi aveva detto.
    La tua storia è... tristissima...
    A quel punto, senza dare nessun preavviso, avrei usato un'altra tecnica.
    CITAZIONE
    Alzata della Foglia (Konoha Tounyuu)
    Tipo: Taijutsu
    Il ninja, dopo essersi dato uno slancio ad una velocità più alta del normale (velocità +15) arriverà sotto l'avversario, sferrando un potente calcio verticale (forza +5) capace di scagliarlo ad un'altezza di almeno quattro o cinque metri.
    Consumo: 15

    Il notevole bonus di velocità conferitomi dal taijutsu, unito alla sorpresa con cui avevo sferrato l'attacco, avrebbe dovuto consentirmi di colpire in tutta tranquillità quell'imbecille senza che lui non potesse fare nulla per contrastarmi. Avrei sferrato un calcio in direzione del petto, in modo da scagliarlo violentemente contro il tronco l'albero alle sue spalle.
    ... Peccato che per l'ottanta per cento sia una puttanata bella e buona.
    Dopo aver detto questo, avrei spiccato un piccolo balzo all'indietro, in modo da allontanarmi di altri cinque metri.
    Non mi interessa nulla della tua storia, se è vera oppure no, ma quello che mi fa incazzare davvero è che hai provato a prendermi per il culo, e a me non piace per nulla. Ora forza, attaccami, dimostrami che non sto perdendo tempo con te... MOVITI!!!!!


    CITAZIONE
    Akira Musashi
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE

    Forza

    46 (51 solo il colpo)

    Resistenza

    42

    Velocità

    41 (56 solo il colpo)

    Agilità

    41

    Precisione

    40 (46)

    Riflessi

    40 (46)



    Armi:
    Kunai x 18
    Shuriken x 16
    Spada del re x 1
    Filo di nylon x 7 metri
    Balestra da polso x 1
    Dardi comuni x 8
    Cartabomba x 1
    Katana x3
    Lama da polso x1
    Fori d'aria di Zaku x2
    Post:

    Potenziamenti:



    Armi Medie
    Di stazza esile e di corporatura robusta, i ninja che si specializzano in armi medie allenano il proprio corpo migliorando la precisione e i riflessi. Sono chiamati "duellanti" per la loro capacità di sapersi adattare agli scontri uno contro uno e saperli gestire al meglio. Non sfoggiano particolari abilità acrobatiche, ma sono più concreti nell'uso effettivo delle armi.

    -LIVELLO 1
    -- Precisione e riflessi aumentano di 3

    -LIVELLO 2
    -- Precisione e riflessi aumentano di 3
    -- Evocare armi migliorato: estrarre fuori le armi da un rotolo non costa più chakra.





    390/440 (88,34%)

    Fusione Terrenea (15)
    Concentrazione Chakra Elementare (5)
    Orecchio del Diavolo (15)
    Alzata della Foglia (15)
    Ferite: Illeso

    Stato Fisico: ok

    Stato Mentale: Concentrato, leggermente innervosito

     
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    MAKI
    A: Wow... io... non so che dire...

    Il tono di voce di voce del ragazzo voleva ostentare tristezza, ma mi sembrava del tutto costruito. Non ero sicura si fosse bevuto tutta la storia, durante tutto il racconto era rimasto sempre concentrato, per poi farsi accigliato solo all'ultimo. Non mi piaceva per nulla, l'istinto mi diceva che le cose stavano per volgere al peggio. Per sicurezza mi misi in posizione di guardia, per essere pronta a tutto.

    A: La tua storia è... tristissima...

    Un attimo dopo aver pronunciato queste parole, il ragazzo partì all'attacco. Ero davvero convinta di essere preparata a reagire, ma la realtà dimostrò che mi sbagliavo. Akira si mosse troppo velocemente, riuscii a seguire solo in piccola parte i suoi movimenti. La distanza era minima, la sua corsa rapida, in pochi attimi mi fu addosso. L'unica cosa che fui in grado di fare fu porre un paio di mani a protezione del volto, un paio a protezione del collo e l'ultimo a protezione del petto. Le avevo sistemate a croce, perché fornissero una difesa almeno decente. Un secondo dopo, sentii giungere l'impatto. Un secco e fortissimo rumore annunciò che le ossa di un paio dei miei arti si erano rotte in maniera seria. Fui colpita anche al petto, anche se in maniera meno pesante. L'attacco nemico mi proiettò in aria, sbalzandomi all'indietro di diversi metri. Prima di cadere a terra, sbattei la schiena contro il tronco, per fortuna non in maniera eccessivamente forte da minare l'integrità della mia colonna vertebrale. Rimbalzai quindi in avanti, cadendo con la faccia al suolo, assaggiando il sapore del terriccio di quella foresta.

    A: ... Peccato che per l'ottanta per cento sia una puttanata bella e buona.

    M: È finita... È davvero finita... Io...

    Sentii gli occhi inondarsi di lacrime, che andarono a rigare le guance. Non ne potevo più. Avevo perso tutto. Non ero più in grado di mentire, di combattere, di uccidere, nemmeno di difendermi! Mi ritrovavo un corpo non mio, che potevo usare solo raramente, che non riusciva a tenere il passo di nessuna offensiva e che si distruggeva alla minima occasione. Dove erano finiti i giorni e gli anni spesi ad allenarmi, a rendermi sempre più forte e abile? Dove tutta l'esperienza che mi era costata sangue, sudore e fatica? Dove era la vera me, la vera Maki Uehara?! Era tutto perso. Irrimediabilmente. Per sempre.
    Per sempre.

    M: Io... Io sono davvero morta...


    RUTJA
    Avevo ascoltato tutto il tempo il flusso di pensieri di mia moglie, cercando di sdrammatizzare la situazione in un paio di momenti. Lei era ossessionata dal passato, cosa comprensibile per una persona morta da poco. Pensavo potesse superare tutto ciò, in fondo era sempre stata una donna estremamente forte, anche d'animo. Abbastanza da reggere una vita da reietta e da spia, da sopportare le vessazioni di chi non approvava la sua omosessualità e soprattutto da reprimere la sua spropositata sete di sangue. Mi sbagliavo, la morte è un evento troppo difficile da sostenere, persino per una come lei. Con quell'ultima serie di eventi, qualcosa si era rotto del tutto. L'equilibrio che lei si era costruita sparì nel nulla quando il ragazzo scoprì facilmente la menzogna. Maki aveva provato a dimostrarsi di essere ancora viva, di essere ancora se stessa, ma aveva finito solamente per dimostrare quanto fosse diversa ora rispetto a prima.

    A: Non mi interessa nulla della tua storia, se è vera oppure no, ma quello che mi fa incazzare davvero è che hai provato a prendermi per il culo, e a me non piace per nulla. Ora forza, attaccami, dimostrami che non sto perdendo tempo con te... MOVITI!!!!!

    Le cose andavano di male in peggio. Lei non aveva la forza psicologica di alzarsi e quel bastardo konohano continuava a incalzare. Voleva ad ogni costo fare a botte, probabilmente solo per sfogarsi. La sua violenza era immotivata, disgustosa. Non potevo sopportare oltre. Per fortuna Maki era troppo sconvolta per dare ascolto alle parole di quel tizio, ma io le sentii chiare e forte. Voleva che lo attaccassi? Se ne sarebbe pentito amaramente!

    Shujin no Inori (Preghiera del carcerato)
    Livello C
    Tecnica da abbinare al “Matrimonio dell'Horna”, che permette all'ospitante di scambiare la propria posizione con l'anima dell'ospite risvegliata in precedenza. In questo modo egli cede il controllo del corpo e si ritrova messo da parte. Potrà quindi ascoltare i pensieri dell'anima risvegliata e comunicare con essa, condividendo con lei tutte le percezioni sensoriali. Ovviamente, non cambiando le caratteristiche del corpo, l'anima ospite non potrà utilizzare jutsu o specializzazioni che non possiede il corpo. La tecnica non richiede sigilli per l'attivazione, né per lo spegnimento, che quindi è lo stesso utilizzatore iniziale a dover decretare (non l'anima risvegliata).
    Costo di attivazione: 10
    Costo di spegnimento: 5


    Ripresi il controllo del mio corpo, decisamente malconcio. Ero abituato a subire quintali di ferite, ma quelle erano comunque troppe perché potessi fare finta di nulla. Mi rialzai in piedi, con non poca fatica. Poi scandii le parole che meglio esprimevano tutto ciò che provavo, con la faccia ancora rigata dalle lacrime di Maki.

    Lei è un mostro... Molto più di me...

    Parlavo con difficoltà, le ferite erano troppe, ma non riuscii a resistere all'impulso di dire queste parole. Non erano rivolte al ragazzo in particolare, ma a tutta quella categoria di persone che lui rappresentava ai miei occhi. Quelle che non sanno fare altro che sfogarsi sugli altri, che usano la violenza in maniera effimera e immotivata, quelle che disprezzano quelli come me, che lottano per un obiettivo vero.
    La rabbia aumentò, ma cercai di porle un freno. Dovevo agire subito, con lucidità. E porre fine a quella insensatezza, in un modo o nell'altro, finché le forze me lo permettevano. Forse utilizzando il Playbook di Yamato avrei avuto più chance di successo, ma si trattava di tattiche elaborate, molto rischiose e di difficile realizzazione. Non ero nella situazione adatta per tentare una cosa del genere, avevo bisogno di qualcosa di diverso. Semplice, tamarro e implacabile. Qualcosa alla Maki Uehara, insomma. Composi un rapido trio di sigilli, per dare vita ad una delle tecniche più basilari del repertorio di ogni ninja.

    Tecnica della Moltiplicazione del Corpo (Bunshin no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Una delle tre tecniche che ogni ninja impara durante il suo corso accademico; è la tecnica base che ogni Genin deve conoscere, perché può essere una via di salvezza. Questa Tecnica crea degli ologrammi, che non possono attaccare e se colpiti scompaiono perché non hanno massa fisica. Se usata correttamente questa tecnica può creare tantissime copie, confondendo l'avversario e creando una possibile via di fuga o un momento di stallo dove nascondersi ed elaborare una strategia.
    [Le copie non sono fisiche, quindi scompaiono al minimo contatto senza arrecare danni]
    [Le copie possono essere create a massimo 3 metri di distanza dall'utilizzatore]
    [A partire dal livello 5, la tecnica può essere personalizzata sostituendo la classica nuvoletta di fumo con qualcos'altro di inoffensivo e puramente scenico (richiede approvazione da parte dello staff ed una volta ottenuto non si può più modificare)]
    Consumo: 5 a copia


    Creai tre copie, a tre metri esatti da dove mi trovavo io. Erano proprio tra me e il mio avversario, quindi avrebbero dovuto limitare la sua visuale. Mi sarebbero bastati pochi secondi per mettere in moto il semplice piano che avevo in mente. E speravo che quel tale Akira, così ossessionato dall'idea di avere una battaglia decente, me li concedesse. Nel dubbio feci parlare i bunshin, mentre partivo all'attacco, come piccolo diversivo.

    Non posso ucciderla, non mi è permesso... Ma la umilierò, fosse l'ultima cosa che faccio!!

    Armatura Raiton Parziale (tecnica personale)
    Livello C
    Tipo: Ninjutsu
    Versione minore dell'armatura Raiton, pensata dal professor Madaraki per essere appresa anche da shinobi di livello inferiore. In sostanza si riveste di chakra Raiton una coppia di arti - inferiore o superiore a scelta - ed esclusivamente per essa si potrà avere un bonus di 10 punti al parametro della velocità. Inoltre, passando una zona irrorata dal chakra di questa tecnica sul punto colpito, sarà possibile curare delle piccole ferite, solo se esse sono state frutto di danni da elettricità (piccole bruciature e shock). In nessun modo è possibile applicare questa tecnica su più di una coppia di arti contemporaneamente e non si potrà usarla in ogni caso per più di tre turni.
    Costo: 15 a turno


    Dopo aver irrorato le mie gambe di chakra Raiton, iniziai a correre. Il nemico distava da me circa una decina di metri in linea d'aria, ma non partii direttamente in sua direzione. La direzione che presi seguiva una linea immaginaria inclinata di quarantacinque gradi circa rispetto ad un'altra linea immaginaria, quella che congiungeva la mia posizione di partenza con quella di Akira. Nell'istante immediato della mia partenza, avrei iniziato a eseguire una breve serie di sigilli. Ne sarebbero bastati di nuovo tre per attivare la mia tecnica, ma questa volta gli effetti sarebbero stati ben diversi.

    Arte del Fulmine: Mille Falchi (Raiton: Raikiri)
    Tipo: Ninjutsu
    Il Chidori originale: il Raikiri è stato chiamato in questo modo per il caratteristico suono emesso durante l'attivazione della tecnica, simile al frastuono di uno stormo di volatili.
    L'utilizzatore spezza i pochi sigilli necessari e concentra una grossa quantità di chakra su un arto superiore. Unendo la grossa quantità di chakra nella mano e l'elevata velocità di esecuzione della tecnica, il braccio diventa una spada in grado di tagliare gli oggetti. L'elevata quantità di chakra e la sua compressione, rendono il chakra visibile a occhio nudo e i fulmini si propagano in maniera ancora più ampia. Essendo una tecnica molto veloce espone l'utilizzatore a una condizione ancora più rischiosa, perché di norma non si hanno abbastanza riflessi e si è facilmente esposti al contrattacco avversario.
    [Richiede il Medio Taglio del Fulmine in scheda]
    [Con la tecnica attiva la velocità dell'utilizzatore è potenziata di 40]
    [La sfera taglie e perfora oggetti dalla resistenza del Ferro]
    [La sfera causa massimo danni critici sulla parte colpita]
    [La sfera stordisce gravemente, la vittima non può attaccare per 2 turni]
    [La sfera è grande come il palmo della mano]
    [Sigilli: Capra, lepre, scimmia]
    Consumo: 60
    Mantenimento: 30 a turno


    Una volta evocato il Raikiri, tutto sarebbe cambiato. Sarei stato così veloce da risultare imprendibile per quasi chiunque. Avrei percorso i pochi metri che ci separavano con una traiettoria curva, simile alla metà superiore di un'ellisse. Ci avrei messo meno di un secondo, circa. Speravo che questo poco tempo non fosse sufficiente ad Akira per elaborare una difesa. Anche perché io mi ero gettato all'offensiva totale, quindi sarei stato piuttosto esposto a contrattacchi.
    Se fossi riuscito a raggiungere il nemico, non avrei tentato di colpirlo con la sfera di chakra Raiton, sarebbe stato troppo rischioso. Sbagliare mira avrebbe voluto dire porre un serio pericolo alla vita del konohano. Con un testimone chiave come il chihuahua non ci sarebbe stato scampo per me. Avrei quindi optato per qualcosa di diverso.

    Pugno di chakra (Asshou)
    Tipo: Ninjutsu
    L'utilizzatore concentra il chakra nel pugno, o nel calcio, e rilasciandolo al momento dell'impatto crea un'onda d'urto in grado di distuggere anche la roccia. La potenza dell'attacco aumenta con un rapporto direttamente proporzionale al livello del ninja, così come la distanza di terreno distrutto di fronte a sé.
    [Al livello 2 la potenza del colpo distrugge fino a un metro di terreno]
    [Ogni livello dopo il 2 la distanza aumenta di 2 a livello]
    [Il consumo può essere reso pari a quello di uno o più livelli sotto il proprio, diminuendo di conseguenza anche la potenza del colpo]
    Consumo: 10 (5 in più per ogni livello dopo il primo)


    Una volta giunto in prossimità dell'avversario gli avrei tirato un calcio, caricato con il chakra. Non in un posto qualsiasi, ma alla zona bassa dello stinco destro. Era una tattica che mi aveva insegnato Maki, utile per confrontarsi con avversari più potenti. La piccola esplosione di energia avrebbe potuto provocare alcuni danni anche ad avversari più forti fisicamente, ma soprattutto avrebbe dovuto far perdere l'equilibrio anche in caso di assenza dei primi. L'obiettivo primario era proprio quest'altro, in quanto perfettamente in linea con i miei intenti finali. Infatti, dopo aver frenato bruscamente, avrei allungato la mano contenente il Raikiri in direzione del luogo più sensibile per un maschio adulto, stando alle sagge parole della mia ex moglie. Non avrei cercato di lacerare la carne, ma solo di fare diffondere l'elettricità in quelle zone così delicate attraverso il contatto diretto.

    ELETTROSHOCK NELLE PALLEEEE!!!



    Rutja Saijin
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    LIVELLO:
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    7
    22
    33
    26+3+10+40=79
    30
    25+3=28
    31

    Post:
    4/

    Potenziamenti:
    Specializzazione in sicario di livello 1
    Innata spenta

    Armi:

    145/300
    (-10: Shujin no Inori)
    (-40: Evocazione Serpente gigante)
    -5: Spegnimento Shujin no Inori
    -15: Moltiplicazione del corpo x3
    -15: Armatura Raiton Parziale
    -60: Raikiri
    -10: Pugno di Chakra (livello minimo)

    Ferite:
    -Ferita Lieve: Lingua scottata dal cibo troppo piccante.
    -Ferita Lieve: Taglio sul dorso di una delle mani sinistre. Perdita ematica terminata.
    -Ferita Lieve: Contusione sulla guancia sinistra.
    -Ferita Critica: Fratture scomposte delle braccia destra e sinistra inferiori. Dolore fortissimo.
    -Ferita Moderata: Contusione forte al petto. Lievi difficoltà respiratorie in un primo momento, poi passate.
    -Ferita Moderata: Contusione forte alla schiena, dovuta all'impatto con l'albero.
    -Ferita Lieve: Contusione al volto, dovuta alla caduta al suolo.

    Stato Fisico:
    Stanco(48%)

    Stato Mentale:
    Determinato, rabbioso, concentrato.



    LEGENDA
    M: Maki Uehara
    A: Akira Musashi


    OT
    -Mai pensato che la tizia potesse essere semplicemente agitata perché stava rivelando tutta la sua vita ad un perfetto sconosciuto :asd: ?
    -Solito gioco di parole CSVRT, questa volta in inglese. "Pianse alcune lacrime di vano pentimento". So che la grammatica della frase potrebbe non essere perfetta, ma è la prima volta che faccio un acronimo in inglese xD.
    -Hai traumatizzato la mia lesbo-assassina... Vergogna :disgust: !!
     
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    Demone scorza

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    Kiri
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    Se Maki non avesse mentito, allora Akira ci sarebbe andato piano... è stata colpa sua :asd:

    Ops, mi sa che ho esagerato di nuovo...
    Già... era un errorino che facevo piuttosto spesso, soprattutto contro coloro che mi facevano arrabbiare parecchio. Certe volte tendevo a dimenticare che non tutte le persone avevano il mio stesso livello di forza e quindi toglievo ogni freno inibitore ai miei attacchi, colpendo il mio bersaglio a piena potenza... cosa che sicuramente non faceva bene visto che non ero mai stato debolissimo, almeno dal punto di vista della mera forza bruta. Ma, in fondo, perché dispiacersi con se stessi? Anche quello faceva parte del mio carattere e io avevo smesso da molto tempo di essere insoddisfatto di come ero, anche quella tendenza a dare sempre il massimo, anche quando non sarebbe stato conveniente, andava accettata e magari leggermente limitata in futuro... bè, mi sarei dovuto dispiacere soprattutto per Rutja che si era ritrovato con due braccia fratturate e una botta non indifferente... bah... andasse al diavolo anche lui, o lei, in fondo se l'era cercate le rogne... se non mi avesse mentito io non mi sarei lasciato andare a quell'attacco di rabbia incondizionato e, probabilmente, le sue braccia sarebbero state ancora a posto... forse. E comunque non avrebbe dovuto lamentarsi, gli era comunque andata meglio dell'ultimo tipo che mi aveva fatto incazzare... ah... quello si che era stato un pestaggio con i controcazzi... avevo passato un quarto d'ora buono a riversare su di lui tutta la mia rabbia e frustrazione cioè l'avevo pestato senza pietà e, alla fine dei giochi, poco ci mancò che non ci rimettesse la pelle... li per lì mi divertì parecchio.
    Lei è un mostro... Molto più di me...
    Il mio primo pensiero fu uno e solo, un sonoro "fottesega" mi risuonò in mente senza però essere trasmesso ad alta voce, soprattutto perché davvero non me ne sarebbe potuto fregare di meno di quello che pensava di me... ormai avevo fatto l'abitudine ad essere chiamato "mostro", "scherzo della natura", "pazzo assassino", "idiota psicopatico", e altre cose anche peggiori, quindi cosa avrebbe potuto farmi una piccolissima ingiuria come quella? Niente. Anzi, mi sarei pure dovuto ritenere offeso, io non ero un mostro, io ero un Demone... il Demone Nero, e quell'idiota avrebbe fatto meglio a ricordarselo. Nel frattempo notai che Rutja aveva preso a fare alcuni sigilli... non che ci fosse molto che potesse fare per spaventarmi, tuttavia iniziai ad accarezzare l'idea di una rapida contromossa che avesse potuto stroncare la sua offensiva sul nascere. Nello stesso istante in cui lui compose l'ultimo sigillo e fece apparire tre cloni davanti a lui, io avevo ne già composto due di una sequenza di cinque... che idiota... i cloni davanti a lui ne avrebbero limitato notevolmente le capacità visive... presumibilmente non sarebbe stato in grado di contrastarmi. Mi sembrò che i cloni fossero sul punto di dire qualcosa, ma non me ne importai minimamente e conclusi l'ultimo sigillo prima ancora che potesse anche solo pensare di fare un'ulteriore mossa.
    CITAZIONE
    Arte del Vento: Distruzione Totale (Fuuton: Daitoppa)
    Tipo: Ninjutsu
    Una tecnica che consiste in realtà in un esperimento fallito. Numerosi scienziati pazzi avevano lavorato a un progetto che consisteva nel creare una tecnica di vento che fosse in grado di reprimere ogni forma di vita esistente nel raggio di cinquanta miglia, probabilmente per venderla ai tiranni dell'epoca oppure sotto commissione degli stessi. Il risultato è stato alquanto deludente, ma nonostante tutto le ricerche sono continuate e intanto la tecnica si è per qualche ragione diffusa.
    L'utilizzatore, avvicinando la mano alla bocca e soffiando, crea una grande massa d'aria in grado di sradicare gli alberi più piccoli e spazzare via il nemico nel caso si trovi davanti a lui. La tecnica non causa ferite in sé, ma in spazi ristretti può rivelarsi utile per scaraventare i nemici contro gli ostacoli e causare loro dei danni.
    [La gittata del vento è pari a 15 metri]
    [Sigilli: Tigre, bue, cane, coniglio, serpente]
    Consumo: 60

    Il mio Jutsu avrebbe innanzitutto spazzato via ogni cosa che si fosse trovata davanti a me, quindi le sue possibilità di fuga sarebbero state esigue. Una volta che fosse stato colpito dal colpo di vento, avrei sbottato con fare scocciato.
    Basta... mi sono rotto. Speravo che tu potessi essere un avversario alla mia pari, ma evidentemente mi sbagliavo... tuttavia non sembri essere completamente un'idiota, Rutja o come cazzo ti chiami, l'unico motivo per cui non ci sono andato piano con te è perché mi hai mentito e io odio essere preso in giro, non per altro... e poi hai altre quattro braccia, che te ne frega se ne perdi due per un po'? Comunque, scherzi a parte, mi sembra evidente che non sei ancora al mio livello... forse ho sbagliato ad insistere, ma mi avevi fatto innervosire. Tuttavia quello che ho visto nei tuoi occhi quando ti sei rialzato mi è piaciuto molto, ho visto rabbia, orgoglio, determinazione, forse senza quelle lacrime sarebbe stato tutto molto più figo, ma su quello si può migliorare. Aspetterò con ansia il momento in cui tu verrai a cercarmi per ottenere la tua rivincita... vorrà dire che con te mi riprenderò tutto il divertimento che mi devi.
    Detto questo, avrei girato le spalle e me ne sarei andato verso il villaggio... in fondo, dovevo ancora fare rapporto e non era un bene fare troppo ritardo.



    CITAZIONE
    Akira Musashi
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE

    Forza

    46

    Resistenza

    42

    Velocità

    41

    Agilità

    41

    Precisione

    40 (46)

    Riflessi

    40 (46)



    Armi:
    Kunai x 18
    Shuriken x 16
    Spada del re x 1
    Filo di nylon x 7 metri
    Balestra da polso x 1
    Dardi comuni x 8
    Cartabomba x 1
    Katana x3
    Lama da polso x1
    Fori d'aria di Zaku x2
    Post:

    Potenziamenti:



    Armi Medie
    Di stazza esile e di corporatura robusta, i ninja che si specializzano in armi medie allenano il proprio corpo migliorando la precisione e i riflessi. Sono chiamati "duellanti" per la loro capacità di sapersi adattare agli scontri uno contro uno e saperli gestire al meglio. Non sfoggiano particolari abilità acrobatiche, ma sono più concreti nell'uso effettivo delle armi.

    -LIVELLO 1
    -- Precisione e riflessi aumentano di 3

    -LIVELLO 2
    -- Precisione e riflessi aumentano di 3
    -- Evocare armi migliorato: estrarre fuori le armi da un rotolo non costa più chakra.





    330/440 (75%)

    Fusione Terrenea (15)
    Concentrazione Chakra Elementare (5)
    Orecchio del Diavolo (15)
    Alzata della Foglia (15)
    Daitoppa (60)
    Ferite: Illeso

    Stato Fisico: leggermente stanco

    Stato Mentale: Concentrato

     
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