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.38.17 DRAMMI MEDICALI
Eravamo tutti e due stanchi e malconci, ma per un motivo o per l'altro era impossibile per noi procedere in maniera differente dall'andare a piedi. Io non avevo abbastanza chakra per creare le mie solite creature d'argilla, mentre Walt non se la sentiva di richiamare subito uno dei suoi draghi, visto quello che aveva combinato poco prima con uno di essi. Poco male, una bella passeggiata ci avrebbe fatto bene, anche se di certo la nostra velocità non sarebbe stata il massimo.
-Certo che l'abbiamo un po' maltrattata questa spiaggia... Soprattutto tu, con la tua acqua! Ne riesci a utilizzare un sacco in una volta sola... Mai pensato di fare l'ingegnere idrogeologico o qualche altra puttanata del genere? Forse saresti in grado addirittura di bonificare paludi o deviare fiumi, no?-
Iniziai a parlare con tono scherzoso. Una chiacchierata del più e del meno sarebbe stata di sicuro simpatica, mentre a rigor di logica i discorsi interessanti sarebbero venuti dopo.
Il percorso fino a Takumi fu parecchio lungo, quando arrivammo al villaggio era già sera. Alla porta le guardie non chiesero nulla, anche se io e Walt eravamo piuttosto malridotti. Mi conoscevano ormai fin troppo bene, gli era bastato uno sguardo per capire come erano andate le cose. E in effetti c'era stato un periodo in cui situazioni del genere si ripetevano anche due o tre volte al mese, mentre ormai ciò non succedeva che una volta o due all'anno. Più che altro perché non trovavo più gente così folle da accettare le mie sfide, sapendo che in un modo o nell'altro si finiva tutti all'ospedale.
-Un paio di isolati e siamo arrivati!!-
Indicai l'edificio giallo, che raggiungemmo nel giro di un quarto d'ora. Una volta entrati nel pronto soccorso, una infermiera molto gentile prese in custodia Walt e lo portò in una stanza, dove probabilmente sarebbe stato visitato da un dottore o qualcosa del genere. A me toccò invece una ragazza molto scorbutica, che mi chiese quale fosse il mio problema. Spiegai brevemente i punti in cui avevo dolore e la donna mi bloccò subito, dicendo che non era nulla di grave e che non avevo bisogno di cure ospedaliere. Annuii e andai a sedermi su una delle sedie della sala d'aspetto. Avrei atteso che Walt uscisse e poi avremmo deciso il da farsi, valutando anche il fatto che il suniano fosse ricoverato o meno.CITAZIONEOk, so benissimo che Trieste non esiste nel mondo di Naruto, ma mi sembrava necessario che la ruolata che seguisse "Ma dai, sarà la bora..." avesse questo titolo xD. Se però è da cambiare si cambia xD.
Per il resto ho cercato di essere il meno autoconclusivo possibile, spero che vada bene così, altrimenti mi dici per MP e modifico
!
Il titolo del post è di nuovo una citazione a Maccio xD.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Non credo esista un titolo migliore per continuare la precedente ruolata XD
Certo che l'abbiamo un po' maltrattata questa spiaggia... Soprattutto tu, con la tua acqua! Ne riesci a utilizzare un sacco in una volta sola... Mai pensato di fare l'ingegnere idrogeologico o qualche altra puttanata del genere? Forse saresti in grado addirittura di bonificare paludi o deviare fiumi, no?
Chiese Saruwatari in tono scherzo, io riflettei seriamente per un paio secondi su ciò che aveva detto prima di rispondergli.
Non ci avevo mai pensato ad una cosa del genere... anche se una volta mi ero messo in testa di aprire una gelateria sfruttando l'abilità congelante della mia innata; però l'unico risultato che ho ottenuto è che ora il Kazekage mi chiama ninja-gelatai
Risposi ridacchiando; continuammo a camminare fino alle porte del villaggio del Fiume chiacchierando del più e del meno e, quando arrivammo all'ingresso di Takumi, ci fecero entrare senza domande.
Era la prima volta che vedevo quel villaggio ma non avevo né il tempo né la voglia di visitarlo; per risparmiare chakra avevo infatti disattivato il Giuramento di Ippocrate e, con la scomparsa del genjutsu, il dolore alla mano era tornato ed era veramente fastidioso.
Un paio di isolati e siamo arrivati!!
Okay
Risposi seguendo il ninja di Takumi fino all'ospedale; giunti lì venimmo separati ed io venni preso da un'infermiera parecchio gentile, soprattutto considerando che ero un ninja di un villaggio straniero, che mi condusse da un dottore.
Dopo avergli spiegato più o meno cosa era successo dicendogli però di essermi ferito in una missione, il medico si preparò a curarmi; alternando le normali tecniche mediche a qualche speciale jutsu fece il possibile per rimettermi a posto la mano, però mi disse che avrebbe comunque dovuto ingessarla e che non avrei dovuto muoverla per almeno un paio di settimane così da farla guarire senza problemi.
Ringraziai gentilmente e tornai da Saruwatari, mostrandogli la mano sinistra ingessata fino al polso; ora che l'anestesia locale era ancora in effetto ero più invogliato allo scherzare rispetto a quando ero appena entrato nel villaggio.
Guarda qua; se fossi stato mancino, oltre a doverti chiedere ospitalità a casa, mi sarebbe toccato chiederti di imboccarmi pure durante i pasti.
Dissi per poi mettermi a ridere, tornando serio poco dopo.
Comunque pare non sia niente di grave. O almeno non abbastanza da farmi restare qui in ospedale, quindi mi tocca confermare la mia richiesta di stare da te.
Tu invece come stai?
Una volta appuratomi che pure Saru non avesse nulla di grave, gli avrei chiesto se conosceva qualche posto dove si mangiava bene ma senza spendere troppo.
Offrirti la cena mi pare il minimo, per contraccambiare la tua gentilezza. Anche se non ho portato molti soldi con me... mi sdebiterò per bene semmai un giorno tu venissi a Suna.. -
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38.18 DAL TENGU
-Guarda qua; se fossi stato mancino, oltre a doverti chiedere ospitalità a casa, mi sarebbe toccato chiederti di imboccarmi pure durante i pasti.-
Dopo aver scherzato in questa maniera, Walt mi rassicurò sulle sue condizioni. Il gesso lo avrebbe aiutato a riprendersi dopo poco tempo, quindi per fortuna non c'erano state ripercussioni gravi su di lui. Chiese anche a me come stessi e dissi che non avevo altro che qualche leggero graffio. Fui molto sbrigativo, anche perché iniziavo ad avere una certa fame. Probabilmente Walt lo lesse dal mio sguardo, perché mi chiese subito se ci fosse qualche bel posto dove poter mettere qualcosa sotto i denti.
-Offrirti la cena mi pare il minimo, per contraccambiare la tua gentilezza. Anche se non ho portato molti soldi con me... mi sdebiterò per bene semmai un giorno tu venissi a Suna.-
Lo guardai stranito. Non avevo mai sentito che fosse l'ospite a dover offrire, avevo sempre saputo che valeva il contrario, in tutti i posti dove ero stato. E Takumi non era da meno, anzi i suoi abitanti era molto fieri della loro ospitalità. Io ero lì da cinque anni circa, ormai mi ero adattato perfettamente ai loro costumi e mi sentii in bisogno di mettere in chiaro le cose subito.
-A casa tua potrai fare quello che vuoi, ma qui non esiste che sia l'ospite ad offrire!! Vedrai, ti porto in un posto molto carino!-
Dopo essermi imposto, assicurandomi che il suniano non avesse lamentele a riguardo, lo avrei condotto per le vie del villaggio, fino ad arrivare in un vicolo abbastanza vicino a casa mia. In questo piccolo viottolo male illuminato non c'era nessun essere umano in vista e forse di primo acchito sarebbe potuto sembrare anche un pochino losco. In realtà era solo calmo, quella zona era abitata per lo più da anziani, quindi ad una certa ora le strade si svuotavano quasi del tutto. Quando fummo quasi alla fine del vicolo, un lieve vociare ruppe il silenzio, segno della vicinanza al nostro obiettivo. Una volta raggiunto il punto in cui la viuzza si interrompeva bruscamente, ci trovammo di fronte al locale che avevo scelto. Sull'insegna c'era segnato il nome, “dal Tengu”.
-Eccoci!! Ti assicuro che vale la camminata!!-
Entrammo senza remore. Ci accolse, come sempre, il proprietario del locale, Yuto Uchida. Immaginai che non ci sarebbe voluto molto a Walt per capire il motivo del nome di quel ristorante. Infatti l'uomo aveva un naso enorme, proprio come quello della sopracitata divinità tradizionale. Non era da tutti uno sforzo di autoironia così notevole. Oltre a quel segno particolare, l'uomo aveva una capigliatura crespa eccessiva e un abbigliamento un po' strano.
-Un tavolo per due!-
Fummo accompagnati a sedere da uno dei camerieri, i quali indossavano un naso finto, che però rimaneva comunque meno grande di quello vero di Yuto-san. Dopo averci fatto accomodare, l'inserviente ci porse due menu.
-Qui tutto è ottimo, ma soprattutto i Gyoza, devi assaggiarli assolutamente!! Non farti problemi, ordina pure quello che preferisci!!-
Avevo intenzione di abbuffarmi, anche perché era parecchio che non mi capitava di uscire fuori per divertirmi. Inoltre, nonostante fosse tutto buonissimo, il prezzo era davvero contenuto. Dietro di me non avevo neanche un centesimo, però potevo chiedere al proprietario di mettere sul mio conto e andare a saldare in un secondo momento. Tanto mi conoscevano bene, sapevo che non avrebbero rifiutato.CITAZIONEScusa il ritardo, è un po' un periodaccio.... -
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Saruwatari insistette a tal punto che sarebbe stato lui ad offrire la cena che alla fine fui costretto ad accettare, ripromettendomi però che mi sarei sdebitato prima o poi.
Camminammo per un po' fino ad arrivare ad un vicolo dall'aspetto piuttosto losco, nel quale si trovava un locale la cui insegna riportava "dal Tengu".
Eccoci!! Ti assicuro che vale la camminata!!
Annuii seguendo Saruwatari e, una volta entrato nel locale, mi resi conto del perché avesse un nome simile; il proprietario aveva un naso identico a quello di un Tengu, cercai di provare a non fissarlo ma la curiosità di capire se fosse vero o finto era troppa. Mentre il takumiano chiedeva un tavolo a cui sederci io provai a guardare di nascosto un paio di volte il naso dell'uomo per capire se fosse vero, poi quando arrivò il cameriere (anche questo con un naso innaturalmente lungo, ma palesemente finto) lo seguimmo fino al tavolo.
Qui tutto è ottimo, ma soprattutto i Gyoza, devi assaggiarli assolutamente!! Non farti problemi, ordina pure quello che preferisci!!
Credo che seguirò il tuo consiglio. E credo che prenderò anche...
Controllai il menù notando i prezzi piuttosto contenuti del cibo, mi sentii leggermente sollevato dall'idea di non prosciugare tutto lo stipendio di Saruwatari solo per una cena fra amici e decisi di non fare il timido ordinando ciò che mi più mi attirava.
Oh, il sushi! In mezzo al deserto è difficile trovare pesce fresco e quel poco che ce n'è viene venduto a prezzi esorbitanti. Credo proprio che ne prenderò una porzione. Ah ed anche un Dorayaki, adoro quei dolcetti!
Decisi di limitarmi a queste tre cose, per il momento. Aspettai che il cameriere prendesse anche le ordinazioni di Saruwatari e, quando andò a portare i nostri ordini in cucina, iniziai a parlare per ingannare il tempo dell'attesa.
Sai, non credo che noi due siamo mai stati in una situazione tanto pacifica. Ogni volta che ci siamo incontrati è sempre stato in veste di ninja e, per un motivo o per un altro, ce le siamo sempre date di santa ragione. Anzi una volta è successo che ci incontrassimo senza poi scontrarci, ma credo fosse perché era la prima volta che ci incontravamo. Ricordi quella missione in cui dovevamo recuperare l'anello perduto di quella futura sposa? Ne è passato veramente tanto di tempo da allora!. -
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38.19 ONCE UPON A TIME...
-Beh, se vuoi provare del buon sushi so io cosa fare. Ci prendiamo una bella barca media da smezzare, così puoi provarne varie tipologie, ti va? E magari io per dolce poi mi prenderò un fottuto gelato al té verde, che qui lo fanno davvero bene... Da bere io prendo un po' di sake, tu?-
Dopo essermi accertato che il suniano accettasse la mia proposta, avrei riferito le ordinazioni al cameriere, non appena egli fosse arrivato da noi. Una volta che questi si allontanò, Walt iniziò a parlare con tranquillità.
-Sai, non credo che noi due siamo mai stati in una situazione tanto pacifica. Ogni volta che ci siamo incontrati è sempre stato in veste di ninja e, per un motivo o per un altro, ce le siamo sempre date di santa ragione. Anzi una volta è successo che ci incontrassimo senza poi scontrarci, ma credo fosse perché era la prima volta che ci incontravamo. Ricordi quella missione in cui dovevamo recuperare l'anello perduto di quella futura sposa? Ne è passato veramente tanto di tempo da allora! -
Sorrisi alle parole del ragazzo, era passata davvero una vita da quella missione. Sembravano come se fossero dieci anni, ma forse era più attorno alla metà di quel numero. Preso da quell'improvviso moto di nostalgia, iniziai a parlare a macchinetta.
-A dirla tutta anche in guerra ci siamo incontrati senza darcele. Anzi, non ce la siamo cavata neanche male a far squadra insieme. Comunque me la ricordo sì, quella missione. Credo fosse la prima che facevo in assoluto... Bei tempi quelli, eh? Ho quasi l'impressione che fare il nostro lavoro fosse piacevole, allora... Tra l'altro c'era pure un altro tizio con noi, te lo ricordi? Com'è che si chiamava? Qualcosa Hyuga, vero? Bah, non ricordo... Comunque, l'hai più beccato?-CITAZIONEScusa la risposta un po' frettolosa...
Mi son riletto molto velocemente quella quest . A leggerla ora mi è sembrato che allora io fossi davvero un cane a scrivere xD. Comunque l'immagine dell'anello l'ho copia-incollata da lì xD.. -
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Ascoltai la proposta di Saruwatari riguardo al sushi e accettai con gioia; poi però rifiutai il sake e mi limitai ad ordinare della semplice acqua giustificandomi che non volevo avere qualche strana reazione fra l'alcol e i medicinali per la mano rotta, anche se in realtà mi vergognavo solamente ad ammettere di essere astemio.
Dopo le ordinazioni iniziai a chiacchierare con Saru per far passare più in fretta il tempo.
Sai, non credo che noi due siamo mai stati in una situazione tanto pacifica. Ogni volta che ci siamo incontrati è sempre stato in veste di ninja e, per un motivo o per un altro, ce le siamo sempre date di santa ragione. Anzi una volta è successo che ci incontrassimo senza poi scontrarci, ma credo fosse perché era la prima volta che ci incontravamo. Ricordi quella missione in cui dovevamo recuperare l'anello perduto di quella futura sposa? Ne è passato veramente tanto di tempo da allora!
A dirla tutta anche in guerra ci siamo incontrati senza darcele. Anzi, non ce la siamo cavata neanche male a far squadra insieme. Comunque me la ricordo sì, quella missione. Credo fosse la prima che facevo in assoluto... Bei tempi quelli, eh? Ho quasi l'impressione che fare il nostro lavoro fosse piacevole, allora... Tra l'altro c'era pure un altro tizio con noi, te lo ricordi? Com'è che si chiamava? Qualcosa Hyuga, vero? Bah, non ricordo... Comunque, l'hai più beccato?
Anche il Takumiano pareva ricordarsi di quella missione e ciò mi fece sentire meno nostalgico, spingendomi a continuare a parlare dei tempi passati.
Zara... Zaraki, se non ricordo male. Feci un'altra missione insieme a quel ninja, ricordo che dovevo fare la guida turistica a due vecchietti talmente antipatici da far quasi perdere la calma anche al sottoscritto... e tu sai quanto mi ci vuole prima che perda le staffe!
Conclusi scoppiando a ridere, per poi calmarmi qualche secondo dopo e continuare a parlare.
Comunque non mi sarei mai immaginato di rimanere tanto amico di uno di quei ninja... Non che mi dispiaccia essere tuo amico!
Mi affrettai ad aggiungere.
Solo che, da quando sono diventato Genin, mi è sempre stato detto di diffidare dai ninja di altri Paesi. Anzi, a volte mi hanno detto di non fidarmi nemmeno dei miei connazionali. Paradossalmente, se non ci fosse stata l'ultima guerra mondiale, ora non potremmo starcene qui in tutta tranquillità a chiacchierare...
Mi zittii per un paio di secondi, per poi riprendere con tono più allegro in modo da non far sprofondare la discussione in temi troppo pesanti.
Ma passiamo ad altro, questa è una serata tra amici quindi comportiamoci da tali! Solitamente i nostri coetanei...
Mi fermai all'improvviso lasciando la frase a metà, per poi riprendere con un tono quasi sorpreso.
Ho realizzato adesso che non ho la minima idea di quanti anni tu abbia.
Dissi sorridendo e con evidente curiosità.. -
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38.20 AGE
-Zara... Zaraki, se non ricordo male. Feci un'altra missione insieme a quel ninja, ricordo che dovevo fare la guida turistica a due vecchietti talmente antipatici da far quasi perdere la calma anche al sottoscritto... e tu sai quanto mi ci vuole prima che perda le staffe!-
Sorrisi tranquillo immaginandomi i due vecchietti. Dovevano essere dei draghi se erano riusciti a mandare su di giri il povero Walt, io ci avevo dovuto mettere molto più tempo e impegnarmici profondamente per riuscirci. Forse era questione di esperienza, pensai.
-Comunque non mi sarei mai immaginato di rimanere tanto amico di uno di quei ninja... Non che mi dispiaccia essere tuo amico!
Solo che, da quando sono diventato Genin, mi è sempre stato detto di diffidare dai ninja di altri Paesi. Anzi, a volte mi hanno detto di non fidarmi nemmeno dei miei connazionali. Paradossalmente, se non ci fosse stata l'ultima guerra mondiale, ora non potremmo starcene qui in tutta tranquillità a chiacchierare...
Ma passiamo ad altro, questa è una serata tra amici quindi comportiamoci da tali! Solitamente i nostri coetanei...
Ho realizzato adesso che non ho la minima idea di quanti anni tu abbia.-
Rimasi stupito dalla curiosità improvvisa del suniano. Alla fin fine anch'io avevo dato per scontato che fossimo più o meno coetanei e non avevo mai dato peso alle sfumature sul numero giusto di anni. E, nel momento in cui ci pensai, mi resi conto di non avere la minima idea di quale fosse la mia età precisa. Era una cosa del tutto ordinaria, ma totalmente fuori dalla mia normale considerazione. Tanto che dovetti fare un calcolo veloce, ovviamente a voce perché non ero poi così tanto abile a far di conto e rischiavo di sbagliare se avessi tentato di farlo a mente.
-Sono arrivato a Takumi che avevo quasi diciassette anni... Più quattro fa ventuno, giusto? Ne ho venti, ne compirò ventuno ad agosto! Oh, sta arrivando da bere...-
Mi ero accorto in tempo del cameriere che procedeva in nostra direzione, con una bottiglia d'acqua e una di saké su un vassoio. In poco tempo le posò sul tavolo, poi tornò indietro. E io tornai al discorso che era stato appena interrotto dall'arrivo delle bevande.
-E tu invece? Quanti anni hai?-CITAZIONEScusa il post un po' frettoloso, ho davvero poco tempo.... -
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Saruwatari mi rivelò di avere quasi ventuno anni mentre ci venivano portate le bevande; dal suo aspetto mi immaginavo che fosse un po' più vecchio di me, ma invece si era rivelato essere il contrario.
E tu invece? Quanti anni hai?
Ventidue, compiuti a Febbraio.
Risposi calmo, poi un grosso sorriso si allargò sul mio volto e aggiunsi in tono scherzoso:
Visto che sono più vecchio dovresti cominciare a chiamarmi "senpai", eheh
Risi, immaginandomi Saruwatari che si rivolgeva a me con un "Walter-senpai".
Comunque, visto che siamo in tema di curiosità, c'è una cosa che mi sono sempre chiesto e che avrei sempre voluto chiederti, anche se non è una domanda molto educata...
Guardai imbarazzato il Takumiano chiedendogli il permesso di porre una domanda un po' sfacciata, in caso mi avesse dato il permesso avrei esternato il mio dubbio.
Ecco, mi sono sempre chiesto... Perché cavolo hai delle bocche sulle mani? E le puoi usare anche per mangiare? Ah, ovviamente puoi anche non rispondermi e mi scuso per la sfacciataggine di averti chiesto qualcosa del genere.SPOILER (clicca per visualizzare)Seriamente, Walt era una vita che se lo chiedeva XD. -
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38.21 CURIOSITÀ
Il suniano disse di avere circa un anno in più di me e per questo propose scherzosamente di farsi chiamare da ora in poi “senpai”, in ossequio alla sua maggiore età.
-Perché no, cosa ne diresti di “Pagliaccio di Ghiaccio-senpai”? O di un più semplice “Pagliaccio-senpai”?-
Rilanciai in questo modo, buttandola sul ridere anch'io, sperando che non si offendesse più di tanto. In fondo avevo deciso che quel soprannome era proprio perfetto per lui, quindi mi sarebbe spiaciuto rinunciarvi.
-Comunque, visto che siamo in tema di curiosità, c'è una cosa che mi sono sempre chiesto e che avrei sempre voluto chiederti, anche se non è una domanda molto educata...-
Rimasi molto stranito dalla richiesta del mio amico, mi domandavo quale potesse essere questo dubbio così indiscreto. Proprio per questo feci un eloquente gesto della mano per dargli il permesso di continuare, mentre con l'altra mi versavo un po' di saké nel bicchiere.
-Ecco, mi sono sempre chiesto... Perché cavolo hai delle bocche sulle mani? E le puoi usare anche per mangiare? Ah, ovviamente puoi anche non rispondermi e mi scuso per la sfacciataggine di averti chiesto qualcosa del genere.-
Ridacchiai divertito, non mi aspettavo una domanda del genere, anche se in effetti era più che legittima. Buttai giù il primo bicchiere della mia bevanda, poi mi premurai di rispondere.
-E io che mi aspettavo chissà cosa... In effetti in molti me lo hanno chiesto, ma devo dire che a quasi nessuno ho raccontato tutto bene. Queste bocche mi servono solo per manipolare l'argilla e, visto che non mi pare siano collegate a nessun apparato digerente, dubito di poter mangiare da esse, anche se non ho mai provato... Il come le ho ottenute è una storia un po' lunga e piuttosto assurda... Però tanto ci metteranno un po' a portarci la barca di sushi e il resto, quindi se vuoi te la racconto...-
Lanciai un'occhiata al mio interlocutore, cercando di capire se era interessato alla cosa e se aveva voglia di ascoltarmi. In caso di sì, avrei imbastito una specie di discorso riassuntivo.
-Beh, cerco di fartela più breve che posso... In pratica mi stavo ubriacando per festeggiare la promozione a genin, quando un tizio sconosciuto mi ha assalito nel bagno e mi ha iniettato con una siringa qualcosa, dicendo che mi dava il “potere” e che se non riuscivo a dominarlo in quattro giorni sarei morto. In qualche modo ci sono riuscito e ho ottenuto questa abilità assurda. Non è che ci abbia capito molto, quando ho chiesto al tizio il perché di tutto quello mi ha risposto una cosa tipo “mi ricordi il me stesso di tempo fa” o una puttanata del genere. Poi mi ha tirato un paio di calci in culo e se ne è andato via. Non l'ho mai più rivisto da allora, quindi non ho proprio capito il senso di tutto ciò che è accaduto, però alla fine mi sono abituato alla mia innata... -
Dopo aver terminato il discorso, mi versai un altro bicchiere e lo buttai giù velocemente. Non avevo voglia di stare un'altra volta a chiedermi il motivo di tutti quegli eventi, anzi non sapevo bene neanche perché mi fossi messo a descriverli così dettagliatamente. Decisi di provare a cambiare argomento in fretta, magari togliendomi una curiosità sull'Heryul affine a quella che lui aveva su di me.
-E invece tu che mi dici sulla tua innata? Siete in molti nel deserto a saper ghiacciare l'acqua? Devo dire che non ho mai incontrato qualcuno con il tuo stesso potere... Anzi, a pensarci bene sì, quel tuo amico lì... Lo spadaccino mezzo muto, quello che non è un angelo... Come si chiamava, aspetta... Tanshi? No, era qualcosa più tipo Kanshi o Munshi... No, non credo... Ah, sì, Kinshi, giusto? Comunque sia, anche lui ha la stessa innata, vero?-CITAZIONEPer colpa tua ho dovuto rileggermi l'allenamento che avevo fatto a suo tempo, accorgendomi di quanto fosse assurdo xD. Non ho mai portato avanti la cosa del tizio mascherato, quindi mi hai fatto capire che prima o poi lo dovrò fare, altrimenti tutta la storia del mio pg non avrà proprio senso . Comunque il riassunto è apposta fallace, perché Sarucoso ha una memoria pessima. Stessa motivazione ha la blasfemia nei confronti del povero Kenshi (possa Balth perdonarmi per questo). Per assurdo ho voluto mettere la battuta che Kenshi aveva fatto a Sarucoso nell'evento, il gioco di parole con Tenshi (angelo), perché l'ho trovata molto divertente (soprattutto per l'autore e il momento in cui è stata fatta) .. -
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Saruwatari non sembrò affatto infastidito dalla mia domanda e, dopo un sorso sakè, rispose senza troppi problemi. Mi introdusse un po' il discorso che stava per farmi dicendomi che la sua storia sarebbe stata piuttosto lunga e strana e chiedendomi se fossi interessato; ovviamente lo ero e gli chiesi di continuare, spinto dalla curiosità.
Il racconto fu veramente particolare e, da quanto capii, non aveva sempre avuto quelle bocche sui palmi delle mani in quanto erano la conseguenza di un gesto di un perfetto sconosciuto che gli aveva donato il potere di manipolare l'argilla. Non ero sicuro di aver capito proprio bene come fossero andati i fatti ma evitai di chiedere altro visto che il Takumiano sembrava aver avuto veramente una brutta esperienza.
E invece tu che mi dici sulla tua innata? Siete in molti nel deserto a saper ghiacciare l'acqua? Devo dire che non ho mai incontrato qualcuno con il tuo stesso potere... Anzi, a pensarci bene sì, quel tuo amico lì... Lo spadaccino mezzo muto, quello che non è un angelo... Come si chiamava, aspetta... Tanshi? No, era qualcosa più tipo Kanshi o Munshi... No, non credo... Ah, sì, Kinshi, giusto? Comunque sia, anche lui ha la stessa innata, vero?
Si fa chiamare Kenshi...
Risposi, chiedendomi per un attimo se rivelare anche che non era quello il suo vero nome; però decisi di non aggiungere altro per non far sorgere troppa curiosità in Saruwatari, visto che avevo promesso allo spadaccino di ghiaccio di non rivelare a nessuno il suo vero nome.
E ad essere precisi si potrebbe dire che sono io ad avere la sua stessa innata, anzi se non fosse stato per lui probabilmente non avrei mai avuto quei geni nel mio DNA. Ma forse mi conviene partire dall'inizio o rischio di confonderti e basta; anche la mia storia è piuttosto lunga, sei interessato?
Mentre aspettavo una risposta presi il mio bicchiere e, usando la mia innata, spostai un po' d'acqua da dentro la bottiglia a dentro il bicchiere, per poi bere un sorso. Il tutto con estrema nonchalance anche se dovevo ammettere che era una vita che sognavo di fare una cosa del genere.
Meglio iniziare dalla tua prima domanda: io sono l'unico ad avere un potere simile fra i Suniani, ma è merito del fatto che fino a cinque generazioni fa gli Heryul erano dei ninja di Yuki. Poi successe qualcosa che li spinse a rifugiarsi a Suna abbandonando la carriera da ninja, almeno fino a qualche tempo fa quando il sottoscritto ha deciso di iscriversi all'accademia. Una volta diventato ninja, siccome mio padre mi aveva detto che un tempo la nostra famiglia era un clan di ninja, mi sono informato sulle cosiddette abilità innate ereditarie e ho provato a manipolare il mio chakra in tutti i modi conosciuti per cercare di scoprire se avessi ereditato qualche abilità particolare. Effettivamente, a ripensarci, sono stato molto fortunato visto che avevo a casa un libro sul Chakra Gelido e per questo decisi di tentare con quello... o forse non fu tutto così casuale, chissà.
Però devo ammettere che le mie capacità congelanti sono molto utili sotto il sole cocente del deserto Suniano.
Risi divertito e presi un altro sorso d'acqua, per poi riprendere a parlare.
Riguardo a Kenshi; anche lui ha una storia parecchio complicata che io stesso fatico a comprendere, l'unica cosa che ho capito veramente è che anche sua sorella possedeva la mia stessa abilità innata e, a differenza di Kenshi, la trasmise ai suoi discendenti quando si sposò...
Consapevole che le mie prossime parole avrebbero potuto sconvolgere Saru facendogli sputare la sua bevanda, mi preparai a bloccare un eventuale sakè sputato verso di me tramite la mia innata.
... Con un membro del Clan Heryul. Il che spiega perché io e "nonno" Kenshi abbiamo lo stesso potere.SPOILER (clicca per visualizzare)Se la tua innata ti sembra scritta male, pensa al fatto che io la scelsi da un libro. Completamente a caso.
E devo ringraziare Balt che, più o meno involontariamente, ha aggiustato tutto
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38.22 FAMILY
-Si fa chiamare Kenshi...
E ad essere precisi si potrebbe dire che sono io ad avere la sua stessa innata, anzi se non fosse stato per lui probabilmente non avrei mai avuto quei geni nel mio DNA. Ma forse mi conviene partire dall'inizio o rischio di confonderti e basta; anche la mia storia è piuttosto lunga, sei interessato?-
Feci cenno di sì con la mano, la faccenda si faceva curiosa. Intanto Walt si era messo a giochicchiare con l'acqua, facendola passare dalla bottiglia al suo bicchiere. Mi chiesi perché non se la portasse direttamente in bocca, ma non diedi voce a questo dubbio. E neanche a quello sulla possibilità per lui di provare nuove professioni, tipo cameriere o coreografo di giochi acquatici nelle ville di qualche riccastro.
-Meglio iniziare dalla tua prima domanda: io sono l'unico ad avere un potere simile fra i Suniani, ma è merito del fatto che fino a cinque generazioni fa gli Heryul erano dei ninja di Yuki. Poi successe qualcosa che li spinse a rifugiarsi a Suna abbandonando la carriera da ninja, almeno fino a qualche tempo fa quando il sottoscritto ha deciso di iscriversi all'accademia. Una volta diventato ninja, siccome mio padre mi aveva detto che un tempo la nostra famiglia era un clan di ninja, mi sono informato sulle cosiddette abilità innate ereditarie e ho provato a manipolare il mio chakra in tutti i modi conosciuti per cercare di scoprire se avessi ereditato qualche abilità particolare. Effettivamente, a ripensarci, sono stato molto fortunato visto che avevo a casa un libro sul Chakra Gelido e per questo decisi di tentare con quello... o forse non fu tutto così casuale, chissà.
Però devo ammettere che le mie capacità congelanti sono molto utili sotto il sole cocente del deserto Suniano.-
Il ragazzo rise e bevve ancora. Lo seguii a ruota, immaginando che il discorso non fosse finito lì. Mi incuriosiva la storia degli antenati del suo clan, che pur possedendo un potere così duttile avevano scelto una via alternativa a quella degli shinobi. Al contrario la mia famiglia, nonostante avesse un'innata probabilmente ridicola, non ne ero sicuro ma lo davo quasi per certo, cercò in tutti i modi di affermarsi nella carriera ninja, con risultati pietosi.
-Riguardo a Kenshi; anche lui ha una storia parecchio complicata che io stesso fatico a comprendere, l'unica cosa che ho capito veramente è che anche sua sorella possedeva la mia stessa abilità innata e, a differenza di Kenshi, la trasmise ai suoi discendenti quando si sposò...
Con un membro del Clan Heryul. Il che spiega perché io e "nonno" Kenshi abbiamo lo stesso potere-
La sua ultima frase mi lasciò molto perplesso. Non ero sicuro di aver capito bene. In pratica Kenshi era un prozio di Walt? Rimasi un attimo dubbioso, poi mi ricordai che prima dello scontro il suniano mi aveva detto di aver scoperto un parente che non pensava di avere, forse si riferiva a questo. Però qualcosa non sembrava tornare. Decisi di non farmi troppi scrupoli e parlare in maniera diretta. In fondo con il vecchio Walt sapevo di poterlo fare.
-Davvero? Però devo dire che quel Kenshi mi è sempre sembrato abbastanza giovane... Nonostante i capelli bianchi, non gli avrei dato più di... Beh, non saprei dire, ma stando al tuo racconto... Mmm, non mi ci raccapezzo più, davvero... C'è qualcosa che non so, vero, Walt?-
Il ragazzo aveva la faccia goduta, era chiaro che conosceva qualcosa di strano e rivelatore. La qual cosa mi stava rendendo un po' impaziente e curioso.CITAZIONEScusa il ritardo, mi era imploso il portatile con questo post già scritto dentro... E anche per la brevità, ma alla fin fine avevo ben poco da dire .. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Perdona se la risposta è breve, ma non sapevo che altro scrivere
Davvero? Però devo dire che quel Kenshi mi è sempre sembrato abbastanza giovane... Nonostante i capelli bianchi, non gli avrei dato più di... Beh, non saprei dire, ma stando al tuo racconto... Mmm, non mi ci raccapezzo più, davvero... C'è qualcosa che non so, vero, Walt?
Vedere Saruwatari capirci così poco mi divertiva leggermente, anche se dovevo ammettere che pure io avevo capito veramente poco quando mi era stata rivelata la mia parentela con lo Yukese, anzi tutto'ora avevo qualche dubbio sull'aver capito tutto in modo corretto.
Beh, in effetti sì, ho tralasciato qualcosa ma... come dire... è complicato anche per me da spiegare. Probabilmente non mi crederai o mi prenderai per pazzo, ma ciò che sto per dirti è ciò che realmente è successo. Dopo la guerra uno strano tizio che si fa chiamare Il Dottore è comparso davanti a me e Kenshi, ci ha raccontato alcune cose e poi ha detto di essere interessato a parlare con noi visto che lo interessavamo. Non avendo nulla da perdere ho accettato il suo invito e, dopo averci detto qualche del tipo "voi siete due delle anomalie temporali più affascinanti che abbia mai visto" ha attivato uno strano jutsu spazio-temporale riportandoci alla gioventù dello Yukese. Lì, lo spadaccino in persona, ha rivelato alcuni dettagli sul suo passato come l'essere un mio parente e l'essersi ibernato tramite la sua innata per evitare di annegare in mare.
Poi sono successe... cose; però grazie a quell'uomo ho scoperto la mia parentela con Kenshi e qualcos'altro sui miei poteri congelanti.
So che è difficile da credere, ma è la verità. In realtà credo che sia anche difficile da capire, io stesso ho ancora qualche dubbio su ciò che mi è stato detto e non credo di poter approfondire le mie spiegazioni nemmeno volendolo visto che è troppo complicato da spiegare.
Prima che mi torni torni il mal di testa solo a pensare alla marea di parole ascoltate quel giorno, per favore cambiamo argomento. Di recente avrai fatto pure tu qualcosa di interessante, raccontami un po'.. -
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38.23 NIENTE...
La spiegazione di Walt era semplice, assurda, ma plausibile. Non tutto tornava, ma a quanto pareva era così anche per lui, quindi limitai la mia curiosità. E feci lo stesso a riguardo delle “cose” che erano seguite a questa scoperta, di sicuro non erano bei ricordi da rivangare.
-Prima che mi torni torni il mal di testa solo a pensare alla marea di parole ascoltate quel giorno, per favore cambiamo argomento. Di recente avrai fatto pure tu qualcosa di interessante, raccontami un po'.-
Pensai a quello che mi chiedeva Walt. Non era semplice rispondere per me. “Brutto periodo” non era abbastanza per definire la piattezza di quegli ultimi mesi. Non era successo niente dopo la guerra e la mia “chiacchierata” con Mai. Niente. Ne era passato di tempo da quando avevo dichiarato di voler diventare la Nemesi del mondo, di volerlo salvare combattendolo. Avrei dovuto diventare così forte da poter reggere questa illusione planetaria, ma ormai avevo capito che tutto ciò era impossibile, che sarebbero rimaste solo parole, per sempre. E questo mi deprimeva come non mai.
-E invece non è successo praticamente niente... La cosa più eccitante che mi è successa in questi ultimi mesi è stato il nostro scontro... Forse è anche per quello che ho calcato un po' la mano... A parte quello, ultimamente non facevo altro che andare in missione, allenarmi e bere alcool a fiumi... In compenso ho messo da parte un bel gruzzoletto, anche se non ho ancora deciso come sfruttarlo...-
Mi stavo incupendo, ne ero sicuro. Ed ero certo che Walt avrebbe tentato di risollevarmi il morale, lo conoscevo bene ormai. Però prima che potesse provarci, fu un cameriere a interrompere la nostra discussione, portandoci i Gyoza che avevamo ordinato.
-Scusate il ritardo, stasera il ristorante è più pieno del solito... La barca è quasi pronta, sta per arrivare!-
Ringraziai il cameriere, che se ne andò, lasciandoci di fronte alle nostre porzioni di ravioli belli fumanti.
-Questi vanno mangiati subito, finché sono caldi! Però devi stare attento a non scottarti, dentro sono bollenti... Itadakimasu!-
Addentai senza aspettare uno dei miei gyoza, strappandone una parte, in modo da fare un boccone piccolo. Se ci si mette un pezzo troppo grande in bocca, le possibilità di bruciarsi tutto il palato sono prossime al cento percento. Erano come al solito buonissimi. Chiesi se piacessero anche al vecchio Walt, ma ne ero quasi sicuro.
-Ah, poi mi sono ricordato un'altra cosa bella che mi è successa! Una sera ho voluto provare la barca gigante Special di questo ristorante. Di solito è consigliata per almeno cinque o sei persone, però io me l'ero fatta tutto da solo... E il giorno dopo per poco non mi accoppavo in missione, ahahahah...-. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Ci terrei veramente a portare avanti questa ruolata, però ho sempre meno tempo al momento; ti scoccerebbe se facessi un salto temporale in avanti tralasciando la cena e spostando la narrazione direttamente alla mattina successiva?.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Per me va bene, però esigo che la mattina Walt si senta male per aver mangiato troppo
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Ma non siamo a Trieste!!Walt e Sarucoso |
