La Torre-Labirinto: Gruppo Est

Gli Apprendisti: Walter, Saruwatari, Ryou

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    Demone scorza

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    Il signore anziano che trovate nella stanza

    Appena entrati la porta si richiude alle vostre spalle, sentite il rumore di un chiavistello che fa scattare la serratura. Qualora provaste a sfondarla vi faresto solo male, visto che sembra proprio indistruttibile. La stanza in cui siete non è altro che un lussuoso salotto composto da mobilia in lucido legno nero e pareti ricoperte da ammuffita carta da parati rosa pallido con qualche fiore giallo. Appena entrati venite accolti da un anziano signore che spunta da dietro un grosso armadio. In mano tiene un vassoio d'argento sulla quale ci sono tre tazze piccole e una teiera, tutti in ceramica bianca, dal quale si dipanano i caldi fumi di una sostanza bollente al suo interno. Il vecchio vi accoglie con un gioviale sorriso.

    Finalmente dei contendenti! Erano secoli, nel vero senso della parola, che mi annoiavo qui da solo. Lasciate che mi presenti, sono Sasuke, il maggiordomo della torre. Il mio compito è accompagnarvi nella scalata. Volete del tè?

    Pochi metri più in là c'è l'uscita, una porticina in legno con sopra una targa di bronzo su cui c'è scritto "al secondo piano". Peccato però che è chiusa.

    Per passarla dovete superare un enigma...

    Il vecchio si infila la mano in un calzino e ne estre un biglietto, per poi consegnarvelo.

    Ponderate bene la risposta prima di esporla alla mia verifica. Nel caso fosse sbagliata sarei costretto a farvi perdere parecchio tempo, circa mezz'ora, come punizione.

    L'enigma:


    Vi piacciono i rebus?

    Domanda il vecchio, con un sincero sorriso

    CITAZIONE
    Per chiarezza e coerenza, vi posto lo stesso messaggio di Walter nell'altra discussione circa le dinamiche e le tempistiche di questa prova (o per meglio dire di questa tipologia di prova):

    Come detto, se darete una risposta sbagliata dovrete attendere il prossimo turno (mezz'ora on-gdr) prima di poter dare una nuova risposta; la risposta che potete dare è una sola valida per tutto il gruppo, se uno di voi da la risposta giusta tutti potranno passare la porta. Se non sapete come rispondere dovete comunque fare un post (vi ricordo che non rispondere entro il tempo massimo equivale allo stare fermi imbambolati fissando il vuoto) e al prossimo turno vi fornirò un indizio.
    Vi ricordo che il tempo massimo di risposta è tre giorni (72 ore) da questo post; vi ricordo anche che l'obbiettivo dell'evento è arrivare in cima alla torre prima degli altri, quindi vi conviene rispondere il più in fretta possibile.
    Detto ciò, in bocca al lupo!
    Attached Image
    L'enigma

     
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    Varcammo la soglia della porta che era comparsa poco fa e questa si richiuse alle nostre spalle con un rumore simile a quello di una serratura che si blocca; mi voltai subito provando a riaprirla giusto per sicurezza ma la porta sembrava essere immobile.

    Pare che non ci sia modo di tornare indietro per davvero, non resta che andare avanti.

    Mi voltai per osservare meglio la stanza, la stanza era arredata con mobili in legno dal colore scuro che la facevano sembrare un salotto di altri tempi, un brutto salotto a giudicare dalla carta da parati che decorava le pareti. Un anziano uomo sbucò fuori da dietro di uno di questi mobili, portando con sé un vassoio con tazze e teiera.

    Finalmente dei contendenti! Erano secoli, nel vero senso della parola, che mi annoiavo qui da solo. Lasciate che mi presenti, sono Sasuke, il maggiordomo della torre. Il mio compito è accompagnarvi nella scalata. Volete del tè?

    Quell'apparizione improvvisa mi spaventò un pochino ma allo stesso tempo mi incuriosì abbastanza da accettare la proposta dell'anziano signore.

    Grazie, ne prendo volentieri una tazza.

    E così dicendo mi servii da solo prendendo una tazza e versandoci dentro del the per poi aggiungere due cucchiaini di zucchero, nonostante avessi accettato per buona educazione mi limitai a girare il the con la scusa di far sciogliere lo zucchero e di aspettare che si raffreddasse prima di berlo; non sapevo se nella bevanda ci fossero sostanze strane quindi non avrei bevuto nulla finché non l'avesse fatto prima qualcun'altro dimostrandomi che il liquido era privo di sostanze strane.

    Per passarla dovete superare un enigma...
    Ponderate bene la risposta prima di esporla alla mia verifica. Nel caso fosse sbagliata sarei costretto a farvi perdere parecchio tempo, circa mezz'ora, come punizione.


    Lasciai che a prendere il biglietto che ci veniva porto fosse uno dei due che erano con me, visto che io avevo già le mani impegnate; poi, prima di guardare cosa vi fosse sopra, gettai uno sguardo alla porta che ci avrebbe condotto al secondo piano. Non sembrava essere molto resistente dall'aspetto ed inoltre mi venne da chiedermi se, utilizzando le cattive maniere, il vecchietto ci avrebbe lasciato proseguire anche senza risolvere l'enigma.

    Cosa vado pensando?! Per una volta che non occorre minimamente usare la violenza, suvvia impegniamoci e risolviamo questo...

    Diedi un'occhiata al biglietto che ci era stato dato

    Rebus? Io odio questo genere di enigmi, mi blocco sempre a metà...

    Guardai più attentamente cosa vi era disegnato sopra provando a decifrare il rebus. C'era una carta con una E in basso e una mano con un RI poco sotto, poi nella parte bassa c'erano delle piccole cose che assomigliavano a dei pesetti di una bilancia con scritto DIF sopra di loro; poiché la frase "cartae manori pesidif" era priva di senso riformulai mentalmente gli indizi in mio possesso, la carta era il re di fiori quindi la parola poteva essere "ree" oppure "ere" e dato che la seconda aveva un senso compiuto scartai la prima ipotesi. La mano poi aveva la scritta sovrapposta solo al mignolo e all'anulare, le ultime due dita della mano; pensando a ciò mi balenò in mente che la risposta potesse essere "Ere" "Ditari", ovvero "Ereditari". Purtroppo però non riuscivo ad inventarmi qualcosa di sensato per i pesi con scritto DIF; nonostante questo dissi sottovoce ai due ragazzi cosa credevo di aver capito in modo che, se uno di loro avesse risolto l'ultima parte dell'enigma, avremmo completato la prova.

    Ragazzi, credo che la parte alta dell'immagine sia la parola "ereditari"; però per il resto dell'enigma mi affido a voi, i rebus mi sono sempre riusciti solo a metà...

    Conclusi con un vago tono di scuse, ero certo che quei due avrebbero completato la parte mancante ed avremmo superato quella prova senza difficoltà. Anzi, ero certo che avremmo superato tutte le prove senza difficoltà e saremmo usciti sani e salvi da quel luogo tornando a casa incolumi; poi avevo promesso ad Akira che ci saremmo incontrati in cima alla torre, dove la voce aveva detto si trovava l'uscita da quel posto misterioso.
     
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    42.2 ELEMENTARE, WALTER!!



    Mitsukuni_Mito_thumb



    Una volta superata in qualche modo la porta, ci trovammo in un mega salone tutto imbardato. Era tutto così elegante, non come gli ambienti a cui ero abituato a casa mia. Per un po' fissai tutti quegli ambienti quasi imbambolato, sembrava tutto così bello! Dopo un po' mi accorsi che non eravamo più soli, un uomo era comparso nella stanza. Era un vecchietto baldanzoso, pelato e baffuto. In mano aveva un vassoio argentato, su cui erano poggiate due tazze fumanti ed una teiera.

    -Finalmente dei contendenti! Erano secoli, nel vero senso della parola, che mi annoiavo qui da solo. Lasciate che mi presenti, sono Sasuke, il maggiordomo della torre. Il mio compito è accompagnarvi nella scalata. Volete del tè?-

    Walter accettò e così feci anch'io. Versai il liquido nella tazza, ma non lo zuccherai. Quindi trangugiai senza indugi quella bevanda, buttandola tutta giù di un sorso nonostante fosse bollente. Era proprio quello che ci voleva per farmi passare la nausea! Mi bruciacchiai tutta la gola, ma almeno diminuì il bisogno di vomitare e mi fece rendere conto in maniera quasi certa di non trovarmi all'interno di un sogno. Ero ancora parecchio rincoglionito e infatti non riuscii a capire a cosa si riferisse il vecchietto quando parlava di un enigma. Disse qualcosa su punizioni di mezz'ora in caso di risposte sbagliate, ma non mi era chiaro cosa intendesse. Presi comunque il foglietto che l'uomo aveva prelevato dal suo calzino e ci aveva porto. Era un disegno molto ben fatto, ma dal significato non chiaro e con delle lettere a casaccio sopra. Guardai con fare interrogativo Sasuke il maggiordomo.

    -Vi piacciono i rebus?-

    Dopo la frase, il vecchietto sfoggiò un simpatico sorriso. Sembrava proprio un tipo alla mano, mi piaceva! Restava però il fatto che non avevo la minima idea di cosa fosse un rebus, la parola sul momento non mi sembrava per niente nota. Non dissi nulla ai miei compagni, più che altro perché mi sembrava piuttosto vergognoso chiedere cosa fosse una cosa che, stando al tono usato dal maggiordomo, doveva essere conosciuta da tutti.
    Cercai di osservare per bene il contenuto dell'immagine. C'era un mazzo di carte, degli strani robi cilindrici e lettere senza apparente correlazione con i disegni. Fissai ancora un po', cercando di capire cosa potessero significare quei simboli.

    -Ragazzi, credo che la parte alta dell'immagine sia la parola "ereditari"; però per il resto dell'enigma mi affido a voi, i rebus mi sono sempre riusciti solo a metà...-

    I sussurri del suniano mi diedero un indizio fondamentale sul senso di quella prova. La lettera E si trovava proprio sopra il re di fiori, così come la R e la I erano sopra le dita della mano. Bisognava dunque tralasciare il significato del disegno nel suo complesso ed evitare di dare un senso alle lettere di per sé. Queste avevano valore solo se concatenate tra loro, prima il disegno e poi le lettere. O forse valeva anche il contrario? Probabilmente sì, pensai, visto che non erano molte le parole a finire con una F finale. A questo punto mi pareva presumibile che l'altra parola iniziasse con DIF, anche se non ne ero ancora certo. Però cosa potevano mai essere quegli strani cilindretti? Sembravano quei pesi che usano i mercanti di Takumi per razionare la loro merce. Non mi pareva avessero nomi particolari, però la parola “pesi” non andava bene. Guardai meglio e notai una scritta su tutti e tre gli oggetti. Era un numero, il numero cento, presumibilmente riferito all'unità di misura dei grammi. A questo punto mi balenò in mente un'informazione che non ricordavo neanche di avere, ovvero che cento grammi venivano di solito chiamati un etto. E visto il plurale, la risposta era evidente.

    -Difetti ereditari...-

    Pronunciai la soluzione ad alta voce, senza pensarci troppo. Se i miei compagni mi avessero chiesto lumi sul motivo di quella risposta, gli avrei spiegato in maniera sintetica il mio ragionamento. Mi sentivo piuttosto sicuro della mia risposta, più che altro perché mi sentivo di escludere qualsiasi altra alternativa, in quanto priva di alcun significato.

    CITAZIONE
    Ultimamente mi sento in forma con le citazioni nei titoli xD.
     
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    Dopo qualche secondo - o forse ben più di qualche secondo - passato a riprendere la calma, mi accorsi che Walter e l'altro mi avevano seguito e che la porta si era richiusa alla nostra spalle, già col chiavistello bloccato. Provai a tirarlo, per sicurezza, ma non si spostava. Sembrava non potessimo tornare indietro.
    Fiuuu, più porte ci sono tra me e jack più sarò contento.
    Codardo.
    Con un peso in meno sul cuore mi rigirai e trovai un vecchietto dall'aria sorridente, uscito da chissà dove con un vassoio con tre tazze.

    Finalmente dei contendenti! Erano secoli, nel vero senso della parola, che mi annoiavo qui da solo. Lasciate che mi presenti, sono Sasuke, il maggiordomo della torre. Il mio compito è accompagnarvi nella scalata. Volete del tè?

    No grazie, sono astemio.

    Mentre Bal rideva come un matto, io avrei voluto mettermi la mano sulla faccia per esprimere il mio disgusto su quella scusa inventata sul momento. Ovviamente nessuno avrebbe mai accettato un liquido ignoto da uno sconosciuto, ma potevo evitare di rispondere "astemio" all'offerta di una bevanda che non conteneva alcool.

    Walter: Grazie, ne prendo volentieri una tazza.

    Mi girai verso di lui con gli occhi sgranati. Ero sia sorpreso sia curioso da cosa gli avrebbe provocato la sostanza dentro il té, quindi rimasi ad osservarlo, ma notai che non beveva. Furbo. Sempre più furbo di me, di sicuro. Invece osservai con orrore l'altro - di cui non mi ricordavo il nome - bere senza neanche sospettare niente. Lo osservai più di nascosto, sempre per vedere cosa gli sarebbe successo.

    Vecchio: Per passarla dovete superare un enigma...
    Ponderate bene la risposta prima di esporla alla mia verifica. Nel caso fosse sbagliata sarei costretto a farvi perdere parecchio tempo, circa mezz'ora, come punizione.


    Di che sta parlando? Passarla? Ah sì, avevano parlato di prove...
    Ci consegnò un foglio che l'altro - mi ero stancato di chiamarlo così - prese, dato che io ero un po' sovrappensiero e Walter aveva ancora il té in mano. Un disegno con lettere sugli oggetti.

    Vecchio: Vi piacciono i rebus?

    Urlai un "Nooooooooo" mentale. Ero intelligente, e a fanculo la modestia, ma i rebus erano oltre la mia comprensione. Speravo gli altri due fossero più ferrati. Osservai bene la foto: una carta da gioco con sopra una "E", tenuta da una mano con sopra un "Ri"; sotto la parola "dif" divisa da pesi di 100 g.
    Di sicuro non è "cartae manori pesidif" !
    Notai però che la carta era un re di fiori e della mano comparivano solo anulare e mignolo. Forse la prima parola era "redifiorieanularemignolori"...

    Walter: Ragazzi, credo che la parte alta dell'immagine sia la parola "ereditari"; però per il resto dell'enigma mi affido a voi, i rebus mi sono sempre riusciti solo a metà...

    Sì certo, mi mancava dita ma c'ero quasi arrivato. Grazie, Walter.

    Tralasciai la prima parte e mi concentrai sulla seconda: quella dei pesi con "dif". Dato che Walter aveva praticamente rinunciato, speravo che il coglione - come avevo soprannominato l'altro dopo che mi ero rotto di chiamarlo così - fosse un esperto di queste cose, oppure che mi venisse un lampo di genio. Guardando con attenzione, notai che la parola dif era separata dai pesetti, però era improbabile che la seconda parola fosse "dcentoicentofcento". Magari dovevo suddividere le lettere di "cento" o "peso/pesi" tra "dif". Ero sicuro fosse quella la chiave... finché il coglione non disse:

    -Difetti ereditari...-

    Ah sì, etti! Demone, non ci so assolutamente fare con queste cose...
    Ti giuro Ryou, è stato da sbellicare! Ahahahahahah
    Magari tanto coglione non era.
     
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    Demone scorza

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    1° Piano

    Il vecchio si illumina alla risposta di Saruwatari.

    Risposta esatta, potete salire al piano successivo.

    Schiocca le dita e la porta si apre, rivelando una fortissima luce. Quando ci entrate venite subito teletrasportati al piano successivo.

    ***

    2° Piano

    L'ambiente è totalmente diverso, si tratta di una libreria, con decine di scaffali e stretti corridoi fra l'uno e l'altro. C'è polvere dappertutto, l'illuminazione è scarsa per via di qualche candela messa per terra ogni tre o cinque metri. Il bello è che la stanza sembra molto più grande della prima. Non si vedono pareti, sembra quasi che sia infinitamente grande, se provate a correre da qualche parte non trovate una fine, anche se correte in una direzione per dei minuti. Ciò che è certo è che ci sono librerie, alte dai cinque ai sette metri, a perdità d'occhio. Il soffitto è alto circa dieci metri, a giudicare da alcune lugubri candele poste in cima agli scaffali.

    So che vi sembra strano, ma qui dentro tempo e spazio si comportano in maniera del tutto differente da come siete abituati a percepire. Vi capiterà di finire in stanze infinitamente colossali o infinitamente piccole. Adesso però si fa un po' più sul serio. Vi presento Feromonas, la guardiana del secondo piano, per passare oltre dovrete batterla.

    Alle vostre spalle spunta fuori una graziosa bambina (col vestito di sinistra) che vi saluta ammiccando. Sasuke estrae un biglietto dalla tasca dei pantaloni e ve lo consegna.

    Oh che sbadato, dimenticavo le regole del piano...

    CITAZIONE
    Vietato usare Genjutsu
    Vietato usare armi bianche

    ... Ci sono regole speciali a ogni piano pari, servono per rendere la competizione più avvincente e per mettervi alla prova, sarebbe così assurdamente facile se poteste usare il pieno dei vostri poteri. Questo però non vuol dire che non possiate usarle, nel concreto; vi avviso che se infrangete le regole andrete incontro a una punizione, e vi assicuro che non sono piacevoli. Nessuna esclusione dalla gara, non preoccupatevi, diciamo che è solo qualcosa per rendervi ancora più difficile la scalata, e dire che non è il caso. Vi lascio a Feromonas, quando avrete fatto tornerò.

    La ragazzina richiama la vostra attenzione schiarendosi la gola, vi girate subito e il vecchio è già sparito.

    Dovete sconfiggermi, e io non ho intenzione di farvi passare! Osservate e stupite!

    Pochi secondi dopo sembra avere un conato di vomito, ma in realtà scoprite subito che quelli usciti dalla sua bocca sono insetti, uno sciame di schifosi, orrendi esserini che sembrano scarafaggi verdognoli trasudanti una qualche sorta di puzzolente schifezza. Gli insetti non esitano un secondo e spiccano il volo, con l'intento di divorare i tre shinobi. Nel frattempo la ragazzina, sfigurata da un abbondante rivolo di bava marroncina che le cola fino ai piedi, se la ride di gusto.

    CITAZIONE
    - Lo sciame infligge ferite leggere ove riesce a toccarvi, medie dove tocca una seconda volta, gravi una terza e così via.
    - A ogni turno lo sciame, in caso di contatto, inocula veleno tramite morso. La quantità di veleno inoculata varia in base alla frazione di corpo esposta ai loro attacchi in un dato turno:
    Testa: -2 a tutte le statistiche più cecità e sordità momentanea per 4 turni
    Braccio (raddoppiare se entrambe le braccia): -4 a tutte le stat
    Gamba (idem sopra): -4 a tutte le stat
    Torso/addome: -5 a tutte le stat
    I malus sono cumulabili (esempio, nel primo round mi faccio colpire alla testa e a un braccio avrò (2+4) -6 a tutte le stat. Se al turno successivo mi faccio colpire a entrambe le gambe avrò (6 di prima più 4*2) -14 a entrambe le stat.

    CITAZIONE
    Feromonas
    Forza 20
    Resistenza 20
    Velocità 40
    Agilità 30
    Riflessi 50

    Sciame di scarafaggi
    Velocità 30
    Agilità 30
     
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    L'enigma che ci era stato posto venne risolto da Saruwatari, il quale si bevve pure il the che ci era stato offerti dimostrando che era privo di strane sostanze al suo interno; mentre la porta che ci avrebbe condotti al secondo piano si apriva bevvi velocemente il the che stavo girando oramai da tempo e, dopo aver poggiato la tazzina sul vassoio, mi diressi verso la porta assieme ai miei compagni di squadra. Da dietro di essa proveniva un fortissima luce che ci avvolse completamente, quando la luminosità tornò normale notai che eravamo in una stanza differente.

    Teletrasporto?

    Mi domandai leggermente incuriosito; la nuova stanza era completamente differente dalla precedente, sembrava una specie di labirinto con scaffali pieni di libri al posto delle normali pareti, anzi a guardare bene sembrava che non ci fossero affatto pareti in quel luogo. Per accertarmi della cosa decisi di arrampicarmi su di uno scaffale che dall'aspetto sembrava poter reggere il mio peso; una volta in cima mi guardai attorno costatando che non sembravano esserci pareti e che la stanza sembrava estendersi all'infinito, tornai a terra e dissi ciò che avevo scoperto agli altri due.

    Questa stanza non ha pareti, non so se siamo in un'illusione o cosa ma pare che non ci sia un confine a questo luogo...

    So che vi sembra strano, ma qui dentro tempo e spazio si comportano in maniera del tutto differente da come siete abituati a percepire. Vi capiterà di finire in stanze infinitamente colossali o infinitamente piccole. Adesso però si fa un po' più sul serio. Vi presento Feromonas, la guardiana del secondo piano, per passare oltre dovrete batterla.

    La voce dell'anziano signore che avevamo incontrato al piano precedente spiegò la stranezza di quel luogo, mi voltai stupito verso di lui chiedendomi perché ci avesse seguito fino al secondo piano ma poi decisi di concentrare la mia attenzione sulla ragazzina che ci era stata presentata.
    Poi l'uomo proseguì spiegandoci le regole speciali per quel piano, a detta sua ce ne sarebbero state anche altre ed infrangerle ci avrebbe causato delle penalità che ci avrebbero rallentato nella nostra salita verso la cima della torre; dato che volevo uscire da lì il più in fretta possibile decisi che era saggia scelta non trasgredire le regole del piano.

    Dovete sconfiggermi, e io non ho intenzione di farvi passare! Osservate e stupite!

    Disse la ragazzina attirando la nostra attenzione, in pratica per uscire da quel labirinto di scaffali ed arrivare al terzo piano dovevamo sconfiggerla; mi sentivo un po' come Teseo che deve sconfiggere il mostruoso Minotauro prima di uscire dal labirinto, solo che anziché un mostro davanti avevo una ragazzina grazio... Una massa di scarafaggi vomitati dalla ragazza mi fece rimangiare il mio ultimo pensiero, trattenni a forza nello stomaco il the che avevo bevuto poco prima e composi il più in fretta possibile una serie di sigilli.

    Agli scarafaggi ci penso io, voi occupatevi della ragazzina!

    CITAZIONE
    Hyoton - Brezza Gelida

    Hijutsu Liv. B

    Il ninja concentra il chakra gelido nella sua bocca e successivamente lo soffia fuori, tale soffio ha un'ampiezza di 40° e può raggiungere un massimo di 10m di distanza. Su qualunque corpo solido o liquido colpito dal soffio si formerà uno strato di ghiaccio dallo spessore di 5cm; inoltre questa tecnica può essere usata per congelare e bloccare le tecniche Suton di livello pari o inferiore di un nemico oppure per rafforzare le prorpie creando uno strato esterno du ghiaccio sulla tecnica.
    (I ninjutsu Suiton potenziati in questo modo avranno la potenza (o resistenza in caso di tecniche difensive) aumentata di 10 e la velocità diminuita di 4)

    Costo: 50

    Soffiai il mio chakra gelido dritto davanti a me, in questo modo avrei congelato all'istante quegli insetti rivoltanti rendendoli inoffensivi e, se non si fosse spostata, anche la ragazzina sarebbe stata colpita dalla mia tecnica congelandosi assieme a quella bava marroncina che aveva vomitato.
    Fatto ciò non mi restava che confidare nelle abilità dei miei compagni di squadra.


    Walter Heryul
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    37
    38
    50
    42
    40+27=67
    40+27=67

    Post:
    ---
    (in caso di combattimento con conteggio di post limitati)

    Potenziamenti:
    (eventuali benefici conferiti dalle innate o dalle specializzazioni.)
    Controllo del Chakra gelido

    Specializzazione Maestro d'armi 3
    :

    +27 Riflessi
    +27 Precisione

    Armi:
    (le armi che state usando in questo momento o che avete lanciato nei post precedenti:)
    - 10 kunai
    - 20 shuriken
    - Orologio (sul polso destro)
    - Tekken (alla cintura)
    - Chakram (alla cintura)
    - Heryul Shield (sulla schiena)
    - Master Sword (nel fodero sulla schiena)
    - Cartabomba
    - Tirapugni del Legame
    - 9 Idroesplosivi
    - Ocarina
    530/580
    50 - Daitoppa

    (Tra parentesi significa che la tecnica al suo interno è stata utilizzata in uno dei turni precedenti e non in quello del suddetto post.)
    Ferite:
    - Nessuna

    Stato Fisico:
    Ok (questo indica la condizione fisica del PG che può cambiare in seguito all'uso del chakra:
    -20% del chakra -> Leggermente Stanco
    -40% del chakra -> Stanco
    -60% del chakra -> Molto Stanco
    -80% del chakra -> Esausto
    -100% del chakra -> Morto

    Prendete una calcolatrice e fate i vostri calcoli!)

    Stato Mentale:
    Perfettamente concentrato
    (la situazione mentale del PG)

     
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    Demone incendiario

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    42.3 AN HURRICANE IN DA FACE





    Dopo la mia risposta, il vecchietto si complimentò con me e schioccò le dita, aprendo il portone dietro di sé. Ci entrammo dentro e subito fummo catapultati via da una luce bianca. Un po' come mi era successo durante l'ultima guerra, però più figo. Stavo iniziando proprio a divertirmi in quel posto, anche se non capivo nulla di quello che succedeva. Ricomparimmo poco dopo in una enorme biblioteca polverosa. Non avevo mai avuto un buon rapporto coi libri, speravo che la prova seguente avesse il meno a che fare con essi. Vidi Walt agitarsi un po' e salire su di uno scaffale, ma non ci diedi peso. Tornò poco dopo, dicendo che non pareva esserci alcun limite di estensione alla stanza. Affermazione buffa, ma sul momento me ne fregava poco tendente al nulla. Volevo solo scoprire se le prove seguenti sarebbero state divertenti o meno, il resto passava in secondo piano.

    -So che vi sembra strano, ma qui dentro tempo e spazio si comportano in maniera del tutto differente da come siete abituati a percepire. Vi capiterà di finire in stanze infinitamente colossali o infinitamente piccole. Adesso però si fa un po' più sul serio. Vi presento Feromonas, la guardiana del secondo piano, per passare oltre dovrete batterla.-

    Bastò l'ultima parola a farmi godere. Si passava dunque alle cose che più mi piacevano, l'ignoranza e le botte. Adesso sì che le cose iniziavano davvero ad andare come volevo io. L'adrenalina iniziò a circolare potente nelle mie vene e non si fermò neanche di fronte alla scoperta del tipo di avversario, una bimbetta vestita con uno strano cappuccio con le orecchie da gatto. Il maggiordomo a questo punto ci consegnò un foglio, in cui erano spiegate le limitazioni di quel piano, ovvero il divieto di usare genjutsu e armi bianche. Disse che in caso di trasgressione saremmo incorsi in punizioni. La cosa non mi spaventava, l'importante era non venire interrotto durante lo scontro. Dopo la fine delle spiegazioni, la ragazzina attirò la nostra attenzione schiarendosi la voce.

    -Dovete sconfiggermi, e io non ho intenzione di farvi passare! Osservate e stupite!-

    Diedi ragione subito alla ragazzina, ero effettivamente stupito. Infatti lei, senza preavviso, iniziò a vomitare qualcosa sul campo. Erano insettini ricoperti di un generico viscidume verdognolo. Una figata allucinante!!

    -Agli scarafaggi ci penso io, voi occupatevi della ragazzina!-

    Walter si premurò subito di comunicarci le sue intenzioni, ma io le avevo già capite da prima, sin da quando si erano presentati gli animalacci sul campo. Li avrebbe spazzati via lui con la sua strana onda d'urto Fuuton, lasciando a noi il resto dell'opera. Lo conoscevo fin troppo bene, quindi iniziai i miei sigilli quasi in contemporanea con lui.

    -Ça va sans dire...-

    Il suniano riuscì ad attivare la sua tecnica prima che i nemici alati ci fossero addosso. Contrariamente alle mie attese utilizzò il suo strano fiato congelante, forse una scelta ancora più adatta alla situazione. Sarebbe passato ben poco tempo dalla sua tecnica alla mia.

    CITAZIONE
    Uragano (Fuuton reppushou)
    Tipo: Ninjutsu
    Tecnica che lancia due velocissimi raggi d'aria contro l'avversario. Venire colpito da uno solo di questi raggi fa sbalzare l'avversario di dieci metri e può causargli danni Critici alla parte colpita.
    Consumo: 120

    Durante tutta quell'azione avrei tenuto gli occhi fissi sulla gagna, facendo in modo di capire quali fossero stati i suoi movimenti, soprattutto quelli per difendersi dall'attacco gelido di Walt. Una volta compreso quale fosse il punto in cui lei sarebbe stata più esposta, avrei cercato di convogliare lì i due uragani, a una ventina di centimetri l'uno dall'altro. La rapidità con cui essi l'avrebbero dovuta raggiungere avrebbe potuto metterla seriamente in crisi, se non direttamente K.O. L'avevo imparata da poco, ma mi faceva sempre sbellicare, quella tecnica. Un po' mi spiaceva mostrarla in quel modo, sarebbe stato molto più divertente lanciarla a sorpresa a Walt, per vedere di nascosto l'effetto che fa. Per un attimo fui anche tentato di farlo proprio adesso, ma poi quel poco di buon senso che ancora avevo mi fece desistere dall'improba impresa. Adesso l'importante era vincere, gli altri divertimenti dovevano essere rimandati a dopo.

    CITAZIONE
    Saruwatari Kamizurui
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    Il nome della bambina è un indizio? Però preferivo quella di destra ç_ç
    Vecchio: Risposta esatta, potete salire al piano successivo.

    Fiuuu. Meno male, se ero da solo restavo a questo piano.
    Quando schioccò le dita, la porta chiusa si aprì emettendo una forte luce. Giusto per sicurezza, aspettai che passassero gli altri prima di entrare anche io.
    Mi ritrovai in una biblioteca enorme, a giudicare dagli scaffali infiniti. Mi sarei gettato tra i libri per trovare qualcosa di interessante, ma il vecchio stava parlando e non volevo ignorarlo.

    Vecchio: So che vi sembra strano, ma qui dentro tempo e spazio si comportano in maniera del tutto differente da come siete abituati a percepire. Vi capiterà di finire in stanze infinitamente colossali o infinitamente piccole. Adesso però si fa un po' più sul serio. Vi presento Feromonas, la guardiana del secondo piano, per passare oltre dovrete batterla.

    Alle nostre spalle spuntò fuori una graziosa bambina che ci salutò ammiccando. Il vecchio intanto estrasse un biglietto dalla tasca dei pantaloni:

    Vecchio: Oh che sbadato, dimenticavo le regole del piano...

    CITAZIONE
    Vietato usare Genjutsu
    Vietato usare armi bianche

    ... Ci sono regole speciali a ogni piano pari, servono per rendere la competizione più avvincente e per mettervi alla prova, sarebbe così assurdamente facile se poteste usare il pieno dei vostri poteri. Questo però non vuol dire che non possiate usarle, nel concreto; vi avviso che se infrangete le regole andrete incontro a una punizione, e vi assicuro che non sono piacevoli. Nessuna esclusione dalla gara, non preoccupatevi, diciamo che è solo qualcosa per rendervi ancora più difficile la scalata, e dire che non è il caso. Vi lascio a Feromonas, quando avrete fatto tornerò.


    Maledizione, niente armi. E che cazzo mi sono portato a fare a letto tutto l'equipaggiamento che possiedo?
    Mi avrebbe solo rallentato, quindi lo lasciai cadere a terra, per riprenderlo poi. Intanto la bambina aveva attirato la nostra attenzione mentre il vecchio era sparito.

    Ragazzina: Dovete sconfiggermi, e io non ho intenzione di farvi passare! Osservate e stupite!

    Iniziò a vomitare insetti. Che iniziarono a volare spandendo liquido puzzolente.
    O Me, non me lo aspettavo neanche io.

    Walter: Agli scarafaggi ci penso io, voi occupatevi della ragazzina!

    Sissignore!

    Mi preparai come uno scattista che stava per fare i 100 metri. Quando terminò la sequenza di sigilli e vidi l'ondata di aria congelante - Uh che figata! - Mi snodai un poco e partii verso la ragazza, solo per essere quasi decapitato da un vento fortissimo.
    Meno male corro basso.
    CITAZIONE
    Liberazione delle Articolazioni III
    - Il ninja è in grado di liberare e e di allungare di 60cm le braccia, il collo, le gambe e le dita.
    Agilità: +30
    Consumo: 12 a turno

    Continua a correre verso la ragazzina evitando le zone congelate con agilità. Avrei sfruttato l'apertura causata dall'attacco che mi aveva quasi ucciso per allungare il braccio destro e prendere qualunque parte possibile dell'anatomia della ragazzina. A quel punto mi sarei arrotolato intorno ad ogni suo arto, per bloccarla.
    Voglio vedere come combatte quando si ritrova intrappolata come nella rete di un ragno!
    Magari bloccale anche la bocca, non voglio ritrovarmi insetti putridi addosso.

    Ryou Kagayaku
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    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
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    La ragazzina, appena vede Walter comporre dei sigili, si prepara a nascondersi dietro una libreria. Ma a quanto pare non si aspettava un'offensiva tanto agguerrita in così poco tempo. Mentre i suoi insetti vengono congelati lei si ripara dietro una libreria, rischiando di farsi decapitare da un uragano, ma sottovaluta la tecnica di Saruwatari. Il secondo uragano sfonda il grosso mobile in legno e la becca dritto al braccio destro, amputandoglielo dal gomito e scagliandola lontano, molto lontano. Ryou intanto la insegue e gli si avvinghia senza troppe difficoltà.

    VI AMMAZZERO' TUTTI!!

    La ragazzina è furente, ma ha ancora qualche asso nella manica. Molteplici schiocchi secchi al collo preannunciano nuovi sinistri sviluppi. Il suo collo si snoda in maniera totalmente innaturale e allungandosi di quaranta centimetri per permettergli di mordere il suo assalitore, con dei nuovi denti molto aguzzi appena spuntatigli e grondanti uno strano liquido verde scuro che sicuramente non avrebbe fatto bene. Il capo gli si sarebbe ruotato persino di centottanta o trecentosessanta gradi pur di inseguire il suo bersaglio. La distanza è poca ma tutto sommato le ferite si fanno sentire, togliendole gran parte del vigore e delle energie.
     
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    Rispondo domani l'altro causa esame.
     
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    42.4 TOCCARE IL FONDO



    useless



    Il primo uragano fu scansato con qualche difficoltà con la ragazzina, che cercò di ripararsi in uno degli scaffali. Scelta sbagliata. L'ondata di vento trapanò il legno e colpì ugualmente il suo obiettivo. Quello che accadde andò però al di là delle mie previsioni, visto che vidi il braccio della guardiana venire tranciato di netto dalla mia tecnica, il tutto in un turbine macabro di sangue. Mi lasciai sfuggire una pesante bestemmia a denti stretti, come era potuto succedere? Era una replica di quello che era successo con Mai, ma ancora più grave. Quella ragazzina non avrebbe mai più potuto avere una vita normale, l'avevo reso una storpia a vita. Potevo forse dire di averlo fatto con una motivazione profonda, di avere una qualche scusa per il mio comportamento? No, quella situazione era solo l'ennesima conferma che ero un immenso uomo di merda, nulla più. L'uncio posto adatto a me era la prigione, o forse il manicomio. Oppure, ancora meglio, la seggiola del pub, dove potevo sfondarmi di alcool fino a diventare inoffensivo sul serio.
    Fui sul punto di cadere sulle mie ginocchia, quando la voce della ragazzina risuonò nella stanza, minacciando di ucciderci tutti quanti. La vidi contorcere il proprio collo e tentare di attaccare Ryou, che nel mentre aveva cercato di immobilizzarla. Questo era decisamente un male, ero stato io ad esasperare la situazione, avrei dovuto essere io a risolverla nel migliore dei modi. Avrei dovuto, ma non ne ero in grado. Ero lento a pensare e ancor più ad agire, in sostanza del tutto inutile. Dopo parecchi attimi di esitazione, decisi che la cosa migliore fosse avvicinarmi un po', per cercare di capire meglio cosa stesse accadendo. L'uragano aveva allontanato di parecchi metri la guardiana, quindi per cercare un modo di ridurre i danni la prima cosa era diminuire la distanza. Ero sotto shock, colpito dalla mia stessa idiozia, facevo dunque fatica a rimanere concentrato sul momento.

    CITAZIONE
    Saruwatari Kamizurui
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    CITAZIONE
    Scusate il post scrauso, ma visto cosa è successo non ho visto alternative a far cadere in depressione il mio pg. Per l'ennesima volta xD. Inizia a diventare l'unica cosa che sa fare e la cosa un po' mi preoccupa xD. A Walt la scelta se cercare di ridurre i danni mentali al mio pg o infierire xD.
     
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    La nostra offensiva combinata ed improvvisata sul momento si rivelò migliore del previsto, contro ogni nostra aspettativa e, molto stranamente, questo non fu un bene né per la ragazza né per noi.
    La mia tecnica di soffio aveva congelato gli insetti volanti e quel liquido che sicuramente non ci avrebbe fatto bene; poi, nonostante la giovane ragazza si fosse parata dal mio ninjutsu utilizzando una di quelle librerie venne comunque presa dalla tecnica fuuton di Saruwatari perdendo un braccio a causa della violenza del colpo.
    Rimasi sbigottito dallo spettacolo e mi voltai incredulo verso il ninja di Takumi chiedendomi da dove gli arrivasse un tale potere distruttivo, le grida della ragazzina però riportarono la mia attenzione sullo scontro; la giovane guardiana aveva sicuramente intenzione di vendicarsi e Ryou, dato che era il più vicino a lei visto che le era praticamente attaccato, era la vittima più probabile della sua vendetta. L'impossibilità di usare illusioni o armi da taglio rendeva quasi impossibile colpire la ragazzina senza coinvolgere anche il mio compatriota e il fatto che Saruwatari fosse in preda ai sensi di colpa non migliorava di certo la situazione; mi gettai istintivamente in direzione del Suniano per soccorrerlo e, mentre percorrevo la breve distanza fra me e il mio obbiettivo, gridai a Saruwatari cercando di farlo riprendere.

    Saru sono io quello con i problemi sulla violenza, lascia a me i sensi di colpa e concentrati! Me lo dicesti tu che un ninja deve essere bastardo, ricordi? E allora comportati da tale!

    Nonostante il tono duro e le parole che avevo usato non volevo farlo sentire in colpa o altro ma semplicemente farlo concentrare sulla situazione, dei traumi mentali ce ne saremmo occupati a scontro concluso.
    Visto che la vendetta della kunoichi sembrava consistere in un morso avvelenato, se fossi riuscito ad avvicinarmi a sufficienza ed in tempo ai due ninja avvinghiati l'uno all'altra avrei messo il mio braccio destro sulla traiettoria della bocca della nostra rivale facendo sì che il suo morso mi colpisse poco sopra il polso al posto di prendere Ryou; nonostante l'apparenza stupida ed autolesionista della mia azione, io sarei stato protetto dai tirapugni che indossavo appena sotto la maglia e, grazie ad esso, non solo sarei stato protetto da quei canini affilati ma forse avrei anche avuto l'occasione di smussare un po' quelle zanne affilate con la potenza dell'impatto contro il metallo.
    Se fossi riuscito nella mia impresa lasciando così a Ryou qualche secondo di vantaggio gli avrei chiesto di usare la sua innata per immobilizzarla il più possibile; in caso il mio alleato ci sarebbe riuscito allora avrei chiesto alla ragazza di interrompere il nostro scontro vista la sua grave ferita e il conseguente svantaggio che le conferiva.

    Con un braccio in meno non ti è possibile comporre sigilli ed inoltre immagino che il dolore sia tremendo; accetta la sconfitta e lasciaci passare, nessuno di noi è intenzionato a causarti altro dolore.

    Nonostante ciò sarei comunque rimasto in guardia pronto a reagire ad un eventuale ribellione della nostra avversaria.


    Walter Heryul
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    37
    38
    50
    42
    40+27=67
    40+27=67

    Post:
    ---
    (in caso di combattimento con conteggio di post limitati)

    Potenziamenti:
    (eventuali benefici conferiti dalle innate o dalle specializzazioni.)
    Controllo del Chakra gelido

    Specializzazione Maestro d'armi 3
    :

    +27 Riflessi
    +27 Precisione

    Armi:
    (le armi che state usando in questo momento o che avete lanciato nei post precedenti:)
    - 10 kunai
    - 20 shuriken
    - Orologio (sul polso destro)
    - Tekken (alla cintura)
    - Chakram (alla cintura)
    - Heryul Shield (sulla schiena)
    - Master Sword (nel fodero sulla schiena)
    - Cartabomba
    - Tirapugni del Legame
    - 9 Idroesplosivi
    - Ocarina
    530/580
    (50 - Daitoppa)

    (Tra parentesi significa che la tecnica al suo interno è stata utilizzata in uno dei turni precedenti e non in quello del suddetto post.)
    Ferite:
    - Nessuna

    Stato Fisico:
    Ok (questo indica la condizione fisica del PG che può cambiare in seguito all'uso del chakra:
    -20% del chakra -> Leggermente Stanco
    -40% del chakra -> Stanco
    -60% del chakra -> Molto Stanco
    -80% del chakra -> Esausto
    -100% del chakra -> Morto

    Prendete una calcolatrice e fate i vostri calcoli!)

    Stato Mentale:
    Sconvolto, ma ancora concentrato sullo scontro
    (la situazione mentale del PG)

     
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    Scusate, uni di merda
    p.s. giulio, sei andato a fare un graffito o l'hai trovato su internet? XD
    Agganciato. Non mi staccherà nessuno ora!
    Ero quasi felice, non le stavo prendendo, al contrario di come succedeva in quella situazione. Quindi proseguii e dopo essermi avvinghiato cercai di legare ogni arto con i miei, in modo da bloccare ogni suo movimento. Notai però che mi avanzava il braccio destro, e quando controllai notai che sotto il gomito non era rimasto nulla.

    Ragazza: VI AMMAZZERO' TUTTI!!

    Ti tengo ferma, cazzo voi fa'?

    E me lo fece vedere, cosa voleva fare. In una maniera inquietante per tutti tranne per me, che ero del mestiere, il suo collo schioccò per poi allungarsi, mentre girava la sua testa verso di me. Sospirai mentalmente.

    Walter: Saru sono io quello con i problemi sulla violenza, lascia a me i sensi di colpa e concentrati! Me lo dicesti tu che un ninja deve essere bastardo, ricordi? E allora comportati da tale!

    Un ninja deve essere un bastardo? È ovvio! Guarda la situazione, tre ragazzi grossi che si accaniscono contro una ragazzina a cui è appena stato strappato un braccio. E in effetti, non me ne frega niente.
    Vedo che impari.
    Mentre Walter cercava di mettere il braccio in mezzo alle zanne grondanti liquido di natura sospetta apparse nella sua bocca, col braccio libero saettai verso la sua gola, cercando di afferrarla come in uno strozzamento in modo da chiuderle la bocca o renderla inoffensiva. Il mio sguardo era duro e fissato su di lei mentre lo facevo: avevo meditato di strozzarla direttamente, ma quest'azione mi pareva più veloce. In quella posizione, con gli arti legati, non avrebbe più potuto fare niente, se non un raggio laser dagli occhi.

    Walter: Con un braccio in meno non ti è possibile comporre sigilli ed inoltre immagino che il dolore sia tremendo; accetta la sconfitta e lasciaci passare, nessuno di noi è intenzionato a causarti altro dolore.

    Meglio se ascolti lui, sai? È come la storia del poliziotto buono e quello cattivo.

    Con quello che sicuramente non era un sorriso, forse un ghigno, non molto accentuato e lo sguardo duro speravo di intimidirla abbastanza. Era una ragazza troppo carina per ucciderla così, e magari il braccio si poteva riattaccare. Se avesse fatto resistenza, l'avrei soffocata fino alla morte. Sì, un ninja è un vero bastardo.

    Ryou Kagayaku
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    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
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    34
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    26
    34

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    Demone scorza

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    La ragazzina viene completamente neutralizzata, e si limita a ringhiare minacciosamente lanciando a Ryou delle ochiataccie per niente rassicuranti. Subito ricompare Sasuke.

    Direi che avete sconfitto il guardiano, certo che siete proprio partiti in grande stile, e pensare che siete solamente al secondo piano!

    Il vecchietto schiocca le dita e la ragazzina si squaglia in una massa informe color marrone scuro che scivola accuratamente lungo Ryou e striscia, molto grottescamente, dietro una libreria per poi sparire.

    Si passa al livello successivo.

    Compare gradualmente una porta, illuminata da alcune fiammelle azzurre fluttuanti a mezz'aria, in fondo alla stanza. Oltre quella c'è il teletrasporto per il terzo piano.

    ***

    3° Piano

    Vi ritrovate immersi in un ambiente particolare. Attorno agli shinobi si erge una lussureggiante foresta tropicale a perdita d'occhio, il terreno è umido, la vegetazione verde e e rigogliosa. Se qualcuno esplora l'ambiente si rende conto che la foresta non è infinita ma termina a ridosso di un precipizio apparentemente senza fine, in fondo si vedono solo bianche nubi. E' come trovarsi sulla cima di una altissima montaglia, un anomalo spazio verde del diametro di cento metri in mezzo al vuoto.

    Terzo piano. E' ora della sfida mentale.

    Sasuke richiama l'attenzione degli shinobi, al suo fianco è comparsa una signora anziana sorridente.

    Sono la custode del terzo piano, per passare al quarto dovrete risolvere i miei indovinelli...
    Il primo è:
    Corre per le colline
    Gira intorno alle montagne
    Salta i fiumi e striscia attraverso le foreste
    Fai un passo oltre la tua porta per trovarla


    =  
    Il secondo invece è questo:
    Tre vite io ho.
    Gentile abbastanza da lenire la pelle,
    Leggera abbastanza da accarezzare il cielo,
    Dura abbastanza da rompere le rocce

    E questo è il terzo:
    La mia vita si misura in ore
    servo venendo divorata
    se magra sono veloce
    se grassa sono lenta
    il vento è il mio nemico



    Eccovi gli enigmi.
    


    Il maggiordomo aggiunge prontamente, prima di lasciarvi iniziare.

    Anche qui valgono le stesse regole che vi ho enunciato al primo piano
     
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    La ragazza sembrava non avere altri assi nella manica. Si limitò a ringhiare, guardandomi male.
    Tsk. Ho visto cose ben peggiori.
    Quando il vecchio parlò - Da dove cavolo era venuto? Aspetta, se ne era mai andato?! - quasi persi la presa sulla gola della ragazza. Per (s)fortuna subito dopo averci annunciato che avevamo vinto schioccò le dita e la ragazzina si squagliò, letteralmente. Rimasi sorpreso ovviamente, non era cosa di tutti i giorni vedere una ragazzina carina senza un braccio avvinghiata nelle mie spire diventare una gelatina marrone, ma la cosa che mi diede più noia fu che mi lasciò pieno di quella sostanza. Riavvolsi gli arti smollicciosi e mi liberai della gelatina rimasta, che confluì insieme all'altra dietro una libreria.

    Ecco a cosa serve il vostro buonismo. "Non ti faremo altro male", sai che cazzo gliene fregava.

    Maggiordomo: Si passa al livello successivo.

    Comparve una porta, illuminate da fiammelle azzurre volanti. Un po' spettrale, pensai mentre la attraversavo per giungere all'ormai non molto innovativo teletrasporto.

    Mi ritrovai in una foresta lussureggiante. Il terreno era morbido, forse bagnato, e il verde circondava tutto. Decisamente diverso dalla libreria di prima.
    Mi attardai un poco ad ammirare la natura, finché il maggiordomo non ci richiamò dicendo qualcosa su una sfida mentale.
    Primo rebus, secondo combattimento, terzo indovinello. Appena arriveremo al quarto, vedrò se i miei sospetti verranno confermati.

    Sono la custode del terzo piano, per passare al quarto dovrete risolvere i miei indovinelli...

    Il primo è:
    Corre per le colline
    Gira intorno alle montagne
    Salta i fiumi e striscia attraverso le foreste
    Fai un passo oltre la tua porta per trovarla

    Il secondo invece è questo:
    Tre vite io ho.
    Gentile abbastanza da lenire la pelle,
    Leggera abbastanza da accarezzare il cielo,
    Dura abbastanza da rompere le rocce

    E questo è il terzo:
    La mia vita si misura in ore
    servo venendo divorata
    se magra sono veloce
    se grassa sono lenta
    il vento è il mio nemico

    Eccovi gli enigmi.

    Maggiordomo: Anche qui valgono le stesse regole che vi ho enunciato al primo piano.


    Mi riaggregai con i miei compagni, prendendo io l'iniziativa.

    Dato che avete iniziato sempre voi, stavolta tocca a me pensare. Anche se faccio schifo con i rebus, sono bravo con gli indovinelli, ma preferisco finire il prima possibile quindi suggerisco di prenderne uno per uno, anche perché non so se ci daranno supporto scritto e sto già iniziando a dimenticarli. Mi prendo il primo, girare intorno e strisciare sono le mie specialità.

    Sorrisi furbescamente e li lasciai decidere se seguire il mio consiglio o fare a modo loro. Intanto mi allontanai un poco per riflettere, sedendomi su una bassa biforcazione di un albero.
    "Corre per le colline, Gira intorno ..." a cosa girava attorno? Ah sì, "alle montagne." Cos'è che supera le colline ma non le montagne? Forse non può essere troppo ripido...
    "Salta i fiumi ..." significa che non può stare in acqua, ma può benissimo superarli con un balzo. Tutti i fiumi, immagino, dato che non è specificato. Penserei ad un uccello, ma questi possono superare le montagne, non possono correre e sicuramente non "... e striscia attraverso le foreste". L'ovvio collegamento è un serpente, il quale però non può saltare i fiumi... Non è un animale, ogni strofa annulla una possibilità, anche gli insetti (se dovessero correre per le colline morirebbero prima di arrivare in cima). Immagino la soluzione risieda nell'ultima strofa, che faceva... Com'è che faceva? "Fai un passo oltre la tua porta per trovarla". Non mi pare un indizio molto metaforico, quindi cosa ho davanti alla mia porta? Lo zerbino e il giardino di sicuro non corrono o saltano o strisciano, quindi sono un no. Se faccio un passo oltre la porta, dove sbuco? Ovviamente, sulla...


    ... strada!

    Urlai la mia illuminazione a voce alta, senza pensare alle conseguenze. Però era sicuramente la risposta giusta, perché tornava tutto: una strada poteva benissimo superare una collina, ma per risparmiare sulla sua costruzione era meglio aggirare una montagna; con i ponti poteva sorvolare qualsiasi fiume e non si faceva problemi ad attraversare le foreste; l'ultima strofa poi poteva significare una cosa sola.

    La risposta al primo enigma è la strada!

    Ripetei a voce alta, sicuro di me. Ora toccava a Walter e il coglione fare la loro parte.
     
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