Antica vendetta: Fine del preludio

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    Demone perturbatore di anime

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    La battaglia era finita. Le creature di inchiostro erano state sconfitte, i feriti stavano venendo soccorsi ed il Mitsukage stava portando i cadaveri di Madayoshi e Izanagi dall'Hokage; insieme avrebbero deciso il luogo di sepoltura dei due ninja.

    Il gruppo capitanato da Walter venne preso in custodia da un gruppo di ninja medici, tra i quali vi era anche Bokuda. Saruwatari, invece, era stato dapprima controllato dal medico di Oto e, una volta accertatosi che non aveva ferite rilevanti, era stato spedito a fare un giro di controllo della zona, insieme ad altri ninja, per trovare eventuali superstiti. Alla fine trovarono una kunoichi di Konoha china su un ninja di Kiri, entrambi feriti abbastanza gravemente ma apparentemente non in pericolo di vita. Vennero entrambi trasportati al campo medico, nella stessa divisione di Jack, Jin, Senshide e Zabuza, tutti e quattro sotto "accertamenti". Jack sarebbe stato contento di rivedere Komui e Koykiri, non appena avesse ripreso i sensi.
    Tsuyu e Ryou, invece, appena resuscitati, erano stati immediatamente portati dalla Hokage, ed insieme al Mitsukage messi temporaneamente sotto manette come via precauzionale, data la non appartenenza ad un villaggio specifico di uno ed all'assenza del kage capo del secondo.

    Intanto, nella divisione di Walter, sotto richiesta di quest'ultimo erano arrivate notizie del loro compagno scomparso. Un ninja staffetta era riuscito a scoprire cos'era successo a Saruwatari, e si era affrettato a comunicarlo al gruppo. Poco dopo che Bokuda ebbe lasciato il gruppo, assicurandosi di aver curato a dovere le numerose ferite di Mai e Walter, oltre ad aver dato una controllata anche a Ren, che rischiava di morire dissanguata, improvvisamente si sentì un urlo. Mai, che fino a quel momento era rimasta sedata dal veleno inflittogli dagli insetti, iniziò ad accusare una serie di spasmi, ad occhio molto dolorosi. I medici vicini cercarono di sedarla con quanto avevano, ma fu tutto inutile. Gli spasmi non accennarono a diminuire finché, circa dieci minuti dopo, la ragazza non si calmò di colpo. Dalla sua bocca, dagli occhi e dal naso iniziò ad uscire uno strano liquido nero, che colò via e si raggrumò quasi subito, lasciandole delle orribili linee nere sul volto ed una non certo artistica chiazza sul pavimento. La ragazza venne subito trasportata lontano dagli altri, isolandola in una tenda medica dove venne visitata da un altro gruppo di medici. Ai restanti del gruppo venne impedito di avvicinarla per tutto il tempo, ai fini di evitare eventuali contagi.

    June venne allontanata da Ren e spedita con un gruppo di altri ninja ad occuparsi del ritrovamento dei feriti, mentre la compagna rimaneva svenuta in una delle tende mediche.

    Intanto anche Walter e Kenshi erano stati presi da parte e spediti lungo il campo, accompagnati da altri ninja.

    Tutto il campo di battaglia venne setacciato da cima a fondo, portando da una parte i morti e dall'altra i feriti, in modo da poter fare una conta dei superstiti.

    Alla fine della conta la lista dei ninja deceduti era enorme e di ogni provenienza.

    La Lista:
    Light Aburame
    Noriko Shirogane
    Itaka Mikawa
    Kant Miyure
    Laiton Hyuga
    ace aburame
    Shio Hatake
    Lucas
    Rinne
    Yato Yunikon
    Hiraku
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    Ryuji Kirimaru
    Axel Kazuya
    Higashi Taiyo
    Deio Elessidar
    Tatsu
    Ponyo
    Musashi Benkei
    Senji Naohiro
    Yuki "Candide" Matsuura
    Aang Uchiha
    Drake Inuzuka
    Ace Uchiha
    Eiij Oshi
    Ren Kazuma
    Natsune
    Saiko Shujin
    Azashi Kaguya
    Tora Matsuei
    Hitoshi
    Ago Haritsu
    Shunsui Ukitake
    Kai
    Shiawase na Shiro
    Kisame Hoshigaki
    Fukashi Akasuna
    Shumei Hiroaki
    Kan Johi
    Sayuki Jashin
    Karin Normalce
    Matu
    Haseo
    Koga Kaguya
    Noctis Luis Caelum


    Inoltre si annoveravano nella lista, seppure non fossero stati trovati i corpi, altri ninja scomparsi. Potevano essere fuggiti durante la battaglia e nessuno li avrebbe biasimati, ma era molto più probabile che fossero semplicemente stati divorati dalle bestie.

    Livinho Uchiha
    Itami
    Yuri Go
    Ash Shimao
    Shino Kaguya
    Shitsuki Royo
    Kimimaro Kaguya


    Le ricerche di questi ninja, soprattutto Livinho e Kimimaro, sarebbero durate a lungo, purtroppo senza esito.


    Chiamami pure...


    [Kenshi e Walter]
    Walter e Kenshi erano stati costretti, come molti altri, a recuperare decine di cadaveri in quei giorni. Alcuni erano ninja che conoscevano, il che rendeva il compito ancora più difficile.
    Questa battaglia è stata una delle peggiori da cento anni a questa parte.
    La voce apparteneva ad un ninja poco distante.
    Era vestito in maniera decisamente particolare per il luogo in cui si trovava.
    Stava chinato su una delle bestie nere, esaminandola. Come la toccò questa fece per sciogliersi, ma un attimo prima che accadesse si congelò istantaneamente, rimanendo intatta com'era.
    Penso che certe creazioni artistiche debbano venire conservate, non trovate?
    Si alzò in piedi, avvicinandosi ai due.
    Vi ho osservati mentre combattevate, sembrate interessanti, anche se ho dovuto aspettare parecchio per riuscire a parlare con voi due da soli. Possiamo prenderci una tazza di caffé insieme?
    Il suo modo di fare sembrava fin troppo rilassato, come se conoscesse dall'infanzia le persone con cui stava parlando. Forse se ne accorse lui stesso, perché si affrettò ad aggiungere:
    Ah, perdonatemi, non mi sono presentato. Non sono abituato ad usare il mio nome, ma i miei amici sono abituati a chiamarmi Dottore. Piacere di conoscervi, Walter e Kenshi.
    Disse infine sorridendo.


    Libertà?


    [Mai e Saruwatari]
    Non appena tutto si calmò, finalmente Saruwatari riuscì a raggiungere il suo gruppo. Purtroppo Kenshi, Walter, Ren e June erano stati tutti spediti a controllare le zone adiacenti, quindi rimaneva solamente Mai alla tenda medica quando vi arrivò. Lì non vi trovò solo lei: a tenerle compagnia vi era un ninja medico, lo stesso che Mai aveva conosciuto alla fine della guerra di Yuki, lo stesso che gli aveva "diagnosticato il parassita". Inizialmente si rifiutò di far entrare Saruwatari, ma Mai lo rassicurò, seppure debolmente date le sue condizioni, dicendogli che era un suo amico e che era a conoscenza del parassita.
    Capisco. Allora posso dirlo ad entrambi. Abbiamo analizzato quanto restava del parassita di Light ed il tuo. Il vostro stato attuale è diverso da quello di qualche mese fa. Il parassita sembra essersi evoluto, ed è cambiato in modo diverso tra voi due. Essendo in parte insidiato nel cervello, è probabile che la sua alterazione dipenda anche dal vostro carattere. Pensiamo che sia per questo che il parassita di Light si è affrettato a finirlo quando lui si trovava sul punto di morire. Il tuo, tuttavia, non ha dato cenno di apparire per un motivo diverso. Nel momento in cui Light ti ha attaccata con i suoi insetti sei stata infettata dal suo parassita. In quel momento è successo qualcosa di imprevedibile: i due parassiti, ora diversi, hanno iniziato a lottare tra di loro. Questa è stata la causa dei tuoi spasmi violenti di qualche ora fa. Gli insetti che ti hanno attaccata erano moltissimi e ti hanno iniettato una quantità enorme di parassiti, ma evidentemente un numero inferiore rispetto a quanti ne avevi tu, fatto sta che il tuo parassita è riuscito a debellare quello di Light. Altrimenti, forse, ora saresti morta. Tuttavia anche il tuo parassita adesso è molto indebolito, e per molto intendo dire che c'è la possibilità che possa morire da solo. Se lo desideri possiamo provare a sottoporti ad un intervento per rimuovere quanto ne resta, ma è rischioso e non sappiamo se riusciremo nell'intento. Sta a te decidere.
    Nella tenda medica calò il silenzio.


    Il congresso dei Kage


    [Zabuza, Jack, Jin, Ryou, Tsuyu, Senshide, Bokuda.]
    Dopo pochi giorni, seppure fossero tutti ancora malconci, si riunirono insieme al Kazekage per discutere la situazione appena emersa, della quale ormai tutti in quella stanza erano stati informati, soprattutto nei dettagli di ciò che era accaduto dopo la tecnica spazio-temporale di Madayoshi. Tutti tranne Drey, che attualmente si trovava ancora incosciente ed era stato trasportato all'ospedale di Suna, dove si sarebbero trovati di lì a poco anche altri ninja lì presenti. La prima cosa che accadde fu una sfuriata del Mitsukage nei confronti dell'Hokage.
    Chi CAZZO è Emeril?
    Furono esattamente le prime quattro parole che uscirono dalla sua bocca. Il volto dell'Hokage si scosse profondamente a sentire quel nome, e la cosa non sfuggì a nessuno.
    È stato lui ad indicare ad Orochimaru dove si trovavano i rotoli, ha ordito tutto dall'inizio, ma non poteva farlo se non conosceva queste informazioni. Non penso che tu vada in giro a rivelare a tutti che tieni dei ninja leggendari in cantina, quindi lui doveva essere uno dei tuoi, uno in alto! Che cosa sta succedendo qui?
    Nella stanza calò il silenzio per qualche secondo.
    Solo tre persone sapevano di quei rotoli. Io, l'attuale capo degli Anbu, ed Emeril. Lui era il precedente capo degli Anbu.
    I MIEI UOMINI - urlò il Mitsukage indicando Zabuza - hanno dovuto vedersela con lui più di una volta, cosa aspettava a comunicarci un'informazione del genere?
    Non siamo aggiornati su tutti i mukenin che affrontate nel vostro villaggio, Mitsukage. Emeril è scomparso sette anni fa. L'anno precedente aveva... aveva perso la sua compagna in missione, e da allora non riusciva a darsi pace. Ha iniziato a studiare le tecniche proibite di resurrezione, ma non era riuscito a trovare quello che voleva, e noi abbiamo cercato di scoraggiarlo, assecondando quel momento di pazzia sperando che potesse tornare lucido. Il motivo per cui non voleva praticare le tecniche di resurrezione era che queste necessitavano di una vittima sacrificale che diventava la persona da resuscitare, quindi non era solamente un'anima dentro un corpo diverso. Lui voleva ricongiungersi a lei sia anima che corpo, per questo quando è scomparso un anno fa tutti pensammo che si fosse suicidato. Lo cercammo, ma non trovammo il corpo. Adesso sappiamo perché.
    Indicò sommariamente Ryou e Tsuyu.
    Non sappiamo perché non si è interessato a voi due, nonostante siate a tutti gli effetti ciò che cercava. Probabilmente pensa che siate stati resuscitati usando il corpo di qualcun altro come per le pratiche di Orochimaru, ma sappiamo per certo che non è così. Quindi, se sta ancora cercando ciò che desiderava sette anni fa, è molto probabile che voglia fondere il mondo dei morti con quello dei vivi. Non so cosa potrebbe accadere da qui in avanti.
    Nella stanza cadde di nuovo il silenzio. Fu il Kazekage ad interromperlo questa volta.
    Questi avvenimenti non devono lasciare questa stanza. Dirameremo un avviso di taglia per questo Emeril e tutti i suoi compagni, ma nessuno deve sapere cos'è successo lì dentro. Bokuda - disse poi, rivolgendosi al ninja di Oto - La tua richiesta di una tregua tra le nostre nazioni è accolta. Riferisci alla tua signora quanto è stato detto qui, ma solo a lei, e dille della nostra proposta di tregua. Nient'altro. Ora, passando ad una questione più imminente. Ryou era un mio ninja, quindi la sua giurisdizione spetta a me. Tuttavia Hideyoshi non apparteneva a nessun villaggio al momento della sua morte, seppure sia deceduto per proteggere Jin. È stato membro sia di Konoha che di Suna, ed uno dei due paesi deve prendersi la sua custodia. Ti avvertiamo: non ti sbattiamo in prigione perché in questo momento abbiamo bisogno di tutta la nostra forza bellica, ma commetti un solo passo falso e la tua esecuzione sarà immediata. Sapendo questo, sei libero di scegliere: puoi tornare a Konoha oppure a Suna.
    Kurenai seguì il discorso senza distogliere lo sguardo da Tsuyu. Il ninja era sotto la pressione di tre kage e diversi suoi compagni ed ex-compagni. Tutti ad attendere la sua risposta.


    Dopo il congresso


    [Jin]
    Dopo la fine del congresso, quando Tsuyu avesse fatto la sua scelta ed eventuali dubbi degli altri ninja fossero stati risolti, I tre Kage avrebbero fatto sgomberare la stanza a tutti; tutti tranne Jin, che venne trattenuta dal Kazekage.
    Jin Shinigami.
    La chiamò dall'altra parte della stanza.
    Sappiamo della tua particolare propensione alla collezione di cadaveri, e sappiamo che avresti desiderato ottenere quello di Madayoshi, ma ciò non è possibile. Tale cadavere sarà seppellito con un funerale di stato insieme ad Izanagi ed a tutti coloro che sono morti in questa battaglia. Tuttavia...
    La sua voce si fece leggermente più incerta.
    Ti concediamo di ottenere uno, uno solo dei cadaveri presenti nella lista dei ritrovamenti certificati. La lista completa non è stata pubblicata, quindi verrà catalogato semplicemente come scomparso. Ti lasciamo la scelta su chi. C'è chi troverebbe questa scelta raccapricciante, ma dal nostro punto di vista si tratta di potenziare le capacità belliche di un alleato con il sacrificio di chi è già morto. Un cadavere non sarebbe più utile per noi, se può rendere più forti i nostri ninja, ben venga. Ricorda, uno solo.
    E detto questo, venne congedata.


    Nel covo della serpe


    [Bokuda]
    La settimana successiva all'incidente -così venne definito al mondo la battaglia di quel giorno- Bokuda era tornato al covo della serpe. Come da protocollo si era inginocchiato davanti ad Orochiyo, la due tra le figlie di Orochimaru che più sembrava umana. Il capo attuale di Oto, in altre parole. Aveva raccontato tutto, per filo e per segno, sia della battaglia che di ciò che successe dopo, raccontando anche del meeting tra kage e di quanto era stato deciso.
    Bene. Puoi alzarti.
    Bokuda non se lo fece ripetere due volte; tuttavia, prima che potesse fare l'ultimo inchino per poi andarsene, Orochiyu lo fermò.
    Aspetta...
    A passi misuratamente lenti iniziò ad avvicinarsi a lui, fissandolo negli occhi.
    Hai fatto un ottimo lavoro, Bokuda... eccellente, ora i nostri nemici si fidano di noi, giusto?
    Arrivò fino a due passi da lui. Si interruppe un attimo, poi fece un unico passo annullando la distanza tra di loro. Bokuda poteva avvertire la sua presenza con ogni singolo senso, compreso l'olfatto; persino il chakra che emanava la ragazza era diventato percettibile, e la sua presenza era qualcosa di assolutamente terrificante.
    È un momento perfetto, e lo dobbiamo a te...
    La sua mano si alzò fino a sfiorare il volto dello Hyuga. Il suo volto era a pochi centimetri dal suo.
    Forse dovrei... ricompensarti in qualche modo?
    Il suo volto si avvicinò; a pochi centimetri dalle sue labbra deviò di poco, andando sul suo collo. Dapprima Bokuda avrebbe sentito la sensazione delle sue labbra sul collo. Una sensazione quasi piacevole, nonostante il senso di terrore che poteva causargli quella ragazza; poi, subito dopo, venne una fitta di dolore inimmaginabile. Avrebbe voluto gridare di dolore, ma la voce gli si spezzò in gola.
    Da adesso... tu mi appartieni.
    La voce della ragazza serpente fu l'ultima cosa che riuscì a sentire, mentre sul suo collo iniziavano a formarsi dei disegni neri.


    Un nuovo grado di prigionia


    [Zabuza, Jack e Senshide]
    Anche i ninja che tornavano a Kiri ebbero il loro da fare con il Kage. Subito dopo essere tornati finirono tutti e tre nel suo ufficio, dove stava già compilando una serie di scartoffie; alcune riguardo la battaglia, alcune riguardo le ultime missione svolte. L'ultima la fece vedere ai tre. Il titolo era "Nomina Sannin".
    Da oggi, voi tre sarete conosciuti come il trio dei Sannin di Kiri. Questa è una nomina che vi conferisco in seguito alla battaglia a cui avete partecipato come miei sottoposti e nella quale vi siete fatti valere. Tuttavia, ciò non significa che sarete tutti di pari grado. Zabuza, tu sarai il capo del vostro trio. Jack e Senshide, al contrario tuo, hanno trascorsi da Mukenin, ma uno è un famoso Uchiha e l'altro è possessore del demone tricoda, non possiamo permetterci di perdere la loro forza. Veglia su di loro affinché non tradiscano il villaggio. Un'altra volta. Questa carica per voi sarà il vostro confinamento a Kiri. Provate a tradire il villaggio e la vostra taglia sarà tale che chiunque nel mondo ninja verrà a cercarvi per uccidervi.
    Ho concluso.

    La convocazione era stata breve, ma era stata forse un morso più velenoso di quello di un serpente.


    Desaparecidos


    Da qualche parte, c'era qualcuno, completamente bendato e legato, che stava venendo portato da qualche altra parte. Le uniche cose che ricordava erano due onde gigantesche che stavano per schiacciarlo, nient'altro. Era stato colpito a tradimento in un momento in cui non poteva accorgersi di un individuo sgusciato viscidamente alle sue spalle. Stordito, disorientato e senza cognizione di luogo e tempo, veniva sballottolato da una parte all'altra del luogo in cui si trovava. Aveva delle cuffie pesanti alle orecchie, fatte in modo che non potesse sentire quanto si diceva chi stava intorno a lui, ed era legato da una camicia di forze. Nessuno si era accorto della sua scomparsa fino a quando non era avvenuta la conta dei morti e degli scomparsi. Forse Jack o Zabuza si erano chiesti dov'era scomparso il vanaglorioso Livinho Uchiha, ma erano stati decisamente troppo impegnati per accorgersi che un ninja lo stava portando via. Ed eccolo lì, infine. Confinato in una prigione di uno dei molti villaggi nei quali era ricercato. Forse sarebbe morto o, peggio, torturato fino alla morte. O forse no. Il suo destino sarebbe stato sconosciuto per sempre.


    CITAZIONE
    siete pregati di fare tutti un ultimo post qui. Le ricompense le distribuirò quando avranno postato tutti.

     
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    Honor is dead. But i'll see what i can do.

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    Io, cavalcare un possente drago come quello? Quando me lo sarei meritato, l'avrei fatto con onore. Ma usarlo come carretto come stava facendo Heryul mi stordiva abbastanza, quindi rifiutai il passaggio e me ne tornai all'accampamento con le mie gambe. E qualche aiuto da parte dell'asta della Naginata. Arrivato all'accampamento, mi infilarono subito in un teda che fungeva da postazione medica, per poi essere velocemente buttato fuori quando ebbero visto che non avevo ferite. Mi sedetti su una cassa lì vicino, aspettando l'uscita di Heryul. Quando dismisero anche lui ci fu subito ordinato di recuperare i cadaveri dei ninja morti in quella guerra.
    Sinceramente non mi dispiaceva: essendone uscito illeso era mio dovere morale aiutare gli altri, feriti o peggio, anche se ero stanco. Poi vedere cadaveri di shinobi non mi dispiaceva molto.
    Non rivolsi neanche una parola al mio compagno, ma non fu per astio, stanchezza o altro. Nonostante non lo facessi normalmente, questa volta era per permettere agli animi di calmarsi. La desolazione del paesaggio non faceva altro che aiutare in quel proposito.
    Ma la pace non era destinata a durare: poco distante da noi comparì un ragazzo dai capelli neri, che si mise ad osservare il nostro lavoro. Disse alcuni frasi che non capii per la distanza (era più vicino ad Heryul che a me), poi si avvicinò ed iniziai a sentire.

    Vi ho osservati mentre combattevate, sembrate interessanti, anche se ho dovuto aspettare parecchio per riuscire a parlare con voi due da soli. Possiamo prenderci una tazza di caffé insieme?
    Ah, perdonatemi, non mi sono presentato. Non sono abituato ad usare il mio nome, ma i miei amici sono abituati a chiamarmi Dottore. Piacere di conoscervi, Walter e Kenshi.


    Dottor chi?


    ~~~

    Madman



    La situazione si fece confusa, fin troppo, dopo la scomparsa del rosso. Tutti che si muovevano qua e là, agitati, oppure che se ne stavano seduti senza far niente, scioccati pure loro. La loro immobilità accentuava ancora di più il tramestio degli altri. Io invece mi trovavo lì in mezzo, in piedi, a piangere lacrime di sangue. Di gioia. Mi accorsi solo vagamente che a me e all'altro ci avevano messo delle manette e che ci stavano scortando da qualche parte. Tuttavia me ne accorsi, e la mia reazione non fu tanto bella.

    Stronzi, appena resuscitato e già in prigione? Non ditemi che tornare in vita è illegale ora!?

    Ovviamente le guardie non mi cagarono e ci lasciarono in una tenda, tenuta sotto sorveglianza. Non sapevo perché l'avessero fatto, ma l'atteggiamento mi sta molto sul cazzo. Borbottando qualcosa del tipo "Sono coglioni se credono che resti in manette" cercai di allentare l'articolazione del polso per scivolarne fuori, ma improvvisamente ebbi la sensazione di essere guardato. Raddrizzai di scatto la testa e gli occhi penetranti di una guardia mi dicevano silenziosamente "Non ci provare assolutamente, ragazzino". Di fronte allo sguardo omicida, l'occhio sinistro, diventato rosso, rispose accigliandosi e guardandolo in cagnesco in risposta, mentre il destro rimase normale, dorato.

    Ok, scusa, non ci provo più. Cavolo, siete sospettosi!

    Calmai l'ira di Bal, mentre pensavo alle altre possibilità attuabili. Nessuna. Sembrava che dovessi rimanere lì con le manette. Che rottura. Meglio rompere il ghiaccio con il mio compagno di prigionia invece.

    Ehi, tu come sei morto? Io sono stato smolecolarizzato.

    Intanto mi ero disteso su una delle brande, con le mani sotto la testa. Odiavo la vista di qualunque catena. Troppo tempo nelle carceri di Kumo, supponevo.



    Dopo un paio di giorni, finalmente ci tirarono fuori da lì, portandoci ad una tenda più grande, dove sembravano riuniti i potenti. Mi sembrava di riconoscere un uomo ed una donna, in più vedevo Jin-sama col Kazekage - Forse mi toglieranno queste manette ora! - e i compagni dell'ultima missione, un qualcuno che mi sembrava si chiamasse Bokida - Bokeda? Ah no, Bokuda... -e... Jack. Non ero di certo preparato a rincontrarlo così di botto, ma sembrava non volesse ammazzarmi oggi. Per sicurezza mi tenni dall'altro lato della sala rispetto a lui. E non lo guardai neanche. In effetti, speravo sparisse. Ma ora era il momento della riunione tra i grandi, alcune delle potenze di questo mondo di shinobi. Sia io che Bal eravamo eccitati per il fatto di essere riusciti a entrare tra di loro - non tramite metodi comuni né legittimi, ma non me ne fregava. Avevo - avevamo - sempre cercato il potere, io per liberarmi di lui e lui per aumentare la sua presa in questo mondo, ed era questo che ci aveva portato alla morte, ma in cambio avevo - no, ancora avevamo - ottenuto l'accesso alle informazioni di questo dopo-guerra.
    Eccellente.
    Chissà cosa significava per il Dio della Distruzione essere abile di ascoltare i loro discorsi. Probabilmente avrebbe dato un'accelerata improvvisa ai suoi piani, qualunque fossero. Avevo fatto la cosa giusta permettendogli di essere qui? I miei pensieri furono fermati dall'acceso discorso che iniziò in quel momento, e non volli perderne neanche una parte.

    Chi CAZZO è Emeril?

    Bella domanda. Vorrei sapere pure io chi è il rosso.

    È stato lui ad indicare ad Orochimaru dove si trovavano i rotoli, ha ordito tutto dall'inizio, ma non poteva farlo se non conosceva queste informazioni. Non penso che tu vada in giro a rivelare a tutti che tieni dei ninja leggendari in cantina, quindi lui doveva essere uno dei tuoi, uno in alto! Che cosa sta succedendo qui?


    Solo tre persone sapevano di quei rotoli. Io, l'attuale capo degli Anbu, ed Emeril. Lui era il precedente capo degli Anbu.

    I MIEI UOMINI hanno dovuto vedersela con lui più di una volta, cosa aspettava a comunicarci un'informazione del genere?

    Non siamo aggiornati su tutti i mukenin che affrontate nel vostro villaggio, Mitsukage. Emeril è scomparso sette anni fa. L'anno precedente aveva... aveva perso la sua compagna in missione, e da allora non riusciva a darsi pace. Ha iniziato a studiare le tecniche proibite di resurrezione, ma non era riuscito a trovare quello che voleva, e noi abbiamo cercato di scoraggiarlo, assecondando quel momento di pazzia sperando che potesse tornare lucido. Il motivo per cui non voleva praticare le tecniche di resurrezione era che queste necessitavano di una vittima sacrificale che diventava la persona da resuscitare, quindi non era solamente un'anima dentro un corpo diverso. Lui voleva ricongiungersi a lei sia anima che corpo, per questo quando è scomparso un anno fa tutti pensammo che si fosse suicidato. Lo cercammo, ma non trovammo il corpo. Adesso sappiamo perché.

    Poi indicò noi due. I resuscitati. Alleluia.

    Non sappiamo perché non si è interessato a voi due, nonostante siate a tutti gli effetti ciò che cercava. Probabilmente pensa che siate stati resuscitati usando il corpo di qualcun altro come per le pratiche di Orochimaru, ma sappiamo per certo che non è così. Quindi, se sta ancora cercando ciò che desiderava sette anni fa, è molto probabile che voglia fondere il mondo dei morti con quello dei vivi. Non so cosa potrebbe accadere da qui in avanti.

    Di nuovo il silenzio. Potevo di nuovo mettere in moto il mio cervello per elaborare le informazioni appena ricevute.
    Emeril. Grande orditore di trame, a quanto sembra. Orochimaru controllato da lui, ha informazioni su Konoha, grande studioso di tecniche proibite. Da quanto so dalle chiacchiere pervenute fin dentro la nostra tenda - e da quello che ho dedotto esaminando i ricordi di quando ero sul posto - sembrerebbe che sia riuscito ad ottenere non solo lo Sharingan, ma pure di un tipo superiore. Dopo infruttuosi esperimenti, arriva al risultato per caso e non lo sa. Ora cerca di fondere i due mondi.

    Panico. Non poteva portare Bal e Dolore qua! Non poteva!!
    Non glielo possiamo permettere!
    Cosa? Bal allora non è legato al mondo dei morti... Dove si trova la montagna Dolore, allora?
    Idiota. Se abitassi nel regno dei morti, come posso essere dentro questa stupida testolina? Ragiona visto che lo sai fare, ragazzino.
    Quindi non vuoi che distrugga il mondo, giusto? Perché sarebbe triste rimorire dopo essere stato resuscitato.
    Assolutamente no, regnare sulle ceneri dell'Aldilà sarebbe noioso.
    Allora dovevamo fermarlo. Magari non nei modi convenzionali, però...
    Il Kazekage ruppe il silenzio.

    Questi avvenimenti non devono lasciare questa stanza. Dirameremo un avviso di taglia per questo Emeril e tutti i suoi compagni, ma nessuno deve sapere cos'è successo lì dentro. Bokuda, la tua richiesta di una tregua tra le nostre nazioni è accolta. Riferisci alla tua signora quanto è stato detto qui, ma solo a lei, e dille della nostra proposta di tregua. Nient'altro. Ora, passando ad una questione più imminente. Ryou era un mio ninja, quindi la sua giurisdizione spetta a me. - Grazie Marai-sama! - Tuttavia Hideyoshi non apparteneva a nessun villaggio al momento della sua morte, seppure sia deceduto per proteggere Jin. È stato membro sia di Konoha che di Suna, ed uno dei due paesi deve prendersi la sua custodia. Ti avvertiamo: non ti sbattiamo in prigione perché in questo momento abbiamo bisogno di tutta la nostra forza bellica, ma commetti un solo passo falso e la tua esecuzione sarà immediata. Sapendo questo, sei libero di scegliere: puoi tornare a Konoha oppure a Suna.

    Quando Hideyoshi ebbe fatto la sua scelta - mentre io ero andato a farmi togliere le manette da quell'antipatica guardia - i tre Kage congedarono tutti. Sembrava che l'assemblea fosse finita. Aspettai che la folla si diradasse - e soprattutto che Jack si allontanasse a distanza di sicurezza - prima di dirigermi da Bokuda.

    Bokuda-senpai, anche lei è un medico, giusto? In tal caso, avrei un favore da chiederle. Ci potremmo rincontrare tra due settimane alla Valle della Fine? Dovrebbe sapere dove si trova. La aspetterò lì all'alba.

    Con quelle parole me la filai senza dare tempo per una risposta più veloce di un sì o di un no, ma non prima di aggiungere:

    Se non verrà, le manderò una lettera a Oto. Arrivederci!
     
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  3. .|Ye|.
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    La guerra poteva dichiararsi conclusa. Con la morte del leggendario uchiha e del suo compagno, un futuro forse ben peggiore stava per abbattarsi sulle grandi terre ninja.
    Ancora ignaro di ciò che stava succedendo, sfinito per aver dato tutto quello che potevo dare e triste per non essere riuscito a dare di più, mi ressi in piedi lasciandomi aiutare da Zabuza. Stremati ci riunimmo a Jack e a Jin, fino a radunarci nel campo dove ci avrebbero prestato le cure e tutti gli accertamenti del caso.
    Lì passammo alcuni giorni per sistemarci, riprendere le forze, fare la conta dei caduti ed infine partecipare al congresso segreto dei kage. Di tutti questi passaggi però non mi era possibile dire altro perché ricordavo di essermi appisolato una volta arrivato al campo e di aver dormito per diverse ore. Solo nel viaggio di ritorno avevo constatato che tra il gruppo del mio battaglione non c'era stato nessun deceduto: almeno avevo la soddisfazione di averli preparati bene.

    ***

    Il congresso dei kage, che cosa pallosa.

    Giorni dopo era stata organizzata una riunione con tutte le maggiori forze, tra cui Jin e un abile medico di Oto oltre ai soliti Jack e Zabuza. Ero comunque già stato informato di tutto in precedenza e dovevo dire di esserci rimasto piuttosto di stucco a sapere che Orochimaru era stata una pedina di chiunque fosse quel tizio di nome Emeril. Quel solo fatto mi riusciva più difficile da credere che non la storia del varco dimensionale che aveva sputato fuori delle persone morte, vive.
    Il congresso comunque non fu altro che un dibattito acceso tra Suigetsu e l'Hokage, concluso da una deliberazione del Kazekage. Per quanto mi riguardava, avevo ascoltato tutto con apparente disinteresse, serio, a mani incrociate, mentre fissavo i seni dell'Hokage con la coda dell'occhio.


    ***

    Tornati a Kiri la convocazione del Mizukage fu pressoché immediata. Nel giro di dieci minuti io, Zabuza e Jack eravamo in ufficio di fronte al kage, rispettivamente allineati da sinistra verso destra. Suigetsu compilò una serie di missive e scartoffie varie, mostrandoci solo l'ultima della serie. Allargai la pupilla.

    Era scritto "Nomina Sannin".

    Cosa che assolutamente non mi aspettavo e che sopratutto non rientrava nei miei piani. Io volevo solo diventare uno spadaccino della nebbia ed entrare in possesso di una delle spade leggendarie, per ironia della sorte stavo invece per diventare un sannin del villaggio.

    Da oggi, voi tre sarete conosciuti come il trio dei Sannin di Kiri. Questa è una nomina che vi conferisco in seguito alla battaglia a cui avete partecipato come miei sottoposti e nella quale vi siete fatti valere. Tuttavia, ciò non significa che sarete tutti di pari grado. Zabuza, tu sarai il capo del vostro trio. Jack e Senshide, al contrario tuo, hanno trascorsi da Mukenin, ma uno è un famoso Uchiha e l'altro è possessore del demone tricoda, non possiamo permetterci di perdere la loro forza. Veglia su di loro affinché non tradiscano il villaggio. Un'altra volta. Questa carica per voi sarà il vostro confinamento a Kiri. Provate a tradire il villaggio e la vostra taglia sarà tale che chiunque nel mondo ninja verrà a cercarvi per uccidervi.
    Ho concluso.


    Terminato il discorso ne rimasi terribilmente eccitato. Non tanto per il fatto di essere appena diventato un ninja leggendario di Kirigakure no Sato, ma per il fatto di avere un potenziale di taglia talmente alto che chiunque d'ora in avanti sarebbe potuto venire a cercarmi per farmi fuori. Non aveva importanza se mukenin o ninja regolari, la fama del titolo sarebbe giunta all'orecchio di tutti i combattenti del mondo. Addirittura, se mai avessi deciso di tradire, mi sarei ritrovato di nuovo faccia a faccia con Zabuza in uno scontro mortale. Dal giorno in cui ci eravamo scontrati, o meglio, dal giorno in cui mi ero scontrato con lui e dal giorno in cui ero stato surclassato dall'uomo a destra, Jack Kaguya, il mio obiettivo era sempre stato quello di scontrarmi di nuovo con loro.
    Ma adesso c'era esitazione.
    Adesso eravamo compagni e per quanto potessimo essere spietati avevamo dei sentimenti, non ci sarebbe più stato quel qualcosa che avevo vissuto durante lo scontro nel paese della roccia contro Zabuza, o in quello sulle pendici del Monte di Kiri contro Jack. Non ci sarebbe più stata indifferenza per le sorti altrui. Non ci sarebbe più stato lo scontro senza esitazione.
    O forse no?
    Sorrisi.

    Che ne dite... scontro a tre tutti contro tutti??

    Chiesi ai due, uscendo dall'ufficio.

    Edited by .|Ye|. - 25/8/2012, 23:55
     
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    Grazie ad un'immensa forza di volontà riuscii ad accompagnare tutti al campo medico più vicino, pregai i medici di occuparsi soprattutto di Mai a causa del suo parassita che si sarebbe potuto risvegliare in qualsiasi momento e chiesi subito informazioni su Saruwatari. Poi, oramai stremato psicologicamente e fisicamente svenni, rimanendo incosciente per non so quanto tempo; in realtà le ferite non erano tanto gravi da indurmi quello stato comatoso in cui mi ero rifugiato, ma il solo pensiero di dover continuare a vivere e combattere in un mondo simile infatti spegneva in me ogni voglia di alzarmi dal lettino dell'ospedale. Fu solo perché non volevo che nessuno soffrisse della mia morte che riaprii gli occhi riacquistando conoscenza, altrimenti mi sarei volentieri lasciato cadere nell'oblio più totale.

    Da quando ripresi conoscenza non proferii parola, anche quando venni informato della sorte del mio compagno di squadra scomparso, fortunatamente era ancora vivo ma quella piccola buona notizia non riusciva a scacciare tutto l'orrore insito oramai nella mia anima. Poi, quasi come se la sorte volesse dimostrarmi che non sarebbe accaduto nulla di buono senza che accadesse anche qualcosa di peggio, le condizioni di Mai si aggravarono sintomo che il parassita si stava facendo vivo. La ragazza iniziò a urlare, ero consapevole di non poter fare niente per aiutare quella ragazza visto che nemmeno i medici riuscivano a placarle quel dolore lancinante; chinai la testa stringendo forte con le mani il lenzuolo del lettino in cui ero ricoverato, avevo sempre creduto solo in me stesso ma adesso cominciavo a sperare che esistesse una qualche entità sovrannaturale e onnipotente capace di far smettere quelle urla strazianti. Dentro di me ero convinto che fosse anche colpa mia se Mai era ridotta in quello stato, non essendo riuscito ad impormi come capitano lei non aveva creduto in me scagliandosi in un attacco suicida. Perfino Kenshi aveva disubbidito ai miei ordini rifiutandosi di utilizzare il drago come mezzo di trasporto.
    Dopo non so quanto tempo la Yukese finalmente si calmò rigettando un liquido nero che riconobbi subito come il parassita già visto nella precedente guerra. I medici la isolarono impedendoci di vederla per evitare possibili contagi, inoltre poiché mi ero quasi del tutto ristabilito mi venne ordinato di rivestirmi ed uscire a cercare eventuali superstiti tra i cadaveri; recuperai la mia roba e prima di lasciare l'infermeria decidi di scrivere un biglietto alla ragazza per quando si fosse ripresa, un semplice "guarisci presto" mi sembrava quasi una presa di giro e non volevo nemmeno rimproverarla per la sua azione da incosciente. Alla fine, per quanto brutto potesse sembrare chiederle di combattere ancora, viste le capacità di quella ragazza l'idea di reclutarla per l'Apeiron balenò nella mia testa. "Evita di fare azioni sconsiderate in futuro, ogni singola vita è importante. Anche se questo mondo è oramai marcio nessuno merita di morire, anzi proprio a causa della corruzione di questo mondo è necessario che le persone come noi sopravvivano per cambiare tutto ciò. Ho intenzione di fare in modo che mai più nessuno debba rischiare la vita per cose stupide come la guerra, ma so che da solo non potrò mai riuscirci. Casomai volessi aiutarmi in questa mia folle impresa ti chiedo di contattarmi, altrimenti mi scuso per la mia proposta e ti prego di distruggerla e far finta che non sia mai esistita."
    Dopo aver scritto quelle parole uscii dall'infermeria ed evocai Hiryu dandogli la lettera e spiegandogli a chi consegnarla, in questo modo non avrei rischiato che quelle parole venissero lette da altri occhi. Dopo aver fatto pochi passi fuori dal campo medico trovai Kenshi ad aspettarmi, dopo una rapida occhiata e nessuna parola ci mettemmo in marcia per cercare qualche sopravvissuto ed aiutare eventuali feriti, oltre che riportare eventuali cadaveri al campo base per dar loro una degna sepoltura e distruggere le bestie d'inchiostro oramai prive di vita. La vista di tutti quei cadaveri però non suscitava alcunché in me, era come se le mie emozioni fossero temporaneamente spente; anche un ragazzo allegro ed ottimista come me non riusciva a trovare niente di positivo a cui pensare in quel momento e il fatto che Kenshi fosse un compagno molto poco loquace fu molto gradito in quel momento, entrambi lavorammo in silenzio per diverso tempo dato che non ero in vena di parlare, finché una voce sconosciuta attirò la mia attenzione.

    Questa battaglia è stata una delle peggiori da cento anni a questa parte.

    Voltandomi nella direzione in cui proveniva la voce vidi un uomo vestito in maniera impeccabile; non indossava alcun coprifronte ma sicuramente non poteva essere un civile, non di sicuro in quella zona e poi il fatto che fosse completamente illeso, anzi che non avesse nemmeno una minima macchia sul suo vestito indicava che o era arrivato lì da poco o era stato in grado di tenere testa ai suoi avversari tranquillamente: in entrambi i casi doveva essere molto più forte di me, soprattutto nelle mie attuali condizioni.

    Penso che certe creazioni artistiche debbano venire conservate, non trovate?

    Disse congelando una delle creature di inchiostro che erano sfuggita alla distruzione con il semplice tocco di una mano.

    Anche lui controlla il Chakra Gelido?

    In quel momento fu come se qualcosa in me si riattivasse scatenando il mio spirito d'osservazione che mi fece notare una cosa; aveva parlato di una guerra scoppiata cento anni or sono ma non come se ne avesse sentito parlare quanto bensì con un tono tale da far presupporre che l'avesse vista di persona. Inoltre pensandoci bene quello era più o meno il periodo in cui il clan Heryul era fuggito da Yuki rifugiandosi nel deserto Sunense divenendo una semplice famiglia di civili, ciò mi incuriosì ancora di più facendomi chiedere se quell'uomo magari conoscesse qualcosa che io non sapevo su quel periodo storico.

    Vi ho osservati mentre combattevate, sembrate interessanti, anche se ho dovuto aspettare parecchio per riuscire a parlare con voi due da soli. Possiamo prenderci una tazza di caffé insieme?

    Disse avvicinandosi a noi, istintivamente portai la mano sul Tekken pronto ad estrarlo casomai ci avesse attaccati, anche se sapevo di non poter combattere decentemente nelle mie condizioni.

    Chi diavolo è quest'uomo?

    Quasi come se mi avesse letto nel pensiero quello sconosciuto si presentò.

    Ah, perdonatemi, non mi sono presentato. Non sono abituato ad usare il mio nome, ma i miei amici sono abituati a chiamarmi Dottore. Piacere di conoscervi, Walter e Kenshi.

    Non sapevo perché ma c'era qualcosa in me che mi spingeva a fidarmi di quell'uomo sorridente che mi trovavo davanti.

    Dottor chi?

    Disse Kenshi, il fatto che avesse parlato mi spinse a proferire parola a mia volta; mi feci forza ed interruppi il silenzio che mi ero imposto. Mi rilassai lasciando la presa dalla mia arma e riflettei sulla proposta di quell'uomo.

    Non so chi tu sia... ma accetto la tua proposta. C'è qualcosa che vorrei sapere e sembra che ti mi conosca abbastanza da poter soddisfare il mio dubbio.

    Risposi ricambiando il suo sorriso per poi riprendere a parlare.

    Ma non ora. Visto che ci conosci così bene non avrai problemi a ricontattaci, no? Se non ti spiace vorrei prima rivedere la mia famiglia, giusto per far vedere loro che sono ancora vivo e vegeto.

    Detto ciò, avendo finito il mio lavoro, tornai al campo base per chiedere la licenza di tornare a casa.
     
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    Dopo essermi ripreso da quel veloce svenimento, rimasi qualche minuto in stato quasi catatonico. Il frastuono della battaglia scemò rapidamente, fino a spegnersi quasi del tutto. La guerra era finita. E nonostante l'obiettivo prioritario iniziale fosse stato raggiunto, era chiaro che l'alleanza ninja aveva perso su tutti i fronti. Lo era persino per uno come me che, contando meno di zero, disponeva una percentuale di informazioni troppo bassa per capirci qualcosa. Ma adesso non volevo pensare a nulla di tutto ciò, volevo solo buttarmi tra le coperte di un letto e dormire. Dormire e basta.
    Quando la calma fu ormai evidente, le forze ninja iniziarono a riorganizzare la situazione. Per prima cosa furono soccorrersi i feriti e anch'io fra essi. A visitarmi fu il tizio che in battaglia aveva usato quella strana tecnica Raiton. A quanto pare era anche un medico. In qualche modo scoprii il suo nome, Bokuda Hyuga. Fu una visita molto sommaria, l'Otiano si accertò solamente che non avessi ferite rilevanti, prima di lasciarmi andare. Del resto non potevo certo incolparlo per la sua fretta, avrebbe dovuto passare le prossime ore a visitare quintali di persone messe molto peggio di me. Non volevo fargli sprecare troppo tempo, però allo stesso tempo mi sentivo in dovere di esprimere la mia gratitudine. Quindi pronunciai una veloce frase, accompagnata da un leggero inchino, prima di allontanarmi.

    -La ringrazio di cuore, Bokuda-sama...-

    Ero stanco morto, mentalmente ancor più che fisicamente. Però il mio aiuto era ancora necessario e non me la sentivo di tirarmi indietro. Fui assegnato ad un piccolo gruppetto di altri superstiti sani, con il compito di andare in ricognizione nei dintorni. Non saprei dire quante persone ci fossero in quel team, non ero in grado compiere neanche azioni semplici come contare, così come non ero in grado di interagire in maniera normale con gli altri esseri umani. Ero in uno stato terribile, sembravo un fantasma. Il mio passo era lento e pesante, come quello di un elefante molto piccolo. Mi trascinai senza volontà, seguendo semplicemente gli altri. Marciammo abbastanza a lungo, trovando nel nostro cammino solo parecchi cadaveri e nessuna anima viva. Finché la nostra attenzione fu attirata da degli strani rumori provenienti da una zona nelle vicinanze. Cercando per qualche secondo, uno dei membri della squadra trovò quello che cercavamo. Un paio di sopravvissuti, una ragazza china su di un ragazzo. Erano ridotti parecchio male, ma probabilmente per loro il peggio era passato. Nonostante fosse una scena abbastanza cruda non ero per niente scosso, come non lo ero stato di fronte agli innumerevoli cadaveri. Il mio cervello era andato in sciopero, quindi anche le emozioni erano per lo più assenti, con la quasi unica eccezione della fatica. Però vedere quella coppia di ninja venire soccorsi mi provocò un senso di incompletezza. Stavo dimenticando qualcosa, lo sentivo. Qualcosa di importante per giunta. Rimasi fermo immobile per una decina di secondi, con gli occhi fissi sui due, prima di capire cosa mi turbava.

    -Merda, la squadra, la MIA squadra! Devo sapere subito come stanno. SUBITO!!-

    Ovviamente non potevo abbandonare il team di recupero, così decisi di aspettare di essere tornato per staccarmi e cercare i miei compagni. Ero di nuovo attivo, era come se fossi rinato all'improvviso. Purtroppo il giro di ricognizione durò ancora parecchio. Dopo aver portato i due ragazzi al campo medico, ripetemmo le perlustrazioni almeno un altro paio di volte. Poi fui finalmente libero. Visto che mi trovavo già al campo medico, decisi di iniziare da lì a chiedere informazioni. Trovata una donna che sembrava avere ciò che cercavo, la raggiunsi in tutta fretta. Ero talmente agitato che feci una tremenda fatica a parlare un linguaggio vagamente umano. Dopo avermi intimato di calmarmi, la donna si fece ripetere i nomi. Gli dissi le generalità dei membri della squadra che conoscevo, aggiungendo che con essi dovevano trovarsi altre due ragazze, di cui non conoscevo il nome. A questo punto la donna prese una cartelletta e cominciò a leggerne il contenuto. Dopo qualche secondo picchiettò con il dito sul foglio, parlando in maniera chiara e tranquilla.

    -Trovato, è questo qui il gruppo di cui lei parla. Walter Heryul e Kenshi non sono qui in questo momento, sono stati inviati in ricognizione sul campo di battaglia. E anche le due ragazze, che si chiamano June Hyuga e Ren Kodachi, hanno ricevuto lo stesso compito. Invece la signorina Mai Yamanaka si trova qui. Non so darle notizie sulle sue condizioni, mi dispiace. Le conviene andare a vedere di persona, la troverà in quella tenda...-

    Ero stato lieto di sentire che i miei compagni stavano abbastanza bene da esser mandati a lavorare, fino al momento in cui la donna aveva pronunciato le ultime due frasi. In quell'istante fu come se fossi stato trascinato direttamente all'Inferno. Il mio cervello andò in cortocircuito per un paio di secondi, poi la mia agitazione crebbe fino a livelli critici. Il mio cuore saltò persino qualche battito, o almeno quella fu la mia impressione sul momento. Ripresomi dallo shock, mi forzai di ringraziare la donna con un inchino. Espletata quella formalità, partii verso la tenda indicatami da ella. Iniziai a correre con tutte le mie forze, che però sul momento erano molto molto scarse. Non ero altro che una goffa scimmia ubriaca, ma non mi interessavano per niente le apparenze in quel frangente. Arrivai tutto ansimante davanti alla tenda, dove trovai ad accogliermi un ninja medico. Vidi dietro di lui, stesa su di un letto, una malridotta Mai. Il suo volto era deturpato da delle allucinanti chiazze nerastre. Non potei fare a meno che fissarle, disperato. Erano molto peggio di quanto avessi osato temere, credetti di essere arrivato troppo tardi. Ancora una volta mi sentii sull'orlo di un infarto.

    -La prego di andarsene subito, signore!-

    La voce era quella del dottore, perentoria e secca. Del resto aveva ragione, era meglio per tutti che io andassi via subito. Non volevo farlo, però. Fissai un paio di secondi l'uomo, poi volsi lo sguardo alla ragazza dietro lui. Ero sconvolto, ma notai allora un particolare che prima avevo tralasciato. Il rumore del suo respiro. Mi sembrò più o meno normale, sia come ritmo che come intensità. D'istinto la mia anima si riempì di speranza, tutto in un istante.

    -Lei... Lei è stabile? Sopravviverà?-

    L'uomo, forse intenerito dai miei modi, mi rispose con un cenno del capo. Era un sì, Mai sarebbe sopravvissuta. Fui presto colmo di sollievo.

    -Però adesso devo parlare con Mai di una cosa molto delicata. Glielo chiedo un ultima volta, per favore se ne vada immediatamente!!-

    Sapere che la vita di Mai non era più in pericolo era abbastanza per me, per ora. Il resto non era più importante. Ero pronto a chinare il capo per l'ennesimo inchino di ringraziamento, quando accadde qualcosa di imprevisto. Un flebile rumore si udì, proveniente dall'interno della tenda. Mai aveva parlato, anche se la sua voce era stata talmente debole che non avevo potuto cogliere il senso di nemmeno una parola. Ma l'uomo invece aveva capito tutto e le sue azioni seguenti ne furono probabilmente una diretta conseguenza. Con un gesto della sua mano mi invitò a entrare nella tenda, cosa che feci in silenzio. Non stavo capendo niente della situazione, però la cosa si era ripetuta talmente tante volte durante la giornata, che ormai avevo smesso di farmi domande.

    -Capisco. Allora posso dirlo ad entrambi. Abbiamo analizzato quanto restava del parassita di Light ed il tuo. Il vostro stato attuale è diverso da quello di qualche mese fa. Il parassita sembra essersi evoluto, ed è cambiato in modo diverso tra voi due. Essendo in parte insidiato nel cervello, è probabile che la sua alterazione dipenda anche dal vostro carattere. Pensiamo che sia per questo che il parassita di Light si è affrettato a finirlo quando lui si trovava sul punto di morire. Il tuo, tuttavia, non ha dato cenno di apparire per un motivo diverso. Nel momento in cui Light ti ha attaccata con i suoi insetti sei stata infettata dal suo parassita. In quel momento è successo qualcosa di imprevedibile: i due parassiti, ora diversi, hanno iniziato a lottare tra di loro. Questa è stata la causa dei tuoi spasmi violenti di qualche ora fa. Gli insetti che ti hanno attaccata erano moltissimi e ti hanno iniettato una quantità enorme di parassiti, ma evidentemente un numero inferiore rispetto a quanti ne avevi tu, fatto sta che il tuo parassita è riuscito a debellare quello di Light. Altrimenti, forse, ora saresti morta. Tuttavia anche il tuo parassita adesso è molto indebolito, e per molto intendo dire che c'è la possibilità che possa morire da solo. Se lo desideri possiamo provare a sottoporti ad un intervento per rimuovere quanto ne resta, ma è rischioso e non sappiamo se riusciremo nell'intento. Sta a te decidere.-

    Attonito, paralizzato, devastato. Non saprei dire quale parola possa descrivere meglio lo stato in cui mi trovavo alla fine del discorso del medico. Non riuscii a dire niente, non riuscivo neanche a capire come dovevo sentirmi. Probabilmente avrei dovuto essere in qualche modo contento per l'ultima notizia, però tutto quello che riuscivo a provare era un infinita paura. Perdere Mai non era un opzione, non potevo permetterlo. Non volevo che lei si esponesse a un così grosso pericolo, ma allo stesso tempo desideravo saperla libera da quella maledizione. Però chi ero io per mettere bocca in una decisione così importante? Non sarebbe stato giusto nei suoi confronti. Avevo imparato bene a conoscere la sua forte determinazione e nel corso della giornata avevo avuto modo di osservare l'entità del suo odio verso il parassita. Ma nonostante questo, dover decidere se affrontare un intervento potenzialmente mortale può spezzare anche il più solido degli spiriti. E allora quale poteva essere il mio ruolo in tutta questa storia? Cosa potevo fare per lei? La risposta era una, una soltanto. Restarle affianco e sostenerla in ogni caso. Solo questo mi rimaneva da fare. Mi misi dunque all'opera per adempiere a quel compito auto-impostomi.

    -Signore, la prego, mi permetta di rimanere! Di restare qui finché potrò, senza esserle d'intralcio. Qualunque sia la scelta di Mai...-

    Avevo pronunciato quelle parole di getto, senza pensarci troppo. Quasi subito mi accorsi però che stavo quasi forzandomi alla ragazza. Questo non andava bene per niente. Mi voltai verso di lei e cercai di usare un tono più gentile possibile.

    -Sempre che tu lo voglia, Mai...-

    Aspettai il responso della Yukese. Se ella avesse ritenuto la mia presenza fastidiosa, sbagliata o anche solo non giusta, allora mi sarei defilato senza fiatare. Se invece mi avesse voluto affianco, allora avrei cercato di esserle d'aiuto per quanto possibile.
    Qualunque dei due scenari si fosse avverato, il tempo a mia disposizione sarebbe stato sicuramente tanto. Così come le cose su cui dovevo riflettere. Purtroppo le energie fisiche e mentali che avevo sprecato quel giorno erano troppe. Ero letteralmente esausto, non sarei stato in grado di pensare sul serio a cose importanti in quello stato. Avrei avuto bisogno di un po' di tempo di riposo. A questo punto il mio cervello si esibì in una notevole acrobazia mentale, saltando da un argomento ad un altro del tutto estraneo. Non saprei ben dire quale sia stato l'anello di congiunzione tra i due pensieri, non sono neanche tanto sicuro che ce ne sia stato uno. Però, proprio mentre pensavo al mio bisogno di riposo, mi venne in mente che io e Mai ci eravamo già dati un appuntamento per parlare, poco tempo fa. Purtroppo proprio nel mezzo si era infilata quella assurda guerra, a rovinare i miei piani. A questo punto sarebbero mancati pochi giorni all'appuntamento originale, però che senso avrebbe avuto incontrarsi in quello stato. C'erano troppe cose che dovevamo ancora digerire, c'era bisogno di più tempo. Un mese non sarebbe bastato, immaginai, magari un qualcosa tipo cinquanta giorni sarebbe stato meglio. A questo punto restava da chiedere a Mai quello che ne pensava, ottenere la sua approvazione. E per farlo avevo bisogno delle parole perfette. Iniziai subito a pensare al discorso da farle. Le parole mi uscivano fuori naturali e veloci. C'era solo un problema, era uno sproloquio chilometrico. Dovevo tagliare assolutamente tutte le parti inutili. Servì un secondo taglio radicale, poi un terzo e infine anche un quarto. Quando mi ci mettevo sapevo essere ben bene prolisso.

    -"Mai, tra cinquanta giorni laggiù, dove ci siamo incontrati per la prima volta. Dovremo parlare. Per allora avrò le idee ben chiare. E spero anche tu." Sì, penso possa andare. Non sono certo le parole perfette, ma almeno sono decenti. E sono abbastanza ambigue da poter essere comprese solo da noi. ..-

    In realtà non ero proprio sicuro che la Yukese avrebbe compreso subito quelle parole. Sembravano comunque un po' troppo sibilline. Però contavo sul fatto che lei si fidasse di me e venisse lo stesso al luogo indicato. A questo punto, una volta trovate le parole adatte, non restava altro che pronunciarle. Non potevo certo farlo mentre lei era troppo stanca per capire e nonostante tutto non volevo nessuno in giro. Dovevo scegliere un momento adatto, uno in cui lei fosse calma, ma in cui non ci fosse gente attorno. Non sapevo quanto tempo avevo per questa impresa, quindi alla prima occasione mi sarei buttato.

    -Poi, completata quest'ultima quest, potrò spegnere di nuovo il cervello per un bel po'... Ne avrei proprio bisogno...-


    Edited by GIIJlio - 26/8/2012, 05:15
     
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    Era tutto finito, seppur in maniera decisamente tragica. I medici presenti l'avevano poi informata sul suo stato di salute, il veleno avrebbe smesso il suo effetto in una manciata di giorni e quindi lei sarebbe tornata a muoversi normalmente, ma neanche questo l'aveva risollevata. E poi non glie ne importava nulla neanche del suo complesso di inferiorità percepito poche ore prima, era ottimista nel futuro e, appena possibile, avrebbe ripreso i suoi allenamenti per cercare di diventare una persona migliore e più forte. La cosa peggiore, quella che si stava rivelando come una vera e propria tortura, proveniva dal suo settimo senso.

    Perché?

    Poteva chiudere gli occhi e urlare a squarciagola, ma avrebbe sempre percepito le aure vitali intorno a lei. Poteva sentirlo nitidamente ogni volta che il chakra di una persona si agitava per la sofferenza, si spegneva lentamente, si indeboliva. Ogni volta che percepiva una cosa del genere lei stessa ne soffriva. Persino le auree di certi individui illesi la facevano soffrire, era come se fossero cambiate, Mai poteva intuire che quella battaglia aveva rovinato la vita persino a chi era sopravvissuto. Era come se l'aura alterata facesse presagire una sorta di mancanza, come se fosse venuto a mancare quell'entusiasmo che ti fa amare la vita ad appannaggio di una freddezza che stava trasformando tutti in automi. Anche i cadaveri le davano da pensare, percepire quegli ultimi e scarsi residui di chakra in quei corpi freddi le fece pensare che, con quella persona, era morto un intero universo di amicizie e rapporti di vario genere. Una perdita umana insopportabile. Il tutto dovuto a quattro stronzi che, con le loro scaramucce personali, avevano coinvolto eserciti composti da persone che non avevano fatto proprio niente.

    Basta....

    Scacciò via quella depressione per far posto ad un desiderio di fare qualcosa, cercò di muoversi con tutta la sua volontà, non ne poteva più di stare lì stesa a non fare niente. Non che potesse fare molto né nelle sue condizioni né fosse stata illesa. Però istintivamente pensava che avrebbe potuto fare qualcosa, qualsiasi cosa. Si era stufata di piangersi addosso. Ed in effetti era l'atteggiamento giusto visto che così era già riuscita a muovere un braccio.

    Eh!?

    La cosa strana fu che la mano si mosse verso il suo collo, senza che lei lo volesse. Ad un certo punto si fermò, rigida come uno stoccafisso. A quel punto una cupa preoccupazione si impossessò della ragazza.

    no.....no......NOOOOOOOO!!!!!!

    Improvvisamente il suo corpo incominciò a muoversi contro la sua volontà, in preda a violenti spasmi. Ma il peggio fu quell'atroce dolore che incominciò ad imperversare proprio sotto la sua pelle, dappertutto, persino più in profondità; un dilagante ed orribile dolore bruciante e penetrante che la scuoteva in ogni centimetro. Non seppe dire con precisione per quanto durò quell'inferno, ma gli parve un'eternità. Verso la fine di quella sofferenza si sentì quasi soffocare, come se dovesse rigettare tutta l'odio e la violenza di quella giornata al di fuori. Il dolore al petto ed alla testa si fece sempre più pesante e più doloroso, gli sembrò di avere una pietra in gola. Alla fine rigettò fuori tutto quello che aveva che le dava fastidio, visto che in seguito il suo corpo si calmò di botto, lasciandola sfinita persino a livello psicologico. Di lì a poco perse gradualmente coscienza, di fronte ai dottori che si stavano affaccendando su di lei, contenta almeno per il fatto di aver finito di soffrire come un cane.

    ***

    Si risvegliò in un'altra tenda, con a fianco un piccolo draghetto che la stava fissando. Si sentì il cuore in gola di fronte alla quella singolare creatura apparsa dal nulla, ma questo la tranquillizzò parlandole, dicendo di essere stato mandato da Walter.

    Sto sognando..... i parassiti ed il veleno degli insetti di Light devono avermi fottuto la testa.

    No, non stai sognando!

    Il draghetto fece quella brusca puntualizzazione di fronte all'espressione stupita della ragazza che dava spazio a ben poche interpretazioni. In seguito il draghetto le lesse il messaggio che aveva. Mai fu abbastanza perplessa di fronte a quella proposta, le ricordava molto la prima volta che aveva incontrato Saruwatari. Possibile che due personalità come Walter e Saruwatari non si fossero messe d'accordo con degli obiettivi così simili? Si appuntò mentalmente di fare luce sulla vicenda. Improvvisamente sentì dei passi, lungo la tenda, in avvicinamento all'entrata. Fece rapidamente cenno al draghetto di sparire e di portare via la missiva, essendo venuta a conoscenza del contenuto non gli serviva più. Il draghetto si infilò sotto il letto della ragazza appena in tempo per non farsi notare dal dottore che entrò nella tenda. Mai lo riconobbe, era lo stesso gli parlò del parassita, colui che gli diagnosticò il tutto alla fine della guerra della neve. Fu leggermente sollevata. I due si scambiarono qualche parola per rompere il ghiaccio. Poi dei passi scomposti e frettolosi annunciarono l'arrivo di un altro individuo. Quando lo vide Mai fu immensamente sollevata. Saruwatari era ancora vivo, e per di più era messo così bene che camminava sulle sue gambe. Certo aveva l'aspetto di uno che si era tuffato in un bidone dell'immondizia, però era messo molto meglio della maggior parte dei rimasti. Quando lo vide Mai si riscoprì in grado di sorridere, sinceramente. Vedendo il medico che non voleva farlo entrare lei disse che poteva entrare, ma anziché un normale discorso dalle sue labbra uscì un flebile borbottio udito solamente dal medico, che capì e fece accomodare il ninja di Takumi.

    Saru-kun sono così felice che tu sia vivo.....

    Appena questo entrò Mai riuscì finalmente a pronunciare una frase con tono udibile. Subito dopo il dottore incominciò ad illustrare, per filo e per segno, la situazione corrente. Si rivelarono cinque minuti pieni di sorprese a dir poco incredibili. Appena il medico smise di parlare Mai sentì un dilagante senso di felicitò pervaderla. Rimase un po' in silenzio a riflettere su quanto successo. Di fronte alla richiesta del takumiano di rimanere lei rispose immediatamente per mettere da parte ogni dubbio.

    Ci mancherebbe altro che ti mandi via.

    Si mise poi a fissare il soffitto.

    Non avrei mai immaginato di dover ringraziare il parassita, per avermi salvato la vita. Come anche ho sempre pensato di essere solo una schiava, che non può fare nulla per ribellarsi, al giogo di esso; il fatto di aver avuto, senza nemmeno saperlo, un'influenza tanto significativa su di esso al punto di cambiarlo così radicalmente mi sorprende. A quanto pare posso ancora essere padrona della mia vita. Anche con il parassita in corpo. Non intendo sottopormi all'intervento.

    Disse l'ultima frase tutta d'un fiato, scandendo molto chiaramente ogni parola per farsi sentire perfettamente dai due.

    Stiamo a vedere. Se il parassita sopravvive allora si sarà guadagnato il diritto di vivere in simbiosi con me. Magari in futuro potrò trarne ulteriori vantaggi.

    Si sentì estremamente felice.
     
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    ~ Cap. 9: He Knows!!! ~



    Era finito, era finalmente finito tutto!
    Quella che inizialmente sembrava essere una disfatta totale si era conclusa con il ritorno in vita di 2 shinobi.
    Jin aveva cercato di consolarsi ma il modo plateale in cui era stata sconfitta le bruciava dentro come una fiamma nera inestinguibile.

    In effetti hai fatto pena ragazza. MA almeno 2 dei tuoi sono tornati in vita!

    Sta zitto!

    La kunoichi era decisamente di pessimo umore e la cosa non migliorò quando venne portata al campo medico per degli accertamenti.
    Era evidente che non avesse alcuna ferita, di che cosa diavolo dovevano "accertarsi".
    Mentre era dentro la tenda Jin ripensava a come Emeril e quella sua strana tecnica avevano riportato in vita i due.

    Una volta mi hai raccontato un'antica leggenda su un dio dei morti proveniente da un'altra dimensione....credi che


    No, assolutamente no. Quella tecnica non ha a che vedere con il dio mortuario che ha dato origine allo stile shijutsu!

    Ne parli come se non fosse una favola ma una storia vera!

    Ti posso assicurare che quel dio esiste e come! E non ha nulla a che vedere con quello che ha fatto il tizio dai capelli rossi!
    Tutto quello che è successo in quello strano luogo ha dell'incredibile!
    Ammetto che ero certo che solo le tecniche dello Shijutsu, o necrojutsu come lo chiami tu, potessero manipolare i morti...
    Da quello che sò persino la famosa Edo Tensei deriva da quest'arte magica...
    MA davvero no pensavo che si potesse fare una cosa del genere...
    Se non l'avessi vista non ci crederei!


    Dimmi...esiste una tecnica del necrojutsu che potrebbe contrastare quella lì?

    Anche se fosse non riusciresti a padroneggiarla!...Non ancora!

    Jin restò assorta ed immersa nei suoi pensieri per tutto il tempo tanto da non rendersi pienamente conto di ciò che i medici le facevano, non le importava niente di tutto quello che stava accadendo, la sua attensione era tutta rivolta ad Emeril ed ai suoi redivivi compagni!

    Qualche giorno dopo, mentre gli altri ninja erano impegnati a raccattare cadaveri e a cercare di dargli un nome, Jin venne convocata in una delle più grandi tende dell'accampamento; non era necessario chiedere lo scopo di quell'invito sebbene il tutto prese una piega che Jin non si aspettava...

    Chi CAZZO è Emeril?

    Ottima domanda!

    Pensarono in contemporanea Jin e la voce.

    La discussione tra il mitsukage e l'hokage fu accesa ed istruttiva...
    Emeril era un ex capo-anbu della foglia e tutto il casino che aveva provocato era dettato da ragioni personali...
    In pratica era un essere umano fallito incapace di guardare avanti e, inaspettatamente, per un breve istante Jin provò comprensione nei suoi confronti.

    Quando l'alterco tra i due finì fu il kazekage a prendere la parola.

    Jin lo ascoltò attentamente senza cambiare espressione, neanche quando proponeva una gtregua ai folli di Oto, neanche quando minacciava di morte Tsuyu o negava il fatto che fosse a tutti gli effetti un ninja di Suna.

    La sua scelta non è scontata come credi tu!

    Jin lo ignorò, per quale motivo Tsuyu avrebbe dovuto preferire Konoha a Suna?!

    Magari per il clima! Ahahahaha!

    A volte quella voce le dava proprio sui nervi!

    Alla fine di tutto Jin stava per andare, aveva fretta di raggiungere gli altri e, qualora fosse possibile, partire per Suna ed accertarsi delle condizioni di Drey ma il Kazekage la trattenne.
    Neanche il più fantasioso degli scrittori avrebbe potuto immaginarne il motivo!

    Jin Shinigami

    Per qualche motivo sentir pronunciare dal kage il suo nome completo le diede una brutta sensazione...

    Sappiamo della tua particolare propensione alla collezione di cadaveri, e sappiamo che avresti desiderato ottenere quello di Madayoshi, ma ciò non è possibile. Tale cadavere sarà seppellito con un funerale di stato insieme ad Izanagi ed a tutti coloro che sono morti in questa battaglia. Tuttavia...


    Jin spalancò gli occhi.
    Come divolo faceva il kazekage a sapere del necrorotolo!?!
    Avvertì una strana vibrazione dentro di se, un'incontrollolabile senso di ansia...
    Per la prima volta in vita sua avvertì con esattezza che la voce dentro di se stava tremando di paura!

    Ti concediamo di ottenere uno, uno solo dei cadaveri presenti nella lista dei ritrovamenti certificati. La lista completa non è stata pubblicata, quindi verrà catalogato semplicemente come scomparso. Ti lasciamo la scelta su chi. C'è chi troverebbe questa scelta raccapricciante, ma dal nostro punto di vista si tratta di potenziare le capacità belliche di un alleato con il sacrificio di chi è già morto. Un cadavere non sarebbe più utile per noi, se può rendere più forti i nostri ninja, ben venga. Ricorda, uno solo.


    Jin aprì la bocca, avrebbe voluto dire tante di quelle cose ma non riuscì a dire che un balbettante ed insicuro

    Grazie...

    Fu congedata e, senza esitazione, uscì da quella tenda sedendosi poco lontano sulla nuda terra.

    Come faceva il kage a sapere!?
    E non solo come poteva approvare una cosa del genere!?

    C'è qualcosa che devi dirmi!?!

    A questo punto tanto vale lasciare che sia lui a dirti tutto...tanto immagino tu abbia intenzione di andare a parlargli quando saremo al villaggio, no?!

    Certo!...Però gradirei che fossi tu per primo a dirmi qualcosa...Non pensi che ne abbia il diritto?!

    E proprio quella la parola d'ordine, diritto! Tu e tu soltanto hai il diritto di fare quello che fai! Di questo, ragazza mia, puoi esserne certa!

    Jin non aveva la forza di insistere scossa com'era da quelle parole e, di contro, la voce non sembrava avere la forza di parlare in quel momento...
     
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    Avrei voluto metterci più impegno, ma ho spostato il pc e devo capire perchè la connessione va e viene D:

    Era successo tutto troppo in fretta perché Hide potesse capire quello che stava accadendo intorno a lui. Non aveva forze mentali ne fisiche per opporre un minimo di resistenza e così per gli Shinobi fu un gioco da ragazzi sollevarlo di peso e portarlo da una sua vecchia conoscenza, l'Hokage. Senza curarsi del suo stato si presero anche la briga di ammanettarlo in modo che non potesse fuggire o tentare colpi di testa. Dopo un po' il ragazzo si rese conto che Kurenai stava discutendo con altri Ninja presenti nella stanza, la maggior parte vecchie conoscenze del Mukenin, riguardo alla fonte di tutto quello scompiglio.

    Se mi ha riportato in vita, mi sa proprio che devo un favore a questo Emeril..

    Il discorso poi si spostò sulle triste prospettive che si prospettavano per il futuro. Mondo dei morti, mondo dei vivi, fusione; tutta la questione sembrava fin troppo complicata ad un ragazzo appena tornato in vita per miracolo e soprattutto alquanto superflua, in quanto Hide non aveva alcuna voglia di sacrificarsi nuovamente per qualcuno. Non nell'immediato futuro almeno.

    Tuttavia Hideyoshi non apparteneva a nessun villaggio al momento della sua morte, seppure sia deceduto per proteggere Jin. È stato membro sia di Konoha che di Suna, ed uno dei due paesi deve prendersi la sua custodia. Ti avvertiamo: non ti sbattiamo in prigione perché in questo momento abbiamo bisogno di tutta la nostra forza bellica, ma commetti un solo passo falso e la tua esecuzione sarà immediata. Sapendo questo, sei libero di scegliere: puoi tornare a Konoha oppure a Suna.

    Perso nei suoi pensieri venne ridestato da una voce famigliare che lo riportava indietro di parecchi anni. Il Kazekage gli stava chiedendo dove preferiva finire agli arresti domiciliari o almeno questo era ciò che aveva capito il Mukenin.

    Meglio segregati che alla gogna.. Comunque non ho alcun motivo per tornare a Konoha.. C'è troppa roba da bruciare e temo che non resisterei.. Pensavo di farmi ospitare un po' da Jin, in fondo ha un discreto debito con me e in più potrà tenermi d'occhio.. Spero che nessuno abbia qualcosa in contrario.. E poi a quanto pare Suna è di moda..

    Il riferimento era alla quantità di coprifronte aventi il simbolo del Paese del Vento presenti nella sala.

    Vi presterò "volentieri" la mia forza qualora ve ne sia bisogno, ma in cambio ho un piccolo favore da chiedere.. Nessuno a parte i presenti dovrà sapere che sono tornato in vita.. Insomma se si sapesse ci sarebbero parecchie persone che mi verrebbero a cercare, credo.. E vorrei godermela un po' se possibile.. Potrebbe essere conveniente anche per i Villaggi di Konoha e Suna.. Se si sapesse che un pluriomicida è tornato tranquillamente nel suo villaggio natale, in pochi si fiderebbero di lui e incomincerebbero a porsi domande sul vostro operato..Si può fare?

    Sul volto di Hide comparve un sorriso, dopo tanto tempo un sorriso normale, che rendeva il suo volto quasi innocente, non fosse stato che tutti all'interno della stanza conoscevano la sua sanguinosa fama. Voleva davvero tornare a vivere in tranquillità a Suna, senza che nessuno gli desse la caccia per la taglia oppure per vendetta, ma contava anche su Jin per poter eludere ogni tanto la sorveglianza ed andare a divertirsi a modo suo. L'anonimato l'avrebbe coperto e nel caso si fosse reso necessario sarebbe anche sottostato agli ordini del suo Villaggio.
     
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    Un pianetino lontano lontano........

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    Dopo la battaglia.....

    Bokuda fu felicissimo per le risposte che gli diede il Mizukage, forse la sua richiesta personale sarebbe stata difficile da accontentare, ma perlomeno per Oto poteva concretamente prospettarsi una tregua per portare finalmente una boccata d'ossigeno in un sistema ormai allo stremo. Si sentì pervadere dall'entusiasmo. E riuscì a conservare quella gioia quasi infantile anche di fronte a tutti gli orrori, sotto forma di feriti di varia entità, chi con ferite guaribili e chi no, che visità a tonnellate nelle ore successive. Gli capitò di avere sotto le mani lo stesso Shinobi di Takumi che era stato risucchiato insieme a loro da jutsu spazio-temporale di Emeril, non lo biasimò per non aver fatto nulla mentre il bastardo rubava lo Sharingan supremo o come diavolo si chiama a Madayoshi, quella era proprio una situazione disperata in cui era impossibile impedire che le cose andassero in quel modo. Quando appurò che il ragazzo non aveva nulla di fuori posto, a parte l'ansia e la tensione residue dalla battaglia, lo congedò.

    La ringrazio di cuore, Bokuda-sama...

    Di fronte a quell'atteggiamento tanto educato e rispettoso, seppur intaccato da quella che sarebbe diventata una profonda cicatrice nell'animo, Bokuda si sentì in dovere di dirgli qualche parola confortante.

    Non ti preoccupare per quello che è successo prima, in QUEL frangente. E' proprio attraverso i fallimenti che la nostra volontà si fortifica e ci sproniamo a migliorare ogni giorno sempre di più.

    Una volta congedato il Takumiano si rimise all'opera per controllare tutti i feriti. Ad un certo punto un particolare un po' inquietante catturò la sua attenzione, due lettini più in là vi era una strana ragazza, totalmente paralizzata ed ustionata su buona parte del corpo, che trasudava una specie di liquido nerastro. Avrebbe tanto voluto visitare lei, per soddisfare la sua curiosità e scoprire che gli era successo, ma invece gli toccò un ragazzo svenuto in seguito ad una copiosa emorragia a cui fece un'abbondante trasfusione ed un'accurata visita per escludere il pericolo di danni a carico del cervello o di organi interni. In seguito i casi si susseguirono senza sosta fino a che, dopo il sopraggiungere di una certa stanchezza, Bokuda fu sostituito e gli fu permesso di andare via. Poco dopo che uscì sentì un gran urlo, femminile, rompere la litania di gemiti di dolore che gli aveva saturato le orecchie fino ad allora. Non se ne interessò molto, quello che poteva fare l'aveva fatto, dentro c'erano altri dottori e lui era talmente stanco che non sarebbe stato capace di mettere un cerotto su un ginocchio sbucciato.

    Tutto questo per due imbecilli che si sentono un po' trascurati, ma vaffanculo....

    ***

    Alcuni giorni dopo....

    La riunione dei Kage fu un evento a dir poco formidabile. La sfuriata di Suigetsu, ad aprire lo storico incontro, fu semplicemente un tocco di classe a detta di Bokuda, che avrebbe voluto stringergli la mano. Ma smise subito di pensarci quando vide la Hokage sussultare al nome "Emeril". Che sapesse? Ad ogni modo il Mizukage rincarò la dose, espondendo un breve ma dettagliato ragionamento condito da logica ferrea ed acuto intelletto. E a quanto pare fece centro visto che Kurenai fu visibilmente messa con le spalle al muro, messa così bene in trappola che confessò tutto. Ma proprio tutto.

    Ditemi che non può essere vero.....

    Non ho parole.....

    Lì per lì su seriamente indeciso se condannarlo o compatirlo. La perdita di una persona amata è un evento estremamente doloroso a cui chiunque cercherebbe di porre rimedio, però la sua reazione era diventata palesemente spropositata. Doveva veramente amarla con tutto sè stesso a quella donna. Ma il peggio venne di fronte alla scottante rivelazione con cui la Hokage chiuse il discorso, rivelando il piano di Emeril. Di fronte a quel proposito tanto assurdo quando apocalittico a Bokuda tremarono le gambe. Si trattava di un qualcosa così terrificante al cui confronto un demone che vuole distruggere un villaggio appariva come un cucciolone troppo cresciuto. Doveva essere fermato a tutti i costi.

    Va bene, prima Emeril dice di voler portare questo "Dio del mondo impuro", che si nutre di agonia e disperazione, nel nostro mondo; e adesso la Hokage ci dice che vuole fondere il mondo dei morti con quello dei vivi. Non conosco l'argomento ma so dire che si tratta di una cosa assolutamente contro la natura, il naturale ordine delle cose, quello che è sempre stato e che è. Insomma non dobbiamo permettergli di portare a compimento il suo folle piano.

    Dopo Kurenai fu il turno di Marai parlare. Bokuda fu colmo di gioia alla notizia che avevano accolto la sua richiesta. Dovette fare appello a tutta la sua forza di volontà per non saltare di gioia per la stanza come un cretino. Ignorò totalmente tutto ciò che riguardava i resuscitati Ryou e Hide, aveva ottenuto quello che voleva oltre alla possibilità di tornare a casa sulle sue gambe, si sentiva al settimo cielo. Quando il Kazekage finì ed Hide espresse la sua preferenza il consiglio fu sciolto. Nell'uscita dalla grande sala una voce lo richiamò, una voce familiare che non sentiva da tempo.


    Bokuda-senpai, anche lei è un medico, giusto? In tal caso, avrei un favore da chiederle. Ci potremmo rincontrare tra due settimane alla Valle della Fine? Dovrebbe sapere dove si trova. La aspetterò lì all'alba.


    Lì per lì fu un po' perplesso, ma decise di rispondere affermativamente.

    Si potrebbe fa...

    Ma subito Ryou se ne andò, impedendo allo Hyuga di formulare la risposta completa.

    Chissà che diavolo gli passerà per la testa.....

    ***

    U Una settimana dopo.....

    Una volta tornato ad Oto non ebbe neanche il tempo di passare a casa a farsi un bel bagno che fu subito convocato d'urgenza dalla Kage. Così Bokuda, piuttosto malvolentieri, si avviò verso il suo palazzo, studiandosi lungo la strada un modo per spiegare in modo esauriente e breve tutta la faccenda. Meno stava in presenza di quell'orrendo essere che chiamava affettuosamente "baldracca" e meglio stava.

    ..... e questo è tutto, mia signora.

    Appena lei gli rispose lui subito fece per andarsene via, ma dovette bruscamente fermarsi.

    Aspetta...

    Che cazzo vuoi ancora troia!?!?

    Appena si girò vide che, in pochi secondi, aveva già coperto metà della distanza che separava Bokuda dal fastoso trono della serpe. Incominciò ad avvertire uno sgradevole brivido lungo tutta la schiena.

    Allontanati da me, mostro!

    Hai fatto un ottimo lavoro, Bokuda... eccellente, ora i nostri nemici si fidano di noi, giusto?

    No......

    Era semplicemente attonito, quella psicopatica non poteva mettere a repentaglio la pace faticosamente ottenuta da Bokuda. Non glie l'avrebbe permesso. Ma non fece in tempo a ribattere che l'imminente presenza della donna si avvicinò, molto, troppo. Bokuda incominciò a sudare freddo.

    È un momento perfetto, e lo dobbiamo a te...

    La mano della serpe gli sfiorò il volto con una leggerezza inaspettata, il volto di lei si avvicinò così tanto a quello dello Hyuga che lui gli avrebbe potuto contare una per una le vene della retina.

    Mi stai mettendo in soggezione, brava, però adesso lasciami stare.

    Forse dovrei... ricompensarti in qualche modo?

    Bokuda si rese conto solo in quel momento che erano totalmente soli. Strano. Di solito la serpe era sempre guardata a vista da un paio di sorveglianti speciali preposti alla vigilanza della sua sicurezza. Eppure stavolta lui poteva percepire solamente due respiri: il suo, insicuro, e quello di Orochiyu, penetrante e regolare.

    Perché qualcosa mi dice che qui ad Oto potrebbero avere degli speciali "canoni di premiazioni" per gli shinobi più meritevoli?

    Orochiyu agì. Bokuda fu abbastanza sorpreso quando sentì quelle labbra carnose sul proprio collo, ma dubitava che sarebbe finità lì. Ed infatti successe altro.

    ...

    Dalla bocca gli uscì solo aria. In pochi millesimi di secondo provò un dolore che non aveva mai provato prima d'ora, al confronte le pene dell'inferno erano nulla. Talmente atroci che la sua mente smise di lavorare, impedendogli di discernere da che tipo di stimoli fosse composto il martirio a cui era stato sottoposto. Avrebbe voluto urlare a pieni polmoni, agitarsi come un dannato, fare a pezzi quella troia che stava sogghignando davanti a lui, ma il dolore lo paralizzò completamente.

    Da adesso... tu mi appartieni.

    Quelle furono le ultime parole che sentì, poi divenne tutto nero. Da lì in poi la realtà lasciò il posto ad un infinito, atroce, indescrivibile, disumano inferno di agonia e disperazione.

    ***

    Diversi giorni dopo.....

    Una luce accecante, bianca, gli trapanò gli occhi arrivando a fargli male fin nelle profondità del cervello. Istintivamente si rotolò su un fianco, cadendo dallo stretto lettino su cui era adagiato per cadere di malagrazia sul pavimento. Ci mise un minuto abbondante per capire dove si trovava. In breve gli si delineò alla vista una stanza, caduta nel degrado e nell'incuria, che nel passato doveva essere sicuramente utilizzata per operazioni chirurgiche. Non l'aveva mai vista. Era finito l'incubo? Stava ancora sognando? O forse aveva dato via di testa e stava vivendo in un mondo tutto suo?

    Che cosa sono diventato?

    Era in mutande, si rese conto solo in quel momento che il suo corpo era diverso, lo sentiva diverso. Drasticamente diverso. E poteva solo immaginarne il perché. Si fece strada, barcollando, verso l'uscita. Il respiro, inizialmente affannoso, si fece sempre più vigoroso fino a tornare normale. I dubbi che gli erano sorti spontanei fino a quel momento erano tanti, primo fra tutti cosa gli sarebbe succeso, cosa sarebbe diventato, se sarebbe riuscito a detronizzare Orochiyu ed a sventare i suoi folli piani. Ma in quel mare di insicurezze, mentre camminava per corridoi costellati da celle di vario tipo, in un posto che sembrava partorito dalla mente di un pazzo, alla ricerca della luce, spinto da un desiderio di sopravvivenza che si stava facendo vivo e forte ogni secondi di più, capì che aveva solo una certezza.

    Tempi oscuri sono infine giunti.....

    Edited by doublejack - 31/8/2012, 01:21
     
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    Demone incendiario

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    Dai tuoi incubi peggiori...e oltre. Mai stato nella testa di un folle?

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    Pochi giorni dopo il disastro, mi chiamarono dall'ospedale, e mi diedero un giorno di permesso per andare alla residenza del Kage, dove si sarebbe tenuta una piccola riunione. I partecipanti?
    Kazekage, Mizukage, Hokage, Zabuza, Jin, Ryou, Tsuyu, Senshide e Bokuda. Non guardai nessuno, aspettai che finisse tutto quello, senza dire una parola. Non importava chi parlava, io non stavo ascoltando nessuno di loro, assorto nei miei pensieri.
    A fine riunione, come un fantasma, me ne ritornai di nuovo in ospedale, di nuovo sotto osservazione. Di nuovo a d annoiarmi, fino al giorno dopo, dove sraei stato trasferito a Kiri.

    Il giorno dopo, difatti, fummo chiamati di nuovo dal Kage di Kiri.

    Da oggi, voi tre sarete conosciuti come il trio dei Sannin di Kiri. Questa è una nomina che vi conferisco in seguito alla battaglia a cui avete partecipato come miei sottoposti e nella quale vi siete fatti valere. Tuttavia, ciò non significa che sarete tutti di pari grado. Zabuza, tu sarai il capo del vostro trio. Jack e Senshide, al contrario tuo, hanno trascorsi da Mukenin, ma uno è un famoso Uchiha e l'altro è possessore del demone tricoda, non possiamo permetterci di perdere la loro forza. Veglia su di loro affinché non tradiscano il villaggio. Un'altra volta. Questa carica per voi sarà il vostro confinamento a Kiri. Provate a tradire il villaggio e la vostra taglia sarà tale che chiunque nel mondo ninja verrà a cercarvi per uccidervi.
    Ho concluso.


    Fantastico, un Sannin di basso rango. Non desideravo altro.

    Mi feci sentire anche dal kage, ma subito dopo mi girai e me ne andai. Solo una voce sembrava contenta.

    Che ne dite... scontro a tre tutti contro tutti??

    Spero tu possa strozzarti mangiando ramen.

    Detto questo, me ne ritornai in casa...
     
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  11. Zabuza_momochi
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    Con Senshide sotto braccio mi stavo dirigendo lentamente verso gli altri compagni. Non dissi nulla, lo sguardo basso fissava il terreno macchiato qua e là di sangue. Una tempesta di pensieri mi ottenebrava la mente, troppi per poterli elencare e dar loro anche una sbiadita risposta.
    Ci portarono in infermeria per accertamenti; tra barelle e lettini di fortuna gli shinobi feriti e doloranti si lamentavano e gemevano. La battaglia era stata tremenda e mi domandai perchè ero in quel posto se non ero messo poi così male. Lo spettacolo di una campo medico in battaglia era il classico: sangue un po' ovunque, qualche mutilato e via dicendo.
    Chissà se della mia squadra è rimasto qualcuno.
    Mi mossi fra i lettini, cercando come chi sceglie un dolce in pasticceria; mi sentii a disagio.
    Ad un tratto vidi un jonin che mi era stato assegnato Hayate mi pare si chiamasse. Non era ridotto malissimo, aveva il fianco e la testa fasciate.
    Ehi... Dissi chinandomi con voce calma.
    Sei l'unico rimasto in vita??
    Il ragazzo si alzò a fatica tossendo, e si poggiò con le spalle alla spalliera del lettino.
    Zabuza-senpai... purtroppo di dieci che eravamo siamo rimasti in cinque. Tre genin, un chuunin e me signore...
    La voce debole si fermò per un istante, ed io dissi con tristezza.
    Mi spiace Hayate... mi spiace non essere stato con voi, ma non potevo rischiare la morte certa dell'intera squadra contro l'Hachibi...
    Non... non si preoccupi senpai, non eravamo soli, le... le altre squadre erano con noi.
    Sospirai, e poggiando con gentilezza una mano sulla spalla del ninja, dissi con voce bassa:
    Vado a cercare gli altri.
    Abbozzai un leggero sorriso e mi congedai.

    Qualche giorno dopo venni convocato al meeting dei Kage. Appoggiato alla parete con le braccia incrociate, fissavo il pavimento rapito dai miei pensieri, non mi interessavano queste riunioni decisionali, mi sembravano dei marionettisti, che decidono che spettacolo mettere in scene e quali pupazzi usare; io ero un combattente piani e burocrazia non facevano per me, mi bastava che fossi messo sul campo di battaglia.
    Ma quando il Mizukage tuonò il nome del maledetto Emeril, alzai immediatamente la testa con gli occhi di chi era pronto a gettarsi a capofitto contro un migliaio di nemici.
    Ciò che venni a sapere mi lasciò spiazzato:
    ... aveva... aveva perso la sua compagna in missione, e da allora non riusciva a darsi pace. Ha iniziato a studiare le tecniche proibite di resurrezione, ma non era riuscito a trovare quello che voleva, e noi abbiamo cercato di scoraggiarlo, assecondando quel momento di pazzia sperando che potesse tornare lucido. Il motivo per cui non voleva praticare le tecniche di resurrezione era che queste necessitavano di una vittima sacrificale che diventava la persona da resuscitare, quindi non era solamente un'anima dentro un corpo diverso. Lui voleva ricongiungersi a lei sia anima che corpo, per questo quando è scomparso un anno fa tutti pensammo che si fosse suicidato. Lo cercammo, ma non trovammo il corpo.
    Ora il mio sguardo, ascoltando la Kage di Konoha, era perso nel vuoto; le voci dei presenti erano come suoni muti per le mie orecchie, mentre un fiume in piena di pensieri, che ha rotto gli argini invadendo e trascinando via ogni cosa, mi faceva annegare senza via di scampo; per un attimo vidi me stesso nei panni di Emeril: provai pietà e tristezza, anche se per una frazione di secondo, le provai.
    Ritornai nei presenti, parlava il Kazekage ora. Non mi interessava nulla.
    Ero infastidito, in collera verso me stesso, non ressi ed uscii in fretta dal meeting sotto gli occhi furiosi del Mizukage.
    Per un momento... ho dimenticato di volerlo uccidere, avendo compassione per la sua storia... Ed è proprio questo che non posso perdonarmi!!!
    Camminai senza curarmi di nulla e nessuno, avevo solo bisogno di calmarmi.
    Non feci caso al fatto che Zabuza Momochi per la prima volta nella sua intera vita aveva provato pietà e compassione...

    Quando il mio gruppo tornò a Kiri, qualche giorno dopo l'incontro fra i Kage, decisi di passare tutto il tempo che avevo assieme a Mai e Hachiko. Ne sentivo stranamente un estremo bisogno. Non sapevo bene il perchè, forse per lo sguardo con cui mi guardò Hachiko quando mi vide sulla soglia della sua misera casa, o forse per l'innocenza di Mai che rideva e saltellava sempre qua e là ogni volta che mi vedeva. Non volevo saperlo, l'unica cosa che sapevo era che Emeril, guerre, demoni, dei degli abissi infernali non esistevano quando ero in loro compagnia.
    Quando un giorno il Mizukage mi convocò nel suo ufficio, trovai Jack e Senshide. Li salutai con un cenno del capo prima d'entrare. Fra le scartoffie il capo del villaggio ci mostrò una lettera, per poi parlare:
    Da oggi, voi tre sarete conosciuti come il trio dei Sannin di Kiri. Questa è una nomina che vi conferisco in seguito alla battaglia a cui avete partecipato come miei sottoposti e nella quale vi siete fatti valere. Tuttavia, ciò non significa che sarete tutti di pari grado. Zabuza, tu sarai il capo del vostro trio. Jack e Senshide, al contrario tuo, hanno trascorsi da Mukenin, ma uno è un famoso Uchiha e l'altro è possessore del demone tricoda, non possiamo permetterci di perdere la loro forza. Veglia su di loro affinché non tradiscano il villaggio. Un'altra volta. Questa carica per voi sarà il vostro confinamento a Kiri. Provate a tradire il villaggio e la vostra taglia sarà tale che chiunque nel mondo ninja verrà a cercarvi per uccidervi.
    Ho concluso.

    Si può dire che il vecchio mi abbia messo collare e guinzaglio finalmente... come se tutto ciò possa spaventarmi.
    Ecco un'altra rogna sulle spalle di Zabuza...
    Fantastico, un Sannin di basso rango. Non desideravo altro.
    Mpf...
    Uscimmo tutti e tre quasi immediatamente. L'unico a parlare fu Senshide, mentre scendevamo le scale del palazzo del Kage:
    Che ne dite... scontro a tre tutti contro tutti??
    Spero tu possa strozzarti mangiando ramen.
    D'ehahaha... Senshide... tu conosci già la mia risposta.
    Risposi lui senza voltarmi con tono divertito.
    In fin dei conti, in quest'era oscura e minacciata da un dio e un pazzo sanguinario, avevo trovato un angolo di pace.
     
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    in seguito agli eventi (ovvero battaglia su fronte unito e collaborazione reciproca) tutte le taglie che pendevano sulle teste dei partecipanti verranno annullate sotto accordo comune di tutte le nazioni

    (sì, mi ero dimenticato di scriverlo nel post precedente, quindi faccio un trafiletto qui e così SO che l'avete letto tutti, perché tutti volete le ricompense, bastardi è_é

    allora, ho chiesto a Dj di fare una valutazione del topic che ha diretto lui, e ve la posto qui:

    Valutazione de "Il Leggendario Shinobi"
    Drey: mi sei piaciuto molto. Molto acuta l'idea di cominciare a provocarlo fin dall'inizio, puntando a fare il ruolo di esca, usando il jutsu dello scambio degli occhi per guardarlo negli occhi. Dopo il tuo attacco da sott'acqua non sei più stato in grado di fare delle azioni incisive, però la tua azione dal consumo "mostruoso" di chakra ha sortito effetti ottimi e sei riuscito ad infliggere un duro colpo a Madayoshi, confermandoti un valido membro della squadra.

    Senshide: anche te hai fatto la tua parte. Hai provato diverse strategie, dalla comunicazione telepatica coi tuoi compagni per scambiare informazioni e consigli ad attacchi diretti ed un rischioso quanto coraggioso tentativo di ingannarlo. A differenza di Drey non hai avuto un rapido climax ma hai cercato di tenere un ritmo costante, gestendo il chakra con parsimonia per cercare di tenere sempre sotto pressione il nemico e continuare a supportare i tuoi compagni. A differenza di Jin e Drey non gli hai inflitto danni però sei riuscito a creare l'apertura, necessaria, nella difesa di Madayoshi che ha consentito a Jin di ferirlo seriamente. Molto buona l'idea di rischiare le ultime forze col kirin quando hai visto che si stava allontanando (effettivamente chi avrebbe potuto immaginare come sarebbero andate le cose di lì a poco?).

    Jin: nella prima parte sei stata passiva, limitandoti inizialmente ad aspettare, poi a contrattaccare la copia di terra ed infine a creare dei fantasmini, standotene lontana dalla mischia. Sei poi riuscita ad approfittare, egregiamente, dell'occasione creata da Senshide per ferire Madayoshi e guadagnare un buon vantaggio per la squadra. Nella seconda parte dello scontro sei passata da un estremo dall'altro, attivando un sacco di tecniche estremamente offensive (fra cui una addirittura con effetti permanenti o.o) caricando Madayoshi a testa bassa col chiaro intento di incalzarlo fino allo sfinimento, senza lasciargli neanche il tempo di respirare.


    Quindi a questo punto tocca a me:

    Demone:

    Zabuza: a parte il momento in cui hai detto al tuo Kage "togliti di qui" mentre un attimo prima lui ti aveva detto "prendi tempo che sto preparando una cosa", ti sei comportato bene. Hai attaccato abbastanza a raffica come usa fare il tuo pg, anche se fossi in te non avrei fatto quell'entrata col rasengan. Che infatti ti ha quasi ucciso. Te l'avrò detto un sacco di volte, ma te lo ripeto: andare in linea col pg per te significa interpretare un maniaco omicida, ok, ma se è jonin significa che comunque un po' di furbizia ed esperienza ce l'ha, quindi non è che può andare in berserk appena sente una parola che gli ricorda il nome di emeril.

    Jack: insomma, lasciando stare qualche turno saltato o fatto un po' tirato, pure tu ti sei dato da fare per contrastare il demone. Anche se hai rischiato di uccidere pressoché tutti innaffiando il terreno. E pure a te il Kage aveva detto di guadagnare tempo o.ò

    Bokuda: post ben curati; anche se come medico il tuo compito era di stare solo nelle retrovie, comunque non hai mai fatto mancare una buona introspezione del personaggio ed hai dato il tuo contributo salvando Zabuza.


    Ninja party (butto tutti insieme, sì)

    June e Ren: non avete fatto una sega, crepate o.o

    Mai: non hai fatto una sega neanche tu, però è sempre bello vedere un pg che si contorce dal dolore psicologico mentre vede un tizio morire e sa che sta per fare la stessa fine. Ah, e poi ti sei praticamente suicidato contro Light. Dieci punti in meno a grifondoro.

    Walter: da bravo leader hai diretto ottimamente la squadra (o almeno ci hai provato; comunque un comportamento mille volte superiore a quello del tuo leader dell'ultimo evento). Senza contare che hai fatto un ottimo lavoro nell'ammazzare prontamente le bestie più pericolose.

    Kenshi: buona caratterizzazione da sociopatico (non hai usato il libro che ti ho regalato a natale? Mha, soldi buttati) e buona resa del personaggio nella situazione, niente da dire.

    Saruwatari: *risata di sottofondo* bhé che dire, mi sono divertito a strapazzare il tuo pg. Lasciando stare quel post un po' troppo tirato che hai fatto, anche tu sei stato un bravo leader -anche se ti sono capitati due esseri inutili in squadra- e sei riuscito a non farli crepare. Anche se Ren stava crepando, ma non è crepata, quindi è ok.


    Sono stato LEGGERMENTE più schematico di Dj. Se qualcuno vuole approfondimenti sul proprio pg mi mandi la richiesta via mp, sarò felice di rispondere con la stessa tranquillità ed educazione con le quali Gordon Ramsay commenta il modo di cucinare delle altre persone


    Bene, passiamo alle ricompense. Visto quanto siete inutili tutti pensavo di fare 1 exp e 1 ryo a testa, ma poi sono stato dissuaso (o meglio ho ricevuto mail minatorie) a fare diversamente.

    Per i ragazzi della prima linea, ovvero Jack, Zabuza, Bokuda, Drey, Jin, Senshide: 90 exp e 450 ryo a testa.

    Per i ragazzi che hanno passato il tempo a farsi ammazzareda belve, rapaci, sanguisughe, gente morta eccetera ovvero Walter, Saruwatari, Kenshi e Mai: 65 exp e 300 ryo

    Per i ragazzi della categoria speciale, ovvero quelli che non hanno fatto una benemerita a parte urlare, rischiare di morire, resuscitare, urlare di nuovo e rischiare di nuovo di farsi ammazzare, ovvero June, Ren, Hide e Ryou: 5 exp. I soldi non ve li siete meritati.

    Bhè, che dire. L'evento è ufficialmente terminato, per la felicità di tutti. Ed è stato anche uno dei più corti. Wow. Congratulazioni a tutti per essere sopravvissuti. Anche se avete rischiato praticamente tutti di morire in modo stupido. Pure io in effetti. Che dire. Godetevi i vostri pg finché non ve li ammazzo.
     
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11 replies since 24/8/2012, 16:40   560 views
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