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.CITAZIONESfidanti: Saruwatari Kamizurui vs Mai Yamanaka
Regole: Nessuna
Tempo: Indeterminato
Luogo: Sulle sponde di un fiume, a pochi kilometri di distanza da Kusa.
Meteo: Leggera pioggerellina. Possibili rischiarite dopo tre ore dall'inizio della ruolata.
Turni: Il primo che posta detta i turni.
Provo un po' di vergogna per il mio stesso gioco di parole nel titolo
. Però non potevo esimermi dall'usarlo 
. Che vinca il migliore 
!
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Frustrazione, rabbia, astio, tanta rabbia e poi ancora rabbia. Ecco cosa provava Mai in quel momento, mentre camminava per la riva di un tranquillo fiume del paese dell'erba.
Ma cosa ci faccio qui?
Dopo l'orrore della prima linea era stata ferma in quanto ad incarichi per la guerra, sembrava che avessero tutti paura che da un momento all'altro, durante la battaglia, potesse essere uccisa e trasformarsi in un orrido mostro capace di mordere alle spalle i compagni e spargere ancora di più il parassita che aveva in corpo. Manco fosse un'ammalata di peste. Si sentiva tremendamente emarginata dalla vita militare del suo villaggio, il massimo che faceva erano tranquille ronde per il villaggio o turni di guardia a posti tranquilli e di nessuna utilità strategica come sedi amministrative. Almeno aveva un sacco di tempo libero per sperimentare qualsiasi tipo di allenamento che le venisse in mente, grama consolazione. Nonostante la vicinanza del suo elemento, sotto forma del grosso fiume che scorreva alla sua destra, ed il fatto di avere dall'altra parte la florida vegetazione del post non riusciva ad essere serena. Era tremendamente incazzata, si sentiva sprecata e sottovalutata. Persino il motivo per cui era uscita dal villaggio era assurdo, recapitare una missiva a dei burocrati a kusa, come se ci volesse uno shinobi a farlo.
In pratica hanno paura che io sparga il parassita ad ogni combattimento! Bastardi!
Aveva una gran voglia di sfogarsi su qualcosa o qualcuno.
Sono diventata shinobi per proteggere il mio villaggio e cambiare qualcosa in questo mondo, non per far da portalettere o sorvegliare l'entrata dell'ufficio entrate maledizione!!!
Ad un certo punto si mise a piovere, ma leggermente, tanto delicatamente che era quasi piacevole sentire quelle soffici gocce d'acqua bagnargli il viso ed i vestiti. Si sentì un po' meno arrabbiata col mondo e continuò a percorrere la strada per il ritorno a casa.. -
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24.1 LIL' PROPOSAL
Calma piatta. Solo in questo modo poteva essere definito l'andamento della missione che avevo appena terminato. Una missione di scorta per un burocrate di alto livello del Paese dell'Erba, di ritorno da una visita ufficiale al Paese del Fiume. Ero stato affiancato da due ninja di Kusa, di livello decisamente più alto del mio. Però tutto si era concluso abbastanza in fretta, senza nessun tipo di complicazione, per la felicità di tutti quanti, ovviamente. Una volta arrivato nella capitale straniera ero totalmente libero dai miei incarichi, quindi sarei potuto tornare con calma nella mia terra.
Il sole era parecchio alto, anche se minacciato da grosse nubi nere. Questo indicava due precisi e importanti fatti: era senza dubbio primo pomeriggio e inoltre di lì a poco la pioggia avrebbe iniziato a cadere. Mi incamminai con un leggera urgenza. Volevo togliermi al più presto da quel villaggio che mi riportava alla mente solo ricordi negativi. Ero stato poche volte lì, ma tra la morte del mio amico di infanzia e il pessimo spettacolo che avevo dato scontrandomi con una ragazzina immotivatamente, non si poteva assolutamente dire che tornassi con gioia in quel posto. In pochi minuti guadagnai l'uscita del villaggio, varcandone la soglia per poter così tornare nella mia cara Takumi, con grande sollievo della mia anima. Scelsi di non percorrere il percorso attuato all'andata, ma piuttosto di passare per i grandiosi boschi di quella terra straniera. La vegetazione era estremamente rigogliosa, al punto da poter rivaleggiare con quella della mia nazione. Mentre stavo vagando tra gli alberi, iniziò la preannunciata pioggia. Questo cambiamento climatico mi risolevò il morale, visto che avevo imparato ad apprezzare in maniera sempre maggiore le precipitazioni, particolarmente insistenti nella mia terra. Ormai consideravo la pioggia quasi come un compagno, che mi accompagnava da sempre nelle mie fatiche.
Dopo più di mezz'ora che giravo a vuoto mi accorsi definitivamente di essermi perso. Quindi, senza perdere la calma cercai di trovare una uscita, per tornare al sentiero convenzionale. Mi sarebbe bastato imboccare uno di essi e poi, una volta uscito dal piccolo Paese dell'Erba, sarei riuscito a capire dove mi trovavo e quindi a trovare una via per casa. Camminai ancora per un quarto d'ora, prima di riuscire a scorgere gli alberi diradarsi e condurre quindi ad una sorta di uscita dalla vegetazione. Raggiunsi una strada sterrata abbastanza grande. Era senz'altro una via di comunicazione principale, quindi seguendola prima o poi sarei uscito da quel piccolo stato. Mi agganciai al percorso ritrovato e avanzai per una decina di minuti, prima di fermarmi di fronte ad una piccola particolare panchina. Era incisa direttamente nella pietra, scolpita con immensa perizia, fino a diventare un ottimo luogo di riposo per viandanti. Ed essendo parte di questa categoria, mi sentii quasi obbligato ad usufruire della gentilezza di qualche sconosciuto.
-Non sono particolarmente stanco e non so dove conduce la strada che sto percorrendo... Mmm... Due minuti, non posso stare di più...-
Era quasi scontato che non avrei rispettato questa mia decisione. Infatti rimasi seduto per una quantità di tempo indecifrabile, rapito da mille pensieri che mi turbinavano in testa. La mia mente saltabeccava tra numerosi argomenti, i più disparati. Ero passato con disinvoltura da elucubrazioni esistenziali a discorsi terribilmente terra terra, fino ad arrivare a pensieri dall'indubbia idiozia. Mi succedeva fin troppo spesso. Ogni volta che mi siedevo con un po' di tranquillità, magari cullato dal battito costante della pioggia, il mio cervello partiva in quinta, abbandonando la sua posizione al centro della mia testa e vagando per le nubi. E a quanto pareva non c'era modo per me di oppormi a questa mia propensione naturale alla divagazione.
Improvvisamente qualcosa attirò la mia attenzione. Da tempo mantenevo il mio sguardo fisso sul sentiero, guardando indietro la strada che avevo già percorso. Però solo ora qualcuno era comparso in lontananza. Era a circa a duecento metri di distanza da me, ma riuscii comunque a capire dal tipo di vestiti e di camminata che si trattava di una femmina. Immediatamente il mio soliloquio mentale si catapultò su questo aspetto della mia vita.
-Da quanto sarà che non ci provo con una femmina? Mmm, se contiamo solo le volte in cui ero sobrio il numero cala di brutto... Non sono mai stato un donnaiolo, ma cazzo, sono nel fiore della giovinezza, se non ora quando?! Mmm, mi sa che nell'ultimo annetto è successo solo una volta... Una volta... Da quell'incidente....-
Ovviamente mi riferivo all'episodio del Paese del Fuoco. Era come se avessi annullato quell'importante parte della mia vita. Era forse rispetto verso Mitsuki? O forse era paura? Paura di innamorarmi e poi di perdere di nuovo qualcuno di importante. Non volevo espormi e diventare vulnerabile. Avevo rinunciato a vivere, insomma.
Mi alzai di scatto, spaventato e arrabbiato per le conclusioni a cui era giunto il mio assurdo rimuginare. In fondo partendo da presupposti purtroppo sacrosanti, era arrivato ad una conclusione decisamente fuori luogo.
Nel frattempo la viaggiatrice si era avvicinata notevolmente, raggiungendo la distanza di una ottantina di metri da dove mi trovavo io. Nonostante fossimo ancora abbastanza lontani riuscii ad intuire con facilità la prorompente femminilità della giovane ragazza.
-Vaffanculo!!! Fanculo alla mia mente disturbata! Devo smetterla di autopsicanalizzarmi sempre! Tanto non serve proprio a un cazzo. E fanculo ai miei cazzo di complessi con il passato!! Se è bella anche solo la metà di come sembra ci provo senza pietà! E affanculo tutto il resto!!!!-
Ero notevolmente incazzato e non saprei bene come avrei potuto tentare un abbordaggio in queste condizioni. Per fortuna intervennero elementi esterni a cambiare i miei propositi e il mio stato d'animo. Infatti mentre la ragazza si avvicinava, mi venivano svelati due nuovi importantissimi particolari sul suo aspetto. Il suo volto era dannatamente grazioso e, proprio osservando con attenzione questo, riuscii a notare che ella indossava un coprifronte. Ero dunque di fronte ad una kunoichi. E prorio questi nuovi dati favorirono l'affiorare del mio buon senso, sempre che di buon senso si possa parlare. In breve desistetti dai miei propositi, che del resto non erano per niente logici. Si sarebbe trattato di un incontro tra due shinobi, quindi a maggior ragione preferivo evitare comportamenti inopportuni. Però forse potevo dare un senso a questo nostro incontro casuale.
-Buongiorno signorina. Il mio nome è Saruwatari Kamizurui e avrei una proposta per lei. Cosa ne direbbe di uno scontro amichevole? Nulla di impegnativo sia chiaro, solo una piccola schermaglia, che faccia da allenamento reciproco...-
La mia proposta giunse quando ormai eravamo a meno di una mezza dozzina di metri di distanza. Però ovviamente non avevo valutato a fondo la situazione. Un omaccione losco, vestito di nero dalla testa ai piedi, si trovava in piedi in mezzo ad una strada deserta, fissando l'unica sventurata che passava di lì da dietro ai propri occhiali da sole e proponendole poi uno scontro. Col senno di poi fatico molto a non considerare tutto questo quanto meno un po' sospetto, ma si sa che ognuno valuta e reagisce in maniera diversa agli imprevisti della vita, quindi era impossibile prevedere le azioni di una completa sconosciuta. Rimasi ad aspettare con sostanziale tranquillità la risposta della viandante.CITAZIONEStato Fisico:
Ok
Stato Mentale:
Abbastanza calmo.
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La sua attenzione venne catturata da un individuo completamente in nero, vestiti neri, capelli neri, occhiali neri, scarpe nere, tutto in nero seduto lungo la s
Non sarà mica un emo?
Represse a stento una risata a quel pensiero quando vide quell'individuo, in lontananza, alzarsi di scatto.
Non sembra un poco di buono.
Mano a mano che camminava verso la propria meta la ragazza sentiva lo sguardo del tizio in nero su di sè. Forse, data la sua lontananza, stava osservando qualcosa oltre la figura di Mai. Ma più gli si avvicinava e più si sentiva l'oggetto della sua attenzione, dopotutto non c'era nessuno oltre a loro due. Quando gli fu ad una ventina di metri notò un coprifronte brillare alla luce del sole, ma di un simbolo mai visto prima. Gli ci volle un po' per ricordarsi la precisa informazione accademica che gli serviva; secondo il simbolo sul pezzo di metallo quello shinobi era di Takumi, uno dei posti più tranquilli e pacifici di tutto il mondo. Quindi non si sarebbe ritrovata da sola con un otiano. Non che ne avesse conosciuto o combattuto personalmente qualcuno ma dopo certi eventi si era fatta per profondi pregiudizi. Quando è a circa sei metri di distanza dal tizio in nero questo le rivolse la parola con tono amabile e garbato.
Buongiorno signorina. Il mio nome è Saruwatari Kamizurui e avrei una proposta per lei. Cosa ne direbbe di uno scontro amichevole? Nulla di impegnativo sia chiaro, solo una piccola schermaglia, che faccia da allenamento reciproco...
La parola "scontro" gli accese una lampadina all'interno della testa, finalmente quello che cercava, la scusa giusta per picchiare qualcuno e sfogare la propria rabbia. Non sapeva di preciso il livello del suo interlocutore però non notava giubbotti da chuunin o jonin, il ché era già qualcosa. Ma non poteva buttarsi nel vuoto, era meglio avvantaggiarsi fin da subito. Assunse gradualmente un'espressione solare, fece un ampio sorriso e buttò da una parte i capelli rossi con un gesto sinuoso del capo, lasciando scoperta una parte del collo. Prese poi ad attorcigliarsi, molto lentamente, una ciocca di capelli con alcune dita.
Un allenamento? Proprio ciò di cui avevo bisogno, mi farebbe piacere Saruwatari. Io mi chiamo Mai Yamanaka, piacere di fare la tua conoscenza. Ma nulla di troppe pesante per carità......
Mentre pronunciava quelle parole con voce dolce e quasi smielata rivolse allo shinobi uno sguardo accondiscendente per accrescere l'effetto dei suoi gesti. Era curiosa di sapere se quello che aveva di fronte era un novellino incapace di tenere la testa sulle spalle oppure uno che sapeva il fatto suo. Se si fosse rivelato un malintenzionato Mai non si sarebbe fatta problemi a fargli abbassare la guardia, sfruttando la sua femminilità, per poi sbarazzarsene.
Vediamo come reagisci a questa provocazione, shinobi di Takumi.
Edited by doublejack - 27/8/2011, 18:50. -
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24.2 TAKE IT EASY
Alla mia richiesta la ragazza rispose dapprima con un piccolo momento di silenzio. Sorrise, si scostò i capelli, iniziando ad attorcigliarseli tra le dita. Stava giochicchiando con i suoi capelli in maniera allegra, cosa che secondo alcuni miei amici è segno di interesse da parte di una ragazza.
-Che stia... Flirtando con me?! Lol, anche non volendo devo aver fatto colpo... Sempre che il mio caro amico Ei-chan abbia ragione. Però, donnaiolo com'è, su queste cose credo di potermi fidare...-
Mentre riflettevo in silenzio sul significato del comportamento della donna, proprio ella mi diede una nuova chiave di lettura, dettata dalla sua risposta alla mia proposta.
-Un allenamento? Proprio ciò di cui avevo bisogno, mi farebbe piacere Saruwatari. Io mi chiamo Mai Yamanaka, piacere di fare la tua conoscenza. Ma nulla di troppe pesante per carità......
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Il tono era soave, quasi adulatorio. Stava usando la femmilità per raggiungere i propri scopi. Sorrisi in silenzio. Mi sembrò improvvisamente tutto molto chiaro. In realtà anche questa volta si trattava solo di una mia ipotesi, priva di particolari prove a sostegno, però so benissimo che quando mi convinco di qualcosa è dura per me cambiare opinione.
-Quindi è questa quello che sei, signorina Mai Yamanaka? Per la carità, nessuno mette in dubbio il tuo innegabile fascino però... Sei una di quelle che punta tutto sulla propria bellezza. Una di quelle convinte di poter fare tutto quello che vuole e di poter comandare a bacchetta tutti gli uomini che incontra con la sua finta innocenza. Le odio quelle come te. Le odio a morte. Ma questo tuo gioco funziona solo con bambocci e pervertiti, non con me. Caschi male ragazzina. Ti insegnerò che nella vita reale la tua avvenenza non ti può aprire tutte le porte.-
Ero di nuovo caduto nella trappola del complesso dell'"Uomo vissuto", ovvero quando mi autoconvincevo di essere portatore di una qualche verità assoluta, da dover insegnare al mondo intero. Il più delle volte mi accorgevo quasi subito di essere nel torto, ma non questa volta. Quindi decisi di sfruttare questa presunta caratteristica caratteriale per sconfiggerla e impartirle una lezione. Avrei finto di piegarmi ciecamente ai suoi voleri per poi sfruttare l'effetto sorpresa per attaccare a piena potenza. Ero esaltato da questa mia tattica, che sul momento considerai geniale, ma che ad una più attenta analisi rivela tutta la sua insensatezza. Decisi di iniziare la mia recita parlando cordialmente e sorridendo, mentre portavo le mani alla tasca dell'argilla per preparare la mia trappola.
-Certo signorina. Di solito la parola "trattenersi" è a me estranea, me per questa volta sarò ben lieto di fare un eccezione. A lei la prima mossa...-
Mentre le mani erano in tasca attivai la mia innata, prelevando con le bocche sui palmi una discreta quantità di materiale.
Completai la procedura molto velocemente, facendo uscire le mani in corrispondenza dell'ultima mia frase. Con un battito delle mani annunciai la fine del tempo delle chiacchiere e l'inizio della lotta. Mi misi in posizione di guardia. Proprio mentre stavo facendo tutto questo, mentalmente stavo preparando anche l'impulso che mi avrebbe poi permesso di attivare un mio genjutsu, di modo da potermi trovare avvantaggiato almeno un minimo dopo. Ero caricato a molla e volevo assolutamente vincere.CITAZIONEStato Fisico:
Ok
Stato Mentale:
Determinato. Concentrazione massima.
Chakra:
275/280
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.CITAZIONEScusa per i post scrausi però devo limitarmi o non riesco a stare dietro a tutto
Sebbene sembrasse una persona gentile Mai continuava a tenere qualche perplessità su quell'individuo. Accolse il battito di mani del suo avversario come il "gong" di inizio dell'incontro. Per un attimo gli sembrò di vedere qualcosa di strano in prossimità delle mani, non ci aveva fatto proprio caso, un po' perché era concentrata sul volto del ragazzo un po' perché non aveva molta esperienza. Però non ci pensò più, forse un svista che gli aveva fatto credere di aver visto chissà ché.
Cominciamo allora!
Prese a correre in direzione di Saruwatari caricando, assai palesemente, un pugno destro al volto per poi cambiare tattica quando gli fu ad una distanza molto ravvicinata, due metri circa. Si fermò e sfilò dalle tasche due kunai che poi lanciò a Saruwatari, in direzione del petto. Non voleva cominciare a giocare pesante fin da subito, preferiva studiarlo per decidere quale fosse la tattica migliore per abbatterlo, se dalla distanza o in corpo a corpo. Se eventualmente si fosse ritrovata in difficoltà avrebbe fatto appello ai cloni d'acqua ed alla tecnica della rianimazione pilifera per paralizzarlo e costringerlo alla resa.
Con questo approccio dovrei indurlo a pensare che preferisco stare sulla distanza, se lo provoco a venirmi in corpo a corpo penso di avere buone probabilità di sistemarlo a dovere, ne son sicura.....
In quei secondi in cui aveva cominciato a combattere sentì il suo corpo pervaso da una strana sensazione familiare, il cuore che aumentava i battiti, l'adrenalina che entrava in circolo, i muscoli che si preparavano allo sforzo ed il cervello che cominciava a lavorare più freneticamente che mai. Per un attimo le sembrò di essere tornata alla prima linea ma poi si convinse che non poteva assolutamente essere così.
Ho superato quell'orrore! Sono diventata una persona più forte e lo diventerò ancora di più! Devo cercare di non farmi ferire o potrebbe scoprire.....CITAZIONEStato fisico: indenne
Stato psicologico: eccitata
Equipaggiamento: - Coprifronte di Yuki (in volto)
- Kunai x3
- Shuriken x5
Note: |||
Forza
17
Resistenza
20
Velocità
22
Agilità
22
Precisione
15
Riflessi
22
Chakra
200
. -
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24.3 ASSALTO FRONTALE
-Cominciamo allora!-
Dopo aver pronunciato quelle parole la ragazza iniziò a correre verso di me, agitando uno dei pugni in maniera fin troppo evidente. Non eravamo molto lontani, quindi le sarebbe bastato poco tempo per raggiungermi. Un sorriso cattivo illuminò il mio volto.
-Corpo a corpo, eh? Col cazzo! Direi che posso iniziare con la tattica "colpire alle spalle da davanti". Non l'ho mai testata, però è sicuramente una tattica a basso rischio, ottima per le fasi iniziali della battaglia. E ora si va in scena!!-
Dare i nomi alle strategie non era il mio forte, ma del resto quello era un aspetto molto secondario. La parte importante era metterle in pratica con perizia e tempestività. E quest'ultimo aspetto era garantito al cento per cento, visto che era tutto già pronto prima del fischio d'inizio. Infatti avevo già iniziato a creare mentalmente l'impulso per il genjutsu più versatile che conoscevo, quindi mi sarebbero bastati pochi attimi per attivarlo. Quindi non appena Mai si mosse, io scelsi fulmineamente la mia strategia e alzai la mia mano sinistra davanti alla mia faccia, mentre con la destra prelevai tre shuriken dalla mia tasca.CITAZIONE* Illusione con un dito: Il ninja tramite questa abilità potrà trasmettere l'onda di genjutsu solamente puntando il dito contro l'avversario entro una distanza pari o inferiore ai 10m. L'avversario deve osservare il dito dell'utilizzatore per cadere nell'inganno. (Gli utilizzatori di Sharingan, non potranno usare il Mangekyou attraverso il dito).
Aspettai ancora circa mezzo secondo, finchè la mia avversaria non fu a circa quattro metri da me, ovvero la distanza perfetta nei miei calcoli. Una volta raggiunta la posizione ideale avrei cercato di attivare quella tecnica che era ormai pornta da un po'. Sarebbe bastato un contatto visivo col mio dito, anche minimo.CITAZIONEIllusione dei corvi (Karasu Bunshin no Jutsu)
Tipo: Genjutsu
Illusione in più punti: prima fa cadere l'avversario in uno stato confusionale, dal quale, dopo essersi ripreso, vedrà i suoi eventuali compagni a terra. Appena i compagni, a patto che ne abbia, si rialzano, si trasformeranno in copie dell'utilizzatore del Genjutsu. Se l'avversario proverà a colpire l'utilizzatore od una delle eventuali copie queste si trasformeranno in corvi che attaccheranno il ninja. Durante il genjutsu non si potrà attaccare l'avversario, ma si potranno usare altri genjutsu su di lui approfittando dell'illusione in cui si trova già. Anche se nell'illusione l'avversario penserà di muoversi, in realtà rimarrà nella stessa posizione di quando ha subito il genjutsu. Questa tecnica può colpire un solo avversario per volta. Durante l'utilizzo della tecnica non ci si può muovere dalla propria postazione.
Consumo: 20 a turno
Dopo un secondo di offuscamento, la ragazza sarebbe tornata a vedermi puntare il dito contro di lei e a correre verso di me. O almeno a credere di correre, visto che in realtà non si sarebbe mossa dal punto in cui si era fermata. Io sarei rimasto immobile, sia nell'illusione che nella realtà, aspettando il momento giusto per sfruttare tutte le eventuali aperture che mi si sarebbero parate davanti. La mia tattica aveva uno dei suoi punti focali nel momento in cui la ragazza mi avrebbe attaccato. E sebbene l'attacco nemico fu diverso da quello che mi aspettavo, questo non cambiò nulla, per fortuna. Infatti non appena arrivò a circa due metri da me, la ragazza si fermò, prelevò molto velocemente due kunai e me li scagliò contro. Tutto questo ovviamente sempre solo all'interno del genjutsu. E proprio mentre il lancio avveniva pronunciai poche parole, le quali costituivano la trappola prinicpale.
-Attenta... Alle spalle...-
Riuscii a completare la frase appena in tempo, prima i due kunai fittizi trapassassero la mia immagine illusoria. Questa si sarebbe disfatta, trasformandosi in un piccolo stormo di neri corvi. Questi si sarebbero diretti verso la yukese, però non l'avrebbero attaccata, diversamente dal solito. Le sarebbero semplicemente passati vicino, evitando agilmente ogni eventuale tentativo di abbatterli. Ed è proprio a questo punto che sarebbe entrata in azione la parte più sostanziosa e ingegnosa del piano. Una persona qualsiasi, fiondata in una situazione del genere, avrebbe reagito con ogni probabilità in un unico modo: voltandosi. Il pericolo sembrava poter venire solo da dietro, quindi chinque non fosse a conoscenza di trovarsi in un genjutsu avrebbe pensato di dover fronteggiare un attacco alle spalle. O almeno era questa l'idea alla base della mia tattica. Senza dubbio la caratteristica più interessante dell'illusione dei corvi era la possibilità di bloccare temporaneamente i movimenti del nemico, senza che esso lo venga a sapere. E se la tenica finisse di colpo, proprio mentre il nemico si apprestava a fare un nuovo movimento? Semplicemente la vittima avrebbe compiuto quello spostamento, credendolo concatenato alle proprie azioni precedenti. Con questa convinzione avrei fatto bruscamente terminare il genjutsu, cercando di scegliere l'attimo più propizio con infinita dovizia. Non appena avessi notato anche solo un minimo cenno di intenzione a voltarsi, non avrei esitato a interrompere la tecnica. Avrei avuto bisogno di cogliere al meglio il momento in cui dalla volontà sarebbe passata ai fatti, con un margine di errore di pochi attimi sia in un senso che nell'altro. In questo modo la mia mossa seguente sarebbe diventata "imparabile". Però se la mia nemica si fosse accorta in tempo della trappola avrei continuato comunque il mio attacco, anche perchè sia la distanza ravvicinata, sia il repentino passaggio da illusione a realtà, avrebbero aumentato notevolmente il coefficiente di difficoltà della difesa nemica.
-Via!!-
Nel medesimo momento in cui la mia tecnica fosse terminata, avrei mosso con cura il polso destro. Si trattava di un gesto breve e veloce, culminato con un cosiddetto colpo di frusta per ottenere la potenza necessaria. Lo scopo di quel movimento era lanciare i tre shuriken che alloggiavano tra le mie dita. Avrei cercato di indirizzare il trittico di armi con la maggiore precisione possibile. I bersagli erano già chiari nella mia mente, ovvero il centro delle due cosce e la zona all'altezza dell'ombelico. La scelta era dettata dalla necessità di non rischiare assolutamente di recare ferite troppo gravi, nè tantomeno di uccidere la giovane. Quindi mi tenni ben lontano da punti critici quali cuore, cranio e collo. Anche la scelta dell'arma era stato condizionato da questa mia esigenza, visto che le ferite da shuriken sono decisamente minori rispetto a quelle da kunai. Le stellette avrebbero sfrecciato a tutta forza verso Mai, pronte a conficcarsi nelle sue carni.
-Beh, com'era la mia tattica, signorina? Peccato solo che ho dovuto interrompere la creazione con l'argilla nel mentre...-CITAZIONECITAZIONEScusa ancora il ritardo...CITAZIONEScusa per i post scrausi però devo limitarmi o non riesco a stare dietro a tutto
Come vedi non ho fretta, quindi se vuoi privilegiare la qualità sul tempismo, ne sono solo felice
. Detto questo fai come preferisci e come riesci .
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Saruwatari gli puntò il dito indice, a Mai venne naturale farci cadere l'occhio. Per un attimo si sentì strana, come se avesse avuto un momentaneo giramento di testa ma poi quella sensazione svanì subito. Ma non ci badò più di tanto e continuò la sua corsa per poi, una volta a due metri dal nemico, estrarre due kunai e lanciarli.
-Attenta... Alle spalle...-
Quello che aveva visto la sorprese. I kunai si conficcarono nel corpo del ragazzo ma non ne uscì sangue dalle ferite bensì piume. E ben presto l'intero corpo si "scompose" in una moltitudine di corvi neri come la notte che volarono incontro alla ragazza. D'istinto Mai si girò, ma non completamente, scrutando dietro con la coda dell'occhio quanto più spazio possibile per tenersi pronta ed al contempo abbassandosi flettendo le gambe ed alzando il braccio che aveva più arretrato.
Dove diavolo è finito?
Sentì di nuovo la sensazione di giramento di testa precedente, ma stavolta in modo più pesante. Fu come riprendersi dall'assunzione di alcool, era piuttosto familiare quella strana presa di lucidità dopo un'ottenebramento durato chissà quanto. Ci fu poi un momento di grande scocerto. Lei si trovava ancora a quattro metri da Saruwatari, con tre shuriken che le stavano volando addosso, le mani lungo i fianchi che dovevano ancora andare a prendere i kunai ed uno strano sorriso sul volto del giovane. Inizialmente non riuscì a capacitarsi di quello che era successo ma poi una spiacevole certezza cominciò a farsi strada nella sua mente, era stata bellamente fregata da un'illusione. Forse, o forse in qualche modo il suo avversario era riuscito, sempre attraverso un'illusione, a fare "andare indietro il tempo" per confondere Mai. A prescindere di quale fosse la verità sentiva l'impellente bisogno di salvarsi da ferite certa. Tentò di effettuare la tecnica del vento della foglia ma tutto ciò che fece fu una rotazione di novanta gradi verso sinistra. Si fermò improvvisamente mugugnando per il dolore. Due di quei proiettili si conficcarono nella coscia, lateralmente, mentre l'altro nel fianco, tutti e tre a destra.
Nh!
Sarebbe stato troppo bello poter reagire in tempo per salvarmi! Pazzesco!! Questo mi fa le illusioni semplicemente puntando il dito! Come posso fare a scappare ad un dito che punta? Dovrei essere veloce come il suono! Questo è un avversario ostico!
Non avrebbe potuto certo sapere che per quell'abilità era indispensabile guardarlo il dito per cui sopravvalutò in maniera quasi assurda Saruwatari credendolo di un livello smisurato rispetto al suo. Compose una serie di sigilli senza perdere tempo.CITAZIONETecnica della Moltiplicazione Acquatica (Mizu Bushin no Jutsu)
Tipo: Ninjutsu
Questa tecnica è simile alla Moltiplicazione di Nebbia, con la variante che le copie sono fisiche. Possono essere creati solo in ambienti umidi, possono essere create ad una distanza massima di 10 metri dall’utilizzatore. Superati i 25 metri dal ninja che le ha create, tornano semplice acqua. Le copie create con questa tecnica hanno una resistenza relativamente bassa, basta una ferita lieve per farle tornare semplice acqua. Le copie possono fare tutto, ma a media velocità. Infine si potrà decidere di conferire alla copia un minimo o un massimo di chakra per renderle capaci di eseguire alcune tecniche. Il minimo equivale a 10, ovvero la copia costerà 30 e potrà usufruire di 10 unità di chakra. Il massimo equivale a 80, quindi la copia costerà 100 e potrà usufruire di 90 unità di chakra per qualsiasi tecnica conosciuta dall'utilizzatore. Naturalmente sarà il ninja a decidere la quantità di chakra da conferire alla copia, rispettando ovviamente i limiti. Se la copia viene riassorbita l'esecutore riacquista il chakra, altrimenti lo perde.
Consumo copia: 20
Consumo aggiuntivo per conferire il chakra: Minimo 10 - Massimo 80
Due colonne d'acqua si innalzarono dal corso acquatico vicino prendendo le fattezze della giovane per poi avvicinarsi a lei. Quando Mai abbassò lo sguardo per sincerarsi delle ferite e rimuovere quei ferri affilati dalla sua carne sbiancò in volto. I suoi vestiti, gli shuriken ed il terreno erano imbrattati del suo sangue che sembrava tutt'altro che sangue a giudicare dal color nero pece che aveva. Ancora non si era abituata, tutte le volte che lo vedeva un senso di vergogna la pervadeva.
Non è il momento per queste cose!
Prese un gran respiro e si tolse con dei gesti secco i ferri affilati dalla carne per poi buttarli a terra. La tentazione di rilanciarli a Saruwatari era grande ma non poteva cedere così alla furia, si era promessa di non infettare nessuno e così avrebbe fatto. Estrasse così tre shuriken dalle tasche e lì lanciò alle gambe del suo avversario, verso le coscie; subito dopo un clone acquatico si avventò su di lui per cercare di appioppargli un calcio al volto. Nel frattempo il secondo clone era rimasto accanto alla sua padrone per difenderla.CITAZIONEStato fisico: leggermente stanca - perforazione al fianco destro, sopra la cresta iliaca (entità media); due perforazioni all'anca destra, poco sopra il gran trocantere (entità media)
Stato psicologico: concentrata
Equipaggiamento: - Coprifronte di Yuki (in volto)
- Kunai x3
- Shuriken x2
Note: |||
Forza
17
Resistenza
20
Velocità
22
Agilità
22
Precisione
15
Riflessi
22
Chakra
200 - 30 - 30 = 140
. -
.
24.4 ALZANDO IL RITMO
-Nh!-
Quel lieve urletto di dolore era il segno del successo della mia tattica. Sapevo di gente che si eccita nel sentire i gemiti di sofferenza di una donna, ma a me quel suono evocò solo sensi di colpa, seppur offuscati dalla concitazione della battaglia.
Due dei tre shuriken erano andati a segno, colpendo la ragazza su coscia e fianco sinistri. Dalle ferite iniziò a sgorgare sangue dallo strano color nero corvino. Non mi feci domande su quello strano fenomeno, visto che Mai non aspettò per dare il via al proprio contrattacco. Infatti la yukese unì le mani velocemente, pronta ad eseguire dei sigilli. Trovandomi a soli quattro metri dal mio nemico, la prima cosa che dovevo fare era riprendere un po' di distanza e preparare una difesa di qualche tipo. Iniziai a correre all'indietro e nel mentre eseguii una serie di sigilli. Nonostante avesse iniziato qualche secondo prima, terminai pochissimo tempo dopo la mia avversaria.CITAZIONEClone di terra
Tipo: Ninjutsu
Utilizzando la terra nei paraggi si crea un clone fatto di terra. Il clone ha una consistenza fisica e può quindi attaccare l'avversario, ma non avendo chakra non può eseguire nessuna tecnica. Quando riceve una ferita moderata la copia ritrorna ad essere terra (le ferite leggere le può subire senza morire). Per poter essere utilizzata questa tecnica necessita di terra nei paraggi.
Consumo: 10
Non appena terminai i miei sigilli, frenai la mia corsa, venendomi a trovare a circa otto metri dal nemico. Dopo essermi arrestato comparvero davanti a me e alla mia destra due copie di terra. Allo stesso modo Mai evocò due cloni d'acqua, facendoli nascere dal fiume che costeggiava il sentiero. I due raggiunsero con calma la ragazza, che nel frattempo si era staccata le stellette dalle ferite, lanciandole in mia direzione, senza però l'intenzione di colpirmi.
-Mmm, vedo che l'abbiamo pensata più o meno allo stesso modo... Beh, mi toccherà dare un'altra scossetta al tutto, allora...-
In realtà la comparsa dei cloni non aveva cambiato minimamente le mie intenzioni, che erano quelle di fare entrare in azione la mia innata il prima possibile. Ormai mancava poco tempo al completamento delle mia prima creazione. Vidi che il mio avversario fece correre uno dei suoi due cloni in mia direzione, quindi feci avanzare i miei di mezzo metro, in modo che potessero fungere da schermo difensivo, mentre io feci un paio di passi all'indietro, guadagnando un altro mezzo metro. Il tempo che ci misero i tre cloni a venire a contatto bastò per gli ultimi preparativi, quindi quasi in contemporanea con l'ingaggio della lotta bunshiniana feci uscire dalla mia bocca aggiuntiva destra un pennuto d'argilla.CITAZIONEPettirossi D'Argilla
Tipo: Hijutsu
La Tecnica consiste nel creare piccoli pettirosso d’argilla. Essi una volta creati eseguiranno gli ordini del proprio padrone. Questi uccelli anche se fatti d’argilla conservano le loro caratteristiche naturali, quindi essi hanno la capacità di volare. A differenza della tecnica precedente questi uccelli così creati avranno la possibilità di decidere la direzione da intraprendere per colpire il bersaglio. L'esplosione è in grado di causare un danno medio\grave.
Un Pettirosso è in grado di percorrere ottanta metri in un turno e può rimanere intatto per cinque turni dopo che è stato rilasciato. Può continuare a mantenere la sua forma se viene nuovamente a contatto con il possessore dell’innata che dovrà spendere una quantità di chakra per riattivarlo.
Consumo: 5
Consumo d'esplosione: 10
Massimo Passeri Generabili:
Livello II: 3
Livello III: 4
Livello IV: 5
L'intenzione del clone della ragazza era di irrompere, evitando le mie copie e puntando direttamente a me, ma le fu impossibile, visto che i due si erano posizionati proprio davanti a me. Essendo di uso prettamente difensivo, i due lasciarono l'iniziativa al clone di Mai. Questa si avventò sul clone di destra con un veloce calcio in faccia, forse nella speranza di sfondare e passare oltre. Il mio primo clone, colto alla sprovvista, fu colpito e dovette soccombere, ma questo avrebbe potuto dare modo al secondo di contrattaccare, sfruttando le aperture laterali che il bunshin aveva in questo modo concesso per cercare di colpirla con un pugno al costato portato a tutta forza. Io osservavo la scena circa un metro dietro la zona della battaglia, pronto ad intervenire per fuggire, se la situazione fosse peggiorata.
Non appena uscì dalla bocca il pettirosso partì, passando ad un paio di metri della zona in cui si stavano scontrando i cloni. Il volo del pennuto sarebbe stato come al solito parecchio rapido, puntando direttamente al corpo originale della Yamanaka e al clone che si era lasciato come difesa. Avrei cercato di fare esplodere la creazione a una distanza approssimativa di mezzo metro dalla ragazza, di modo da non ferire più di tanto il corpo reale della yukese. L'attacco che avevo lanciato era fin troppo diretto e quindi evitabile, ma ciò faceva parte della mia strategia. Più che annientare il nemico, la mia intenzione era spaventarlo e indurlo ad alzare la guardia. Una volta che la sua tensione sarebbe stata a livelli molto alti avrei potuto cercare il giusto pertugio per lanciare la mia offensiva finale e indurla alla resa.CITAZIONECITAZIONEEDIT: Modificato come d'accordo con DJ. Mi scuso per il ritardo nell'edit, nato tra l'altro da un mio errore...
Edited by GIIJlio - 24/10/2011, 23:15. -
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Ma che diavolo?!?
Era assurdo, non aveva visto bene la scena ma avrebbe giurato di vedere un uccello fuoriuscire da un buco apertosi sulla mano di Saruwatari, non era riuscita a discernere bene eventuali dettagli ma sembrava proprio uscito da lì. Nel frattempo che Mai riflettava su come agire il clone acquatico venne eliminato da quello del suo avversario che aveva saputo approfittare dell'apertura nella difesa conseguente all'attacco immediatamente precedente verso l'altra copia. Aveva provato a deviare l'attacco ma era riuscita a malapena a sfiorare il polso della copia poco prima che impattasse contro il suo costato.
Maledizione!
Il primo clone acquatico si dissolse in acqua e cessò di esistere. La ragazza intuì che per risollevare le sorti di quella situazione avrebbe dovuto provare qualcosa di più che giocare sulla difensiva. In un attimo capì quello che doveva fare. Il clone acquatico rimasto si scagliò contro il pennuto bianco per appioppargli un calcio mentre la vera Mai avrebbe cominciato a correre a tutta velocità verso Saruwatari componendo una breve sequenza di sigilli.
Pazzesco!! Questo qua fa le illusioni semplicemente col dito e lancia uccelli esplosivi! Come diavolo faccio a suonargliele se non con un'azione disperata!?!?
Avrebbe pensato a vedere anche il secondo clone acquatico scomparire in seguito all'esplosione.CITAZIONERianimazione Pilifera Minore
Tipo: Ninjutsu non elementare
Descrizione: Dopo aver eseguito gli appositi sigilli lo shinobi potrà controllare i propri capelli ed allungarli a piacimento entro i limiti del jutsu. Durante la tecnica i capelli potranno muoversi alla stessa velocità ed agilità dell'utilizzatore ed allungarsi fino ad un massimo di dieci metri. I capelli "rianimati" non avranno la forza superiore a quella necessaria per una carezza, il ché vuol dire che non potranno in alcun modo parare attacchi o fare danni. Al massimo potranno dare fastidio agli avversari, funzionare come diversivo, ridurre la visuale o altro ancora a seconda della fantasia dell'utilizzatore.
Livello: C
Consumo: 15
Mantenimento: 10CITAZIONEChakra nei capelli (Secondo Livello):
Consumo: 15 a turnoCITAZIONEChakra nei capelli:
A causa del flusso continuo di Chakra nella testa del ninja, anche nei capelli scorre il Chakra. Tale energia è in grado di immobilizzare completamente qualsiasi essere vivente, a patto che i capelli siano a contatto contemporaneamente con l'utilizzatore e con l'uomo o l'animale da immobilizzare.
A metà della distanza che la separava da Saruwatari la sua chioma avrebbe cominciato ad agitarsi minacciosamente come un essere amorfo.
Movimentiamo ancora di più il tutto!
Alla fine della frase, quando era a circa quattro metri dal ragazzo in nero, i suoi capelli si sarebbero allungati, anche fino al massimo consentito per inseguire la loro preda qualora fosse stato necessario, per cercare di avvolgersi attorno al suo corpo. Mai si curò di combinare quella tecnica di rianimazione pilifera con l'abilità del chakra nei capelli per paralizzare il suo avversario, o la copia, al minimo contatto con i suoi capelli. Anche se gli avesse anteposto il clone come scudo la ragazza avrebbe comunque mandato oltre qualche ciocca per arrivare al vero Saruwatari. Era una tattica rischiosa ma il gioco valeva la candela.
Un minimo contatto, anche solo un minimo contatto per paralizzarti e per circordarti coi miei capelli, poi sarai alla mia merce!!CITAZIONEStato fisico: stanca - perforazione al fianco destro, sopra la cresta iliaca (entità media); due perforazioni all'anca destra, poco sopra il gran trocantere (entità media)
Stato psicologico: concentrata
Equipaggiamento: - Coprifronte di Yuki (in volto)
- Kunai x3
- Shuriken x2
Note: |||
Forza
17
Resistenza
20
Velocità
22
Agilità
22
Precisione
15
Riflessi
22
Chakra
140 - 15 - 15 = 110 (55%)
Edited by doublejack - 23/10/2011, 23:12. -
.
24.5 TUTTO SOTTO CONTROLLO...
La manovra della yukese fu semplice e precisa ed ella riuscì a frapporre la copia tra il pettirosso e sè stessa. Era riuscita poi a sgattaiolare oltre la mia creatura, costringendomi a farla esplodere per eliminare almeno il clone. Il mio attacco volante non aveva risultati diretti, però determinò proprio gli effetti sperati. Spaventare il nemico e indurlo ad agire impulsivamente. In più ero riuscito in questo modo ad eliminare il suo aiutante acquatico, cosa che sarebbe potuta tornare certamente utile nel proseguimento dello scontro. Ora però il punto focale era valutare a fondo la rezione nemica, trovarne un punto debole e sfruttarlo per porre fine allo scontro. In realtà non avevo molte basi su cui ragionare, visto che la ragazza aveva solo iniziato a correre velocemente verso di me, mentre componeva qualche sigillo. D'istinto feci avanzare di qualche passo il clone di terra sopravvissuto, mentre indietreggiai con il mio corpo vero, per rallentare anche solo di un po' l'arrivo di Mai. Per un attimo pensai di usare la Sostituzione, però mi convinsi subito ad aspettare almeno di capire il tipo di tecnica nemica. Nel frattempo stavo continuando la manipolazione dell'argilla. Un paio di creature erano già pronte nei miei palmi e aspettavano solo che vi immettessi il chakra necessario per donar loro vita. Avrei deciso cosa far uscire ben presto, subito dopo il rilascio del jutsu nemico. Infatti i capelli della giovane presero vita e iniziarono a muoversi scompostamente. Il pensiero che attraversò il mio cervello fu troppo istintivo per poter essere definito un ragionamento, ma mi portò a conclusioni fortunosamente utili.
-Che tecnica assurda!! Mi vuole avvolgere e bloccare con quei capellacci, ci giurerei... La soluzione più semplice è spazzare via il tutto...-
Staccai in tutta fretta le due mani, facendo poi uscire dalla sinistra una piccola bambola di aquilotto di pochi centimetri. Nel frattempo la ragazza stava lanciando la sua chioma vivente contro il mio clone, ormai rimasto a poco più di un metro da lei in posizione di guardia.
-Movimentiamo ancora di più il tutto!-
Sorrisi di fronte alla frase nemica, soprattutto visto che avevo già pronto il mio contrattacco a piena potenza. Con un tocco del dito indice della stessa mano su cui poggiava il neonato pennuto, questi crebbe d'improvviso, fino alle dimensioni per le quali era stato progettato.CITAZIONEPiccola Aquila d' Argilla
Tipo: Hijutsu
La tecnica consente nel creare un aquilotto di medie dimensioni precisamente con un apertura alare di 3 metri e una lunghezza di 2. Esso, una volta creato, seguirà gli ordini del proprio padrone. Questo uccello, anche se fatto d’argilla, conserva le proprie caratteristiche naturali, quindi ha la capacità di volare. Data la sua grandezza il possessore dell’innata può cavalcare la creatura. L'esplosione è in grado di causare danni più che gravi.
Consumo: 15
Consumo d'esplosione: 10
Massimo di Aquile Generabili:
Livello II: 2
Livello III: 3
Livello IV: 4
-Parole sante...-
L'animaletto d'argilla misurava ora un paio di metri e non esitai a fargli prendere il volo per attacare la Yamanaka. Il grosso volatile occupava gran parte del mio campo visivo, lasciando appena una piccola zona necessaria per avere discreta visibilità sulle azioni nemiche, soprattutto sulle sue mani. Avevo in mente di combinare l'esplosione con l'opera del clone, al quale avevo dato ordini ben precisi. Appena il volatile si staccò dalla mia mano iniziai una piccola serie di saltelli all'indietro, giusto per guadagnare qualche altro metro dal luogo della probabile esplosione.
Nel frattempo i primi ciuffi nemici avevano raggiunto la mia copia, la quale aveva ordine di farsi catturare, per poi cercare di aggrapparsi ai capelli e di trascinare verso di sè Mai, rendendola probabilmente inerme. Purtroppo non potei attuare la mia tattica, visto che non appena un singolo capello vermiglio toccò il bunshin, questi perse totalmente mobilità, rimanendo fermo immobile. Non era ben chiaro cosa fosse successo, ma quello che era sicuro era che la tecnica della yukese andava ben oltre le mie aspettative. E ciò mi mandò un attimo nel panico, anche perchè ben presto alcune frangie si mossero di nuovo in mia direzione.
-COSAA?! Allora se tocca l'aquila mi fotte pure quella?! Maledizione... Non ho scelta, katsu!!-
Completai in fretta e furia l'unico sigillo necessario alla detonazione, osservando con estrema attenzione le azioni della ragazza. Nel momento in cui lo feci il volatile si trovava a poco meno di tre metri dal mio avversario, mentre distava all'incirca tre metri e mezzo da me. I capelli nemici erano molto vicini, ma fu loro impossibile raggiungere l'aquilotto, proprio visto l'accelerazione esagerata che diedi all'operazione.
L'esplosione sarebbe stata parecchio più potente della precedente e avrebbe spazzato via senza dubbio il clone e i capelli nemici, coinvolgendo in maniera un po' più lieve anche Mai. La mia intenzione iniziale era solo di sbalzare via la yukese, annullando il suo attacco, ma avrei finito per colpirla troppo da vicino e persino io sarei rimasto coinvolto nell'esplosione. Infatti sarei stato travolto dall'onda d'urto, seppure in maniera lieve, e ciò mi avrebbe sbalzato un paio di metri all'indietro. Mi sarei rialzato velocemente, stando ben attento alle reazioni nemiche. Avevo dato una accelerata troppo brusca e un'eventuale incazzatura della kunoichi sarebbe stata più che capibile. Quindi se la situazione me lo avrebbe permesso avrei cercato immediatamente di scusarmi e di essere di aiuto.
Ero stato avventato, mi ero ferito inutilmente e avevo rischiato di ferire oltre il dovuto la povera ragazza. A meno di strane sorprese la questione si sarebbe risolta senza troppi danni, però ancora una volta mi ero lasciato prendere dalla foga, facendo a meno della lucidità. E questo mi innervosiva oltre ogni limite.CITAZIONECITAZIONEScusa per il ritardo...
. -
.CITAZIONEScusa a me per i post non eccellenti ma negli ultimi tempi ho una discreto blocco .-.
NOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!
Un altro pennuto bianco, ma stavolta ancora più grosso e minaccioso del precedente uscì dalle mani di Saruwatari e si ingrossò rapidamente fino a raggiungere dimensioni a dir poco assurde. Mai l'aveva visto all'ultimo poiché il suo avversario, essendo dietro il clone di terra, godeva di una certa copertura. Era troppo tardi per eseguire i sigilli della sostituzione come anche per fare un muro d'acqua per attutire i danni. Nel momento in cui lo shinobi di Takumi compose un sigillo con le mani e l'uccello si illuminò di bianco Mai capì che quella si trattava di un'abilità rapida, efficacie e micidiale. Pochi istanti prima dell'esplosione abbassò la testa e cercò di coprirsi il più possibile con le braccia. Il boato che seguì fu assordante. L'onda d'urto la colpì in pieno scaricando la sua forza prevalentemente sulle braccia, provocandole delle brutte ustioni e scaraventandola a parecchi metri di distanza. La botta col suolo in sè per sè non fu particolarmente dolorosa, ma sommata alle altre ferite non era un'altro peso che la rallentava. Si accorse solo in un secondo momento che i suoi capelli erano stati contrastati dall'esplosione ed erano tornati alla loro lunghezza originale.
Non finisce qui!
Non mi sono ancora arresa.....
Con un grosso sforzo si mise in ginocchio e compose, a fatica, dei sigilli.CITAZIONETecnica della Moltiplicazione Acquatica (Mizu Bushin no Jutsu)
Tipo: Ninjutsu
Questa tecnica è simile alla Moltiplicazione di Nebbia, con la variante che le copie sono fisiche. Possono essere creati solo in ambienti umidi, possono essere create ad una distanza massima di 10 metri dall’utilizzatore. Superati i 25 metri dal ninja che le ha create, tornano semplice acqua. Le copie create con questa tecnica hanno una resistenza relativamente bassa, basta una ferita lieve per farle tornare semplice acqua. Le copie possono fare tutto, ma a media velocità. Infine si potrà decidere di conferire alla copia un minimo o un massimo di chakra per renderle capaci di eseguire alcune tecniche. Il minimo equivale a 10, ovvero la copia costerà 30 e potrà usufruire di 10 unità di chakra. Il massimo equivale a 80, quindi la copia costerà 100 e potrà usufruire di 90 unità di chakra per qualsiasi tecnica conosciuta dall'utilizzatore. Naturalmente sarà il ninja a decidere la quantità di chakra da conferire alla copia, rispettando ovviamente i limiti. Se la copia viene riassorbita l'esecutore riacquista il chakra, altrimenti lo perde.
Consumo copia: 20
Consumo aggiuntivo per conferire il chakra: Minimo 10 - Massimo 80
Mentre due cloni acquatici si creavano dal fiume alle sue spalle la sua mente scartava la maggior parte delle strategie utili per fare qualcosa in quel frangente.
Caricarlo non se ne parla, eseguire un ninjutsu mentre mi avvicino a lui richiederebbe troppo tempo viste le condizioni di mani e braccia, senza contare che mi fanno un male cane, avvicinarmi in corpo a corpo a lui con le mie ferite è totalmente fuori discussione. Ci tengo a ridurre al minimo i rischi di contagio......
Mentre si rialzava i due cloni partirono all'attacco. Mai distava da Saruwatari poco più di una decina di metri. Poco male per i due cloni che erano in forma smagliante a differenza della loro padrona. A circa sei metri dal ragazzo una delle due copia compose i sigilli per la sostituzione. Avrebbe preso il posto di un sasso alle spalle di lui per poi provare ad appioppargli una violenta ginocchiata ai reni mentre il secondo, effettuando una corsa a zig zag per rendersi un difficile bersaglio, avrebbe provato a sferrargli un pugno allo stomaco.
Sono stravolta, faccio persino fatica a stare in piedi......
Nel frattempo la ragazza era rimasta distante da Saruwatari, senza allontanarsi o avvicinarsi, un po' perché non sapeva cosa fare ed un po' perché era talmente stanca e dolorante che aveva paura di cadere anche soltanto camminando. Più cercava di concentrarsi sul mantenere il controllo del proprio corpo e più si sentiva stanca, non riusciva a smettere di ansimare e di sudare freddo, in più il battito del suo cuore gli arrivava fino in testa e ciò contribuiva ad aumentare il suo nervosismo.CITAZIONETecnica della Sostituzione (Kawarimi no Jutsu)
Tipo: Ninjutsu
E' una tecnica che permette di scambiarsi di posto con un oggetto o un essere vivente. Lo scambio non funziona su creature evocate, ninja di pari livello o superiore o su corpi troppo grandi. La tecnica non funziona se fra l'utilizzatore e il corpo da scambiare esistono degli ostacoli fisici. Il raggio massimo di azione della tecnica è di 10 metri. Può essere utilizzata solo una volta negli scontri di arena e una volta al giorno in missioni o quest.
Consumo: 5CITAZIONEStato fisico: molto stanca - perforazione al fianco destro, sopra la cresta iliaca (entità media); due perforazioni all'anca destra, poco sopra il gran trocantere (entità media); ustioni e contusioni sulle braccia (entità medio-grave); contusioni alla schiena (entità medio-lieve)
Stato psicologico: stanca, nervosa.
Equipaggiamento: - Coprifronte di Yuki (in volto)
- Kunai x3
- Shuriken x2
Note: |||
Forza
17
Resistenza
20
Velocità
22
Agilità
22
Precisione
15
Riflessi
22
Chakra
110 - 30 - 30 = 50 (25%)
Chakra clone 1
10 - 5 = 5
Chakra clone 2
10
. -
.
24.6 NO COMMUTATIVE PROPERTY
Sia io che la mia avversaria venimmo scaraventati lontano dalla deflagrazione. Mi rialzai in fretta, pronto a soccorrere eventualmente la ragazza. Però negli occhi di essa, oltre al dolore, lessi rabbia e voglia di non mollare. Non era ancora finita. Per niente.
-Non mi sono ancora arresa.....-
Sorrisi divertito alle sue parole. Le persone che non si arrendono erano da sempre le mie preferite e sentivo di far parte anch'io di quella schiera. E vincere una battaglia lottata fino all'ultimo respiro è per me una delle sensazioni più belle in assoluto, motivo per il quale dovevo applicarmi al massimo. Rimasi in silenzio osservando lo sviluppo della battaglia. Mai sembrava essere oltremodo esausta e rimaneva ferma in ginocchio a meno di otto metri da me. Però stava svolgendo una serie di sigilli. Non mi avvicinai a lei e non la interruppi, ma mentre lei stava agendo io non rimasi con le mani in mano.CITAZIONERagni D'Argilla
Tipo: HiJutsu
La Tecnica consiste nel creare piccoli ragni d’argilla. Essi, una volta creati, eseguiranno gli ordini del proprio padrone. Questi ragni, anche se fatti di argilla, conservano le loro caratteristiche naturali, quindi essi hanno la capacità di arrampicarsi su muri o oggetti simili. La potenza dell’esplosione è in grado di causare danni medi.
Un ragno è in grado di percorrere trenta metri in un turno, e può rimanere intatto per cinque turni dopo che è stato rilasciato, può continuare a mantenere la sua forma se viene nuovamente a contatto con il possessore dell’innata che dovrà spendere una quantità di chakra per riattivarlo.
Consumo: 5 per ogni Ragno
Consumo d'esplosione: 5
Massimo Ragni Generabili:
Livello I: 5
Livello II: 8
Livello III: 10
Livello IV: 15
Dopo aver portato la mia mano destra dietro la schiena, ne avrei fatto uscire un ragnetto. Questi si sarebbe arrampicato sulla mia schiena, facendo uso delle proprietà di scalatore tipica di quella specie di animali e quindi anche della sua riproduzione argillesca. Da lì sarebbe disceso fino ai miei piedi, mettendoci un po' di tempo.
Nel frattempo la Yamanaka aveva completato i sigilli e aveva richiamato sul campo un'altra coppia di cloni acquatici, prelevando la materia prima dal fiume alle sue spalle. Questi avrebbero poi iniziato a correre in mia direzione.
-Ancora attacco diretto? Poco male, c'era giusto una cosa che volevo provare. So che è poco più di un azzardo e che potrebbe essere persino una stronzata colossale. Però la voglio fare! E se mi viene perfetta come l'ho pensata mi autoproclamo Dio dell'Universo...-
Feci un passo laterale, di modo che i cloni non fossero frapposti tra me e Mai, poi unii le mani. Nel frattempo una delle due copie aveva iniziato una piccola serie di sigilli, che presto riconobbi come quella della sostituzione. Questa mi era talmente nota che fui in grado di decifrarla già alla seconda delle cinque posizioni. Del resto erano le stesse che mi stavo apprestando a compiere anch'io, quindi mi era quasi più difficile non riconoscerle. Avendo iniziato mezzo secondo prima, la mia avversaria terminò mezzo secondo prima. Nel mentre il mio ragnetto aveva terminato la discesa e si era posizionato docile dietro il mio piede destro, probabilmente celato agli occhi nemici. Il primo clone della yukese sparì dalla mia vista e ricomparve un attimo dopo, dietro le mie spalle. Le probabilità che fosse quella la mossa pianificata erano parecchio alte, quindi mi ero tenuto pronto a questa evenienza già da prima e quindi, non vedendo ricomparire la ragazza, diedi per scontato che l'avrei potuta trovare dietro di me. Agii di conseguenza, senza neanche controllare la mia ipotesi. Con un balzo in avanti guadagnai quel mezzo metro che mi permise di completare la mia tecnica senza intromissioni. La prima copia avversaria era immediatamente dietro di me, di sicuro pronta ad attaccare, mentre la seconda era ormai giunta con la sua corsa tutt'altro che dritta ad un paio di metri di distanza da me. Però nessuno dei due sarebbe riuscito a colpirmi, visto che riuscii a rilasciare in tempo la mia tecnica.CITAZIONETecnica della Sostituzione (Kawarimi no Jutsu)
Tipo: Ninjutsu
E' una tecnica che permette di scambiarsi di posto con un oggetto o un essere vivente. Lo scambio non funziona su creature evocate, ninja di pari livello o superiore o su corpi troppo grandi. La tecnica non funziona se fra l'utilizzatore e il corpo da scambiare esistono degli ostacoli fisici. Il raggio massimo di azione della tecnica è di 10 metri. Può essere utilizzata solo una volta negli scontri di arena e una volta al giorno in missioni o quest.
Consumo: 5
L'oggetto con cui avevo deciso di sostituirmi era fermo a otto metri da me. Era Mai, che sarebbe stata rimossa dalla sua posizione e si sarebbe ritrovata proprio nel mezzo dell'offensiva dei suoi stessi cloni. Sarebbe riuscita a fronteggiare un attacco lanciato da lei stessa? La cosa non era infattibile, dato che le sarebbe bastata un po' di presenza di spirito per riuscire a bloccare i movimenti dei suoi alleati. Però, la stanchezza nemica, unita al repentino cambio di situazione, avrebbe dato una qualche chance alla mia tattica. Ma questo era solo l'inizio, la parte realmente importante e meno azzardata incominciava ora.
-Katsu...-
Bastandomi un unico sigillo, ci avrei messo davvero poco a rendere operativa l'esplosione. Il ragnetto sarebbe rimasto a circa mezzo metro dalla mia avversaria e la deflagrazione, parecchio meno intensa di quella dell'aquila, avrebbe coinvolto probabilmente tutte e tre le Mai. La limitatezza della forza esplosiva mi poteva permettere di essere abbastanza tranquillo sul non fare troppo male alla yukese, eliminando allo stesso tempo le due copie acquatiche.
-Direi che è finita, no? Meglio non tirarla per le lunghe, anche perchè poi mi sa che dovrò riaccompagnare 'sta tizia a Yuki, visto che non si regge in piedi. Tanto finchè arrivo massimo un giorno in ritardo posso dire che la missione è durata più del previsto o che mi sono perso...-
Rimasi in attesa di vedere il responso sul mio attacco e soprattutto di capire in che stato si sarebbe trovata la ragazza dopo di esso. L'idea che io potessi aver fallito era lontana eoni da me, mi sembrava davvero impossibile. Ripensandoci adesso è molto probabile che io abbia abbassato la guardia in quel momento, cosa imperdonabile per un ninja professionista, soprattutto per uno che si considerava di medio livello.CITAZIONE
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Era decisamente finita. Quello che doveva essere un amichevole duello era finito con una Mai in condizioni pietose: vestiti strappati, braccia ustionate, tagli e lesioni varie, botte a schiena e torace, bagnata fradicia, sanguinolente e svenuta; avrebbero fatto fatica a riconoscerla. L'ultimo colpo l'aveva colta veramente di sorpresa. Mai e poi mai si sarebbe immaginata di subire la sostituzione e beccarsi in pieno i colpi dei suoi stessi cloni uniti all'ennesima esplosione che l'aveva presa alle spalle. Era stato troppo per lei, quell'ultima deflagrazione gli aveva dato il colpo finale, facendola svenire sul colpo, facendo traboccare un vaso carico di dolore, ferite e stanchezza. Purtroppo non aveva avuto nè il tempo nè le forze sufficienti per dire qualcosa al suo sfidante prima di piombare in un pesante sonno forzato che le era piombato addosso tanto inaspettatamente. A quel punto sarebbe stata palese la vittoria di Saruwatari sulla yukese ora svenuta a terra, prona e malridotta. . -
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24.7 WHAT HAVE I DONE?!
La mia tattica aveva riscontrato un successo totale. Quando vidi la ragazza colpita dai suoi stessi cloni ero al settimo cielo e per completare il tutto feci comunque esplodere il mio piccolo ragnetto. Rimasi sorridente a osservare il mio trionfo. Ero decisamente soddisfatto, ma ben presto il mio stato d'animo cambiò profondamente. La ragazza non si stava rialzando, non aveva detto nulla, in sostanza era inerme a terra. D'improvviso venni colto da una paura spropositata.
-Cosa cazzo?! NOOO! Non diciamo cazzate! Nooo, non doveva finire così... Merda, sono un idiota, sono feccia!! Uccidere una persona per uno scontro del genere, cosa sono diventato?!-
Mi misi le mani nei capelli e sentii che le lacrime stavano per uscire dai miei occhi. Mi sentivo sporco, inumano. Poi mi venne l'intuizione che forse la ragazza non era ancora morta. Mi avvicinai a tutta velocità, mentre nel mio cervello giravano solo insulti rivolti a me stesso. Una volta arrivato vicino alla yukese notai subito un paio di particolari molto importanti. Innanzitutto sentii il respiro di Mai stagliarsi nel silenzio circostante, cosa che sembrava indicare la sopravvivenza della ragazza. Però poi fu quello che vidi a stupirmi ancor più. Il corpo della ragazza era martoriato da bruciature e tagli e da questi usciva del liquido nero. Lo spettacolo non rendeva per niente onore alla bellezza della ragazza e mi ci volle parecchia presenza di spirito per non vomitare.
-Ma cosa diavolo?! Ma siamo sicuri che è umana? Che cazzo mi significa 'sto sangue nero? Un qualche strano potere di coagulazione, qualche mutazione genetica? Oppure... Una malattia!! Sì, credo proprio sia così... Ma quale cazzo di malattia rende il sangue nero?! Uff, è inutile non ne so nulla di medicina... Sarà contagiosa? In qualche modo però devo soccorrerla e anche in fretta...-
Rimasi a pensare un secondo, confuso e spaventato. Poi mi venne l'idea giusta. Le malattie non si trasmettono tramite i cloni, o almeno così mi pareva logico. Composi i sigilli necessari e chiamai in campo una copia di terra.CITAZIONEClone di terra
Tipo: Ninjutsu
Utilizzando la terra nei paraggi si crea un clone fatto di terra. Il clone ha una consistenza fisica e può quindi attaccare l'avversario, ma non avendo chakra non può eseguire nessuna tecnica. Quando riceve una ferita moderata la copia ritrorna ad essere terra (le ferite leggere le può subire senza morire). Per poter essere utilizzata questa tecnica necessita di terra nei paraggi.
Consumo: 10
La prima cosa che gli feci fare fu tastare il polso della ragazza, per confermare la sua reale sopravvivenza.
-Il battito è stabile...-
Tirai un forte sospiro di sollievo e qualche lacrima uscì dai miei occhi gonfi. La Yamanaka non rischiava imminentemente la vita e ciò mi tolse un grosso peso dalla coscienza. Non sarebbe stata la prima volta che uccidevo, ma sarebbe stata la prima volta senza motivo e questo cambiava tutto. Adesso però dovevo comunque soccorrerla e probabilmente poi avrei dovuto riaccompagnarla nel suo villaggio. Essendo caduta a ventre in basso, per prima cosa feci voltare la ragazza supina. Era decisamente messa male, però non notai tagli troppo profondi o grosse perdite ematiche. La sua giacchetta arancione era ormai ridotta ad un straccio, lurido e strappato in parecchi punti, mentre per fortuna la maglietta sotto era un po' meno malridotta. Le feci sfilare con attenzione il vestito superiore e lo feci usare come grosso fazzoletto per asciugare le zone sanguinolente. In fondo l'indumento era già da buttare, quindi tanto valeva renderlo utile, sperando che non fosse un qualche abito di alta classe. Una volta ripulito un po' i punti più insanguinati, passai la mia giacchetta nera al mio clone e la feci infilare alla ragazza. Non era molto chic, ma in questo momento l'importante era coprirla, soprattutto le ustioni sulle braccia, che vennero riparate dalle maniche abbastanza più lunghe degli arti della ragazza.
-Beh, non mi viene in mente altro, considerando che non ho nessuna fasciatura o roba del genere... Adesso devo riaccompagnarla al suo Paese, non posso mica lasciarla qui...-
Feci prendere in braccio la ragazza al mio clone, che poi si incamminò lentamente, mentre io li seguivo a breve distanza. Io mi ero perso però, dando per scontato che la Yamanaka non fosse nella mia situazione, la strada che stavamo percorrendo probabilmente ci avrebbe in qualche modo condotto a Yuki. E infatti il primo confine che incontrammo era quello del Paese del Fuoco. Da qui sarebbe stato più facile decidere la strada da percorrere. Non ero certo un esperto di geografia internazionale, però ero in grado di rggiungere il Paese della Cascata e da lì quello della Neve. Non era la strada più corta forse, ma era meglio andare sul sicuro. Ci mettemmo più o meno cinque ore a occhio per raggiungere il confine con la terra natia della ragazza, la quale era ancora senza sensi tra le braccia del mio clone. Durante il viaggio il cielo si era schiarito, ma quasi subito dopo che mettemmo piede nel Paese della Neve il meteo cambiò radicalmente. Faceva freddo, tanto freddo, soprattutto considerato che ero solo in maglietta. Di certo ero abituato al freddo, ma quello era decisamente oltre ciò che mi aspettavo. Improvvisamente mi passò per la mente un pensiero interessante. "Cosa avrei potuto dire alla gente davanti alle porte del villaggio?"
-Cazzo, portare una loro shinobi svenuta tranquillo tranquillo non è proprio la cosa più furba al mondo. Anzi sarebbe troppo stupido persino per me... A questo punto l'unica è aspettare che Mai si svegli e vedere un po' il da farsi...-
Uscii dal sentiero principale e mi diressi verso un qualche spiazzo dove poterci poggiare. A circa quattrocento metri dalla strada trovai una piccola radura, perfetta per le mie necessità. Il suolo era ricoperto da un leggero strado di neve. La ragazza fu poggiata delicatamente a terra e poi il mio clone fece una specie di cuscino con l'ex giacchetta arancione, che poi pose con delicatezza sotto la testa della ragazza, di modo che almeno il suo cranio non fosse a contatto con il freddo della neve. Avrei preferito coprirla con qualcos'altro, però al momento non disponevo di nulla, quindi lasciai perdere. Feci sedere il clone un metro davanti alla yukese, mentre io mi sistemai a circa sette metri da lì, poggiando la schiena contro un albero.
-In che situazione del cazzo mi sono messo, la mia idiozia non ha limiti... La prima cosa che devo fare quando si sveglia è scusarmi. Devo farmi perdonare ad ogni costo, la stavo per combinare davvero grossa. E poi bisognerà trovare una soluzione a questo problema. La cosa migliore sarebbe se potesse poi tornare con le sue gambe, però visto com'è messa non saprei se può riuscirci... In ogni caso adesso non posso far altro che aspettare...-CITAZIONEStato Fisico:
Leggermente Stanco
Stato Mentale:
Stanco e arrabbiato a morte con sè stesso
Chakra:
165/280CITAZIONECome d'accordo con Dj, qui finiamo e la ruolata proseguirà altrove...
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Mai dire Mai |
