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.CITAZIONESaruwatari Kamizurui vs Light Aburame
Luogo : Kiri, appena fuori dalle mura - Pomeriggio
Turni : Saruwatari Kamizurui
Light Aburame
Edited by Fabiobreo - 7/3/2011, 08:59. -
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vorrei ricordare che la regola "no morte" è stata eliminata.
inoltreCITAZIONEIl grado
Se i due ninja sono dei genin, potranno scegliere di combattere all'interno del villaggio di appartenenza, all'interno di apposite arene, in modo da non avere interferenze esterne; se invece entrami i contendenti hanno superato il grado di genin non ci saranno scelte: per combattere evitando di apportare troppi danni al villaggio sarà obbligatorio combattere all'esterno di questo.
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15.1 INFILTRAZIONE RIUSCITA!
-Dai che è finalmente ora di andare! Non ne potevo più!!-
Diedi un ultima occhiata alla stanzetta, per vedere se avessi dimenticato qualcosa, poi uscii. Appena fuori dall'edificio tirai un grossissimo sospiro. Mi sembrò quasi di rinascere. Era ormai un mese che ero rinchiuso in quel dannato ospedale, un mese di enorme noia e stressante inattività. Preso da un ardente desiderio di ritornare presto al lavoro, mi diressi velocemente a casa. Lì avrei posato le mie cose, per poi dirigermi velocemente dal kage per rimettermi in servizio. Ma una volta varcata la soglia della mia magione trovai qualcuno ad attendermi.
-Allora, ti sei ripreso per bene, bello? Qui ti ho tenuto tutto sotto controllo...-
Il ragazzo seduto di fianco al tavolino era Keisuke, colui che mi ci aveva spedito in ospedale.
-Come al solito, no?-
Esibii un mezzo sorriso per ridurre la tensione e l'imbarazzo, che erano notevoli. Certo questa non era la prima volta che succedeva, quindi di cosa bisognava preoccuparsi? Gli scontri di allenamento con lui erano diventati una piacevole abitudine. E poco importa se ogni tanto uno dei due si faceva male. Per la precisione questa era la quinta volta che finivo al pronto soccorso, mentre a lui era toccato tre volte. In fondo anche questi contrattempi erano diventati routine, quindi mi piaceva pensare che potessimo continuare tranquillamente. Però questa volta era diverso. Mai eravamo arrivati a ferite così gravi, mai la degenza si era protratta per più di una settimana. Era evidente che qualcosa sarebbe cambiato, che non avremmo potuto più fare quegli allenamenti e irrazionalmente temevo che questo potesse incrinare la nostra amicizia. Ma avevo fatto i conti senza l'oste e Keisuke aveva già previsto tutto.
-Certo. Senti, c'è un tipo che conosco, un bamboccio riccastro e viziato, che domani sera tiene una festa enorme a Kiri. C'ho un paio di contatti là e m'hanno detto che riuscirebbero a imbucarci. Allora che ne dici? Dobbiamo giusto brindare al tuo rientro al lavoro.-
Quel giorno era un venerdì, quindi fino al nuovo lunedì non sarei potuto effettivamente rientrare in servizio e questo tenne a bada il mio senso del dovere.
-Che ne dico? Dico che se c'è da bere e mangiare gratis alla faccia di qualche riccone testa di cazzo io ci sono sempre!!-
Procedemmo senza fretta con i preparativi e poi verso la sera ci imbarcammo. Ci aspettava un viaggio parecchio lungo, ma il pensiero di ciò che ci avrebbe atteso là ci diede la forza di proseguire. Già una volta eravamo riusciti ad infiltrarci in una festa di ricchi e quindi sapevamo quanto fosse esaltante godere del lusso e della superbia di quei mentecatti pieni di soldi. Lo spostamento in nave fu abbastanza travagliato e occupò un giorno intero, permettendoci solo di posare le nostre cose in una locanda e di arrivare a destinazione poco dopo l'inizio della festa.
-Tempismo perfetto, vi stavamo aspettando!!-
Davanti all'ingresso ci accolsero due ragazzi, sembravano più samurai che shinobi, ma avevano il coprifronte di Kiri. Avevano condiviso una missione con Keisuke, il quale probabilmente li aveva salvati, o roba simile, visto che questi sembravano provare molta gratitudine nei suoi confronti. Erano loro i nostri contatti, coloro che ci avrebbero aiutato nell'infiltrazione. Fu facile e rapido. Dovendosi loro occupare della sicurezza al portone, fu uno scherzo farci entrare nell'enorme villa. Ci comportammo con estrema nonchalance e, grazie anche al fatto che la festa fosse già nel suo pieno, nessuno fece troppo caso a noi.
-Dio mio...-
Feci estrema fatica a trattenermi di fronte allo spettacolo che si parò dinnanzi ai miei occhi. Sembrava di essere in paradiso, proprio come suole immaginarselo una persona lontana dagli agi come me. Intorno a noi erano disposti tavoli ricolmi di ogni ben di Dio, dai cibi più esotici alle specialità culinarie rinomate in tutto il mondo, dai più piccoli e gustosi stuzzichini a portate dalle dimensioni faraoniche. Per l'enorme stanza giravano parecchi camerieri che offrivano ai commensali bevande di vario genere e per tutta la sala si sentiva un profumo divino, commistione di quelli dei cibi e delle bibite. Avremmo voluto avventarci su quelle squisitezze come se non ci fosse un domani, come cani randagi messi di fronte ad un enorme bistecca, ma la nostra tattica era di non dare nell'occhio, quindi procedemmo con calma. Assaggiammo tutti i vari piatti, assaporando assorti quei dolci sapori e tastammo con avide mani quell'opulenza che non ci saremmo mai potuti permettere. Una volta che fummo vicini al punto di esplosione per il troppo cibo, decidemmo di passare al bere. Quelle bevande erano una cosa mai provata prima, ma ne sottovalutai la pesantezza alcolica. Dopo il quinto bicchiere la lucidità calò notevolmente e i ricordi di ciò che avvenne dopo sono parecchio frammentari.
Mi risvegliai un po' intontito nel letto della locanda, nudo. Di fianco a me era sdraiata una ragazza, di cui ricordavo a malapena il nome, Aya. Mi alzai dal letto e mi diressi in bagno, per lavarmi. Durante il tragitto gettai lo sguardo sul letto di Keisuke, dove dormiva, anche lui in buona compagnia. Dopo una rapida doccia decisi di uscire dalla piccola stanzetta e andare a fare due passi. Trovai per terra i vestiti eleganti che avevo preso a noleggio, ma scelsi di non sporcarli più di quanto erano già e rimisi le mie vesti abituali. Il sole non era ancora sorto e per strada non c'era nessuno. Caracollai senza metà, girovagando tra i vicoli bui della capitale. Improvvisamente mi ritrovai di fronte alle mura, abbastanza vicino al portone da poterlo scorgere. Uscii dal villaggio per passeggiare in mezzo alla natura, ma in breve smisi. Infatti fui colto da un tremendo sonno, che mi assalì all'improvviso. Riuscii a trascinarmi indietro fino all'ingresso del villaggio, ma ebbi la forza solo di poggiarmi alle mura che delimitavano Kiri. Forse avrei dovuto nascondere il mio coprifronte di Takumi, trovandomi in terra straniera, ma non ne ebbi tempo, dato che il tiranno Morfeo mi strappò di forza da questo mondo portandomi in quello dei sogni.CITAZIONEStato Fisico e Mentale:
Dormiente
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15.2 UN RISVEGLIO TRAUMATICO
-Ehi tu!Svegliati!Cosa________________iri? Va______________stret______batterti.-
D'improvviso fui desto. A riportarmi sulla Terra furono le parole di un estraneo, ma visto che mi trovavo nel dormiveglia ne compresi solo una piccola parte. Provavo un malditesta abbastanza forte, accompagnato da un pulsare continuo delle mie tempie. Fu proprio quel dolore a farmi ricordare tutto il contesto. Ero a Kiri, la sera prima avevo fatto festa e come al solito avevo alzato un po' il gomito, poi la mattina mentre facevo quattro passi mi ero addormentato non so bene nè dove nè come. Senza degnare di attenzione l'uomo che mi aveva svegliato, volsi il mio sguardo al cielo. Il sole era ben alto, segno chiaro che ci trovavamo nel primo pomeriggio. Ci misi un attimo a collegare i due pensieri, visto lo stato in cui mi trovavo, ma quando lo feci si accavallarono mille altre problematiche nel mio cervello.
-Cosaaaaa?! Davvero è pomeriggio?! Davvero ho dormito tutto questo tempo?! E Keisuke? Non ditemi che è in coma in quel cazzo di ostello... Merda dobbiamo prendere il traghetto delle 4 o non saremo mai a casa in tempo. Manco da un mese dall'azione, se il kage mi becca in ritardo al mio ritorno mi spella. Devo raccattare il bamboccio e tornare in fretta a Takumi...-
Caddi vittima di un mezzo attacco di panico e mi alzai di scatto con una rinnovata vitalità. Fu allora che notai la presenza di qualcuno ad una decina di metri da me. Sembrava stranamente teso e eccitato mentre mi guardava fisso, in attesa di chissà che. Furono proprio i suoi occhi a ricordarmi cosa era successo pochi secondi prima. Era costui ad avermi svegliato e se non ricordavo male tra le sue parole c'era qualcosa tipo "combatti" oppure un "ti uccido" o comunque qualcosa di simile. Non riuscii a capire bene cosa potesse essere successo. Era una guardia che mi cercava per qualcosa che avevamo fatto la notte scorsa io e Keisuke, oppure un teppistello attaccabrighe che voleva solo fare a botte o ancora l'ennesimo ninja straniero che pretendeva di insegnarmi la presunta inferiorità di noi Takumensi. Una volta che scorsi il coprifronte di Kiri pensai che in qualunque caso non me la sarei cavata con poco. Avevo sentito molte voci sul valore degli shinobi di quel villaggio, ma non ebbi mai modo di verificare queste informazioni. Ebbi l'impressione di doverlo assolutamente intimorire se volevo evitare lo scontro. Adesso non saprei dire in base a quale assurdo processo pseudo-logico arrivai a questa conclusione, ma di sicuro non mi trovavo in una situazione di calma e ciò contribuii al mio enorme errore di valutazione. Con un gesto deciso mi tolsi i miei inseparabili occhiali da sole e poi ringhiai contro il Kiriano.
-Levati dai coglioni subito o ti spazzo via!!-
Dalla calma cadaverica del mio risveglio, passando per l'ansioso panico di poco prima, per poi finire in bellezza con quell'animalesca rabbia. Di certo avevo dato spettacolo e non so come avrebbe potuto reagire il ragazzo al mio reiterato cambio di comportamenti e alle mie parole poco concilianti. Lui sembrava un tipo calmo e strafottente e come fisico eravamo parecchio simili, ma il suo sguardo fiero sembrava quello di uno che non si tira indietro. Probabilmente saremmo finiti a combattere, senza che io sapessi nemmeno il perchè. Mi rimisi gli occhiali e rimasi in attesa di una reazione nemica, cercando di essere pronto a reagire in qualunque caso.CITAZIONEStato Fisico:
Leggero mal di testa, in via di miglioramento.
Stato Mentale:
Confuso e irritato
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- Da Yuki a Kiri - Prologo -
Quel giorno a Yukigakure mi sembrava di una noia mortale; l'avevo passato tutto a lucidare l'armatura e la lancia "Gioiello del cielo" e a mangiare qualcosina che avevo comprato qua e la per la piccola e nevosa cittadina. Durante il giorno non avevo incontrato nessuno d'interessante e per il quale valesse la pena veramente fermarsi a parlare: la verità era che mi mancava l'alcool. Sorseggiare quella schifosissima medicina non era la stessa cosa che bere qualche litro di buon liquore e magari ritrovarsi il giorno dopo disteso, e nudo, sulle rive di un fiume in piena e con il rischio di essere trasportato via dalla limpida acqua corrente. Il Paese della Luna era stato il mio ultimo soggiorno di fuoco. Come sempre quel posto non deludeva mai le mie aspettative e, oltre ai fiumi di alcool, erano presenti dei polli da spennare giocando ai dadi o a qualche altro passatempo d'azzardo tipico del posto. Ovviamente non era mancata nemmeno la rissa, divertente come al solito ed ottima per scaricare la tensione prima di un grande evento, quale una missione o un infiltrazione. Pensai che forse in quel momento dovevo essere al Blut, ma non mi interessava più di tanto avere Koykiri o Jill tra i piedi; il primo mi rubava la medicina per la narcolessia e la nascondeva, divertendosi a vedermi addormentare come un sasso: infatti lo ritrovavo al mio risveglio davanti a me che rideva come uno scellerato. La ragazza di Jack — almeno io credevo stessero così le cose — era una seccatura immane. La ragazzina aveva già preso le redini di casa e, oltre a farmi mangiare come un maiale, mi proibiva l'utilizzo dell'alcool; per spiegargli che ciò di cui mi servivo di continuo era una medicina ci impiegai una settimana, ed ancora oggi non si fidava di ciò che dicevo. Nessuno poteva biasimarmi quindi se preferivo il caldo focolare della mia abitazione Yukese e non l'umido covo del Blut. Decisi quindi di alzarmi per andare a vedere cosa ci fosse d'interessante per le strade deserte della città: mi coprii per bene a causa del freddo pungente e con in viso stampata la solita espressione distaccata e annoiata mi precipitai all'esterno.
La medicina rischiava di congelare in quella ampolla color nero perlaceo, e dovetti tenerla tra le vesti con il rischio di rovesciarmela addosso; ogni tanto ne bevevo un sorso anche se non era necessario. I passi si stampavano lentissimi nella coltre bianca, mentre giravo l'angolo della prima strada dopo la mia abitazione. Vedevo i manifesti che ritraevano alcuni dei miei compagni del Blut, ma lì a Yuki non erano importanti. C'era ad esempio Ashel, ma era ricercata da Konoha: i Konohani non erano visti di buon occhio a Yukigakure, a causa del primo attacco di Gilgamesh; poi c'era il manifesto di Jack e anche il manifesto di un singolare personaggio che non avevo mai visto. La taglia di questo Senshide era più alta addirittura della mia, ma era ricercato solamente da Otogakure. Mi fermai a guardare perplesso il pezzo di carta umido e rovinato dal clima di quel posto, poi lo strappai e me lo misi in tasca. Non avevo notato che dei ragazzini avevano preso a seguirmi, ed uno di loro mi parlò con una voce tremante e gli occhi colmi di ammirazione: « Livinho-sama, catturerà quel ricercato? E' così? Lo catturerà per proteggere Yukigakure? ». Guardai i ragazzini vispi che aspettavano con ansia una mia risposta, " e cosa gli dico adesso? ". Ero spiazzato: da una parte non volevo deludere i miei ammiratori, dall'altra parte c'era la mia anima menefreghista; in effetti questo Senshide a me non aveva fatto nulla e perché mai avrei dovuto provare a catturarlo?. Cercai quindi di tirarmi fuori da quell'impiccio come meglio potevo: «Non dovete preoccuparvi. Questo ricercato non ha interesse per Yuki, ma se dovesse minacciare il Villaggio... state sicuri che non glie la farò passare liscia!». I bambini sembravano contentissimi delle mie parole e iniziarono a giocare a "Shinoyuki contro Livinho": sentii addirittura uno di loro dire " Io sono Gilgamesh, l'orrendo uccisore di Konoha", ma forse era stata solo la mia immaginazione. Il problema era che i fantasmi del mio passato incombevano su di me come ombre minacciose e che mi serviva una festicciola per distrarmi. Adocchiai quindi un vero manifesto, uno di quelli che tutti vorrebbero vedere. C'era una festa a Kirigakure, qualcosa di classe, ma erano invitati solamente gente di alto rango; questo significava che avrei dovuto usare il mio espediente della trasformazione per introdurmi nel paese. Ritornai a casa e mi preparai per il viaggio, sarei partito subito per Kiri e sarei arrivato in tempo per la festa.
[...]
Non avevo visto molte volte il Paese dell'acqua e sicuramente non me lo ricordavo così nebbioso. Era una cosa veramente seccante non poter ammirare i vari paesaggi che si stagliavano verso l'orizzonte e doversi limitare ad una piccola e ristretta visuale; in quel momento invidiai gli Hyuga, che potevano vedere a distanze incredibili ed ammirare qualsiasi cosa in qualsiasi condizione. Sbuffai annoiato, mentre mi recavo verso le mura della città. Non volevo che sorgessero dei problemi con le autorità locali e non sapevo se Kiri e Suna erano alleate e in quel caso, la mia taglia, sarebbe stato un bel problema. Non appena fui visto dalle guardie una di loro mi fermò: « Fermo! A quale villaggio appartieni, mostra un copri-fronte. Se non sei uno shinobi abbiamo bisogno dei tuoi documenti d'intendità! ». Tirai fuori uno dei copri-fronte che avevo chiesto allo Shogun per la missione contro Shinoyuki: « Ecco qui, signore... sono uno shinobi di Yukigakure-no-Sato, il Villaggio della Neve! ». Sembrarono per un attimo interdetti, ma poi mi fecero passare senza proferire altra parola. Era vantaggiosissimo viaggiare nei villaggi neutrali: anche se si è ricercati non hai rogne di nessun tipo e puoi imbucarti a tutte le feste possibili immaginabili trasformato in qualche vecchio ciccione aristocratico. La città di Kiri non era niente meglio dell'esterno: molto brutta e costruita malissimo; mi chiedevo come mai Jack era così tanto interessato a quel posto " forse perché è nato qui... mah, chi lo sa? ". Accantonai per un attimo quei pensieri in quanto inutili e mi recai nel punto dove la festa sarebbe cominciata a breve. Una volta arrivato, gli abiti eleganti furono la prima cosa che mi saltò all'occhio; sbuffai sapendo che avrei dovuto assumere le sembianze di qualcuno. Beccai quello che doveva essere un invitato alla festa e dopo averlo stordito, legato, imbavagliato e nascosto per bene, ne assunsi le sembianze e mi avvicinai alla guardia all'ingresso. « Benvenuto Kazashimo-sama, è un onore poterla avere qui tra noi! », disse il ragazzotto inchinandosi davanti a me; avevo assunto proprio le sembianze necessarie a non dare nell'occhio. Quella sera mangiai e bevvi come non avevo mai fatto in precedenza: se anche Kiri era bruttissima come città, aveva dei liquori stupendi e per non parlare del cibo. La serata finì nello stesso vicolo dove era iniziata, mentre il vero Kazashimo ancora mugugnava imbavagliato e legato come un salame.
Il giorno dopo mi svegliai e, assumendo di nuovo le mie sembianze, slegai il ciccione che ancora dormiva come un sasso tra i cassonetti della mondezza. Filai via. Sarei tornato a Yuki, ma prima avevo intenzione di fermarmi al Blut per vedere a che punto era Jack con i preparativi della missione per il recupero di Kagayaku.
- Il combattimento -
« Sono Light Aburame, ninja di Kiri. Ora, se non vuoi ingaggiare uno scontro, ti conviene andartene subito, altrimenti...sono tutto tuo! ». In lontananza avevo colto una voce: sembrava qualcuno intenzionato a combattere, ma non sapevo ancora con chi. Quando mi avvicinai vidi due ragazzi intenti a fronteggiarsi: uno aveva il copri-fronte di Kiri e spavaldo guardava l'altro con aria di sfida e con occhi bramosi di combattere; l'altro portava invece lo stemma di Takumi e sembrava alquanto agitato. " Tanto non ho niente da fare, magari becco una nuova recluta da proporre a Jack ", pensai guardando con aria annoiata e alzando i sopraccigli leggermente. Cercando di non farmi notare da nessuno dei due mi andai a sedere su un grosso masso pieno di muschi, mentre la nebbia contornava tutto e sembrava non lasciare scampo ad un alito di luce. Silente osservavo quello che sarebbe successo, mentre bevevo un sorso della mia medicina.. -
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15.3 CIANCIE INUTILI
-Non ci penso nemmeno, ho avuto il compito di proteggere il villaggio dalle invasioni e porterò a termine la missione. Sono Light Aburame, ninja di Kiri. Ora, se non vuoi ingaggiare uno scontro, ti conviene andartene subito, altrimenti...sono tutto tuo!-
Rimasi abbastanza stupito di fronte alle parole e al comportamente del ragazzo che avevo davanti. Sebbene le sue parole lasciassero spazio ad alternative alla lotta, così non sembrava essere per il suo atteggiamento. Era in tutto e per tutto pronto alla battaglia.
-Sisi, come no, conosco quello sguardo. Se io provassi a scappare non esiteresti nemmeno un secondo a colpirmi alle spalle...-
Ripensandoci probabilmente avrei potuto fidarmi delle sue parole e tentare di convincerlo della pacifità delle mie intenzioni. Considerando la mia situazione sarebbe stata senza dubbio la scelta giusta, però purtroppo mi salii subito il sangue alla testa e non pensai nemmeno un secondo di credere alle sue parole. In fondo era un mese che non combattevo e inconsciamente non vedevo l'ora di iniziare. Ormai era quasi diventata una droga. Guardai fisso il mio avversario. I suoi occhi bruciavano di un fuoco particolare, come quelli di un lupo affamato dopo un lungo digiuno. Forse non eravamo poi così differenti. Improvvisamente il ragazzo estrasse un'arma, una Kurasigama o qualcosa di simile, poi si mise in guardia. Ormai niente ci avrebbe fermato, questo era chiaro.
Colto da un improvviso lampo di lucidità mi ricordai che mi trovavo con le spalle al muro. Affrontare un nemico dalle abilità sconosciute in quella situazione era da pazzi suicidi, quindi dovevo trovare un espediente per cambiare l'equilibrio dell'incontro. E non ci misi molto a capire la mossa giusta. Non avevo molte possibilità a mia disposizione, l'unica possibilità era eliminare i tempi di attesa per l'utilizzo della mia innata, fatto che mi avrebbe permesso di imprimere un ritmo diverso all'incontro. Con nonchalance misi entrambe le mie mani nelle tasche dell'argilla. Per permettermi tutte le varie procedure senza essere scoperto, iniziai a parlare con l'avversario. Non erano che inutili e vuote parole per me, ma mi avrebbero permesso la manovra diversiva di cui avevo bisgno.
-Bene bene Aburame-san... Il tuo cognome è molto nostalgico, lascia che ti dica il mio: Kamizurui! Ti dice nulla? Sai, il tuo clan e il mio sono stati rivali a lungo, in un passato abbastanza remoto. È stato il tuo clan a causare la rovina del mio. Da tempo ho perso interesse per quei perdenti che portano il mio stesso nome, ma sono sempre stato curioso rispetto a voi. Sono sempre stato curioso, ma vederti così... Mi sento un po' deluso, a dirla tutta... Fammi vedere di cosa è capace il clan che ci ha spazzato via!-
Parole prive di significato, ora come ora, figlie dei ricordi della mia infanzia. Spesso avevo sentito i miei che imprecavano contro gli Aburame, ma non avevo mai dato troppo peso alle loro vendette anacronistiche. Inoltre avevo già da tempo deciso di preferire la vergogna per i miei antenati deboli, piuttosto che un insensato odio verso degli sconosciuti. Ora non restava che sfruttare questa patetica messinscena d'altri tempi e iniziare questa tanto inconsciamente agognata battaglia.CITAZIONEManipolazione dell'Argilla
ELEMENTO: Terra
Descrizione
Il possessore di questa innata è dotato di due particolari bocche sui palmi delle mani.
Queste bocche possono inghiottire e modellare l'argilla creando diversi animali in grado di muoversi e/o volare.
Con l'utilizzo del chakra il possessore potrà far esplodere i modellini di argilla creando esplosioni anche molto serie.
ATTENZIONE:
Tutte le creazioni fatte di argilla esplosiva possono essere disattivate con una tecnica elettrica dal consumo pari o superiore al consumo della creazione stessa.
2° Livello
- Il ninja può modellare l'argilla per creare animali di media grandezza (grandezza massima 3 metri) al costo di 5 unità di chakra ad animale.
- Il ninja con l'utilizzo di chakra può far muovere o volare gli animaletti di argilla per una distanza di 20 metri.
- Il ninja può far esplodere ogni creazione con un certo consumo di chakra
Consumo: 5 a turno
Durante il mio discorso avevo attivato le bocche sui palmi, riempendole di materiale con l'ausilio delle due lingue. Avevo raccolto abbastanza materia prima per parecchie creazioni e iniziai la manipolazione immediatamente, ancor prima di finire di parlare. Non appena ebbi terminato quella stupida recita diedi inizio allo scontro.
-Si parte!-
Scattai verso la mia sinistra, in direzione opposta a dove si trovava la porta d'ingresso di Kiri. L'ultima cosa che volevo era coinvolgere altri ninja in quella battaglia. La mia corsa non fu propriamente parallela alle mura, ma leggermente deviata, in quanto per me era importante allontanarmi da quelle pareti che in quel momento non rappresentavano nient'altro che un grosso ostacolo. Ero partito a tutta velocità, tenendo bene d'occhio il mio avversario e le sue reazioni. Non mi trovavo certo nella posizione di fare la prima mossa, dovevo solo fare in modo di essere più che pronto a qualsiasi tipo di attacco nemico.CITAZIONECITAZIONEScusate per il ritardo ! E comunque la storia dei Kamizurui è vera, si trova in un squallido filler della prima serie xD.
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Stavo assistendo a quello che sembrava essere uno scontro, o meglio un'accesa lite tra due tizi che forse nemmeno si conoscevano. Non sapevo il motivo che aveva acceso nei due spirito combattivo, figurarsi se avevo interesse nel saperlo, ma li guardavo con interesse che in poco tempo si trasformò in una noia letale. Il primo, che non sembrava uno shinobi di Kirigakure, avanzava contro l'avversario speditamente partendo dalla prossimità delle mura del villaggio. Aveva le mani in tasca, forse era pronto a sferrare un offensiva con kunai o shuriken, il che era tipico di qualunque ninja che vuole rompere il ghiaccio prima di passare all'artiglieria pesante; il secondo ebbe un comportamento leggermente diverso: muovendosi nella nebbia, serpentino, poggiò il palmo della mano a terra — il che in un primo momento mi fece pensare ad una tecnica di evocazione — però non successe nulla. Il kiriano, poi, produsse tre cloni ed articolò una strana offensiva a base di taijutsu e armi da lancio verso il suo avversario.
" Che noia. Sono lenti, sono deboli e non hanno nessuna peculiarità da poter coltivare in futuro... ", quindi ero in procinto di abbandonare l'allegra Kirigakure per tornare alla Foresta della morte, ma decisi di intrattenermi e pazientare, per vedere se qualcuno dei due riserbasse qualche asso nella manica.. -
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15.4 CONSUETUDINI
Subito dopo che partii, il mio nemico pose la sua mano a terra senza aver eseguito dei sigilli. La possibilità più concreta era quella di una tecnica Doton, ma poteva comunque trattarsi di una qualche abilità legata agli insetti, peculiarità del clan Aburame. Il contatto dell'avversario col suolo fu decisamente breve e questo mi lasciò ancor più ignaro sul valore delle sue azioni. Subito dopo aver sollevato il palmo dal suolo unì le mani per compiere qualche tecnica. Di impulso feci lo stesso, in modo di riuscire a reagire in modo adeguato alle azioni del kiriano. Ovviamente egli riuscì ad iniziare per primo, ma questo risultò un vantaggio per me. Infatti in questo modo fui in grado di leggere la mossa dell'avversario. Normalmente non sono per niente in grado di riconoscere le tecniche di un avversario dai sigilli, neanche quelle a me note, tranne che per due specifici casi. La sostituzione e la moltiplicazione del corpo, ovvero i jutsu che ho ripetuto e visto fino alla nausea. E quindi al secondo sigillo riuscii a capire che le intenzioni di Light erano quelle di creare delle copie di se stesso, per poi probabilmente attaccare in combinazione con esse. Una scelta a dir poco classica, quasi banale per la sua semplicità, ma avevo da tempo imparato a non sottovalutare queste situazioni. Quindi proprio appena prima che il nemico completasse la sua serie di sigilli, ne iniziai una io, ancora nel pieno della corsa. Proprio come previsto apparvero tre cloni davanti al nemico e tutti e quattro partirono immediatamente all'attacco. Essendo partito prima avevo guadagnato un bel po' di vantaggio e ora la distanza fra noi era di poco più di una dozzina metri. L'inseguimento durò circa un secondo e non produsse sostanziali cambiamenti nelle posizioni. Infatti non appena terminai la mia sequela di posizionamenti con le mani, reclinai leggermente il busto e facendo perno con la mano destra ruotai la mia posizioni in modo da essere propriamente di fronte al mio nemico, per poi poggiare al suolo anche la seconda mano, liberando la tecnica.CITAZIONEPrigione di Roccia (Doton - Kekkai Doroutoumu - Earth Type - Destruction Mud Prison)
Tipo: Ninjutsu
Crea una prigione di roccia quasi indistruttibile grazie al Chakra. Ma questa ha un punto debole: non ha la stessa resistenza in tutti i suoi punti e quindi non è impossibile da distruggere o evadere (richiede arte marziale davvero potente) Consumo: 40 (ogni turno ruba 10 a ogni persona all'interno della roccia, che va all'utilizzatore della tecnica)
Uno spesso strato di roccia iniziò a sollevarsi davanti alle mie mani e dietro al mio avversario con una velocità abbastanza alta. Light si trovava non molto distante dal centro esatto della costruzione e questo rendeva più difficoltosa la fuga, che però era ben lontana dall'essere impossibile. La mia reale intenzione era quella di prendere tempo per la creazione dei miei animaletti d'argilla, ma non mi sarebbe per niente dispiaciuto se il kiriano fosse rimasto intrappolato per un bel po'. Allo stesso tempo però dovevo stare estremamente attento, perchè nel caso egli fosse riuscito ad evitare la mia tecnica solo una reazione iper-rapida mi avrebbe salvato da dure conseguenze. Proprio per questi casi avevo escogitato una piccola e semplice contromossa. Nel caso in cui non avessi ricevuto il flusso di chakra proveniente dall'avversario per più di due secondi, avrei istantaneamente rilasciato la tecnica, per poi tentare una tattica di ritirata veloce.CITAZIONECITAZIONEScusate nuovamente per il ritardo. Cercherò di evitare in futuro.
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15.5 INSECT ARMY
Non appena completai la mia tecnica, un lieve ronzio si levò nella calma del pomeriggio kiriano. Quel suono mi diede un importantissima informazione. Infatti sapendo che il nemico aveva il controllo sugli insetti potevo affermare con quasi assoluta certezza che avrei dovuto affrontare di lì a poco un esercito di quei piccoli animaletti. Reagii istantaneamente, riacquistando la posizione eretta con un breve scatto. Non appena le mie mani abbandonarono le loro posizioni la struttura di roccia che avevo creato cominciò a perdere stabilità, privata del supporto del mio chakra, e di lì a pochi secondi sarebbe crollata inesorabilmente, seppellendo o liberando il mio nemico. Io, non appena fui in piedi, eseguii due veloci salti all'indietro in successione, portando nel frattempo la mano destra vicina alla cintura e afferrando in questo modo il piccolo ventaglio che ad essa era fissato, aprendolo con un piccolo e preciso movimento di pollice e indice.CITAZIONEKo Tessen
(Letteralmente "piccolo ventaglio") Un ventaglio da guerra, però delle dimensioni di un ventaglio normale. Date la piccolezza è molto più facile utilizzarlo rispetto al normale tessen. Però esso è in grado di sprigionare la forza di una sola stella (un terzo rispetto al massimo del ventaglio canonico). È un esemplare a produzione limitata, prodotto da un anziano artigiano del Paese del Fiume, esclusivamente per i ninja di Takumi. Di colore rosso, è decorato con la scritta dorata "Takumigakure no sato". Ad esso è legato un cordino rosso fuoco, tramite il quale è possibile assicurare il ventaglio chiuso alla cintura.
Costo:15 ryo
Nel mentre gli insetti del nemico erano spuntati da sopra la gabbia di roccia, avvicinandosi ad una velocità parecchio alta e ormai si trovavano più o meno a mezzo metro da me. Però io adesso ero pronto. Con un colpo secco del polso destro feci muovere il piccolo ventaglio, che coadiuvato dal mio chakra attivò una tecnica.CITAZIONEPrima stella (Ichi no Hoshi)
Tipo: Taijutsu
Un ventaglio da combattimento per i ninja ha solitamente tre punti viola sulla sua superficie. Questa tecnica interessa il primo punto, spiegando quindi solamente un terzo del ventaglio e colpendo a distanza l’avversario con raffiche di vento. I danni da attacco sono minimi, essendo questa una tecnica quasi esclusivamente difensiva. Per lo più serve a deviare con lo spostamento d’aria shuriken e kunai.
Consumo: 20 a turno
L'onda d'aria investì pienamente il piccolo sciame, ma non sapevo se ciò sarebbe bastato a fermarli. In caso di insuccesso, mi sarei trovato davvero alle strette, quindi avrei dovuto ripiegare su una fuga pura con la sostituzione, sempre che ne fossi in grado. Molto probabilmente quegli insetti erano velenosi, quindi un contatto con essi, anche minimo, avrebbe voluto dire sconfitta.CITAZIONECITAZIONEChiedo perdono per il notevole ritardo, ma è stato un periodo un po' così...
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15.6 SERPENTI!
La mia difesa col ventaglio si rivelò efficace solo in parte. Infatti una parte degli insetti fu spazzata via come niente, ma un'altra buona metà sembrava poter resistere alla folata di vento che avevo creato. Decisi istintivamente di cambiare radicalmente il tipo di opposizione, puntando questa volta sulla fuga. Mollai la presa del ventaglietto e unii le mie mani per eseguire una rapida serie di sigilli. Nel mentre mi esibii in un paio di salti all'indietro, cercando di sfuggire in questo modo agli incombenti insetti. La mia distanza dalla posizione della creazione della gabbia di terra era passata da quattro a otto metri e quando toccai terra la piccola sequenza di cinque sigilli fu terminata. Ormai gli insetti erano a pochi centimetri dal mio volto, mentre un altro pericolo stava giungendo da dietro di loro. Infatti il mio nemico si trovava tranquillo sulle macerie della mia prigione di Doton, ma proprio mentre stavo per completare la mia tecnica l'immagine del mio avversario svanì, trapassata da due veloci proiettili. A quanto pare ero stato ingannato, essendomi dimenticato del bunshin che in precedenza era stato prodotto, e quindi ora mi trovavo un paio di kunai che sfrecciavano diretti verso di me. Ma per fortuna non dovetti preoccuparmi più di tanto di queste due armi, in quanto le procedure per la mia tecnica erano praticamente terminate e quindi sarei riuscito ad evitare senza problemi questo attacco.CITAZIONETecnica della Sostituzione (Kawarimi no Jutsu)
Tipo: Ninjutsu
E' una tecnica che permette di scambiarsi di posto con un oggetto o un essere vivente. Lo scambio non funziona su creature evocate, ninja di pari livello o superiore o su corpi troppo grandi. La tecnica non funziona se fra l'utilizzatore e il corpo da scambiare esistono degli ostacoli fisici. Il raggio massimo di azione della tecnica è di 10 metri. Può essere utilizzata solo una volta negli scontri di arena e una volta al giorno in missioni o quest.
Consumo: 5
Poco prima che i due attacchi nemici potessero abbattersi su di me scomparvi. Al mio posto si materializzò un piccolo sasso molto vagamente sferico, mentre io mi ritrovai nella posizione di quest'ultimo, ovvero a circa mezzo metro sulla destra del clone del mio avversario appena distrutto. Pensando che quello fosse il corpo reale volevo in questo modo attaccare subito Light e, non avendo avuto tempo di cercare un nuovo oggetto per la sostituzione, mi ritrovai circa un metro più distante dal mio avversario di quanto preventivavo. Però la maggiore distanza non mi fece cambiare tattica. Infatti non appena ricomparvi sul campo di battaglia separai le mie mani e feci uscire dai palmi le creature che avevo preparato in tutto questo tempo.CITAZIONESerpenti D’Argilla
Tipo: HiJutsu
Tecnica che consiste nel creare una coppia di due serpenti (un serpente a mano) che contrariamente alle altre creature d’argilla rimarraà attaccate alle bocche sui palmi delle mani dello shinobi. Questi serpenti hanno diverse funzioni, le più utilizzate sono per bloccare il nemico o per aggrapparsi ad una sporgenza. Appena lo shinobi lo ritiene necessario i serpenti si staccheranno dalle mani e potranno poi essere fatti esplodere senza nessun dispendio di chackra extra rispetto a quello di detonazione. I serpenti di possono allungare al massimo di 30 metri. Mentre appena si staccheranno dalle bocche del creatore saranno lunghi 5 metri e avranno le stesse caratteristiche di veri serpenti. L’esplosione crea danni medio-gravi.
Consumo: 15 (a coppia)
Consumo d'esplosione: 10
Massimo di Serpenti Generabili:
Livello II: 1
Livello III: 2
Livello IV: 3
La coppia di serpenti partì all'unisono, dirigendosi a gran velocità verso il nemico. Il primo dei due aveva come obbiettivo il collo dell'Aburame, mentre il secondo avrebbe cercato di bolccare il braccio nemico.
Se Light non fosse riuscito ad evitare l'avanzata dei due ofidi essi si sarebbero avvinghiati con forza ai loro target, causandogli lo strozzamento con il primo serpente e l'impossibilità di attuazione di sigilli con il secondo. Ovviamente sapevo di avere ancora da temere per la presenza degli insetti, quindi avrei cercato di uscire fuori da quella situazione con la diplomazia.
-Non so se lo sai, ma questi cosi esplodono. E se lo fanno da così vicino puoi immaginare da te le conseguenze. Non voglio guai, non più di quelli che ho già. Voglio solo andarmene da qui al più presto. Passo a raccattare quel rottame del mio amico e poi me ne vado da Kiri, lo giuro...-
Con queste poche parole speravo di convincere il nemico ad una specie di armistizio. In fondo se non mi fossi sbrigato avrei sicuramente perso anche l'ultimo battello per Takumi di oggi, cosa che dovevo evitare ad ogni costo...CITAZIONE
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