Nei bassifondi di Kusa...

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    Incontro: Miharu Urhabi Vs Saruwatari Kamizurui
    Numero Post: Massimo 10 post di combattimento effettivi a testa
    Condizioni Metereologiche: Sereno
    Ordine:Indifferente

     
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    13.1 MI SONO PERSO



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    Triste giornata quella. Mi ritrovavo in un localaccio nei quartieri malfamati di una terra straniera a sbevazzare e riflettere sul senso della vita. Un turbinio di pensieri mi attraversava il cranio e mi provocava un profondo e fastidioso senso di vuoto interiore. Un mio caro amico di infanzia era morto ed ero appena stato alle sue esequie nel villaggio di Kusa.
    Ci conoscevamo sin dalla nascita, essendo egli figlio della famiglia che abitava di fronte a me. Avendo la stessa età condividevamo tutto ed eravamo inseparabili. Questo almeno fino alla mia sventurata fuga, la notte in cui le nostre strade si separarono. Lo ritrovai qualche mese fa al villaggio dell'Erba. Era diventato un importante commerciante nonostante la giovinezza ed era pure riuscito a sposarsi con una bellissima nobile. Ci eravamo incontrati quasi per caso, durante una missione in quella zona e, nonostante fossero passati più di dieci anni, ci riconoscemmo subito. Fu un ricongiungimento inaspettato e molto felice. Successivamente ci vedemmo anche altre volte e capitò persino che egli mi ospitasse nella sua tutt'altro che umile dimora. Proprio per questo quando ricevetti la lettera di tutto mi aspettavo, tranne che un invito al suo funerale.
    Fui accolto come uno di famiglia e partecipai alla magnifica cerimonia, ma non si può certo dire che fossi a mio agio. Infatti tra vecchie conoscenze di Iwa e la crème della società di Kusa mi trovavo in estremo imbarazzo, sentendomi notevolmente fuori posto. Questa forte insostenibilità si andava a sommare con il profondo dispiacere per la dipartita del mio amico, andando a creare una sensazione difficile da descrivere. Mi sentivo come se il nichilismo represso nel profondo della mia anima fosse riemerso e mi avesse privato di ogni sorta di voglia di vivere. Terminato il rito solenne salutai cordialmente la gentile e affranta vedova, per poi sparire tra i vicoli del villaggio. Girai sovrappensiero per parecchi minuti, senza una meta precisa, nè una vaga idea di quello che succedeva attorno a me. E fu proprio per questo che inciampai addosso ad un barbone sdraiato per terra, il quale si trascinò poco più distante lanciandomi contro bestemmie e anatemi in un linguaggio che aveva ben poco di umano. Era sicuramente sbronzo e la fonte di tale ubriachezza mi fu chiara poco dopo. Infatti girando l'angolo la mia attenzione fu attratta da una piccola insegna notevolmente distrutta, che indicava l'ingresso di un locale. Sembrava il tipico covo di drogati e malviventi, un ritrovo per gli uomini persi insomma. Categoria della quale facevo parte a pieno titolo in quel momento. E infatti entrai senza pensarci due volte e ordinai un bicchiere di forte liquore, salvo poi ritrovarmi a riflettere da solo davanti al bicchiere, svuotato solo per metà.
    Rimasi assorto per ore, poi ordinai mezzo litro di sakè da portar via e uscii da quella bettola puzzolente. Mi appoggiai al muro di fronte al locale, posai per terra la bevanda, per poi accendermi una sigaretta. Il sole splendeva tranquillo in cielo, ma io sotto di lui mi sentivo a pezzi, in preda a deliri vittimistici e autodistruttivi. Avevo proprio bisogno di qualcosa che svoltasse la giornata, poco importava in che modo o in quale direzione...


    CITAZIONE
    Stato Fisico:
    Ok

    Stato Mentale:
    Sconvolto e annebbiato

     
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    E il momento per te di niziare a conoscere il mondo! PEr un ninja questo è fondamentale!
    Scegli un villaggio a caso e vai a visitarlo! Ti sarà utile quando dovrai trasferirti ad Oto!


    Erano state esattamente queste le parole della Kokage alla giovane Miharu.
    In effetti l'idea di viaggiare per luoghi mai visti non le dispiaceva affatto ma la situazione politica di Oto non le permetteva di andare troppo in giro, soprattutto non le permetteva di andare al villaggio della foglia, luogo che avrebbe voluto visitare...

    Perchè ti credi di questi problemi!?

    Le disse Kite, suo amico-rivale.

    Non hai un coprifronte, ufficialmente non sei un ninja di Oto, puoi andare dove ti pare!

    Era vero ma Miharu preferiva attenersi alla situazione politica...

    Allora facciamo così, chiudiamo gli occhi e puntiamo il dito sulla cartina, il luogo che indicheremo sarà quello che visiteremo, ok?!

    Una volta tanto ha un'idea decente...!

    Miharu annuì sorridendo.
    Chiuse gli occhi e puntò il dito: Kusa...
    La delusione sul suo volto era evidente...avrebbe preferito un grande villaggio...ma i patti erano patti, almeno finché non vide Kite puntare il dito su Konoha...

    SIIII

    Maledetto hai barato!!!

    Si accapigliarono per un pò e niente riuscì a togliere da lei l'idea che Kite avesse barato!

    [...]



    Maledizione...mi ritrovo in questo posto sperduto per colpa di un baro!


    Miharu camminava lentamente per quelle strade, ogni tanto si sentiva osservata ed instintivamente si sistemava il kimono...
    Non si rese conto di dov'era finita quando, passando vicino ad un uomo, inciampò su di una bottiglia...

    Ops...!

    Era riuscita ed evitare di cadere ma la bottiglietta era caduta rovinosamente versando il liquido che conteneva...
     
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    13.2 GENTLEMAN



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    Spesso quando aspettiamo che qualcosa piova dal cielo l'attesa si rivela vana. Ma sovente questa assenza di risultati è solo il frutto della nostra cecità. Intenti a piangerci addosso ci lasciamo offuscare dalle lacrime e non riusciamo a cogliere quelle occasioni che ci balzano davanti agli occhi. E quando il pianto dell'anima è sfogato su quel nefasto liquido chiamato alcool, allora il rischio è di entrare in un circolo vizioso che pregiudica fortemente il nostro futuro. E così ero io in quel momento, in bilico sull'orlo del baratro, pronto a prendere un biglietto solo andata per l'autodistruzione. Sì, a volte siamo proprio ciechi al Destino, però capita che esso non voglia arrendersi e che si scateni direttamente su di noi, in modo che noi non possiamo evitarlo, mutando irrimediabilmente la nostra vita. Che sia in bene o in male poco importa, l'importante è il cambiamento.

    -Ops...!-

    Mentre ero totalmente assorto nei miei pensieri, fu una voce leggera e graziosa a destarmi, seguita da un piccolo rumore vitreo. Mi girai per comprendere meglio i fatti e notai una ragazzina esibire un equilibrio precario affianco alla mia bottiglia di sakè, stesa e svuotata dalla gravità del suo contenuto. La femmina indossava un grosso kimono, probabilmente causa del suo incespicare, portava lunghissimi capelli rossastri e non dimostrava più di una dozzina di anni. Era davvero difficile pensare che una ragazzina agghindata in tal maniera potesse provenire dalla fogna in cui mi trovavo e questo avrebbe scatenato la curiosità di chiunque. Di chiunque tranne che di me. Altri pensieri avevano la priorità nel mio cranio. Ad esempio il sakè che grondava copioso dal suo contenitore.

    -Mal...-

    Mi fiondai sulla bottiglia, provando a vedere se da esso potevo salvare anche in minima parte quella bevanda di infima qualità. Ma niente da fare, ormai di sakè non rimanevano che poche goccie. Fui assalito dall'ira e la resistenza della pazienza fu ancora più scarsa del solito, indebolita dagli eventi di giornata. Presi la bottiglia e la scagliai con forza verso la colpevole di quel terribile spreco. Per fortuna all'ultimo momento ebbi un sussulto di lucidità e riuscii a cambiare leggermente la mia mira. Il contenitore di vetro finì in pezzi contro il muro, a pochi metri dalla ragazza, che non fu raggiunta neanche dai cocci creati dal rumoroso impatto. Ero riuscito a non colpire a tradimento una fanciulla indifesa, a non raschiare il fondo di quel barile in cui mi ritrovavo, e questo mi diede la forza di calmarmi un po' e cercare di uscire da quella brutta situazione. Buttai a terra la sigaretta, spegnendola con un pestone e poi presi la parola.

    -Tsk, ringrazia di essere solo una bambinetta. E soprattutto ringrazia il fatto che io sia un gentiluomo. Devi imparare che non si scherza con gli adulti. E la prossima volta cerca di guardare dove metti i piedi, che in giro ci sta gente di merda...-

    La confusione mentale che mi permeava si riflettè inevitabilmente sulla qualità delle mie parole. Infatti esse avrebbero dovuto indurre un timoroso rispetto nei miei confronti, ma più probabilmente esse sarebbe suonate come il tentativo di provocazione di un ritardato ubriacone. Almeno questa fu la mia impressione subito dopo averle pronunciate e non potei non provare un enorme senso di imbarazzo. Anche perchè era quasi un miracolo il non esser diventato uno di quella "gente di merda" che stavo disprezzando. Ma quello non era decisamente il momento di concentrarsi su queste inezie, dovevo solo togliermi il più presto possibile da quella spiacevole situazione in cui mi ero cacciato.


    CITAZIONE
    Stato Fisico:
    Ok

    Stato Mentale:
    Confuso, teso e imbarazzato

     
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    -Mal...-

    Chiedo scusa!

    Si affrettò a dire la piccola.

    Non era mi intenzione...

    L'uomo però non sembrò prenderla bene....
    Scagliò la bottiglia contro il muro dietro Miharu che, forse per pura fortuna, non venne colpita dalla schegge di vetro.
    Nella mente della ragazza prese piede l'idea di andare via e sparire, o al più ricomprare la bottiglia ed il suo contenuto, qualunque esso fosse, all'uomo e sarebbe andata certamente così se lui si fosse dimostrato un pò più garbato...

    -Tsk, ringrazia di essere solo una bambinetta. E soprattutto ringrazia il fatto che io sia un gentiluomo. Devi imparare che non si scherza con gli adulti. E la prossima volta cerca di guardare dove metti i piedi, che in giro ci sta gente di merda...-

    Miharu guardò attentamente l'uomo mentre parlava squadrandolo dalla testa ai piedi...

    Si vedo...

    Disse con tono seccato, non accettava di essere trattata in quel modo, non da un misero barbone!

    Chi diavolo si crede di essere questo tizio!?


    Sei fortunato che non mi va di sporcarmi il kimono!

    Sibilò prima di voltarsi e continuare per la sua strada

    Sudicio barbone!
     
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    13.3 WELCOME IN MY MADNESS



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    L'impatto fra la gamba della ragazina e la bottiglia fu lieve, ma fece perdere l'equilibrio ad entrambi. L'oggetto ebbe la peggio e cadde irrimediabilmente a terra, versando il suo contenuto. La giovane cercò subito di scusarsi, ma non mi diedi il tempo di ascoltarla, dato che la aggredii immediatamente. Dapprima fisicamente, lanciandole l'ormai vuoto contenitore, poi verbalmente. Il mio intento era di farle capire che non le avrei fatto del male e allo stesso tempo di intimorirla, ma soppesai decisamente male le parole. Infatti ciò che ne uscì furono parole che sembravano dette da un idiota, un mentecatto e ciò lo capii quasi subito. Parole insulse come quelle portarono però a conseguenze terribili.

    -Si, vedo...-

    Infatti, sebbene la ragazza si trattenne a parole, così non fu per il linguaggio non verbale e il suo corpo si fece portavoce chiaro e diretto dei suoi pensieri. Mi lanciò uno sguardo pregno di un giusto senso di superiorità e ricolmo di un profondo disprezzo. Mi aveva squadrato come un infimo insetto, indegno di qualunque pietà e non meritevole nemmeno di essere schiacciato. Il suo sguardo si sovrappose a quelli di altri nel mio passato, quelli dei riccastri del funerale di oggi, quello dell'esaminatore a Taki, quelli dei miei rapitori e dei mercanti di schiavi, quelli dei miei genitori. Per la mia mente, ormai giunta al limite quella era la goccia che fece traboccare il vaso, inondando con una folle disperazione il mio cranio.

    -Mi stai giudicando?! Tu mi stai giudicando? Non sai niente di me, eppure tu mi giudichi! Perchè? Perchè lo fai? Perchè lo fate tutti?! Vi credete tanto meglio di me? Vi credete superiori? Lo siete davvero? No, no davvero. Voi non capite nulla, non sapete cosa ho passato, non sapete niente di niente! Non vi permetterò di guardarmi di nuovo così, non lo farete mai più. Sono cambiato io, non vi permetterò più di trattarmi come un tempo...-

    Ero in preda a mille impulsi, ma non riuscii a tramutarli in azioni. Rimasi per un attimo stordito, appoggiandomi a corpo morto sul muretto a fianco a me. La voglia di riscatto era strabordante, ma non riusciva ad essere incanalata in nessun modo. E quindi rimasi fermo immobile, occhi sgranati e sguardo vuoto. La ragazza, che nel frattempo era rimasta ad osservare, concluse rapidamente la conversazione con due sentenze sussurrate e poi si girò per andarsene.

    -Sei fortunato che non mi va di sporcarmi il kimono!
    Sudicio barbone!-


    La mia reazione alle sue parole non fu esattamente rapida, infatti ci misi un paio di secondi prima che di comprendere il significato di quelle parole. E una volta che ciò avvene tutto si chiarificò improvvisamente. Ora sapevo come riscattarmi. La ragazza, tramite le sue parole, si era giustappunto dichiarata in grado di combattere, quindi non restava che batterla e imprimere a fuoco sulla sua pelle la mia grandezza. Sul momento non mi resi conto che stavo cercando di dimostrare la mia presunta maturità combattendo contro una ragazzina di una dozzina di anni e col senno di poi tutta questa funesta assurdità sarebbe stata evitabile con un po' di buon senso.
    Preso da una rinnovata vitalità, mi alzai con un balzello. La giovane era ormai distante qualche metro e per un attimo pensai di attaccarla da dietro, però riuscii a trattenermi dal farlo. Provai invece ad attirare la sua attenzione, in modo che mi combattesse direttamente. Presi rapidamente un kunai dalla tasca e lo lanciai verso di ella. Fu uno dei lanci migliori della mia vita, dotato di una precisione impareggiabile. Il proiettile passò a pochi centimetri dal volto della ragazza, conficcandosi rumorosamente nel muro. Non sarebbe stato difficile interpretare quel gesto, ma per rendere tutto più chiaro e non fraintendibile le esposi le mie volontà:

    -Fermati ragazzina. Se quello che dici è vero, tu sei in grado di combattere, quindi non c'è altra soluzione se non questa. Mi spiace ma sembra proprio che dovrai sporcarlo un po' quel tuo prezioso kimono. Su, a te la prima mossa!!-

    Detto questo mi misi in guardia, aspettando la reazione nemica. Il mio corpo era tutto un fremito, non vedevo l'ora di frantumare lo sguardo borioso di quella inutile ragazzina, non vedevo l'ora di dimostrare al mondo intero e soprattutto a me stesso quanto fossi cambiato...


    CITAZIONE
    Saruwatari Kamizurui
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    20
    18
    20
    16
    15
    20

    Post:
    0/10

    Potenziamenti:
    //

    Armi:
    -1 kunai lanciato

    212/212


    Ferite:
    //

    Stato Fisico:
    Ok

    Stato Mentale:
    Decisamente fuori controllo


     
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    Miharu si accorse del kunai poco prima che le passasse accanto.
    Cercò di convincersi che aveva avvertito la non necessità di schivarlo piuttosto che ammettere che non avrebbe potuto farlo.

    -Fermati ragazzina. Se quello che dici è vero, tu sei in grado di combattere, quindi non c'è altra soluzione se non questa. Mi spiace ma sembra proprio che dovrai sporcarlo un po' quel tuo prezioso kimono. Su, a te la prima mossa!!-

    Come preferisci!

    Miharu era rabbiosa.
    Quel tizio aveva osato più di chiunque altro e a lei non andava a genio, per niente!
    Con un abile mossa slacciò il kimono lanciandolo lontano con un unico elegante gesto rimamendo con una tuta semi aderente decisamente più adatta al combattimento.
    Il kimono cadde a terra in mezzo alla strada ma in quel momento non le importava.
    Quel ragazzo, il suo avversario era già in posizione di guardia e da questo, oltre che dal modo in cui aveva lanciato quel kunai, capì che aveva di fronte un ninja!

    Ottimo!

    Sorrise.
    Quello sarebbe stato il suo primo vero scontro!
    Non era ad Oto e non stava lottando con uno dei sottoposti del maestro, nessuno l'avrebbe obligata a non far troppo male al suo avversario e la cosa le piaceva.
    Aveva persino accettato di buon grado il fatto che avrebbe anche potuto perdere la vita talmente alta era la voglioa di combattere, di combattere sul serio, di mettersi alla prova!
    Con un altro elegante gesto della mano destra prese il kunai conficcato nel muro a poca distanza da lei e lo mise in tasca, sarebbe potuto tornare utile!

    Non so nulla di lui, non so di che tipo di ninja si tratti quindi devo stare attenta...!
    Fusione terrena!


    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Fusione terrenea
    Tipo: Ninjutsu
    Evoluzione dello spostamento sotteraneo in cui il ninja, invece che nascondersi sottoterra si fonde con la terra stessa. Impossibile da vedere ad occhio nudo, il ninja avrà però gli stessi limiti che ha nello spostamento sotterraneo. L'avversario potrà però vedere l'utilizzatore possedendo una qualsiasi abilità oculare. Tuttavia da livello 10 in poi l'utilizzatore diventerà invisibile anche ai possessori di abilità oculari.
    Consumo: 15 a turno
    [Richiede spostamento sotterraneo in scheda]


    Miharu si posizionò a 5m sotto il suo avversario.

    Vediamo adesso cosa fai!



    SPOILER (click to view)
    Miharu Urhabi
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    Forza: 20
    Resistenza: 15
    Velocità: 20
    Agilità: 15
    Precisione: 15
    Riflessi: 20
    Chakra: 252

    Post:
    1 post attivo
    Potenziamenti:
    ///
    Armi:
    ///
    237/252
    - 15 fusione terrestre

    Ferite:
    ///

    Stato Fisico:
    OK[Stanco]


    Stato Mentale:
    Concentrato

     
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    13.4 SI INIZIA!



    image



    -...Su, a te la prima mossa.-

    La ragazza si girò e mi guardò, questa volta con occhi totalmente diversi. Erano occhi carichi di agonismo, di voglia di combattere e questo non fece che infiammarmi ancor più di quanto ero già.

    -Come preferisci!-

    Detto questo la ragazza si tolse il kimono, lanciandolo con noncuranza più in là. Il bel vestito planò per mezzo metro, per poi atterrare nel mezzo di quella lercia strada di periferia. Una volta levatasi la lunga e graziosa veste, la ragazza rimase con indosso una tutina semi-aderente. Questo nuovo abito rendeva ancor più evidenti le forme ancora acerbe del corpo della giovane, probabilmente ancora all'alba dell'età dello sviluppo.
    La mia avversaria estrasse dal muro il kunai e poi se lo intascò. Una mossa decisamente astuta, anche se ben lontana dall'essere risolutiva. L'incontro stava per cominciare e quindi dovevo farmi trovare anch'io pronto.

    CITAZIONE
    Manipolazione dell'Argilla



    ELEMENTO: Terra

    Descrizione
    Il possessore di questa innata è dotato di due particolari bocche sui palmi delle mani.
    Queste bocche possono inghiottire e modellare l'argilla creando diversi animali in grado di muoversi e/o volare.
    Con l'utilizzo del chakra il possessore potrà far esplodere i modellini di argilla creando esplosioni anche molto serie.


    ATTENZIONE:
    Tutte le creazioni fatte di argilla esplosiva possono essere disattivate con una tecnica elettrica dal consumo pari o superiore al consumo della creazione stessa.

    Livello 2

    - Il ninja può modellare l'argilla per creare animali di media grandezza (grandezza massima 3 metri) al costo di 5 unità di chakra ad animale.
    - Il ninja con l'utilizzo di chakra può far muovere o volare gli animaletti di argilla per una distanza di 20 metri.
    - Il ninja può far esplodere ogni creazione con un certo consumo di chakra
    Consumo: 5 a turno

    Misi la mano destra nella tasca dell'argilla, mantenendo la sinistra davanti al corpo in posizione di guardia. Feci fluire velocemente il chakra nei palmi delle mani, attivando l'innata. La bocca supplementare sinistra, appena risvegliata, strappò un grosso pezzo di materiale, ingoiandolo e dopo ciò iniziò la manipolazione. Un secondo dopo il suo ingresso, la mano destra uscì dalla tasca dell'argilla. Adesso ero pronto anch'io.

    -Fatti sotto!-

    Il nemico si trovava a circa 5 metri. Solitamente consideravo una distanza del genere troppo poca, ma osservando il fisico della ragazza il corpo a corpo sembrava un'ottima idea, nonostante non fosse il mio forte. Scattai verso di lei, che nel frattempo aveva iniziato a comporre dei sigilli. Unii le mani, in modo da essere in grado di compiere i sigilli necessari per la sostituzione, nel caso di un attacco diretto. Probabilmente la mia mossa sarebbe stata ritardataria, ma per fortuna non ce ne fu bisogno. Infatti prima che potessi iniziare ad eseguire i posizionamenti delle mani, lei aveva già completato i suoi. Però non si trattava di un offensiva, come invece mi sarei aspettato.
    Infatti la ragazza iniziò a discendere pian piano sottoterra, svanendo in breve tempo. Riconobbi quella mossa, si chiamava spostamento sottoterra, o qualcosa di simile. Tutti i sensei me la avevano consigliata ai miei inizi, dato che possedevo il chakra Doton, ma non avevo mai voluto impararla, poichè descritta a parole mi sembrava parecchio inutile. Però non avevo mai avuto modo di vederla e quindi ques'occasione si sarebbe potuta rivelare molto utile. Però l'adrenalina che scorreva impetuosa nelle mie vene mi impedì questi pensieri arguti, che furono rimandati a più avanti, ovvero al momento in cui la mia mente sarebbe stata un po' più lucida. Tutto quello che riuscii a pensare in quei momenti fu che la mia preda mi stava sfuggendo dalle mani e che non dovevo permetterlo.

    -Non scappare, bimba!!!-

    Probabilmente la mossa avversaria era dettata dalla volontà di tendermi un ingegnoso agguato, ma io la vidi come un tentativo di fuga e quindi mi comportai di conseguenza. Dovevo trovare un metodo per evitare che riuscisse ad sfuggirmi. Optai per la tattica più estrema, giungendo senza alcun ragionamento allo stesso risultato a cui sarei giunto dopo molte riflessioni. Concentrai il chakra nel pugno sinistro e poi colpii il suolo.

    CITAZIONE
    Pugno di chakra
    Tipo: Ninjutsu
    Concentrando il chakra nel pugno e rilasciandolo al momento dell'impatto si crea un'onda d'urto in grado di distuggere anche la roccia. La potenza dell'attacco aumenta con un rapporto direttamente proporzionale al livello del ninja: partendo da livello 2 si è in grado di distruggere fino ad un metro il terreno davanti a sè (il terreno è usato come paramentro di riferimento per avere un'idea della forza del colpo). Ai livelli successivi la distanza aumenta di due metri a livello.
    Livello 5(Distruzione pari a sette metri di raggio.)
    Consumo: 25

    Concentrai tutte le mie forze in quel pugno, debitamente rafforzato dalla quantità massima di chakra che riuscivo a maneggiare allora. Mi trovavo a circa due metri dal punto in cu la ragazza si era inabissata, quindi mi sembrava quasi impossibile che la tecnica non andasse a segno, ma non avevo minimamente idea delle conseguenze di essa.


    CITAZIONE
    Saruwatari Kamizurui
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    Forza:
    Resistenza:
    Velocità:
    Agilità:
    Precisione:
    Riflessi:
    20
    18
    20
    16
    15
    20

    Post:
    1/10

    Potenziamenti:
    Innata attiva

    Armi:
    -1 kunai lanciato

    182/212
    -5: Attivazione innata
    -25: Pugno di chakra lv.5

    Ferite:
    //

    Stato Fisico:
    Ok(85%)

    Stato Mentale:
    Privo di auto-controllo e poco lucido


     
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    Ad un tratto Miharu avvertì la terra Sopra di se tremare pesantemente e capì che la sua mossa non solo non aveva funzionato ma gli si stava ritorcendo contro!
    L'unica cosa che le rimaneva di fare era difendersi!

    Domu (Doton - Domu)
    Tipo: Ninjutsu
    Utilizzando questa tecnica il ninja si riveste in circa un secondo di un robustissimo strato di terra, rendendo inutile qualsiasi attacco fisico. Non è possibile usare questa tecnica se l'utilizzatore non è a contatto con la terra stessa. La pelle dell'utilizzatore diventerà del colore della terra durante l'utilizzo della tecnica. E' possibile contrastare questa tecnica unicamente con una tecnica di elemento elettrico. La tecnica dura un turno, dopodichè andrà rievocata. Per l'impiego della tecnica è necessario comporre il sigillo del serpente.
    Consumo: 70


    Ricoprendo il suo corpo di un robusto strato di terra riuscì a tornare indenne in superficie.
    Visto come erano andate le cose Miharu decise di cambiare metodo e di affrontarlo a viso aperto.
    La giovane corse incontro al suo avversario e cercò di colpirlo con la parte superiore del piede sinistro alla guancia destra



    Miharu Urhabi
    STATS/ARMIJUTSU/CHAKRASTATO/FERITE
    Forza: 20
    Resistenza: 15
    Velocità: 20
    Agilità: 15
    Precisione: 15
    Riflessi: 20
    Chakra: 252

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    ///
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    (- 15 fusione terrestre)
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    Ferite:
    ///

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    OK[Stanco]


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    Concentrato

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    Demone incendiario

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    13.5 CALCIO DI INIZIO



    sgambetto_persona



    -Già finito?! Tutto qui?!-

    Dopo aver colpito con violenza il suolo ci fu un lungo momento di silenzio. Feci un paio di passi all'indietro e spensi la mia innata. Probabilmente l'onda d'urto aveva colpito in pieno la ragazzina, lasciandola priva di sensi sotto le macerie. Mi sorpresi a immaginare rivoli di sangue tra i resti della strada e soprattutto a provare un estremo piacere nell'attesa della realizzazione di quella visione macabra. Ma per fortuna le mie aspettative furono disattese e pochi secondi dopo vidi la ragazzina riemergere a pochi metri da me. Era riuscita a sfuggire agilmente al mio attacco non so bene come.

    -Puttana...-

    Dopo essere tornata in superficie, la mia nemica partì velocemente all'attacco, puntando su un classico corpo a corpo. La distanza era talmente minima da rendere estremamente limitato il mio spazio d'azione. L'unica cosa che potevo fare era mettermi in guardia e così feci. Non appena ella fu vicina mi attaccò con un calcio diretto al mio volto. Reagii con due semplici movimenti, uno difensivo e l'altro offensivo, uno di puro istinto e l'altro dettato dall'esperienza.
    Data la decisa differenza di altezza la posizione del mio avambraccio destro era parecchio vicina alla traiettoria che stava prendendo il piede nemico. Grazie a questo fatto il moto fu corto e di conseguenza estremamente rapido, rivelandosi quindi ottimo per fermare l'offensiva nemica. Infatti il calcio colpì in pieno il mio braccio, riuscendo a frenare la sua corsa. L'attacco era stato portato con decisione e l'impatto con il braccio fu notevole. Senza quella difesa il colpo sarebbe senz'altro andato in porto e una botta alla testa sarebbe stata molto pericolosa, vista lo stato confusionario in cui mi trovavo già di mio.
    L'altra azione fu un contrattacco. Infatti non appena capii che l'attacco della ragazzina consisteva un calcio mi fu chiaro come reagire. Tutto il peso del mio avversario era poggiato sulla sua gamba destra, l'unica a mantenere l'equilibrio del suo corpo. Ed è proprio a questo singolo punto d'appoggio che mirai, di modo da far perdere stabilità al nemico. Il mio fendente partì quasi contemparaneamente all'impatto fra il piede e il braccio, e fu portato con una discreta velocità di esecuzione. Calciai con tutta la rabbia che avevo in corpo, mirando alla zona appena sottostante il ginocchio della ragazzina.

    -Sei finita!!-

    Nel caso in cui fossi riuscito a far crollare la ragazza avrei continuato ad incalzare, portando la mano sinistra attorno al suo collo in caduta e iniziando così una presa di soffocamento. Il mio intento non era di ucciderla, bensì da portarla molto vicina alla morte, di modo da costringerla alla resa e all'accettazzione senza appello della mia superiorità.


    CITAZIONE
    Saruwatari Kamizurui
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    (-25: Pugno di chakra lv.5)

    Ferite:
    -Ferita Lieve-Moderata: Botta all'avambraccio destro

    Stato Fisico:
    Ok(85%)

    Stato Mentale:
    Estremamente nervoso e confuso


     
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    Miharu subì il contrattacco, sbilanciandosi, ma al momento di toccare terra, invece di urtarci contro, si fuse con essa, sparendovi. Il suo avversario avrebbe potuto aspettare in eterno che riemergesse: la ragazza si spostò rapidamente lontano da lì, andando fuori portata.


    CITAZIONE
    Il combattimento viene vinto da GIIJlio per abbandono.

     
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