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Ashel
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Scontro Amichevole
Contendenti: Saruwatari Kamizurui VS Yuri Go
Regole speciali: No morte, no ferite gravi
Tempo: Nuvoloso
Luogo: Locanda "Al confine" (confine tra Takumi e Ame)
Voglio una gara pulita
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3.1 RELAX
Erano le sei. Non pioveva quel giorno. In una settimana di soggiorno nel Paese del Fiume non avevo ancora visto la pioggia smettere del tutto. E chiaramente non avevo ancora potuto vedere il sole illuminare queste terre. Ormai mi stavo dimenticando che aspetto avesse. Erano un paio di ore ormai che viaggiavo e mi sentivo prossimo all'arrivo. La mia destinazione era una piccola locanda. Si chiamava "Al confine", vista la sua vicinanza con il limite estremo del Paese. Mi era stato consigliato da uno dei miei vicini, anche lui bevitore appassionato. Ottimo sake e una notte lontano dai travagli della mia vita da studente. Questo era tutto ciò di cui avevo bisogno, per adesso. Arrivai in uno spiazzo e tutto ciò che potei notare fu un edificio di legno. Non era grande, ma il suo aspetto rusticano era sostanzialmente gradevole. Mi avvicinai fino a notare la piccola insegna: Locanda "Al confine". Solo la piccola porta mi separava dalla mia giornata di pace. Senza indugiare la superai ed entrai nel locale. Dentro l'ambiente era piccolo, ma accogliente. La stanza era vuota.
-Sono solo le 6... È normale...-
Mi diressi al bancone, dove suonai un piccolo campanello. In breve mi raggiunse un uomo di mezz'età e abbastanza bassetto. Il suo cranio era solcato dalle calvizie e sulla guancia aveva una cicatrice.
-Buona sera, signore. In cosa posso servirla?-
Mi tolsi gli occhiali da sole e li misi nella tasca interna della giacca. Poi risposi:
-Salve. Avete camere libere per stanotte?-
L'uomo fece cenno di sì con la testa.
-Allora ne prenoto una singola per stanotte. E adesso vorrei che mi servisse una caraffa di sake, per favore.-
-Va bene. Mi segua. Le mostro la stanza e poi le servirò il suo sake. Le va bene?-
Feci un leggero segno di assenso e poi seguì l'uomo. La stanza che mi mostrò era piccola. Il letto non aveva un grande aspetto, ma sembrava comunque comodo. Sicuramente più di quello che possedevo nella mia casa a Takumi. Tornammo nel salone. Mi sedetti ad un tavolo da quattro. In pochi minuti mi fu portato da bere. La caraffa era su un piccolo vassoio di legno, accompagnato da quattro bicchierini. Versai un po' della bevanda in uno di essi e lo alzai.
-Alla mia!-
Poi bevetti con calma il candido nettare. Era leggero e il sapore era ottimo. Ne versai un altro bicchiere e lo sorseggiai senza fretta.
-Dio, sono al settimo cielo... Questo è ciò che cercavo... Tranquillità... Ora manca solo un po' di compagnia...-
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|Yuri| .
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Isolata e silente, la piccola costruzione era disabitata. Collocata al vertice di un sentiero che si inerpicava su un piccolo monte, uno di quelli che stavano a vigiliare sul confine tra due Paesi tra loro neutrali, Ame e Takumi, la locanda aveva un profilo strano, quasi grottesco. Aveva quel fascino un po' decadente che contraddistingueva tutti i vecchi edifici, lasciati al logorio del tempo solo con qualche restauro improvvisato.
Giungendo in quel luogo isolato, al margine dal mondo, Yuri si sentì felice di essersi spinta così in là, oltre casa sua. Ame distava diverse ore di cammino; aveva lasciato casa sua con il suo nuovo ospite, un giovane ninja che aveva voluto fuggire dalla sua famiglia ma di cui, purtroppo, sapeva ancora troppo poco, e quel luogo era dominato da un'assoluta serenità.
Aprendo la porta d'ingresso, Yuri si imbatté nel proprietario presumibilmente, immobile dietro al bancone a sistemare alcune cose; vi era un solo avventore, per il momento, che stava bevendo qualcosa in solitudine; ad esso la giovine non rivolse alcuna attenzione e si diresse verso l'anziano.
Salve. Vorrei bere del saké caldo, per favore. Vengo da molto distante.
Sorrise gentilmente all'uomo, che annuì e in silenzio gli offrì una tazzina decorata e una teiera di ceramica bianca con la bevanda richiesta.
Sorseggiava in silenzio quando, voltandosi per scrutare l'edificio, pensò che avrebbe anche potuto fermarsi lì per la notte: in fondo, tornare fino a casa non sarebbe valsa la fatica di essere giunti fin lì.
Sbadigliò e si voltò verso l'unico cliente presente nella sala: si trattava di un ragazzo piuttosto giovane, dal fisico atletico. Yuri si domandò da dove provenisse.
Pensando di avvicinarsi e di approcciarsi, appoggiò la tazzina e andò a prendere posto accanto a lui: quale ragazzo avrebbe respinto la compagnia di una giovane? Di certo, solo un maleducato.
Salve.
Disse con un sorriso gentile. Rimase in silenzio per qualche istante prima di proseguire, scrutando il suo interlocutore per vedere la sua reazione.
A quanto pare siamo gli unici clienti, per ora. Che ne dite di un po' di compagnia?
La ragazza accavallò le gambe e posò al tavolo la sua sacca, il cui cuoio pregiato aveva resistito al viaggio ottimamente.
Anche voi avete pensato di cercare pace e tranquillità quaggiù? Io provengo dal Villaggio della Pioggia e sono una studentessa dell'Accademia Ninja; volevo cercare un luogo adatto per allenarmi, e credo di averlo trovato. La pace qui è davvero totale.
Si tacitò, chiamando l'anziano oste perché portasse dell'altro sakè. Fuori, nuvole minacciose coprivano il cielo e non promettevano nulla di buono: forse, ben presto un acquazzone si sarebbe abbattuto su quella zona, costringendo i pochi abitanti a una reclusione forzata nelle loro abitazioni.
Ah, io comunque mi chiamo Yuri. Yuri Go.
Aveva dimenticato di presentarsi. Le succedeva spesso quando il suo interlocutore provocava in lei una certa simpatia; si scordava di dargli le informazioni base sulla sua persona, agendo con tale naturalezza da far pensare che entrambi si conoscessero già.
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3.2 YURI
Era passato meno di mezz'ora dal mio ingresso dentro la locanda e la caraffa era già paurosamente vuota.
-Questa roba è deliziosa, ma è più leggera dell'acqua...-
Fissai ancora un attimo il vuoto contenitore, poi mi decisi ad ordinare un'altra dose di sake. In meno di un minuto mi fu portata. Ringraziai e vidi l'uomo tornare rapidamente al bancone. Prima che mi convincessi a riniziare la mia bevuta solitaria, un rumore mi distrasse. La porta si aprii e qualcuno entrò. Aspettai che questi arrivasse davanti al bancone per osservarlo, di modo da non dovermi girare. Davanti ai miei occhi apparve una graziosa ragazza, fisico snello e capelli neri. Un lungo vestito la copriva, ma lasciava intendere la gentilezza delle sue fattezze. Sulle spalle un curioso sacco. Ero abbastanza distante da non sentire cosa ella avesse ordinato. Rivolsi di nuovo il mio sguardo alla mia caraffa e ne versai un po' del contenuto nel bicchiere. Bevvi, poi rivolsi di nuovo lo sguardo al bancone. La donna era già stata servita, ed era sparita dalla mia visuale.Presi nuovamente la brocca, annoiato, e mi apprestai a riempire nuovamente il bicchiere. Ma fui distratto dal mio intento da un nuovo suono. Proveniva da vicino. Una tazza era stata posata sul mio tavolo da qualcuno, che poi si era seduto al mio fianco. Era la ragazza di prima. Mi guardò un attimo con un sorriso, poi prese la parola:
-Salve!-
Rimasi un attimo stupito dal tipo di saluto e dalla situazione. Era successo tutto molto rapidamente. Troppo per me, avevo bisogno di un paio di secondi per riavviare il cervello. Ma riuscii comunque a rispondere meccanicamente:
-Salve a lei.-
-A quanto pare siamo gli unici clienti, per ora. Che ne dite di un po' di compagnia?-
Mi ero ripreso. Sorrisi gentilmente e risposi:
-Non osavo chiedere di meglio...-
La donna posò la sacca sul tavolo e accavallò le gambe. Poi riprese a parlare:
-Anche voi avete pensato di cercare pace e tranquillità quaggiù? Io provengo dal Villaggio della Pioggia e sono una studentessa dell'Accademia Ninja; volevo cercare un luogo adatto per allenarmi, e credo di averlo trovato. La pace qui è davvero totale.-
La ragazza si zittì un attimo, per chiedere a gesti altro sakè all'oste. Poi terminò il suo discorso con quella che di solito è la parte iniziale, ovvero la presentazione.
-Ah, io comunque mi chiamo Yuri. Yuri Go.-
Decisamente un tipo insolito, quella ragazza. Non riuscivo minimamente a capirla. E ciò non faceva che acuire il mio interesse.
-Io sono Saruwatari Kamizurui, molto piacere. Sono anch'io uno studente, quaggiù a Takumi.-
Feci una piccola pausa, quando il locandiere portò la nuova brocca, poi ripresi il discorso:
-Anch'io ero venuto qua per cercare un po' di pace e tranquillità. Non certo per allenarmi...-
Mi alzai in piedi. Le sorrisi e continuai:
-...Ma ripensandoci è davvero una buona idea. Però se desidera farlo, credo che convenga posticipare la bevuta. E se lei è d'accordo gradirei unirmi all'allenamento. Che ne dice di un bello scontro amichevole uno contro uno là fuori?-
Tesi la mano verso di lei, pronto ad aiutarla ad alzarsi, nel caso avesse accettato. Ero stranamente esaltato. La mia nuova conoscenza mi aveva fatto ritrovare energie e voglia di fare.
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|Yuri| .
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Il giovine ragazzo aveva risposto positivamente all'invito di Yuri, che si era seduta accanto a lui senza neanche aspettare una risposta. In effetti, un comportamento del genere, se praticato da qualcun altro, sarebbe potuto risultato decisamente poco simpatico; ma lei, con la massima delicatezza, lo rese quasi familiare, consueto. Come se conoscesse l'unico avventore da diverso tempo.
Io sono Saruwatari Kamizurui, molto piacere. Sono anch'io uno studente, quaggiù a Takumi. Anch'io ero venuto qua per cercare un po' di pace e tranquillità. Non certo per allenarmi...
Si trattava dunque di un altro aspirante shinobi. Buono a sapersi, poiché la ragazza della Pioggia era curiosa di confrontarsi con altri che, come lei, avevano scelto quella strada. Tempo prima, lo aveva fatto con un Uchiha di Konoha capitato ad Ame per puro caso, in un viaggio di piacere; del resto, il Mondo Ninja era vasto, e pieno di possibilità di crescita e riflessione, per chi ne cercasse.
In effetti, un luogo del genere sarebbe perfetto anche per riposarsi. Ma purtroppo, la mia indole mi impedisce di restare ferma, senza fare nulla. Ho sempre la logorante impressione di sprecare il mio tempo.
No, oziare non faceva per lei. Certamente, il suo carattere pacate avrebbe fatto pensare il contrario, in coloro che non la conoscevano affatto: i suoi modi sempre posati, un poco leggeri e lenti, inducevano a credere che fosse la giovine damigella avvezza ai più ampi servigi da parte degli altri. Quanto a volte le apparenze potevano trarre in inganno!
...Ma ripensandoci è davvero una buona idea. Però se desidera farlo, credo che convenga posticipare la bevuta. E se lei è d'accordo gradirei unirmi all'allenamento. Che ne dice di un bello scontro amichevole uno contro uno là fuori?
Il ragazzo si era levato dal tavolo, in uno scatto repentino, come se l'estro, improvvisamente, lo avesse spinto ad accettare un piccolo allenamento improvvisato e inaspettato in quel luogo distante dalla civiltà, dimenticato dalle rotte commerciali e dai viaggiatori.
Yuri accettò la sua mano di buon grado, alzandosi ed essendo condotta fuori dall'incedere sicuro e un poco entusiasta della sua nuova conoscenza.
Siete molto gentile. Accetto volentieri un allenamento, non c'è niente di meglio per concludere questa fruttuosa giornata.
Fuori, le nuvole coprivano il cielo e non promettevano nulla di buono; ma il tempo avrebbe retto ancora per qualche ora, prima di esplodere in un acquazzone.
La giovane si posizionò a qualche passo dal suo nuovo sfidante, curiosa di vedere cosa avrebbe imparato in quella occasione; era ansiosa di cominciare, ma si impose una pacatezza tale da mantenere una certa concentrazione.
Aspetto la vostra mossa, sempai.CITAZIONEOT: Userò le statistiche che avevo prima di eseguire il level up, per correttezza OT
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3.3 BANCO DI PROVA
-Che ne dice di un bello scontro amichevole uno contro uno là fuori?-
Aiutai la donna ad alzarsi ed ella rispose alla mia domanda sorridendo pacatamente:
-Siete molto gentile. Accetto volentieri un allenamento, non c'è niente di meglio per concludere questa fruttuosa giornata.-
Feci un cenno all'oste, facendogli vedere da lontano i soldi poggiati sul tavolo, bastanti per tutte le dosi di sakè ordinate, anche quelle della ragazza. Feci strada alla donna e la condussi fuori nello spiazzo. Ci ponemmo a qualche passo di distanza. Yuri era calma e concentrata.
-Aspetto la vostra mossa, sempai.-
-Mmm... La cavalleria imporrebbe di lasciare la prima mossa ad una donna, no? Vabbè, comunque sarebbe ancor più scortese rifiutare l'invito... Adesso calmati, idiota! Vediamo di fare qualcosa di decente... Per prima cosa devo capire quali sono le sue abilità.-
Feci due balzi all'indietro, per guadagnare la distanza di almeno quattro metri dalla mia avversaria e nel mentre iniziai a comporre alcuni sigilli velocemente. Ne composi una ventina, ma solo gli ultimi erano quelli giusti.
-Kage Bunshin no Jutsu!!-
-Spero che conosca la tecnica, ma non abbastanza da capire subito che si tratta di una finta...-CITAZIONETecnica della Moltiplicazione del Corpo (Bunshin no Jutsu)
Tipo: Ninjutsu
Questa tecnica deve essere imparata alla perfezione da ogni ninja diplomatosi all'accademia del villaggio della Foglia. E' la tecnica base che ogni Genin deve conoscere, perchè può essere una via di salvezza. Questa Tecnica crea degli ologrammi, che non possono attaccare e se colpiti scompaiono perchè non hanno massa fisica. Se usata correttamente questa tecnica può creare tantissime copie, confondendo l'avversario e creando una possibile via di fuga o un momento di stallo dove nascondersi ed elaborare una strategia
Consumo: 5 a copiaCITAZIONE
Fui avvolto da una piccola nube, poi accanto a me apparve un clone. Non era un clone d'ombra, ma questo speravo che Yuri non lo scoprisse. Almeno non prima di aver valutato le sue capacità. Alzai la mano indicando la mia avversaria.
-Attaccala, mio clone!-
L'ologramma si mosse, correndo verso la donna, pronto a ricevere il contrattacco di ella.CITAZIONEOT: Sorry, so che non è una grande mossa, ma non mi veniva in mente altro
CITAZIONE (|Yuri| @ 15/8/2010, 18:42)OT: Userò le statistiche che avevo prima di eseguire il level up, per correttezza OT
Te ne sono grato. Ovviamente anch'io farò lo stesso, se farò level up. OT
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|Yuri| .
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Lo scontro stava per cominciare. Sull'improvvisato campo di battaglia, i due studenti si sarebbero incontrati per uno confronto amichevole, che Yuri sperava fosse onesto e che insegnasse a entrambi qualcosa di utile per la loro crescita come shinobi e come persone.
La sua mente, vuota e immobile, attendeva con pazienza una mossa dell'avversario.
Come comincerà?
La risposta sarebbe giunta presto. Difatti, il ragazzo, dopo qualche istante in cui pareva pensare a una strategia da adottare, non si fece certo attendere oltre e diede inizio alle danze con grande entusiasmo.
La ragazza della Pioggia cercò di scrutare sul suo viso un indizio della sua prossima mossa, ma non ce ne fu bisogno; compose diversi sigilli, probabilmente per confonderla, dopodiché urlò a squarciagola il jutsu appena utilizzato.
Kage Bunshin no Jutsu!!
Il primo pensiero di Yuri, non appena una nuvoletta lasciò intravedere dietro il fumo la figura del suo avversario, che si era sdoppiato, fu che la sfida sarebbe stata davvero molto interessante. Il suo sfidante, da studente, pareva conoscere una tecnica proibita come quella della Moltiplicazione Superiore.
Ammirata, rimase un secondo a fissarla.
Attaccala, mio clone!
Con estrema teatralità, il giovine lanciò la sua copia all'attacco, mentre lui rimaneva immobile. La ragazza si domandò a quel punto come dovesse comportarsi.
La cosa migliore da fare sarebbe stata quella di cercare di mettere fuori gioco il clone, dirigendosi verso l'originale; infatti, se non ricordava male, il chakra doveva dividersi in due parti uguali, tra l'utilizzatore e il suo simulacro. Distruggerlo avrebbe significato distruggere anche una buona parte di riserva di energia del suo avversario.
Vediamo cosa riesco a fare in questo frangente.
Scattanti nella loro giovanile vitalità, le gambe della ragazza si mossero repentine verso il clone, il pugno destro in avanti, pronto ad attaccare furioso.
Non appena si trovò un po' più presso a lui, sferrò un calcio diretto al volto della copia, dopodiché portò avanti anche un secondo attacco con un poderoso pugno al petto.
Quei due attacchi avrebbero dovuto far scomparire il clone illusorio - anche se lei non sapeva che fosse un semplice ologramma - nel caso in cui sarebbero arrivati a compimento; dopo questa azione, la ragazza sarebbe atterrata agilmente sul terreno brullo, pronta a generare un clone illusorio con cui confondere il suo avversario.CITAZIONETecnica della Moltiplicazione del Corpo (Bunshin no Jutsu)
Questa tecnica deve essere imparata alla perfezione da ogni ninja diplomatosi all'accademia del villaggio della Foglia. E' la tecnica base che ogni Genin deve conoscere, perchè può essere una via di salvezza. Questa Tecnica crea degli ologrammi, che non possono attaccare e se colpiti scompaiono perchè non hanno massa fisica. Se usata correttamente questa tecnica può creare tantissime copie, confondendo l'avversario e creando una possibile via di fuga o un momento di stallo dove nascondersi ed elaborare una strategia
Consumo: 5 a copia
Dopo aver composto i sigilli, una nuvoletta di fumo l'accerchiò quasi totalmente, e, diradatasi, lasciò spazio a due Yuri completamente identiche. Solo che una solo di loro era in grado di attaccare e fare male veramente.
Attese un attimo per vedere come si evolveva la situazione attorno a lei, dopodiché entrambe scattarono all'attacco del vero Saruwatari, che era rimasto immoto dietro il suo Kage Bushin. Yuri voleva generare confusione sul campo di battaglia, obbligando il suo avversario a mettersi in gioco, mentre lei cercava, con un po' di fortuna, di far fuori il suo clone che poteva essere davvero una noia.
Avanti.
La vera Yuri tentò un colpo diretto alla spalla destra con un calcio rotante scagliato con grande potenza, mentre il clone fingeva di provare una spazzata alle gambe.
Il sangue scorreva copioso nelle vene della ragazza, l'adrenalina cominciava a salire.
Il sapore della battaglia le infondeva un piacere quasi mistico, quasi sovrumano.
Edited by |Yuri| - 31/8/2010, 11:09. -
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3.4 DIVARIO DI FORZE
-Attaccala, mio clone!-
L'ologramma partì all'attacco di corsa. La ragazza rimase un attimo indecisa sul da farsi, poi partì indomitamente all'attacco del finto clone d'ombra. Rapidamente lo raggiunse e nell'impeto lo colpì con un calcio al volto e con un pugno all'altezza del petto. In realtà sclciò l'aria e il pugno fu tirato mentre l'immagine stava già svanendo. Senza reagire minimamente alla scoperta del mio piccolo stratagemma, la ragazza atterrò e si preparò all'attacco.
-Bene bene, il tempo dei giochetti è già finito... Ora si fa sul serio... Come velocità mi è superiore... Si mette in salita...-
Dopo aver fatto alcuni sigilli, davanti a me comparvero due identiche Yuri Go. Dalla quantità di sigilli mi sentivo abbastanza sicuro che quella era una semplice tecnica della moltiplicazione. E mi comportai di conseguenza. La distanza fra noi era di quasi tre metri e le due donne partirono immediatamente all'attacco. Un paio di secondi gli bastarono per raggiungermi, nonostante avessi fatto qualche passo indietreggiando. Avevo cercato di esaminare il comportamento delle due Yuri e quindi cercare di capire quale delle due fosse quella vera, ma la penuria di tempo ed esperienza non me lo permisero. Quando le due ragazze arrivarono al mio cospetto, io mi trovavo in posizione di guardia, dopo aver interrotto il breve e inutile indietreggiamento. La ragazza alla mia destra mi attaccò alle gambe, mentre l'altra con un salto cercò di tirare un calcio rotante all'altezza della spalla destra. Appena capii le intenzioni della prima feci un rapido balzo, mentre per rispondere all'altro attacco il movimento che dovetti fare fu molto breve. Infatti alzando il braccio destro sarei riuscito a coprire l'obbiettivo dell'offensiva. Il salto fu probabilmente troppo tardivo, ma per fortuna non era da quell'attacco che era importante difendersi. La gamba della ragazza e il mio avanbraccio entrarono in collisione. Se il colpo si fosse dimostrato troppo debole avrei avuto un enorme opportunità di contrattaccare, visto che il nemico era privo di difese. Ma così non fu. Il contatto lasciò il mio arto contuso e quindi debilitato per un po'. Inoltre essendo a mezz'aria l'affondo mi fece perdere l'equilibrio e mi sobbalzò un metro più in là. Caddi con il sedere e facendo leva sulle mie gambe riuscì a rialzarmi immediatamente, balzando ad un ulteriore metro di distanza. Un piccola coltre di polvere limitava leggermente la visuale, ma si diradò in pochi secondi.
-Merda, quindi è anche più forte di me, a quanto ho capito... Ma posso ancora farcela...-
Iniziai a compiere alcuni sigilli mentre indietreggiavo con un piccolo balzo. Ora mi trovavo con la schiena distante pochi centimetri dal tronco di un grosso albero. In fretta rilasciai la tecnica.CITAZIONETecnica della Moltiplicazione del Corpo (Bunshin no Jutsu)
Tipo: Ninjutsu
Questa tecnica deve essere imparata alla perfezione da ogni ninja diplomatosi all'accademia del villaggio della Foglia. E' la tecnica base che ogni Genin deve conoscere, perchè può essere una via di salvezza. Questa Tecnica crea degli ologrammi, che non possono attaccare e se colpiti scompaiono perchè non hanno massa fisica. Se usata correttamente questa tecnica può creare tantissime copie, confondendo l'avversario e creando una possibile via di fuga o un momento di stallo dove nascondersi ed elaborare una strategia
Consumo: 5 a copia
La ragazza non avrebbe potuto apprezzare nessun cambiamento, dato che feci apparire un clone dietro la grossa pianta alle mie spalle.
-Questo mi servirà tra poco... Per adesso meglio esser pronto a difendere... Ti sto aspettando...-
Aspettai l'imminente arrivo della donna lasciando le mani giunte, pronte ad eseguire rapidamente i sigilli necessari per una tecnica.
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|Yuri| .
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Rapidamente, lo scontro entrava nel vivo. Dopo aver colpito il clone che aveva attaccato Yuri, la giovane non si era preoccupata di tenerlo sott'occhio, scoprendo poi che non sarebbe servito: non era altro che un'immagine illusoria, altro che Kage Bushin. Il suo avversario aveva chiaramente bluffato: le sue labbra si incresparono in un divertito sorriso.
Ci sono cascata in pieno.
Ma ora doveva preoccuparsi di altro: stava attaccando con una copia illusoria e lei stessa voleva portare avanti un colpo diretto alla spalla, scattando in avanti con grazia felina e con lo sguardo fermo, i muscoli pronti a colpire.
Ora cosa farà?
Il ragazzo del Fiume tentò, senza successo, di evitare la spazzata che la clone aveva, ubbidendo alla vera Yuri, provato contro di lui. La gamba del ragazzo fu colpita in pieno, ma non ci furono in effetti risultati concreti, com'era ovvio.
L'attacco vero era un altro. E molto più temibile.
Saruwatari non poté evitare che l'arto esile della ragazza lo colpisse in pieno, riuscendo solo a spostare l'aria colpita sull'avambraccio, mettendo il salvo la più delicata spalla.
Atterrando in seguito all'attacco, Yuri inspirò una grande quantità di ossigeno nei polmoni. Doveva essere pronta a ripartire, molto presto, se voleva rimanere in pista.
Ma il suo avversario si limitò a creare un altro clone illusorio: ormai aveva capito che il trucco del Kage Bushin non poteva funzionare un'altra volta, eppure quella copia restava immobile, a poca distanza da lui.
In quei pochi secondi, la ragazza si domandò a cosa potesse servire quella presenza un poco inquietante, ma poi pensò che in fondo l'avrebbe visto con i suoi occhi se lo scontro avesse proseguito.
Raccolse nuove energie e si lanciò all'attacco di nuovo.
Questa volta, inizialmente proseguì in avanti, poi, dopo qualche passo, eseguì una capriola reggendosi sulle braccia e atterrando a qualche centimetro da Saruwatari, abbassandosi quindi all'improvviso e cercando il suo addome con un pugno ben assestato eseguito con il braccio destro.
Muovendosi come un piccolo felino in cerca della preda, Yuri voleva confondere il suo compagno d'allenamenti, prendendo tempo mentre aspettava il momento giusto per attaccare, e questa volta sul serio. Non voleva spendere troppe energie in attacchi che sarebbero risultati, comunque, fallimentari: agendo con concentrata attenzione sullo scontro, voleva vedere cosa riusciva a ricavare da quell'allenamento che, ne era certa, avrebbe insegnato qualcosa a entrambi.
Nel bene e nel male.
Entrambi stiamo solo temporeggiando.
Lo stesso, in effetti, stava facendo il suo avversario, attendendo il momento più adatto per entrare in azione con una mossa che avrebbe provocato uno spostamento immediato di tutte le pedine sulla scacchiera, proprio come nel gioco della dama. L'equilibrio di forze veniva interrotto quando uno degli sfidanti scopriva la sua strategia, tirando fuori le unghie ma anche lasciando spazio all'altro di attaccarlo.
La dama poteva essere un gioco spietato con chi non sapeva usarne le regole; non apprezzarne il fascino significava chiaramente esserne fagocitato. Ciò che serviva, era la pazienza.
E Yuri, in quel momento, aspettava di vedere la prossima mossa del suo avversario.
Edited by |Yuri| - 31/8/2010, 11:10. -
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3.5 ALEA IACTA EST
-Bunshin no jutsu-
Di fianco a me comparve un clone, che si andò rapidamente a nascondere dietro al grosso albero, che stava alle mie spalle. Non ero sicuro dell'utilizzo di quella tecnica, soprattutto dato che l'avversario era quasi sicuramente riuscito a notarla. Ma adesso questo passava in secondo piano. Infatti Yuri partì nuovamente all'attacco. Con un balzo accorciò notevolmente la distanza fra noi e si preparò all'affondo. Le mie mani erano giunte, pronto a utilizzare la tecnica della sostituzione. Ma probabilmente era troppo tardi. Nonostante la velocità di quella difesa, non potevo far nulla contro un'offensiva così ravvicinata. La ragazza si abbassò rapidamente e si accinse a tirarmi un pugno all'addome.
-Fuck, questo lo devo prendere... Ma non gratuitamente...-
Proprio mentre il movimento di Yuri si stava completando, iniziai il mio. Il contrattacco era composto da due parti. Abbassai fulmineamente il braccio sinistro, cercando di colpire con una potente gomitata l'arto della ragazza, proteso verso il mio addome. Intanto con la mano destra aperta tentai di spingere via la donna, facendo pressione sulla zona immediatamente sottostante al suo collo. Feci in modo di far partire il colpo subito dopo che il primo fosse quasi completato, sia in caso di successo che in caso di mancato contatto. Ero molto fiducioso sulla riuscita della gomitata. Infatti il movimento era ridotto e quindi decisamente veloce, mentre data la consistenza dell'attacco sarebbe stato arduo uscire totalmente indenni da quell'affondo. Però quello sicuro era che il suo colpo mi aveva raggiunto. E l'impatto non fu di certo piacevole. Le mie membra furono come scosse. Sentii un conato di vomito provenire dal mio stomaco, ma riuscii a frenarlo senza difficoltà.
-Mer... Chi è il coglione che ha detto "malcomune mezzo gaudio"?! Se non mi muovo quella mi fa a pezzi...-
L'adrenalina mi inondò e la lucidità e i tatticismi si fecero da parte nella mia mente. Attaccai a testa bassa la donna, cercando di colpirla con una raffica di pugni scagliati con estrema foga. Lanciarmi contro un avversario notevolmente più forte non fu certo una delle scelte più intelligenti della mia vita, ma quando perdo il controllo è tutto quello che riesco a fare. In passato non funzionò, ma il divario di forze era estremamente maggiore.
-Ti rovino la vita, bastarda!!-
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|Yuri| .
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Infine, il contatto. Fu improvviso ed emozionante, Yuri lo poté avvertire distintamente. Prima, l'azione fu talmente rapida e confusa che i suoi occhi non riuscivano a seguirla; si muoveva solo sentendo il suo corpo, vibrante e vivo, pronto ad attaccare, ad obbedire agli ordini della mente.
Poi, di colpo, un dolore forte all'avambraccio, e una spinta verso l'indietro. Saruwatari aveva agito, e nell'agire l'aveva prima colpita, poi distanziata, senza riuscire tuttavia a parare o schivare il pugno di Yuri.
Accidenti.
Con una capriola atterrò sul terreno di Takumi cercando di evitare cadute brusche; tastandosi il braccio, lo trovò decisamente dolorante. Sorridendo appena, la ragazza pensò che lo scontro era entrato nel vivo, questa volta per davvero. Un primo, improvviso contatto fisico era bastato per risvegliare in lei la voglia di combattere.
Sopratutto perché, alzando il volto, vide il suo avversario decisamente alterato, quasi furibondo. Probabilmente, la voglia di dimostrare il proprio valore l'avevano spronato a tirare fuori così tanta energia, esplosa in un unico corpo e che ora si riverberava negli occhi del ragazzo, decisi e straordinariamente fermi.
Si è scaldato.
Partì all'attacco, con una serie di pugni diretti verso di lei a tutta velocità, con un vigore che Yuri non aveva creduto possibile in quel gentile e affabile giovane uomo che aveva conosciuto da poco.
Così, preparandosi ad impastare il chakra, selezionò il suo obiettivo fino a quando, al momento giusto, non compose rapidamente i sigilli, lasciando che il suo corpo scomparisse in una nuvoletta vaporosa di fumo; i colpi furiosi di Saruwatari avrebbero forse offeso un masso con il quale la ragazza aveva pensato di sostituirsi.
A un paio di metri da loro, il ruvido pezzo di roccia era infatti adatto alla strategia che in quell'istante aveva pensato di adoperare; del resto, era ancora troppo inesperta per pensare di agire diversamente.
Una volta apparsa al fianco sinistro del suo sfidante, osservandolo con occhi attenti, subitamente estrasse dalla tasca 5 shuriken che gli scagliò addosso, in direzioni diverse del corpo, dal collo al petto, in modo da rendere quell'attacco più difficile da evitare e schivare.
Il braccio ancora le doleva, ma poteva continuare. In seguito al colpo al petto, una opprimente sensazione di pesantezza.
Ora andiamo.
Afferrato uno dei Kunai dalla tasca, avanzò maneggiandolo con il braccio sinistro, certa di avere in quello una presa maggiore, e, lanciandosi verso Saruwatari, tentò un rapido e sibilante fendente diretto al fianco. Si domandò in quel momento se il suo giovane avversario avesse una carta ancora da giocare, che lei non aveva previsto; se minacciasse, pur nel suo livore, di muovere la pedina giusta, al momento giusto, sbarazzandosi così di quelle di Yuri con molta facilità.
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3.6 ANDATA E RITORNO
Allontanata la donna con una spinta, partii subito all'attacco. Il mio corpo era indolenzito per colpa del pugno subito in precedenza. La foga e la velocità della mia offensiva costrinsero la ragazza a ripegare su una sicura difesa. Mentre stavo per tirargli il primo di una serie di pugni furiosi, Yuri scomparve e al suo posto apparve un piccolo masso. Tirai anche il secondo pugno colpendo l'innocente minerale, prima di accorgermi della situazione.
-Hohoho, quindi ora sono in vantaggio, no?-
Restava un piccolo problema, ovvero la posizione del mio avversario. Non fu una lunga ricerca. Era a meno di cinque metri da me sul lato sinistro. Appena mi girai la vidi e notai che stava estraendo dalla tasca qualcosa. Erano shuriken. Ne prese 5 e li lanciò verso di me, mirando al petto e al collo. La distanza era talmente poca che l'unica difesa possibile era cercare di schivare più proiettili possibili e parare con il braccio i restanti. Riuscii a schivarne 3, ma gli altri due si conficcarono sul braccio e sull'avanbraccio sinistro, che ero riuscito prontamente a portare davanti ai bersagli di Yuri. Questo nuovo dolore ebbe stavolta l'effetto opposto a prima, e mi permise di riappropriarmi della mia naturale calma e riflessività. La donna, probabilmente insoddisfatta del parziale fallimento dell'attacco precedente, estrasse dalla tasca una nuova arma, questa volta un kunai. Appena lo vidi immaginai subito un attacco diretto, una stoccata. Quindi reagii di impulso preparandomi ad eseguire una tecnica difensiva. L'unica che conoscevo al momento. La donna partii all'attacco, tentando un affondo.Indietreggiando mentre lei avanzava riuscii a guadagnare il tempo necessario per completare i miei sigilli.
-Diciamo pure addio al mio teorico vantaggio...-CITAZIONETecnica della Sostituzione (Kawarimi no Jutsu)
Tipo: Ninjutsu
E' una tecnica che permette di scambiarsi di posto con un oggetto o un essere vivente. Lo scambio non funziona su creature evocate, ninja di pari livello o superiore o su corpi troppo grandi. La tecnica non funziona se fra l'utilizzatore e il corpo da scambiare esistono degli ostacoli fisici. Il raggio massimo di azione della tecnica è di 10 metri. Può essere utilizzata solo una volta negli scontri di arena e una volta al giorno in missioni o quest.
Consumo: 5
In precedenza, avevo notato un coccio quasi completo di brocca ai piedi dell'albero di prima. In quel momento di urgenza il mio pensiero ritornò subito a questi. E perciò fu quel rimasuglio di ceramica che prese il mio posto sul campo di battaglia. Con un balzo felino mi nascosi dietro l'albero, cercando di fare in modo che la pianta coprisse totalmente la visuale di me al nemico. A fianco a me ritrovai l'ologramma che avevo chiamato in campo precedentemente.
-Salve, signor clone... Forse potrò finalmente trovare un senso alla tua insulsa esistenza...-
Estrassi gli shuriken che erano rimasti conficcati nel mio arto sinistro. Dalle ferite fluirono due piccoli torrenti di sangue. Il dolore era sopportabile e le funzionalità del braccio sembravano intatte. Stavo per buttarli a terra, quando mi venne in mente un idea.
-Beh, questi ormai sono miei... Nessuno mi vieta di usarli...-
Riflettei un attimo sulla tattica. Non erano ancora passati neanche 5 secondi e il mio nascondiglio mi sembrava ancora sicuro. Conoscendo la mia mira non perfetta e la distanza di più di 7 metri che i proiettili dovevano colmare, un semplice lancio difficilmente sarebbe risultato vincente. Inoltre ormai mi ero incaponito a voler usare il clone. Improvvisamente mi venne un idea.
-Lei dubito che si ricordi che ho ancora questo clone... E quindi se la attaccherà, lei dovrà difendersi... Inoltre gli ologrammi coprono la visuale, credo... Bene bene... Vediamo come te la cavi con QUESTO!!!-
Avrei fatto uscire il clone dalla destra del riparo. Si sarebbe diretto in fretta verso la donna. A quel punto, sporgendomi parzialmente dall'albero avrei lanciato i due shuriken, che avrebbero attraversato la copia, facendola svanire. Serviva una concentrazione massima per completare l'offensiva, e ora sentivo ciò più che possibile.
-Mente vuota, cuore deciso, nessuna esitazione... LET'S GO!!-
Il clone uscì allo scoperto, e iniziò a correre verso Yuri. Appena egli raggiunse la distanza di circa 3 metri e mezzo da lei, mi sporsi per lanciare l'attacco. Lanciai gli shuriken, con un movimento che non era minimamente elegante o stilisticamente consigliabile, così come lo era era stato quello della mia compagna di allenamenti. In quel gesto era racchiusa tutta l'essenza della mia inesperienza. Ma era comunque diretto all'avversaria. Il mio obbiettivo era di colpire con entrambe le armi il petto della ragazza, di modo da colpirla, pregiudicando il proseguo della lotta, ma non mettendo eccessivamente a repentaglio la sua salute. Ma la mancanza di precisione fece in modo che entrambi i tiri fossero deviati rispetto alla traiettoria che gli avevo destinato. Il primo risultò troppo alto, e se non evitato avrebbe colpito la parte appena sottostante il collo, una zona parecchio delicata per un uomo. L'altro invece era diretto alla gamba destra, nella zona dello stinco.
-Merda, che mira orribile... Spero che gli eviti, a 'sto punto...-
Osservai la scena sporgendomi dal riparo, preoccupato più per la salute della donna che dell'esito dell'incontro. Ma nonostante questo non calai la concentrazione. Ero pronto sia ad attaccare di nuovo Yuri, che a soccorrerla.
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|Yuri| .
User deleted
Con la sua stessa moneta Saruwatari ripagò la sua giovane amica, che sfruttando l'illusione sibilante della Kawarimi no Jutsu era riuscita a schivare un attacco, ricomparendo poco dopo e utilizzando un'offensiva elementare quanto utile: armi da lancio, seguite da un attacco diretto. Il classico dei classici. Ma come tutti i classici, si trattava di uno schema intramontabile, da utilizzare quando non parevano presenti altre soluzioni. Nell'arco di pochi secondi, delle volte, era anche necessario agire d'istinto, seguire ciò che la mente improvvisamente comanda; e fu questo che fece lo shinobi del Fiume: anch'egli, soggiogata la dimensione del tempo e dello spazio, utilizzò la Sostituzione per lasciare che i colpi di Yuri si infrangessero in inutili e piccoli cocci.
Me l'ha fatta anche lui.
Un sorriso leggero attraversò il suo volto, facendo increspare le sue dolci labbra. Appoggiandosi a terra, Yuri si voltò cercando lo sguardo del suo avversario, mentre i cocci cadevano a terra, infrangendosi con uno schiocco.
Dov'era, ora, Saruwatari?
Questa domanda riecheggiò sul campo di battaglia per alcuni istanti, mentre lei si guardava in giro. Nonostante la situazione irrisolta - e irrisolvibile? - una grande calma la dominava. Come una canna di bambu colpita da un vento insistente, lei si piegava, ma piegandosi non accennava a spezzarsi.
Tenacemente avvolta in questo suo velo di tranquillità introspettiva e concentrata, la giovane della famiglia Go attese, dunque, che il suo compagno si manifestasse, probabilmente attaccandola mentre lei non vedeva, o non poteva difendersi.
Poi, credette di aver visto qualcosa, con la coda dell'occhio. Un movimento, un gesto; credette di aver sentito un rumore. Voltandosi, Saruwatari spuntava dal nulla correndo all'impazzata verso di lei.
Che fosse ancora in preda al livore? Che intesse sul serio continuare l'allenamento in quello stato di irata eccitazione?
Yuri non potè dare una risposta che positiva a quel quesito, per quel momento. Mai avrebbe potuto immaginare che quel Saruwatari non fosse reale... Come faceva a saperlo? La sua esperienza non le permetteva di discernere il reale dal fittizio; almeno, non ancora.
Fu così che si preparò a ricevere il suo sfidante, domandandosi come attaccarlo, e semmai in che modo lui avrebbe tentato di colpirla.
Naturalmente la strategia di Saruwatari era notevole, anche se lei non poteva percepirne la portata, almeno non per il momento; disponendo di poche armi, era riuscito a mettere in piedi una macchina offensiva di certo non letale, ma senza dubbio in grado di colpire, anche metaforicamente, un compagno di allenamenti come Yuri, del tutto inesperta di quel mondo basato sulle arti subdole di shinobi abituati a muoversi nell'ombra.
A quel punto, decise di agire con la massima tecnica che possedeva in quel momento; si trattava di un jutsu elaborato da lei stessa, sfruttando il controllo dell'elemento Kaze che poteva rivelarsi, delle volte, davvero distruttivo.
Impastando il chakra nella mano sinistra, Yuri attese il momento adatto in cui l'energia, alla massima potenza, sarebbe stata utilizzabile per un attacco abbastanza forte da fermare il suo compagno; dopodiché, poggiando il palmo a terra e imprimendo una forte pressione, lasciò che il jutsu facesse il suo corso.
Sotto il ninja che avanzava sarebbe spuntata una colonna di vento tagliente pronta a devastarlo, ma senza provocargli danni tali da fargli riportare ferite gravi; era uno scontro di allenamento, e non si sarebbe certo risparmiata, ma superare la soglia prevista dal duello non faceva per la sua morale.
Comunque, se tutto fosse andato a buon fine, quella colonna di Kaze avrebbe probabilmente fermato anche l'avanzata delle armi lanciate da Saruwatari; armi che, in effetti, non aveva ancora visto.
Ah..
No, non l'aveva visto. L'arma l'aveva colpita alla gamba destra, levandole il fiato per un istante. Si piegò verso la ferita, mentre il dolore pungente del metallo conficcato nella carne - dolore che non aveva mai conosciuto prima, almeno non in quel modo - si palesava, in tutta la sua sgradevolezza.
La seconda arma lanciata dal ninja era stata bloccata dalla colonna di Vento, che nel frattempo avrebbe anche dovuto far scomparire il clone illusorio, se tutto fosse andato come previsto.CITAZIONEKazegan
Tipo: Ninjutsu
Impastando il chakra elementale Fuuton nella mano, Yuri può generare un'intensa concentrazione di energia nel giro di pochi secondi. A questo punto la mano resterà intrisa di chakra e potrà essere convogliato in un attacco diretto al proprio avversario sottoforma di pugno elementale generando danni di entità moderata al massimo; oppure, con esso si può colpire il terreno e il chakra elementale viaggerà sottoterra fino a uscire sotto i piedi dell'avversario, generando una colonna di vento tagliente alta circa 2 metri, in grado di provocare al massimo danni di entità moderata e con una gittata di massimo 10 metri.
Livello C
Consumo: 20
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3.7 MOSSA DISPERATA
Lanciati i due shuriken, aspettai preoccupato il tipo di difesa che la ragazza avrebbe attuato nei confronti del mio affondo. La ragazza era convinta che il clone fosse l'unico pericolo e si preparò a contrastarlo. Mentre essi erano ancora distanti poggiò a terra il braccio, liberando una potente tecnica. Infatti appena un secondo dopo, un potente turbine investì la copia, facendola svanire.
-Quindi aveva un asso nella manica del genere... Prenderlo in faccia non sarebbe stato piacevole... Un colpo così e lo scontro finisce...-
L'attacco disperse il fragile ologramma, ma inoltre difese la donna da una delle due armi lanciate. Infatti questa, sbattendo contro la colonna di chakra elementare dell'avversario, cadde e rimase a terra. Nel frattempo il secondo shuriken, che aveva una traiettoria decisamente più esterna proseguì il suo viaggio, terminando sulla gamba della ragazza.
-Ah..-
Un gemito mi annunciò, ancor prima di poterlo vedere, il successo del mio attacco. Un secondo dopo il jutsu nemico scomparve, lasciandomi libera la visuale. Quello che potei vedere fu il sangue uscire dalla gamba, e Yuri piegata su essa, nell'intento di estrarre l'arma dalla sua carne. Mi nascosi di nuovo dietro l'albero. Lei sembrava non avermi visto ed era razionalmente possibile che lei non avesse la minima idea di dove io fossi. Ma non potevo essere così supponente da darlo per scontato e oltretutto, se volevo vincere davvero quell'allenamento non avevo altra scelta che attaccare ora. L'avverarsario si trovava un attimo in difficoltà, o almeno così mi piaceva pensare in quel momento.
-Non posso attaccare da lontano... Devo per forza tentare il corpo a corpo... Anche se devo essere più che cauto, vista la tecnica che mi ha mostrato prima...-
Per riuscire ad avvicinarmi all'avversario, non avevo altra scelta che copiare una strategia usata da ella in precedenza.CITAZIONETecnica della Moltiplicazione del Corpo (Bunshin no Jutsu)
Tipo: Ninjutsu
Questa tecnica deve essere imparata alla perfezione da ogni ninja diplomatosi all'accademia del villaggio della Foglia. E' la tecnica base che ogni Genin deve conoscere, perchè può essere una via di salvezza. Questa Tecnica crea degli ologrammi, che non possono attaccare e se colpiti scompaiono perchè non hanno massa fisica. Se usata correttamente questa tecnica può creare tantissime copie, confondendo l'avversario e creando una possibile via di fuga o un momento di stallo dove nascondersi ed elaborare una strategia
Consumo: 5 a copia
Alla mia sinistra comparvero due cloni, generando una piccola coltre di fumo. La mia locazione a questo punto era di facile localizzazione, ma questo lo avevo già messo in conto. Uscii allo scoperto con uno dei due ologrammi, lasciando l'altro nascosto dietro. Yuri era a circa quattro metri e mezzo di distanza ora. Iniziai a correre verso la donna, mentre con le mani facevo sigilli insensatamente, per confondere l'avversario. Così facendo al momento giusto sarei stato in grado di eseguire la tecnica che avevo in mente. Nel frattempo il clone alla mia sinistra eseguiva le stesse mie mosse, rendendo molto più difficile l'individuazione del reale Saruwatari.
-Mi gioco il tutto per tutto con questo attacco... Non mi lascerà arrivare semplicemente da lei, credo... Vediamo se riuscirò a giocarmi il mio asso nella manica... E se basterà, soprattutto... Dipende tutto da come reagisce lei... A te la mossa!!-
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|Yuri| .
User deleted
Stava cercando il suo sfidante, nel bel mezzo di quel paesaggio cristallizzato del Paese del Fiume, le nubi sopra di lei che promettevano un acquazzone sicuro e tutt'altro che lontano.
Estratta l'arma lanciata da Saruwatari, aveva assistito a come il clone l'aveva ingannata, scomparendo tuttavia sotto la spinta vorticante del Kazegan, jutsu messo a punto per occasioni simili a quella, di indubbia potenza distruttiva ma anche difensiva.
Solo che, in quel momento, lei era totalmente scoperta. Rimase in quella posizione piegata per qualche istante; doveva essere concentrata, se voleva scorgere il suo nemico attorno a lei. Avrebbe potuto attaccarla da qualsiasi direzione, in qualsiasi momento, con qualsiasi attacco.
Fino a quel punto il loro scontro d'allenamento era stato nient'altro che una danza leggera, rapida, condotta con maestria da entrambi; ora, si trattava di riprendere il secondo atto, anche se la stanchezza, almeno in lei, cominciava a farsi sentire.
Di certo attaccherà con un altro clone. Utilizza sapientemente la Bushin No Jutsu, la sfrutta al massimo delle sue possibilità. Dovrei imparare da lui queste strategie.
Poi, infine, egli apparve. In realtà, vi erano due ninja identici davanti a lei, spuntando dalla vegetazione con un balzo sagace. Entrambi stavano componendo dei sigilli che Yuri non riusciva a riconoscere, non capiva che genere di piano avesse in mente e, pensò, nemmeno avrebbe potuto prevederlo.
Probabilmente, quella quantità di sigilli servivano solo per confonderla sulle reali intenzioni offensive del ragazzo.
Non poteva attaccare all'impazzata. Non poteva neppure stare ferma immobile a vedere come egli avesse voluto attaccarla, facendosi colpire senza fare niente.
A quel punto, le possibilità non era tante. Estrasse due shuriken dalla tasca e li lanciò verso entrambi i Saruwatari, dopodiché, impastando il chakra uniformemente sul suo corpo, compose i sigilli giusti e puf! il suo corpo prese le sembianze di un volatile, un'aquila dal fitto piumaggio nero che si librò nell'aria leggera e minacciosa.CITAZIONETecnica della Trasformazione (Henge no Jutsu)
Tipo: Genjutsu
Con questa tecnica si cambia il proprio aspetto, prendendo le sembianze di un altro essere vivente od oggetto. Si possono copiare le sembianze di corpi non più piccoli di 1/3 del proprio e non più grandi dei 4/3.
Consumo: 5
Possiamo fermarci qui, se sei stanco, sempai.
In effetti, anche lei cominciava ad avvertire una certa stanchezza, ma sopportabile. Muovendo le ali e girando in tondo, librandosi a qualche metro dal terreno, osservava giù Saruwatari per vedere cosa avesse intenzione di fare.
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Saruwatari Kamizurui VS Yuri Go |
