The Wolfguard | Livello S

Partecipanti: Jack, Kunny, Natsuki
Qm: GIIJlio

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    Hic iacet Arthurus, Rex quondam Rex futurus.

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    Kuniyoshi non seppe dire se il fuoco avesse attenuato le fiamme dell'Amaterasu, ma il Lupo era riuscito ad attivare il Domu e a sconfiggere buona parte della potenza delle fiamme, doveva resistere giusto un altro poco.
    «Ho bisogno di chakra! Riuscite a darmi chakra?»
    Però aveva bisogno di energia, e attualmente era completamente circondato dal fuoco nero, quindi non poteva dargli semplicemente l'ultima fiaschetta che aveva Kunny... doveva lanciargliela direttamente in bocca.
    «Apri la bocca, ti lancerò un tonico!» disse l'Uchiha, afferrando l'ultima fialetta di chakra che gli rimaneva, non avrebbe dovuto avere problemi visto che comunque il tonico era costituito da puro chakra e non da vetro, aspettò che il lupo aprisse la bocca per lanciargli l'energia che richiedeva.
    «Allontaniamoci da lui, il fuoco si espanderà prima di spegnersi!» una decina di metri di distanza sarebbero dovuti bastare per non finire nelle fauci di Amaterasu, anche se Kuniyoshi non potè non notare come la lupa più grande stesse guardando male il ragazzo.
    Per il fuoco che gli aveva tirato prima?
    «Ho solo tentato di saziare le fiamme nere con altro fuoco, la loro potenza dovrebbe essere diminuita, deve solo resistere per un altro po'...»
    Almeno così sperava, Kunny non aveva mai visto nessuno sopravvivere a quella tecnica e l'aveva usata così poco che non poteva dire con precisione quanto tempo mancava affinché le fiamme nere si spegnessero. Cos'altro poteva fare in quel momento? Un altro soffio incendiario? Se fosse andato tutto bene non avrebbe dovuto essercene bisogno, la forza delle fiamme ora sarebbe dovuto essere decisamente più gestibile rispetto all'inizio, quando Amaterasu era al pieno della potenza.
    Paradossalmente, ora le fiamme sarebbero dovute essere più deboli del pugno del terremoto di prima, lo stesso pugno che il lupo non aveva quasi accusato.
    Sarebbe sopravvissuto, sì.
    Almeno così l'Uchiha si era convinto.
     
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    Ho bisogno di chakra! Riuscite a darmi chakra?

    Non avevo ancora sentito un accenno di scuse da nessuno dei due avversari ancora coscienti, ed era uno dei motivi per cui ancora non mi ero mosso. Aveva insultato il Sommo Shirokami, uno dei pochi esseri che stimavo più al mondo. Era una cosa imperdonabile, e se fosse stato solamente per loro dal mio punto di vista avrebbero dovuto cavarsela da soli. Non vedevo motivo per aiutare delle bestie così arroganti.

    Aiutatelo, per favore. Io non posso fare nulla

    Natsuki si voltò verso di me e Kuniyoshi, chiedendo aiuto. E di fronte alla sua richiesta purtroppo non potevo restare indifferente. Avrebbero dovuto ringraziarla.

    Apri la bocca, ti lancerò un tonico!

    Kuniyoshi voleva utilizzare una fiala di chakra, ma non ero d'accordo. In quel frangente era meglio se ci pensavo io.

    Kuniyoshi, fermo!

    Ancora prima di parlare, riattivai il Demone al quarto stadio, e un braccio di chakra demoniaco sfrecciò dal mio petto in direzione del lupetto alpha con l'intenzione di toccarlo e di trasmettere il mio chakra per donargli quanto più potevo.

    Resta fermo così, proverò a darti più chakra possibile, ma tu devi resistere.

    Non dissi altro, stetti fermo lì (all'interno del raggio d'azione di 16 metri del mio braccio ovviamente)

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    10 di corruzione, dono 160 di chakra
     
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    Non c'è bisogno di un riparo, la tana del Maestro è poco distante. Oltretutto questo strano fuoco dovrebbe avervi scaldato a sufficienza, no?
    La più grande dei vostri tre ex avversari risponde in questa maniera alla proposta di Natsuki, con tono calmo. E del resto ha ragione, tutto il calore prodotto da Amaterasu ha ridotto al minimo gli effetti che la bassa temperatura aveva avuto su di voi finora.
    Voi ninja siete tutti strani.
    La lupa risponde così alla giustificazione di Kuniyoshi, ma potete percepire che nelle sue parole non c'è odio o rabbia.
    Jack intanto riesce a passare il chakra al lupacchiotto, il quale lo usa subito dopo per delle tecniche difensive. Quello che però non si aspettava era che anche il fuoco si trasmettesse. Una volta finito il trasferimento di energia il sannin si ritrova con l'arto demoniaco catturato nell'Amaterasu, che in un attimo arriva anche al suo corpo, seppure con Forza ridotta. Gli effetti di questa tecnica sanno essere davvero devastanti.

    Il prossimo post saranno come fossero tre turni:
    1) Jack prende fuoco con Forza 120. Il lupo continua a bruciare ma non si fa troppo male, a questo turno
    2) il fuoco originale si diffonde in un quadrato di lato dieci metri attorno al lupo, che riesce a difendersi. Il secondo fuoco si diffonde su tutto il corpo di Jack, con Forza 80.
    3) il fuoco originale si diffonde in un altro quadrato di lato dieci metri, vicino a quello precedente. Il lupo è evidentemente vicino allo svenimento, ma in qualche maniera riesce a difendersi. Il fuoco secondario si diffonde in un quadrato di lato dieci metri attorno a Jack e brucia con Forza 40.

    Il fuoco si diffonde sempre con Velocità pari a quella di Kunny, a fine turno.

    Vi lascio libertà di ruolare come preferite tutte queste cose, alla fine sono per lo più spunti narrativi, visto che dubito vi suicidiate o comunque vi facciate troppo male. Cercate di ruolare bene, a me interessa molto l'aspetto di interpretazione, in questa quest non contano solo le botte. Per qualsiasi cosa sapete dove trovarmi.
     
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    Natsuki aveva annuito alle parole della lupa, tornando ad osservare la scena con un’aria preoccupata. In effetti tra il calore di quelle fiamme e i frenetici movimenti che si era ritrovata a fare, si sentiva decisamente meglio. Aveva lanciato un’occhiata alla ragazzina che stava reggendo, giusto per controllare che stesse ancora respirando o che non stesse male, prima di tornare ad osservare i tentativi impacciati di Kuniyoshi di giustificarsi. A quanto pareva aveva usato fuoco per saziare il fuoco a detta sua, ma Natsuki non capiva bene quel concetto. Doveva di sicuro chiedergli più informazioni al riguardo, tuttavia era contenta che la ragazza lupa si fosse fatta convincere da quella spiegazione, temeva che avrebbe potuto attaccarli in preda alla rabbia. L’aveva solo catalogato come strano, per fortuna.
    Un altro caso enormemente positivo era il fatto che Jack avesse acconsentito ad aiutare il povero mal capitato. Natsuki aveva stretto più forte la povera inferma ed aveva osservato con orrore come le fiamme si fossero fatte strada dalle braccia del cercoterio fino al vero corpo dell’uomo. Aveva sentito il fiato mancarle mentre l’odore di carne bruciata si faceva più prepotente nell’aria. Ora erano in due che stavano soffrendo! Non aveva però avuto modo di intervenire perché Kuniyoshi aveva spiegato che le fiamme si sarebbero espanse, rischiando di colpire anche loro. La ragazza aveva annuito, allontandosi il più velocemente possibile ed andandosi a posizionare approssimativamente alla distanza indicata dal creatore di quelle fiamme. Di sicuro lui non avrebbe cercato di farsi colpire, quindi le sembrava una scelta intelligente.
    Natsuki avrebbe voluto dire qualcosa, però non le veniva in mente niente di adatto alla circostanza. Sarebbe stato inutile spingerli a resistere, di certo non era nel loro interesse venire bruciati vivi, non poteva neanche essere d’aiuto, quindi si ritrovava a fissare quella scena inerme. Odiava quella sensazione di impotenza che si impossessava di lei in quei momenti, si sentiva formicolare tutto il corpo, le sue membra le urlavano di andare ad aiutare Jack e il ragazzo. Il suo cervello però sapeva che sarebbe stato inutile, si sarebbe bruciata ed avrebbe pure rischiato di morire, non era quello che serviva in quel momento. stava aiutando la ragazzina del trio dei lupi, doveva concentrarsi su quel pensiero ed escludere il resto.
    Mentre continuava a spostarsi per evitare che le fiamme avviluppassero lei e la persona svenuta che stava sorreggendo, si era resa conto del fatto che se il Maestro si trovava poco distante, voleva dire che avevano raggiunto l’obbiettivo che aveva dato loro Shirokami. Le era completamente passato di mente mentre si organizzava con gli altri ed evitava il fuoco nero con più precisione possibile. Quel lupo avrebbe insegnato loro come diventare più forti, dunque? Che poi non era neanche sicura che fosse effettivamente la stessa creatura, aveva dato per scontato quell’informazione visto che il collocamento geografico funzionava. Aveva senso che il loro Maestro fosse anche quello che loro stavano cercando. Quindi sarebbero diventati come quei ragazzi dopo l’addestramento?
    Natsuki aveva lanciato un’occhiata eloquente alle loro caratteristiche animalesche e poi si era istintivamente guardata il fondo schiena. Non era molto sicura di voler scoprire cosa significasse avere una coda. Tuttavia era solo un’ipotesi, forse erano delle creature particolari che vivevano solo in quel posto. O magari erano figli di un incrocio, con il chakra era tutto possibile, giusto? Lo avrebbe scoperto a breve, in ogni caso, o almeno era quello che voleva sperare.

     
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    La situazione sembrava peggiorare sempre di più, e lui ne era il principale responsabile, quel fuoco continuava a bruciare e a espandersi, aveva perfino catturato Jack Kaguya.
    E Kuniyoshi stava lì, a distanza di sicurezza insieme agli altri due lupi e a Natsuki, non sapendo bene cosa fare, sembrava effettivamente uno di quei bambini che la combinavano grossa e venivano colti sul fatto, ed essendo consci di aver fatto un gran male si mortificano.
    Quel fuoco che aveva dentro non poteva che godere della situazione, divampava feroce e soddisfatto, in fin dei conti Kunny non si era mai opposto al suo potere, quindi non aveva problemi nel soddisfare la sua fame.
    «Voi ninja siete tutti strani.»
    Cosa poteva significare? Kuniyoshi si era effettivamente sentito diverso da tutti gli altri, ma Natsuki e tutti gli altri shinobi che conosceva? Loro sembravano decisamente normali, persone uniche con i propri desideri e con le proprie battaglie, una vita normale tutto sommato.
    Era lui che non aveva ascoltato il proprio padre e aveva risvegliato lo Sharingan, e poi... il Mangekyou, qualsiasi ricordo legato alla versione ipnotica di quei occhi rossi erano spariti nell'oblio, solo una cosa rimaneva.
    Quelle fiamme, forse era giunto il momento di combatterle sul serio.
    Il fratello della lupa stava resistendo, ma si vedeva chiaramente che non avrebbe resistito ancora a lungo e, nonostante la pericolosità di Amaterasu fosse diminuita, rischiava comunque altri danni e, sopratutto, rischiava di svenire. Kuniyoshi non poteva diminuire la potenza dell'Amaterasu, però magari poteva fornigli quel chakra di cui aveva bisogno senza che altri si facessero male come Jack, non poteva continuare a delegare.
    Non era giusto.
    L'albino decise quindi di comporre il sigillo del Domu per poi fare un passo in quelle fiamme nere, che si svilupparono intorno a lui come un serpente che tenta di strangolare la sua preda.
    Che strano parassita, è capace di consumare il suo stesso creatore pure essendo consapevole che, così, sparirà anche la sua esistenza.
    Passo dopo passo, Kuniyoshi si avventurava verso il lupo ferito, era una sensazione strana camminare su quel strano tappeto nero, così caldo da riuscire ad oltrepassare l'armatura di terra che l'Uchiha si era messo addosso. Faceva male, sentiva la pelle stringersi e diventare sensibile a qualsiasi stimolo, il dolore acuto delle ustioni lo bloccarono per qualche istante, gli fecero digrignare i denti e, per un istante, pensò perfino di tornare indietro.
    Ma continuò a camminare fino a raggiungere il lupo, doveva quantomeno sorreggerlo, Kuniyoshi controllò pure se la propria fiaschetta fosse integra, se lo fosse stato l'avrebbe dato al canide.
    Non aveva molto senso quello che stava facendo, aveva detto a tutti di allontanarsi però lui alla fine era entrato dentro il fuoco, probabilmente al lupo non serviva nemmeno una vera e propria mano... l'aveva fatto più per se stesso? Voleva dimostrare a qualcuno che non si era arreso ad Amaterasu?
    L'Uchiha non capì bene cosa stesse facendo, sentì solo un qualcosa muoversi all'altezza dello stomaco, una piccola lingua di fuoco diversa da Amaterasu, era... dorata? Era calda e piacevole, gioiosa, ma ancora troppo piccola per poter combattere le fiamme nere.
    Una piccola speranza per il futuro che diede forza all'Uchiha di continuare quel percorso che aveva intrapreso con i suoi due compagni, e per farlo doveva sopravvivere, quindi quando Kunny sentì l'armatura doton andare a pezzi, spezzò un altro sigillo per ricrearla e proteggersi.
    Se il lupo fosse svenuto, avrebbe fatto per raccoglierlo in braccio per poi allontanarsi da quel fuoco, sperando che nel frattempo si fosse spento, per poi portarlo alla sorella: aveva bisogno di cure, ma l'Uchiha non aveva alcuna conoscenza medica.

    Armatura di terra (Domu)
    +5 alla resistenza, -3 al costo

    Tipo: Ninjutsu
    L'utilizzatore si riveste, in circa un secondo, di un robustissimo strato di terra, che lo protegge dagli attacchi fisici e magici. La pelle dell'utilizzatore diventerà del colore della terra durante l'utilizzo della tecnica. Durante l'esecuzione però l'utilizzatore riscontrerà una forte difficoltà nei movimenti, riscontrando un malus di 20 punti ad Agilità e Velocità.
    [L'armatura ha una Resistenza di 100]
    [Sigilli: 1]
    Consumo: 70 a turno


    Chakra:
    697-134(domuX2)-8 (sigilli ad una mano)= 555

    Edited by Templare_Bren - 13/12/2018, 14:28
     
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    Non appena toccai con il braccio di chakra demoniaco il lupetto per passargli il mio chakra, il fuoco nero divampò subito sul braccio, arrivando velocemente verso di me. Quella era una sorpresa negativa e inaspettata, che mi pose subito davanti a una situazione problematica che non potevo affrontare a pieno regime.

    Ma che cazzo gli ha attaccato addosso Kuniyoshi?

    CITAZIONE
    Incassare: tramite il costante esercizio il ninja ottiene un controllo pressoché perfetto sui propri muscoli, potendoli potenziare con l'uso del chakra in modo da aumentare momentaneamente la propria Resistenza di 40 punti; usare questa abilità comporta però una diminuzione temporanea di Agilità e Velocità di 10 punti ciascuna. Bonus e malus durano per l'intero turno
    Consumo: 40

    Avrei utilizzato tutte le mie risorse disponibili che potevo attivare in un lasso di tempo così breve, e quando il fuoco mi divampò tutto addosso, nonostante il dolore stavo riuscendo a resistere abbastanza bene. Nonostante sentissi un lieve dolore su tutto il corpo, restai fermo a occhi chiusi e a braccia conserte. Dovevo pur restare concentrato, sia sulle tecniche sia sul potere corruttivo del Demone, in modo tale che se le fiamme fossero scomparse presto avrei potuto disdattivare il Demone in tempo.

    Nonostante siapassato un po' di tempo, con il Demone attivo al quarto stadio e il mio stesso chakra a potenziarmi fisicamente, sento comunque dolore, seppur un minimo. Se non avessi attivato nulla avrei sentito ben più dolore. Questa tecnica mi sembra terribile, è una sofferenza continua, un modo per morire lentamente e tra atroci dolori. No, non vorrei mai provare questa tecnica dall'inizio alla fine, non so se riuscirei a sopportarla. Non senza il supporto di Annie, almeno.

    CITAZIONE
    Resistenza 164, corruzione 15

    CITAZIONE
    Turno 2

    Il tempo continuava a passare, e nonostante ciò la tecnica continuava a essere attiva. Avevo smesso di passare il chakra al lupetto perchè ne avevo bisogno pure io in quel momento. Non riuscivo a tenere quella stessa tecnica attivata per troppo tempo, quindi appena la lasciai andare ne attivai immediatamente una seconda.

    CITAZIONE
    Cintura Nera: Il controllo del chakra attraverso i muscoli viene reso perfetto. Sarà possibile potenziare una propria statistica per un turno fino ad un massimo di +25 spendendo fino a 50 unità di chakra (in rapporto 1:2), ma il turno successivo per il contraccolpo si avrà un malus pari ad 1/5 del bonus a tale statistica. Una volta usato questo potenziamento sarà necessario aspettare 2 turni (di cui uno col malus) prima di poter riutilizzare questa abilità, anche se si intende utilizzarla su di una statistica differente.

    Si trattava sempre di "trattare" il mio corpo con il controllo del chakra, ma in modo diverso da prima. Sentivo che la terra intorno a me continuava a bruciare, e purtroppo i miei vestiti superiori erano stati ridotti a brandelli perchè il fuoco nero aveva avuto come centro di propagazione proprio il busto, bruciando quindi i vestiti più a contatto, facendomi quindi restare quasi a petto nudo. La buona notizia era che almeno adesso avevo smesso di sentire dolore, ma solamente tanto caldo.

    Fino ad ora non sapevo che un Uchiha potesse avere un tale livello di pericolosità. Devo ringraziare il Fato che nessun Uchiha abbia mai deciso di fare sul serio con me, altrimenti non avrei mai potuto raccontarlo.

    CITAZIONE
    Resistenza 149, corruzione 20

    CITAZIONE
    Turno 3

    E anche la seconda tecnica di potenziamento del corpo era terminata. Erano passati circa 20 secondi da quando il fuoco era divampato sul mio corpo, e nonostante sembrava stesse cominciando a spegnersi era ancora lì sul mio corpo a bruciare. Quanto ci metteva una tecnica del genere a spegnersi da sola? Era davvero di una potenza mostruosa e di una pericolosità inimmaginabile, ero grato in quel momento di avere Kuniyoshi come alleato e non come nemico.

    Dovrei poter gestire il tutto allo stato attuale.

    Disattivai il Demone, aprii gli occhi e mi guardai. Parevo un ninja affumicato in quel momento. Stavo ignorando tutti e tutto per concentrarmi su quel processo, studiando così gli effetti della tecnica. Il fuoco nero aveva colpito persino la neve attorno a me a diversi metri anche da dove stavo io, e per fortuna non aveva raggiunto gli altri. Mi tolsi quei rimasugli di vestiti che ancora erano rimasti sulle braccia, e una volta che il fuoco finì, si sarebbe visto un corpo ben allenato e pieno di cicatrici di lunghezze varie. Questo tuttavia non avrebbe creato nessun imbarazzo a me.

    La tua tecnica è terribile, Kuniyoshi.

    Sarebbe stata l'unica cosa che avrei detto

    CITAZIONE
    Resistenza 104, corruzione 15
     
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    Quando i vestiti di Jack vanno in cenere, rivelando il suo fisico scolpito coperto di fiamme nere, la lupa si lascia sfuggire uno sguardo molto interessato, anche se sparisce un attimo dopo, visto che il destino di suo fratello richiama la sua attenzione subito.
    Terribile è un eufemismo. Come stai Kaminari?
    Il lupacchiotto risponde con molta fatica, sembra sul punto di svenire ma tiene duro, grazie al chakra donato dal sannin e da Kuniyoshi. La ferita maggiore è molto grave, più di quelle che lui è in grado di curare, così dice rivelando implicitamente di avere capacità mediche. Chiede un po' di tempo per farsi una medicazione al volo, ma per riuscirci deve prima creare un clone di terra a cui demandare il compito. Lo vedete prestarsi da solo qualche opera di pronto soccorso, che impedisce il peggioramento delle ferite.
    Una volta terminato il compito la lupa prende sottobraccio suo fratello e vi indica la strada. Siete ancora lontani dalla cima, ci metterete parecchio, motivo per cui lei suggerisce a Jack di coprirsi di più, per evitare spiacevoli conseguenze di salute. La tempesta si è fatta molto meno pressante e la neve adesso cade più dolcemente. Fa ancora terribilmente freddo, ma non state più rischiando l'assideramento, per ora.
    Noi siamo cresciuti qui e siamo abituati, oltretutto abbiamo la nostra pelliccia. Voi tremavate come foglie quando vi abbiamo trovati. Secondo me sareste morti nella tempesta, anche se ho visto che siete pieni di risorse strane. Comunque non ci siamo presentati, la situazione richiedeva azione visto che avete detto di voler imparare le arti del Maestro. Non sono cose che possono essere apprese dal primo che passa, dovevamo accertarci che non foste troppo deboli. Io sono Yukiko, lui è Kaminari e la nostra sorellina si chiama Mitsuki. Voi siete?
    Dopo le presentazioni la giovane si dimostra disposta a rispondere a vostre eventuali domande, poi inizia a raccontarvi anche un po' la loro storia.
    I nostri genitori erano ninja, entrambi. Erano venuti qui per imparare le arti eremitiche e si sono conosciuti durante l'addestramento. Siccome siamo nati qui il chakra naturale ha in qualche maniera influenzato le gravidanze e ci ha reso permanentemente come ci vedete. Nostra madre è dovuta rimanere qui a crescerci, perché non possiamo mettere piedi fuori da questo mondo. O meglio, possiamo, ma la bassa concentrazione di chakra naturale lo rende un ambiente ostile per noi, non possiamo uscire che per periodi molto limitati di tempo. Comunque sia stiamo bene qui su, anche se non viene quasi nessuno a trovarci. Da quando nostra madre è morta viviamo insieme al Maestro e lui si prende in qualche maniera cura di noi, soprattutto di Mitsuki. Vi assicuro che è un lupo dal cuore d'oro, ma... l'addestramento è un'altra cosa. Abbiamo visto molti ninja fallire e diversi di loro morire quassù, lontano dai loro cari. Per questo ho voluto testare le vostre abilità.
     
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    Kuniyoshi era sempre più strano. Non solo prima aveva dato fuoco al lupachiotto in fiamme per spegnerlo, ma ora stava entrando in mezzo a quel mare di fuoco nero nonostante avesse detto loro di allontanarsi. Natsuki aveva avuto l’istinto di afferrarlo per un braccio e fermarlo, ma il suo corpo era già avvolto dalle fiamme mentre lei era ancora a qualche metro da lui. Persino i vestiti di Jack erano andati in fiamme, rivelando il suo fisico scolpito. Istintivamente la ragazza aveva fissato in direzione del proprio addome, ritrovandosi a fare un sospiro sconsolato. I suoi non erano così ben definiti purtroppo, la sua forza fisica ne risentiva sebbene fosse comunque molto più forte rispetto alla media. Probabilmente era un momento non proprio adatto per fare quei pensieri, ma non era mai stata brava ad azzeccare le situazioni.
    Non aveva commentato le fiamme di Kuniyoshi, non sapendo bene cosa dire. Sembrava una tecnica davvero mortale e difficile da sconfiggere se persino Jack si era ritrovato in quelle condizioni, ma rimaneva il fatto che per lei qualsiasi cosa potesse risultare distruttiva. Persino le tecniche di livello B riuscivano a ferirla gravemente, figuriamoci delle S o delle proibite. Aveva osservato come finalmente tutto si fosse spento nel giro di qualche secondo e non aveva potuto fare a meno di provare una grande pena osservando la ferita di quello colpito più duramente tra i tre. Anche in quel caso si era ritrovata impotente, essendo la sua unica capacità correre e agitare una spada non era facile trovarvi un uso fuori dal combattimento. In ogni caso si era mossa verso Kuniyoshi, aggrottando le sopracciglia in preda al nervosismo accumulato in tutto quel tempo ed in generale in tutta quella situazione.
    - Non fare mai più una cosa del genere. Potevi farti davvero male! Non siamo resistenti come Jack.- aveva sbuffato, lasciando trasparire la sua irritazione in modo piuttosto chiaro. Aveva poi osservato con fare preoccupato anche la povera vittima intenta a medicarsi da sola grazie ad un clone, segno che almeno c’era la possibilità di stabilizzarlo. Si era mordicchiata l’interno della guancia mentre guardava quella scena, prima di indicarlo a Kuniyoshi senza bisogno di dover parlare. Era chiaramente un implicito “Vedi? Pure lui che si sa curare ed è resistente si è fatto male.”, ma la cosa più divertente era che Natsuki fosse davvero convinta che il suo compagno l’avrebbe capito. Chissà, magari ci sarebbe riuscito davvero. A quel punto si erano subito messi in marcia, nonostante rimanesse il problema di Jack ignudo. La ragazza ci aveva pensato un po’, prima di voltarsi verso entrambi i propri compagni.
    - Kuniyoshi, potresti usare le tue fiamme per riscaldarlo un minimo? Non abbiamo indumenti in più da dargli, credo. Oppure…- aveva ripensato per un attimo al clone usato dal lupacchiotto di prima, poi guardato in direzione dei suoi amici – Magari un clone di Kuniyoshi potrebbe avere dei vestiti per Jack?-
    Non aveva neanche preso in considerazione di usare uno dei suoi, a prescindere da tutto aveva poco chakra e una taglia troppo piccola per l’uomo. Avrebbe dovuto fare almeno due copie di se stessa e poi unire i vestiti per creare qualcosa di decente. Inoltre non ci teneva a mostrarsi nuda, seppur indirettamente, di fronte a tutte quelle persone. Si fidava dei suoi compagni, ma quello era un passo un po’ troppo lungo per ora.
    In ogni caso il viaggio, per quanto difficoltoso, sembrava più gestibile rispetto a prima. La tempesta era più calma e non rischiavano di morire da un momento all’altro, sarebbero serviti dei minuti questa volta. Molto meglio! Aveva cercato di trascinare con sé la lupacchiotta nel modo più delicato possibile, non sapeva quanto fosse ferita, quindi voleva evitare di peggiorare la situazione. Proprio per quello si era messa accanto ai due lupi che facevano strada, pronta a farle prestare cure dal fratello nel caso che la situazione fosse peggiorata. Grazie a quella scelta aveva potuto ascoltare con calma la loro storia, scoprendo i loro nomi e le loro origini.
    - Sono Natsuki. Piacere di conoscervi.- si era presentata a propria volta, facendo un cenno con il capo molto rispettoso. Erano dei combattenti davvero straordinari ed era sicura che se non avessero preso la situazione con serietà sarebbero tutto morti. Aveva fatto bene a puntare a Yukiko, che sembrava il capo del trio, in questo modo forse le aveva impedito di coordinare l’offensiva dei fratelli. Tutto sommato non aveva fatto una brutta scelta in combattimento, forse. Era una consolazione discreta ma importante. Un po’ come le informazioni che aveva ricavato da quella chiacchierata.
    A quanto pareva il chakra naturale era così forte da influenzare addirittura una gravidanza, mutando degli esseri umani in quel modo. Istintivamente aveva respirato più a fondo e si era guardata intorno, come se si aspettasse di veder scorrere quell’energia dentro ed intorno a lei. Quando ne aveva sentito parlare dai suoi compagni si era sentita dubbiosa, ma ora era davvero attratta da quella forza così misteriosa ma benevola. Allo stesso tempo si sentiva sempre meno adatta a quello che stavano per andare a fare. Lei non capiva nemmeno il chakra che scorreva dentro di sé, figuriamoci quel tipo così strano e diverso!
    - Vostro padre?- aveva domandato istintivamente, senza riuscire a fermarsi in tempo. Era effettivamente incuriosita da quella storia, visto che l’uomo non era più stato citato da Yukiko. Aveva lanciato solo un’occhiata in direzione di Jack e Kuniyoshi prima di tornare su di lei. – E’ davvero così difficile? Ci vogliono delle qualità particolari?- aveva domandato, cercando di sistemarsi meglio Mitsuki addosso, stringendola con lo stesso tocco leggero di quando puliva le proprie armi.

     
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    Le fiamme si attaccarono perfino su Kuniyoshi mordendo e consumando la sua carne, ma erano già stati indeboliti, non erano più una minaccia. Quando Amaterasu si spense, l'Uchiha tirò un sospiro di sollievo e fece quel che potè per aiutare quello sventurato lupo, Kaminari.
    «Conosco la pericolosità di queste tecnica: sono le Fiamme Nere di Amaterasu, e non ho alcun controllo su di esse. Da quando ho risvegliato lo Sharingan ipnotico, se mi ritrovo in uno stato di pericolo non sono più in grado di controllare nemmeno me stesso, come se fossi stato maledetto, ed è per questo sono qui alla ricerca del Chakra Naturale. Chiedo a tutti voi di perdonarmi per i danni che vi ho arrecato.» l'Uchiha fece un inchino per rafforzare il suo pentimento, sentiva il petto pesante, era una sensazione che sovrastava perfino le ustioni che si era procurato.
    Era colpevole di tutto quel che era successo, doveva fare ammenda e doveva assolutamente impegnarsi in quelle arti eremitiche, doveva farlo per la salvezza degli altri oltre che per se stesso.
    «Non fare mai più una cosa del genere. Potevi farti davvero male! Non siamo resistenti come Jack.» Natsuki sembrava davvero arrabiata per la scelta dell'albino, il che non poteva che rendere ancora più doloroso il tutto. Il ragazzo non riuscì a sostenere lo sguardo dell'amica, così abbassò gli occhi verso il terreno, la mano sinistra ripulì lentamente il volto dal sangue che era uscito dall'occhio.
    Le sue parole erano vere, ma doveva far qualcosa per risolvere una situazione che aveva creato lui stesso, non poteva lasciare a Jack il compito di risolvere la questione.
    Alla fine Kuniyoshi non rispose, e seguì con lo sguardo l'indicazione successiva di Natsuki, e vedere il lupo che si automedicava permise al ragazzo di tirare un piccolissimo sospiro di sollievo.
    Fortunatamente, erano di nuovo in grado di partire, la bufera continuava e dovevano raggiungere la destinazione il prima possibile se non volevano morire assiderati.
    E Jack era nudo.
    Kunny stava riflettendo se far notare la cosa o meno, anche perché non sapeva come poter dargli una mano, ma quando Natsuki gli chiese se potesse scaldarlo con una delle sue fiamme si gelò sul posto, poi fortunatamente uscì fuori l'idea dei cloni.
    Certo, poteva funzionare senza problemi, Kunny creo un clone Talea, e quando apparve gli disse di dare i suoi indumenti a Jack, aggiungendo poi che il freddo l'avrebbe reso un sacco più bello.
    Eh si, essendo un clone stupido doveva trovare un modo per far sì che mollasse i vestiti.
    Durante il percorso, comunque, l'Uchiha ascoltò con attenzione il racconto di Yukiko, poi si unì alle presentazioni insieme a Natsuki.
    «Io sono Kuniyoshi Shirokawa Uchiha, è un piacere conoscervi e vi domando di nuovo scusa per la tecnica di prima.» dopo che la donna lupo finì di parlare, Kunny non potè fare a meno di riflettere sul chakra naturale e sul fatto che fosse stato in grado di modificare e plasmare una intera gravidanza umana senza bisogno di interventi umani.
    Come era possibile questa cosa?
    «Se sono nati così, può solo significare che il chakra naturale si è insinuato nel sistema circolatorio mentre questo era ancora in formazione, il che fa presupporre che avere l'energie della natura nel nostro corpo sia necessario avere una sorta di struttura apposita per conservarla...» Kuniyoshi mugugnava fra se e se, si era portato una mano al mento e rifletteva attentamente su quel mistero sfogliando tutte le conoscenze che aveva acquisito nei suoi studi del chakra ordinario.
    Forse per trovare la chiave dell'enigma aveva bisogno di più informazioni.
    «Chi è esattamente, questo Maestro? È un lupo come voi o come Shirokami?»
     
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    La lupa mi guardò con fare interessatoper qualche secondo, prima di ritornare a dare tutta la sua attenzione a suo fratello.

    Terribile è un eufemismo. Come stai Kaminari?

    Nonostante fosse sul punto di cedere e di svenire, il lupo Alpha ci confermò più o meno il suo stato di salute. Era curioso come oltre ad avere una sviluppata arte marziale pari alla mia, egli avesse anche capacità curative. Di sicuro quest'oggi gli aveva salvato la vita questa sua specialità. Del nostro trio tuttavia, quella più scossa e preoccupata fu Natsuki, che si avvicinò a Kuniyoshi.

    Non fare mai più una cosa del genere. Potevi farti davvero male! Non siamo resistenti come Jack

    Mi scoccia ammetterlo, ma quel lupo è ancora più resistente di me. Persino io non sarei riuscito probabilmente a resistere contro la piena potenza di quelle fiamme, se mi ero fatto parecchio male nonostante la mia resistenza...non voglio immaginare subire appieno questa pena di morte. Questo Kaminari...nonostante tutto ha la mia più completa stima, è sicuramente un pezzo grosso.

    Venne poi il problema dell'essere nudo. Tra le varie opzioni che avevano proposto, per fortuna aveva preso piede quella di farmi vestire da un clone di Kuniyoshi. Certo, mi sarebbe piaciuto fare il figo dicendo che non ne avevo bisogno, ma il tempo era davvero poco clemente, ed avere un fisico incline a resistere al freddo non vuol dire esserne immune, quindi accettai più che volentieri. Una volta indossati gli abiti e unavolta chiesto il mio nome di tutti, fui l'ultimo a presentarmi.
    Di nuovo.

    Sono Jack Kaguya, Sannin di Kiri.

    Non facevo apposta a dire il titolo completo, ma oramai lo avevo detto talmente tante volte che oramai faceva parte del mio stesso nome.

    Le domande del caso le fecero Kuniyoshi e Natsuki, dopo aver ascoltato le spiegazioni; siccome non avevo altre domande in quel momento, non dissi nulla, anche se ero curioso di sapere come mai così tanti avevano perso la vita. Era una prova ancora più difficile di questa? Non riuscivo a concepire come...
     
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    Nostro padre è rimasto nel vostro mondo. Essendo il figlio di un capoclan di Suna non poteva lasciare il villaggio, ma tornava qui appena poteva. A quanto sappiamo è morto durante la guerra di qualche anno fa.
    Non traspare molta emozione dalle sue parole, probabilmente è solo una ferita già rimarginata da tempo. Quando si vive nella natura selvaggia non ci si può far prendere da troppi sentimentalismi.
    L'addestramento richiede molte cose. Resistenza, coraggio, capacità di controllo del chakra, forza di volontà. Ho visto combattenti valorosi e ninja talentuosi fallire. Ho visto uomini tracotanti tornare a casa con la coda tra le gambe. Ho visto persone morire. Non ci sono ingredienti necessari o metodi di essere sicuri del successo. Voi sembrate avere le carte in regola per non lasciarci le penne e già questo è un primo passo, il resto si vedrà.
    La domanda di Kuniyoshi invece la lascia sorpresa e lei ti rimprovera dicendo che loro non sono lupi, ma umani. Per quanto amino quegli animali non possono ignorare il fatto di essere diversi da loro.
    Comunque si sanno poche cose sul Maestro. Si dice fosse un vecchio re dei lupi, ma lui ha sempre detto che erano baggianate. Quello che è sicuro è che ha addestrato Shirokami nel combattimento e gli ha insegnato molte cose che lo hanno fatto diventare il sovrano giusto che si dice sia.
    Dopo quella chiacchierata finalmente arrivate alla sopracitata tana. L'ingresso è piccolo e si nota poco, vista la neve che lo copre. All'interno però lo spazio è maggiore. Dovete camminare per un paio di minuti prima di arrivare ad un rialzo innevato. Sopra di esso trovate un lupo bianchissimo, simile a Shirokami anche nelle dimensioni, ma visibilmente più anziano.
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    Non dice nulla per un paio di secondi, poi vi fissa. I suoi occhi hanno qualcosa di magnetico e dopo qualche attimo si illuminano, per un istante soltanto.
    Non ho tempo da perdere con allievi scadenti, né per scavare altre tombe. Cosa ti fa credere di potercela fare? In cosa ti senti speciale rispetto ai tanti altri prima di te?
    Lo sguardo del lupo è forte, penetrante. Sembra potervi leggere dentro. E ognuno di voi si trova da solo, in quel preciso momento, tutti gli altri presenti sono svaniti. Ciascuno deve trovare la propria risposta da solo e deve essere convincente, perché l'occhio indagatore del lupo non sembra lasciarvi scampo.
     
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    Natsuki aveva ascoltato con attenzione le parole della lupa, continuando a stringere la sorella della stessa. Le era dispiaciuta la notizia che avessero vissuto lontani dal padre, vedendolo poco e che alla fine lui fosse morto in guerra. Probabilmente se il suo non si fosse ritirato dalla carriera ninja gli sarebbe potuta succedere la stessa cosa. Vista la somiglianza tra le due vicende si era sentita in dovere in dire qualche parola in proposito.
    - Capisco cosa voglia dire vedere il proprio padre solo di sporadico e sperare nella sua successiva visita anche per un anno intero. Mi dispiace molto.- era una frase molto generica, ma ci teneva davvero tanto a fare capire alla ragazza quanto capisse i suoi sentimenti. Da quello che aveva capito quei poveretti erano sempre vissuti lontano da tutti, forse un po’ di comprensione e amicizia sarebbe stato in qualche modo utile per alleviare quel leggero senso di solitudine che magari di tanto in tanto provavano.
    Si era fatta molto attenta nel sentire parlare dei requisiti per l’addestramento, sbiancando però subito dopo. Non sentiva di possederne neanche la metà al momento. Continuava a frullarle per la testa che accanto a Jack e Kuniyoshi lei fosse solo una mascotte, venuta con loro giusto per incoraggiarli. Erano loro quelli resistenti e bravi con il chakra. Lei cosa era invece? Non poteva neanche considerarsi una ninja forte. Non aveva ferito la propria avversaria al contrario dei suoi compagni che erano riusciti a sconfiggerli. Certo, aveva preferito non colpirla quando aveva avuto l’occasione, ma rimaneva comunque quel fattore. Sperava che gli altri non si accorgessero del suo pallore mentre continuavano ad avanzare.
    Non aveva fatto molto caso al disguido sulla natura dei ragazzi lupo, lasciando che se ne occupasse Kuniyoshi. Era invece stata incuriosita dalle poche parole dette dalla ragazza sul Maestro. Era addirittura stato il mentore di Shirokami?! Si confermava essere un lupo straordinario come quello che aveva immaginato. Si sentiva in effetti sempre più schiacciata dalla consapevolezza che si trovasse lì un po’ per caso. Aveva continuato a rimuginare sopra quelle cose anche mentre finalmente giungevano alla tana, molto piccola e ben nascosta. Aveva però dovuto interrompere il tutto quando finalmente si erano ritrovati di fronte al Maestro. Era davvero un lupo magnifico, tutto bianco come Shirokami, anche se più vecchio. Possibile che fosse suo padre?
    Non aveva avuto il tempo di presentarsi o fare altro perché gli occhi della creatura l’avevano come stregata. Non riusciva a pensare ad altro che ad essi. Solo quando questi si erano illuminati la ragazza si era come svegliata, rendendosi conto di essere da sola di fronte a quella enorme fonte di saggezza e potere. Possibile fosse un Genjutsu? Forse, ma non era quello il momento di preoccuparsene. Il lupo le aveva fatto una domanda precisa e le toccava rispondere. Era un qualcosa a cui non poteva sottrarsi, lo capiva dal suo sguardo indagatore. Si sentiva come nuda sotto di esso, priva di qualunque protezione. Non poteva mentire ne a lui ne a sé stessa. Questa consapevolezza l’aveva un po’ spaventata all’inizio, ma era riuscita a calmarsi subito dopo. Se il Maestro stava facendo questo era perché voleva evitare che si ferissero più del dovuto o che perissero durante l’addestramento. Nonostante l’atteggiamento aggressivo somigliava abbastanza a suo nonno.
    Aveva dunque chiuso gli occhi, iniziando a riflettere sulla risposta da dare. Cosa l’aveva fatta andare avanti fino a quel punto? Cosa la rendeva migliore degli altri o almeno diversa da loro? Immediatamente i pensieri che aveva fatto qualche minuto prima l’avevano aggredita, portandola a paragonarsi a Jack e Kuniyoshi, sentendosi inadatta alla situazione. Ma era giusto sentirsi così anche in quella situazione? Erano da soli, non c’erano i suoi compagni né i ragazzi lupo: era da sola di fronte al Maestro. Non era legata a loro in quel momento, voleva sapere quale fosse la SUA forza, non quella del gruppo. Natsuki aveva dunque stretto i pugni ed annuito. Non era molto sicura che riflettere l’avrebbe potata da qualche parte, era sempre così del resto, quindi aveva deciso di parlare di getto.
    - Le persone che amo.- aveva risposto, stupendosi un po’ della cosa. – Sono pronta a fare qualsiasi cosa pur di proteggerle, sono giunta fino a qui proprio per questo. Devo diventare più forte per loro. Sono la Saetta Saggia di Kumo, tra i ninja più veloci del Paese del Fulmine, sono pronta a raggiungere la velocità della luce se questo mi permetterà di salvare ogni persona che ne avrà bisogno.-
    Dopo aver detto quelle parole era rimasta silente, rimanendo a fissare gli occhi del lupo. Probabilmente avrebbe potuto aggiungere di essere una abile spadaccina, una ragazza gentile ed altruista, ma come al solito la principale caratteristica di Natsuki era la modestia. Non importava se il lupo l’avrebbe percepito o meno, per lei andava bene così. Era riuscita a trovare una risposta adatta a quanto le era stato richiesto ed era già tanto per quanto la riguardava.

     
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    Parlarono dell'addestramento, i lupetti umanoidi, facendo leva su quanto fosse difficile quell'allenamento con un lupo ancora più vecchio del Sommo Shirokami. Di certo non avevo la minima idea di quanto potesse essere difficile una cosa del genere; chissà quanti avevano fallito, quanti erano morti, quanti semplicemente avevano abbandonato ancora prima di cominciare. Un numero sicuramente molto alto, che avrebbe anche potuto spiazzare. Ma nulla dissi mentre viaggiavamo, il mio silenzio era molto significativo, e anche se un po' ero turbato da quei pensieri, non potevo permettermi di cominciare a pensare al fallimento. La negatività era il primo passo verso l'insuccesso. E L'insuccesso non doveva essere contemplato per nulla al mondo.

    Una volta arrivati in quella che sembrava essere una tana, camminammo ancora per un paio di minuti, fino a riuscire a vedere quello che era un lupo che non avevo mai visto prima. Il manto bianco, ancora più magnifico di quello di Shirokami, e una figura autoritaria che faceva quasi spavento. Stette in silenzio per un paio di secondi, poi la sua voce ruppe quel contemplativo silenzio.

    Non ho tempo da perdere con allievi scadenti, né per scavare altre tombe. Cosa ti fa credere di potercela fare? In cosa ti senti speciale rispetto ai tanti altri prima di te?

    Non capivo come potesse essere possibile, ma in quel momento c'eravamo solamente io e il Sommo Lupo con i suoi occhi giudicatori. Un senso di oppressione turbava il mio cuore, come se sapessi di non mentire. Non che volessi farlo, ma il timore di non essere scelto cominciava a manifestarsi dentro di me. Era giunto il momento del confronto.

    Ci sarebbero un sacco di cose che potrei dire a riguardo, sommo Lupo. Potrei dirle che il mio talento nel controllare il chakra sia fuori dal comune, complice anche il Fato che mi ha sempre supportato. Ma il talento non significa niente. Potrei raccontarle di come con la mia forza, fisica, spirituale e mentale che sia, mi sia guadagnato innumerevoli titoli onorifici, ufficiali o meno, sconfiggendo nemici, situazioni, persino ideali. Ma la forza non significa niente. Potrei addirittura tormentarla di parole sulle mie gesta, su come sia diventato da un Signor Nessuno odiato dal suo stesso clan, al Sannin più longevo in circolazione, facendo diventare Mizukage la mia compagna. Ma le parole non significano niente.

    Battei poco dopo il pugno sul mio petto, dove risedeva il cuore, e così sarei rimasto.

    E' il cuore che mi ha portato qui. Il cuore di chi ha a "cuore" il destino dei propri compagni, dei propri amici, dei propri allievi. Di chi ama nel modo più puro a tal punto da prendere sotto la propria ala shinobi di fazioni nemiche, sognando un futuro migliore. Il cuore, per me, significa tutto. E dal profondo del mio cuore, sento che con dei compagni a cui dare e a cui ricevere sostegno, tutto può riuscire. Se così non fosse, se davvero non la pensassi a questo modo, non sarei venuto qui con loro, oggi.
     
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    Kuniyoshi ascoltò le parole della mezza-lupa, la sua storia bizzarra e poi il suo rimprovero per averla chiamata "lupa". Il ragazzo chiese subito scusa, era talmente sovrapensiero e concentrato su quel chakra così particolare che non ragionava molto sui termini che gli uscivano dalla bocca.
    Questo Maestro, in ogni caso, sembrava essere un lupo molto antico, e se era stato un Re dei Lupi era decisamente un essere da temere e rispettare. Pian piano, durante quel cammino innevato e freddo, il peso dell'ansia e dell'agitazione iniziò a farsi largo nel petto di Kunny, una sensazione così forte che non provava da anni, nemmeno di fronte all'Hokage avvertiva un tale malessere.
    E se non era così bravo come diceva di essere? O semplicemente non lo era abbastanza?
    Erano domande che non potevano essere risposte, o meglio: non voleva conoscere la risposta, ma quanti dipendevano dal risultato di questi quesiti? Se non era bravo come diceva di essere, non potrebbe cercare i suoi fratelli, non poteva proteggere più il suo vecchio padre e la sua vecchia madre, i pochi amici che aveva avrebbero potuto soffrire a causa della sua debolezza.
    Per evitare tutto questo, la risposta doveva essere una sola, e una soltanto.
    Con questi pensieri in mente, con l'animo turbato, ma risoluto, lo strano gruppo arrivò nella tana di questo Maestro, una sorta di grotta simile a quella di Shirokami ma decisamente più nascosta.
    Entrando nella caverna, il vento gelido smise di tormentare la carne del ragazzo e la neve smise di scricchiolare sotto i suoi piedi, quel posto dava un grande sollievo fisico ma...
    Il Maestro si trovava lì.
    Dopo qualche minuto di cammino, Kuniyoshi raggiunse i piedi di una piccola rupe innevata e su di essa un grande lupo, candido come la neve sulla quale si trovava. Il silenzio circolava circospetto in quella grotta, pesante, sembrava che il respiro e il battito del cuore fossero come dei tuoni a ciel sereno.
    Kuniyoshi deglutì, e osservò con attenzione quel che sembrava il Maestro.
    «Non ho tempo da perdere con allievi scadenti, né per scavare altre tombe. Cosa ti fa credere di potercela fare? In cosa ti senti speciale rispetto ai tanti altri prima di te?»
    Una domanda che fece tremare lo spirito del Konohano, però lui non poteva mollare... non poteva arrendersi.
    Quindi: perché era meglio di altri?
    Era meglio di altri?
    «Sarò il più breve possibile, Venerabile Lupo. La mia intera esistenza è sempre stata legata indissolubilmente all'altro, ma contemporaneamente mi era impossibile avvicinarmi al prossimo, e per anni ho vissuto in una fossa che diventava, ogni giorno, sempre più profonda. La mia famiglia mi ha salvato e donato la vita ed è da allora che non ho mai smesso di studiarla, scoprendo le meraviglie di questo mondo e di questa energia che gli uomini chiamano "chakra".» il cuore fremeva a quelle parole, immagini gli passavano davanti agli occhi, eppure lo sguardo del lupo bianco era sempre visibile: che anche lui stesse osservando quegli episodi di una vita passata?
    «Questa mia famiglia è stata divisa, ed è mio dovere ricomporla, farla tornare alla luce come era un tempo. Con questo obiettivo scritto nel cuore, ho intrapreso la carriera di ninja e ho deciso di risvegliare l'occhio del mio Clan, ho studiato ancora con più ardore il chakra fino ad andare oltre alle conoscenze che possengono gli uomini. Tu ora mi chiedi in cosa sono speciale rispetto a tanti altre persone prima di me...»
    Kuniyoshi chiuse gli occhi per un istante e attivò l'occhio maledetto, lo Sharingan Ipnotico che richiede sangue e sacrifici.
    «Io sono disceso due volte nell'oscurità, una volta con lo spirito e una volta con il corpo, ed entrambe le volte ne sono uscito indenne, riuscendo ad impossessarmi della loro forza e facendola mia, e questo contenitore di carne e questa anima... non sono mai stati macchiati da quegli orrori: questi occhi, questa energia vitale e questi miei cari ne sono la prova.»
    Poggiò una mano sul petto e la strinse, come per tenere sotto controllo quel fremito inarrestabile che sentiva dentro, ma era impossibile, glie eventi e le emozioni rievocate da quelle parole non potevano e non dovevano essere soppresse.
    Era vivo per questo motivo.
     
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    Demone incendiario

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    Natsuki
    Gli occhi del lupo sono fissi su di te, anche dopo le tue parole. L'espressione non muta, imperturbabile.
    Usare gli altri come scusa per suicidarsi non è da persona che si fa definire saggia. Sperare di risolvere tutto con la velocità è semplicemente sciocco. Se davvero tieni agli altri sei in grado di resistere? Sei in grado di reggere il dolore con loro e per loro?

    Kuniyoshi
    Lo sguardo del lupo non si staccano da te, come se le tue parole non lo avessero raggiunto per niente.
    Occhi impressionanti, certo, ma il potere può fare poco in alcuni casi. Sei sceso all'inferno già altre volte, ma questo ti rende automaticamente immune alla sofferenza futura? Cosa farai quando ti troverai di fronte a prove più dure di quelle che hai superato in passato? Cosa farai quando i tuoi cari soffriranno insieme a te? A questo sei pronto?

    Kuniyoshi e Natsuki
    Le domande sono retoriche, non sembra necessaria per forza una risposta. Non a voce, almeno, visto che il vostro corpo inizia a provare proprio in quel momento ciò a cui il Maestro si è richiamato. La sua personale prova parte ora.
    Voi tre in questo momento siete collegati. Il dolore che provi lo provate tutti e tre. Se anche solo uno di voi cederà tutti quanti dovrete tornare a casa. Ogni secondo che sopporti è un dolore immenso, ma l'obiettivo è qui, davanti a voi. Sei in grado di fidarti dei tuoi compagni? Sei in grado di resistere per loro?
    Ciascuno di voi è solo, non vede gli altri, ma inizia a provare una serie di sensazioni vivissime. Dolore, tanto dolore. Prima sopportabile, simile a quello che tante volte guerrieri come voi devono aver provato, poi sempre più intenso, maggiore di quanto pensavate possibile per un corpo umano reggere. Come se stessero strappando uno ad uno ogni muscolo che possedete. Come se un esercito di elefanti vi calpestasse per una quantità di tempo interminabile. Mantenere la cognizione del tempo e dello spazio sembra impossibile, il vostro corpo pulsa e si dibatte, per quanto possiate essere stoici non siete in grado di mantenere alcun contegno. Davanti a voi, immobile, solo il candido lupo che risalta nell'oscurità più totale. Cedere è forse un'opzione?

    Jack
    Il lupo ascolta ogni tua parola senza mutare espressione o reagire in altro modo. Poi, per un istante soltanto, sembra fare una sorta di ghigno, ma forse è solo una tua impressione.
    Un uomo che conduce le persone amate a morte certa è un leader o un assassino? Di dolore ne hai provato molto in vita tua, ma credi di riuscire a sopportare di vedere quello provato da altri per colpa tua? Sei in grado di guidare gli altri anche sapendo cosa il tuo "cuore" li ha portati ad affrontare? Sei pronto ad essere un vero capobranco?
    Ancora una volta non c'è bisogno di risposta, perché la situazione si evolve in un attimo. Nel tuo caso però non sei in prima persona a provare ciò che viene descritto dal lupo. Tu sei uno spettatore. L'unico presente. Dal buio emergono sia Kuniyoshi che Natsuki. Li vedi sofferenti, anche da fuori riesci a capire l'intensità di ciò che stanno provando. Non è qualcosa su cui si possa scherzare.
    Questi che vedi sono davvero loro, non è un inganno. Guarda i loro volti, osserva il loro dolore. È questo quello che vuoi? Resisti a tale visione e raggiungerete il vostro obiettivo, ma sappi che il dolore non finirà per voi, aumenterà anzi. Sei pronto a scegliere questa strada per il bene del tuo branco?



    Voglio vedere dei post ruolati da Dio, il meglio che siete in grado di fare. E visto che siete voi mi aspetto molto. In particolare voglio il migliore post possibile da Jack, un po' per il suo ruolo e perché dovrei averti dato spunti a sufficienza, ma soprattutto perché nel corso della quest hai avuto qualche piccolo scivolone, che vorrei che recuperassi in questo modo.
     
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94 replies since 3/4/2018, 23:41   1351 views
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