Il sacro mangiatore di rifiuti | Livello B

Partecipanti: Akira Musashi, Kee Fuyutsuki
Qm: GIIJlio

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    Demone scorza

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    E finalmente avevo fatto il mio dovere. Una volta portato l'orsacchiotto nella foresta, e dopo aver fatto in modo che non potesse ritrovare la porta del villaggio nemmeno per sbaglio, annullai la trasformazione e seminai il mio inseguitore senza fare la minima fatica... dopotutto si trattava solamente di un animale stanco e solo, era prevedibile che sarebbe rimasto lì per un bel po' di tempo per riposarsi, e poi avrebbe continuato a fare la sua normalissima vita da orso. Ora che ci pensavo... la madre era morta, quindi per lui sarebbe stato estremamente difficile, quasi impossibile, rientrare in natura senza colpo ferire. Avrebbe dovuto imparare da solo a sopravvivere in quel nuovo ambiente e, se avesse fatto il minimo errore, avrebbe pagato con la vita. Era questa la legge della natura, il più forte sopravviveva e il più debole crepava ignominiosamente, e né io e né quell'orso orfano avremmo potuto cambiarla... anche se era ingiusta. Almeno in quella città l'orso era protetto, c'era la certezza che nessuno gli avrebbe fatto del male, lì invece avrebbe rischiato la morte ad ogni passo, e si poteva dire che ero stato io a buttarlo in quell'ambiente ostile... ma perché mi importava? Perché stavo perdendo tutto quel tempo in riflessioni inutili che non avrebbero per nulla cambiato la sostanza effettiva quelle cose? Perché provavo quella sorta di compassione nei confronti dell'orso, quella strana specie di pietà? L'unica cosa che doveva interessarmi era il fatto che l'orso fosse tornato nel suo habitat di competenza, e soprattutto avesse smesso di infastidire gli esseri umani con i suoi comportamenti, e che sarei stato pagato da lì a pochissimo tempo... avrebbe fatto meglio ad essere una ricompensa piuttosto sostanziosa, altrimenti non sarei stato per nulla contento di aver fatto tutto quello sforzo senza un compenso adeguato, e farmi arrabbiare non sarebbe sicuramente stata una mossa furba, poco ma sicuro.
    Percorsi a ritroso la strada che avevo fatto per entrare nella foresta e tornai quasi immediatamente alla porta del villaggio, dove c'era Kee ad aspettarmi. Mi sarebbe piaciuto congratularmi con lei per l'ottimo lavoro svolto, se non fosse stato per la Kunoichi di Kusa la missione sarebbe indubbiamente fallita, tuttavia non potemmo nemmeno scambiare una parola per via del vecchio sacerdote che avevamo incontrato ad inizio missione. Quel vecchiaccio voleva parlare a quattr'occhi con Kee, qualunque cosa aveva intenzione di dirle io non avrei dovuto sicuramente saperlo... sulle prime mi venne voglia di fare apposta il bastian contrario dicendo che sarei voluto rimanere anche io, ma poi mi dissi per la seconda volta in poco tempo un "ma a me che importa?" e così spazzai via anche la minima voglia di interferire in quell'incontro. Mi limitai ad annuire leggermente, poi ritornai negli uffici del presidente di quella compagnia di cui non mi ricordavo il nome con l'intento di fare rapporto, ricevere i soldi che mi spettavano, e andarmene da quel posto dimenticato dagli dei quanto più in fretta possibile.
    Ti sembra questa l'ora di ritornare a farmi rapporto? Avevo detto che non sarei stato clemente nel caso in cui avreste tardato di nuovo, quindi farai meglio a darmi buone notizie riguardo alla missione altrimenti potrai scordarti la tua paga.
    Per amor del cielo... in quel momento ciò che avrei voluto fare più di ogni altra cosa era staccare i bulbi oculari a quel coglione e infilarglieli in ogni buco disponibile, giusto per fargli capire chi comandava tra noi due, ma dovevo resistere agli impulsi omicidi che mi stavano assalendo... ne andava dell'integrità del mio portafogli.
    Chiedo scusa per il ritardo, signore, tuttavia posso garantirle che la sua attesa è stata ripagata nel migliore dei modi. L'orso è stato sgomberato in ottemperanza con le direttive della missione... per questo adesso attendo di ricevere il mio giusto compenso e quello della mia compagna che non ha potuto raggiungerci per... alcuni contrattempi.
    Primo: per i mocciosi insolenti come te, io sono "Signor Presidente". Secondo: non me ne potrebbe importare di meno della tua stupida fidanzatina o qualunque cosa sia. Terzo: il solo fatto aver portato a termine un compito ti fa sentire autorizzato a richiedere una ricompensa? Andrebbe innanzitutto valutato come hai svolto quel compito, e tutto l'immenso ritardo che hai accumulato sarebbe sufficiente per considerare la missione fallita.
    Non... non mi è stato detto nulla riguardo alle tempistiche della missione.
    Quella breve esitazione ad inizio frase era dovuta alla troppa rabbia che stava rapidamente emergendo dalle profondità del mio essere, quindi avrei dovuto lottare contro me stesso trattenermi dall'ucciderlo.
    Non mi interessa cosa ti è stato detto. Ti rendi conto che quell'orso ha bloccato i commerci del villaggio per tutto il tempo della sua permanenza? Per colpa sua ho perso una marea di ryo e tu vieni a dirmi che non ti è stato detto di fare in fretta? Rispondimi, ragazzino, credi davvero di meritarti una ricompensa dopo tutto quello che mi hai fatto perdere?
    Calma... dovevo... stare... calmo. Non dovevo permettere alla rabbia di prendere il sopravvento, altrimenti dopo non mi sarei trovato in una piacevole situazione .
    Glielo ripeto... Signor Presidente dei miei coglioni, se ci fossero state direttive particolari riguardo alle tempistiche della missione mi sarebbero state comunicate dall'Hokage e, siccome lei non me ne ha accennato minimamente, ho creduto di avere tutto il tempo che volevo per compiere il mio compito. Sono costernato per il denaro che lei ha perso, ma non è stata sicuramente colpa mia, ora, per favore, mi consegni la mia paga... altrimenti...
    Altrimenti cosa? Mi picchierai? Le mie guardie sono i migliori che ho potuto assoldare nel villaggio e non te la farebbero passare liscia.
    ... altrimenti sarò costretto a fare rapporto all'Hokage e qualcosa mi dice che lei non sarebbe contenta di sapere che vi siete è rifiutato di pagare i servigi che lei ha provveduto a fornire.
    Il coglione mi parve punto sul vivo quando nominai l'Hokage... sapeva meglio di me che le conseguenze non sarebbero state simpatiche se non avesse mollato l'osso.
    E va bene, tieni e non farti mai più vedere da queste parti.
    Può giurarci.
    Dopo aver ricevuto il sacchetto contenente i miei soldi e quelli di Kee, che non mi preoccupai nemmeno di contare, provvidi ad uscire dalla porta dell'ufficio con tutta la velocità che mi era disponibile... altrimenti l'avrei davvero ammazzato. Una volta uscito dall'ufficio consegnai a Kee la sua parte di ricompensa senza dirle una parole e, scuro in volto, mi congedai frettolosamente dicendole che dovevo andarmene subito da quel villaggio. In realtà era vero, ma solo perché altrimenti avrei compiuto un vero e proprio genocidio. In quel momento decisi di lasciare perdere anche il proposito di interrogare Kee riguardo ai suoi occhi, ero troppo nervoso per essere lucido, e ci sarebbero state sicuramente altre occasioni per farle le mie domande. Una volta fatto quello, andai in una delle stazioni apposite e noleggiai un cavallo con cui sarei tornato rapidamente a casa. Non mi importava se era quasi buio, l'unica cosa che contava era che me sarei andato da quel villaggio in fretta prima di fare una vera e propria strage.
    Una cosa è certa, in questo posto di merda non ci ritornerò mai più.

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    Demone incendiario

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    @Kee: Questo errore te l'ho visto fare in tantissimi post :asd: . Visto che spesso era l'unico o quasi credo sia meglio correggerlo xD.
    @Luke: Qualche refuso nell'ultimo post. E comunque, se vai a rileggerti, il tizio aveva detto chiaramente di non fare ritardo, quindi ve l'aveva detto (anche se non aveva quantificato :asd: ). Avresti potuto ruolarlo più forte, invece di fargli fare la classica figura di merda :asd: . Tra l'altro non era mai stato detto che l'orsetto era orfano xD. La madre non è mai comparsa in questa missione xD.

    Non sempre mi siete piaciuti al massimo, però siccome vi siete sorbiti tutte gli imprevisti con cui vi ho rovinato la vita, vi metto il massimo dell'exp, ovvero 40. Con i soldi invece faccio un po' di distinguo.
    Kee mi è piaciuta molto di più, quindi mi sembra giusto premiarla con le giustificazioni che seguono. Il compenso è 250 ryo per Akira, in quanto capo-missione e 200 per Kee, ma lei riceve anche 100 ryo come premio dal proprio kage per la buona impressione lasciata ai committenti (in realtà più una ripicca ad Akira e a Konoha) che ha portato ad un serio miglioramento dei rapporti commerciali e altri 50 ryo come premio per avere reclutato un promettente nuovo shinobi medico per il villaggio.
    Adesso passo alla descrizione del futuro dei vari personaggi coinvolti in questa missione :asd: . Alcuni dei PNG potrebbero tornarmi utili in futuro :asd: . Se volete fare un post finale fate pure :asd: .

    -Akira Musashi: Mentre va a noleggiare il cavallo per il ritorno, va a sbattere contro un povero tizio a caso e gli lancia (forse involontariamente) un'occhiata omicida. Questo non dice niente e si allontana impaurito, ma il proprietario del maneggio vede tutta la scena. Si avvicina e dopo averti dato la cavalcatura richiesta, ti dà anche un consiglio, ovvero di prendere una camomilla o un calmante per la troppa rabbia accumulata. E anche di fare un corso di yoga, meditazione o di andare da un qualche psicologo. Purtroppo c'erano un po' troppi testimoni, altrimenti sarebbe stato perfetto per sfogarsi.

    -Kee Fuyutsuki: il kage le fa molti complimenti, ma quando chiede di poter ospitare il nuovo arrivato, lui glielo concede solo per qualche giorno, fino al momento del suo esame genin. Dopo di che, egli si stabilisce in un alloggio fornitogli dal capovillaggio.

    -Hiroyuki Hozuki: l'Iwano, appena riprende i sensi, riesce a liberarsi facilmente delle catene di Akira, grazie alla trasformazione acquatica della sua innata. Però è troppo tardi per riuscire a sabotare la missione. Infatti questo era il suo compito, datogli non dallo Tsuchikage, ma da uno dei suoi consiglieri più infidi. Quando era stato deciso che Iwa avrebbe dovuto fornire solo un genin, questi aveva dato un ordine ben preciso al prescelto. Completare la missione da solo o quasi, altrimenti farla fallire. Il tentativo era di massimizzare i guadagni per Iwa oppure rendere più gravi le perdite per Konoha e Kusa. Il suo compito fallisce e, per colpa soprattutto del rapporto degli altri due partecipanti alla missione, Hiroyuki si becca un paio di mesi di carcere e una salatissima multa. Se ne ricorderà in futuro!

    -Presidente della compagnia Tsume: dopo le minacce di Akira, l'uomo perde il suo potere interno all'organizzazione e viene ostracizzato. Non per questo si perde d'animo, anzi fonda una nuova azienda di commercio clandestino, specializzato in contrabbando di armi, divenendo ancora più ricco e potente. E con il dente avvelenato nei confronti di Konoha e soprattutto di Akira Musashi. In futuro potrebbe rappresentare un problema.

    -Vice-presidente della compagnia Tsume: dopo la cacciata del suo superiore, viene eletto per acclamazione nuovo presidente. Però manca del tutto del carisma e del pragmatismo del suo predecessore e la compagnia fallisce in poco tempo. Ritrovatosi all'improvviso sul lastrico, viene fatto uccidere da uno degli uomini che ha condotto alla rovina.

    -Shinichi: dopo aver passato in scioltezza l'esame genin, entra a far parte del corpo armato di Kusa e in pochi mesi diventa prima Chuunin e poi Jonin. La sua omosessualità repressa viene fuori nella sua nuova sistemazione e poco dopo inizia a convivere con un macellaio del villaggio. Fonda anche una Chiesa del Dio della Foresta, nella periferia di Kusa, da cui inizia a diffondere con qualche successo il suo credo. Non diverrà mai il Medico (o il Massaggiatore) personale della Cartomante del villaggio, però se lei glielo concede potrà divenire un suo buon amico. Anche se lui continuerà a chiamarla "Strega".

    -Gran Sacerdote: il suo potere sulla capitale del Paese degli Orsi diventa sempre più assoluto, anche grazie al decadere della maggiore compagnia commerciale, l'unico gruppo che gli faceva resistenza. Avendo le mani in pasta nelle altre corporazioni di commercianti e anche collegamenti con i politici locali, riesce sempre più ad avere il polso della città e inizia ad averlo anche sulla nazione. Con il trasferimento di Shinichi era convinto di poter avanzare un'alleanza militare con Kusa, ma questo piano non ha particolare successo, anche se i rapporti commerciali tra i due Paesi migliorano. Però si gode i soldi che Shinichi gli manda, grazie alla sua attività militare e alla nuova chiesa che egli ha fondato nel Paese dell'Erba.

    -Kei Hasegawa: conscio che il proprio appuntamento non sta andando bene, prova a forzare le cose con un bacio, ma fallisce. Si rende conto quindi che il suo tentativo di conquista non può riuscire, ma è determinato più che mai. Kee Fuyutsuki è l'unica donna della sua vita, con questo pensiero in testa cerca di organizzare la sua prossima mossa. Decide che l'unico modo per conquistare una kunoichi è avere una vita avventurosa, così da non annoiarla con la sua normalità. Non avendo le qualità per divenire uno shinobi, cerca di acquisire una ricchezza assoluta per comprarsi un esercito, tentando di assalire un convoglio di commercianti e di depredarlo. Fallisce miseramente e viene sbattuto nelle patrie galere, dove sarebbe rimasto fino alla fine dei suoi giorni, probabilmente.

    -Famiglia Iwami: i genitori della bambina di cinque anni sono molto scossi dall'incidente e dopo vari giorni di incertezza, si fanno plagiare da un tizio che finge di essere un sacerdote del Dio della Foresta. Dopo aver spillato tutti i soldi ai due poveri genitori, li convince che l'unica soluzione è bruciare quella bambina blasfema, che aveva tentato di rovinare il salvataggio del Dono del Dio. I due, pur disperati, eseguono, nella speranza che il Dio potesse così perdonare i peccati della loro piccola. Ovviamente tutto ciò non era una pratica accettabile per una religione pacifica come quella del Dio della Foresta, quindi i due vengono condannati a morte, messi alla berlina e infine impiccati in pubblica piazza.

    -L'orsetto: rientrato in natura con qualche difficoltà, riesce a sopravvivere per qualche giorno sul limite della morte, colmo di fame e di disperazione. Poi la madre riesce a trovarlo, dopo una lunga ed estenuante ricerca. Insieme ripresero la loro normale vita, cercando di dimenticare quel lungo incidente.
     
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